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  • Intendiamo il significato dei segni e delle meraviglie
    La Torre di Guardia 1959 | 15 giugno
    • quelli del rimanente e dai loro compagni di buona volontà, è di per se stessa un segno eloquente, una meraviglia, che attira l’attenzione di tutto il mondo.

      19 Questa è una prova inconfutabile che il regno di Dio sotto il suo celeste Emanuele è stato stabilito come capitale dell’universo. È un segno premonitore che le nazioni di questo mondo vanno ora incontro alla loro fine, che sopraggiungerà appena la nostra predicazione sarà terminata, secondo la volontà divina. Sta ad esse di intenderne il segno!

      20 Popoli e nazioni devono sapere che siamo stati in mezzo a loro per dare il solenne avvertimento della loro fine. Ciò potrebbe esporci a soprusi e a persecuzione, eppure, come gli apostoli di Emanuele, noi dobbiamo divenire “uno spettacolo teatrale per il mondo, sia per gli angeli che per gli uomini”. (1 Cor. 4:9) Riguardo ad Emanuele, sin da quand’era un bimbo di quaranta giorni, Simeone profetizzò: “Questi è posto per la caduta e il rialzamento di molti in Israele e come segno contro cui si parlerà”. (Luca 2:34) Che importa dunque se parlano contro di noi e se siamo contrastati perché siamo un segno o se siamo perseguitati perché predichiamo le schiette verità della Bibbia? Noi sappiamo chi ci sostiene. È “Geova degli eserciti, che risiede sul monte Sion”. Egli ci dà il rimanente come segni e meraviglie, e migliaia di membri del rimanente sono presenti a quest’assemblea internazionale. Pertanto egli si accerterà che ciò che è indicato da questi segni e meraviglie sia effettivamente adempiuto. Geova degli eserciti è Colui che ci ha mandati e che ci ha provveduto la buona notizia del suo regno stabilito. I suoi eserciti angelici, che sorpassano il numero complessivo degli eserciti del blocco orientale comunista e del blocco occidentale democratico, ci circondano. Essi sono pienamente organizzati, armati e schierati sul campo di Armaghedon per la “guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente”. (Apoc. 16:14) Non temiamo dunque né uomini né diavoli.

      21 Dio, il cui reverendo nome è Geova degli eserciti, è con noi. Lo stesso nome del suo Re, Emanuele, significa “con noi è Dio”. Poiché Emanuele è con noi, dato che noi lo seguiamo e gli ubbidiamo predicando la buona notizia del Regno per una finale testimonianza a tutte le nazioni, sappiamo che anche Dio è con noi. Ciò significa che Dio è dalla nostra parte. Con tale aiuto divino e secondo la volontà divina, siamo certi di concludere con successo l’opera meravigliosa e importantissima che Geova degli eserciti ci ha mandati a compiere.

  • “La Cristianità intralcia il cammino”
    La Torre di Guardia 1959 | 15 giugno
    • “La Cristianità intralcia il cammino”

      ● Un ex redattore di The Christian Century, Charles Clayton Morrison, è noto per aver detto: “Abbiamo permesso alla Cristianità di presentare il Cristianesimo sotto falso aspetto. La Cristianità intralcia il cammino al trionfo mondiale del Cristianesimo. In Oriente e in tutti i paesi non cristiani Cristo è amato e i missionari che insegnano il suo modo di vivere sono tenuti in grande stima, ma quando statisti e studenti approdano da lontano alle nostre spiagge e osservano la Cristianità dopo diciannove secoli di influenza cristiana si rivolgono di nuovo alle loro fedi e tradizioni senza essere convinti e persuasi”.

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