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  • I vostri figli sono in pericolo!
    Svegliatevi! 1993 | 8 ottobre
    • I vostri figli sono in pericolo!

      Le molestie sessuali ai bambini sono una squallida realtà in questo mondo malato. Secondo la rivista Lear’s questo problema “è più diffuso del cancro, più diffuso delle malattie cardiache, più diffuso dell’AIDS”. Svegliatevi! si sente perciò in dovere di cercare di mettere in guardia i suoi lettori contro questo pericolo e di indicare cosa si può fare al riguardo. — Confronta Ezechiele 3:17-21; Romani 13:11-13.

      NEGLI ultimi anni in tutto il mondo le molestie sessuali ai bambini hanno fatto molto scalpore. Ma i mass media, richiamando l’attenzione su tanti personaggi famosi che hanno rivelato pubblicamente di aver subìto abusi nell’infanzia, hanno favorito il diffondersi di alcune idee distorte. C’è chi crede che tutto questo parlare degli abusi ai minori sia solo l’ultima moda. In realtà tali abusi sessuali non sono affatto una novità. Sono un problema antico quasi quanto l’uomo.

      Un problema antico

      Circa 4.000 anni fa le città di Sodoma e Gomorra erano famose per la loro depravazione. Evidentemente la pedofilia era uno dei tanti vizi di quella zona. Genesi 19:4 descrive una folla di abitanti di Sodoma che andava “dal ragazzo al vecchio”, e dice che costoro, in preda all’eccitazione sessuale, volevano violentare i due ospiti di Lot. Pensate: Perché mai dei semplici ragazzi erano eccitati dall’idea di violentare dei maschi? È ovvio che erano già stati iniziati alle perversioni omosessuali.

      Secoli dopo la nazione di Israele entrò nel paese di Canaan. Lì incesto, sodomia, bestialità, prostituzione e addirittura il sacrificio rituale di bambini a dèi demonici erano talmente diffusi che tutte queste azioni ignobili dovettero essere espressamente vietate nella Legge mosaica. (Levitico 18:6, 21-23; 19:29; Geremia 32:35) Nonostante gli avvertimenti divini, gli israeliti ribelli, compresi alcuni loro governanti, adottarono queste pratiche detestabili. — Salmo 106:35-38.

      Le antiche Grecia e Roma, però, erano molto peggio di Israele sotto questo aspetto. In entrambe era diffuso l’infanticidio, e in Grecia era una pratica comunemente accettata che uomini più vecchi avessero rapporti con ragazzini. In ogni città dell’antica Grecia prosperavano bordelli di ragazzi. Nell’impero romano la prostituzione minorile era talmente diffusa che furono istituite tasse e festività speciali specificamente per tale attività. Nelle arene, ragazzine venivano violentate e costrette ad avere rapporti sessuali con animali. Simili atrocità erano comuni anche in molte altre nazioni antiche.

      Che dire dell’era moderna? Oggi l’umanità è forse troppo civilizzata perché fioriscano queste orrende pratiche sessuali? Quelli che studiano la Bibbia non possono essere di questo avviso. Sanno bene che l’apostolo Paolo definì i nostri giorni “tempi difficili”. Egli descrisse nei particolari il dilagare dell’egoismo e dell’amore per i piaceri e la scomparsa del normale amore familiare che minano la società moderna, e aggiunse: “Uomini malvagi e impostori progrediranno di male in peggio”. (2 Timoteo 3:1-5, 13; Rivelazione 12:7-12) Le molestie sessuali ai bambini, così spesso perpetrate da “uomini malvagi e impostori”, sono peggiorate?

      Un problema urgente

      Le aggressioni sessuali subite dai bambini sono spesso tenute segrete, al punto da essere definite forse il delitto meno denunciato. Ciò nondimeno, questi delitti sono aumentati vertiginosamente negli ultimi decenni. Negli Stati Uniti, il Los Angeles Times ha condotto un sondaggio in merito: ne è emerso che il 27 per cento delle donne e il 16 per cento degli uomini aveva subìto abusi sessuali nell’infanzia. Sono statistiche scioccanti, eppure altre stime accurate relative agli Stati Uniti hanno fornito dati sensibilmente più alti.

      In Malaysia, negli ultimi dieci anni le denunce di molestie ai bambini sono quadruplicate. In Thailandia, nel corso di un sondaggio, circa il 75 per cento degli uomini ha ammesso di frequentare prostitute-bambine. In Germania le autorità calcolano che ogni anno ben 300.000 bambini subiscano abusi sessuali. Secondo il quotidiano sudafricano Cape Times, le denunce di questi abusi sono aumentate del 175 per cento in un recente triennio. Nei Paesi Bassi e in Canada i ricercatori hanno scoperto che circa un terzo di tutte le donne ha subìto abusi sessuali nell’infanzia. In Finlandia il 18 per cento delle ragazze che frequentano la nona classe (che hanno 15 o 16 anni) e il 7 per cento dei ragazzi ha dichiarato di aver avuto rapporti sessuali con qualcuno che aveva almeno 5 anni più di loro.

      In vari paesi sono venute a galla notizie preoccupanti di sètte religiose che sottopongono i bambini a sadiche pratiche sessuali e a torture. Spesso chi si dichiara vittima di tali reati viene trattato con incredulità anziché con compassione.

      Le molestie nei confronti dei bambini, perciò, non sono una novità né una cosa rara; sono un problema antico che oggi ha raggiunto proporzioni epidemiche. Le conseguenze possono essere disastrose. Molte persone che ne sono state vittime si sentono profondamente indegne e hanno scarsa stima di sé. Gli esperti in questo campo hanno elencato, tra le comuni ripercussioni che l’incesto ha sulle ragazze che ne sono vittime, cose come fuga da casa, droga, alcolismo, depressione, tentato suicidio, delinquenza, promiscuità sessuale e disturbi del sonno o dell’apprendimento. Tra le conseguenze a lungo termine ci possono essere incapacità di assolvere il ruolo di madre, frigidità, sfiducia negli uomini, matrimonio con un pedofilo, lesbismo, prostituzione e molestie ai bambini.

      Queste conseguenze non sono inevitabili per chi ha subìto abusi nell’infanzia, né alcuno può giustificare una condotta sbagliata in base al semplice fatto che in passato ha subìto violenza. Le vittime di abusi sessuali non sono predestinate a diventare persone immorali o delinquenti, né possono esimersi da ogni responsabilità per quanto riguarda le scelte che fanno poi nella vita. Ad ogni modo, il rischio di simili conseguenze per le vittime è reale. In vista di ciò, è sempre più pressante la domanda: Come possiamo proteggere i nostri figli dalle molestie sessuali?

  • Come possiamo proteggere i nostri figli?
    Svegliatevi! 1993 | 8 ottobre
    • Come possiamo proteggere i nostri figli?

      “Non dirlo a nessuno. Sarà il nostro segreto”.

      “Nessuno ti crederebbe”.

      “Se lo dici, i tuoi genitori non ti vorranno più bene. Sapranno che è stata colpa tua”.

      “Non vuoi più essere la mia amichetta più cara?”

      “Non vuoi mica che io vada in prigione, vero?”

      “Se lo dici ammazzerò i tuoi genitori”.

      DOPO aver usato i bambini per soddisfare brame pervertite, dopo averli derubati della sicurezza e dell’innocenza, gli aggressori dei bambini vogliono ancora qualcosa dalle loro vittime: il SILENZIO. Per ottenerlo fanno leva sulla vergogna, sulla segretezza e anche sulla paura. Ai bambini viene così tolta l’arma migliore che possiedono per difendersi dagli abusi: la volontà di parlare, di aprirsi e di chiedere protezione a un adulto.

      Purtroppo, spesso il mondo degli adulti fa involontariamente il gioco di chi abusa dei bambini. In che modo? Rifiutandosi di riconoscere questo pericolo, avvolgendolo in un alone di segretezza, credendo a vecchi luoghi comuni. Ignoranza, disinformazione e silenzio servono a proteggere gli aggressori, non le loro vittime.

      Ad esempio, di recente la Conferenza Canadese dei Vescovi Cattolici è giunta alla conclusione che è stata “una generale omertà” a far sì che gravi episodi di abusi all’infanzia continuassero per decenni tra gli ecclesiastici cattolici. La rivista Time, in un articolo sulla diffusa piaga dell’incesto, ha menzionato anch’essa l’“omertà” come fattore che “contribuisce solo a perpetuare la tragedia” nelle famiglie.

      Secondo Time, però, questo muro di omertà sta finalmente crollando. Come mai? In breve, grazie all’informazione. Come afferma la rivista Asiaweek, “tutti gli esperti sono d’accordo che la miglior difesa nei confronti degli abusi all’infanzia è la consapevolezza del pubblico”. Per difendere i propri figli, i genitori devono capire in che consiste la minaccia. Non fatevi ingannare da idee sbagliate che proteggono chi abusa dei bambini anziché i bambini stessi. — Vedi il riquadro qui sotto.

      Informate i vostri figli!

      Il saggio re Salomone disse a suo figlio che conoscenza, sapienza e capacità di pensare potevano proteggerlo “dalla cattiva via, dall’uomo che pronuncia cose perverse”. (Proverbi 2:10-12) Non è proprio ciò di cui i bambini hanno bisogno? Un rapporto dell’FBI che analizza il comportamento di chi molesta i bambini spiega, al sottotitolo “La vittima ideale”: “Per la maggior parte dei bambini il sesso è un argomento tabù sul quale ricevono poche informazioni accurate, specie dai genitori”. (Child Molesters: A Behavioral Analysis) Non permettete che i vostri figli siano “vittime ideali”. Istruiteli in campo sessuale.a Ad esempio, non dovrebbe mai accadere che un bambino o una bambina raggiungano la pubertà senza sapere quali trasformazioni subirà il loro corpo in questo periodo. L’ignoranza li renderà confusi, in preda alla vergogna . . . e vulnerabili.

      Una donna che chiameremo Janet da bambina fu vittima di abusi sessuali, e anni dopo i suoi due figli ebbero la stessa sorte. Lei ricorda: “In casa nostra non parlavamo mai di sesso. Perciò crebbi provando imbarazzo verso questo argomento. Me ne vergognavo. E quando a mia volta ho avuto figli, è stata la stessa cosa. Riuscivo a parlare con i figli degli altri, ma non con i miei. Credo che questo non sia salutare perché i figli sono vulnerabili se non si parla loro di queste cose”.

      Si può insegnare ai bambini a evitare le molestie sin dalla tenera età. Quando insegnate loro come si chiamano parti del corpo come la vagina, le mammelle, l’ano o il pene, spiegate che queste parti sono buone, speciali, ma sono personali. “Gli altri non hanno il permesso di toccarle, nemmeno mamma e papà, e nemmeno un dottore, a meno che mamma o papà non siano presenti o non gli abbiano dato il permesso di farlo”.b L’ideale sarebbe che a dare queste informazioni fossero tutt’e due i genitori o ciascun tutore adulto.

      Sherryll Kraizer, autrice di un libro che spiega come proteggere i bambini, fa notare che mentre di fronte a un aggressore i bambini dovrebbero sentirsi liberi di ignorarlo, gridare o scappare via, molti bambini che hanno subìto abusi sessuali in seguito spiegano che non volevano sembrare maleducati. (The Safe Child Book) I bambini hanno quindi bisogno di sapere che alcuni adulti fanno cose cattive e che i bambini non sono tenuti ad ubbidire a chi dice loro di fare qualcosa di sbagliato, chiunque egli sia. In tali casi i bambini hanno perfettamente il diritto di dire di no, proprio come fecero Daniele e i suoi compagni con gli adulti babilonesi che volevano far mangiare loro cibi impuri. — Daniele 1:4, 8; 3:16-18.

      Un metodo di insegnamento che molti raccomandano è giocare a “Cosa faresti se . . . ?” Potreste chiedere, ad esempio: “Cosa faresti se la maestra ti dicesse di dare un pugno a un altro bambino?” Oppure: “Cosa faresti se (mamma, papà, un sacerdote, un poliziotto) ti dicesse di buttarti giù da un palazzo molto alto?” Il bambino forse risponderà in maniera inesatta, o del tutto sbagliata, ma non correggetelo aspramente. In questo gioco non è necessario turbare o spaventare il bambino, anzi: gli esperti raccomandano di farlo in maniera benevola, amorevole, anche divertente.

      Poi insegnate ai bambini a respingere le manifestazioni di affetto che non sono appropriate o che li fanno sentire a disagio. Chiedete ad esempio: “Cosa faresti se un amico di mamma o di papà volesse baciarti in un modo che ti facesse sentire strana (o strano)?”c Spesso è meglio incoraggiare i bambini a mostrare cosa farebbero in simili circostanze, giocando a “Facciamo finta che”.

      Allo stesso modo, i bambini possono imparare a resistere ad altre tattiche usate dagli aggressori. Ad esempio, potreste chiedere: “Cosa faresti se qualcuno ti dicesse: ‘Lo sai che sei la bambina che mi piace di più? Vuoi diventare la mia amichetta?’” Quando i bambini imparano a resistere a queste tattiche, trattatene altre. Potreste chiedere: “Cosa risponderesti se qualcuno ti dicesse: ‘Non vuoi farmi soffrire, vero?’” Mostrate ai bambini come dire di no a parole e con gesti chiari e decisi. Ricordate che chi vuole approfittare di un bambino spesso osserva in che modo questo reagisce ad approcci subdoli. Perciò i bambini devono imparare a opporsi fermamente e a dire: “Lo dico alla mamma (o a papà)”.

      Siate costanti nell’addestramento

      Non limitate questo addestramento a una sola chiacchierata. I bambini hanno bisogno che le cose vengano ripetute spesso. Decidete voi fino a che punto è bene essere espliciti, ma siate costanti.

      Accertatevi, ad esempio, di prevenire qualsiasi tentativo da parte di qualche malintenzionato di stringere un patto segreto. I bambini dovrebbero sapere che non è mai giusto che un adulto chieda loro di non rivelare un segreto al papà o alla mamma. Rassicurateli che è sempre bene che raccontino tutto, anche se hanno promesso di non farlo. (Confronta Numeri 30:12, 16). Alcuni che abusano sessualmente dei bambini li ricattano se sanno che hanno trasgredito a qualche regola della famiglia. Il loro ragionamento è: “Non dirò a nessuno quello che hai fatto se tu non dirai a nessuno quello che faccio io”. Perciò i bambini devono sapere che anche in casi del genere i genitori non se la prenderanno mai con loro se riferiranno quello che sta succedendo. Parlando con i genitori non si rischia nulla.

      I bambini dovrebbero anche saper resistere alle minacce. Alcuni molestatori hanno ucciso piccoli animali di fronte a un bambino minacciando di fare la stessa cosa ai suoi genitori. Altri hanno avvertito la loro vittima che avrebbero abusato dei suoi fratellini o delle sue sorelline. Perciò insegnate ai vostri figli a smascherare sempre chi abusa di loro, per quanto terribili possano essere le sue minacce.

      Sotto questo aspetto la Bibbia può essere un utile strumento didattico. Dal momento che sottolinea in maniera così vivida l’onnipotenza di Geova, essa può rendere meno paurose le minacce del molestatore. I bambini devono sapere che, qualsiasi minaccia venga fatta, Geova è in grado di aiutare i suoi servitori. (Daniele 3:8-30) Anche quando persone cattive fanno del male a quelli che Geova ama, egli in seguito può sempre rimediare al danno e volgere di nuovo le cose in bene. (Giobbe, capitoli 1, 2; 42:10-17; Isaia 65:17) Assicurate loro che Geova vede tutto, anche quelli che si comportano male e i buoni che fanno del loro meglio per opporsi a loro. — Confronta Ebrei 4:13.

      Cauti come serpenti

      È raro che un pedofilo usi la forza per molestare un bambino o una bambina. In genere costoro preferiscono prima fare amicizia con i bambini. È quindi appropriato il consiglio di Gesù di essere “cauti come serpenti”. (Matteo 10:16) La stretta sorveglianza da parte di genitori amorevoli è una delle misure più efficaci per prevenire abusi. Alcuni molestatori cercano di adocchiare qualche bambino solo in un luogo pubblico e iniziano una conversazione per stuzzicare la sua curiosità. (“Ti piacciono le moto?”, “Vieni a vedere i cuccioli che ho nel furgoncino!”) È vero che non potete stare con i figli in ogni momento, e gli esperti di pedagogia riconoscono che i bambini hanno bisogno di una certa libertà di movimento. I genitori saggi, però, sono cauti onde non concedere prematuramente troppa libertà.

      Accertatevi di conoscere bene qualsiasi adulto o ragazzo che sta in compagnia dei vostri figli, e prestate speciale attenzione quando si tratta di decidere chi baderà ai figli in vostra assenza. Diffidate delle baby-sitter con cui i vostri bambini si sentono strani o a disagio. Allo stesso modo, fate attenzione se qualche adolescente sembra interessarsi troppo dei bambini piccoli e non ha amici della sua età. Controllate bene asili e scuole: vedete tutti i locali e parlate con il personale, osservando attentamente come si comporta con i bambini. Chiedete se ogni tanto, senza preavviso, potete fare un salto per vedere i vostri bambini: se non ve lo permettono, cercate un’altra struttura. — Vedi Svegliatevi! dell’8 dicembre 1987, pagine 3-11.

      La triste verità, però, è che neanche il miglior genitore può avere il pieno controllo di tutto ciò che capita ai figli. — Ecclesiaste 9:11.

      Se però padre e madre collaborano, c’è una cosa su cui possono avere il controllo: l’ambiente domestico. E visto che è in famiglia che si verifica la maggior parte degli abusi all’infanzia, sarà questo il tema del prossimo articolo.

      a Vedi Svegliatevi! del 22 febbraio 1992, pagine 3-11, e dell’8 luglio 1992, pagina 30.

      b Naturalmente, i genitori devono lavare e cambiare i bambini molto piccoli, e in tali circostanze lavano le loro parti intime. Tuttavia insegnate ai vostri figli a lavarsi da soli fin da piccoli; secondo alcuni esperti sarebbe bene che a tre anni essi avessero già imparato a lavarsi le parti intime, se possibile.

      c Alcuni esperti avvertono che costringendo i bambini a baciare o abbracciare tutti quelli che richiedono simili manifestazioni di affetto si rischia di vanificare questo addestramento. Perciò alcuni genitori insegnano ai figli a scusarsi educatamente o a fare qualcos’altro quando vengono fatte loro richieste indesiderate.

      Chiese aiuto a gran voce

      “GIOVANE invoca Geova e scampa all’abuso sessuale”, titolava il quotidiano americano The Arizona Republic del 5 maggio 1993. Un uomo aveva rapito un ragazzo tredicenne minacciandolo con una pistola, e l’aveva condotto nel suo appartamento. Quando il giovane gridò: “Geova, aiutami!”, l’uomo rimase scioccato e lasciò andare il ragazzo. In seguito fu arrestato dalla polizia.

      Anche se invocare il nome di Geova in queste circostanze è certamente appropriato, questo non significa che i servitori di Geova siano immuni dalle aggressioni in questi difficili “ultimi giorni”. (2 Timoteo 3:1-5, 13) I genitori cristiani devono quindi insegnare ai figli a usare cautela con tutti gli estranei, anche con quelli che sembrano avere autorità.

  • Idee sbagliate che molti hanno
    Svegliatevi! 1993 | 8 ottobre
    • Idee sbagliate che molti hanno

      Idea sbagliata: Ad abusare dei bambini sono di solito estranei, persone disadattate e squilibrate che rapiscono i bambini e li violentano usando la forza.

      Nella stragrande maggioranza dei casi — secondo alcune stime nell’85-90 per cento dei casi — il molestatore è una persona che il bambino conosce e di cui si fida. Anziché usare la forza, i molestatori di solito inducono i bambini a compiere atti sessuali per gradi, approfittando della loro limitata esperienza e capacità di ragionare. (Confronta 1 Corinti 13:11 e Proverbi 22:15). Questi molestatori non sono i classici tipi solitari che si aggirano con la bava alla bocca. Molti di loro sono alquanto religiosi, rispettati e apprezzati nella comunità. Secondo l’FBI, “concludere che qualcuno non sia un pedofilo solo perché è gentile, va in chiesa, lavora sodo, è buono con gli animali e così via è assurdo”. Ricerche recenti fanno pensare che è anche sbagliato immaginare che tutti i molestatori siano maschi o che tutte le vittime siano bambine.

      Idea sbagliata: I bambini fantasticano o dicono bugie per quanto riguarda gli abusi sessuali.

      Normalmente i bambini sono troppo inesperti o ingenui in campo sessuale per inventarsi specifiche accuse di abusi, anche se alcuni bambini piccoli possono confondersi sui dettagli. Anche i ricercatori più scettici sono d’accordo che quasi sempre le accuse di abusi sono fondate. Prendete un libro che tratta proprio di false accuse di abusi sessuali (Sex Abuse Hysteria—Salem Witch Trials Revisited).a Questo libro ammette: “I veri abusi sessuali all’infanzia sono diffusi, e la stragrande maggioranza delle accuse di abusi sessuali fatte da bambini . . . (forse il 95% o più) sono probabilmente fondate”. Per i bambini è difficilissimo riferire di aver subìto un abuso. Quando mentono al riguardo, quasi sempre è per negare l’abuso anche se in realtà questo c’è stato.

      Idea sbagliata: I bambini sono seducenti e spesso è per colpa della loro condotta che subiscono abusi.

      Quest’idea è particolarmente distorta perché in effetti dà la colpa degli abusi alla vittima. I bambini non hanno un concetto chiaro della sessualità. Non hanno idea di cosa implichi questa attività o di come li cambierà. Sono quindi incapaci di dare qualsiasi tipo di consenso. La colpa dell’abuso è di chi lo commette e di nessun altro. — Confronta Luca 11:11, 12.

      Idea sbagliata: Quando i bambini rivelano di aver subìto un abuso sessuale, i genitori dovrebbero incoraggiarli a non parlarne e a dimenticare l’accaduto.

      Gli interessi di chi vengono fatti se i bambini tacciono? Non sono forse gli interessi di chi ha commesso l’abuso? In realtà gli studi indicano che negare l’accaduto e soffocare i sentimenti può essere il modo meno efficace per affrontare il trauma dell’abuso. Da uno studio condotto in Inghilterra su un gruppo di persone che nell’infanzia erano state vittime di abusi e che avevano tentato di superare il trauma in nove modi diversi è emerso che quelli che avevano negato, evitato o rimosso mentalmente l’argomento avevano incontrato, da adulti, i maggiori problemi di disadattamento e di angoscia. Se aveste subìto una terrificante aggressione, vorreste che vi venisse detto di non parlarne? Perché dire una cosa del genere a un bambino? Se invece il bambino ha modo di reagire normalmente a un evento così terribile, ad esempio sfogando dolore, rabbia o tristezza, a suo tempo potrà chiudere il capitolo dell’abuso.

      a In alcune cause di divorzio gli adulti implicati hanno usato come arma accuse di abusi all’infanzia.

  • Se vostro figlio o vostra figlia subissero degli abusi
    Svegliatevi! 1993 | 8 ottobre
    • Se vostro figlio o vostra figlia subissero degli abusi

      PER fermare gli abusi, bisogna accorgersi che esistono. Nei numerosi libri sull’argomento gli esperti hanno elencato decine di sintomi caratteristici a cui i genitori dovrebbero fare attenzione. Questi includono: dolori accusati nel momento di orinare o defecare, infezioni genitali, abrasioni o lesioni nell’area genitale, enuresi improvvisa (pipì a letto), perdita dell’appetito o altri problemi collegati al mangiare, comportamento sessuale precoce, improvvisa paura di stare in luoghi come la scuola o certe parti della casa, crisi di panico, estrema paura di spogliarsi, paura di rimanere da soli con una persona conosciuta e autolesionismo.

      Badate però di non giungere a conclusioni affrettate. La maggior parte di questi sintomi di per sé non significano necessariamente che un bambino sia stato davvero vittima di abusi sessuali. Ciascuno di essi potrebbe indicare l’esistenza di qualche altro problema. Se però notate dei sintomi preoccupanti in un bambino, o in una bambina, affrontate l’argomento con dolcezza, forse dicendo qualcosa come: “Se qualcuno ti dovesse toccare in un modo che ti fa sentire a disagio, sappi che me lo puoi sempre dire, e io farò tutto il possibile per proteggerti. Ti è mai successo qualcosa di simile?” — Proverbi 20:5.

      Se vostro figlio o vostra figlia rivelerà di aver subìto abusi sessuali, vi sentirete senz’altro affranti. Ma ricordate: Il modo in cui reagirete sarà determinante per il suo ricupero. Vostro figlio (o vostra figlia) ha portato un peso insostenibile e ha bisogno che voi, con tutta la vostra forza di adulti, solleviate questo peso dalle sue spalle. Lodatelo per avere avuto il coraggio di raccontarvi l’accaduto. Rassicuratelo ripetutamente che farete del vostro meglio per proteggerlo, che la colpa è stata di chi ha abusato di lui e non sua, che lui non è “cattivo” e che gli volete bene.

      Alcuni consulenti legali consigliano di denunciare l’abuso alle autorità prima possibile. In alcuni paesi la legge può richiederlo. In altri invece può darsi che la legge offra ben poche garanzie che il colpevole sarà punito.

      Ma che fare se ad aver commesso l’abuso è il proprio amato coniuge? Triste a dirsi, molte donne non agiscono in modo risoluto. Certo, non è per niente facile accettare l’idea di essere sposate con un uomo che abusa dei bambini. I legami sentimentali, e anche le considerazioni di ordine economico, possono essere molto forti. Una moglie che si trovasse in questa situazione potrebbe anche rendersi conto che se lei intervenisse suo marito potrebbe perdere la famiglia, il lavoro e la reputazione.a La dura realtà, però, è che il marito potrebbe semplicemente raccogliere ciò che ha seminato. (Galati 6:7) I figli innocenti, d’altra parte, possono rimetterci molto di più se non vengono creduti e protetti. È in gioco tutto il loro futuro. Essi non hanno le risorse che ha un adulto. Il trauma può lasciare un segno e strascichi che dureranno per tutta la vita. Sono loro che hanno bisogno e che meritano di essere trattati con tenerezza. — Confronta Genesi 33:13, 14.

      I genitori devono quindi fare ogni ragionevole sforzo per proteggere i figli! Molti genitori responsabili decidono di rivolgersi a uno specialista per aiutare i figli molestati. Proprio come fareste con un medico, accertatevi che tale specialista rispetti le vostre idee religiose.b Aiutate vostro figlio o vostra figlia a riacquistare stima di sé manifestando di continuo il vostro amore di genitore nei suoi confronti.

      a In realtà chi molesta i bambini è già nei guai e ha estremo bisogno di aiuto. Anche se costui dice di essere dispiaciuto, il coniuge può chiedersi: Perché non ha confessato ciò che ha fatto prima di essere smascherato dalla sua vittima?

      b Ad esempio, quando sorge il problema delle trasfusioni di sangue i testimoni di Geova si accertano che il medico rispetti le loro idee religiose.

  • Prevenzione in famiglia
    Svegliatevi! 1993 | 8 ottobre
    • Prevenzione in famiglia

      Monique aveva nove anni quando lui cominciò ad abusare di lei. Prima si mise a spiarla quando si spogliava; poi iniziò ad entrare in camera sua di notte e a toccarle le parti intime. Quando lei si opponeva, diventava furioso. Una volta addirittura la aggredì con un martello e la buttò giù per una rampa di scale. “Nessuno mi credeva”, ricorda Monique. Nemmeno sua madre. Il molestatore era il suo patrigno.

      IL PERICOLO più grande per i bambini non è rappresentato dallo sconosciuto che si nasconde dietro i cespugli, ma dai componenti della famiglia. La stragrande maggioranza degli abusi sessuali si verifica nell’ambito familiare. Perciò, come si può fortificare maggiormente la famiglia contro gli abusi?

      Nel suo libro Slaughter of the Innocents (La strage degli innocenti), lo storico Sander J. Breiner analizza gli abusi all’infanzia in cinque antiche civiltà: Egitto, Cina, Grecia, Roma e Israele. Egli giunge alla conclusione che, anche se in Israele gli abusi esistevano, erano relativamente rari in paragone con le altre quattro civiltà. Perché? Perché a differenza di quanto accadeva nei popoli vicini, agli israeliti veniva insegnato ad avere rispetto per le donne e i bambini: un atteggiamento illuminato il cui merito era delle Sacre Scritture. Quando seguivano la legge divina nella vita familiare, gli israeliti prevenivano gli abusi all’infanzia. Oggi le famiglie hanno più che mai bisogno di queste norme pure e pratiche.

      Leggi morali

      La legge della Bibbia esercita un’influenza sulla vostra famiglia? Ad esempio, Levitico 18:6 dice: “Non vi dovete avvicinare, nessun uomo di voi, ad alcun suo stretto parente carnale per scoprirne la nudità. Io sono Geova”. In maniera analoga, l’odierna congregazione cristiana applica norme severe contro ogni forma di abuso sessuale. Chiunque abusa sessualmente di un bambino rischia di essere disassociato, espulso dalla congregazione.a — 1 Corinti 6:9, 10.

      Tutte le famiglie dovrebbero conoscere e ripassare insieme tali leggi. Deuteronomio 6:6, 7 esorta: “E queste parole che oggi ti comando devono essere nel tuo cuore; e le devi inculcare a tuo figlio e parlarne quando siedi nella tua casa e quando cammini per la strada e quando giaci e quando ti levi”. Per inculcare queste leggi non basta fare saltuariamente una predica ai figli: ci deve essere regolarmente vero dialogo. Di tanto in tanto, sia la madre che il padre dovrebbero ribadire le leggi di Dio sull’incesto e il motivo amorevole per cui queste leggi esistono.

      Potreste anche usare racconti come quello di Tamar e Amnon, figli di Davide, per mostrare ai bambini che in campo sessuale ci sono limiti che nessuno — neanche un parente stretto — dovrebbe mai oltrepassare. — Genesi 9:20-29; 2 Samuele 13:10-16.

      Il rispetto per questi princìpi si può mostrare anche con le disposizioni pratiche che si prendono. In un paese orientale le ricerche hanno indicato che molti casi di incesto si verificano in famiglie dove i figli dormono con i genitori anche se ciò non è reso necessario da ragioni economiche. Analogamente, se è possibile evitarlo, in genere non è saggio che, quando crescono, fratellini e sorelline dormano nello stesso letto o nella stessa camera. Anche quando il luogo in cui si vive è angusto, i genitori dovrebbero usare giudizio nel decidere dove dormirà ciascun membro della famiglia.

      La legge biblica proibisce l’ubriachezza, spiegando che può portare alla perversione. (Proverbi 23:29-33) In base a uno studio, dal 60 al 70 per cento circa delle vittime di incesto ha riferito che prima di abusare di loro il genitore colpevole aveva bevuto.

      Un capofamiglia amorevole

      I ricercatori riscontrano che gli abusi sessuali sono più frequenti nelle famiglie in cui il marito è dispotico. L’idea molto diffusa che le donne esistano solo per soddisfare i bisogni dei maschi è scritturalmente sbagliata. Alcuni uomini usano questa idea non cristiana per giustificare il fatto che cercano in una figlia quello che non riescono ad avere dalla moglie. Questo tipo di oppressione può spingere le donne che si trovano in tale situazione a perdere l’equilibrio emotivo. Molte arrivano addirittura a perdere l’istinto naturale di proteggere i figli. (Confronta Ecclesiaste 7:7). D’altra parte, uno studio ha dimostrato che nelle famiglie in cui il padre è maniaco del lavoro e rimane molto spesso fuori casa, a volte si sono verificati casi di abusi sessuali da parte della madre nei confronti del figlio.

      Che dire della vostra famiglia? Come marito prendete con serietà il vostro ruolo di capo, oppure abdicate in favore di vostra moglie? (1 Corinti 11:3) Trattate la moglie con amore, onore e rispetto? (Efesini 5:25; 1 Pietro 3:7) Tenete in considerazione i suoi punti di vista? (Genesi 21:12; Proverbi 31:26, 28) E che dire dei figli? Li considerate preziosi? (Salmo 127:3) Oppure per voi sono solo un peso, e siete pronti a sfruttarli? (Confronta 2 Corinti 12:14). Eliminate dalla vostra famiglia idee distorte e antiscritturali sui ruoli dei vari componenti, e la fortificherete maggiormente contro gli abusi.

      Un luogo in cui sentirsi al sicuro

      Una giovane che chiameremo Sandra dice: “La mia intera situazione familiare contribuiva agli abusi. La mia famiglia era isolata, e ciascun familiare era isolato dagli altri”. Isolamento, estrema severità e riserbo ossessivo: queste qualità non scritturali caratterizzano le famiglie in cui si verificano gli abusi. (Confronta 2 Samuele 12:12; Proverbi 18:1; Filippesi 4:5). Create un’atmosfera familiare in cui i figli possano sentirsi emotivamente al sicuro. La casa dovrebbe essere un luogo in cui si sentono edificati, liberi di aprirsi e di parlare francamente.

      Inoltre, i bambini hanno grande bisogno di dimostrazioni di affetto: abbracciateli, accarezzateli, teneteli per mano, giocate con loro. Non andate all’altro estremo, evitando queste dimostrazioni di amore per paura degli abusi sessuali. Mostrando loro affetto in modo aperto e caloroso e lodandoli, insegnate ai figli che sono preziosi. Sandra ricorda: “Secondo mia mamma, fare un complimento a qualcuno era sempre sbagliato, qualunque fosse il motivo. Lo rendeva presuntuoso”. Sandra sopportò in silenzio abusi sessuali per almeno dieci anni. I bambini che non si sentono amati e preziosi possono essere più sensibili alle lodi di un molestatore, al suo “affetto” o alle sue minacce di ritirare tale affetto.

      Un pedofilo che abusò di centinaia di bambini nell’arco di 40 anni ammise che le sue vittime “migliori” erano i bambini che sentivano il bisogno emotivo di un amico come lui. Non create un bisogno del genere nei vostri figli.

      Spezzate il circolo vizioso degli abusi

      Mentre subiva una prova difficile, Giobbe disse: “La mia anima prova certamente disgusto della mia vita. Darò certamente sfogo alla mia preoccupazione circa me stesso. Parlerò, sì, nell’amarezza della mia anima!” (Giobbe 10:1) Analogamente, molti genitori hanno scoperto che possono aiutare i figli aiutando se stessi. In un bollettino d’informazione medica (The Harvard Mental Health Letter) si leggeva di recente: “I forti condizionamenti culturali che impediscono agli uomini di esternare il dolore a quanto pare perpetuano il circolo vizioso degli abusi”. Sembra che gli uomini che non riescono mai a sfogare il dolore che provano avendo subìto abusi sessuali nell’infanzia abbiano maggiori probabilità di abusare a loro volta di bambini. Un libro sull’argomento (The Safe Child Book) spiega che nella maggior parte dei casi quelli che abusano dei bambini hanno subìto essi stessi abusi sessuali nell’infanzia ma non sono mai stati aiutati a riprendersi. Esprimono il loro dolore e la loro rabbia abusando di altri bambini.b — Vedi anche Giobbe 7:11; 32:20.

      I figli possono correre più rischi anche nel caso che la madre non abbia superato il trauma degli abusi subiti in passato. Ad esempio, i ricercatori riferiscono che le donne che hanno subìto abusi sessuali da bambine spesso sposano uomini che abusano dei bambini. Inoltre, se una donna non ha superato il trauma degli abusi subiti, è comprensibile che trovi difficile affrontare questo argomento con i figli. Se si verificano abusi, può non essere in grado di accorgersene e di intervenire. In tal caso i bambini pagano a caro prezzo il mancato intervento della madre.

      In questo modo l’abuso può trasmettersi di generazione in generazione. Naturalmente, molti che preferiscono non parlare del loro doloroso passato sembrano in grado di condurre una vita normale, e questo è lodevole. In molti altri, però, il dolore è più profondo, e questi hanno bisogno di fare uno sforzo cosciente — rivolgendosi se necessario anche a specialisti qualificati — per rimarginare queste gravi ferite dell’infanzia. L’obiettivo è di non sprofondare nell’autocommiserazione. Vogliono spezzare questo circolo vizioso di abusi all’infanzia che piaga la loro famiglia. — Vedi Svegliatevi! dell’8 ottobre 1991, pagine da 3 a 11.

      Gli abusi finiranno

      Se applicate dovutamente, le informazioni che sono state trattate possono ridurre notevolmente le probabilità che nella vostra famiglia si verifichino abusi all’infanzia. Ricordate, però, che quelli che abusano dei bambini agiscono nel segreto, approfittano della fiducia e usano tattiche da adulti con bambini innocenti. È quindi inevitabile che alcuni di loro sembrino farla franca e non vengano puniti per i loro crimini.

      Tuttavia, siate certi che Dio vede ciò che fanno. (Giobbe 34:22) A meno che non si pentano e non cambino condotta, egli non dimenticherà le loro azioni ignobili. A suo tempo li smaschererà. (Confronta Matteo 10:26). E farà giustizia. Geova Dio promette che un giorno tutte queste persone sleali ‘saranno strappate via dalla terra’, dove potrà rimanere solo chi è mansueto, benigno e ama Dio e il prossimo. (Proverbi 2:22; Salmo 37:10, 11, 29; 2 Pietro 2:9-12) Grazie al sacrificio di riscatto di Gesù Cristo abbiamo questa meravigliosa speranza di un nuovo mondo. (1 Timoteo 2:6) Allora, e solo allora, gli abusi finiranno una volta per tutte.

      Nel frattempo dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere i nostri figli. Sono così preziosi! Quasi tutti i genitori sarebbero pronti a rischiare la vita per proteggere i loro piccoli. (Confronta Giovanni 15:13). Se non proteggiamo i nostri figli, le conseguenze possono essere tremende. Se li proteggiamo, diamo loro un dono meraviglioso: un’infanzia da vivere con innocenza e senza traumi. In tal caso potranno sentirsi come il salmista, che scrisse: “Certamente dirò a Geova: ‘Sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio in cui di sicuro confiderò’”. — Salmo 91:2.

      a L’abuso sessuale di un bambino si ha quando si usa un bambino (o una bambina) per soddisfare i propri desideri sessuali. Spesso implica ciò che la Bibbia definisce fornicazione, o pornèia, la quale può includere carezze agli organi genitali, rapporti sessuali e sesso orale o anale. Alcune forme di abuso sessuale, come accarezzare i seni, fare proposte chiaramente immorali, mostrare materiale pornografico a un bambino, voyeurismo ed esibizionismo, possono costituire ciò che la Bibbia condanna come “condotta dissoluta”. — Galati 5:19-21; vedi La Torre di Guardia del 1º settembre 1983, nota in calce a pagina 30.

      b Anche se la maggior parte di coloro che abusano dei bambini ha subìto abusi nell’infanzia, questo non significa che i bambini che subiscono abusi debbano necessariamente fare quella fine. Meno di un terzo di tali bambini finisce per rendersi a sua volta colpevole di abusi all’infanzia.

      Una giovane che per anni è stata vittima dell’incesto ha detto: “L’abuso uccide i bambini, uccide la loro fiducia, il loro diritto all’innocenza. Ecco perché bisogna proteggere i bambini. Ora io devo ricostruire tutta la mia vita. Perché costringere altri bambini a fare altrettanto?”

      Sì, perché?

      Ascoltate i bambini!

      NELLA Columbia Britannica, in Canada, un recente studio ha analizzato la carriera di 30 individui colpevoli di abusi all’infanzia. I risultati sono stati agghiaccianti. Queste 30 persone avevano abusato in totale di 2.099 bambini. Una buona metà di questi molestatori ricopriva incarichi di fiducia, essendo insegnanti, ministri religiosi, amministratori o puericultori. Uno di loro, un dentista cinquantenne, aveva abusato di quasi 500 bambini nell’arco di 26 anni.

      Il Globe and Mail di Toronto, però, fa notare: “Nell’80 per cento dei casi, una o più categorie di persone (tra cui amici o colleghi del molestatore, familiari delle vittime, altri bambini, alcune vittime) avevano negato o minimizzato l’abuso”. Non sorprende dunque che “secondo questo rapporto negazione e incredulità permettono all’abuso di continuare”.

      Alcune vittime avevano denunciato i loro aggressori. Tuttavia, secondo il Globe and Mail, il rapporto afferma che “i genitori delle giovani vittime non erano disposti a credere alle parole dei loro figli”. In maniera analoga, un funzionario governativo tedesco ha riferito di recente una notizia secondo la quale i bambini che subiscono abusi sessuali devono raccontarlo agli adulti ben sette volte prima di essere creduti.

      “Cerca subito aiuto”

      “SE SEI un uomo e compi atti sessuali con bambini, forse dici a te stesso: ‘Le piace’, ‘Me l’ha chiesto lui’, oppure: ‘Le insegno cos’è il sesso’. Stai mentendo a te stesso. I veri uomini non compiono atti sessuali con bambini. Se c’è una parte di te che vuole davvero bene a quel bambino o a quella bambina, smetti. Cerca subito aiuto”. — Proposta di annuncio pubblico, citata nel libro By Silence Betrayed.

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