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  • “Non si turbi il vostro cuore”
    La Torre di Guardia 1988 | 15 febbraio
    • 5. Quali incoraggianti esortazioni ci danno le Scritture?

      5 Dopo aver dato l’amorevole incoraggiamento di ‘non lasciare che il loro cuore fosse turbato’, Gesù disse agli apostoli: “Esercitate fede in Dio, esercitate fede anche in me”. (Giovanni 14:1) Le Scritture ispirate ci rivolgono molte esortazioni del genere: “Getta su Geova stesso il tuo peso, ed egli stesso ti sosterrà”. “Rotola su Geova la tua via, e confida in lui, ed egli stesso agirà”. (Salmo 55:22; 37:5) Paolo diede ai filippesi questo fondamentale consiglio: “Non siate ansiosi di nulla, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiera e supplicazione insieme a rendimento di grazie; e la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero custodirà i vostri cuori e le vostre facoltà mentali mediante Cristo Gesù”. — Filippesi 4:6, 7.

      6, 7. (a) Qual è un modo per ridurre lo stress? (b) Come possiamo coltivare un’intima relazione con Geova?

      6 L’ansietà o la preoccupazione causata dai problemi e dal peso delle responsabilità può a volte influire sulla nostra salute oltre che sul nostro spirito. Comunque, un esperto in campo medico (nel libro Don’t Panic) osserva: “Se si riesce a parlare dei propri problemi con qualcuno di cui si ha rispetto . . . , spesso il grado di stress viene notevolmente ridotto”. Se questo è il risultato di una conversazione con un altro essere umano, quanto più sarà grande l’aiuto che si ottiene parlando con Dio! Di chi potremmo avere maggiore rispetto che di Geova?

      7 Per questa ragione oggi è indispensabile che i cristiani abbiano un’intima relazione personale con lui. I maturi servitori di Geova lo sanno bene, per cui stanno attenti a evitare la compagnia di persone del mondo e quei passatempi che potrebbero indebolire tale relazione. (1 Corinti 15:33) Si rendono anche conto dell’importanza di rivolgersi a Geova in preghiera, non soltanto una o due volte al giorno, ma di frequente. I cristiani giovani o nuovi in particolare hanno bisogno di coltivare questo intimo vincolo con Geova mediante lo studio e la meditazione regolare della sua Parola, l’associazione cristiana e il servizio. Siamo esortati: “Accostatevi a Dio, ed egli si accosterà a voi”. — Giacomo 4:8.

  • “Non si turbi il vostro cuore”
    La Torre di Guardia 1988 | 15 febbraio
    • 11, 12. Secondo alcuni cristiani, in che modo Geova li ha aiutati in risposta alle loro preghiere?

      11 La maggioranza delle persone, però, è incline a preoccuparsi del futuro, specialmente quando le cose vanno male. Ma i cristiani possono e devono rivolgersi con fede a Geova. Prendete il caso di Eleonora. Suo marito era molto malato e per un anno non fu in grado di lavorare. Lei aveva due bambini piccoli e un padre anziano cui badare, perciò non poteva svolgere un lavoro a tempo pieno. Chiesero aiuto a Geova. Una mattina, qualche giorno dopo, trovarono una busta sotto la porta. Conteneva una grossa somma di denaro, sufficiente per tirare avanti finché il marito non fosse stato in grado di riprendere il lavoro. Provarono profonda gratitudine per questo tempestivo aiuto. Non c’è nessuna base biblica per aspettarsi che una cosa del genere avvenga a ciascun cristiano nel bisogno, ma possiamo essere certi che Geova udrà le nostre suppliche e che è in grado di aiutarci in vari modi.

      12 Una vedova cristiana dell’Africa meridionale cercava un lavoro per provvedere ai suoi due bambini. Ma desiderava di cuore un lavoro a mezza giornata per avere il tempo di stare con loro. Dopo averne trovato uno fu costretta a licenziarsi allorché il direttore decise che aveva bisogno di una segretaria a tempo pieno. Ancora una volta disoccupata, questa sorella chiese fervidamente aiuto a Geova in preghiera. Tre settimane dopo, il suo ex direttore le chiese di riprendere il lavoro, questa volta a mezza giornata. Come fu felice! Sentì che Geova aveva esaudito le sue preghiere.

      Supplicate Geova

      13. (a) Cosa si intende per “supplicazione”? (b) Quali esempi scritturali di supplicazione abbiamo?

      13 Notate che dopo aver raccomandato di ‘non essere ansiosi di nulla’, Paolo aggiunge: “Ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiera e supplicazione, insieme a rendimento di grazie”. (Filippesi 4:6) Perché Paolo menziona la “supplicazione”? La supplicazione è un tipo di preghiera particolarmente seria e fervida, una supplica umile e accorata. Significa implorare Dio con grande fervore, come in tempo di grave stress o pericolo. Quando Paolo era in prigione, chiese agli altri cristiani di fare supplicazione per lui affinché potesse predicare intrepidamente la “buona notizia . . . come un ambasciatore in catene”. (Efesini 6:18-20) Cornelio, ufficiale dell’esercito romano, “faceva di continuo supplicazione a Dio”. Come dovette sentirsi elettrizzato quando un angelo gli disse: “Le tue preghiere e i tuoi doni di misericordia sono ascesi a ricordo dinanzi a Dio”! Che grande privilegio fu per lui quello di essere fra i primi gentili unti con spirito santo! — Atti 10:1-4, 24, 44-48.

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