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Vacanze dedicate al ministeroLa Torre di Guardia 1962 | 1° febbraio
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L’amministratore di una società scrisse: “Invio un assegno di $ 2 per pagare il mio abbonamento personale a La Torre di Guardia e a Svegliatevi! Sarà davvero un piacere ricevere per posta queste eccezionali e istruttive riviste. Grazie a questa comodità non sarà più necessario comprarle da una delle vostre dedicate persone”.
Un altro uomo d’affari scrisse: “Invio un assegno per ricevere l’abbonamento annuo a La Torre di Guardia e Svegliatevi! Ho notato con piacere dalla sua lettera la notevole diffusione che ora ne fate, ed anche che lavorate in 179 paesi. Le mie più sincere congratulazioni”.
Un altro scrisse: “Sono lieto di aver appreso che fate una campagna per una più larga diffusione delle vostre due meravigliose riviste. Invio un assegno per pagare cinque abbonamenti di miei amici che saranno felici di ricevere il messaggio”.
Il vicepresidente di una società produttrice di carta scrisse: “Invio un assegno di $ 6 e le sarei grato se volesse mettere il nome del sig. L— e il mio sull’elenco per ricevere questi due opuscoli”.
L’amministratore di una impresa di legnami scrisse: “Siamo lieti di inviarle un assegno di $ 6 per ricevere tre abbonamenti alle vostre riviste, La Torre di Guardia e Svegliatevi! Abbiamo letto le semplici riviste e le abbiamo trovate molto chiare ed istruttive”.
Il cassiere di una società di macchinari scrisse: “Vogliamo sostenere la vostra speciale campagna di abbonamenti e siamo lieti di inviarle un assegno per l’ammontare di $ 10, per ricevere cinque abbonamenti, sia de La Torre di Guardia che di Svegliatevi!
Un’altra lettera: “La ringrazio per la sua lettera inerente alla campagna fatta per ottenere nuovi abbonamenti a La Torre di Guardia e a Svegliatevi! Abbiamo il piacere di inviarle un assegno di $ 10 per pagare le spese dei seguenti nuovi abbonati”.
Il presidente di una società scrisse: “Ho raccolto i nomi di dieci persone che desidererebbero ricevere le vostre riviste ed invio quindi $ 10 per i dieci abbonamenti”. Fra i nomi elencati vi era quello del presidente e di suo figlio.
Il vicepresidente di un’impresa chimica rispose scrivendo: “Invio un assegno di $ 12 per sei abbonamenti di un anno a ciascuna delle riviste che lei mi ha mandate. Ho parlato con diversi miei colleghi”.
A queste numerose e favorevoli risposte scrissi un’altra lettera, dicendo d’esser lieto della loro risposta e dando loro ulteriore testimonianza.
Dalle lettere che scrissi durante quelle due settimane, ottenni in risposta un centinaio di abbonamenti. Sono davvero grato per l’incoraggiamento datomi dal presidente della Società, allorché ero confinato in una stanza! È stata una benedizione fare il pioniere temporaneo scrivendo lettere.
Vostro conservo e testimone di Geova
H. H. Riemer
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“Nessun bisogno del sabato”La Torre di Guardia 1962 | 1° febbraio
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“Nessun bisogno del sabato”
◆ Due scrittori cristiani vissuti nel secondo secolo dopo Cristo fecero queste interessanti osservazioni riguardo ai sabati: “Non v’era alcun bisogno dei sabati, né delle feste, né delle oblazioni prima di Mosè; similmente ora non ve n’é alcun bisogno, poiché Gesù Cristo, il Figlio di Dio, per determinato consiglio di Dio, nacque da una vergine, fu della progenie d’Abrahamo, senza peccato”. — Giustino Martire (Dial. cum. Triph. sec. 23).
◆ “Mi dimostrino che Adamo osservò il sabato, o che Abele, presentando la sua sacra offerta a Dio, lo compiacque con l’osservanza del sabato, o che Enoc, che fu innalzato al cielo, osservava il sabato, o che Noè, il costruttore dell’Arca, a causa del grande diluvio celebrò il sabato, o che Abrahamo, osservando il sabato, offrì suo figlio Isacco o che Melchisedec quale sacerdote ricevette la legge del sabato. . . . Non abbiamo niente a che fare con i sabati, le nuove lune e le feste in cui Dio si compiacque un tempo”. — Tertulliano (De Idolatria c. 4 sec. 4; c. 14).
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