Qualcosa di meglio dei cosmetici

DOPO aver menzionato gli ornamenti usati dalle donne, l’apostolo Pietro diede questo consiglio: “Cercate invece la bellezza nascosta e durevole, quella del cuore. Cercate di avere un animo buono e sereno: queste sono cose preziose di fronte a Dio”. — 1 Pietro 3:3, 4, Parola del Signore.

Fatto interessante, quando l’apostolo parlò di tali ornamenti esteriori, usò la parola greca kòsmos, che è all’origine anche della parola italiana “cosmetico”, la cui definizione è: “che serve a conservare o ad accrescere la bellezza e la freschezza del corpo umano, spec[ialmente] del volto”. (Zingarelli, 1998) Pietro stava forse vietando alle donne cristiane l’uso dei prodotti di bellezza? Nella Parola di Dio non c’è nulla che lo faccia pensare. È una questione di scelta personale, per cui possiamo aspettarci una certa varietà di gusti.

Se però il trucco di una donna è eccessivo o stravagante, quale messaggio trasmette? Non darà forse l’impressione di essere sfrontata, volgare, eccentrica o di volersi mettere in mostra? Ciò può guastare molto l’aspetto di una donna, dando forse un’impressione errata anche sulle sue qualità morali. — Confronta Ezechiele 23:36-42.

Consapevole di questo, la donna ‘che professa di riverire Dio’, qualora decida di fare uso di cosmetici, si sforzerà di avere un viso che rispecchi sanità di mente, garbo, benignità e modestia. Queste qualità ne accresceranno la grazia e il fascino. In effetti, sia che decida di truccarsi o no, manifesterà decoro e bellezza interiore. Questo rifletterà la sua consapevolezza che, come indicano le parole di Pietro citate sopra, esiste qualcosa di meglio dei cosmetici. — 1 Timoteo 2:9, 10.