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  • Qual è la responsabilità del cristiano verso i bisognosi e i malati?
    La Torre di Guardia 1966 | 15 agosto
    • L’amorevole aiuto e interessamento verso le persone bisognose e malate che sono nella congregazione cristiana rafforzano il vincolo d’associazione cristiana. La benignità mostrata a persone fuori della congregazione cristiana è una raccomandazione per la verità a cui il popolo di Geova rende testimonianza. Seguendo il consiglio dell’apostolo Giovanni, dunque, “amiamo non a parole né con la lingua, ma con opera e verità”. — 1 Giov. 3:18; 2 Cor. 6:4-6.

  • Scritture per settembre
    La Torre di Guardia 1966 | 15 agosto
    • Scritture per settembre

      16 Stendi la tua mano verso il cielo, e sul paese d’Egitto scenderanno delle tenebre tali che si potranno toccare. — Eso. 10:21, Na. TG 15/11/65 29

      17 Ha giurato Jahve e non si pente. — Sal. 110:4, Ga. TG 1/6/66 1, 3a

      18 Come . . . riporranno fede in colui del quale non hanno udito parlare? Come, a loro volta, udranno senza qualcuno che predichi? — Rom. 10:14. TG 1/5/66 28-30a

      19 Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri s’apriranno, e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male. — Gen. 3:5, VR. TG 15/6/66 29, 31

      20 Riducendo le città di Sodoma e Gomorra in cenere le condannò, ponendo per gli empi un modello di cose avvenire. — 2 Piet. 2:6. TG 15/8/65 14, 15

      21 Andatevene lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno preparato al diavolo e agli angeli suoi. — Matt. 25:41, Ga. TG 1/9/65 2, 3, 5a

      22 Uno non poteva scorgere l’altro, né, per tre giorni, poté alcuno muoversi dal luogo dov’era. — Eso. 10:23, Na. TG 15/11/65 29

      23 I magi cercarono di far lo stesso coi loro incantesimi per produrre le zanzare, ma non poterono. . . . Ma il cuore di Faraone s’indurò. — Eso. 8:18, 19, VR. TG 1/11/65 26-28a

      24 Vi do un nuovo comandamento. — Giov. 13:34. TG 15/9/65 12, 15a

      25 [Rivestite] la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà. — Efes. 4:24. TG 1/10/65 11a

      26 La mano dell’Eterno riposerà su questo monte, mentre Moab sarà trebbiato . . . l’alta fortezza delle tue mura Ei la demolirà. — Isa. 25:10, 12, VR. TG 15/4/65 29a

      27 L’amore non viene mai meno. — 1 Cor. 13:8. TG 1/12/65 14, 13

      28 Il più giovane d’essi disse al padre: “Padre, dammi la parte della proprietà che mi spetta”. — Luca 15:12. TG 15/1/66 16-18a

      29 Perché indurereste il cuor vostro come gli Egiziani e Faraone indurarono il cuor loro? — 1 Sam. 6:6, VR. TG 1/11/65 10, 12, 13

      30 Uscì con loro anche una moltitudine mista. — Eso. 12:38, Ga. TG 15/11/65 8a

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    La Torre di Guardia 1966 | 15 agosto
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      MINISTERO DI CAMPO

      I veri cristiani si sforzano di divenire ministri sempre più maturi spiritualmente. Essi sanno che tale maturità si può conseguire solo con l’aiuto di Dio. (1 Piet. 4:11) La parola di Dio, la Sacra Bibbia, è un mezzo che aiuta a crescere verso la maturità spirituale e a divenire più qualificati per aiutare altri. Nel mese di agosto i testimoni di Geova, desiderosi di aiutare altri a conoscere la Parola di Dio, visiteranno le persone nelle loro case per considerare con loro soggetti biblici, e offriranno la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane insieme all’avvincente libro ‘Cose nelle quali è impossibile che Dio menta’. Se desiderate ricevere queste pubblicazioni, scrivete all’indirizzo del vostro paese indicato nella parte interna della copertina di questa rivista.

      STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE

      del 18 settembre: Assumete i vostri obblighi cristiani. Pagina 489.

      del 25 settembre: Gli ulteriori obblighi del sorvegliante. Pagina 495.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1966 | 15 agosto
    • Domande dai lettori

      ● È appropriato che il cristiano si valga dei provvedimenti d’assistenza sociale del governo o dei soccorsi inviati nelle aree sinistrate? — P. A., El Salvador.

      Sì; il governo prende questi provvedimenti aspettandosi che chi vi ha diritto se ne valga.

      I cristiani pagano le tasse richieste dai governi del mondo. (Rom. 13:1, 6, 7) Quindi, allorché sorge il bisogno, il cristiano che è legalmente qualificato a ricevere aiuto governativo può giustamente accettare i benefici resi disponibili mediante tali disposizioni di soccorso sostenute dalle tasse, se lo desidera.

      Vi sono però individui senza scrupoli che non sono veri cristiani e che in molti casi si sono procurati tale assistenza in modo disonesto. Alcuni hanno celato fatti inerenti alla loro vera condizione economica. Altri si sono rifiutati di lavorare, benché ne fossero in grado. In certi casi, con mezzi subdoli, famiglie son vissute per anni mediante aiuto governativo, sebbene non vi avessero effettivamente diritto. Il vero cristiano non può fare queste cose. Egli dev’essere onesto, sincero e retto. Dovrebbe avere una coscienza pulita davanti a Dio e agli uomini. — Prov. 3:32; Atti 24:16.

      Giustamente i cristiani tengono presente il principio enunciato dall’apostolo Paolo in 2 Tessalonicesi 3:10: “Se qualcuno non vuole lavorare, neppure mangi”. Essi sanno anche che “se alcuno non provvede per quelli che son suoi, e specialmente per quelli che sono membri della sua casa, ha rinnegato la fede ed è peggiore di uno senza fede”. (1 Tim. 5:8) Nè dimenticano che “tesori ammassati con lingua bugiarda sono un soffio che passa e lacci di morte”. (Prov. 21:6, Ga) Ovviamente, dunque, i cristiani capaci e forti lavoreranno per procurarsi le cose necessarie della vita quando è possibile e non cercheranno in modo illegale e disonesto l’aiuto del governo o un altro aiuto finanziario.

      Se si sapesse che un dedicato cristiano ha ottenuto in modo illegittimo e illegale tale assistenza, egli non avrebbe “un’eccellente testimonianza da persone di fuori” della congregazione cristiana, e nemmeno da quelle in essa. Egli sarebbe ‘avido di guadagno disonesto’. Di conseguenza, non sarebbe qualificato per divenire un servitore nominato nella congregazione cristiana. — 1 Tim. 3:1, 7-9.

      Il sincero cristiano è disposto a lavorare. Comunque, può perdere il lavoro per qualche ragione. Se esiste un provvedimento per cui tale persona riceva un sussidio di disoccupazione, non c’è nessuna obiezione scritturale a ciò mentre cerca di trovare un altro lavoro. Mentre riceve questa assistenza e cerca un altro lavoro, il cristiano può anche essere in grado di dedicare più tempo del solito all’attività di ministero. Ma non sarebbe appropriato che il cristiano rifiutasse di lavorare e intendesse specificamente rimanere negli elenchi degli assistiti per un tempo indefinito, solo per poter dedicare più tempo all’opera di predicazione. Per di più, se il disoccupato deve dedicare sforzi e tempo a cercare un lavoro per avere diritto a tale aiuto, sarebbe inadeguato che il cristiano accettasse il denaro ma non soddisfacesse questa esigenza. Quando si presentasse un lavoro conveniente, il cristiano non lo rifiuterebbe e non cercherebbe disonestamente di continuare a ricevere il sussidio di disoccupazione o altro aiuto finanziario di natura paragonabile. Egli sa che la Bibbia non approva la disonestà né la pigrizia. Le Scritture raccomandano l’onesto, strenuo lavoro. — Efes. 4:28; Eccl. 3:22.

      Se, a motivo di esistenti circostanze che ora non si possono cambiare, il cristiano vive di qualche forma di pubblica assistenza, egli userà giudiziosamente il denaro provveduto per suo beneficio. Esso gli è fornito per soddisfare i suoi bisogni e solo perché si trova in difficoltà finanziarie, non per soddisfare il desiderio di cose superflue.

      Talvolta, a causa di alluvioni, terremoti o altre calamità, un governo può dichiarare zona disastrata una particolare regione, prendendo misure di soccorso e provvedendo alle vittime le cose necessarie. Queste persone possono avere estremo bisogno di cibo e di altre cose, e fra esse possono esservi dei veri cristiani. In tali circostanze sarebbe appropriato che il cristiano accettasse tali provvedimenti governativi. Eppure il vero cristiano non approfitta indebitamente di tali disposizioni, comprendendo che deve accettare l’assistenza solo se ne ha veramente bisogno. I fedeli servitori di Dio desiderano comportarsi “in ogni cosa onestamente”. — Ebr. 13:18.

      Il governo, comunque, può prendere disposizioni a cui le persone hanno diritto sia che abbiano estremo bisogno o no. Queste possono includere qualche forma di previdenza sociale, assistenza medica, sussidio di disoccupazione o altra assistenza per quelli d’età avanzata. Quelli che hanno legalmente diritto a tali benefici possono certamente chiederli.

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