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EufrateAusiliario per capire la Bibbia
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Gerusalemme. Ad ogni modo il viaggio, o forse i due viaggi, di Geremia fino all’Eufrate avrebbero certo dato molto maggior peso al messaggio ammonitore che tale azione doveva trasmettere alla popolazione spiritualmente corrotta del regno di Giuda. — Confronta Geremia 2:18, 19.
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EuniceAusiliario per capire la Bibbia
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Eunice
(Eunìce) [benedetta con la vittoria; buona vittoria].
Ebrea credente figlia di Loide; moglie di un greco non credente e madre di Timoteo. (Atti 16:1) Molto probabilmente l’apostolo Paolo incontrò Eunice a Listra in Asia Minore durante il primo viaggio missionario, e fu allora, grazie alla sua predicazione, che lei e sua madre Loide diventarono cristiane. (Atti 14:418) La fede di Eunice era “senza ipocrisia”. (II Tim. 1:5) Benché suo marito fosse pagano, fu esemplare nell’insegnare fin dall’“infanzia” al figlio Timoteo gli “scritti sacri” e, una volta diventata cristiana, senza dubbio lo istruì di conseguenza. (II Tim. 3:15) Poiché il marito di Eunice era greco, i genitori non avevano fatto circoncidere Timoteo. — Atti 16:3.
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EunucoAusiliario per capire la Bibbia
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Eunuco
Il termine ebraico sarìs e quello greco eunoùkhos, quando sono usati in senso letterale, si riferiscono a un uomo evirato. Tali erano a corte i servitori o custodi della regina, dell’arem e delle donne. (Est. 2:3, 12-15; 4:4-6, 9) Per la loro fedeltà alla famiglia reale, gli eunuchi che avevano capacità spesso raggiungevano un grado elevato. In senso lato il termine può indicare qualsiasi funzionario che aveva qualche incarico alla corte del re, anche senza essere eunuco in senso letterale.
Sotto il patto della Legge un eunuco non poteva entrare a far parte della congregazione del popolo di Dio. (Deut. 23:1) Non c’è dunque alcuna indicazione che un israelita o un residente forestiero venisse evirato per prestare servizio nel palazzo dei re di Israele. Sotto la Legge gli schiavi dovevano essere circoncisi non evirati. Tuttavia in Oriente le nazioni pagane avevano la consuetudine di evirare alcuni dei ragazzi fatti prigionieri in guerra.
Il funzionario di corte preposto al tesoro della regina d’Etiopia e a cui Filippo predicò è chiamato eunuco. Era proselito della religione ebraica e si era recato a Gerusalemme per adorare Dio. Ma dato che sotto la Legge un evirato non era ammesso nella congregazione d’Israele, in questo caso il termine eunoùkhos si applicherebbe non in senso letterale, ma col significato di “funzionario di corte”. (Atti 8:26-39; Deut. 23:1) Ebed-Melec, l’etiope che liberò il profeta Geremia imprigionato in una cisterna, era un eunuco della corte del re Sedechia. Sembra che anche qui il termine si applichi nel significato frequente di funzionario. Pare che Ebed-Melec fosse un uomo autorevole, infatti si rivolse direttamente al re Sedechia a favore di Geremia e per le operazioni di soccorso aveva al suo comando trenta uomini. — Ger. 38:7-13.
Geova fece la confortante promessa che a suo tempo avrebbe accolto gli eunuchi fra i suoi servitori e, se ubbidivano, avrebbero avuto un nome migliore di figli e figlie. Con l’abolizione della Legge per mezzo di Gesù Cristo, tutti coloro che esercitano fede, indipendentemente dalla precedente condizione o posizione, possono diventare figli spirituali di Dio: ogni distinzione carnale è stata eliminata. — Isa. 56:4, 5; Giov. 1:12; I Cor. 7:24; II Cor. 5:16.
In Matteo 19:12 Gesù Cristo parla di tre categorie di eunuchi: “Vi sono eunuchi generati così dal seno della loro madre, e vi sono eunuchi fatti eunuchi dagli uomini, e vi sono eunuchi che si son fatti eunuchi a motivo del regno dei cieli. Chi gli può far posto gli faccia posto”. Quelli di cui è detto che “si son fatti eunuchi” a motivo del regno esercitano padronanza di sé per potersi impegnare nel servizio di Dio. L’apostolo Paolo la raccomanda come la condotta ‘migliore’ per i cristiani che non sono “infiammati dalla passione”. Questi, dice Paolo, possono servire il Signore più costantemente, “senza distrazione”. (I Cor. 7:9, 29-38) Tali “eunuchi” non sono individui che si siano menomati fisicamente o che siano stati evirati; piuttosto sono persone che scelgono volontariamente di non sposarsi. Nessun voto del celibato è raccomandato dalla Bibbia, e ‘proibire di sposarsi’ è condannato come un segno di apostasia. Infatti alcuni degli apostoli erano uomini sposati. — I Tim. 4:1-3; I Cor. 9:5; Matt. 8:14; Mar. 1:30; Luca 4:38.
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EuraquiloneAusiliario per capire la Bibbia
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Euraquilone
Nome dato alla violenta raffica di vento nordorientale che si abbatté sulla nave su cui era imbarcato Paolo diretta da Bei Porti a Fenice, porto all’estremità della costa S di Creta. (Atti 27:14) Questo vento, noto ai marinai maltesi come “grecale”, è il più violento del Mediterraneo e molto pericoloso per una nave con grandi vele, che poteva facilmente capovolgersi durante un uragano del genere. Per questa ragione quando la nave non riuscì a mantenere la prua contro vento, per paura di arenarsi nei fondali al largo della costa settentrionale dell’Africa, i marinai ammainarono le vele andando così alla deriva. (Atti 27:15-17) I cinque tipi di grecale noti ai meteorologi si formano in aree di bassa pressione sulla Libia o sul Golfo di Gabès, che producono forti correnti d’aria dalla Grecia. Traduzioni della Bibbia basate sul Textus Receptus, come quella di Giovanni Diodati, chiamano questo vento “Euroclidone” (da èuros [vento orientale o sudorientale] e klydon [mareggiata]). Comunque il termine greco Eurakylon, tradotto “Euraquilone” (dal latino eurus [vento orientale o sudorientale] e aquilo [vento nordorientale]), si trova in alcuni dei migliori manoscritti. “Euraquilone” è la lezione migliore, in quanto descrive la provenienza del vento da est–nord–est.
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EuticoAusiliario per capire la Bibbia
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Eutico
(Eutico) [fortunato].
Ragazzo di Troas e l’ultima persona di cui è menzionato nelle Scritture un miracoloso ritorno alla vita. Mentre si trovava a Troas durante il terzo viaggio missionario, Paolo prolungò il suo discorso ai fratelli fino a mezzanotte. Vinto dalla stanchezza e forse dal calore delle molte lampade e a motivo dell’affollamento nella camera superiore, Eutico si addormentò profondamente e precipitò da una finestra del terzo piano. Il medico Luca, scrittore di Atti ed evidentemente testimone oculare dell’accaduto, riferisce che Eutico non era semplicemente svenuto, ma “fu raccolto morto”. Seguendo un procedimento simile a quello di Eliseo nel risuscitare il figlio della sunamita, Paolo si gettò sul ragazzo e lo abbracciò. Le parole di Paolo, “smettete di suscitar clamore, poiché la sua anima è in lui”, indicano che a Eutico era stata ridata la vita. — Atti 20:7-12; vedi anche II Re 4:34.
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EvaAusiliario per capire la Bibbia
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Eva
[ebr. Hhawwàh, “vivente”].
La prima donna, e l’ultima delle opere creative di Dio sulla terra di cui si ha notizia.
Geova il Creatore sapeva che non era bene che l’uomo continuasse a star solo. Tuttavia prima di procedere alla creazione della donna, Dio condusse dall’uomo varie bestie della terra e creature volatili. Adamo diede loro un nome ma fra queste non trovò nessun’aiutante. Fu allora che Geova lo fece cadere in un profondo sonno, gli tolse una costola dal fianco e, dopo aver richiuso la carne, dalla costola fece una donna. Quale suo complemento Adamo chiamò sua moglie ’Ishshàh (donna, in ebraico forma femminile di ’Ish, uomo) “perché dall’uomo questa è stata tratta”. (Gen. 2:18-23) La donna era perfettamente idonea per diventare madre ed essere il complemento di suo marito Adamo.
INGANNO E DISUBBIDIENZA
Un giorno la donna, mentre non era in compagnia del marito, si trovava vicino all’albero della conoscenza del bene e del male, quando un cauto serpente chiese con apparente umiltà e innocenza: “È realmente così che Dio ha detto che non dovete mangiare di ogni albero del giardino?” La donna rispose correttamente, essendo stata senza dubbio istruita dal suo marito e capo, che era una sola carne con lei. Ma quando il serpente contraddisse Dio e affermò che violandone il comando sarebbero diventati come Dio, conoscendo il bene e il male, la donna cominciò a guardare l’albero con interesse. Completamente ingannata dal serpente e molto allettata alla prospettiva legata al mangiare il frutto proibito, trasgredì la legge di Dio. (I Tim. 2:14) Dopo di che si rivolse al marito e lo indusse a unirsi a lei nella disubbidienza a Dio. Adamo diede ascolto alla voce della moglie. — Gen. 3:1-6.
L’effetto immediato della trasgressione fu la vergogna. Perciò presero delle foglie di fico per coprirsi i lombi. Quando udirono la voce di Geova sia Adamo che sua moglie andarono a nascondersi fra gli alberi del giardino. Interrogata direttamente da Dio su ciò che aveva fatto, la donna dichiarò di aver mangiato il frutto perché era stata ingannata dal serpente. Nell’emettere la sentenza contro di lei Geova indicò che gravidanza e parto sarebbero stati accompagnati da dolore; essa avrebbe bramato il proprio marito ed egli l’avrebbe dominata. — Gen. 3:7-13, 16.
Dopo la violazione della legge di Dio viene detto che Adamo diede alla moglie il nome “Eva”, “perché doveva divenire la madre di tutti i viventi”. (Gen. 3:20) Prima di scacciare Adamo ed Eva dal giardino di Eden per affrontare le avversità di una terra maledetta, Geova mostrò loro immeritata benignità provvedendo a entrambi lunghe vesti di pelle. — Gen. 3:21.
NASCITA DEI FIGLI
Alla nascita del primo figlio, Caino, fuori del paradiso, Eva esclamò: “Ho acquistato un uomo con l’aiuto di Geova”. (Gen. 4:1) Si noti che Eva è la prima persona di cui è detto che usò il nome di Dio, quindi il nome Geova era evidentemente conosciuto dai primissimi esseri umani. Poi Eva partorì anche Abele e altri figli e figlie. Quando Adamo suo marito aveva 130 anni Eva ebbe un altro figlio a cui diede nome Set, dicendo: “Dio ha costituito un altro seme al posto di Abele, perché Caino l’ha ucciso”. Eva poteva giustamente esprimersi in questo modo alla nascita di Caino e di Set, dal momento che ciò fu possibile grazie alla facoltà di procreare che Dio aveva dato a lei e ad Adamo e per l’immeritata benignità di Dio che non l’aveva messa immediatamente a morte quando aveva trasgredito il suo comando. Con la nascita di Set finisce la storia di Eva riportata in Genesi. — Gen. 4:25; 5:3, 4.
UN PERSONAGGIO REALE
Che Eva sia effettivamente vissuta e non fosse un personaggio immaginario è attestato da Cristo Gesù stesso. Interrogato dai farisei a proposito del divorzio, Gesù fece notare ciò che dice Genesi a proposito della creazione di maschio e femmina. (Matt. 19:3-6) Ci sono anche le parole di Paolo ai corinti, che esprimono il timore che le loro menti potessero essere in qualche modo corrotte “come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia”. (II Cor. 11:3) Poi, parlando del giusto posto della donna nella congregazione cristiana Paolo spiega che una ragione per cui non è permesso “alla donna d’insegnare né di esercitare autorità sull’uomo” è che Adamo fu formato per primo, e non fu ingannato, “ma la donna fu completamente ingannata e si trovò in trasgressione”. — I Tim. 2:12-14.
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EvangelistaAusiliario per capire la Bibbia
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Evangelista
[gr. euaggelistès].
Predicatore del vangelo o buona notizia; messaggero di bene. Termine strettamente affine al termine euaggèlion, “buona notizia” o “vangelo”. Geova è il grande Evangelizzatore o Portatore di buone notizie. Dopo il peccato di Adamo fu una buona notizia apprendere, come si legge in Genesi 3:15, che un seme avrebbe schiacciato la testa del serpente. Il genere umano aveva una speranza. (Rom. 8:20) Ampliando la promessa del seme Geova dichiarò ad Abraamo una buona notizia. (Gal. 3:8; Gen. 12:1-3) Il termine ricorre due volte nella Settanta greca in Isaia 52:7 a proposito del ritorno degli ebrei da Babilonia. Questo versetto è citato dall’apostolo Paolo a proposito dell’opera di evangelizzazione dei cristiani. (Rom. 10:15) Tutti i discepoli di Gesù presero parte al ministero pubblico di dichiarare la buona notizia, ed erano perciò evangelisti. — Atti 8:4.
EVANGELISTI MISSIONARI
Tutti i cristiani sono evangelisti in quanto predicano la buona notizia, tuttavia questo termine è usato in modo speciale in Efesini 4:11 dove Paolo descrive i “doni negli uomini” che Cristo diede alla congregazione quando ascese al cielo: “Diede alcuni come apostoli, alcuni come profeti, alcuni come evangelizzatori, alcuni come pastori e maestri”. L’opera di questi evangelizzatori era un’opera missionaria. Spesso andavano per primi in nuovi territori dove la buona notizia non era mai stata predicata. Nell’elenco di Efesini 4:11 gli evangelizzatori precedono i pastori e i maestri, perché, dopo che si è predicata la buona notizia e si sono fatti discepoli, i pastori e i maestri compiono da quel momento un’opera costruttiva. Filippo è menzionato in particolar modo come evangelizzatore. Troviamo che dopo la Pentecoste diede inizio con grande successo all’opera nella città di Samaria. Un angelo ordinò a Filippo di predicare la buona notizia del Cristo a un eunuco etiope, che si fece poi battezzare. Quindi Filippo fu condotto dallo spirito a predicare ad Asdod e in tutte le città fino a Cesarea. (Atti 8:5, 12, 14, 26-40) Paolo fu molto attivo nell’evangelizzare. (II Cor. 10:13-16) Timoteo fu evangelizzatore o missionario. Paolo diede particolare importanza a quest’opera nell’esortare Timoteo prima di lasciarlo: “Sii sobrio in ogni cosa, soffri il male, fa l’opera di evangelizzatore, compi pienamente il tuo ministero”. — II Tim. 4:5.
EVANGELISTI NEL “TEMPO DELLA FINE”
La più estesa opera di evangelizzazione mai intrapresa si deve compiere nel “tempo della fine” secondo le precise parole di Gesù in Matteo 24:14: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata . . . e allora verrà la fine”. Attualmente le nazioni hanno i loro missionari sanitari, politici, economici e simili, ma i cristiani
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