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Sopravvivete ad un mondo “senza gratitudine”La Torre di Guardia 1958 | 1° settembre
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lo risuscitò e lo esaltò alla sua destra, dove egli è ora finalmente venuto in possesso del trono del suo glorioso Regno in questo giorno di giudizio. Considerare la condanna a morte di Satana e vederla basata sulla sua mancanza di apprezzamento ci mette in apprensione. Ad Armaghedon Gesù agirà con apprezzamento per la sovranità di Geova e distruggerà subitaneamente il ribelle principe degli ingrati.
7. Quali esempi dobbiamo seguire per aver la speranza di sopravvivere alla fine del mondo?
7 La storia biblica non è tutta una narrazione di ingratitudine. Risplende anche di esempi di riconoscenti amanti della giustizia. Benché un mondo di più di due miliardi di anime stia ora per morire per mancanza di apprezzamento, voi potete sopravvivere alla sua fine imitando la vita dei molti esperti nell’arte di apprezzare i favori divini. Abele fu uno. Egli valutò giustamente il favore di Geova Dio e si rese conto che l’adorazione del vero Dio doveva essere conforme alle esigenze divine, non ai riti umani come quello di Caino di offrire i frutti della terra. (Gen. 4:2-7) Abele sarà ricordato nella risurrezione perché egli apprezzò il valore di servire Dio nel modo dovuto. Un altro perito stimatore fu Noè, già menzionato per il suo apprezzamento delle istruzioni di Dio. Abrahamo e Sara stimarono giustamente il privilegio di lasciare la loro casa ad Ur per servire Geova in paesi esteri, in modo tipicamente missionario. Abrahamo sostenne sempre nella vita le norme di Geova e guadagnò il favore di Dio come “padre dei fedeli”. A Gerico, la donna Rahab saggiamente stimò la sua nuova relazione con l’organizzazione teocratica di Geova di maggior valore di qualsiasi legame sociale con la città condannata. Da persona esperta ella apprezzò la necessità di mettersi dalla parte dei vittoriosi eserciti di Geova e manifestare attivamente la sua lealtà. Il suo apprezzamento e il suo acuto senso di percezione permisero a lei e alla sua famiglia di sopravvivere alla caduta di Gerico. — Gios. 6:22-25.
8. (a) Menzionate altri uomini e donne che furono ricchi nell’apprezzamento. (b) Come stimò Mosè i suoi privilegi?
8 Il libro biblico di Giudici è un imponente racconto di una schiera di uomini e donne che apprezzarono zelantemente la chiamata di Geova ad agire in difesa del suo popolo eletto, che si era spesso trovato in tristi condizioni per mancanza di apprezzamento del suo grande invisibile Re. I testimoni di Geova, come Sansone, Gedeone, Jehu, Barac, Debora ed altri, considerarono un grande privilegio combattere per il nome di Geova, per la sua vera adorazione e per il suo popolo. Ebbero tanta fiducia nella giustezza della loro stima di questo privilegio che rischiarono la vita per esercitarlo. I profeti di Geova non furono meno riconoscenti per i loro privilegi verso Dio. Re e imperi spesso infierirono contro uomini come Mosè, Samuele, Daniele, Geremia, Ezechiele, Michea e molti altri. Per questi uomini riconoscenti il privilegio di essere dei portavoce di Geova fu un tesoro impareggiabile. Attribuirono il più alto valore all’incarico di dichiarare le profezie, le verità e i giudizi di Geova, sia all’amico che al nemico. Questi profeti timorati di Dio furono esperti nell’apprezzare i loro privilegi. Un esempio tipico è quello di Mosè, di cui Paolo scrisse in Ebrei 11:24-26: “Per fede Mosè, divenuto grande, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia di Faraone, scegliendo d’essere maltrattato col popolo di Dio piuttosto che avere il temporaneo godimento del peccato, perché stimava [cioè valutava, apprezzava] la riprovazione del Cristo ricchezza maggiore dei tesori d’Egitto, poiché aveva lo sguardo attentamente rivolto al pagamento della ricompensa”. Nella mente e nel cuore di Mosè fu presa una decisione, fu fatta una stima, che attribuì il più alto valore alle promesse benedizioni di Geova, ad una speranza che compensava facilmente qualsiasi cosa il mondo egiziano potesse offrire in quanto ad attrattive materialistiche. Durante la sua vita il suo apprezzamento gli recò molte benedizioni e molti privilegi come mediatore fra Geova ed Israele, prefigurando la funzione stessa di Cristo Gesù. Inoltre, in Ebrei, capitolo 11, Mosè è compreso nell’elenco dei fedeli, riconoscenti testimoni di Geova che ritorneranno nella risurrezione dopo Armaghedon. Se Mosè non avesse saggiamente apprezzato i suoi privilegi avrebbe vissuto una vita di temporaneo godimento e poi sarebbe morto senza speranza.
9. Chi è il più grande stimatore della bontà di Geova? Paragonate la sua condizione a quella di Satana.
9 Fra tutti i fedeli uomini e donne che guadagnarono il favore di Dio e sostennero la sua sovranità, Cristo Gesù è preminente come il più grande stimatore dei doni e privilegi di Geova. Egli è il perfetto esempio dell’apprezzamento. La sua vita di gratitudine a Geova per la vita eterna e per tutte le relative benedizioni è proprio l’antitesi dell’ingrata e maledetta carriera di Satana. Sin dalla sua creazione il Figlio di Dio ha altamente apprezzato la verità che tutto ciò che egli è e possiede è un dono del Padre suo, Geova. Gesù non meditò mai un’ingrata usurpazione della posizione di Dio. Egli apprezzò il privilegio di essere nella famiglia universale di Dio e lavorò sempre con apprezzamento per la rivendicazione del nome di Geova, essendo “ubbidiente fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura”. (Filip. 2:5-8) Ma considerate la posizione contrastante di questi due angelici figli di Dio che una volta godettero la reciproca compagnia nella celeste famiglia di Geova. Satana, il superbo ingrato, è stato allontanato dall’organizzazione di Geova ed è stato ora precipitato nelle vicinanze della terra, dove adiratamente fa guerra al rimanente degli eredi del Regno, sapendo che il tempo che gli resta è breve. Cristo Gesù, l’umile stimatore, è stato esaltato ad una posizione superiore a quella che ebbe al principio. Il dono dell’immortalità gli è stato conferito. Egli volge lo sguardo oltre la prossima guerra di Armaghedon ad un’eternità di riconoscente servizio al suo Dio e Padre. Chi, secondo voi, valutò saggiamente la bontà di Geova? Quali passi fate per imitare l’esempio di Gesù?
10. Come predicò Gesù e come mostrò apprezzamento?
10 Il consiglio di copiare il suo esempio ci viene dato da Paolo quando scrive: “Corriamo con perseveranza la corsa che ci è posta davanti, mentre guardiamo attentamente il capo e perfezionatore della nostra fede, Gesù. Per la gioia che gli era posta davanti egli sopportò un palo di tortura, disprezzando [notate la sua attitudine] il vituperio, e si è messo a sedere alla destra del trono di Dio. Infatti, considerate bene colui che ha sopportato un tale parlar ostile dei peccatori contro i loro stessi interessi, perché non vi stanchiate e non veniate meno nei vostri animi”. (Ebr. 12:1-3) Guardando attentamente il mirabile apprezzamento di Gesù per ciò che è meritevole, impariamo a valutare le cose dovutamente. Possiamo anche disprezzare il vituperio che subiamo da parenti, amici o vicini contrari alla nostra condotta cristiana. La gioia di servire Geova per sempre sarà la cosa di valore nella vostra vita. Seguirete l’esempio di Gesù e sarete lieti di vendere qualsiasi cosa di pregio che possa impedirvi di acquistare il Regno. Gesù ci provvide una preziosa lezione di come apprezzare il tesoro del servizio del Regno quando fece le seguenti illustrazioni: “Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo ha trovato e nascosto, e per la gioia che prova va e vende tutto ciò che ha e compra quel campo. Inoltre il regno dei cieli è simile ad un mercante viaggiante che cerca belle perle. Trovata una perla di alto valore, se ne andò e vendette prontamente tutte le cose che aveva e la comprò”. (Matt. 13:44-46) Gesù fece ciò. Egli ebbe apprezzamento, l’abilità di riconoscere il vero valore di servire Geova e vendere ogni altro avere, perfino rinunciare alla sua vita terrestre per acquistare la perla di alto valore. Satana mise alla prova l’apprezzamento di Gesù offrendogli benefici materiali e politici, ma nulla del sistema di cose di Satana poteva adescare Gesù e indurlo a deprezzare l’alto valore che egli aveva dato al privilegio di rivendicare il nome di Geova. Il suo tesoro di servizio del Regno non diminuì di valore col passar del tempo; continuò a crescere in apprezzamento e indubbiamente cresce ancora. Questo è l’esempio che Paolo ci invita ad imitare.
11. Qual era l’atteggiamento degli apostoli riguardo all’apprezzamento?
11 Con l’ammaestramento perfetto ricevuto da Gesù tutti gli apostoli eccetto uno divennero come il loro Maestro. (Luca 6:40) Quell’unica eccezione calcolò male il valore del guadagno materiale e più tardi confessò l’errore della sua stolta valutazione gettando nel tempio il denaro del tradimento e andando a suicidarsi. (Matt. 27:3; Zacc. 11:12, 13, VR) Gli altri undici e Paolo, colui che prese il posto vacante di Giuda, mostrarono tutti d’essere uomini che apprezzavano in ogni senso della parola. Soffrirono molto per la verità e per amor della buona notizia, ma la tribolazione soffocò forse la loro gratitudine verso Geova? Quando la Corte Suprema giudaica fece frustare gli apostoli e poi li rilasciò con l’ordine di cessare la loro predicazione, diminuirono forse il valore del loro privilegio? Il racconto in Atti 5:41, 42 dà la risposta: “Questi se ne andarono quindi dalla presenza del Sinedrio, rallegrandosi perché erano stati considerati degni di essere disonorati a favore del suo nome. E ogni giorno nel tempio e di casa in casa continuavano senza sosta a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno a Cristo Gesù”. Non c’è alcun dubbio, gli apostoli ebbero vero apprezzamento. Non sopravvalutarono se stessi, né il denaro ne i piaceri. Ebbero gratitudine per Dio, per Cristo, per il valore della vera, santa devozione, e si dimostrarono fedeli alla sua potenza. Possiamo sempre considerare questi esempi con profitto, particolarmente quando un mondo moderno senza gratitudine ci incita a cessare la finale testimonianza che viene data riguardo al regno di Dio.
12. Quale grande privilegio fu predetto per i nostri giorni, e in che modo viene esteso ad altri?
12 In esilio sull’isola di Patmo per amor della buona notizia, l’apostolo Giovanni fu ispirato a predire che uomini e donne di questo presente giorno di giudizio avrebbero avuto il privilegio di intraprendere l’opera di testimonianza del Regno con l’annuncio della buona notizia che, secondo la profezia di Gesù, “sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. (Matt. 24:14) Riguardo alla sua visione ispirata Giovanni scrisse: “E io vidi un altro angelo che volava nel mezzo del cielo, ed egli aveva una buona notizia eterna da dichiarare come buona notizia a quelli che abitano sulla terra, e a ogni nazione e tribù e lingua e popolo, dicendo ad alta voce: ‘Temete Dio e dategli gloria, poiché l’ora del suo giudizio è giunta, e quindi adorate colui che ha fatto il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque’”. (Apoc. 14:6, 7) Quando i testimoni di Geova bussano alla vostra porta, spinti dalla forza attiva di Geova Dio, tale privilegio di rendere attivamente gloria a Dio come un suo testimone del Regno viene esteso a voi. Uomini e donne di tutte le nazioni, in apprezzamento, rispondono ansiosamente col passar di ogni ora, provando un profondo senso di soddisfazione e di approvazione partecipando alla finale testimonianza.
13. (a) Che cosa rende chiaro il nostro esame di quelli ricchi e di quelli poveri nell’apprezzamento? (b) Quali domande conseguentemente ci riguardano ora?
13 Riesaminando la storia biblica di quelli ricchi nell’apprezzamento, non è forse evidente che l’apprezzamento è più dell’ordinaria riconoscenza o della semplice gratitudine, sebbene anche questa manchi deplorevolmente al presente mondo? Sì, certamente è una questione di vita o di morte che riguarda il vostro cuore, la percezione dei vostri sensi, il vostro intendimento, la vostra anima e la vostra forza. Voi avete visto ciò che gli altri hanno fatto; alcuni saggiamente, alcuni stoltamente. Ora quale sarà la vostra condotta relativamente al regno di Geova? Sarà essa motivata dall’apprezzamento o dall’ingratitudine? La casa che state edificando resisterà forse alla tempesta di Armaghedon? Come potrete coltivare il maggior apprezzamento che vi permetterà di sopravvivere alla fine di questo presente mondo privo di gratitudine? Il successivo articolo è presentato alla vostra attenta considerazione. Leggetelo con apprezzamento.
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Mezzo secolo di gioiaLa Torre di Guardia 1958 | 1° settembre
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Mezzo secolo di gioia
● La “Vita di gioioso servizio con i testimoni di Geova” di A. H. Macmillan sarà moltiplicata mille volte mediante il suo libro La fede in cammino (inglese), secondo le parole di un soddisfatto lettore che scrive: “Il vostro racconto documentato che va ‘oltre il passato mezzo secolo’ e che è raccontato da una persona che è stata nelle prime linee durante tutti questi anni, recherà grande gioia a molte migliaia di persone dei nostri giorni”. — F. S. B., Oklahoma.
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I comunisti mandano testimoni in SiberiaLa Torre di Guardia 1958 | 1° settembre
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I comunisti mandano testimoni in Siberia
◆ Il Times di New York del 5 marzo 1957 pubblicò il seguente comunicato stampa proveniente da Londra: “Sette membri della setta dei Testimoni di Geova sono stati processati nella Repubblica Socialista Sovietica della Moldavia, accusati, come rivelava un comunicato radio proveniente da Kisinev, di ‘spionaggio per conto di organizzazioni degli Stati Uniti’. Kisinev è la capitale della Repubblica della Moldavia, situata nella parte sudoccidentale dell’Unione Sovietica. Secondo il comunicato, due dei sette imputati sono donne”. Il Times fece il seguente commento relativo a questo comunicato: “I funzionari della sede centrale dell’organizzazione internazionale dei Testimoni di Geova di Brooklyn, N.Y., hanno detto di non essere stati informati dell’arresto dei sette membri della setta. Hanno detto che la setta opera clandestinamente in tutta l’Unione Sovietica e che circa 7.000 Testimoni sono già stati mandati in Siberia”.
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