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Amici di Dio o di questo mondo?La Torre di Guardia 1959 | 15 marzo
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responsabilità”. Per essere amici di Dio dobbiamo assumerci la responsabilità di essere suoi ambasciatori. E questo significa che dobbiamo mettere gli interessi di Dio, gli interessi del suo regno, al primo posto; non cercando di dividere la nostra lealtà fra esso e le nazioni di questo mondo; non trascurando il regno di Dio per amore di guadagno commerciale; non gettando biasimo su Dio e sul suo regno con una condotta che non s’addice ad ambasciatori cristiani, e non facendo causa comune con le mondane organizzazioni religiose in disaccordo con la sua Parola.
Se cerchiamo di essere amici di Dio e del mondo saremo ‘tiepidi e come tali vomitati’. Ma se ci sforziamo di essere amici di Dio, dandogli “esclusiva devozione”, allora al tempo dovuto egli ci riceverà nei “luoghi di eterna dimora” del suo giusto nuovo mondo. — Apoc. 3:16; Luca 16:9; 2 Piet. 3:13.
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Il vescovo solletica le orecchie, ma evita la veritàLa Torre di Guardia 1959 | 15 marzo
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Il vescovo solletica le orecchie, ma evita la verità
Narrato da un missionario della Torre di Guardia in Finlandia.
RECENTEMENTE in Finlandia gli studenti di un istituto commerciale superiore chiesero all’eminente vescovo Elis Gulin se l’uomo fosse un prodotto dell’evoluzione o una creazione di Dio. Ovviamente, non volendo scontentare gli evoluzionisti, non desiderando sembrare troppo moderno a quelli che sono per la creazione, e non volendo di sicuro mettere in pericolo la sua popolarità su questa controversia, il vescovo Gulin formulò la sua risposta in modo da solleticare le orecchie dei suoi ascoltatori con la sua opinione, rigettando completamente la Parola di Geova, la Bibbia, su questo argomento. Ecco ciò che disse:
● “La storia della creazione fa parte della Sacra Parola di Dio e, per quel che mi riguarda, la rispetto come verità. Tuttavia, un devoto Cristiano, se si sforza di prendere il racconto alla lettera, deve negare le scoperte della vera scienza e rendersi oggetto di ridicolo, mentre la corretta interpretazione deve essere in armonia con le ricerche umane e merita perciò il rispetto di tutte le persone oneste. Ora la Bibbia, quando dice che Dio formò Adamo ‘dalla polvere della terra’, non vuol dire suolo letterale ma si riferisce all’uomo primitivo che Dio usò come materia prima nel formare l’homo sapiens. Quando questo uomo primitivo poté capire e ascoltare Dio e fu in grado di rispondere, allora ‘l’uomo divenne un’anima vivente’, in altre parole ‘la polvere della terra’ divenne l’uomo moderno. La scienza conferma pienamente questa spiegazione che ammette ci siano voluti milioni di anni per la lenta evoluzione guidata da Dio. Una simile esegesi allegorica della creazione di Eva (Genesi 2:20-23) rende ragionevole al lettore moderno anche questo brano. Non credo che ci sia nessuno fra i presenti che creda onestamente che Dio prendesse proprio una costola di Adamo per formarne una donna. Non è così. Ciò che qui la storia simbolica dice è che l’uomo, Adamo, sente dolore alle costole prima di scoprire la sua amabile compagna. Finché non stringe Eva al suo petto egli non si sente completo, pienamente soddisfatto”.
● Ora per quelli che potevano non essere d’accordo con la sua interpretazione del racconto biblico della creazione, il vescovo ritenne necessario aggiungere alcune parole. “Non è spiacevole”, egli disse, “avere varie vedute su questa storia sacra. La Bibbia è assai tollerante a questo riguardo e proclama la libertà dello Spirito”.
● Ma è spiacevole che un vescovo, il quale professa di essere rappresentante di Dio, neghi ciò che Dio dice tanto chiaramente nella sua Parola circa Adamo ed Eva: “Li creò maschio e femmina”. La Bibbia dice che i due, quando peccarono, ritornarono “alla terra”, non allo stato “primitivo”, ma alla polvere. “Poiché tu sei polvere e in polvere ritornerai”. Il vescovo è ovviamente uno “che solletica le orecchie”. L’apostolo dice che gli uomini si sarebbero accumulati degli ‘insegnanti per farsi solleticare le orecchie, e avrebbero distolto le loro orecchie dalla verità, e si sarebbero volti invece a storie false’, mentre l’infedele “popolo ha piacere che sia così”. — Gen. 1:27; 3:19; 2 Tim. 4:3, 4; Ger. 5:31, VR.
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