-
Pascete le pecore con abilitàLa Torre di Guardia 1959 | 1° dicembre
-
-
Degli studi biblici a domicilio? Predico la buona notizia del regno di Dio seguendo questi metodi ed aiuto tutte le pecore che mi sono state affidate a fare lo stesso, aiutandole ad essere deste e serbare le loro vesti di ministri?”
17 Se un sorvegliante segue l’eccellente consiglio di Pietro mostrando amore e ospitalità verso il gregge di Dio e verso gli estranei, quando il principale pastore sarà stato manifestato, tale sorvegliante riceverà “l’inalterabile corona di gloria”. Per chi appartiene al piccolo gregge il premio sarà d’essere coerede di Cristo Gesù nella gloria celeste. Per le altre pecore significherà vita nella paradisiaca nuova terra. Coloro che oggi sono abili e fedeli nel pascere le pecore saranno certamente premiati divenendo, per così dire, ‘governanti di molte città’. Se mostrano fedeltà nelle piccole cose, ai sorveglianti d’oggi verranno affidate cose più grandi, come disse il re della parabola di Gesù: “Bravo, servo fedele, perché sei stato fedele nel poco avrai potere su dieci città”. (Luca 19:17, Ti) Perciò, sorveglianti, apprezzate sempre la relazione che avete con Geova Dio e col gregge che Dio vi ha affidato e ricordate il comando: “Badate a voi stessi e a tutto il gregge, fra il quale lo spirito santo vi ha nominati sorveglianti, per pascere la congregazione di Dio, ch’egli acquistò col sangue del suo proprio Figlio”. — Atti 20:28.
ESSENZIALI QUALITÀ DEL PASTORE
18 I sorveglianti devono apprezzare pienamente che il “gregge” o “congregazione” appartiene a Dio e che mediante lo spirito santo di Dio essi hanno ricevuto l’incarico di pastori. Il gregge appartiene a Dio perché è stato acquistato; non dimentichiamolo! Paolo, rivolgendosi ai cristiani unti di Corinto, chiese: “Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello spirito santo in voi che voi avete da Dio? Inoltre, voi non appartenete a voi stessi, poiché foste comprati a prezzo. In ogni modo, glorificate Dio nel vostro corpo”. (1 Cor. 6:19, 20) Vi è ancora un piccolo rimanente di quel “corpo” oggi sulla terra, e molti di quelli che vi fanno parte hanno incarichi di sorveglianti. Ma indipendentemente dal fatto che il sorvegliante sia della classe del rimanente o delle altre pecore, è tuttavia il pastore di Dio o sorvegliante che bada alle pecore di Dio, da Lui acquistate. I sorveglianti devono compiere la volontà divina in mezzo a tutte le pecore di Dio nella società del Nuovo Mondo e fra quelle che sono ancora fuori smarrite.
19 Cristo Gesù si servì di Paolo mandandolo alle altre nazioni, oltre che a confortare la nazione d’Israele. Gesù si rese visibile a Paolo per sceglierlo come “ministro e testimone . . . liberandoti da questo popolo e dai Gentili, ai quali io ti mando per aprir loro gli occhi, onde si convertano dalle tenebre alla luce e dalla potestà di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, la remissione dei peccati”. (Atti 26:16-18, VR) Paolo divenne sorvegliante e lavorò strenuamente cercando di volgere le pecore dall’autorità di Satana all’unico vero Dio. Oggi i sorveglianti dovrebbero fare lo stesso. Poi, dopo averle volte verso Dio, i pastori devono aiutarle a rimanere nella luce. Quale sforzo fate voi sorveglianti in questo senso? Quanta energia dedicate? Quanto amore mostrate a tutti quelli che “vi sono affidati” nella vostra congregazione? Assistenti pastori, siate fedeli e abili nel trattare tutti i mansueti che appartengono al gregge di Geova Dio!
20 Quali sono le qualità essenziali del pastore? (1) Guidare; (2) provvedere cibo; (3) condurre le pecore al pascolo. Gesù dimostrò di essere veramente una guida perché egli stesso si lasciò guidare dal Padre suo, Geova, il Grande Pastore. In effetti egli disse: “Egli mi ristora l’anima. Mi conduce nei sentieri della giustizia per amore del suo nome”. (Sal. 23:3) Desiderò che il Padre suo, il Grande Pastore, lo guidasse sulla giusta via. Gesù disse: “Cerco non la mia volontà ma la volontà di colui che mi ha mandato”. (Giov. 5:30) Come Gesù, anche gli assistenti pastori fedeli e abili guideranno le pecore di Dio nelle vie della giustizia. Non devono condurre le pecore lontano dalla verità espressa nella Parola di Dio, poiché tale Parola rappresenta la volontà divina. Un assistente pastore deve sempre aver presente nella mente la volontà divina, chiedendo: Che cosa Geova vuole che si faccia? Come lo fece Gesù? Quale sentiero seguì? Si devono sempre condurre le pecore secondo la via di Dio. Chi guida le pecore di Dio deve sempre aver presente la santificazione del nome di Geova. Gesù mise al primo posto il nome del Padre nell’insegnare ai suoi discepoli a pregare: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. (Matt. 6:9, 10) Egli guidò le pecore nel nome di Geova.
21 Paolo, come pastore, dimostrò di avere le qualità per prendere la direttiva, dicendo: “Non mi ritrassi dall’esporvi alcuna delle cose che erano profittevoli né dall’istruirvi pubblicamente e di casa in casa”. (Atti 20:20) Dove imparò Paolo queste cose profittevoli? Dalla Parola di Dio. E dove le predicò loro? Dovunque. Oggi un sorvegliante conosce e usa con perizia e abilità la Parola di Dio andando a predicare la buona notizia di casa in casa e partecipando all’attività delle visite ulteriori e all’opera degli studi biblici, prendendo veramente la direttiva nell’addestrare altri ministri. A volte, tuttavia, il sorvegliante nella congregazione affidatagli pensa che il servitore di circoscrizione verrà presto e che prendere la direttiva fa parte del suo lavoro. Perciò trascura di aiutare i ministri irregolari, e le pecore rimangono prive di guida. Ma tutta l’organizzazione di Dio deve lavorare insieme, ed ognuno deve far la sua parte. Il buon pastore è ansioso di veder crescere le pecore forti, sane e vigorose, e fa ciò che è profittevole affinché in seguito alcune delle pecore siano in grado di diventare sorveglianti e di guidare altre pecore. Quest’opera non si ferma mai. Vi sono molte nuove pecore che formano nuove congregazioni ed hanno bisogno di nuovi pastori. Paolo ‘non si ritrasse’, e voi?
-
-
Esplorata in parte la via dell’EsodoLa Torre di Guardia 1959 | 1° dicembre
-
-
Esplorata in parte la via dell’Esodo
● Dopo sei anni di esplorazioni un noto archeologo afferma di aver scoperto un tratto di circa 250 chilometri della via dell’Esodo, la via seguita dagli Israeliti quando uscirono dall’Egitto diretti alla Terra Promessa. L’archeologo è il dott. Nelson Glueck, presidente dell’Università dell’Unione Ebraica e dell’Istituto Giudaico di Religione. Parlando della scoperta del dott. Glueck, la Mirror Magazine di New York del 6 aprile 1958, disse: “La regione si estende da Cadesbarne a Orma, proprio ad oriente di Bersabea. ‘Gli Israeliti dovevano andare per quella via’, dice il dott. Glueck. ‘Ad occidente, la regione è montagnosa, con profonde depressioni e priva d’acqua. Ad oriente, son tutte dune di sabbia e deserto, pure privo d’acqua. L’unica strada su cui si poteva trovare sufficiente acqua e terreni da pascolo è questa’. . . . La scoperta conferma il racconto della Bibbia? ‘Se accettate la Bibbia’, ha risposto il dott. Glueck, ‘non vi occorre l’archeologia per confermarla. Ma l’archeologia ha dimostrato che si può credere nella Bibbia’”.
-