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  • I servitori di Geova ‘rinunciano all’ingiustizia’
    La Torre di Guardia 2014 | 15 luglio
    • 9. Che effetto avevano sulla congregazione cristiana primitiva “le questioni stolte e da ignoranti”?

      9 La Parola di Dio offre consigli mirati riguardo alle forme di ingiustizia a cui i cristiani devono ‘rinunciare’, ossia che devono respingere. Ad esempio, nel contesto immediato di 2 Timoteo 2:19 Paolo dice a Timoteo che è sbagliato “contendere per delle parole” e lo esorta a “[evitare] i discorsi vuoti”. (Leggi 2 Timoteo 2:14, 16, 23.) Alcuni componenti della congregazione promuovevano insegnamenti apostati. Sembra poi che altri stessero introducendo idee controverse. Anche se forse non erano in diretto contrasto con le Scritture, tali idee creavano divisioni e generavano battibecchi e dibattiti intorno a parole, dando luogo a un’atmosfera spiritualmente poco sana. Per questo Paolo sottolineò la necessità di “[respingere] le questioni stolte e da ignoranti”.

      10. Cosa dovremmo fare se venissimo in contatto con l’apostasia?

      10 Oggi non capita spesso che i servitori di Geova debbano confrontarsi con l’apostasia all’interno della congregazione. In ogni caso, se dovessimo sentire qualche insegnamento contrario alle Scritture dovremmo respingerlo con decisione, indipendentemente dalla fonte. Non è prudente mettersi a discutere con gli apostati, che sia di persona, rispondendo a ciò che scrivono sui loro blog, o con qualunque altro mezzo di comunicazione. Anche se lo si facesse nell’intento di aiutare l’individuo, queste discussioni sarebbero contrarie alla direttiva scritturale che abbiamo appena esaminato. In quanto servitori di Geova dobbiamo piuttosto evitare completamente l’apostasia, respingerla del tutto.

      Apostati cercano di sollevare una discussione con dei testimoni di Geova

      Evitiamo di metterci a discutere con gli apostati (Vedi il paragrafo 10)

      11. Cosa può dare luogo a “questioni stolte e da ignoranti”, e cosa possono fare gli anziani per dare l’esempio in casi del genere?

      11 L’apostasia non è l’unico fattore che può turbare la pace della congregazione. Per fare un esempio, “questioni stolte e da ignoranti” possono scaturire anche da divergenze di opinione in fatto di svago e divertimenti. È ovvio che, se qualcuno promuove svaghi che violano le norme morali di Geova, gli anziani cristiani non tollereranno la cosa solo per quieto vivere (Sal. 11:5; Efes. 5:3-5). Al tempo stesso si guardano bene dal promuovere le loro opinioni personali. Anzi, si attengono lealmente al monito che le Scritture danno ai sorveglianti cristiani: “Pascete il gregge di Dio affidato alla vostra cura, non [...] signoreggiando su quelli che sono l’eredità di Dio, ma divenendo esempi del gregge” (1 Piet. 5:2, 3; leggi 2 Corinti 1:24).

  • I servitori di Geova ‘rinunciano all’ingiustizia’
    La Torre di Guardia 2014 | 15 luglio
    • 13 I princìpi biblici summenzionati non si applicano soltanto allo svago e ai divertimenti. Anche opinioni diverse in fatto di abbigliamento, cura della persona, salute, alimentazione e altre questioni personali possono innescare dibattiti. Pertanto, quando non viene violato nessun principio biblico, i servitori di Geova saggiamente non si fanno trascinare in discussioni del genere, perché “lo schiavo del Signore non ha bisogno di contendere, ma di essere gentile [“di usare tatto”, nt.] verso tutti” (2 Tim. 2:24).

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