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La commemorazione dei morti che recherà gioiaLa Torre di Guardia 1959 | 1° novembre
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sulla terra! Quale mente infinitamente superiore all’intendimento umano! Quale mente meritevole delle nostre migliori espressioni d’ammirazione! Secondo le parole dell’apostolo di Cristo: “Oh profondità delle ricchezze, della sapienza e della conoscenza di Dio! Come sono imperscrutabili i suoi giudizi e impenetrabili le sue vie! Poiché ‘chi ha potuto conoscere la mente di Geova’?” — Rom. 11:33, 34.
Non potremo mai conoscere la mente di Geova. Ma da ciò che le Scritture ci dicono, possiamo capire come sia facile per lui ricordare coloro che meritano la risurrezione. Cristo Gesù ci dice che coloro che sono nella memoria di Dio è come se fossero viventi agli occhi di Dio. “Che i morti siano risuscitati”, disse Gesù, “anche Mosè lo rivelò nel racconto del roveto, quando chiama Geova ‘il Dio di Abrahamo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe’. Egli è un Dio, non dei morti, ma dei viventi, poiché tutti sono viventi dal suo punto di vista”. — Luca 20:37, 38.
IL MODELLO DI VITA RICOSTITUITO
Dunque la risurrezione di “tutti quelli che sono nelle tombe commemorative” è assolutamente sicura. Nella risurrezione Dio ricrea forse lo stesso corpo, atomo per atomo? No, Dio provvede un corpo nuovo, un corpo composto di altri atomi, ma ragionevolmente simile a quello che la persona ebbe prima di morire. Non sono gli identici atomi del corpo che fanno di uno la stessa persona nella risurrezione, poiché anche ora gli atomi del corpo umano mutano costantemente. Secondo il Science Digest del dicembre 1954, “in un anno circa il 98 per cento degli atomi che abbiamo ora in noi saranno sostituiti da altri atomi che immettiamo con l’aria, il cibo e le bevande”. Quindi nella risurrezione Dio non ricorda né ricrea gli stessi atomi del corpo; ciò che Dio serba nella sua memoria è il modello di vita della creatura. Questo è ciò che la rende la stessa persona nella risurrezione, il modello di vita.
Che cos’è il modello di vita che Dio serba nella sua memoria? È il ricordo di tutta la vita della creatura, ricordo fatto dei suoi pensieri, delle sue esperienze, della conoscenza accumulata. Perciò il modello di vita risulta dalle memorie e dalle facoltà mentali dell’individuo. Il modello di vita comprende tutto il progresso intellettuale e le caratteristiche che determinano la personalità dell’individuo. Questo è ciò che Dio fedelmente ricostituisce nella risurrezione.
Possiamo esser certi dunque che nella risurrezione ciascuno riavrà la sua identità personale, sebbene con un corpo composto di atomi diversi. Chi sarà degno di essere risuscitato dai morti non sarà come coloro che, dopo un incidente o una forte emozione di qualche genere, si destano colpiti da amnesia, perdita della memoria, non sapendo più neanche chi sono. No, nella risurrezione ciascuno, ridestandosi dal sonno della morte, saprà chi è e conserverà tutte le sue memorie. Sarà come se fosse andato a dormire e si sia svegliato. Così l’ultimo pensiero o sguardo cosciente si ricollegherà col primo pensiero.
Quel giorno felice s’appressa, il giorno meraviglioso in cui Dio si ricorderà dei morti nella risurrezione, la Sua commemorazione dei defunti che recherà gioia. Che gioia essere in vita quando i propri cari e gli amici scomparsi ritorneranno in vita! Tale risurrezione terrena di “quelli che hanno fatto il bene” e di “quelli che hanno praticato il male” avrà luogo durante il governo di mille anni di Cristo, che seguirà la guerra di Dio ad Armaghedon. Poiché Armaghedon deve sopraggiungere su questa generazione in questi “ultimi giorni”, è ora tempo che coloro che desiderano rivedere i propri cari scomparsi, risuscitati nuovamente alla vita, facciano il bene. In che modo?
Imparate a conoscere meglio i propositi di Geova. Imparate che cosa dovete fare per sopravvivere ad Armaghedon nel nuovo mondo di Dio. Agendo in armonia con la Parola di Geova potrete avere l’indicibile gioia di accogliere “quelli che sono nelle tombe commemorative” quando Dio si ricorderà di loro nella risurrezione dai morti.
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“Sia fatta la tua volontà in terra”La Torre di Guardia 1959 | 1° novembre
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“Sia fatta la tua volontà in terra” (Quattordicesima puntata)
La “marcia delle potenze mondiali” dai giorni di Nabucodonosor, re di Babilonia, era stata predetta mediante una simbolica statua di metallo apparsa in sogno a quel potente sovrano del mondo. Interpretando il sogno Daniele, profeta di Geova, spiegò che il capo d’oro rappresentava la dinastia di re babilonesi a partire da Nabucodonosor; il petto e le braccia d’argento rappresentavano l’Impero Medo-Persiano o la sua dinastia di re; il ventre e le cosce di bronzo (rame) rappresentavano la successiva potenza mondiale, quella greca o macedone, stabilita da Alessandro Magno; e le gambe di ferro raffiguravano, prima di tutto, l’Impero Romano, che assorbì i vari imperi ellenici lasciati dietro di sé da Alessandro Magno. L’Impero Romano divenne così la sesta potenza mondiale della storia biblica. Ma l’adempimeno di ciò che è raffigurato dalla statua sognata da Nabucodonosor termina con l’Impero Romano?
34. Perché quella romana non fu la sola potenza mondiale rappresentata dalle gambe di ferro?
34 La sesta potenza mondiale, di Roma, non fu la sola simboleggiata dalle gambe di ferro. Durante i secoli d’esistenza di tale ferreo sistema, sorse la potenza mondiale più grande e più potente di tutte quelle che l’avevano preceduta in ordine di marcia. Si trattava della settima potenza mondiale, predetta nella profezia biblica: l’Impero Britannico, la cui potenza fu accresciuta nel corso del tempo nel continente nordamericano con la cooperazione degli Stati Uniti d’America. Questo diede origine ad una duplice potenza mondiale, la più potente e la più estesa di tutta la storia fino al 1914 d.C.
35. Qual era l’ultima parte della statua sognata da Nabucodonosor, e quale interpretazione ne diede Daniele?
35 Ma la statua simbolica aveva un’ultima parte conclusiva, cioè “i suoi piedi, in parte di ferro e in parte d’argilla”. In proposito il profeta Daniele fece questo ispirato commento: “E come hai visto i piedi e le dita, in parte d’argilla di vasaio e in parte di ferro, così quel regno sarà diviso; ma vi sarà in lui qualcosa della consistenza del ferro, giacché tu hai visto il ferro mescolato con la molle argilla. E come le dita de’ piedi erano in parte di ferro e in parte d’argilla, così quel regno sarà in parte forte e in parte fragile. Tu hai visto il ferro mescolato con la molle argilla perché quelli si mescoleranno con seme d’uomo; ma non saranno uniti l’uno all’altro, nello stesso modo che il ferro non s’amalgama con l’argilla”. — Dan. 2:41-44, VR, nota in calce.
36. Che cosa suggerisce il ferro della statua, e che cosa è raffigurato dalle dieci dita dei piedi?
36 Poiché la sezione di ferro della statua simbolica ebbe inizio con l’Impero Romano giungendo fino alla duplice potenza anglo-americana, la solidità e forza del ferro rappresenterebbe la durezza e la tenacia della loro autorità e dominio mondiale. Ma che dire delle dieci dita con cui terminava la simbolica statua? Queste indicavano che al tempo della fine di questa simbolica statua, il rimanente della sesta potenza
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