-
Via il vecchio — avanti il nuovo!La Torre di Guardia 1959 | 15 luglio
-
-
nazioni ed isole del mare, come hanno dichiarato, non è stata compiuta con l’aiuto di forze militari, né per potenza umana, ma per lo spirito di Dio, per la sua invisibile forza attiva. (Zacc. 4:6) È avvenuto perché Geova ha steso la sua potente mano ed ha toccato le loro labbra e messo le sue parole nella loro bocca, perché evidentemente li ha costituiti sulle nazioni e sopra i regni. Felici coloro che hanno compreso qual è l’opera di Geova Dio per i nostri giorni e volontariamente si sono offerti di compierla.
DUE ASPETTI DELL’OPERA DIVINA
15 Non sono stati preordinati gli individui per compiere l’opera di Dio, come nel caso di Geremia, ma fu preordinata l’opera. La Cristianità può esimersi dal compiere l’opera preordinata ma questa sarà compiuta ugualmente. Dobbiamo uniformarci all’opera e non stabilire per nostro conto quale dovrebbe essere l’opera di Dio in questo tempo della fine, per poi implorare la sua benedizione su ciò che noi decidiamo. Questa condotta sarebbe illegale di fronte a Dio, per quanto insistessimo a gran voce sulla nostra pretesa di essere cristiani. Dio offre ai Cristiani l’opera preordinata da compiere perché essi asseriscono di essersi dati a lui mediante Cristo per fare la volontà divina. In tal modo Dio permette che sostengano la loro pretesa, se lo desiderano, accettando l’opera da lui preordinata per i Cristiani d’oggi. Indipendentemente dal nome degli individui, un rimanente di consacrati, unti testimoni di Geova si rallegrò della libertà riacquistata dopo la prigionia durante la prima guerra mondiale e di adempiere la propria dedicazione a Dio intraprendendo l’opera preordinata. Da allora centinaia di migliaia di persone hanno compreso la necessità dell’opera e si sono unite lietamente agli unti, prefigurati da Geremia, nel compierla.
16 I testimoni di Geova potranno essere relativamente poco numerosi, non avere importanza né influenza politica, eppure la loro opera ha importanza mondiale, perché fu preordinata da Dio. Fu prefigurata e indicata dall’opera stessa di Geremia, che ebbe importanza mondiale. I testimoni di Geova sono assolutamente neutrali nei confronti dei conflitti politici, ideologici e militari di questo mondo, ma hanno ricevuto il comando divino di predicare il messaggio di Geova che interessa le nazioni e i regni di questo mondo. Come fu prefigurato da Geremia, hanno l’incarico di ‘svellere, demolire, abbattere, distruggere, ed edificare e piantare’.
17 Questa è l’opera che i testimoni di Geova hanno svolta nei trascorsi quarant’anni. E nonostante tutta questa attività non si sono immischiati nella politica, non hanno sovvertito alcun governo né hanno alzato la mano contro istituzioni e ordinamenti politici di qualsiasi nazione del mondo. Come hanno dunque adempiuto l’incarico ricevuto da Geova? Possiamo trovare la risposta giusta nella risposta alla domanda: Come adempì il suo incarico il modello che noi seguiamo, Geremia? Dichiarando i giudizi, le decisioni giudiziarie e i propositi di Geova Dio che, essendo pronunciati in suo nome, sono sicuri come se fossero già eseguiti. Infatti egli “chiama le cose che non sono come se fossero”. (Rom. 4:17) Nessuno dei suoi giudizi o propositi è rimasto inadempito.
18 Geova Dio formò l’uomo dalla polvere della terra. Giustamente dunque Geova si paragona ad un grande Vasaio o Modellatore di vasi, che abbia supremo controllo sull’opera delle sue mani. La sua supremazia in questo campo non può essere messa in questione. Non servirebbe proprio a nulla mettere in questione ciò che fa o come esprime la sua volontà. Egli disse: “Quel che l’argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia, o casa d’Israele! A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno, di svellere, d’abbattere, di distruggere; ma, se quella nazione contro la quale ho parlato si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle. Ed ad un altro dato momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno, di edificare e di piantare; ma, se quella nazione fa ciò ch’è male agli occhi miei senza dare ascolto alla mia voce, io mi pento del bene di cui avevo parlato di colmarla”. — Ger. 18:5-10, VR.
19 Molto tempo fa Geova fece l’illustrazione del Vasaio per descrivere il suo potere di fare e distruggere le nazioni del mondo. Le rovine di antiche potenze mondiali e regni, quello di Israele e di Giuda, di Babilonia, di Edom, di Moab, di Ammon e di altri antichi stati politici, si ergono come esempi ammonitori di come egli svelle, abbatte, distrugge governi potenti, grandi città, popoli forti e i loro ordinamenti. In ogni caso egli emise i suoi giudizi contro la nazione o la potenza mondiale che aveva peccato contro di lui o si era opposta a lui. Scelse sempre un esecutore per portare ad effetto la parola divina ed attuarla nei confronti dei Suoi offensori e avversari. “La mia parola non è essa come il fuoco? dice l’Eterno; e come un martello che spezza il sasso?” (Ger. 23:29) Le nazioni di oggi non disprezzino dunque la Parola di Geova Dio, anche se giunge loro attraverso un gruppo di Cristiani odiati in tutto il mondo, noti come testimoni di Geova. Ciò che dicono e predicano alle nazioni non sono parole loro, ma provengono dalla scritta Parola di Dio. “Quindi”, dice Paolo, “chi disprezza non disprezza un uomo, ma Dio, che pone in voi il suo spirito santo”. — 1 Tess. 4:8.
20 Dal lontano 1877 i testimoni di Geova, servendosi della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di Pennsylvania, hanno pubblicato che il 1914 era la data indicata nella Sacra Bibbia per la fine dei Tempi dei Gentili, “i fissati tempi delle nazioni”. Questo significava che qualche cosa di nuovo doveva aver inizio nel 1914 e qualche cosa di vecchio doveva terminare o trovarsi nel suo tempo della fine.
21 La cosa nuova era il celeste regno di Dio, per la cui istituzione erano state innalzate preghiere per quasi millenovecento anni. La cosa vecchia era questo mondo, non questa terra che scienziati di sessanta nazioni hanno studiato durante l’Anno Geofisico Internazionale, ma il diabolico sistema di cose creato dagli uomini sulla faccia della terra. Dal 1914, anno che i testimoni di Geova avevano indicato molto in anticipo, questo vecchio mondo non è più stato lo stesso. L’afflizione e la perplessità sono continuate in proporzioni sempre maggiori. Nel 1919 le nazioni che avevano vinto la prima guerra mondiale stabilirono una lega internazionale per unificare il mondo, mantenere e promuovere la pace internazionale. I testimoni di Geova identificarono ciò con qualche cosa di abominevole agli occhi di Dio e dissero che la Parola di Dio condannava la Lega delle Nazioni al fallimento. Infatti venne sciolta nel 1939, non perché i testimoni di Geova l’avessero abbattuta (lo fecero Hitler, capo dei nazisti, e le potenze dell’Asse che lo sostenevano) ma perché l’infallibile Parola di Geova l’aveva detto. La sua Parola annunciata dai suoi testimoni sulla terra non fallì. In quanto alle Nazioni Unite, che succedettero alla Lega, i testimoni di Geova annunciano coraggiosamente quanto dice la sua Parola circa quell’organizzazione per la pace internazionale, come Dio aveva comandato. La Parola di Geova dice che sarà abbattuta, quindi è condannata a seguire la Lega delle Nazioni.
22 Agli ottantun membri delle Nazioni Unite non piace questo pronunciamento della Parola di Geova Dio. Darvi ascolto, specialmente dalla bocca e dalle pubblicazioni dei testimoni di Geova, potrebbe sembrar loro come bere vino drogato. Eppure l’odierna classe di Geremia ha ricevuto l’ordine di far pervenire alle nazioni il messaggio ammonitore dell’ispirata Parola di Geova. ‘Svelli, demolisci, abbatti, distruggi’, disse Geova a Geremia. Perciò finché continua questo vecchio mondo noi dobbiamo continuare a predicare questo severo messaggio ed a far pervenire alle nazioni il messaggio ammonitore finché Dio stesso farà realmente bere loro la coppa. Egli dice: “E tu dirai loro: Così parla l’Eterno degli eserciti, l’Iddio d’Israele: Bevete, ubriacatevi, vomitate, cadete senza rialzarvi più, dinanzi alla spada ch’io mando fra voi. E se ricusano di prender dalla tua mano la coppa per bere, di’ loro: Così dice l’Eterno degli eserciti: Voi berrete in ogni modo! Poiché, ecco, io comincio a punire la città sulla quale è invocato il mio nome, e voi rimarreste del tutto impuniti? Voi non rimarrete impuniti; poiché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra, dice l’Eterno degli eserciti”. — Ger. 25:27-29, VR.
23 Imitando l’infedele nazione d’Israele ai giorni di Geremia, la falsa Cristianità di questo ventesimo secolo pretende di portare il nome di Dio e di rappresentarlo. Geova Dio riterrà la Cristianità responsabile per essere stata indegna del nome divino. Alla guerra universale di Armaghedon, che si avvicina, Geova ordinerà al suo Esecutore, Gesù Cristo, di colpire con la spada della distruzione l’ipocrita organizzazione religiosa. Ma non si rallegrino le nazioni comuniste del blocco orientale e le nazioni non cristiane a motivo della prossima distruzione del cosiddetto blocco occidentale cristiano, o più precisamente della Cristianità. Se Geova considera meritevole di punizione la Cristianità, che pretende di portare il suo nome e rappresentare Dio dinanzi al mondo, pensano forse la Russia comunista con i suoi satelliti e le nazioni non cristiane che non saranno punite? Hanno forse amato Geova Dio più di quanto l’abbia amato la Cristianità? Si sono forse trattenute dall’opporsi e combattere contro Geova Dio e i suoi testimoni? Sono forse innocenti di fronte alle accuse di essere corrotte e di aver peccato contro di Lui? No, e Geova dice che non rimarranno impunite, ma la spada del giustiziere colpirà tutti gli abitanti della terra. Di conseguenza sono state avvertite dai testimoni di Geova.
24 Udite: “Così parla l’Eterno degli eserciti: Ecco, una calamità passa di nazione in nazione, e un gran turbine si leva dalle estremità della terra. In quel giorno gli uccisi dall’Eterno copriranno la terra dall’una all’altra estremità di essa, e non saranno rimpianti, né raccolti, né seppelliti; serviranno di letame sulla faccia del suolo”. Quindi rivolgendosi ai capi politici sostenuti da dirigenti religiosi e magnati del commercio, dell’industria e della finanza, Geova dice: “Urlate, o pastori, gridate, voltolatevi nella polvere, o guide del gregge! Poiché è giunto il tempo in cui dovete essere scannati; io vi frantumerò, e cadrete come un vaso prezioso. Ai pastori mancherà ogni rifugio, e le guide del gregge non avranno via di scampo. S’ode il grido de’ pastori e l’urlo delle guide del gregge; poiché l’Eterno devasta il loro pascolo”. (Ger. 25:32-36, VR) Ciò che ebbe luogo molto tempo fa quando Nabucodonosor, re della potenza mondiale babilonese, invase il Medio Oriente spingendosi fino in Egitto, è un’illustrazione su piccola scala di ciò che il più potente Esecutore di Geova, Gesù Cristo, farà quando colpirà l’intero globo, di nazione in nazione, per distruggere questo vecchio ed empio sistema di cose. — Ger. 25:8-11.
-
-
Sopravviviamo col nuovoLa Torre di Guardia 1959 | 15 luglio
-
-
Sopravviviamo col nuovo
POICHÉ predicano tale messaggio alle nazioni i testimoni di Geova potrebbero essere accusati di essere sovversivi. A Geremia venne fatta la stessa accusa. I capi religiosi cercarono d’indurre i prìncipi politici ad ucciderlo. “I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo lo presero dicendo: — ‘Tu devi morire! — Perché hai profetizzato nel nome dell’Eterno dicendo: — Questa casa [questo tempio] sarà come Sciloh e questa città sarà devastata, e priva d’abitanti?’” Quindi dissero ai prìncipi di Gerusalemme: “Quest’uomo merita la morte, perché ha profetizzato contro questa città, nel modo che avete udito coi vostri propri orecchi”. Geremia si difese dicendo: “L’Eterno mi ha mandato a profetizzare contro questa casa e contro questa città tutte le cose che avete udite. . . . Quanto a me, eccomi nelle vostre mani; fate di me quello che vi parrà buono e giusto. Soltanto sappiate per certo che, se mi fate morire, mettete del sangue innocente addosso a voi, a questa città e ai suoi abitanti, perché l’Eterno mi ha veramente mandato a voi per farvi udire tutte queste parole”. Quella volta i prìncipi ebbero il coraggio di opporsi ai capi religiosi e ai falsi profeti e rifiutarono di condannare a morte il testimone di Geova. (Ger. 26:1-24, VR) Ciò avvenne ventidue anni prima della distruzione di Gerusalemme.
2 In seguito, nel nono anno del re Sedechia, gli eserciti caldei al comando di Nabucodonosor assalirono Gerusalemme. Quando seppero che il Faraone d’Egitto stava per venire in aiuto della città, tolsero l’assedio e si ritirarono. Ma Geremia demolì e abbatté Gerusalemme con l’annuncio che la città era condannata. Egli disse: “I Caldei torneranno, e combatteranno contro questa città, la prenderanno, e la daranno alle fiamme. Così parla l’Eterno: Non ingannate voi stessi”. In seguito Geremia fu accusato di diserzione a favore dei Caldei. Mentre usciva da una delle porte di Gerusalemme fu arrestato da un capitano della guardia che disse: “Tu vai ad arrenderti ai Caldei”.
3 Geremia fu quindi messo in prigione. Anche di lì Geremia disse al re Sedechia in persona che i nemici Caldei sarebbero tornati per catturare il re e la città. (Ger. 37:1-19) Alla sua liberazione Geremia continuò a predicare la stessa cosa. Disse al popolo di arrendersi al re Nabucodonosor per evitare di essere sterminato entro la città dalla spada, dalla fame e dalla pestilenza. I prìncipi politici non presero a cuore il messaggio né vi diedero ascolto. Interpretarono
-