Paolo dichiarò fiduciosamente: “Dio non è ingiusto da dimenticare la vostra opera e l’amore che avete mostrato per il suo nome”. (Ebr. 6:10) La vostra strenua opera nel proclamare la buona notizia del suo regno, e annunciare così il suo santo nome Geova, non rimarrà senza ricompensa. Certi di tale fatto, siate come Abraamo che mantenne incrollabilmente la sua fede nella parola che Dio gli aveva data: “Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo. La tua ricompensa sarà molto grande”. (Gen. 15:1) Siate anche come la Moabita Rut che accettò con piena fede la meravigliosa prospettiva offertale: “Geova ricompensi il tuo modo di agire, e vi sia per te un perfetto salario da Geova l’Iddio d’Israele, sotto le cui ali ti sei venuta a rifugiare”. (Rut 2:12) Sia consentito anche a voi di trovare la forza e il coraggio di cercare rifugio sotto le ali distese di Geova come suo collaboratore.

24. Perché l’opera del cristiano è la più alta causa che ci sia, e in vista di quale fine?

²⁴ Mentre manifestate la giusta attitudine verso il lavoro non vorrete ridurre i vostri sforzi ma siate sempre desti per avere molto da fare nell’opera del Signore, facendo sempre di più, se possibile. (1 Cor. 15:58) Il servizio che rendiamo a Dio è la più alta forma di lavoro a cui l’uomo possa dedicarsi. È la più grande Causa che ci sia. Ha relazione con il Nome del nostro Dio e Creatore, Geova, e certo non è una causa persa. Piuttosto, è una causa trionfante, una causa che promette a quelli che diligentemente la promuovono una vita piena e soddisfacente ora con la prospettiva della vita senza fine nel nuovo ordine di Dio così vicino. Vi sia consentito di divenire qualificati per unirvi ora a noi in questa che è la più urgente di tutte le cause.

Trovata una ‘pecora’ nell’opera di casa in casa

Avete mai desiderato di poter incontrare una “pecora” di Geova mentre compivate il ministero di porta in porta? Ad ogni modo, questo era il desiderio di due sorelle che ebbero la seguente esperienza. “Lavoravamo un certo territorio in una città considerata difficile. Avevamo appena fatto una discussione piuttosto animata in un appartamento con la moglie di un ministro evangelista ed eravamo sicure che le sue grida avessero chiuso tutte le altre porte al nostro messaggio. Ma immaginate la nostra grande sorpresa quando alla porta accanto una gentile signorina ci invitò a entrare! Dopo che avevamo terminato il nostro sermone ella esclamò: ‘Allora rappresentate la stessa organizzazione che stampa la rivista che stavo proprio leggendo quando avete bussato alla porta? La trovo così interessante e diversa da tutte le altre pubblicazioni religiose!’ Era La Torre di Guardia. In origine questa donna era cattolica ma da parecchi anni aveva intrapreso uno studio della religione. Trovandosi in un paese non cristiano [il Senegal] aveva udito dei meriti del Corano e così aveva cominciato a studiarlo seriamente, fino al punto di dire le preghiere cinque volte al giorno e di osservare il digiuno del Ramadan. Ma questo fu solo un altro inganno. Ella pregava incessantemente Dio di aiutarla ed era in questa disposizione di mente quando la trovammo, per cui fu piuttosto facile stabilire lì per lì uno studio biblico. Il progresso fu rapido nonostante certi ostacoli familiari. Parecchi mesi dopo quando andò a trovare la sua famiglia nel suo paese natale condivise prontamente la buona notizia con essa ed ebbe grandi benedizioni, infatti quattro suoi fratelli nonché un’altra coppia di amici non solo hanno accettato la verità ma oggi sono proclamatori molto attivi e produttivi nel servizio di Geova. Incoraggiata da questi risultati, raddoppiò i suoi sforzi nello studio personale e nel ministero cristiano e alla scorsa assemblea di circoscrizione è stata battezzata”. In realtà, non c’è metodo migliore del ministero di casa in casa per trovare ‘persone fedeli, che, a loro volta, siano adeguatamente qualificate per insegnare ad altri’. — 2 Tim. 2:2.