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  • Come la vera fede vi può aiutare
    La Torre di Guardia 1985 | 15 novembre
    • Come la vera fede vi può aiutare

      “LE CHIESE stanno perdendo importanza?”, si è chiesto lo scrittore Paul Fromm dopo aver assistito alla sesta assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese, tenuta nel 1983 a Vancouver (Canada). Perché questa domanda? A motivo del fatto che questa assemblea è stata dedicata quasi esclusivamente alla politica. Fromm ha detto: “Le principali chiese protestanti hanno sostituito il Vangelo di Gesù Cristo con quello in voga della politica di sinistra”.

      L’impegno della religione nella politica sembra essere un tentativo disperato per ravvivare il diminuito interesse nei confronti delle religioni ‘tradizionali’. Da tutto il mondo giungono notizie indicanti che, negli ultimi anni, la fede nella religione organizzata è effettivamente andata declinando.

      Questo, comunque, non sorprende coloro che studiano la Bibbia. Gesù ha profetizzato che “a causa dell’aumento dell’illegalità l’amore della maggioranza si raffredderà”. (Matteo 24:12) A motivo di questo ‘raffreddamento’, sono relativamente pochi coloro che permettono alla religione di incidere profondamente sulla propria vita, anche se vanno in chiesa in occasione di matrimoni o funerali. — Confronta Luca 18:8.

      Ma, anche se è deludente riporre fede nella maggioranza delle religioni organizzate, Gesù fece questa osservazione: “Ogni albero buono produce frutti eccellenti, ma ogni albero marcio produce frutti spregevoli; l’albero buono non può fare frutti spregevoli, né l’albero marcio può produrre frutti eccellenti. Ogni albero che non produce frutti eccellenti è tagliato e gettato nel fuoco. Realmente, quindi, riconoscerete quegli uomini dai loro frutti”. (Matteo 7:17-20) Notate che, come c’è una forma di adorazione che produce ‘frutti cattivi’, così esiste un modo di vivere devoto che produce “frutti eccellenti”. Questo modo di vivere è fonte di veri benefìci per chi ha fede. Che cos’è questa fede e quali sono alcuni benefìci derivanti da essa?

      Il fondamento della fede

      Per milioni di persone la propria fede è quella in cui si nasce. Ma, per i veri cristiani, la fede è qualcosa che si acquista e si coltiva. La fede per loro non è il “fermo convincimento in qualcosa di cui non esistono prove”, come la definisce un dizionario. Nel I secolo, al contrario, l’evangelizzatore cristiano Paolo scrisse: “La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”. (Ebrei 11:1) Questo significa che la nostra fede si basa sulla realtà.

      Per esempio, chi si accosta a Dio “deve credere che egli è”. (Ebrei 11:6) Molti mettono in ridicolo l’idea che esista un Dio. ‘Perché credere in un Dio che non si può vedere?’, dicono. Eppure loro stessi non hanno difficoltà a credere alle onde televisive, che sono altrettanto invisibili. Naturalmente possono accendere il televisore e osservare i risultati prodotti da queste onde invisibili! Lo stesso vale per i veri cristiani: la nostra fede in Dio non è semplice credulità o fede cieca. Parlando di Dio Paolo spiega: “Le sue invisibili qualità, perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili”. (Romani 1:20) Anche se Dio è invisibile, intorno a noi esistono ovunque prove visibili dell’esistenza di un Progettista supremo, di un’intelligenza sovrumana, di un Creatore dotato di ineguagliabile potenza.

      La nostra fede, tuttavia, deve andare oltre il semplice credere in Dio per esserci realmente utile. (Giacomo 2:19) Dobbiamo pure aver fede nella Sacra Bibbia quale Parola di Dio. (Giovanni 17:17) Questa fede non si dovrebbe basare semplicemente sull’emotività o sull’educazione religiosa ricevuta nell’infanzia, ma sulla conoscenza dei molti aspetti delle Scritture che indicano che il loro autore è Dio. La Bibbia incoraggia i propri lettori ad ‘accertarsi di ogni cosa’. — I Tessalonicesi 5:21.

      Come si può fare questo in relazione alle Sacre Scritture? In primo luogo, potreste prendere in considerazione il fatto che la Bibbia è composta da una serie di scritti di circa quaranta diversi servitori di Dio. Pur scrivendo nell’arco di 1.600 anni, seguirono un tema comune: il Regno di Dio. Non si sono mai contraddetti fra loro. Non indica forse questo che l’autore è Dio? In secondo luogo, la Bibbia si dimostra straordinariamente accurata nel descrivere cose come l’ordine in cui comparvero le forme di vita sulla terra, ordine confermato dalla scienza moderna. (Genesi, capitolo 1) Ancor più sorprendente è il fatto che la Bibbia descriva eventi futuri! Alcuni degli scrittori stessi ammisero di non capire ciò che stavano scrivendo; ma quanto scrissero era la verità, dato che erano ispirati da Dio! — Daniele 12:8; II Pietro 1:20, 21.

      Per molti, comunque, la ragione più convincente per aver fede nella Bibbia è il fatto che i suoi consigli sono efficaci! Man mano che la studiate e la seguite, la Bibbia diventerà nella vostra vita un potente incentivo a compiere il bene. Questo potrà aiutarvi a fare cambiamenti che forse sorprenderanno i vostri amici e i vostri conoscenti. Non c’è da stupirsi che Paolo abbia detto che “la parola di Dio è vivente ed esercita potenza”! (Ebrei 4:12) La vera fede, pertanto, ha un fondamento solidissimo. Ma come si può coltivare questa fede?

      Cresciamo nella fede

      Il contadino semina nella stagione giusta e con il tempo adatto. Presto le piante iniziano a germogliare. Con la dovuta cura diventeranno robuste e mature, fiorendo e portando frutto. Lo stesso accade con la fede. Una volta che il seme della fede viene piantato in un cuore giusto, occorre aver cura di questa fede se si vuole che cresca. Quali sono però alcuni modi in cui si può far questo?

      La Bibbia spiega che la fede è uno dei nove frutti dello spirito santo. (Galati 5:22, 23) E come si fa a ricevere lo spirito di Dio? Gesù disse agli ascoltatori del suo tempo: “Se dunque voi, benché siate malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre che è in cielo darà spirito santo a quelli che glielo chiedono!” (Luca 11:13) Perciò chiedete a Dio in preghiera il suo spirito! La fede sarà la naturale conseguenza dell’avere lo spirito di Dio.

      È anche importante coltivare una stretta relazione con Geova Dio. Questo significa studiare coscienziosamente la sua Parola e sforzarsi di seguirla. Il salmista coltivò questo intenso desiderio della Parola di Dio, e affermò: “Quanto amo la tua legge! Tutto il giorno è la mia sollecitudine”. (Salmo 119:97) Allorché vi preoccupate veramente di seguire la Parola di Dio, cominciate ad acquistare gli attributi del Creatore. Lo spirito di Dio inizia a portar frutto nella vostra vita. Non proverete più il desiderio di fare il male, ma lo spirito di Dio e il desiderio di conservare una relazione felice con Lui vi terranno lontano da ignobili “opere della carne”. — Galati 5:16, 19-21; Salmo 15:1, 2.

      Col crescere del vostro apprezzamento per Dio e per la verità, sarete ulteriormente indotti a parlare ad altri della vostra fede. Siccome “la fede non è posseduta da tutti”, può darsi che, parlando della verità divina, vi esponiate ad attacchi o a scherni. (II Tessalonicesi 3:2; II Pietro 3:3, 4) Tuttavia, potete nutrire una fiducia tale nel fondamento della vostra fede da far vostre le parole di Paolo: “Non mi vergogno della buona notizia; essa è, infatti, la potenza di Dio per la salvezza di ognuno che ha fede, al Giudeo prima e anche al Greco”. (Romani 1:16) Che gioia si prova allorché qualcuno accetta questo messaggio e il ciclo di crescita della fede ricomincia! Dio rende possibile questa crescita. — I Corinti 3:5-9.

      Benefìci derivanti dalla fede

      In che modo, però, la fede aiuta una persona? Gesù Cristo, in Giovanni 3:16, indicò un beneficio a lungo termine derivante dalla fede: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, onde chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. Di per sé questa è una splendida ricompensa per chi ha fede. La fede nella promessa di Dio di ricompensare i suoi servitori con la vita eterna vi fa vedere la vita sotto una luce nuova. Le prove e i problemi della vita non vi sembrano più tanto importanti o opprimenti. Non siete più schiavi della filosofia del “mangiamo e beviamo, poiché domani morremo” che permea questo mondo impazzito per i piaceri. (I Corinti 15:32) Persino la morte non sembra più tanto spaventosa quando si ha profonda fede nella risurrezione. — Ebrei 2:15; Luca 12:4, 5.

      La fede inoltre aiuta a far fronte ai problemi economici. “Che mangeremo?” e “Che berremo?” per molti oggi sono vere e proprie preoccupazioni. Ma Gesù esortò i suoi seguaci a nutrire fede nella capacità di Dio di provvedere. Se avete questa fede, riuscite a ‘smettere d’essere ansiosi’ per queste cose. (Matteo 6:25-34) Con una fede del genere ci si risparmia le sofferenze che sono un’immancabile conseguenza del perseguire la ricchezza. — I Timoteo 6:10.

      Ma che dire se uno ha un problema grave e ha bisogno di guida? La gente spende miliardi in libri del tipo ‘fai da te’ e per ricevere consigli da specialisti. Anche se a volte i suggerimenti ottenuti in questo modo possono essere utili, la fede del cristiano lo porta a rivolgersi a una fonte di aiuto di gran lunga migliore. Giacomo dice: “Quindi, se alcuno di voi è privo di sapienza, continui a chiederla a Dio, poiché egli dà generosamente a tutti e senza biasimare; ed essa gli sarà data. Ma continui a chiedere con fede, non dubitando affatto, poiché chi dubita è come un’onda del mare mossa dal vento e spinta qua e là”. (Giacomo 1:5, 6) La fede del cristiano è la garanzia che questo aiuto divino verrà fornito. Il cristiano non esita ad avvicinarsi a Dio in questo modo, poiché ‘ha questa libertà di parola e accesso con fiducia per mezzo della sua fede in [Cristo]’. — Efesini 3:12.

      È vero che a volte i consigli di Dio sembrano difficili, forse persino impossibili, da seguire. Abraamo, ad esempio, ricevette da Dio la promessa che lui e la moglie avrebbero avuto un figlio. Tenuto conto del fatto che le loro facoltà riproduttive erano ‘morte’, sembrava inutile tentare di avere questo figlio. Tuttavia Paolo dice: “Benché [Abraamo] non s’indebolisse nella fede, considerò il proprio corpo, ora già ammortito, avendo circa cent’anni, e l’ammortimento del seno di Sara. Ma a causa della promessa di Dio non vacillò per mancanza di fede, bensì divenne potente mediante la sua fede, dando gloria a Dio ed essendo pienamente convinto che ciò che egli aveva promesso era anche in grado di fare”. (Romani 4:19-21) La ricompensa di questa fede? La benedizione di avere un figlio che avrebbe proseguito la linea discendente che portava al Messia!

      Anche se Dio nel nostro tempo non compie questi miracoli diretti, i cristiani odierni riscontrano che, se ‘non vacillano per mancanza di fede’, anche loro possono avere successo seguendo la guida di Dio. Gesù disse: “Ogni cosa è possibile a chi ha fede”. — Marco 9:23.

      Custodite la vostra fede

      La fede, quindi, è il segreto per sopportare questi tempi difficili. Dobbiamo però custodirla gelosamente. Se lasciamo che la nostra fede si indebolisca, possiamo restare senza alcuna guida nella nostra vita. Possiamo farci prendere dalle ansietà e dai problemi che affliggono l’umanità in genere. Perciò, come i discepoli di Gesù, continuiamo a chiedere che ci sia data più fede. (Luca 17:5) Studiamo regolarmente la Parola di Dio e riuniamoci con coloro che hanno la nostra stessa fede. (Romani 10:17) Impegniamoci con zelo nell’opera che Gesù affidò ai suoi seguaci: predicare la “buona notizia del regno”. — Matteo 24:14.

      Il fatto che quest’opera venga ora svolta in 203 paesi dovrebbe di per sé accrescere la nostra fede, poiché ciò indica che la “fine” profetizzata è imminente! Tra questi zelanti predicatori, i testimoni di Geova, troviamo persone che manifestano i frutti dello spirito di Dio. Eccellono per fede, ma anche per amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, mitezza e padronanza di sé. (Galati 5:22, 23) Sono testimonianze viventi di quanto sia prezioso avere fede, visto che essa ha arricchito la loro vita personale, i loro rapporti familiari e, soprattutto, la loro relazione con Geova Dio.

      Perciò, in risposta alla domanda di Gesù: “Quando il Figlio dell’uomo arriverà, troverà realmente la fede sulla terra?”, possiamo dire con fiducia: certo che la troverà! (Luca 18:8) Ci sia consentito di essere fra i tanti che ogni giorno dimostrano quanto sia prezioso avere una fede viva!

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      Le onde radiotelevisive sono invisibili. Eppure gli effetti che producono ne attestano l’esistenza

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      La preghiera è un potente mezzo con cui rafforzare la fede

  • Perché dobbiamo rivestirci di mitezza?
    La Torre di Guardia 1985 | 15 novembre
    • Perché dobbiamo rivestirci di mitezza?

      VIENE ammirata e apprezzata. Ci aiuta a evitare le liti. Spesso è scambiata per debolezza, ma è molto più resistente dell’acciaio. Questa è la mitezza!

      Nella Bibbia la mitezza è posta in relazione con l’umiltà e con la mansuetudine. Il termine greco tradotto mitezza denota mansuetudine, ‘una gentilezza dolce e mite, l’opposto di una natura rozza e rude, dell’irritabilità, dell’irascibilità e dell’asprezza’.a Eppure, la mitezza si manifesta più direttamente con le azioni di quanto non la si possa definire a parole.

      Ma perché dobbiamo rivestirci di mitezza? E in che modo ci può essere utile?

      Perché è tanto importante

      I cristiani dovrebbero manifestare mitezza perché Geova Dio gradisce questa qualità. La Bibbia ci consiglia di camminare “con completa modestia di mente e mitezza”. Le donne cristiane devono rivestire la “veste incorruttibile dello spirito quieto e mite, che è di grande valore agli occhi di Dio”. (Efesini 4:1-3; I Pietro 3:3, 4) E, opportunamente, l’apostolo Paolo esorta i suoi compagni di fede: “Come eletti di Dio, santi ed amati, rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità”. — Colossesi 3:12.

      È utile essere rivestiti di mitezza, perché grazie a questa protezione possiamo risparmiarci dei danni. Allorché si presenta una situazione potenzialmente esplosiva, essendo rivestiti di mitezza possiamo riuscire a calmare chi si è offeso e fare la pace. È proprio vero che “la risposta, quando è mite, allontana il furore”. (Proverbi 15:1) La mitezza inoltre ci aiuta a far fronte ai fastidiosi problemi quotidiani, alleggerisce le situazioni tese che si presentano sul lavoro o a scuola, favorisce la pace e l’unità e ci permette di vivere in maniera più tranquilla, sana e felice. (Proverbi 14:30) Esistono perciò buone ragioni per rivestirsi di mitezza.

      Come si può fare

      Forse sembra difficile manifestare mitezza ma, se lo desideriamo, è possibile riuscirci. Perché? Ebbene, una ragione è che Dio ci ha creati a sua immagine. (Genesi 1:26) Geova ci è di esempio in quanto a mitezza. La sua mitezza è evidente dal modo in cui tratta l’umanità peccatrice. “Non ci ha fatto nemmeno secondo i nostri peccati; né secondo i nostri errori ha recato su di noi ciò che meritiamo”. — Salmo 103:10.

      La mitezza fa parte del frutto dello spirito santo di Dio. (Galati 5:22, 23) Perciò, se ci rendiamo conto di avere personalmente bisogno di acquistare mitezza, possiamo chiedere in preghiera lo spirito santo, il quale ci aiuterà a coltivare e a manifestare un atteggiamento e modi di fare miti. — Luca 11:13.

      Dato che è un prodotto dello spirito di Dio, la mitezza è un tratto essenziale della personalità cristiana. In effetti, deve far parte della veste che ci identifica quali cristiani. Certo, possiamo e dobbiamo ‘rivestirci di mitezza’, un dono che viene da Geova grazie al suo spirito e alla sua benedizione.

      La mitezza è pratica

      Gesù Cristo, nonostante sostenga incrollabilmente la giustizia, manifesta mitezza. Disse che i miti sono felici. Inoltre Gesù insegnò il principio di ‘porgere l’altra guancia’, di non reagire cioè quando si viene provocati. (Matteo 5:5, 39; 21:5) Alcuni sostengono che questa condotta non sia pratica nell’odierno mondo basato sulla competizione. È però sbagliato concludere che la mitezza cristiana sia sinonimo di viltà o di una personalità debole. Questa mitezza è unita a forte fede, amore per Geova e apprezzamento per le sue giuste vie. Possiede quindi una grande forza.

      Nel corso della storia biblica donne e uomini timorati di Dio sono stati ottimi esempi di mitezza. Ad esempio, “Mosè era di gran lunga il più mansueto [il più mite] di tutti gli uomini che erano sulla superficie della terra”. (Numeri 12:3) Ma si potrebbe mai dire che avesse una personalità debole o che fosse un vile?

      Quando viene messa in contrasto con “le opere della carne”, la mitezza si dimostra superiore. (Galati 5:19-23) La mitezza, per esempio, si rivela pratica quando viene contrapposta all’ira incontrollata. Il poeta romano Orazio osservò: “L’ira è pazzia momentanea. Perciò domina i tuoi sentimenti o i tuoi sentimenti domineranno te”.

      Agire “con la mansuetudine che appartiene alla sapienza” significa comportarsi in armonia con la personalità, i modi di fare e le vie di Geova. (Giacomo 3:13) Per esempio, un uomo qualificato per insegnare a compagni di fede deve essere gentile, pacifico e calmo, e non aspro, arrogante e dogmatico. (I Timoteo 1:6, 7; II Timoteo 2:24, 25) Ma la mitezza ci può essere anche molto utile in altri campi della vita.

      La mitezza è utile nella vita quotidiana

      La mitezza ci può aiutare nel caso dovessero sorgere problemi con i nostri vicini. Ha aiutato Cathy. Mentre in compagnia di amici mangiava nel giardino di casa sua, uno dei figli dei suoi ospiti salì sulla catasta ordinata della legna da ardere del vicino. Il ragazzo fece cadere parte della catasta proprio mentre il vicino guardava dalla finestra. Furibondo, questi si precipitò fuori, rimproverando la famiglia di Cathy, il ragazzo che aveva provocato il danno e i suoi genitori. Anziché mettersi a discutere, però, i padroni di casa fecero il possibile per placare l’ira del vicino infuriato. Risposero in modo mite. Il giorno dopo, Cathy preparò il pane per la sua famiglia e fece due pagnotte in più per il vicino e la moglie. Ebbene, questo gesto di benignità umana, senza che venisse menzionato l’incidente durante il quale era stata mostrata mitezza, fu tutto ciò che servì per allentare la tensione e ripristinare buoni rapporti.

      È stato detto che un buon sovrintendente è quello che si prende meno lodi di quelle che merita se le cose riescono bene e che si assume più responsabilità di quelle che gli spettano se qualcosa non va. Don, che dirige una squadra di operai edili, segue questa linea di azione mite e ottiene risultati. In una circostanza, il sovrintendente di un progetto di costruzione si irritò per il modo in cui era stato costruito qualcosa. Chiese: “Di chi è la colpa?” Anche se era stato un altro operaio a non seguire gli ordini di Don, questi rispose: “È stata colpa mia. Non mi sono spiegato con sufficiente chiarezza da far capire ai miei uomini come andava costruito”. D’altra parte, quando gli altri lo lodano per un lavoro di costruzione ben fatto, Don risponde: “Il merito va a questi uomini”. Per i suoi modi di agire miti e per la forza della sua personalità, Don è amato e rispettato tanto dai suoi superiori quanto dai suoi operai.

      I medesimi princìpi valgono allorché i testimoni di Geova fanno visita ai loro vicini mentre svolgono il ministero di campo. Alcuni non apprezzano queste visite e possono persino adirarsi. Ma la mitezza aiuta i Testimoni che predicano a non attribuire cattivi motivi ai loro interlocutori e a non giudicarli in modo aspro. Anche se i testimoni di Geova sono mossi da buoni motivi, non può forse essere successo che la loro visita abbia interrotto la persona mentre era intenta a fare qualcosa di piacevole? Lo hanno svegliato? La mitezza porta ad agire con riguardo in queste circostanze. — I Pietro 3:15.

      In maniera simile, se uno ‘fa un passo falso prima che se ne renda conto’, la mitezza aiuta gli anziani cristiani a rimanere equilibrati mentre gli danno consigli. Il loro obiettivo non è quello di punire quest’uomo, ma di ‘ristabilirlo’, come fa un medico che con delicatezza risistema un osso che si è slogato. In effetti, coloro che sono spiritualmente qualificati non devono mai dimenticare che devono cercare di ristabilire colui che ha sbagliato “con uno spirito di mitezza”. — Galati 6:1.

      Continuate a perseguire la mitezza

      La qualità della mitezza si può paragonare a terreno in cui gli altri frutti dello spirito di Dio vengono più facilmente coltivati e preservati. Se siamo miti, saremo più pronti a sottometterci alla guida dello spirito di Geova. E, se mostriamo mitezza, Dio ci benedirà, dal momento che ama i mansueti e i miti. — Isaia 29:18-21; 61:1.

      La gente si affollava attorno a Gesù perché lui era “d’indole mite e modesto di cuore”. (Matteo 11:28, 29) Un’indole di questo genere attrae coloro che sono sinceri, proprio come in una notte gelida un bel fuoco attrae i viaggiatori stanchi. Chi è mansueto e mite è senza dubbio una compagnia piacevole. Com’è importante, quindi, che perseguiamo “mitezza di temperamento”! (I Timoteo 6:11) Sì, rivestiamoci di mitezza.

      [Nota in calce]

      a Grande Lessico del Nuovo Testamento, di G. Kittel e G. Friedrich, ediz. italiana a cura di F. Montagnini, G. Scarpat e O. Soffritti, Paideia 1977, Vol. XI, col. 66.

      [Immagine a pagina 30]

      Gesù Cristo manifestò mitezza. E voi?

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