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Prodotto il principale Agente del Dominio DivinoLa Torre di Guardia 1973 | 1° giugno
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e d’onore per aver subìto la morte, affinché per immeritata benignità di Dio egli gustasse la morte per ogni uomo. Poiché conveniva che colui per il quale son tutte le cose e per mezzo del quale sono tutte le cose, conducendo molti figli alla gloria, rendesse perfetto il principale Agente della loro salvezza mediante le sofferenze”. E in Ebrei 5:9, 10: “E dopo essere stato reso perfetto divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono responsabile di salvezza eterna, perché è stato da Dio specificamente chiamato sommo sacerdote secondo la maniera di Melchisedec”. Questi mostrò d’essere degno di servire quale principale Agente del Dominio Divino.
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Seguite il principale Agente del Dominio DivinoLa Torre di Guardia 1973 | 1° giugno
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Seguite il principale Agente del Dominio Divino
1. (a) Perché la decisione presa dai loro antenati al monte Sinai non contò per i naturali circoncisi Giudei quando si trattò ora del nuovo patto? (b) Chi dovevano imitare quei Giudei, e in che modo?
PER i naturali circoncisi Giudei le cose non furono le stesse dopo che Gesù Cristo fu asceso alla celeste presenza di Geova Dio e gli ebbe offerto il prezioso merito del suo sacrificio umano. A causa di ciò il vecchio patto mosaico fu abrogato e fu messo in vigore un nuovo patto col sangue del Figlio di Dio, il Mediatore di questo patto. L’opportunità d’essere portati in questo nuovo patto fu offerta prima ai Giudei naturali. I loro antenati di quindici secoli prima avevano dichiarato al mediatore Mosè: “Siamo disposti a fare tutto ciò che Geova ha proferito”. Ma questo non contava per i loro discendenti rispetto al nuovo patto. Per questo patto successivo ci fu un nuovo Mediatore più grande di Mosè, cioè Gesù Cristo. Per essere portati nel nuovo patto dovevano rispondere a questo Mediatore migliore e più grande: “Noi siamo disposti a fare tutto ciò che Geova ha proferito e a ubbidire”. Imitando il principale Agente del Dominio Divino, Gesù Cristo il Mediatore, questi Giudei naturali dovettero presentarsi a Geova per fare la sua volontà trasmessa loro per mezzo di questo nuovo e più grande Mediatore.
2. Secondo ciò che Pietro disse ai Giudei alla Pentecoste del 33 E.V., che cosa aveva fatto Dio a Gesù che aveva cambiato la situazione per quei Giudei naturali?
2 Veramente era sorta una nuova situazione per i Giudei naturali e vi si dovevano individualmente adattare. Il cristiano apostolo Pietro lo indicò loro il giorno festivo di Pentecoste del 33 E.V., dopo che Geova Dio per mezzo di Gesù Cristo ebbe versato lo spirito santo sui fedeli seguaci del principale Agente del Dominio Divino. Dopo avere spiegato quanto era miracolosamente avvenuto, Pietro disse a quelle migliaia di Giudei radunati: “Effettivamente Davide non ascese ai cieli, ma egli stesso dice: ‘Geova ha detto al mio Signore: “Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi”’. Perciò sappia per certo tutta la casa d’Israele che Dio l’ha fatto Signore e Cristo, questo Gesù
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