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  • Disturbi mentali: quando a soffrirne è un cristiano

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  • Disturbi mentali: quando a soffrirne è un cristiano
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1988
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  • Perché i cristiani non sono immuni
  • Cause di disturbi mentali
  • Cosa possono fare gli anziani
  • Quelli che “hanno bisogno del medico”
  • Tormentati dai demoni?
  • Psicofarmaci
  • Terapie della conversazione
  • “Parole spirituali” per chi soffre di disturbi mentali
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1988
w88 15/10 pp. 25-29

Disturbi mentali: quando a soffrirne è un cristiano

GLI esperti di igiene mentale affermano che probabilmente negli Stati Uniti un individuo su cinque soffre di qualche tipo di disturbo mentale diagnosticabile. L’Organizzazione Mondiale della Sanità aggiunge che ci possono essere ben 40 milioni di casi non curati di malattie mentali nei paesi in via di sviluppo. Sono stati diagnosticati disturbi mentali persino ad alcuni abitanti delle paradisiache isole del Pacifico.

Non dovrebbe perciò sorprenderci che oggi alcuni cristiani abbiano disturbi mentali o emotivi che vanno da semplici stati d’ansia e lievi forme di depressione a malattie serie come depressione grave, psicosi maniaco-depressive, fobie e schizofrenia. Alcuni hanno avuto tali problemi prima di divenire Testimoni, altri invece hanno cominciato a soffrire di questi disturbi con l’età.

Perché i cristiani non sono immuni

Una donna cristiana dedicata e attiva nel servizio da oltre 20 anni riferisce di essere tormentata da voci forti e incessanti. “Posso pensare a una qualsiasi altra cosa”, essa dice, “e quella voce mi dice: ‘Ucciditi’. . . . Continui a sentire quelle voci finché non ne puoi più”. Com’è possibile che un cristiano fedele soffra in questo modo? 2 Timoteo 1:7 non dice forse: “Dio non ci diede uno spirito di codardia, ma di potenza e di amore e di sanità di mente”?

Sì, ma “sanità di mente” si riferisce di solito più alla capacità del cristiano di esprimere giudizi basandosi sulla Bibbia che allo star bene psicologicamente. A differenza delle persone del mondo che sono “mentalmente nelle tenebre”, “corrotti di mente”, il cristiano ha ‘rinnovato la propria mente’ studiando la Parola di Dio. (Efesini 4:17, 18; 2 Timoteo 3:8; Romani 12:2) È fuori discussione che questo contribuisce molto all’equilibrio mentale ed emotivo del cristiano, tuttavia non lo rende immune da eventuali disturbi mentali. Nei tempi biblici alcuni fedeli servitori di Dio come Epafrodito soffrirono di qualche forma di disturbo mentale. — Filippesi 2:25, 26; Luca 2:48.

“In Adamo tutti muoiono”, ci ricorda l’apostolo Paolo. (1 Corinti 15:22) Molti di noi hanno problemi fisici evidenti. Altri soffrono di turbe mentali o emotive.

Cause di disturbi mentali

Sembra che all’origine di molti disturbi mentali ci siano fattori fisici. Ad esempio, la Bibbia parla di una persona i cui occhi ‘vedono cose strane’. Come mai queste allucinazioni misteriose? A causa dello ‘stare molto tempo col vino’! (Proverbi 23:29-33) Chiaramente, l’alcool può produrre allucinazioni. Analogamente, dicono i medici, alterazioni chimiche del cervello, fattori genetici e forse anche l’alimentazione possono causare disfunzioni cerebrali. Ne possono conseguire disturbi mentali ed emotivi.a

Gravi pressioni psicologiche, come lo stress, possono anch’esse dar luogo a squilibri emotivi. Il semplice sforzo che si deve fare per mantenere la purezza morale e una personalità cristiana in questi “tempi difficili” può esser fonte di stress. (2 Timoteo 3:1-5) In effetti, Lot “si tormentava . . . l’anima giusta” per la malvagità con cui era a contatto ogni giorno a Sodoma! (2 Pietro 2:8) E alcuni cristiani hanno riportato traumi psicologici avendo subìto stupri, violenze sessuali, o come retaggio di un passato fatto di immoralità o tossicodipendenza. Cose di questo genere possono incidere gravemente sulla salute mentale di un individuo.

Cosa possono fare gli anziani

Gli anziani hanno a cuore di pascere tutto il gregge affidato alla loro cura, compresi quelli che soffrono di disturbi emotivi. (1 Pietro 5:2; Isaia 32:1, 2) È vero che non sono medici e che non possono curare le malattie più di quanto l’apostolo Paolo curasse Epafrodito dalla sua malattia fisica o dalla conseguente depressione. (Filippesi 2:25-29) Tuttavia, mostrando sincero interesse ed empatia, spesso possono far molto per aiutare e incoraggiare queste persone. — 1 Pietro 3:8.

Che fare, perciò, se un fratello comincia a comportarsi in maniera strana o lamenta improvvisi cambiamenti d’umore? Gli anziani possono dapprima provare a farlo esprimere, cercando di capire cosa c’è che non va. È sconvolto a motivo di qualche disgrazia o qualche situazione particolarmente stressante, come la perdita del lavoro o la morte di una persona cara? (Ecclesiaste 7:7) Soffre forse di solitudine, e ha quindi bisogno che qualcuno gli ‘parli in maniera consolante’? (1 Tessalonicesi 5:14) O chissà che non soffra per qualche sua mancanza? Rassicurandolo dell’amore e della misericordia di Dio, oltre che dandogli i giusti consigli, si può contribuire ad alleviare le sue ansietà. (Salmo 103:3, 8-14) Si può fare molto anche solo pregando insieme a lui. — Giacomo 5:14.

Gli anziani possono anche dare consigli pratici a chi accusa questi disturbi. (Proverbi 2:7) Ad esempio, abbiamo menzionato che alcuni squilibri emotivi possono essere legati all’alimentazione. Gli anziani potrebbero quindi suggerire al fratello di avere una dieta equilibrata, senza andare agli estremi. Oppure potrebbero capire che chi ha di questi disturbi ha accumulato molto stress sul lavoro e avrebbe un gran bisogno di “una manciata di riposo”, concedendosi più spesso una buona nottata di riposo. — Ecclesiaste 4:6.

Quelli che “hanno bisogno del medico”

Quando disturbi gravi si prolungano nel tempo, però, è bene ricordare le parole di Gesù: “I sani non hanno bisogno del medico, ma quelli che stanno male sì”. (Matteo 9:12) Molte persone che accusano dei disturbi sono riluttanti ad andare da un medico. Gli anziani e i familiari possono quindi dover incoraggiare il fratello a ricorrere all’aiuto sanitario, ad esempio facendosi visitare a fondo da un medico di fiducia. Il prof. Maurice J. Martin dice: “Esiste una vasta gamma di malattie organiche che a prima vista si possono scambiare per disturbi psichiatrici”. E anche se si tratta veramente di una malattia mentale, spesso esistono cure efficaci.

La moglie di un anziano narra come suo marito, che soffre di questi disturbi, “cominciò ad aver paura di stare coi fratelli e non voleva andare alle adunanze. . . . Desiderava ardentemente morire!” Ma dopo che egli si sottopose a cure mediche, sua moglie poté riferire: “Ora non soffre più di grave depressione, né cerca di evitare le adunanze. Questa mattina ha pronunciato il discorso pubblico!”

È vero che non tutte le situazioni si risolvono così facilmente. La scienza sta appena iniziando a far luce sui misteri dei disturbi mentali. Trovare la giusta diagnosi e la giusta cura può essere lungo e complicato, ma spesso ripaga gli sforzi fatti.

Tormentati dai demoni?

Alcuni che soffrono di disturbi mentali temono di essere vittime dei demoni, sostenendo a volte di udire “voci”. È vero che si sa di demoni che spingevano persone sane a comportarsi in maniera irrazionale. (Marco 5:2-6, 15) Non esiste alcuna prova per dire che i demoni siano implicati nella maggior parte dei casi di stranezze di comportamento, come non c’è motivo di credere che siano implicati in tutti i casi di mutismo, cecità ed epilessia. Eppure, nei tempi biblici, i demoni causavano (o perlomeno aggravavano) proprio queste infermità! (Matteo 9:32, 33; 12:22; 17:15-18) La Bibbia fa però una chiara distinzione fra “quelli che stavano male e quelli che erano indemoniati”. (Marco 1:32-34; Matteo 4:24; Atti 5:16) Ovviamente, quindi, la stragrande maggioranza dei casi odierni di cecità o di epilessia sono dovuti a fattori fisici, non demonici. Senza dubbio lo stesso si può dire della maggior parte dei casi di disturbi mentali.

Nondimeno va ricordato che Satana e i suoi demoni stanno ‘facendo guerra’ contro il popolo di Dio, e si sa di casi in cui hanno molestato cristiani fedeli. (Rivelazione 12:17; Efesini 6:12) I demoni sono malvagi, e non ci dovrebbe stupire che provino un piacere sadico nel tormentare alcuni che soffrono di disturbi mentali, causando loro ulteriori problemi.

Perciò se gli anziani hanno buoni motivi per sospettare che l’influenza demonica c’entri in qualche modo, non c’è nulla di male se indagano un po’. La persona ha ricevuto, ad esempio, in maniera diretta e deliberata, oggetti sospetti da parte di individui implicati in qualche forma di demonismo? Liberarsi di tali oggetti può essere fonte di sollievo. (Atti 19:18-20) Giacché ai cristiani viene detto di ‘opporsi al Diavolo’, gli anziani possono anche consigliare a chi ha questo problema di respingere qualsiasi strana “voce” che potrebbe avere origine demonica. (Giacomo 4:7; Matteo 4:10) Se una persona si sente sotto attacco dovrebbe pregare con fervore, invocando ad alta voce il nome di Geova. — Efesini 6:18; Proverbi 18:10.

Sembra, però, che l’intervento demonico costituisca l’eccezione, non la regola. Una sorella riferisce: “Credevo di essere indemoniata fino a che non mi rivolsi a un medico che mi diagnosticò uno squilibrio chimico. Fui molto sollevata apprendendo che alla base delle mie azioni c’era una malattia e non qualche essere demonico dentro di me!”

Psicofarmaci

I medici ora fanno uso di molti farmaci nel trattare i disturbi mentali. Alcuni di questi, usati sotto il controllo dei medici, hanno permesso a cristiani gravemente malati di condurre una vita normale. Alcuni fratelli bene intenzionati, comunque, hanno scoraggiato i pazienti dal prendere i farmaci prescritti, temendo forse che siano pericolosi o inducano assuefazione. Naturalmente, ogni cura medica comporta dei rischi, e “l’accorto considera i suoi passi”, considerando gli effetti a lungo termine. — Proverbi 14:15.

È però interessante il fatto che molti psicofarmaci non sono né allucinogeni, né tranquillizzanti, né inducono assuefazione. Servono semplicemente a correggere squilibri chimici nel cervello. Gli antipsicotici, per esempio, possono aiutare a tenere sotto controllo i sintomi spesso bizzarri della schizofrenia. Il litio può aiutare a combattere la depressione e gli sbalzi d’umore della psicosi maniaco-depressiva.

È vero che talvolta vengono usate droghe potenti per calmare un paziente o per reprimere tendenze suicide. Ma se un fratello prende una medicina che gli è stata prescritta e non lo fa per scopi voluttuari ma per poter condurre una vita normale, la sua condizione può essere considerata analoga a quella di un diabetico che ricorre all’insulina.

Si dovrebbe ricordare che gli psicofarmaci spesso agiscono lentamente e potrebbero avere effetti collaterali spiacevoli. A volte, inoltre, il medico può dover andare per tentativi prima di trovare la giusta medicina e/o il giusto dosaggio per ottenere i risultati voluti con i minori effetti collaterali. Spesso i pazienti si scoraggiano. I familiari e altri possono quindi essere d’aiuto a chi è in cura, incoraggiandolo ad avere pazienza e a cooperare con il personale medico qualificato. Che dire se egli ha delle domande relative a una certa medicina? E se sorgono dei problemi, o la cura sembra non dar frutto? Problemi di questo genere vanno discussi con il proprio medico.b All’occorrenza, si può anche consultare un altro medico.

Terapie della conversazione

In alcuni casi si può pensare anche di far parlare il paziente con uno specialista. Potrebbe trattarsi di un medico di famiglia in cui si ha fiducia e che conosce di persona il paziente. Ma che dire di affidarsi a uno psichiatra o a uno psicologo? È una decisione personale che va presa con la dovuta cautela. Gli psicoterapisti usano diversi metodi di cura. Alcuni, ad esempio, praticano ancora forme di psicanalisi freudiana, la cui validità è messa in dubbio da molti esperti nel campo delle malattie mentali.

Ancor più preoccupante è il fatto che alcuni medici in buona fede hanno dato consigli in netto contrasto con la Bibbia. Non comprendendo i princìpi cristiani, o addirittura considerandoli “stoltezza”, alcuni di essi hanno concluso che la causa dei problemi fosse il seguire il rigido codice morale della Bibbia! — 1 Corinti 2:14.

Comunque, alcuni medici, tra cui psicologi e psichiatri, offrono forme di terapia della conversazione che non costituiscono psicanalisi vera e propria ma sono un mezzo per aiutare il paziente a comprendere la sua malattia, convincerlo del bisogno di cure e risolvere problemi pratici. Il cristiano può trovare utili queste terapie, ma prima di sottoporsi alle cure deve avere ben chiare in mente queste cose: Che cosa implica esattamente la cura? Che tipo di consigli verranno dati? Il medico conosce e rispetta le credenze dei testimoni di Geova?c Se si decide in favore della terapia della conversazione, ‘provate le parole’ del dottore anziché accettare incondizionatamente qualsiasi cosa dice. — Giobbe 12:11, 12.

I disturbi mentali, quindi, possono essere considerati quasi sempre un problema medico, non spirituale. Comprendendo ciò, le famiglie, gli anziani e i membri della congregazione possono aiutare meglio chi ne è colpito. A volte costoro hanno bisogno anche di aiuto spirituale. Il modo in cui la congregazione può provvedere tale aiuto sarà oggetto di un prossimo articolo.

[Note in calce]

a Vedi i numeri del 22 ottobre 1987 e dell’8 settembre 1986 della nostra rivista Svegliatevi!

b La Società non raccomanda né esprime pareri sui vari farmaci e sulle cure impiegate dai medici. Ciò nonostante, può dimostrarsi utile fare ricerche nelle pubblicazioni della Società.

c Se un malato ha difficoltà a spiegare a un medico o a uno psicanalista la sua posizione basata sulla Bibbia, forse qualche cristiano maturo potrà aiutarlo in ciò.

[Immagine a pagina 26]

Ascoltando e dando consigli in maniera comprensiva, gli anziani possono spesso aiutare chi soffre di squilibri emotivi

[Immagine a pagina 29]

Talvolta è il caso che chi è mentalmente malato cerchi l’aiuto dei medici

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