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    La Torre di Guardia 1961 | 15 novembre
    • le parole dette da Geova a Mosè presso il pruno ardente. — Matt. 22:31, 32.

      Questa fu veramente una mossa magistrale da parte di Gesù, poiché i Sadducei si vantavano di conoscere il Pentateuco, eppure non avevano visto in esso il chiaro riferimento alla risurrezione che Gesù fece loro notare. Essi non avevano capito il significato di ciò che Dio disse a Mosè presso il pruno ardente per indicare che egli, Geova Dio, è il Dio, non dei morti, ma dei viventi. Perché Abrahamo, Isacco e Giacobbe, che allora erano morti, vivessero nuovamente per adorare il loro comune Dio, avrebbero dovuto essere risuscitati dai morti. Geova Dio era in grado di fare questo miracolo della risurrezione dei morti. — Eso. 3:6.

      Il fatto che Dio avesse il potere di risuscitare era stato chiarito da Gesù stesso quale Figlio di Dio ancor prima che i Sadducei tentassero di intrappolare Gesù con la loro maliziosa domanda. Per queste valide ragioni Gesù poteva apertamente dire a questi Sadducei che dopo tutto non erano così intelligenti, che facevano male a disprezzare la risurrezione dei morti, e che se facevano questo sbaglio era perché non conoscevano né le Scritture di Mosè e il resto dei profeti, né il miracoloso potere di Dio.

      Gesù risolse con facilità la loro controversia sulla risurrezione informando i Sadducei che quelli che saranno risuscitati per vivere sulla terra non si sposeranno né saranno dati in matrimonio, e quindi non si dovrà decidere di chi sia moglie la donna che in questo vecchio mondo abbia sposato uno dopo l’altro sette fratelli. Gesù mostrò così che, benché ai Sadducei fossero familiari le Scritture menzionate, in particolare la legge di Mosè, in effetti essi non conoscevano il loro significato e il loro valore profetico. Se i Sadducei avessero conosciuto le Scritture, avrebbero saputo che le Scritture insegnavano la risurrezione. Se avessero conosciuto il potere di Dio, avrebbero saputo che Dio sarà in grado di risolvere qualunque problema inerente alla risurrezione.

  • Scritture per dicembre
    La Torre di Guardia 1961 | 15 novembre
    • Scritture per dicembre

      16 Rendete dunque a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio. — Matt. 22:21. TG 15/10/60 17a

      17 L’occhio non può dire alla mano: “Non ho bisogno di te”; o, ancora, la testa non può dire ai piedi: “Non ho bisogno di voi”. — 1 Cor. 12:21. TG 1/5/60 4, 5b

      18 Hanno occhi pieni d’adulterio e sono incapaci di smetter di peccare, e adescano anime instabili. — 2 Piet. 2:14. TG 15/2/61 13, 16a

      19 Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. — Matt. 18:22, VR. TG 15/12/60 10, 11

      20 Chiunque divorzia da sua moglie e ne sposa un’altra commette adulterio contro di lei, e se una donna, dopo aver divorziato da suo marito ne sposa un altro, commette adulterio. — Mar. 10:11, 12. TG 1/7/61 10a

      21 Avverrà che chiunque invocherà il nome dell’Eterno [Geova] sarà salvato: poiché sul monte Sion ed in Gerusalemme vi sarà salvezza. — Gioe. 2:32, VR. TG 1/4/61 51, 52

      22 Non cessiamo di fare ciò che è giusto. — Gal. 6:9. TG 15/11/60 9, 10a

      23 Basta il tempo che è passato nel fare la volontà delle nazioni quando procedevate in azioni di condotta dissoluta, concupiscenze, eccessi nel vizio, gozzoviglie, sbevazzamenti e idolatrie che sono senza legale restrizione. — 1 Piet. 4:3. TG 1/2/61 17, 18a

      24 Tutte le nazioni che tu hai fatte si prostreranno dinanzi a te, o Geova, e daranno gloria al tuo nome. — Sal. 86:9. TG 15/7/60 6

      25 Senza indugio, o sarò testimonio contro . . . gli adulteri, . . . non temono me. — Mal. 3:5, VR. TG 1/7/61 11, 12a

      26 Chi semina scarsamente mieterà pure scarsamente, e chi semina abbondantemente mieterà pure abbondantemente. — 2 Cor. 9:6. TG 15/11/60 20-22a

      27 L’uomo non deve vivere soltanto di pane, ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova. — Matt. 4:4. TG 1/1/61 13a

      28 Allora chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato. — Atti 2:21. TG 1/4/61 53-55

      29 Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri. — Giov. 13:35. TG 15/1/61 13, 15a

      30 Camminate uniti a lui, essendo radicati ed edificati in lui e confermati nella fede, come v’è stato insegnato e abbondando in azioni di grazie. — Col. 2:6, 7, VR. TG 1/3/61 19-22a

      31 Restate fermi in uno stesso spirito combattendo a fianco a fianco con un medesimo animo per la fede della buona notizia. — Filip. 1:27. TG 15/3/61 33, 34a

      (Indicazione dei luoghi di ulteriori commenti su queste scritture: I numeri dopo la data de “La Torre di Guardia” si riferiscono ai paragrafi nel primo articolo di studio. Quando il numero del paragrafo è seguito da “a”, il commento è nel secondo articolo di studio; quando vi è “b”, si riferisce al terzo articolo di studio.)

  • Studi “Torre di Guardia” per le settimane
    La Torre di Guardia 1961 | 15 novembre
    • Studi “Torre di Guardia” per le settimane

      del 17 dicembre: Cercate le cose che contribuiscono alla reciproca edificazione, e Usiamo amorevolmente ciò che ci viene dato, §§ 1-3. Pagina 684.

      del 24 dicembre: Usiamo amorevolmente ciò che ci viene dato, §§ 4-18. Pagina 689.

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