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  • Armaghedon: Voluto da un Dio d’amore?
    La Torre di Guardia 1985 | 1° febbraio
    • Armaghedon: Voluto da un Dio d’amore?

      “ARMAGHEDON”: cosa significa questo nome biblico? Nei quattro numeri di gennaio e febbraio 1985, La Torre di Guardia pubblica una serie di articoli informativi su questo soggetto, facendoli precedere ogni volta da una significativa copertina. È nostra speranza che queste trattazioni scritturali vi rechino conforto facendovi conoscere cos’è il vero ARMAGHEDON.

      A COSA vi fa pensare la parola “Armaghedon”? Per molti significa un violento confronto tra le superpotenze mondiali. La maggioranza prevede il disastro finale, un olocausto nucleare che renderà la nostra terra un devastato tizzone radioattivo abitato da pochi superstiti, se mai ci saranno. Ma, contrariamente a queste diffuse opinioni, tutto ciò non costituirà affatto Armaghedon.

      La parola “Armaghedon” è di origine biblica. E nella Bibbia ricorre in un solo caso, nel 16º capitolo del libro di Rivelazione, o Apocalisse. Dopo aver detto che “tutti i re di tutta la terra” sarebbero stati radunati “per la guerra del gran giorno di Dio onnipotente”, la profezia afferma: “Radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Armaghedon”. — versetti da 13 a 16, CEI.

      “La guerra del gran giorno di Dio onnipotente”! È chiaro che Armaghedon è la guerra di Dio. È vero che coinvolge i re o le nazioni del mondo. Ma questi vanno a combattere non l’uno contro l’altro, ma contro Dio e gli eserciti celesti guidati dal suo Re nominato Gesù Cristo, raffigurato in groppa a un cavallo bianco. Con quale risultato? Il racconto biblico dice: “I re della terra e i loro eserciti [si radunarono] per far guerra a colui che sedeva sul cavallo e al suo esercito. . . . [Essi] furono uccisi con la lunga spada di colui che sedeva sul cavallo . . . E tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni”. — Rivelazione 19:19-21.

      Una guerra cruenta

      Armaghedon sarà così devastante che la strage è descritta come fosse la mietitura della “messe della terra” fatta con una falce affilata. “E l’angelo ficcò la sua falce nella terra e vendemmiò la vite della terra, e la scagliò nel grande strettoio dell’ira di Dio. E lo strettoio fu calcato fuori della città, e dallo strettoio uscì sangue fino ai freni dei cavalli, per la distanza di milleseicento stadi”. — Rivelazione 14:15-20.

      Sì, per mano delle forze esecutive di Dio scorrerà molto sangue. I 69 milioni di vittime delle due guerre mondiali non sembreranno nulla in confronto a coloro che verranno uccisi nella divina guerra di Armaghedon. Di questi il profeta Geremia disse: “Gli uccisi da Geova per certo saranno in quel giorno da un’estremità della terra fino all’altra estremità della terra. Su di essi non si farà lamento, né saranno raccolti o seppelliti. Diverranno come letame sulla superficie della terra”. — Geremia 25:30-33.

      Proiettili ardenti, tempeste di fuoco e altri cataclismi che accompagneranno il giudizio di Dio terrorizzeranno l’umanità intera. Nella confusione si volgeranno l’uno contro l’altro, mentre le forze esecutive di Dio colpiranno senza badare a età o sesso, poiché Dio avrà detto loro di non avere pietà: “Colpite. Il vostro occhio non commiseri, e non provate nessuna compassione. Dovreste uccidere vecchio, giovane e vergine e fanciulletto e donne, fino alla rovina”. — Ezechiele 9:5, 6; Zaccaria 14:12, 13.

      Ma com’è possibile? Come può un Dio di amore dare un comando simile? O forse è solo un Dio freddo, impassibile e vendicativo, che si preoccupa ben poco della sua creazione umana? È realmente possibile che un Dio d’amore faccia scoppiare una guerra come Armaghedon?

      [Immagine a pagina 3]

      Traduzione di ritagli di giornali in lingua inglese

      Chicago Tribune, 11 ottobre 1984

      Reagan si sta armando per Armaghedon?

      Guardian Weekly, 16 maggio 1982

      Il calendario di Armaghedon

      India Today, 30 novembre 1981

      In corsa verso Armaghedon

      The Auckland Star, 14 maggio 1984

      Le superpotenze ‘si preparano per Armaghedon’

      Secondo i fautori del disarmo nucleare, la fede nelle profezie bibliche relative ad Armaghedon fa parte del pensiero difensivistico americano.

      New York Post, 13 agosto 1984

      Il presidente scherza con Armaghedon. Niente paura, è solo una prova

      The New York Times, 24 ottobre 1984

      OPINIONI SU ARMAGHEDON A CONFRONTO

  • Perché si deve combattere Armaghedon
    La Torre di Guardia 1985 | 1° febbraio
    • Perché si deve combattere Armaghedon

      “DIO È AMORE”. Dio non solo manifesta amore, dice l’apostolo Giovanni, ma è amore, la personificazione stessa dell’amore. — I Giovanni 4:8.

      Eppure alcuni rappresentano questo stesso Dio di amore come un dio vendicativo che infligge crudeli punizioni a coloro che hanno perso il suo favore. Di conseguenza molti hanno perso la fede in Dio o hanno messo in ridicolo la Bibbia, sostenendo che non può essere il frutto di un Dio di amore. Nel mirino dei critici ci sono state soprattutto alcune parti del libro di Rivelazione in cui si vedono i giudizi di Dio contro i malvagi culminare nella battaglia di Armaghedon.

      Nel suo libro Is It God’s Word (È la Parola di Dio?), per esempio, Joseph Wheless scrive: “Il gentile lettore non tollererà di certo la visione apocalittica dell’anima pentita in mezzo ai poveri peccatori (colpevoli di peccato originale o mortale) che vengono lì ‘tormentati con fuoco e zolfo al cospetto dei santi angeli e al cospetto dell’Agnello’, i quali osservano compiaciuti mentre ‘il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli: e non hanno riposo né giorno né notte’ per quanto è accesa l’ira di Dio Onnipotente (Riv. xiv, 10, 11). Questa è l’ispirata rivelazione dell’Iddio di amore”.

      A prendersela con il racconto di Rivelazione è anche il prof. Gerald A. Larue, docente presso l’Università della California Meridionale, che, su Free Inquiry, di recente ha scritto: “I miscredenti sono scagliati in un abisso di sofferenze tali da sfidare l’immaginazione. Il castigo non è la legge del taglione, cioè una giustizia tipo occhio per occhio; non è nemmeno la giustizia della faida, per la quale un intero gruppo può essere annientato (cfr. Gen. 4:23, [24]; Gios. 6; ecc.). Questo castigo è eterno. Non c’è misericordia, la punizione non ha fine. Non c’è perdono, solo un castigo che nega la pace dell’annientamento. Questo Gesù non è né mite né mansueto”. Poi, citando Rivelazione 14:9-11, prosegue: “Qui non si porge l’altra guancia, ma c’è solo un’accanita e feroce rappresaglia con una crudeltà tale che a confronto le torture dei nazisti impallidiscono”.

      Se si crede che i peccatori soffrano crudelmente mentre sono torturati in eterno, è comprensibile che possano sorgere perplessità quando si pensa a un ‘Iddio di amore’. Ma queste idee si fondano su un concetto errato della Bibbia e dei simbolismi in essa usati. La Bibbia non insegna da nessuna parte che l’anima sia immortale. Le Scritture invece dicono che “il salario che il peccato paga è la morte”, e non il tormento eterno, e che alla morte i sensi, compresa la capacità di provare dolore, smettono di funzionare. — Romani 6:23; Ecclesiaste 9:5, 10.

      È la punizione, e non la pena, a durare in eterno, visto che i malvagi vengono completamente distrutti nel “lago di fuoco”, simbolo di distruzione totale. (Rivelazione 20:14, 15; 21:8) Comunque la battaglia di Armaghedon provocherà enormi difficoltà e sofferenze all’umanità e sarà la guerra più cruenta mai combattuta. (Matteo 24:21, 22; Rivelazione 14:20; 19:17, 18) Sarà il ‘Dio di amore’ a ordinarla? Dio provocherà realmente una guerra simile?

      Un’espressione dell’amore di Dio

      In realtà, è a motivo dell’amore di Dio che si deve combattere la battaglia di Armaghedon. Geova Dio si è proposto di riportare la terra alla sua originale condizione paradisiaca e di far vivere su di essa gli uomini in pace e nella perfezione “senza che alcuno li faccia tremare”. (Ezechiele 34:28; Michea 4:3, 4; Rivelazione 21:4) Che fare allora di coloro che, con la loro criminalità e la loro violenza, turberebbero la sicurezza del paradiso ristabilito? Nessun sistema concepito dall’uomo è riuscito finora a risolvere questo problema. L’unico modo per garantire pace perfetta è quello di eliminare la minaccia stessa della malvagità. Sì, Dio deve distruggere i malvagi irrecuperabili per amore di coloro che vogliono fare ciò che è giusto. Egli agisce per amore, per eliminare dalla terra coloro che la vorrebbero rovinare. — Rivelazione 11:18.

      Ma nessuno deve morire. “[Dio] vuole che ogni sorta di uomini siano salvati”, scrive l’apostolo Paolo. (I Timoteo 2:4) E, sempre sotto ispirazione, Pietro afferma: “[Dio] non desidera che alcuno sia distrutto ma desidera che tutti pervengano al pentimento”. (II Pietro 3:9) Per questo Dio ha disposto che venga proclamata la “buona notizia del regno”, perché ciascuna persona abbia la possibilità di operare la propria salvezza. (Matteo 24:14; Filippesi 2:12; Galati 6:5) È possibile vivere per sempre nella perfezione su una terra paradisiaca. Sta a voi scegliere. (Romani 2:5-9; Ezechiele 18:23, 32) Questo non è quanto vi aspettereste da un Dio di amore?

      La contesa della sovranità

      Per garantire pace e tranquillità perfette ci sarà un solo governo a dominare l’intera terra: il Regno di Dio. Non sono stati forse i vari governi umani, tutti in lotta per i loro egoistici fini nazionalistici, all’origine di gran parte dei conflitti e degli spargimenti di sangue in tutta la terra? Questi governi devono essere eliminati per far posto al giusto governo del Regno di Dio retto da Cristo. (Daniele 2:44) Avete pregato per quel governo celeste quando avete ripetuto la preghiera modello insegnata da Gesù ai suoi discepoli: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. — Matteo 6:10.

      Ma conoscete forse un governo disposto a rinunciare alla sua sovranità e a sottomettersi pienamente al Regno di Dio? Non difendono invece con ostinazione la propria sovranità, nel continuo tentativo di espandere la loro sfera di influenza in spregio dello stabilito Regno di Dio? (Salmo 2:1-9) C’è mai stata alcuna indicazione che le nazioni intendano cedere la loro autorità a Dio e a Cristo? L’inutilità dell’Organizzazione delle Nazioni Unite quale strumento per portare la pace mondiale rivela che, quando sono in gioco egoistici interessi nazionali, le nazioni non sono disposte a cambiare idea e a sottomettersi a un’unica autorità. Sono decise a gestire a proprio modo gli affari della terra. (Rivelazione 17:13, 14; 19:19) Perciò la battaglia di Armaghedon si deve combattere per sbloccare questa situazione di stallo e risolvere una volta per tutte la controversia relativa a chi ha il diritto di governare la terra.

      Per soddisfare i bisogni dell’uomo

      Le azioni di Geova ad Armaghedon saranno compiute nei migliori interessi dell’umanità. Riflettete: che ne pensate delle attuali condizioni del mondo? Vi piacciono così come sono? Vi sentite sicuri con la minaccia di una distruzione nucleare? Tremate vedendo aumentare la violenza, il vostro vicinato divenire sempre meno sicuro? Temete per i vostri figli e il loro futuro? Quale rimedio vedete? C’è mai stato un governo che abbia dimostrato di poter portare pace e prosperità per tutta l’umanità? Ce n’è mai stato uno capace di eliminare dalla terra malattie o morte? Al contrario, nonostante i successi tecnologici dell’uomo, e spesso a causa di questi progressi, le condizioni mondiali non sono forse peggiorate? Solo il giusto Regno di Dio soddisferà appieno i bisogni dell’umanità. Solo per mezzo d’esso la vera pace predominerà in tutta la terra. La battaglia di Armaghedon deve essere combattuta!

      Ma che dire delle sofferenze e delle difficoltà che gli uomini proveranno quando Dio entrerà in azione per ripulire la terra? Cose del genere hanno sempre accompagnato le guerre. Ad Armaghedon ci saranno per il solo fatto che le nazioni si oppongono al dominio teocratico. Sono decise a lottare e a resistere. (Salmo 2:2, 3) Non è colpa di Dio. Egli dà loro il debito avvertimento: “O re, abbiate giudizio, imparate, o giudici della terra! Servite il Signore con timore ed esultate dinanzi a lui con tremore. Accogliete l’ammonizione e ravvedetevi, perché non s’adiri il Signore, e periate lontano dalla retta via, quando divampi a un tratto l’ira sua. Beati tutti coloro che in lui confidano”. — Salmo 2:10-13, Ricciotti.

      Ora, pensate, che ne sarebbe delle condizioni del mondo se Dio si trattenesse dall’intervenire per sistemare le cose? Le guerre, la violenza e l’odio non continuerebbero ad esistere come è successo nel corso dei secoli di dominio umano? Non si stanno forse anche ora intensificando al punto che l’intera umanità è minacciata dagli orrori di una guerra nucleare e del conseguente inquinamento radioattivo? In realtà, Armaghedon è la cosa migliore che potrebbe capitare alla nostra terra! Porrà fine alla condotta egoistica e suicida delle nazioni. Eliminerà i sistemi che hanno reso infelice l’umanità e farà posto a un nuovo sistema di cose veramente giusto nel quale saranno eliminati per sempre tutti i dolori, le sofferenze e la morte provocata dall’uomo. Allora ‘le cose precedenti saranno passate’, conformemente alla promessa di Dio. — Rivelazione 21:4; II Pietro 3:13.

      Dobbiamo ricordare che, nella sua sapienza, Dio sa qual è la cosa migliore per l’umanità e come la si può realizzare. Anche alcuni governi umani hanno progettato e combattuto guerre allo scopo di correggere quelle che sembravano ingiustizie o lottato per quella che ritenevano una nobile causa. Ma solo Dio ha la sapienza necessaria per combattere un guerra realmente giusta. Lui solo può combattere una guerra veramente selettiva nella quale singole persone sincere, ovunque si trovino sulla terra, siano salvate. (Matteo 24:40, 41; Rivelazione 7:9, 10, 13-17) E solo Dio ha il diritto di imporre la sua sovranità sulla terra visto che l’ha creata lui. Sì, per togliere per sempre tutte le tracce di malvagità, per mettere fine all’ingiustizia, alla falsa adorazione oppressiva, per eliminare addirittura le cause del peccato e per rivendicare il santo nome di Dio, la guerra di Armaghedon è necessaria. E Armaghedon verrà, perché “Dio è amore”!

      [Immagine alle pagine 6 e 7]

      ARMAGHEDON...

      ...apre la via alla pace

  • Si può giungere a eliminare la guerra?
    La Torre di Guardia 1985 | 15 febbraio
    • Si può giungere a eliminare la guerra?

      “ARMAGHEDON”: cosa significa questo nome biblico? Nei quattro numeri di gennaio e febbraio 1985, La Torre di Guardia ha pubblicato una serie di articoli informativi su questo soggetto, facendoli precedere ogni volta da una significativa copertina. È nostra speranza che queste trattazioni scritturali vi rechino conforto facendovi conoscere cos’è il vero ARMAGHEDON.

      “VENITE, guardate le attività di Geova, come ha posto avvenimenti stupendi sulla terra. Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra. Frantuma l’arco e taglia a pezzi la lancia; brucia i carri nel fuoco”. — Salmo 46:8, 9.

      Queste parole dell’ispirato salmista concordano con quanto uomini di tutti i tempi hanno vivamente desiderato. In realtà, chi non vorrebbe vedere il giorno in cui non ci fosse più alcuna guerra? Per quanto lo possiamo desiderare, però, finora tutti i tentativi umani non hanno posto fine alla guerra. Non solo la guerra è ancora una presenza più che mai reale, ma si è anche fatta talmente distruttiva e micidiale da mettere in pericolo, per la prima volta nella storia umana, la continuazione della civiltà e addirittura della stessa vita.

      Visto il grave pericolo che si profila, non possiamo fare a meno di chiederci: Perché gli sforzi dell’uomo volti a prevenire la guerra si sono rivelati fallimenti tanto miseri? La guerra è proprio inevitabile? Ma, in primo luogo, perché si fanno le guerre?

      Perché gli sforzi umani falliscono

      “Se nel vostro quartiere la polizia non ci fosse, e se tutti possedessero armi e vivessero nel continuo timore di venir aggrediti, probabilmente ci sarebbero tantissime sparatorie”, scrive Gwynne Dyer, giornalista e storico militare. “È in un quartiere di questo tipo che vivono tutti i paesi del mondo”, continua. “Non c’è una polizia internazionale, ragion per cui ciascun paese si tiene armato e pronto ad agire in modo violento; ma le azioni violente che vedono paesi contrapposti l’uno all’altro hanno un nome particolare: guerra”.

      Anche se è piuttosto semplicistica, questa spiegazione mette in luce diversi fattori essenziali che favoriscono la guerra. Ci devono essere sia i mezzi per scatenare una guerra che la propensione a farlo. Oltre a queste cose va notata anche la mancanza di leggi e di ordine nel “quartiere”, cioè nel mondo.

      Will e Ariel Durant, famosi storici, indicano gli stessi fattori essenziali, scrivendo nel loro libro The Lessons of History (Le lezioni della storia): “Vista l’attuale inadeguatezza di leggi e di spirito sovrannazionali, una nazione dev’essere sempre pronta a difendersi; e, quando sono in gioco i suoi interessi vitali, le si deve permettere di impiegare qualsiasi strumento ritenga indispensabile alla propria sopravvivenza. Quando si tratta di autodifesa bisogna lasciar da parte i Dieci Comandamenti”.

      Di conseguenza il successo o il fallimento di qualsiasi tentativo volto a porre fine alla guerra dipenderebbe in gran parte dal modo in cui vengono affrontati questi fattori essenziali. C’è mai stato un piano umano, per quanto nobile nella concezione, che sia riuscito a farlo? Valutiamo i fatti.

      Mancanza di ordine internazionale

      Nel passato si sono fatti molti tentativi di creare un qualche organismo mondiale che avesse il potere di controllare le nazioni e di far rispettare la legge e l’ordine a livello internazionale. La Lega o Società delle Nazioni, ad esempio, fu istituita al termine della prima guerra mondiale affinché il mondo non ripiombasse di nuovo nella guerra. Essa, però, cadde nell’oblio allo scoppio della seconda guerra mondiale. Poi, nel 1945, emerse l’Organizzazione delle Nazioni Unite, elogiata e venerata dal clero della cristianità quale speranza di pace per l’uomo. Cosa ha compiuto? Ancora una volta è la storia a rispondere. “Più di quattro milioni di persone si stanno ora affrontando in 42 diverse guerre, ribellioni e sollevazioni popolari. . . . Queste lotte hanno provocato da uno a cinque milioni di vittime”, riferiva nel 1984 il New York Times. Sono pochi oggi a ritenere l’ONU capace di impedire lo scoppio di guerre e conflitti. Il fatto che esista contribuisce ben poco a stornare i timori di una terza guerra mondiale o di un olocausto nucleare.

      Crescenti minacce e tensioni

      Un motivo per cui organismi quali l’ONU sono incapaci di prevenire la guerra è che in tutto il mondo le nazioni sono completamente consacrate alla causa della sovranità nazionale e dei relativi diritti. Si preoccupano ben poco delle responsabilità o delle regole di comportamento internazionali. Per raggiungere i loro fini, alcune nazioni si sentono del tutto giustificate a impiegare qualsiasi mezzo ritengano necessario — massacri, assassinii, dirottamenti, attentati dinamitardi, ecc. — provocando spesso vittime fra gli innocenti. Molte volte persino le maggiori potenze mondiali si esasperano a vicenda fino al limite di rottura in nome dell’autodifesa e degli interessi nazionali. Fino a che punto le nazioni tollereranno la reciproca condotta insensata e irresponsabile? Quanti altri Afghanistan, Falkland, Grenada, voli 007 delle linee aeree coreane, ecc., vedrà il mondo senza che si verifichi uno scontro su vasta scala? Non è difficile capire per quale motivo il nazionalismo e l’autodeterminazione siano divenuti grossi ostacoli sulla strada per porre fine alla guerra.

      Armati e pronti

      Tutti ora sanno che gli arsenali delle superpotenze sono stracolmi di ordigni nucleari sufficienti a cancellare più volte l’intera vita umana dalla terra. Ma che dire delle altre nazioni? Secondo un rapporto governativo statunitense in tutto il mondo le nazioni in via di sviluppo, pur trovandosi in gravi condizioni economiche, nell’ultimo decennio hanno speso ben oltre 230 miliardi di dollari per l’acquisto di alcuni tra i più sofisticati aerei, missili e carri armati sul mercato. Con quale risultato? “Si è arrivati ora al punto in cui molti acquirenti hanno difficoltà a incorporare tutti i loro nuovi armamenti pesanti”. Queste nazioni, come si dice, sono letteralmente armate fino ai denti. Il fatto che dispongano soltanto delle cosiddette armi convenzionali le rende ancora più inclini e pronte a farne uso.

      C’è motivo di sperare?

      I ripetuti fallimenti degli sforzi dell’uomo tesi a porre fine alla guerra non fanno altro che sottolineare la verità biblica secondo la quale “non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo”. (Geremia 10:23) Per quanto gli uomini possano voler vedere la fine della guerra, da soli semplicemente non sanno come conseguirla. Che dire, allora, della promessa secondo la quale ‘le guerre saranno fatte cessare fino all’estremità della terra’? È stata fatta solo per indurci a sperare o per prenderci in giro? No di certo, poiché di ogni parola o promessa che esce dalla sua bocca Geova assicura: “Non tornerà a me senza risultati”. (Isaia 55:11) Come si realizzerà, quindi, questa promessa? Quale base concreta c’è per credere che Dio riuscirà là dove l’uomo ha più volte fallito?

  • Armaghedon: Una guerra che recherà vera pace
    La Torre di Guardia 1985 | 15 febbraio
    • Armaghedon: Una guerra che recherà vera pace

      NEI paesi anglosassoni chi si occupa degli affari internazionali per descrivere l’attuale situazione mondiale usa la sigla MAD (in inglese “pazzo”), dalle iniziali di “Mutual Assured Destruction” (reciproca distruzione assicurata). Quella sigla è più che mai appropriata. Nei 40 anni da che, durante la guerra, scoppiò la prima bomba atomica sopra Hiroshima, in Giappone, gli arsenali nucleari mondiali si sono incredibilmente ampliati. Alcune fonti sostengono che ora essi equivalgano a 12 miliardi di tonnellate di tritolo, vale a dire a circa 3 tonnellate per ciascun abitante della terra!

      Poiché ‘non creò la terra semplicemente per nulla e la formò pure perché fosse abitata’, Geova Dio non permetterà alle nazioni di proseguire nella loro corsa suicida. (Isaia 45:18; vedi anche Salmo 104:5). Prima che queste ultime abbiano l’opportunità di scagliare l’una contro l’altra tutte le loro armi micidiali, distruggendo in tal modo se stesse e l’ambiente, il Fattore e Proprietario della terra e di tutte le cose che sono su di essa passerà all’azione. Ha promesso che quest’azione sarà la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, l’Armaghedon biblico! — Rivelazione 16:14, 16.

      Armaghedon, perciò, sarà molto più che semplicemente un’altra guerra tesa a sbloccare l’attuale stallo politico. Realizzerà ciò che l’uomo nel corso dei secoli ha potuto solo sperare. Eliminerà tutto ciò che causa le guerre umane. Porterà sulla terra vera pace. Soprattutto ristabilirà il giusto dominio del Proprietario della terra, Geova Dio, su tutta la sua creazione. Come verrà compiuto tutto questo? Vediamo.

      Pace: eliminando gli strumenti bellici

      Uno dei motivi per cui le nazioni non sono riuscite a eliminare la guerra è che non sono state in grado di disfarsi degli strumenti bellici. Anche se sanno che il vertiginoso accumulo di armi equivale a un suicidio, non intendono né interromperlo né rallentarne il ritmo. Davvero ‘stupendo’ sarà vedere Geova passare all’azione per realizzare quanto le nazioni non riescono a fare: “Frantuma l’arco e taglia a pezzi la lancia; brucia i carri nel fuoco”. — Salmo 46:8, 9.

      Nel passato Geova ha dimostrato di poter neutralizzare le armi più progredite e più spaventose di cui le nazioni potessero disporre. Sfruttando le forze naturali delle acque del Mar Rosso, ad esempio, liberò il suo popolo apparentemente indifeso, gli israeliti, dalla forza militare della prima potenza mondiale, l’Egitto. (Esodo 15:3-5) Analogamente le sofisticate armi tattiche del re cananeo Iabin, “novecento carri da guerra muniti di falci di ferro” guidati dal suo comandante militare Sisera, furono rese del tutto inefficaci allorché Geova scatenò la potenza di un’improvvisa alluvione. Le file nemiche furono gettate nella totale confusione, col risultato che vennero sterminate fino all’ultimo uomo. In seguito a questo “il paese non fu più disturbato per quarant’anni”. — Vedi Giudici capitolo 4 e 5:21, 31.

      È significativo il fatto che quella battaglia decisiva contro le forze del re Iabin si sia svolta nella valle del torrente Chison, “presso le acque di Meghiddo”. (Giudici 5:19-21) Ci fornisce così una rappresentazione profetica della vittoria di Geova durante l’imminente battaglia di Armaghedon.

      Non sappiamo quali forze “misteriose” Geova utilizzerà contro i suoi nemici, se lo farà. Ciò che sappiamo è che dispone di forze tali da poter distruggere completamente i sistemi militari delle nazioni. Gli scienziati, per esempio, sanno che una potente scarica elettromagnetica — che loro stessi possono provocare con un’esplosione nucleare nella stratosfera — è in grado di mettere fuori uso i sistemi di comunicazione e di sorveglianza militare di una nazione, provocando così il caos totale. È ragionevole ritenere che Geova annullerà tutti gli arsenali delle nazioni per porre il fondamento della pace mondiale.

      Pace: solo per chi la desidera

      È stato detto più volte che sono gli uomini, e non le armi, a fare le guerre. Pertanto, anche se è indispensabile eliminare gli strumenti bellici, di per sé questo non garantirebbe una pace duratura. Logicamente se vogliamo vedere vera pace, devono essere anche eliminate le rivalità politiche, razziali e nazionalistiche che dividono il mondo in tanti blocchi e schieramenti. Geova Dio farà questo esaudendo la preghiera che milioni di persone in tutto il mondo hanno pronunciato: “Venga il tuo regno”. — Matteo 6:9, 10.

      Anche se le profezie bibliche avveratesi indicano chiaramente che il Regno messianico retto da Gesù Cristo fu instaurato nei cieli nel 1914, anno iniziale della prima guerra mondiale, esso non fu ben accolto dalle nazioni. A nemmeno una d’esse sarebbe passato per la mente di deporre le armi e rinunciare alla propria sovranità. Invece, prese dalla convulsa lotta per il dominio del mondo, si erano gettate a capofitto nella più grande guerra mai vista fino a quel tempo.

      Profeticamente il secondo Salmo descrive così la situazione: “Perché sono state in tumulto le nazioni e gli stessi gruppi nazionali borbottavano una cosa vuota? I re della terra si presentano e gli stessi alti funzionari si sono ammassati insieme come un sol uomo contro Geova e contro il suo unto”. Perciò al suo Re incaricato, Gesù Cristo, Geova comanda: “Tu le spezzerai con uno scettro di ferro, le frantumerai come un vaso di vasaio”. — Salmo 2:1, 2, 9; 110:2.

      Questa vittoria che l’unto Re di Dio consegue è descritta figurativamente in Rivelazione 19:11–20:3. Gesù Cristo, la Parola di Dio, coadiuvato da eserciti angelici, viene visto in groppa a un cavallo bianco, “e giudica e guerreggia con giustizia. . . . Dalla sua bocca esce una lunga spada affilata, affinché colpisca con essa le nazioni”. La risultante strage dei malvagi sarà enorme. Nella sua travolgente vittoria il Re trionfante si occuperà poi del vero responsabile di tutti i guai e le sofferenze della terra. La visione di Rivelazione descrive questo avvenimento come già accaduto, dicendo: “Ed egli afferrò il dragone, l’originale serpente, che è il Diavolo e Satana, e lo legò per mille anni”.

      Pace: per mille anni e più

      Riuscite a immaginare cosa significheranno mille anni di pace per l’umanità? Oggi uomini autorevoli riconoscono che si potrebbero eliminare fame, malattie e povertà tra le nazioni anche impiegando a questo fine solo una piccola parte delle migliaia di miliardi spesi ogni anno per gli armamenti. Pensate a cosa si potrà fare quando tutte le risorse della terra saranno impiegate per scopi costruttivi. Non fu semplicemente la pia illusione di un visionario ciò che Isaia fu ispirato a profetizzare a proposito del dominio del “Principe della pace”, Gesù Cristo: “Dell’abbondanza del dominio principesco e della pace non ci sarà fine”. — Isaia 9:6, 7.

      Urge ora chiedersi: Sopravvivrete alla distruzione che vi sarà ad Armaghedon per godere di quella pace senza fine? Forse chiedete: ‘Cosa devo fare per sopravvivere?’ La Bibbia ammonisce: “Cercate Geova, voi tutti mansueti della terra, che avete praticato la Sua propria decisione giudiziaria. Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine. Probabilmente potrete esser nascosti nel giorno dell’ira di Geova”. (Sofonia 2:2, 3) I testimoni di Geova saranno lieti di aiutarvi a far questo. In tal modo per voi Armaghedon sarà non una guerra che provocherà completa distruzione, ma una guerra che recherà vera pace.

      [Immagine a pagina 6]

      Al Mar Rosso Geova dimostrò di poter neutralizzare armi potentissime

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