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Applicatevi alla letturaTraete beneficio dalla Scuola di Ministero Teocratico
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Applicatevi alla lettura
GLI animali non possono fare ciò che voi state facendo in questo momento. Una persona su sei non è in grado di leggere, spesso perché non ha avuto l’opportunità di andare a scuola. E molti di quelli che sanno leggere non lo fanno regolarmente. Eppure la capacità di leggere le informazioni stampate vi consente di viaggiare in altri paesi, di conoscere persone che possono arricchire la vostra vita e di acquisire nozioni pratiche che vi aiuteranno a far fronte alle necessità della vita.
Ciò che leggete ai vostri figli può contribuire a plasmare la loro personalità
Saper leggere bene influisce sul profitto che un giovane trae dall’istruzione scolastica. Quando cercherà lavoro, forse tale capacità influirà anche sul tipo di lavoro che riuscirà a trovare e sulla quantità di ore che dovrà lavorare per guadagnarsi da vivere. Le casalinghe che sanno leggere bene sono più capaci di badare alla famiglia per quanto concerne l’alimentazione, l’igiene e la prevenzione delle malattie. Le madri che sono buone lettrici possono anche avere un’influenza molto positiva sullo sviluppo intellettuale dei figli.
Il principale vantaggio della lettura, ovviamente, è che ci permette di ‘trovare la medesima conoscenza di Dio’. (Prov. 2:5) Molti dei modi in cui serviamo Dio hanno relazione con la lettura. Alle adunanze di congregazione si leggono le Scritture e pubblicazioni bibliche. L’efficacia nel ministero di campo dipende notevolmente da come si legge. E la preparazione per queste attività implica la lettura. Per questa ragione la crescita spirituale dipende in larga misura dalle abitudini di lettura.
Approfittate delle opportunità
Imparate a leggere pubblicamente in maniera espressiva
Alcuni che stanno imparando le vie di Dio hanno un’istruzione limitata. Può darsi che per fare progresso spirituale abbiano bisogno di imparare a leggere. O forse hanno bisogno di essere aiutati a livello personale per migliorare nella lettura. Nei luoghi in cui esiste questo bisogno, le congregazioni organizzano corsi di alfabetizzazione basati sulla pubblicazione Applicati alla lettura e alla scrittura, se è disponibile nella lingua locale. Molte migliaia di persone hanno tratto grande beneficio da questo provvedimento. Vista l’importanza di leggere bene, alcune congregazioni organizzano nell’ambito della Scuola di Ministero Teocratico corsi per insegnare a leggere meglio. Anche dove questi corsi non ci sono, si può fare progresso riservando del tempo ogni giorno per leggere ad alta voce e frequentando e partecipando regolarmente alla scuola.
Purtroppo i fumetti e la televisione, fra le altre cose, hanno fatto perdere a molti l’abitudine di leggere. Chi guarda molto la televisione e legge poco può ostacolare il proprio progresso nella lettura, nel pensare e ragionare chiaramente e nell’esprimersi bene.
“Lo schiavo fedele e discreto” provvede pubblicazioni che ci aiutano a capire la Bibbia. In esse troviamo moltissime informazioni su questioni spirituali di vitale importanza. (Matt. 24:45; 1 Cor. 2:12, 13) Inoltre ci tengono aggiornati sui principali avvenimenti mondiali e sul loro significato, ci fanno conoscere meglio il mondo naturale e ci insegnano come affrontare situazioni che ci toccano da vicino. Soprattutto danno risalto a come servire Dio in maniera accettevole e ottenere la sua approvazione. Queste sane letture vi aiuteranno a divenire persone spirituali.
Naturalmente saper leggere bene non è di per sé una virtù. È una capacità che dev’essere usata nel modo giusto. Come nel mangiare, anche nella lettura occorre essere selettivi. Perché mangiare cibi che non nutrono affatto o che possono addirittura avvelenarci? Allo stesso modo, perché leggere, anche di sfuggita, cose che possono corrompere la mente e il cuore? Il criterio con cui scegliere le letture dovrebbe basarsi sui princìpi biblici. Prima di decidere cosa leggere, tenete presenti scritture come Ecclesiaste 12:12, 13; Efesini 4:22-24; 5:3, 4; Filippesi 4:8; Colossesi 2:8; 1 Giovanni 2:15-17; 2 Giovanni 10.
Leggete col giusto motivo
L’importanza di leggere col giusto motivo si comprende esaminando i racconti evangelici. Nel Vangelo di Matteo, ad esempio, troviamo che Gesù, prima di rispondere con le Scritture alle astute domande di capi religiosi ben versati nella Legge, rivolse loro domande come queste: “Non avete letto?” o “Non avete mai letto?” (Matt. 12:3, 5; 19:4; 21:16, 42; 22:31) Una lezione che ne traiamo è che se il motivo per cui si legge non è corretto, si può giungere a conclusioni errate o non afferrare affatto il punto. I farisei leggevano le Scritture perché pensavano di ottenere per mezzo d’esse la vita eterna. Questa ricompensa, come indicò Gesù, non è concessa a chi non ama Dio e non accetta il Suo mezzo di salvezza. (Giov. 5:39-43) Le intenzioni dei farisei erano egoistiche, perciò molte delle loro conclusioni erano sbagliate.
L’amore per Geova è il motivo più puro che si possa avere per leggere la sua Parola. Tale amore ci spinge a conoscere la volontà di Dio, perché l’amore “si rallegra della verità”. (1 Cor. 13:6) Anche se prima non ci piaceva leggere, amando Geova con ‘tutta la mente’ saremo spinti ad applicare con vigore la nostra mente per acquistare conoscenza di Dio. (Matt. 22:37) L’amore fa nascere l’interesse e l’interesse stimola l’apprendimento.
Velocità di lettura
Leggere è strettamente legato alla capacità di riconoscere. In questo preciso istante, mentre leggete, state riconoscendo delle parole e ne state ricordando il significato. Se cercate di ampliare il campo visivo, potete aumentare la velocità di lettura. Invece di soffermarvi su ogni parola, cercate di abbracciare con lo sguardo diverse parole alla volta. Sviluppando questa capacità, vi accorgerete di comprendere meglio ciò che leggete.
Leggere insieme unisce i componenti della famiglia
Comunque, quando leggete informazioni più complesse, potete avere risultati migliori seguendo un altro metodo. Nel dare consigli a Giosuè su come leggere le Scritture, Geova disse: “Questo libro della legge non si deve allontanare dalla tua bocca, e vi devi leggere sottovoce”. (Gios. 1:8) Spesso si parla sottovoce quando si è presi dai propri pensieri. Per questo il termine ebraico reso “leggere sottovoce” è anche tradotto “meditare”. (Sal. 63:6; 77:12; 143:5) Quando si medita, si pensa profondamente: non si corre. La lettura ponderata permette alla Parola di Dio di scendere nella mente e nel cuore. La Bibbia contiene profezie, consigli, proverbi, scritti poetici, dichiarazioni solenni di giudizi divini, particolari inerenti al proposito di Geova e un gran numero di esempi tratti dalla vita reale, tutte informazioni preziose per chi desidera camminare nelle vie di Geova. Com’è profittevole leggere la Bibbia in maniera da imprimerla profondamente nella mente e nel cuore!
Imparate a concentrarvi
Le vostre abitudini di lettura influiscono sulla vostra crescita spirituale
Mentre leggete, immedesimatevi in ciascuna scena descritta. Cercate di vedere i personaggi con gli occhi della mente e fatevi coinvolgere emotivamente dalle loro esperienze. È abbastanza facile farlo quando si legge un racconto come quello di Davide e Golia, descritto in 1 Samuele capitolo 17. Ma anche i particolari riportati in Esodo e Levitico sulla costruzione del tabernacolo o sull’insediamento del sacerdozio rivivranno se visualizzate le dimensioni e i materiali o immaginate di sentire l’odore dell’incenso, del grano arrostito e degli animali offerti in olocausto. Pensate quale riverenza doveva suscitare lo svolgimento dei servizi sacerdotali! (Luca 1:8-10) Coinvolgere in questo modo i sensi e le emozioni vi aiuterà ad afferrare il significato di ciò che leggete e vi servirà da ausilio mnemonico.
Se non state attenti, però, quando leggete, la mente può vagare. Gli occhi possono essere fissi sulla pagina, ma i pensieri sono altrove. C’è della musica? La televisione è accesa? I familiari stanno parlando? Se possibile, è meglio leggere in un posto tranquillo. Comunque, ci si può distrarre anche da soli. Forse avete avuto una giornata piena. Com’è facile che tornino in mente le attività della giornata! Ovviamente ripensare agli avvenimenti del giorno è una cosa utile, ma non mentre si legge. Forse all’inizio siete concentrati, o addirittura avete iniziato con una preghiera. Ma durante la lettura la mente comincia a vagare. Riprovate. Disciplinatevi per tenere la mente concentrata su ciò che state leggendo. Pian piano vedrete che le cose miglioreranno.
Cosa fare quando si incontra una parola che non si conosce? Certe parole poco familiari possono essere definite o spiegate nel testo. O forse il contesto ne suggerisce il significato. Altrimenti, prendetevi il tempo di cercarle nel vocabolario, se lo avete, o evidenziatele in modo da chiedere poi a qualcuno cosa significano. Questo amplierà il vostro vocabolario e migliorerà la vostra comprensione di ciò che leggete.
Lettura pubblica
Continuate ad applicarvi alla lettura pubblica
Quando l’apostolo Paolo disse a Timoteo di continuare ad applicarsi alla lettura, si riferiva specificamente al leggere a beneficio di altri. (1 Tim. 4:13) Un’efficace lettura pubblica implica più che pronunciare ad alta voce le parole del testo. Il lettore deve capire il significato delle parole e i concetti che esprimono. Solo allora può trasmettere le idee correttamente e col giusto sentimento. Ovviamente ciò richiede preparazione ed esercizio. Per questo Paolo esortò: “Continua ad applicarti alla lettura pubblica”. Alla Scuola di Ministero Teocratico riceverete un prezioso addestramento sotto questo aspetto.
Riservate del tempo alla lettura
“I piani del diligente sono sicuramente per il vantaggio, ma chi è frettoloso va sicuramente verso l’indigenza”. (Prov. 21:5) Com’è vero questo in relazione al nostro desiderio di leggere! Per avere il “vantaggio”, dobbiamo diligentemente fare i piani in modo che altre attività non ci impediscano di leggere.
Quando leggete? Trovate pratico leggere la mattina presto? O siete più desti in qualche altro momento della giornata? Se potete riservare anche solo 15 o 20 minuti al giorno per leggere qualcosa, vi sorprenderete dei risultati che otterrete. Il segreto sta nella regolarità.
Perché Geova ha scelto di far scrivere i suoi grandiosi propositi in un libro? Affinché le persone possano consultare la sua Parola scritta. Questo permette di riflettere sulle meravigliose opere di Dio, di parlarne ai propri figli e di non dimenticare le pratiche di Dio. (Sal. 78:5-7) Il nostro apprezzamento per la generosità di Geova a questo riguardo è ben indicato da come ci applichiamo alla lettura della sua vivificante Parola.
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Lo studio è profittevoleTraete beneficio dalla Scuola di Ministero Teocratico
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Lo studio è profittevole
AVETE mai osservato la gente quando sceglie la frutta? Per vedere se è matura, la maggioranza osserva il colore e le dimensioni. Altri la annusano. Altri ancora la toccano, forse esercitando una leggera pressione. Qualcuno prova a saggiarne il peso, mettendo un frutto in ciascuna mano per vedere quale pesa di più perché ha più succo. A cosa pensano queste persone? Analizzano i particolari, valutano le differenze, ricordano scelte fatte in precedenza e confrontano ciò che vedono con quello che sanno già. Le attende una gustosa ricompensa perché non sono state frettolose.
Ovviamente le ricompense che si ottengono studiando la Parola di Dio sono di gran lunga maggiori. Quando lo studio della Parola di Dio occupa un posto importante nella nostra vita, la fede si rafforza, l’amore cresce, il ministero diventa più produttivo e le nostre decisioni rivelano maggiore discernimento e santa sapienza. A proposito di tali ricompense Proverbi 3:15 dice: “Tutti gli altri tuoi diletti non si possono uguagliare ad essa”. State ricevendo queste ricompense? Molto può dipendere da come studiate. — Col. 1:9, 10.
Prendetevi il tempo per meditare
Cos’è lo studio? Non è una lettura superficiale. Implica l’uso delle facoltà mentali per considerare attentamente o a fondo un argomento. Comporta l’analizzare ciò che si legge, confrontandolo con ciò che si conosce già e notando le ragioni a sostegno delle dichiarazioni fatte. Quando studiate, riflettete profondamente su qualunque pensiero vi risulti nuovo. Considerate pure come potete applicare più pienamente i consigli scritturali. In qualità di testimoni di Geova, vorrete pensare anche a come potreste usare quelle informazioni per aiutare altri. Ovviamente lo studio include la meditazione.
La giusta disposizione mentale
Per trarre il massimo beneficio dallo studio personale, preparate il cuore
Quando vi preparate per studiare, mettete sul tavolo la Bibbia, le pubblicazioni che pensate di usare, una matita o una penna e forse un blocchetto per gli appunti. Ma preparate anche il cuore? La Bibbia dice che Esdra ‘preparò il suo cuore per consultare la legge di Geova e per metterla in pratica e per insegnare in Israele regolamento e giustizia’. (Esd. 7:10) Cosa significa preparare il cuore?
La preghiera ci permette di accostarci allo studio della Parola di Dio con la giusta disposizione. Vogliamo che il nostro cuore, la persona che siamo di dentro, sia sensibile all’istruzione che Geova ci provvede. Prima di iniziare a studiare, supplicate sempre Geova perché vi conceda l’aiuto del suo spirito. (Luca 11:13) Chiedetegli di aiutarvi a capire il senso di ciò che studierete, che attinenza ha con il suo proposito, come può aiutarvi a distinguere il bene dal male, come applicare i suoi princìpi nella vostra vita e in che modo il materiale influisce sulla vostra relazione con lui. (Prov. 9:10) Mentre studiate, ‘continuate a chiedere sapienza a Dio’. (Giac. 1:5) Fate un’onesta valutazione di voi stessi alla luce di ciò che imparate, mentre chiedete a Geova che vi aiuti a liberarvi dai pensieri errati o dai desideri nocivi. ‘Rispondete sempre a Geova con rendimento di grazie’ per le cose che rivela. (Sal. 147:7) Accostarci allo studio con devozione ci aiuta a coltivare un’intima relazione con Geova, perché ci permette di rispondergli quando ci parla tramite la sua Parola. — Sal. 145:18.
Questo spirito ricettivo distingue i servitori di Geova da altri studiosi. Fra coloro che non hanno santa devozione, va di moda dubitare e mettere in discussione ciò che è scritto. Ma non è questo il nostro atteggiamento. Noi abbiamo fiducia in Geova. (Prov. 3:5-7) Se non comprendiamo qualcosa, non concludiamo presuntuosamente che dev’essere sbagliata. Mentre facciamo ricerche e scaviamo per trovare le risposte, confidiamo in Geova. (Mic. 7:7) Come Esdra, ci prefiggiamo di agire in armonia con ciò che impariamo e di insegnarlo ad altri. Se abbiamo questa disposizione di cuore, riceveremo certo ricche ricompense dal nostro studio.
Come studiare
Invece di cominciare subito dal primo paragrafo e proseguire sino alla fine, date prima un’occhiata all’intero articolo o capitolo da studiare. Cominciate analizzando il titolo. Questo è il tema del materiale che studierete. Poi prestate attenzione ai sottotitoli e a come si collegano col tema. Esaminate eventuali illustrazioni, prospetti, riquadri o specchietti riassuntivi contenuti nel testo. Chiedetevi: ‘Dopo questo esame preliminare, cosa mi aspetto di imparare? In che modo mi sarà utile?’ Questo darà un indirizzo al vostro studio.
Familiarizzatevi con gli strumenti di ricerca disponibili nella vostra lingua
Ora acquisite le informazioni. Gli articoli di studio della Torre di Guardia e di alcuni libri hanno domande stampate. Man mano che leggete i paragrafi, è utile segnare o evidenziare le risposte. Anche se lo studio non ha domande, potreste ugualmente segnare i punti importanti che desiderate ricordare. Se un pensiero vi è nuovo, dedicategli un po’ più di tempo per essere certi di capirlo bene. Fate attenzione agli esempi o alle argomentazioni che vi saranno utili nel ministero di campo o che potreste includere in un prossimo discorso. Pensate a eventuali persone la cui fede potrebbe essere rafforzata da ciò che state studiando. Prendete nota dei punti che volete usare e ripassateli al termine dello studio.
Mentre considerate il materiale, consultate le scritture indicate. Analizzate in che modo ciascuna si ricollega al senso generale del paragrafo.
Potreste incontrare punti che non capite subito o che volete approfondire. Anziché lasciare che vi distolgano dal materiale che state studiando, prendetene nota per approfondirli in seguito. Spesso i punti si chiariscono man mano che si considera il materiale. Altrimenti potrete fare ulteriori ricerche. Quali cose da approfondire successivamente potreste annotare? Può darsi che venga citata una scrittura che non comprendete bene o che lì per lì non capiate che relazione ha con l’argomento. Forse pensate di aver compreso un pensiero contenuto nel materiale ma non così bene da poterlo spiegare ad altri. Invece di ignorare la cosa, può essere saggio fare delle ricerche dopo aver finito di studiare il materiale.
Non mancate di consultare le scritture
Quando l’apostolo Paolo scrisse la sua particolareggiata lettera ai cristiani ebrei, a un certo punto si fermò per dire: “Questo è il punto principale”. (Ebr. 8:1) Di tanto in tanto fate anche voi il punto della situazione? Considerate perché Paolo fece così. Nei precedenti capitoli della sua lettera ispirata aveva già spiegato che Cristo quale grande Sommo Sacerdote di Dio era entrato nel cielo stesso. (Ebr. 4:14–5:10; 6:20) Nondimeno, isolando ed evidenziando quel punto principale all’inizio del capitolo 8, Paolo preparò la mente dei lettori affinché riflettessero seriamente su come ciò influiva sulla loro vita. Indicò che Cristo era apparso dinanzi alla persona di Dio per loro e aveva aperto loro la via d’ingresso nel “luogo santo” celeste. (Ebr. 9:24; 10:19-22) La certezza della loro speranza li avrebbe spinti ad applicare gli ulteriori consigli contenuti in questa lettera in merito alla fede, alla perseveranza e alla condotta cristiana. Se anche noi, quando studiamo, ci concentriamo sui punti principali, saremo aiutati a capire come viene sviluppato il tema e a imprimere nella nostra mente le valide ragioni per agire in armonia con esso.
Il vostro studio personale vi spinge ad agire? Questa è una domanda fondamentale. Quando imparate qualcosa, chiedetevi: ‘Come dovrebbe influire sul mio atteggiamento e sulle mie mete nella vita? Come posso applicare queste informazioni per risolvere un problema, prendere una decisione o raggiungere un certo obiettivo? Come posso usarle con la mia famiglia, nel ministero di campo, nella congregazione?’ Considerate queste domande con devozione, immaginando situazioni reali in cui potete mettere a frutto la conoscenza acquisita.
Dopo aver studiato un capitolo o un articolo, prendetevi il tempo di fare un breve ripasso. Vedete se riuscite a ricordare i punti principali e gli argomenti a sostegno. Questo vi aiuterà a ricordare le informazioni per usarle in futuro.
Cosa studiare
Quali servitori di Geova abbiamo molto da studiare. Ma da dove cominciare? Ogni giorno facciamo bene a studiare la scrittura e il commento che troviamo nell’opuscolo Esaminiamo le Scritture ogni giorno. Ogni settimana assistiamo alle adunanze di congregazione, e la preparazione ci aiuterà a trarne maggiore beneficio. Oltre a ciò alcuni hanno saggiamente investito del tempo per studiare certe nostre pubblicazioni cristiane stampate prima che loro conoscessero la verità. Altri scelgono qualche brano della lettura biblica settimanale e studiano a fondo quei versetti.
Che dire se le circostanze non vi permettono di studiare accuratamente tutte le informazioni che verranno trattate alle settimanali adunanze di congregazione? Evitate la trappola di scorrere frettolosamente il materiale o, peggio ancora, di non studiarlo affatto perché non potete studiarlo per intero. Stabilite invece quanto ne potete studiare e studiatelo bene. Fatelo ogni settimana. Col tempo cercate di includere anche le altre adunanze.
‘Edificate la vostra casa’
Geova riconosce che i capifamiglia devono lavorare sodo per provvedere ai loro cari. “Prepara il tuo lavoro fuori”, dice Proverbi 24:27, “e appróntatelo nel campo”. Ma non potete trascurare i bisogni spirituali della vostra famiglia. Per questo il versetto continua: “Poi devi anche edificare la tua casa”. Come possono fare questo i capifamiglia? Proverbi 24:3 dice: “Mediante il discernimento [la famiglia] sarà fermamente stabilita”.
In che modo il discernimento può aiutare la famiglia? Il discernimento è la capacità mentale di vedere oltre ciò che è ovvio. Si potrebbe ben dire che un efficace studio familiare inizia con un effettivo studio della vostra famiglia. Che dire del progresso spirituale dei vostri familiari? Mentre conversate con loro, ascoltateli attentamente. Manifestano uno spirito di lamentela o risentimento? Il loro cuore è rivolto soprattutto ad attività materialistiche? Quando partecipate al ministero di campo con i vostri figli, sono riluttanti a presentarsi ai loro coetanei come testimoni di Geova? Partecipano volentieri al programma familiare di lettura e studio della Bibbia? Stanno facendo davvero della via di Geova il loro modo di vivere? Essendo buoni osservatori capirete ciò che voi, quali capifamiglia, dovete fare per instillare ed edificare qualità spirituali in ciascun componente della vostra famiglia.
Cercate nella Torre di Guardia e in Svegliatevi! articoli che trattano bisogni specifici. Poi dite in anticipo ai vostri familiari cosa si studierà affinché possano cominciare a pensarci. Durante lo studio mantenete un’atmosfera amorevole. Senza criticare né mettere in imbarazzo nessuno, date risalto all’importanza del materiale che state trattando, applicandolo specificamente ai bisogni della vostra famiglia. Fate partecipare tutti. Aiutate ognuno a capire che la Parola di Geova è “perfetta” in quanto a provvedere proprio ciò che occorre nella vita. — Sal. 19:7.
Ricompense
Persone dotate di spirito d’osservazione, ma prive di discernimento spirituale, possono studiare l’universo, gli avvenimenti mondiali e perfino se stesse, senza comprendere il vero significato di ciò che vedono. Viceversa, con l’aiuto dello spirito di Dio, coloro che studiano regolarmente la sua Parola possono discernere in queste cose l’opera delle mani di Dio, l’adempimento delle profezie bibliche e lo svolgimento del suo proposito per la benedizione degli esseri umani ubbidienti. — Mar. 13:4-29; Rom. 1:20; Riv. 12:12.
Per quanto ciò sia meraviglioso, non dovrebbe farci insuperbire. Al contrario, esaminare ogni giorno la Parola di Dio ci aiuta a rimanere umili. (Deut. 17:18-20) Ci protegge anche dal “potere ingannatore del peccato”, perché quando la Parola di Dio vive nel nostro cuore, difficilmente gli allettamenti del peccato avranno la meglio sulla nostra determinazione di combatterlo. (Ebr. 2:1; 3:13; Col. 3:5-10) Così ‘cammineremo in modo degno di Geova al fine di piacergli pienamente mentre continuiamo a portar frutto in ogni opera buona’. (Col. 1:10) Questo è lo scopo per cui studiamo la Parola di Dio, e conseguirlo è la più grande ricompensa.
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Come fare ricercheTraete beneficio dalla Scuola di Ministero Teocratico
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Come fare ricerche
IL RE SALOMONE “ponderò e fece una completa ricerca, per mettere in ordine molti proverbi”. Perché? Perché desiderava scrivere “corrette parole di verità”. (Eccl. 12:9, 10) Luca ‘seguì con accuratezza ogni cosa dall’inizio’ per narrare gli avvenimenti della vita di Cristo in ordine logico. (Luca 1:3) Entrambi questi servitori di Dio fecero ricerche.
Cosa significa fare ricerche? Significa cercare attentamente informazioni su un determinato soggetto. Include la lettura e richiede l’applicazione dei princìpi basilari dello studio. Può anche essere necessario raccogliere informazioni parlando con qualcuno.
In quali situazioni occorre fare ricerche? Facciamo qualche esempio. Mentre studiate o leggete personalmente la Bibbia possono sorgervi delle domande che ritenete importanti. Qualcuno a cui avete dato testimonianza può farvi una domanda per rispondere alla quale dovete cercare informazioni specifiche. O forse vi è stato assegnato un discorso.
Supponiamo che dobbiate preparare un discorso. Il materiale che dovete trattare può sembrare abbastanza generico. Come potete applicarlo localmente? Arricchitelo facendo ricerche. Un punto che forse sembrava scontato diventa informativo, perfino stimolante, se è sostenuto da un dato statistico o da un esempio adatto al materiale e all’uditorio. Il materiale stampato su cui state lavorando può essere stato preparato per lettori di tutto il mondo, ma voi avete bisogno di ampliare, illustrare e applicare i punti di quel materiale a una particolare congregazione o a una determinata persona. Come potete regolarvi?
Prima di precipitarvi alla ricerca di informazioni, pensate al vostro uditorio. Cosa conosce già? Cosa ha bisogno di sapere? Poi stabilite qual è il vostro obiettivo: spiegare? convincere? confutare? motivare? Per spiegare occorre fornire ulteriori informazioni che chiariscano l’argomento. Anche se forse i fatti basilari vengono compresi, può darsi che dobbiate spiegare quando o come fare una certa cosa. Per convincere bisogna fornire delle ragioni indicanti perché le cose stanno in un certo modo, presentando anche delle prove. Per confutare si devono conoscere a fondo entrambi i lati di una questione e si deve fare un’attenta analisi delle prove a sostegno. Certo noi non cerchiamo semplicemente argomenti vigorosi, ma anche i modi per esporre i fatti con gentilezza. Per motivare bisogna toccare il cuore. Occorre fornire agli ascoltatori un incentivo e accrescere in loro il desiderio di agire in armonia con ciò che viene trattato. Gli esempi di persone reali che nonostante le difficoltà hanno agito in tal modo possono aiutare a toccare il cuore.
Ora siete pronti per cominciare? Non ancora. Stabilite quante informazioni vi occorrono. Il tempo può essere un fattore determinante. Se dovete presentare le informazioni ad altri, quanto tempo avrete a disposizione? Cinque minuti? Quarantacinque minuti? Il tempo è prestabilito, come alle adunanze di congregazione, o c’è un margine di flessibilità, come a uno studio biblico o a una visita pastorale?
Infine, quali strumenti di ricerca avete a disposizione? Oltre a quelli che avete a casa, ce ne sono altri nella biblioteca della Sala del Regno? Ci sono fratelli che servono Geova da molti anni che sarebbero disposti a farvi consultare la loro biblioteca? Nella vostra zona c’è una biblioteca pubblica dove all’occorrenza potete trovare opere di consultazione?
Usiamo il nostro principale strumento di ricerca, la Bibbia
Se state facendo ricerche su un versetto, cominciate dalla Bibbia stessa.
Esaminate il contesto. Chiedetevi: ‘A chi furono rivolte queste parole? Cosa indicano i versetti precedenti e quelli successivi riguardo alle circostanze che portarono a quella dichiarazione o che determinarono l’atteggiamento dei personaggi in questione?’ Spesso questi particolari possono aiutarci a capire il versetto e se li menzioniamo possono anche aggiungere vivacità a un discorso.
Per esempio, spesso si cita Ebrei 4:12 per indicare che la Parola di Dio ha il potere di toccare il cuore e di influire sulla vita delle persone. Il contesto ci aiuta a capire meglio come questo avviene. Descrive le esperienze avute da Israele nei 40 anni di peregrinazione nel deserto prima di entrare nella terra che Geova aveva promesso ad Abraamo. (Ebr. 3:7–4:13) “La parola di Dio”, la sua promessa di introdurli in un luogo di riposo secondo il patto concluso con Abraamo, non era morta: era vivente e si avvicinava al suo adempimento. Gli israeliti avevano ogni motivo di esercitare fede in essa. Tuttavia, mentre Geova li conduceva dall’Egitto al monte Sinai e poi verso la Terra Promessa, mostrarono più volte mancanza di fede. Così, con la loro reazione al modo in cui Dio adempiva la sua parola, dimostrarono ciò che avevano nel cuore. In maniera simile oggi la parola di Dio — le sue promesse riportate nella Bibbia — rivela ciò che le persone hanno nel cuore.
Consultate i riferimenti marginali. Alcune Bibbie hanno riferimenti marginali. Nella vostra ci sono? Se sì, possono esservi utili. Facciamo un esempio basato sulla Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture. In 1 Pietro 3:6 Sara è additata come esempio per le mogli cristiane. Un rimando a Genesi 18:12 lo conferma rivelando che Sara chiamò Abraamo suo signore “dentro di sé”. La sua sottomissione scaturiva quindi dal cuore. Oltre a far luce in questo modo su alcuni aspetti, i riferimenti marginali possono rinviarvi a passi che indicano l’adempimento di una profezia biblica o di un modello contenuto nel patto della Legge. Tenete presente, però, che certi riferimenti marginali non forniscono spiegazioni di questo tipo. Possono semplicemente rinviare a pensieri paralleli o a informazioni biografiche o geografiche.
Usate una concordanza biblica. Una concordanza biblica è un indice alfabetico delle parole contenute nella Bibbia. Può aiutarvi a trovare versetti che hanno attinenza con l’argomento sul quale state facendo ricerche. Man mano che li esaminate, troverete altri particolari utili. Vedrete una prova del “modello” della verità contenuta nella Parola di Dio. (2 Tim. 1:13) Nella Traduzione del Nuovo Mondo c’è un “Indice di parole bibliche”. La Concordanza è molto più ampia. Se esiste nella vostra lingua, vi troverete tutti i versetti in cui ricorrono le principali parole bibliche.
Imparate a usare altri strumenti di ricerca
Nel riquadro a pagina 33 sono indicati altri strumenti di ricerca provveduti dallo “schiavo fedele e discreto”. (Matt. 24:45-47) Molti di questi hanno un indice generale e diversi hanno in fondo un indice analitico che vi aiuterà a trovare subito quello che cercate. Alla fine di ogni anno viene pubblicato sia nella Torre di Guardia che in Svegliatevi! un indice in cui sono elencati gli articoli usciti durante l’anno.
Sapere che genere di informazioni sono disponibili in queste pubblicazioni per lo studio della Bibbia può aiutarvi a velocizzare la ricerca. Supponiamo che cerchiate informazioni su profezie, dottrine, condotta cristiana o sull’applicazione di princìpi biblici. Probabilmente ciò che cercate si trova nella Torre di Guardia. Svegliatevi! parla di avvenimenti recenti, problemi attuali, religione, scienza e popoli di vari paesi. Un commento su ciascun episodio dei Vangeli in ordine cronologico si trova nel libro Il più grande uomo che sia mai esistito. Una trattazione versetto per versetto di interi libri della Bibbia è contenuta in pubblicazioni quali Rivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!, Prestate attenzione alle profezie di Daniele! e Le profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità, in due volumi. Nel libro Ragioniamo facendo uso delle Scritture troverete risposte soddisfacenti a centinaia di domande bibliche che ci vengono comunemente rivolte nel servizio di campo. Per saperne di più sulle altre religioni, sui loro insegnamenti e le loro origini, potete consultare L’uomo alla ricerca di Dio. Nel libro I Testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio troverete un’esposizione dettagliata della storia moderna dei testimoni di Geova. Per gli sviluppi recenti dell’opera di predicazione della buona notizia a livello mondiale, consultate l’ultimo Annuario dei testimoni di Geova. Perspicacia nello studio delle Scritture è un’enciclopedia biblica e anche un atlante. Se volete trovare informazioni su personaggi, luoghi, oggetti, lingue o avvenimenti storici menzionati nella Bibbia, Perspicacia è un’eccellente risorsa.
“Indice delle pubblicazioni Watch Tower”. Questo indice, edito in più di 20 lingue, vi permette di reperire informazioni in molte nostre pubblicazioni. È diviso in indice dei soggetti e indice dei versetti. Per usare l’indice dei soggetti, cercate una parola rappresentativa del soggetto che vi interessa. Per usare l’indice dei versetti, cercate nell’elenco dei versetti quello che vi interessa. Se nella vostra lingua è stato pubblicato qualcosa su quel soggetto o su quel versetto negli anni che l’Indice abbraccia, troverete un elenco di riferimenti da consultare. Per capire a quali pubblicazioni corrispondono le abbreviazioni dei titoli, consultate l’elenco all’inizio dell’Indice. (Noterete, ad esempio, che w99 1/3 15 indica La Torre di Guardia del 1999, 1º marzo, pagina 15). Esponenti quali “Biografie di testimoni di Geova” o “Esperienze relative al ministero di campo” possono essere utili per preparare parti stimolanti per la congregazione.
Dato che fare ricerche può essere molto avvincente, state attenti a non farvi distogliere dall’oggetto della vostra ricerca. Non perdete di vista il vostro obiettivo: cercare le informazioni che vi occorrono per quello che dovete fare. Se l’Indice vi rimanda a una certa fonte, apritela alla pagina indicata e poi scorrete i sottotitoli e le frasi iniziali dei paragrafi per individuare il materiale che vi serve. Se cercate il significato di un particolare versetto, prima individuate il punto in cui è citato nella pagina a cui vi ha rimandato l’Indice, poi esaminate ciò che viene detto prima e dopo.
“Watchtower Library” su CD-ROM. Se avete accesso a un computer, potete valervi di Watchtower Library su CD-ROM, una biblioteca elettronica che contiene un’ampia raccolta delle nostre pubblicazioni. Il programma di ricerca, facile da usare, consente di cercare una parola, un insieme di parole o una scrittura in qualunque pubblicazione contenuta in Watchtower Library. Anche se questo strumento di ricerca non è disponibile nella vostra lingua, potreste consultarlo in un’altra lingua che conoscete.
Altre biblioteche teocratiche
Nella seconda lettera ispirata che scrisse al giovane Timoteo, Paolo gli chiese di portargli a Roma “i rotoli, specialmente le pergamene”. (2 Tim. 4:13) Paolo teneva molto a certi testi e li conservava. Voi potete fare altrettanto. Per esempio, conservate le vostre copie della Torre di Guardia, di Svegliatevi! e del Ministero del Regno anche dopo che le avete usate alle adunanze di congregazione? Se le conservate, le avrete a disposizione per future ricerche, insieme alle altre pubblicazioni cristiane che possedete. La maggioranza delle congregazioni ha una raccolta di pubblicazioni teocratiche nella biblioteca della Sala del Regno. Esse sono a disposizione dell’intera congregazione, che può consultarle nella Sala del Regno.
Tenete un archivio personale
Siate desti a riconoscere informazioni interessanti che potete usare nei discorsi o nell’insegnamento. Se in un giornale o in una rivista leggete una notizia, una statistica o un esempio che può esservi utile nel ministero, ritagliatela o copiatela. Mettete la data e il titolo del periodico e possibilmente anche il nome dell’autore o dell’editore. Alle adunanze di congregazione, prendete nota dei ragionamenti e degli esempi che possono aiutarvi a spiegare la verità ad altri. Vi è mai capitato di pensare a una bella illustrazione senza però avere l’opportunità di usarla subito? Appuntatevela e mettetela nel vostro archivio. Col passar del tempo, preparerete vari discorsi alla Scuola di Ministero Teocratico. Invece di buttare via i relativi appunti, conservateli. Le ricerche fatte potrebbero essere utili in seguito.
Parlate con gli altri
Ricordate che le persone sono una ricca fonte di informazioni. Per scrivere il suo Vangelo, Luca deve aver raccolto molte informazioni interrogando testimoni oculari. (Luca 1:1-4) Forse un conservo cristiano può far luce su un argomento che vorreste approfondire. Secondo Efesini 4:8, 11-16, Cristo si serve di “doni negli uomini” per aiutarci a crescere nell’“accurata conoscenza del Figlio di Dio”. Parlando con coloro che hanno esperienza nel servizio di Dio potete trovare idee utili. Conversando, conoscerete l’opinione di altri, e questo può aiutarvi a preparare del materiale davvero pratico.
Vagliate i risultati
Dopo la mietitura, occorre separare il grano dalla pula. Lo stesso vale per i risultati delle vostre ricerche. Prima di poterli usare, dovete separare l’utile dal superfluo.
Se le informazioni vi servono per un discorso, chiedetevi: ‘Il punto che intendo usare aggiunge veramente qualcosa all’esposizione dell’argomento? Oppure, per quanto interessante, distoglie l’attenzione dal tema che devo svolgere?’ Se pensate di citare fatti recenti o informazioni di carattere medico o scientifico, campi in continua evoluzione, accertatevi che siano aggiornati. Tenete anche conto del fatto che certi punti trattati nelle nostre vecchie pubblicazioni possono nel frattempo essere stati aggiornati, perciò vedete cosa è stato pubblicato di recente sull’argomento.
È necessario essere particolarmente cauti quando si attingono informazioni da fonti secolari. Non dimenticate mai che la Parola di Dio è verità. (Giov. 17:17) Gesù ha un ruolo chiave nell’adempimento del proposito di Dio. Per questo Colossesi 2:3 dice: “Attentamente occultati in lui sono tutti i tesori della sapienza e della conoscenza”. Valutate i risultati della vostra ricerca in quest’ottica. Per quanto riguarda le informazioni attinte da fonti secolari, chiedetevi: ‘Sono esagerate, speculative, semplicistiche o di scarso valore? Sono state scritte per fini commerciali o egoistici? Altre fonti autorevoli concordano con esse? Soprattutto, si conciliano con la verità biblica?’
Proverbi 2:1-5 ci incoraggia a continuare a cercare la conoscenza, l’intendimento e il discernimento ‘come l’argento e come i tesori nascosti’. Questo richiede sforzo, ma ne risultano ricche ricompense. La ricerca comporta fatica, ma vi aiuterà a scoprire i pensieri di Dio, a correggere idee errate e a divenire più saldi nella verità. Conferirà anche spessore e vivacità ai vostri discorsi, rendendoli piacevoli da pronunciare e dilettevoli da ascoltare.
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