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  • Siete un sostenitore del Dominio Divino?
    La Torre di Guardia 1973 | 15 aprile
    • dicendo: ‘Ho fatto proprio come mi hai comandato’”. — Ezec. 9:11, NW.

      Che dire se l’uomo della visione, cioè il moderno “uomo” composto, non adempisse il suo incarico? Egli sarebbe responsabile del sangue dei giustiziati nella “grande tribolazione”. Geova mostrò questo chiaramente a Ezechiele, che fu nominato sentinella per avvertire dell’esecuzione del giudizio di Dio. Gli unti sulla terra hanno compiuto comunque il loro lavoro assegnato. Han perseverato, andando dalle persone per aiutarle ad acquistare la salvifica conoscenza della Bibbia. Non è stato facile far questo, a causa dell’accanita opposizione e persecuzione diretta contro di loro. Ma essi prendono come un comando le profetiche parole di Gesù: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. — Matt. 24:14.

      Conformemente, quando quella “fine” in effetti giungerà, l’opera di ‘apporre il segno’ sarà stata completata. Gli unti fratelli spirituali di Gesù Cristo ancora sulla terra attendono il tempo in cui potranno riferire al loro celeste Signore Geova Dio: “Ho fatto proprio come tu mi hai comandato”.

      Se siete uno della innumerevole “grande folla” coopererete a fianco a fianco con gli unti. Sarete un deciso promotore e sostenitore del Dominio Divino. Farete in modo di mantenere il “segno”, il quale è l’evidenza che siete un dedicato, battezzato discepolo di Gesù Cristo e che avete una personalità cristiana che vi differenzia da tutti i “cristiani” ipocriti. Aiuterete altri a ottenere e ritenere il “segno”. Questo farà di voi uno schiavo dell’Iddio Onnipotente che mantenete l’integrità, con la sicura prospettiva di entrare nell’ulteriore servizio di Geova nel Suo nuovo sistema di cose sotto l’Agnello Gesù Cristo.

  • Studi “Torre di Guardia” per le settimane
    La Torre di Guardia 1973 | 15 aprile
    • Studi “Torre di Guardia” per le settimane

      del 13 maggio: Il Dominio Divino, la sola speranza di tutto il genere umano, §§ 1-22. Pagina 233. Cantici da usare: 1, 6.

      del 20 maggio: Il Dominio Divino, la sola speranza di tutto il genere umano, §§ 23-32, e La lunga attesa con speranza presto finirà, §§ 1-11. Pagina 240. Cantici da usare: 13, 105.

  • Perché invecchiamo?
    La Torre di Guardia 1973 | 15 aprile
    • Perché invecchiamo?

      La scienza non ha realmente la risposta a questa domanda, ma voi potete conoscere la risposta. Potete anche sapere perché potete attendervi la fine dell’intero processo di invecchiamento.

      Troverete i particolari nel libro La Verità che conduce alla Vita Eterna. Uno dei suoi ventidue capitoli è intitolato “Perché invecchiamo e moriamo”. Questo libro dalla copertina rigida e con 192 pagine vi sarà inviato franco di porto per sole L. 200 (negli Stati Uniti d’America 25c).

      Vogliate inviarmi il libro La verità che conduce alla Vita Eterna, per cui rimetto L. 200 (negli Stati Uniti d’America, 25c).

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1973 | 15 aprile
    • Domande dai lettori

      È scritturale fare da padrini o designarli per i propri figli? — U.S.A.

      La pratica di designare una o più persone che non siano i genitori perché facciano da padrini a un neonato o a un bambino al tempo del suo solenne battesimo e, più tardi, alla cresima della persona è un rito della Chiesa Cattolica. La pratica è seguita anche per gli adulti quando si battezzano o si cresimano.

      Nel battesimo dei neonati i padrini o compari (di solito parenti o amici che sono persone battezzate) chiedono “fede alla Chiesa di Dio nel nome del bambino”. (The Catholic Encyclopedia) Fanno anche una professione e dichiarazione di fede e chiedono il battesimo nel nome del bambino. In caso che non lo facciano i genitori, cioè che non allevino il figlio nella fede cattolica, i padrini sono obbligati ad ammaestrarlo intorno alla fede e alla morale.

      Nel rito della confermazione (considerata un sacramento come il battesimo) di solito un’altra persona (o persone), diversa dal padrino (o dai padrini) designato al tempo del battesimo del bambino, fa da compare o padrino. Il padrino o la madrina deve conoscere bene la fede cattolica.

      Qual è il punto di vista scritturale riguardo a questa pratica? Anzitutto, il battesimo dei neonati non è scritturale. In considerazione del fatto che ‘l’aprirsi degli orecchi alle parole’ e il ‘pentirsi’ precedono il battesimo in acqua, e che il battesimo richiede che si prenda una solenne decisione, è evidente che la persona deve avere l’età per fare da sola queste cose. (Atti 2:14, 38, 41, La Sacra Bibbia annotata da G. Ricciotti) L’apostolo Paolo scrive: “Poiché col cuore si crede per la giustizia, e con la bocca si fa la confessione per la salute”. (Rom. 10:10, Ri) Un neonato o un bambino molto piccolo non potrebbe farlo. Pertanto, il battesimo dei neonati è escluso dalle Scritture.

      Inoltre, nessuno può effettivamente credere col cuore o fare confessione con la bocca per un altro. È vero che l’apostolo Paolo indicò che i figli minorenni ubbidienti sono “santi” a motivo del genitore fedele. Questo perché Dio considera i genitori, non qualche estraneo, responsabili dei figli. (1 Cor. 7:14) Dio prende con ciò un amorevole provvedimento a favore dei suoi fedeli servitori. Ma quando tali figli raggiungono l’età in cui sono responsabili di se stessi non ricevono più i benefici di tale disposizione. Ciascuno deve stare in piedi o cadere secondo la sua propria fede personale. — Rom. 14:4; Ezec. 18:20.

      È vero che l’apostolo Paolo disse alla congregazione di Corinto: “Poiché se anche avete migliaia di precettori in Cristo, ma non avete di molti padri; e per mezzo del Vangelo io in Cristo Gesù vi ho generati”. (1 Cor. 4:15, Ri) Comunque, Paolo non era un “padrino” per questa congregazione. Piuttosto, aveva in origine recato loro il vangelo mediante cui erano divenuti credenti. In senso spirituale era divenuto loro padre per mezzo di questo vivificante messaggio, benché altri in seguito facessero la loro parte per ammaestrarli. Paolo fu costretto a rammentare ai cristiani di Corinto questo fatto perché erano sedotti lungi da Cristo da falsi apostoli. Egli non chiedeva d’essere chiamato “padre”, né si riferiva alla posizione di padrino stabilita dalla chiesa. — 2 Cor. 11:3, 13.

      Oggi la pratica di designare padrini è in molti luoghi solo una formalità. Il padrino fa di solito un dono al bambino, e in seguito ha spesso poco a che fare con il bambino, per quanto riguarda l’ammaestrarlo nella fede. Ciò nondimeno, giacché il principio si basa solo sulla tradizione cattolica ed è contrario alle Scritture, i veri cristiani eviteranno di avere in qualsiasi modo a che fare con tale pratica.

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