Domande dai lettori
◼ I servitori di Dio sono tenuti a ‘provvedere ai loro familiari’. Come poté dunque Abraamo mandar via in quel modo Agar e Ismaele nel deserto?
È sia amorevole che giusto che i servitori di Dio provvedano ai loro familiari bisognosi. Circa i genitori cristiani, l’apostolo Paolo scrisse: “Certo, se qualcuno non provvede ai suoi, e specialmente a quelli della sua casa, ha rinnegato la fede ed è peggiore di uno senza fede”. — 1 Timoteo 5:8.
Possiamo essere certi che la condotta di Abraamo non fu contraria allo spirito di questo consiglio ispirato, poiché egli è additato come esempio di vera fede quale “amico di Geova”. — Giacomo 2:23; Ebrei 11:8-19.
Dio promise una benedizione attraverso il seme o l’erede di Abraamo. Quando Sara era ormai anziana e ancora sterile, esortò Abraamo ad avere un figlio da Agar, la sua schiava egiziana. In seguito Agar, rimasta incinta, cominciò ad agire in maniera così insolente verso di lei che il suo comportamento poté essere descritto come una “violenza”, cioè un torto commesso con perfidia contro la diletta moglie di Abraamo. (Esodo 23:1; 2 Samuele 22:49; Salmo 11:5) Abraamo lasciò che Sara disciplinasse Agar, al che Agar fuggì nel deserto, forse per tornarsene in Egitto. Il racconto non dice che Agar prendesse con sé delle provviste, per cui forse sapeva di potersi procurare acqua e viveri presso altri accampamenti, ad esempio presso comunità di beduini. — Genesi 12:1-3, 7; 16:1-6.
Un angelo intervenne e disse ad Agar che doveva tornare a casa, che avrebbe avuto molti discendenti e che la mano di suo figlio Ismaele ‘sarebbe stata contro tutti’. (Genesi 16:7-12) Non molti anni dopo, Ismaele mostrò inimicizia nei confronti del giovane Isacco, vero erede di Abraamo nato da Sara. Ismaele cominciò a ‘prendersi gioco’ di Isacco, maltrattandolo. Questo era più grave di una semplice rivalità tra fratelli. La Parola di Dio la definisce una ‘persecuzione’ nei confronti del seme promesso da Dio ad Abraamo. Era quindi necessario un intervento energico. — Genesi 21:1-9; Galati 4:29-31.
Geova disse ad Abraamo di dare ascolto all’opinione della moglie sul da farsi, cioè ‘cacciare Agar e suo figlio’. Pur essendo dispiaciuto alla prospettiva che Agar se ne andasse con suo figlio, Abraamo provvide loro il necessario in senso materiale. Forse a differenza della volta precedente in cui era andata nel deserto, questa volta Agar partì con una scorta di pane (cosa che forse includeva vari alimenti) e acqua provveduta da Abraamo. Evidentemente Agar si perse in qualche punto del “deserto di Beer-Seba”, e le sue provviste si esaurirono prima di arrivare a uno dei pozzi della zona. La sua difficile situazione non era però attribuibile ad Abraamo, in quanto egli aveva ‘provveduto ai suoi’ pur essendo costretto a mandarli via di casa a motivo di una condotta errata. — Genesi 21:10-21.
[Cartina/Immagine a pagina 31]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
Mar Grande
Monte Carmelo
Meghiddo
Gerusalemme
Ebron
Beer-Seba
Mar Morto
Negheb
[Fonte]
Da una cartina di proprietà del Pictorial Archive (Near Eastern History) Est. and Survey of Israel
[Immagine]
Wadi Zin, valle di un fiume asciutto a sud di Beer-Seba