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  • Identificazione del Messia
    La Torre di Guardia 1959 | 1° gennaio
    • nella prova e morì per i peccati del genere umano. Di conseguenza si dimostrò meritevole di essere il Messia e Re e provvide una base legale per sollevare tutta l’umanità dall’imperfezione dovuta al peccato di Adamo. Dopo che Gesù ebbe adempiuto questi propositi, Dio lo risuscitò dalla morte e lo esaltò altamente. — Giov. 18:37; Ebr. 5:8; Matt. 20:28; Filip. 2:9.

      Poco prima della sua morte Gesù non soltanto disse ai suoi seguaci che sarebbe ritornato ma anche diede loro una dettagliata profezia con la quale il tempo del suo ritorno poteva essere identificato. Quel ritorno o seconda presenza deve avvenire allo scopo di realizzare l’adempimento di tutte le gloriose profezie riguardanti il suo regno, che gli Ebrei del suo tempo pensarono erroneamente ch’egli avrebbe dovuto adempiere alla sua prima presenza. — Matteo, capitolo 24; Marco, capitolo 13; Luca, capitolo 21.

      Per molti secoli gli Ebrei si sono sentiti obbligati ad appoggiare l’errore fatto dai loro capi nel primo secolo, quando rigettarono il Messia. Ora, tuttavia, vi è la tendenza a riconoscere Gesù come un loro profeta. Una simile veduta è più che logica, poiché nessun altro assolutamente ha mai influito in modo così profondo e definitivo sull’umanità come Gesù. Ma è questo sufficiente? Non lo è. Per trarre pieno beneficio dal regno del Messia dobbiamo anche riconoscere le sue affermazioni: che egli è il Figlio di Dio in un senso unico; che ebbe un’esistenza preumana; che morì in sacrificio per i nostri peccati; che la sua profezia che doveva essere risuscitato dai morti fu veramente adempiuta.

      Atei, agnostici, deisti, clero modernista, Ebrei e Mussulmani che possono professare di riconoscere le qualità di Gesù come se fosse stato un grande maestro e umanitario, eppure rifiutano di riconoscere le sue affermazioni, sono inconsistenti. O le sue affermazioni suindicate sono veraci o altrimenti egli fu uno sciocco illuso o un ingannatore; in ciascun caso non poteva essere stato un grande maestro e un umanitario. Non possiamo pensare in tutt’e due i modi. La Parola di Dio è inequivocabile.

      Sì, Gesù non soltanto ‘ci lasciò un modello affinché seguiamo attentamente le sue orme’, ma è pure il mezzo mediante il quale possiamo ottenere la vita eterna; poiché “in nessun altro è salvezza, poiché non c’è altro nome sotto il cielo che sia stato dato agli uomini mediante cui dobbiamo esser salvati”. Gesù Cristo è il Messia promesso. — 1 Piet. 2:21; Atti 4:12.

  • “La miglior cosa che possa accadere”
    La Torre di Guardia 1959 | 1° gennaio
    • “La miglior cosa che possa accadere”

      ◆ Un corrispondente del Chronicle di Houston (Stati Uniti) riferì alcune dichiarazioni fatte da un ecclesiastico a Marthall, in Inghilterra: “Il rev. Philip Francis, vicario locale, crede sinceramente che ciò di cui il mondo ha bisogno sia una guerra atomica. ‘Sì, sarebbe la miglior cosa che possa accadere’, disse il parroco cinquantacinquenne ai giornalisti che ieri sera l’assediavano di domande sull’articolo polemico che scrisse nella sua rivista parrocchiale. Nell’articolo egli disse: ‘Non dobbiamo preoccuparci dei terribili ammonimenti di persone eminenti che odiano passare dall’èra della polvere da sparo all’èra atomica’. ‘Una guerra atomica farebbe bene al mondo. . . . È la sola cosa che potrebbe spazzar via i presenti mali e attuare il governo mondiale’”. Ma la Bibbia indica che la sola cosa che farà ciò è la guerra di Dio ad Armaghedon. Essa potrà “ridurre in rovina quelli che rovinano la terra”.

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