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  • La sesta potenza mondiale: Roma

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  • La sesta potenza mondiale: Roma
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1988
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  • L’esercito romano
  • Strade e titoli romani
  • L’impero e il cristianesimo
  • I Cesari
  • Declino dell’impero romano
  • Dalla Roma pagana alla cristianità
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1988
w88 1/5 pp. 26-29

La sesta potenza mondiale: Roma

L’impero romano era al potere quando nacque il cristianesimo. Conoscere meglio l’antica Roma vi aiuterà a comprendere le circostanze in cui Gesù predicò e le condizioni sociali esistenti al tempo in cui i suoi primi seguaci diffondevano il cristianesimo in tutto il mondo allora conosciuto.

ROMA, sesta potenza mondiale della storia biblica, era al potere quando nacque Gesù e quando predicarono i suoi apostoli. La Grecia, la precedente potenza mondiale, aveva provveduto una lingua internazionale attraverso la quale l’insegnamento cristiano poteva essere diffuso in quella parte del mondo: la koinè (o lingua comune). Ora grazie a Roma c’erano le circostanze e le strade che avrebbero facilitato la rapida diffusione della verità cristiana.

Roma, da piccola cittadina laziale che era, crebbe fino a diventare la capitale del massimo impero mondiale dei tempi biblici. In un primo tempo estese il suo controllo a tutta la penisola italiana. Sconfisse la potente Cartagine sulla costa settentrionale dell’Africa. Spagna, Macedonia e Grecia caddero tutte sotto il suo controllo. Quindi conquistò Gerusalemme nel 63 a.E.V. e rese l’Egitto una provincia romana nel 30 a.E.V. Nel suo periodo d’oro, questo potente impero si estendeva dalla Gran Bretagna fino all’Egitto, e dal Portogallo fino alla Mesopotamia, la terra dell’antica Babilonia. Circondava completamente il Mediterraneo, che veniva chiamato Mare Nostrum.

Nel territorio di quell’esteso impero rimangono tuttora molte rovine romane. In Gran Bretagna si può vedere il Vallo di Adriano; in Spagna, a Segovia, il grandioso acquedotto; nella Francia meridionale il teatro romano di Orange e l’arena di Arles. Vicino a Roma, si può passeggiare fra le mute rovine di Ostia Antica, e a sud di Napoli si possono ammirare i resti dell’antica Pompei. Nella città di Roma si può immaginare il parossismo delle folle nel Colosseo, e si può osservare l’arco di Tito eretto in suo onore per commemorare la sua distruzione di Gerusalemme e del tempio nel 70 E.V., avvenimento predetto da Gesù con oltre 35 anni di anticipo.

Nell’antica Roma i ricchi avevano famiglie numerose, talvolta con centinaia di servitori e schiavi. I poveri erano stipati in case popolari a più piani, separate da viuzze sudice e tortuose. A Roma il ceto medio praticamente non esisteva. Per tenere buoni gli strati poveri della popolazione, lo Stato provvedeva gratuitamente sia grano che divertimenti. Il denaro per queste cose proveniva dalle tasse imposte alle province.

L’esercito romano

Il famoso esercito romano era suddiviso in varie legioni. Ogni legione, che contava dai 4.500 ai 7.000 uomini, era in se stessa un esercito completo. Il suo comandante doveva rispondere del proprio operato direttamente all’imperatore. Ogni legione era divisa in 60 centurie, composte di solito da cento uomini ciascuna. A capo di ogni centuria c’era un centurione, quello che la Traduzione del Nuovo Mondo chiama “ufficiale dell’esercito”. Era un centurione a comandare i quattro soldati che misero a morte Gesù e che, osservando le circostanze e i fenomeni soprannaturali che accompagnarono la sua morte, esclamarono: “Certamente questo era il Figlio di Dio”. (Matteo 27:54; Giovanni 19:23) E fu un centurione, Cornelio, ad essere il primo non giudeo incirconciso a diventare cristiano. — Atti 10:22.

Le legioni avevano i loro vessilli, evidentemente immagini o simboli di legno o di metallo, con funzione analoga a quella delle odierne bandiere. Ritenuti sacri, questi vessilli venivano difesi a costo della vita. La Encyclopædia Britannica dice: “Gli stendardi romani erano custoditi con religiosa venerazione nei templi di Roma. Non era insolito che un generale ordinasse di gettare nelle file nemiche uno stendardo, per accrescere l’ardore dell’attacco dei suoi soldati incitandoli a ricuperare ciò che per loro era forse la cosa più sacra che ci fosse sulla terra”.

Strade e titoli romani

Roma seppe fondere le nazioni a lei soggette in un impero mondiale. Provvide strade che resero accessibili tutte le parti di questo impero. E la gente viaggiava! Basta guardare da dove provenivano coloro che erano a Gerusalemme per la festa della Pentecoste del 33 E.V.: dalla Media a nord-est, da Roma e dall’Africa settentrionale a ovest, e da molte località intermedie. — Atti 2:9-11.

Molte strade costruite in origine dai romani sono ancora in uso. A sud di Roma si può tuttora percorrere l’antica Via Appia, che l’apostolo Paolo stesso percorse per arrivare a Roma. (Atti 28:15, 16) È stato detto che le strade romane “costituirono il sistema di comunicazione via terra più efficiente prima dell’avvento della ferrovia”. — The Westminster Historical Atlas to the Bible.

Nel governare il loro esteso impero, spesso i romani rispettarono le usanze locali. Pertanto, a seconda delle zone, le autorità erano conosciute con nomi e titoli diversi. A. Rendle Short scrive in Modern Discovery and the Bible che nemmeno “i riconosciuti storici romani” si avventurano nell’impresa di “dare a tutta questa gente la loro corretta denominazione”. Eppure, egli dice, lo scrittore biblico Luca “fa in modo di conseguire sempre la perfetta accuratezza” in questo campo. Ad esempio, Luca chiama Erode “tetrarca”, Erode Agrippa “re”, i funzionari di Tessalonica “politarchi”, e Sergio Paolo, governatore di Cipro, “proconsole”. (Luca 3:1; Atti 25:13; Atti 17:6; Atti 13:7; vedi Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, note in calce). Talvolta è stato solo il ritrovamento di una moneta o di qualche iscrizione a confermare la correttezza dei titoli usati da questo scrittore biblico. Tale scrupolosità e accuratezza sono un’ulteriore dimostrazione di quanto sia attendibile la Bibbia nel riportare i fatti storici della vita e dei tempi di Gesù Cristo.a

L’impero e il cristianesimo

A Roma c’era una fiorente congregazione cristiana. Probabilmente a formarla furono coloro che ritornarono a Roma dopo aver accettato il cristianesimo a Gerusalemme il giorno di Pentecoste del 33 E.V. (Atti 2:10) Il libro biblico di Romani fu scritto a questa congregazione verso l’anno 56 E.V. In seguito Paolo venne a Roma prigioniero, e per due anni diede un’estesa testimonianza a chi lo andava a trovare dove era detenuto. In questo modo, membri della guardia pretoriana al servizio dell’imperatore vennero a conoscenza del messaggio del Regno, e persino alcuni della “casa di Cesare” divennero cristiani. — Filippesi 1:12, 13; 4:22.

Nella Bibbia si fa spesso riferimento a leggi, usanze e disposizioni dell’impero romano. Fu il decreto di Augusto a portare Giuseppe e Maria a Betleem, dove nacque Gesù. Gesù disse che era giusto pagare la tassa richiesta da Cesare. I sacerdoti giudei addussero la loro lealtà a Cesare come scusa per far mettere a morte Gesù. E sotto la legge romana, l’apostolo cristiano Paolo si appellò a Cesare. — Luca 2:1-6; 20:22-25; Giovanni 19:12, 15; Atti 25:11, 12.

L’armatura dei soldati romani — l’elmo, la corazza, lo scudo, i calzari e la spada — fu usata per illustrare il valore che hanno la verità, la speranza della salvezza, la giustizia, la fede, la predicazione della buona notizia e la Parola di Dio nel difenderci onde possiamo rimanere saldi contro gli attacchi di Satana. (Efesini 6:10-18; 1 Tessalonicesi 5:8) E Paolo si riferiva all’esempio di un soldato romano ben addestrato quando disse a Timoteo di essere un “eccellente soldato di Cristo Gesù”. (2 Timoteo 2:3, 4) Comunque, la guerra del cristiano era spirituale, non carnale. Pertanto, i primi cristiani si rifiutavano di prestare servizio nell’esercito romano. Giustino Martire (110-165 E.V.) disse che il cristianesimo aveva ‘trasformato le armi da guerra e le spade in aratri, e le lance in arnesi per coltivare la terra’. Molti cristiani pagarono con la vita il loro rifiuto di prestare servizio militare.

I Cesari

Roma raggiunse l’apogeo della gloria sotto i Cesari. Sarà bene ricordare fatti essenziali relativi ad alcuni di loro, che ebbero a che fare con la storia biblica.

Nel 44 a.E.V. fu assassinato Giulio Cesare. In seguito Ottaviano rimase solo a governare l’impero. Nel 30 a.E.V. Ottaviano soggiogò l’Egitto, ponendo termine al regno greco tolemaico in quella zona. Fu così dato il colpo di grazia alla potenza mondiale greca che esisteva dal tempo di Alessandro Magno, 300 anni prima.b

Nel 27 a.E.V. Ottaviano divenne imperatore e assunse il titolo di “Augusto”, che significa “nobile, sacro”. Egli diede il suo nome ad un mese, e tolse un giorno a febbraio per far sì che agosto avesse lo stesso numero di giorni del mese che portava il nome di Giulio Cesare, luglio. Augusto era imperatore quando nacque Gesù, e governò fino al 14 E.V. — Luca 2:1.

Tiberio, il successore di Augusto, governò dal 14 al 37 E.V. Nel quindicesimo anno del regno di Tiberio, Giovanni il Battezzatore cominciò a predicare. Fu sempre durante il suo regno che Gesù si battezzò, compì il suo ministero terreno di tre anni e mezzo e offrì la propria vita in sacrificio. Era ancora lui al potere quando i seguaci di Gesù cominciarono a diffondere il cristianesimo in tutto il mondo allora conosciuto. — Luca 3:1-3, 23.

Gaio, soprannominato Caligola, governò dal 37 al 41 E.V. Gli succedette Claudio (41-54 E.V.), che espulse i giudei da Roma, come è narrato in Atti 18:1, 2. In seguito Claudio venne avvelenato da sua moglie e il giovane figlio di lei, Nerone, salì al trono. Nel luglio del 64 E.V. a Roma divampò un grande incendio, che distrusse circa un quarto della città. Lo storico Tacito dice che per togliersi di dosso i sospetti, Nerone diede la colpa dell’incendio ai cristiani, che pertanto furono ‘fatti dilaniare dai cani o, quando era calato il giorno, venivano accesi come fiaccole notturne. Nerone offrì i suoi giardini per lo spettacolo’. Durante questa persecuzione Paolo, che aveva predicato da Gerusalemme a Roma e forse anche in Spagna, venne arrestato per la seconda volta. Probabilmente venne ucciso per ordine di Nerone verso il 66 E.V.

Tra gli altri imperatori romani che ci interessano ci sono Vespasiano (69-79 E.V.), sotto il cui regno Tito distrusse Gerusalemme, Tito stesso (79-81 E.V.), e il fratello di Tito, Domiziano (81-96 E.V.), che ravvivò la persecuzione ufficiale dei cristiani. Secondo la tradizione, fu nel corso di questa persecuzione che l’anziano apostolo Giovanni venne esiliato nell’isola penale di Patmos. Lì ricevette l’emozionante visione della fine di questi malvagi sistemi di cose umani e della venuta del celeste e giusto Regno di Dio che li avrebbe sostituiti, visione che Giovanni riportò nel libro biblico di Rivelazione. (Rivelazione 1:9) Evidentemente Giovanni fu rimesso in libertà durante il regno dell’imperatore successivo, Nerva (96-98 E.V.) e il suo vangelo e le tre lettere vennero completate dopo l’ascesa al trono di Traiano (98-117 E.V.).

Declino dell’impero romano

Nel IV secolo, l’imperatore Costantino decise di unificare il popolo sotto un’unica religione “cattolica”, o universale. Usanze e celebrazioni pagane vennero ribattezzate con nomi “cristiani”, ma questo non significò la fine della corruzione. Nel 325 E.V. Costantino presiedette al concilio ecclesiastico di Nicea e sancì l’adozione della dottrina della Trinità. Lungi dall’essere un vero cristiano, Costantino trovò presto motivo di uccidere il suo figlio maggiore, Crispo, e la propria moglie, Fausta.

Costantino spostò la sede del governo a Bisanzio, che chiamò in un primo momento Nuova Roma e in seguito Costantinopoli (Città di Costantino). Questa città che si affaccia sul Bosforo, a cavallo tra l’Europa e l’Asia, rimase capitale dell’impero romano d’Oriente per 11 secoli, finché nel 1453 cadde in mano ai turchi ottomani.

Tornando a Roma, la parte occidentale dell’impero romano cadde nel 476 E.V., quando l’imperatore venne detronizzato dal re Odoacre, condottiero di stirpe germanica, e il trono rimase vacante. In seguito, Carlo Magno tentò di ristabilire l’impero d’Occidente, e nell’800 E.V. venne incoronato imperatore da papa Leone III. Quindi, nel 962 E.V. papa Giovanni XII incoronò Ottone I imperatore del Sacro Romano Impero, noto in seguito come Sacro Romano Impero di Germania, titolo abolito solo nel 1806.

Comunque, a quell’epoca stava già sorgendo la settima e ultima potenza mondiale della storia biblica. Anch’essa, come era stato profetizzato, sarebbe passata, per essere sostituita da un governo duraturo, il celeste Regno di Dio. — Rivelazione 17:10; Daniele 2:44.

[Note in calce]

a Vedi “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, p. 336.

b Pertanto, durante il dominio di Roma l’angelo poté dire riguardo a queste potenze mondiali: “E ci sono sette re: cinque sono caduti [Egitto, Assiria, Babilonia, Media-Persia e Grecia], uno è [Roma], l’altro [la potenza anglo-americana] non è ancora arrivato”. — Rivelazione 17:10.

[Cartina a pagina 26]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

L’impero romano

Oceano Atlantico

BRITANNIA

GALLIA

SPAGNA

ITALIA

Roma

GRECIA

Mare Mediterraneo

Mar Nero

Mar Caspio

EGITTO

Gerusalemme

Tigri

Eufrate

[Immagine a pagina 28]

La Via Appia, che Paolo percorse per andare a Roma

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