Risposta a domande
● È appropriato che l’oratore dica all’uditorio il numero della pagina della Bibbia ogni volta che legge una scrittura?
Le scritture costituiscono i punti principali di un discorso, le prove su cui si basa l’argomentazione dell’oratore. Pertanto è logico che l’uditorio sia aiutato a consultare la Bibbia mentre l’oratore pronuncia il discorso. Spesso è opportuno che l’oratore dica anche il numero della pagina della Bibbia dove si trova il versetto. In tal modo l’uditorio potrà subito trovare la scrittura e seguirne la lettura.
Ma dovrebbe l’oratore sentirsi obbligato a dare l’indicazione della pagina ogni volta che deve leggere una scrittura? Sarà l’oratore a deciderlo tenendo conto dell’uditorio che gli sta dinanzi. Egli vorrà comunque ricordare che la regolare abitudine di dire la pagina della Bibbia potrebbe divenire un fastidioso manierismo da evitare e che potrebbe perfino confondere l’uditorio. Quindi l’oratore userà discrezione a questo riguardo. Se l’uditorio conosce bene il libro biblico citato, di che utilità è indicare il numero della pagina? Inoltre, se si indica il numero della pagina probabilmente l’uditorio, una volta aperta la Bibbia alla pagina indicata, non ricorderà più il numero del versetto. Quindi l’oratore, una volta che i presenti avranno trovato la pagina indicata nella Bibbia, vorrà ripetere il numero del versetto citato.
Quindi è bene determinare in anticipo, tenendo conto dell’uditorio, per quali scritture è opportuno dire il numero della pagina della Bibbia dove si trovano.