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    Annuario dei Testimoni di Geova del 1976
    • Stati Uniti d’America (1)

      La nostra narrazione comincia a metà del diciannovesimo secolo. I carri coperti ancora attraversano le aperte pianure, portando i coloni in remote zone dell’Occidente americano. Grandi mandre di bisonti o di bufali — nel 1850 ce n’erano circa venti milioni — ancora vagano fra le catene dei monti Appalachiani e delle montagne Rocciose.

      La rovinosa guerra civile devasta il paese e fra il 1861 e il 1865 prende il suo tributo di morti, e poi segue un’èra di industrializzazione. Nel 1869 viene completata la prima ferrovia transcontinentale. Nel decennio successivo al 1870 compaiono per la prima volta nella scena la luce elettrica e il telefono. Il tram elettrico facilita i viaggi urbani nei dieci anni che seguono il 1880, e alla fine del secolo alcune automobili proclamano rumorosamente la loro presenza.

      Quale sarebbe stato il clima religioso di quest’epoca era, a dire il meno, imprevedibile. Nella sua opera Origine delle specie del 1859, Charles Darwin aveva adottato la teoria dell’evoluzione dell’uomo. Mentre l’evoluzione, la critica della Bibbia, l’ateismo, lo spiritismo e l’infedeltà prendevano d’assalto la religione organizzata, la Chiesa Cattolica Romana tenne il primo Concilio Vaticano (1869-1870), facendo così uno sforzo per rafforzare la sua posizione che si andava indebolendo. Vari altri gruppi attendevano con ansia l’imminente ritorno carnale di Cristo, ma invano.

      Tuttavia, “il termine del sistema di cose” si appressava. Di sicuro il “grano”, i veri cristiani, doveva esistere in qualche luogo nel coltivato campo di Dio esteso a tutta la terra. Ma dove?

      ‘UN GIORNO DI PICCOLE COSE’

      È all’incirca il 1870; il luogo, la città di Allegheny, in Pennsylvania. Allegheny, che in seguito divenne parte di Pittsburgh, è una città di molte chiese. Una sera un giovane diciottenne cammina lungo una delle vie di Allegheny. Secondo la sua propria ammissione successiva, era stato “scosso nella fede riguardo a molte dottrine accettate da tempo” ed era divenuto “facile preda della logica della miscredenza”. Ma questa sera è attratto da alcuni che cantano. Entra in una sala polverosa e oscura. Il suo obiettivo? Secondo le sue stesse parole, “per vedere se il pugno di persone che vi si radunavano aveva da offrire qualcosa di più assennato dei credi delle grandi chiese”.

      Il giovane si mise a sedere e ascoltò. Jonas Wendell, un secondo avventista, pronunciò il sermone. “La sua esposizione della Scrittura non fu interamente chiara”, osservò in seguito il nostro ascoltatore. Ma fece qualche cosa. Egli dovette ammettere: “Fu sufficiente, grazie a Dio, a ristabilire la mia vacillante fede nell’ispirazione divina della Bibbia, e a mostrare che i racconti degli Apostoli e dei Profeti sono indissolubilmente collegati. Ciò che udii mi fece andare a studiare la mia Bibbia con più zelo e cura di quanto non avessi mai fatto prima”.

      Il giovane indagatore era Charles Taze Russell. Nato ad Allegheny il 16 febbraio 1852, era il secondo figlio di Joseph L. e Ann Eliza (Birney) Russell, entrambi di discendenza scozzese irlandese. La madre di Charles, che lo aveva dedicato all’opera del Signore dalla nascita, morì quando egli era un fanciullo di nove anni. Ma in tenera età Charles ricevette le sue prime impressioni religiose dai suoi genitori presbiteriani. Infine si unì alla vicina Chiesa Congregazionale a causa delle sue vedute più liberali.

      Da semplice ragazzo undicenne, Charles entrò in società negli affari con suo padre, e il ragazzo stesso scrisse le clausole dell’accordo secondo cui operò l’impresa. A quindici anni fu socio del padre in una crescente catena di negozi di articoli di vestiario maschile. Col tempo, ebbero negozi a Pittsburgh, a Filadelfia e altrove.

      Intanto, il giovane Charles era un sincero studente delle Scritture. Voleva servire Dio secondo il meglio delle sue capacità. Infatti, una volta, quando aveva dodici anni, suo padre lo trovò nel negozio della famiglia alle due del mattino, riverso su una concordanza biblica, senza tener conto dell’ora.

      Quando divenne più grande, Russell fu turbato spiritualmente. Si preoccupava in special modo delle dottrine della punizione eterna e della predestinazione. Egli ragionava: “Un Dio che impiegasse la sua potenza per creare esseri umani i quali preconoscesse e predestinasse al tormento eterno, non potrebbe essere né sapiente, né giusto o amorevole. Le sue norme sarebbero inferiori a quelle di molti uomini”. (1 Giov. 4:8) Ciò nondimeno, il giovane Russell continuò a credere nell’esistenza di Dio. Poiché la sua mente era assediata dalla preoccupazione per le dottrine, esaminò i vari credi della cristianità, studiò le principali religioni orientali, e provò una profonda delusione. Dove doveva trovarsi la verità?

      Al tempo in cui Russell aveva diciassette anni, un successivo associato dice che ragionava in questo modo, cioè: “Non vale la pena che io cerchi di trovare alcuna cosa ragionevole intorno al futuro da qualcuno dei credi o anche dalla Bibbia, quindi dimenticherò ogni cosa e presterò tutta la mia attenzione agli affari. Se farò del denaro potrò usarlo per aiutare la sofferente umanità, nonostante che non possa farle spiritualmente nessun bene”.

      Fu mentre il giovane Russell aveva questi pensieri che entrò nella polverosa sala di Allegheny e udì il sermone che ‘ristabilì la sua vacillante fede nell’ispirazione divina della Bibbia’. Rivolgendosi a diversi giovani di sua conoscenza, disse loro che aveva intenzione di studiare le Scritture. Subito questo piccolo gruppo di circa sei persone cominciò a radunarsi settimanalmente per uno studio metodico della Bibbia. Alle loro regolari adunanze negli anni dal 1870 al 1875, il pensiero religioso di questi uomini subì profondi cambiamenti. Con il passar del tempo Geova li benedisse con accresciuta luce spirituale e verità. — Sal. 43:3; Prov. 4:18.

      “Riconoscemmo”, scrisse Russell, “la differenza fra il nostro Signore come ‘l’uomo che diede se stesso’, e il Signore che sarebbe venuto di nuovo, un essere spirituale. Vedemmo che gli esseri spirituali possono esser presenti, eppure invisibili agli uomini. . . . ci sentimmo grandemente afflitti dall’errore dei Secondi Avventisti, i quali attendevano Cristo nella carne, e insegnavano che il mondo e tutti quelli che erano in esso eccetto i Secondi Avventisti sarebbero stati bruciati nel 1873 o nel 1874, le cui date fissate e delusioni e grossolane idee in genere circa l’obiettivo e la maniera della sua venuta recarono più o meno biasimo su noi e su tutti quelli che ne bramavano e proclamavano il Regno avvenire”.

      Cercando con fervore di contrastare tali erronei insegnamenti, nel 1873 il ventunenne C. T. Russell scrisse e pubblicò a sue proprie spese un opuscolo intitolato “Obiettivo e maniera del ritorno del Signore”. Se ne stamparono circa 50.000 copie ed ebbe un’estesa distribuzione.

      Verso il gennaio del 1876, Russell ricevette una copia del periodico religioso The Herald of the Morning (L’Araldo del mattino). Dalla copertina, lo identificò con l’Avventismo, ma il suo contenuto era una sorpresa. L’editore, N. H. Barbour di Rochester, in New York, comprese che l’obiettivo del ritorno di Gesù Cristo non era quello di distruggere ma di benedire tutte le famiglie della terra e che la sua venuta sarebbe stata simile a quella di un ladro e non nella carne, ma come spirito. Infatti, dalle profezie bibliche che avevano relazione col tempo Barbour pensò che Cristo allora era presente e che l’opera di mietitura per radunare il “grano” e la “veccia” (“zizzanie”) era già arrivata. Russell dispose di incontrarsi con Barbour e, come risultato, la classe biblica di Pittsburgh di circa trenta persone si affiliò al gruppo un po’ più grande di Barbour che era a Rochester, in New York. Con i suoi propri fondi Russell offrì denaro per stampare l’Araldo allora quasi sospeso, divenendo coeditore del periodico.

      All’età di venticinque anni, nel 1877, Russell cominciò a vendere i suoi averi commerciali e si dedicò di continuò all’attività di predicazione. Quindi viaggiava di città in città pronunciando discorsi biblici a riunioni pubbliche, nelle vie e nelle chiese protestanti. A causa di quest’opera, divenne noto come il “pastore” Russell. Decise di investire la sua fortuna nella divulgazione dell’opera, di dedicare la propria vita alla causa, di proibire la colletta a tutte le adunanze e di confidare nelle contribuzioni non sollecitate per continuare l’opera dopo aver esaurito il suo proprio denaro.

      Nel 1877, Barbour e Russell stamparono unitamente (in inglese) Tre mondi, e la mietitura di questo mondo. Questo libro di 196 pagine univa le informazioni circa la Restaurazione alle profezie bibliche inerenti al tempo. Presentava la veduta che la presenza invisibile di Gesù Cristo e il periodo di quarant’anni che iniziava con una mietitura di tre anni e mezzo datavano dall’autunno del 1874.

      Assai degna di nota era la sorprendente accuratezza con cui quel libro indicava la fine dei Tempi dei Gentili, “i fissati tempi delle nazioni”. (Luca 21:24) Mostrava (alle pagine 83 e 189) che questo periodo di 2.520 anni, durante il quale le nazioni gentili o non giudaiche dominavano la terra senza interferenza da parte di alcun regno di Dio, era cominciato con la caduta del regno di Giuda per opera dei Babilonesi verso la fine del settimo secolo a.E.V. e sarebbe finito nel 1914 E.V. Anche prima, C. T. Russell aveva scritto comunque un articolo intitolato “Tempi dei Gentili: Quando finiranno?” Era stato stampato nel Bible Examiner dell’ottobre 1876, e Russell vi aveva detto: “I sette tempi finiranno nel 1914 A.D.” Egli aveva correttamente collegato i Tempi dei Gentili con i “sette tempi” menzionati nel libro di Daniele. (Dan. 4:16, 23, 25, 32) Conforme a tali calcoli, il 1914 segnò in effetti la fine di quei tempi e la nascita in cielo del regno di Dio con Cristo Gesù come re. Pensate! Geova concesse al suo popolo questa conoscenza quasi quattro decenni prima che quei tempi scadessero.

      Per un certo tempo tutto andò bene. Quindi venne la primavera del 1878. Barbour attendeva che i santi viventi sulla terra fossero allora portati via corporalmente per essere eternamente in cielo col Signore. Ma non accadde. Secondo Russell, Barbour “sembrava ritenere di dover necessariamente trovare qualche cosa di nuovo per distogliere l’attenzione dal fatto che i santi viventi non erano stati portati via in massa”. Subito fece così. “Con nostra dolorosa sorpresa”, dice il racconto di Russell, “il signor Barbour scrisse subito dopo un articolo per l’Araldo negando la dottrina dell’espiazione, negando che la morte di Cristo era il prezzo di riscatto di Adamo e della sua razza, dicendo che la morte di Cristo non era una soluzione della pena per i peccati dell’uomo come l’azione di conficcare uno spillo nel corpo di una farfalla e di farla soffrire e morire non sarebbe considerata da un genitore terreno una giusta soluzione per la mancanza di suo figlio”.

      Nel numero dell’Araldo di settembre fu pubblicato l’articolo di Russell “L’espiazione”, che sosteneva il riscatto e contraddiceva l’errore di Barbour. Fino al dicembre del 1878 la controversia continuò nelle pagine del periodico. “Ora mi fu chiaro”, scrisse Russell, “che il Signore non mi avrebbe più assistito finanziariamente, o non si sarebbe in alcun modo identificato con nulla che esercitava influenza contro il fondamentale principio della nostra santa religione”. Quindi, che cosa fece C. T. Russell? Egli continua: “Perciò, dopo uno sforzo molto attento benché inutile per riprendere chi errava, mi ritirai interamente da L’Araldo del mattino, e dall’ulteriore associazione con il signor Barbour”. Ma questo non fu abbastanza per mostrare la sua “continua lealtà al nostro Signore e Redentore”. Pertanto, fu compiuta un’ulteriore azione. Russell scrive: “Perciò compresi che era volontà del Signore che io dessi inizio a un altro periodico, in cui il vessillo della croce fosse tenuto alto, la dottrina del riscatto difesa e la Buona Notizia della grande Gioia proclamata il più estesamente possibile”.

      C. T. Russell considerò come direttiva del Signore smettere di viaggiare e cominciare a pubblicare un periodico. Così nel luglio del 1879 fu stampato il primo numero di Zion’s Watch Tower and Herald of Christ’s Presence (La Torre di Guardia di Sion e Araldo della presenza di Cristo). Ora nota in tutto il mondo come La Torre di Guardia, questa rivista ha sempre sostenuto la dottrina biblica del riscatto. Come una volta scrisse Russell: “Dal principio, è stata una speciale sostenitrice del riscatto; e, per grazia di Dio, speriamo che lo sia sino alla fine”.

      Il principio del periodico fu un “giorno delle piccole cose”, giacché la sua prima edizione consisté solo di circa 6.000 copie. (Zacc. 4:10) C. T. Russell, che presiedeva la classe biblica di Pittsburgh, fu il direttore ed editore. Cinque altri maturi studenti biblici prestarono servizio in origine come regolari collaboratori delle sue colonne. La rivista fu dedicata a Geova e agli interessi del regno di Dio. La fiducia fu riposta in Dio, come fu indicato, per esempio, quando nella seconda edizione si disse: “‘La Torre di Guardia di Sion’, come noi crediamo, ha per suo sostenitore GEOVA, e mentre le cose stanno così non elemosinerà né chiederà mai l’aiuto degli uomini. Quando Colui che dice: ‘Tutto l’oro e l’argento dei monti è mio’, non provvederà i fondi necessari, capiremo che sarà tempo di sospendere la pubblicazione”. La pubblicazione non è mai stata sospesa. Invece, alla fine del 1974 la sua tiratura per ciascun numero è ascesa in media a oltre 8.500.000 copie.

      La ferma decisione di sostenere e dichiarare la verità biblica aveva fatto ottenere a quegli studenti biblici del decennio successivo al 1870 la benedizione divina. Nonostante la crescita di molte “zizzanie” religiose nel campo del mondo, Dio aveva agito per identificare il “grano” o i veri cristiani. (Matt. 13:25, 37-39) Innegabilmente Geova chiamava le persone “dalle tenebre alla sua meravigliosa luce”. (1 Piet. 2:9) Nel 1879 e nel 1880 C. T. Russell e i suoi associati istituirono circa trenta congregazioni in Pennsylvania, New Jersey, New York, Massachusetts, Delaware, Ohio e Michigan. Russell stesso dispose di fare visite personali a ciascuna congregazione. Il suo programma comprendeva una o più adunanze bibliche con ciascun gruppo.

      Quelle prime congregazioni erano chiamate “ecclesie” (dal greco ek·kle·siʹa, che significa “congregazione”) e a volte se ne parlava come di “classi”. Tutti i componenti della congregazione votavano congregazionalmente su certe faccende ed eleggevano anche un consiglio di anziani, responsabile di dirigere le faccende della congregazione. Le ecclesie erano collegate insieme dall’accettazione del modello di attività della congregazione di Pittsburgh, dove erano anziani C. T. Russell e altri scrittori de La Torre di Guardia.

      Gesù Cristo ‘predicò la liberazione ai prigionieri’. (Luca 4:16-21; Isa. 61:1, 2) Affinché quelli di cuore onesto del diciannovesimo secolo guadagnassero la libertà che Dio donava, si doveva smascherare l’errore religioso. La Torre di Guardia di Sion serviva a questo scopo. Tuttavia, qualche altra cosa contribuì a soddisfare il bisogno: i “Trattati degli Studenti Biblici” (chiamati anche “Trimestrale di vecchia teologia”), scritti nel 1880 e in seguito da Russell e dai suoi colleghi. Questi trattati erano provveduti gratuitamente perché fossero distribuiti dai lettori de La Torre di Guardia.

      C. T. Russell e i suoi associati credevano di essere nel tempo della mietitura, ed erano pochi di numero, solo un centinaio circa nel 1881. Ma le persone avevano bisogno dell’affrancatrice verità, e per immeritata benignità di Dio l’avrebbero ricevuta. “Occorrono 1.000 predicatori” fu il singolare titolo di un articolo de La Torre di Guardia di Sion (inglese) dell’aprile 1881. A quelli che potevano dedicare metà o più del loro tempo esclusivamente all’opera del Signore, si suggeriva: “Di andare in città grandi o piccole, secondo la vostra capacità, come colportori o evangelisti, a cercar di trovare in ogni luogo gli zelanti cristiani, molti dei quali troverete dotati di zelo verso Dio, ma non secondo conoscenza; di cercare di far conoscere a questi le ricchezze della grazia del Padre nostro, e le bellezze della Sua parola, dando loro trattati”. Tra l’altro, questi colportori (precursori degli odierni proclamatori pionieri) dovevano ottenere abbonamenti a La Torre di Guardia. Certo, non tutti i lettori de La Torre di Guardia potevano essere predicatori in servizio continuo. Tuttavia, quelli che non potevano dedicare tutto il loro tempo non erano esclusi, poiché si diceva loro: “Se avete mezz’ora, o una, due o tre ore, potete usarle e sarà accettevole presso il Signore della mietitura. Chi può dire quali benedizioni verranno da un’ora di servizio sotto la guida di Dio!”

      I desiderati mille predicatori non risposero allora alla chiamata. (Nel 1885 ci furono circa 300 colportori). Ma i servitori di Geova sapevano di dover predicare la buona notizia. Appropriatamente, La Torre di Guardia di Sion (inglese) del luglio e dell’agosto 1881 dichiarò: “Stai predicando? Crediamo che nessuno sia del piccolo gregge eccetto i predicatori. . . . Sì, siamo stati chiamati per soffrire con lui e per proclamare ora la buona notizia, affinché a suo tempo siamo glorificati e compiamo le cose che ora son predicate. Non siamo stati chiamati, né unti per ricevere onori e ammassare ricchezze, ma per spendere ed essere spesi e predicare la buona notizia”.

      In quello stesso anno, 1881, C. T. Russell completò due grossi opuscoli. Uno fu intitolato “Insegnamenti del Tabernacolo”. L’altro, Cibo per i cristiani riflessivi (inglese) smascherava certi errori dottrinali e spiegava il proposito divino.

      In origine la stampa dei trattati e de La Torre di Guardia di Sion fu fatta quasi interamente da ditte commerciali. Ma affinché la distribuzione di letteratura si espandesse, e gli studenti biblici (come erano noti allora i testimoni di Geova) ricevessero contribuzioni per compiere l’opera, era richiesta qualche sorta di società. Così, all’inizio del 1881, l’organizzazione della Zion’s Watch Tower Tract Society [Società Torre di Guardia di Trattati di Sion] con C. T. Russell come suo direttore fu costituita non come ente giuridico. Egli e altri offrirono generosamente circa 35.000 dollari per mettere in funzione questa organizzazione editoriale. Durante il 1884 la Società precedentemente non riconosciuta fu costituita come ente giuridico quale Società Torre di Guardia di Trattati di Sion, e Russell prestò servizio come suo presidente. Oggi questa società religiosa è nota come la Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania [Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di Pennsylvania].

      “Lo scopo per cui la società si costituisce”, diceva il suo statuto, “è la divulgazione delle verità bibliche in varie lingue per mezzo della pubblicazione di trattati, opuscoli, giornali e altri documenti religiosi, e con l’impiego di tutti gli altri mezzi legali che il suo Consiglio dei Direttori, debitamente costituito, riterrà vantaggioso per promuovere lo scopo dichiarato”.

      “La divulgazione delle verità bibliche” richiese un notevole passo avanti con una serie di libri intitolati “Aurora millenniale” (in seguito “Studi sulle Scritture”). Scritto da C. T. Russell in un linguaggio facile a capirsi, il Volume I fu stampato nel 1886. Prima chiamato “Il piano delle età” e in seguito “Il divin piano delle età”, trattava soggetti come “Dimostrazione dell’esistenza d’un Creatore supremamente intelligente”, “Il ritorno del nostro Signore, suo scopo, la restaurazione di tutte le cose”, “Il giorno del giudizio”, “Il regno di Dio” e “Il giorno di Geova”. In un periodo di quarant’anni, si distribuirono sei milioni di copie di questa pubblicazione, aiutando centinaia di sinceri ricercatori della verità a uscire dalla falsa schiavitù religiosa e a venire nella libertà cristiana.

      Con l’andar del tempo, C. T. Russell scrisse cinque altri libri della serie “Aurora millenniale”. Essi furono: Volume II, Il tempo è vicino (1889); Volume III, Il tuo Regno venga (1891); Volume IV, La battaglia di Armaghedon (1897; in origine fu chiamato “Il giorno della vendetta”); Volume V, Riconciliazione fra Dio e l’uomo (1899); Volume VI, La nuova creazione (1904) (inglesi). Russell non sopravvisse per scrivere come ne aveva intenzione il settimo volume di questa serie.

      Quale reazione ci fu a tali pubblicazioni cristiane! Lo spirito di Dio spinse gli individui ad agire. In alcuni casi, si ritrassero presto dalla falsa religione. “La sua verità catturò subito il mio cuore”, scrisse una donna nel 1889, dopo aver letto un volume dell’Aurora millenniale. “Mi ritirai immediatamente dalla Chiesa Presbiteriana dove avevo per molto tempo brancolato nel buio in cerca della verità, senza trovarla”. Nel 1891 un ecclesiastico scrisse: “Dopo aver predicato per tre anni nella chiesa m[etodista] e[piscopaliana], durante i quali ho sempre cercato premurosamente la verità, ora, con l’aiuto di Dio, posso ‘venirne fuori’”. — Riv. 18:4.

      Un vivo desiderio di predicare la buona notizia è mostrato nei pensieri che altri espressero per lettera alla Società. Per esempio, nel 1891 un uomo e sua moglie scrissero: “Abbiamo consacrato tutto ciò che abbiamo al Signore e al suo servizio per essere impiegati alla sua gloria; e, se il Signore lo vuole, cercherò di provare l’opera di colportore appena potrò disporre le cose, e se il Signore accetta il mio servizio e mi benedice nella sua opera, smetteremo di tenere su casa e sia mia moglie che io ci impegneremo nell’opera della mietitura”.

      Molto interessante fu la corrispondenza che la Società ricevette nel 1894 da un uomo che aveva ottenuto i volumi dell’Aurora millenniale da due donne che erano colportrici. Egli lesse i libri, ne ordinò altre copie, si abbonò a La Torre di Guardia di Sion, e fu spinto a scrivere: “La mia cara moglie e io stesso abbiamo letto questi libri con il più vivo interesse, e consideriamo un dono di Dio e una grande benedizione che abbiamo avuto l’opportunità di venire in contatto con essi. Sono davvero un ‘ausilio’ per studiare la Bibbia. Le grandi verità rivelate nello studio di questa serie hanno semplicemente capovolto le nostre aspirazioni terrene; e avendo compreso, almeno fino a un certo punto, la grande opportunità di fare qualche cosa verso Cristo, intendiamo valerci di questa opportunità distribuendo questi libri, prima, fra i nostri più vicini parenti e amici, e quindi fra i poveri che desiderano leggerli e non sono in grado di acquistarli”. Questa lettera era firmata da J. F. Rutherford, che si dedicò a Geova dodici anni dopo e infine successe a C. T. Russell come presidente della Società Torre di Guardia.

      LA CASA BIBLICA

      In principio gli studenti biblici ebbero gli uffici della sede principale in 101 Fifth Avenue di Pittsburgh, e in seguito in 44 Federal Street di Allegheny, in Pennsylvania. Comunque, verso la fine del decennio successivo al 1880, l’affrettato lavoro di pubblicazione della buona notizia e di radunamento di quelli simili a pecore rese necessaria l’espansione. Così, il popolo di Geova costruì il suo proprio edificio. Completata nel 1889 al costo di 34.000 dollari, questa costruzione in mattoni di quattro piani situata in 56-60 (più tardi rinumerata 610-614) Arch Street di Allegheny, fu nota come la “Casa Biblica”. In origine il diritto di proprietà fu tenuto dalla Tower Publishing Company, una ditta privata diretta da C. T. Russell che per alcuni anni stampò letteratura per la Società Torre di Guardia a un prezzo convenuto. Nell’aprile del 1898, la proprietà di questo stabilimento e immobile fu trasferita per donazione alla Società Torre di Guardia, e il suo consiglio dei direttori valutò la costruzione e gli arredi del valore di $164.033,65.

      La Casa Biblica servì come sede principale della Società per circa vent’anni.

      “Com’era nel 1907 la situazione nella Casa Biblica?” chiede Ora Sullivan Wakefield. Rispondendo alla sua propria domanda, ella in parte dice: “Eravamo solo in trenta nella ‘famiglia’ ed essendo piccola era veramente una famiglia. . . . Tutti mangiavamo, dormivamo, lavoravamo e adoravamo in quell’unico edificio. La cappella aveva anche un luogo per il battesimo sotto il palco”.

      Pensate! Nel lontano 1890 c’erano all’incirca solo quattrocento associati attivi della Società Torre di Guardia. Ma lo spirito santo di Geova era all’opera e produceva eccellenti risultati. (Zacc. 4:6, 10) Conformemente, nel decennio successivo al 1890 ci furono tempi di aumento. Infatti, centinaia si radunarono, il 26 marzo 1899, per commemorare la morte di Gesù Cristo, e un rapporto incompleto cita 339 gruppi con 2.501 partecipanti. In realtà, quelli simili a pecore affluivano ‘nell’ovile’. — Mic. 2:12.

      La crescita dell’opera di predicazione era stata spronata dal viaggio di C. T. Russell all’estero nel 1891. Questo viaggio di 27.000 chilometri portò lui e il suo gruppo in Europa, Asia e Africa. In seguito un deposito di pubblicazioni fu stabilito a Londra. Inoltre, furono prese disposizioni per pubblicare la letteratura della Società in tedesco, francese, svedese, dano-norvegese, polacco, greco e, successivamente, in italiano.

      “ANDIAMO ALLA CASA DI GEOVA”

      Davide si rallegrò quando gli dissero: “Andiamo alla casa di Geova”. (Sal. 122:1) Similmente, i primi studenti biblici si rallegrarono di radunarsi in adunanze e congressi. (Ebr. 10:23-25) Le ricompense spirituali furono molte, ma mancava sempre una cosa: il piatto della colletta. Applicabile a tutte le adunanze e ai congressi dei cristiani testimoni di Geova è il detto: “Posti liberi, non si fa colletta”. E appropriatamente, inoltre, si tiene conto delle parole di Gesù: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Le contribuzioni volontarie son servite a coprire le spese inerenti ai luoghi di riunione del popolo di Geova. — Matt. 10:8; 2 Cor. 9:7.

      Uniamoci ai nostri conservi credenti dei primi tempi mentre viaggiano per andare alle loro adunanze settimanali. “Prima del volgere del secolo e dopo”, commenta Ralph H. Leffler, “le adunanze che noi perdevamo erano davvero pochissime. In quei giorni non avevamo automobili. L’unico modo in cui noi che abitavamo in campagna a otto chilometri dalla città potevamo andare alle adunanze era o camminando a piedi . . . o usando un cavallo e un calesse. Moltissime volte la domenica usammo un cavallo e un calesse o un carro per percorrere due volte i sedici chilometri del viaggio di andata e ritorno per assistere alle adunanze. Un anno dopo l’altro, estate e inverno, con la pioggia o col sole, consideravamo un nostro privilegio imparare sempre più le verità della Bibbia e rafforzare la nostra fede. Non volevamo perdere nessuna opportunità di associarci con altri della stessa fede”. Hazelle e Helen Krull osservano: “Quando la neve copriva il terreno andavamo con il cavallo e la slitta, e durante l’adunanza coprivamo il cavallo con una coperta. A volte il cavallo aspettava con pazienza e a volte scalpitava impazientemente”.

      Come erano quelle prime adunanze? Una di esse si basava su Ombre del tabernacolo riguardo a sacrifici migliori (inglese), in principio pubblicato dalla Società nel 1881. Esso considerava il significato profetico del tabernacolo d’Israele e dei sacrifici che vi si offrivano. Anche i ragazzi traevano molto beneficio da questi studi. Ricordando come si tenevano in una casa queste adunanze, Sara C. Kaelin commenta: “Il gruppo era cresciuto e a volte i ragazzi dovevano sedere sui gradini che portavano al piano superiore, ma tutti dovevano imparare e rispondere alle domande. Che cosa rappresenta il toro? Il cortile? Il Santo? Il Santissimo? Il giorno di espiazione? Il sommo sacerdote? Il sottosacerdote? Veniva impresso nella nostra mente in modo tale che potevamo vedere il sommo sacerdote compiere le sue funzioni e sapevamo ciò che significava”.

      Il mercoledì sera le adunanze si tenevano nelle case. Queste divennero note anche come adunanze di preghiera, lode e testimonianza. Di esse Edith R. Brenisen scrive: “Dopo un inno e una preghiera, il conduttore leggeva un’appropriata scrittura, facendo alcuni commenti, e l’adunanza offriva quindi agli amici l’opportunità di fare commenti come desideravano. A volte era un gioiosa esperienza avuta nell’opera di servizio o qualche evidenza della speciale guida o protezione di Geova. Si era liberi di fare una preghiera o di chiedere di cantare un certo inno, e le parole spesso esprimevano i pensieri del proprio cuore meglio di quanto la persona non ne fosse in grado. Era una sera di meditazione sull’amorevole cura di Geova e di stretta associazione con i nostri fratelli e sorelle. Mentre ascoltavamo alcune loro esperienze, li conoscevamo meglio. Osservandone la fedeltà, vedendo come avevano superato le loro difficoltà, spesso eravamo aiutati a risolvere alcune delle nostre proprie incertezze”. Questa adunanza precedette quella che da allora è divenuta l’adunanza di servizio, che oggi i testimoni di Geova tengono settimanalmente ed è molto utile per la loro opera di predicazione.

      In quei primi giorni, i “circoli dell’aurora” si tenevano il venerdì sera. Questi studi biblici furono nominati così perché vi erano usati i volumi dell’Aurora millenniale. Ralph H. Leffler ricorda che la domenica sera di solito era dedicata a uno studio della Bibbia o a un discorso sulle Scritture. Si poteva anche tenere quello che era noto come il “discorso della Carta”. Che cos’era questo? Egli spiega: “All’inizio del primo Volume degli Studi sulle Scritture c’era una lunga Carta . . . Questa Carta era ingrandita fino alla misura di uno stendardo . . . e si poteva acquistare dalla Casa Biblica di Allegheny, in Pennsylvania. Quella carta era appesa alla parete di fronte all’uditorio perché tutti la vedessero mentre l’oratore per l’occasione ne spiegava i molti archi e piramidi. La Carta era un’illustrazione grafica dei molti avvenimenti della Bibbia dalla creazione dell’uomo alla fine del millennio e al principio delle ‘età future’. . . . Apprendevamo molto intorno alla storia biblica da questi discorsi della ‘Carta’. Ed erano pronunciati spesso”.

      “I discorsi della Carta” potevano essere pronunciati nei regolari luoghi di adunanza del popolo di Geova o altrove. Erano efficaci questi discorsi? C. E. Sillaway ricorda: “I discorsi dovettero portare dei frutti, poiché il piccolo gruppo crebbe da sei adulti a circa quindici in meno di due anni”. In un’occasione, William P. Mockridge fece un discorso sulla Carta in una chiesa battista nella città di Long Island, in New York, “col risultato che parecchi componenti della chiesa [del predicatore battista] vennero nella verità e il ministro . . . C. A. Erickson pure venne nella verità divenendo uno degli . . . oratori viaggianti della Società”.

      La commemorazione annuale della morte di Gesù Cristo dava ai primi studenti l’opportunità di tenere congressi. (1 Cor. 11:23-26) Una di tali riunioni ebbe luogo ad Allegheny, in Pennsylvania, dal 7 al 14 aprile 1892. Furono presenti circa 400 servitori di Geova e persone interessate provenienti da circa venti stati e dal Manitoba canadese. Da allora, certo, i congressi spiritualmente rimuneratori del popolo di Dio si sono tenuti in molte città in tutti gli Stati Uniti e nel mondo. E come Geova ha fatto crescere! Da oltre 123 paesi l’Assemblea Internazionale “Volontà Divina” dei Testimoni di Geova del 1958 richiamò nello Yankee Stadium e nel Polo Grounds della città di New York un uditorio complessivo di 253.922 persone!

      INTREPIDI E FORTI DI CUORE NEL SERVIZIO DI DIO

      “Si richiedono volontari!” Questo fu il sorprendente titolo di un articolo de La Torre di Guardia di Sion (inglese) del 15 aprile 1899. Esso proponeva un nuovo metodo di disseminare le verità bibliche, un metodo che avrebbe di sicuro preso d’assalto il clero della cristianità. Per partecipare a quest’opera la persona doveva essere intrepida e forte di cuore. (Sal. 31:24) In quel tempo fu data al popolo di Geova l’opportunità di impegnarsi nella distribuzione gratuita in massa di 300.000 copie di un nuovo opuscolo intitolato “La Bibbia contro l’evoluzione”. Doveva essere consegnato alle persone la domenica mentre uscivano dalle chiese. I volontari cristiani risposero con tutto il cuore a migliaia, e fu fatta una grande opera negli Stati Uniti, nel Canada e in Europa.

      Quest’opera volontaria continuò per anni, specialmente la domenica, e infine fu estesa per includere la distribuzione dei trattati di casa in casa. Nuovi trattati furono pubblicati almeno due volte l’anno ed erano consegnati a milioni ai frequentatori di chiesa. Dal 1909 in poi, la Società Torre di Guardia presentò una nuova serie di trattati chiamati “Pulpito dei popoli” (quindi “Giornale di tutti” e in seguito “Mensile degli studenti biblici”). Per mezzo di questi trattati mensili si smascherava l’errore religioso, si spiegavano le verità scritturali e le nazioni erano avvertite dell’altamente significativo anno 1914. Disegni umoristici e illustrazioni accrescevano l’efficacia di questi trattati. Con la distribuzione di tali trattati, i servitori di Dio furono sempre più notati dal pubblico, divenendo estesamente conosciuti come Studenti Biblici e Studenti Biblici Internazionali.

      “Ogni classe aveva un capitano dei volontari che predisponeva l’opera”, dice Edith R. Brenisen, “e i lavoratori erano chiamati volontari. . . . La domenica mattina si trascorreva in quest’opera volontaria. Essa ci conduceva alle porte delle chiese. Distribuivamo i trattati mentre le persone uscivano dalla chiesa. . . . Alle dodici, mentre le persone uscivano, porgevamo loro le pubblicazioni e quindi aspettavamo fino alle tredici per servire quelli che restavano per la scuola domenicale. Quasi tutti prendevano un trattato. Alcuni buttavano il loro a terra e noi, naturalmente, lo raccoglievamo. Il messaggio che i trattati contenevano era ‘Uscite da essa, o popolo mio’”.

      Molte piacevoli serate si passavano preparando i trattati per la distribuzione. Margaret Duth ricorda le serate quando i conservi cristiani si radunavano nella sua casa per questo scopo, e scrive: “Nella sala da pranzo allungavamo completamente la tavola e alcuni di noi separavano i trattati mentre altri li piegavano; un altro gruppo vi timbrava sopra l’ora e il luogo della conferenza della domenica pomeriggio”.

      Quindi c’era la distribuzione stessa. Secondo Samuel Van Sipma, questa “era un’attività degli Studenti Biblici a cui prendevano parte quasi tutti”. Egli aggiunge: “Molti di noi ci alzavamo presto la domenica mattina [verso le cinque] e lasciavamo i trattati sulla veranda o sotto la porta delle case in una parte del territorio assegnato, e due o quattro di solito lavoravamo insieme. Naturalmente, i trattati erano anche distribuiti in altre ore . . . Alcuni non indebitamente si sono riferiti a questa attività coi trattati come a gemme sparse in modo simile alla rugiada del mattino, e senza dubbio molti furono davvero ristorati in seguito alla lettura di queste illuminanti pagine di verità divina”.

      Anche i fanciulli cristiani partecipavano all’opera di distribuzione dei trattati. Grace A. Estep ricorda come ella e i suoi due fratelli maggiori “la domenica mattina di buon’ora saltavano in punta di piedi sulle verande e infilavano i trattati sotto le porte”. Si poteva ben incontrare opposizione, poiché la sorella Estep continua: “A volte la porta si apriva all’improvviso e compariva un vero e proprio gigante di adulto, di solito strillando invettive e a volte inseguendoci con la scopa o il bastone o agitando le braccia, e facendo terribili minacce semmai avessimo osato tornare. . . . Di tanto in tanto qualcuno accettava comunque il trattato o ci sorrideva, e allora correvamo a casa a dirlo ai nostri genitori”.

      L’uso di trattati diede buoni risultati. Per esempio Victor V. Blackwell ci narra: “Fu un trattato a portare la verità del Regno nella nostra casa. Fu un trattato a dare inizio a un solido fondamento di verità biblica per mio padre, mia madre, me stesso e i miei figli, e per molti altri che accettarono e abbracciarono le informazioni che recavano speranza e suscitavano fede intorno al governo del Regno per tutto il genere umano”.

      USO DELLA STAMPA PUBBLICA

      “Un altro aspetto [dell’opera] che non può essere trascurato con leggerezza”, dice George E. Hannan, “fu la pubblicazione dei sermoni del pastore Russell da parte dei giornali”. Si formò un’agenzia di stampa internazionale per pubblicare i sermoni di C. T. Russell. Benché Russell fosse in viaggio, settimanalmente mandava a questa agenzia, costituita da quattro componenti del personale della sede principale della Società, un sermone della lunghezza di circa due colonne di giornale. A loro volta, essi lo telegrafavano ai giornali in Stati Uniti, Canada ed Europa. La Società pagava le spese telegrafiche, ma lo spazio del giornale era offerto gratuitamente.

      Una pubblicazione chiamata “The Continent” una volta disse riguardo a C. T. Russell: “Si dice che i suoi scritti abbiano ogni settimana mediante i giornali una diffusione maggiore di quella di qualsiasi altro uomo vivente; senza dubbio maggiore della divulgazione che hanno gli scritti di tutti i sacerdoti e i predicatori dell’America settentrionale messi insieme; anche maggiore dell’opera di Arthur Brisbane, Norman Hapgood, George Horace Lorimer, dott. Frank Crane, Frederick Haskins, e una dozzina di altri dei migliori redattori e scrittori del sindacato conosciuti messi insieme”. Ma non era Russell come uomo ad essere importante. Essenzialmente significativa era l’ampia divulgazione della buona notizia. “Più di 2.000 giornali, diffusi complessivamente presso quindici milioni di lettori, pubblicarono in una sola volta i suoi discorsi”, disse La Torre di Guardia (inglese) del 1º dicembre 1916. “Tutto considerato, più di 4.000 giornali pubblicarono questi sermoni”. Qui era dunque un altro mezzo di divulgazione delle verità bibliche.

      “OPERA DI ESTENSIONE DELLE CLASSI”

      Le coraggiose attività dei servitori di Geova si intensificarono allorché nel 1911 comparve nella scena un altro aspetto della loro opera. Nota come “opera di estensione delle classi”, fu un’ampia campagna di conferenze bibliche. Intrapresero questa nuova opera quarantotto ministri viaggianti mandati in itinerari assegnati come oratori pubblici. Ma l’“opera di estensione delle classi” richiedeva più di ciò. Erano ottenuti i nomi e gli indirizzi delle persone interessate che assistevano ai discorsi, e queste erano visitate a casa dagli studenti biblici, tutto nello sforzo di radunare insieme tali persone per formare nuove congregazioni. I colportori aiutavano queste congregazioni a organizzarsi, e se ne formavano molte nuove. Nel 1914, infatti, funzionavano in relazione con la Società Torre di Guardia 1.200 congregazioni in tutta la terra.

      “Dopo avere affittato una sala per un discorso pubblico”, dicono Hazelle e Helen Krull, “disponevamo di far stampare gli annunci nel giornale settimanale e facevamo visite per dare inviti personali. All’ingresso della sala mettevamo anche un tabellone scrivendovi col gessetto l’annuncio dell’adunanza. Molte di queste sale avevano solo lume di lampada. Se era mostrato interesse alla prima adunanza, tenevamo poi altri discorsi. Facevamo in modo di salutare ciascuno del piccolo gruppo che si radunava e di parlargli personalmente (e di solito era un piccolo gruppo) e di visitare a casa gli interessati per suscitare ulteriore interesse”.

      VIAGGIAMO CON I PELLEGRINI

      All’inizio del 1894, ventuno rappresentanti viaggianti furono mandati dalla Società Torre di Guardia e tenere adunanze pubbliche e a edificare spiritualmente le congregazioni degli Studenti Biblici. Essi percorrevano un itinerario stabilito, e mentre le congregazioni crescevano di numero si mandavano nell’itinerario altri pellegrini, come allora erano chiamati. Dal decennio dopo il 1890 alla fine degli anni venti, i pellegrini prestarono servizio a favore degli interessi del popolo di Dio. La loro attitudine era simile a quella di Paolo, che disse ai cristiani romani: “Desidero grandemente di vedervi, per impartirvi qualche dono spirituale affinché siate resi fermi; o, piuttosto, perché vi sia fra voi uno scambio d’incoraggiamento, da parte di ciascuno mediante la fede dell’altro, sia vostra che mia”. — Rom. 1:11, 12.

      I tratti della personalità dei pellegrini viaggianti variavano, come quelli degli apostoli di Gesù Cristo. (Luca 9:54; Giov. 20:24, 25; 21:7, 8) “Il fratello Thorn aveva un modo di fare molto mite, era un ometto eccessivamente ben azzimato, con un pizzo a punta”, commenta Grant Suiter, e aggiunge: “I pellegrini erano rimarchevolmente lindi. . . . Più importante è che aiutavano i loro ascoltatori ad acquistare fede nella Parola di Dio”. Quando Harold B. Duncan incontrò la prima volta il fratello Thorn, “gli fece un’impressione amorevole e duratura”. Il fratello Duncan dice: “Il discorso che fece al gruppo fu simile a quello di un padre che dà consigli amorevoli e affettuosi ai suoi figli e figlie, e nipoti, come una sorta di patriarca dei tempi antichi”.

      Grace A. Estep ricorda: “Il fratello Hersee amava la musica, e dopo che noi fanciulli eravamo stati mandati a letto, la mamma suonava il piano, il papà il violino, e il fratello Hersee cantava gli ‘inni’. . . . Degli altri che conoscevamo e amavamo tanto, il fratello [Clayton J.] Woodworth, il fratello Macmillan e altri la cui vita fu un tale eccellente esempio di perseveranza, speciale affetto si provava per il fratello Van Amburgh. Egli era così pieno di gentilezza e tenerezza verso i ‘cari diletti’ che spesso mi faceva pensare a come dovette essere il diletto apostolo Giovanni”.

      Ripensando ai giorni quando ella era ragazza e i fratelli pellegrini stavano a casa sua, Ethel G. Rohner dice: “Si interessavano sempre di noi giovani, di mia sorella e anche di mio fratello. Le loro visite ci riempivano sempre di gioia. Da fanciulla, io ne ammiravo la calma fiducia e la fede, poiché accettavano ogni cosa come la volontà di Geova. Realmente davano a noi giovani un eccellente esempio di forza e fede cristiana”.

      Senza dubbio molti dei pellegrini si resero cari ai loro conservi credenti anche perché quando facevano le visite si sentivano come “a casa propria”. “Che cosa rendeva la visita così piacevole?” chiede Mary M. Hinds. Ella risponde: “Dopo aver dato i saluti, il pellegrino interroga il babbo sulle adunanze pubbliche, se ha o no domande sugli articoli de La Torre di Guardia, come vanno le cose nella cittadina, se qualcun altro mostra interesse dopo l’ultima visita, e altre cose solite. Per un po’ la sua attenzione è rivolta a noi fanciulli (ora siamo tre) prima che si ritiri nella sua stanza. ‘Non è gentile? Ci parla!’ Ci rallegriamo e cominciamo a godere ogni minuto della sua permanenza, di solito un giorno o due. Forse è Benjamin Barton che mi ha dato una cartolina illustrata che ha portato dal congresso del lago Chatauqua del 1910, e dietro vi ha incollato la sua fotografia. O forse è il fratello J. A. Bohnet che ha fatto a mio fratello un aquilone e lo ha aiutato a farlo volare. . . . Il fratello A. H. Macmillan può uscire un momento con noi al campo di granturco a scegliere sei belle pannocchie per il suo pranzo”.

      “Alcuni pellegrini avevano caratteristiche personali e queste erano, naturalmente, notate”, ammette Harold P. Woodworth, “ma c’erano qualità notevoli, doni dello spirito santo che lasciavano un’influenza profonda e durevole”. La sorella Earl E. Newell osserva: “Non dimenticherò mai e poi mai una dichiarazione del fratello Thorn che mi è stata d’aiuto fino a questo giorno. Egli disse, e cito le sue parole: ‘Ogni volta che penso di essere qualcuno, mi conduco per così dire in un angolo, e mi dico: “Tu piccolo granello di polvere. Che cos’hai da essere orgoglioso?”’” Davvero un tratto degno di nota, poiché “il risultato dell’umiltà e del timore di Geova è ricchezze e gloria e vita”. — Prov. 22:4.

      Questi pellegrini viaggianti non facevano una vita facile viaggiando di luogo in luogo. Riguardo ai percorsi di suo marito Edward, che una volta prestò servizio con questo incarico, Edith R. Brenisen scrisse: “Per giungere in alcuni luoghi fuori mano era spesso necessario viaggiare in treno, in diligenza, su carri di ogni specie e a cavallo. Alcuni di tali viaggi erano molto emozionanti. . . . Un incarico lo ebbe a Klamath Falls o dintorni, nell’Oregon. Per arrivarci, dopo aver fatto parte del viaggio in treno, dovette fare quindi un tratto di notte in diligenza. Il giorno dopo incontrò in un paesino un fratello che lo aspettava con un buckboard. (Nel caso che non ne abbiate mai visto o guidato uno, vi dirò che è semplicemente una carrozza di legno montata su quattro ruote con sedile scoperto, che poggia sugli assi, senza balestre. Se una persona non aveva mal di schiena prima di salirvi, lo aveva di sicuro dopo). Alla fine di un lungo viaggio su per i monti giunsero al podere del fratello, situato in una bella valle accanto a un fiume di montagna”.

      Che dire di quella stessa particolare visita del pellegrino? La sorella Brenisen aggiunge: “Subito l’aia fu ben piena di gruppi di persone di ogni sorta, che portavano gli amici da lontano per udire il pellegrino. L’adunanza cominciò alle quindici con un discorso di due ore, dopo di che furono invitati a fare domande, e ce ne furono molte. Fecero una pausa abbastanza lunga per un buon pasto serale che le sorelle avevano provveduto, dopo di che ci fu un altro discorso di due ore seguito da altre domande”. Quella notte le sorelle dormirono nella casa e i fratelli nel fienile. Una stanza fu riservata nella casa al pellegrino, ma il fratello Brenisen preferì andare nel fienile insieme agli altri fratelli. “Venne la mattina”, dice la sorella Brenisen, “e dopo un’abbondante colazione il fratello sellò tre cavalli, uno da soma e uno per ciascuno di loro. Per andare a prendere il treno che lo avrebbe portato al suo successivo appuntamento dovevano fare un viaggio di circa novantasette chilometri attraverso una zona selvaggia fino alla più vicina stazione ferroviaria. Qualche tempo dopo Edward ricevette una lettera dalla sorella che gli diceva che dopo la loro partenza ella andò nel fienile a prendere il cuscino e ve lo trovò ancora con l’impronta che vi aveva lasciato la sua testa. Quando l’ebbe raccolto, proprio lì sotto era tutto avvolto in spire un serpente a sonagli, che aveva goduto il caldo della sua testa. Il serpente fu molto indignato d’essere stato disturbato e lo mostrò. Quanto spesso è meglio ignorare certi fatti!”

      Che dire dei discorsi dei pellegrini? Come erano? Circa un pellegrino, il fratello Toutjian, Ray C. Bopp dice: “Questo fratello era un insegnante. Ammaestrava mediante illustrazioni. . . . [Aveva] un modello su scala del tabernacolo del deserto, che esponeva su una tavola . . . Il santo, il santissimo, il cortile con l’altare degli olocausti e il bacino erano posti dentro un recinto di teli dell’altezza di dieci centimetri appesi come drappi a piccole barrette metalliche. Statuine di sacerdoti in autentiche vesti erano messe nei propri posti e mosse in giro mentre compivano le loro funzioni . . . [mentre il fratello Toutjian] descriveva ciascuna osservanza e il suo significato profetico basato sul libro di consultazione Ombre del Tabernacolo”.

      “Era sempre in programma una conferenza pubblica”, commenta Mary H. Hinds, “e spesso i pellegrini facevano un discorso sulla Carta, spiegando le ‘dispensazioni’ e le ‘età’ in essa indicate. Almeno un fratello, M. L. Herr, faceva una conferenza illustrata. Usando diapositive di immagini statiche, faceva in modo che la piccola Ruthie del suo discorso tornasse in vita mediante la risurrezione. Sì, questi fratelli, che erano in quei giorni l’anello di congiunzione fra la sede principale di questa crescente organizzazione e gli isolati abbonati a La Torre di Guardia e le ‘ecclesie’ che si organizzavano, lasciavano impressioni che duravano per tutta la vita”. Ollie Stapleton esprime i propri sentimenti, dicendo: “Queste visite erano occasioni per essere edificati spiritualmente e istruiti, e ci aiutavano a operare più strettamente in unità con l’organizzazione di Geova”.

      ESPANSIONE MENTRE I TEMPI DEI GENTILI SI AVVICINANO ALLA LORO FINE

      Allorché gli Studenti Biblici si trovarono nel primo decennio del ventesimo secolo, si rendevano conto che il tempo delle nazioni stava per scadere. Il popolo di Dio aveva atteso da tempo il 1914 come la fine dei Tempi dei Gentili della durata di 2.520 anni. (Luca 21:24, Versione di Fulvio Nardoni) Ora mancavano ancora alcuni anni, e C. T. Russell si preparò a intraprendere una completa campagna mondiale come testimonianza alle nazioni. Ma per tale estesa opera internazionale la Casa Biblica di Allegheny era di gran lunga troppo piccola.

      Perciò, nel 1908 parecchi rappresentanti della Società Torre di Guardia, compreso J. F. Rutherford (allora suo consigliere legale), furono mandati nella città di New York. Perché? Per impegnare locali più adatti, la proprietà che lo stesso Russell aveva trovato in un viaggio precedente. Essi fecero questo, acquistando la vecchia “Betel di Plymouth”, in 13-17 Hicks Street di Brooklyn, in New York. Era la costruzione di una missione completata nel 1868 per la vicina Chiesa Congregazionale di Plymouth, dove Henry Ward Beecher una volta aveva prestato servizio come pastore. La delegazione della Società acquistò anche la vecchia casa parrocchiale di quattro piani in pietra scura di Beecher in 124 Columbia Heights, solo a pochi isolati di distanza.

      L’ex abitazione di Beecher presto divenne la casa del personale della sede principale della Società e di oltre trenta componenti, e fu chiamata “Betel”, che significa “Casa di Dio”. Il restaurato edificio di Hicks Street divenne noto come il “Tabernacolo di Brooklyn”. Vi erano gli uffici della Società e un eccellente auditorio. Il 31 gennaio 1909, alla dedicazione della nuova sede principale della Società furono presenti 350 persone.

      Nella Betel era lo studio di C. T. Russell. Nel seminterrato era la sala da pranzo, con una lunga tavola a cui potevano sedere quarantaquattro persone. La famiglia vi si raccoglieva per cantare un inno, leggere il “voto” e unirsi nella preghiera prima della colazione. Al principio del pasto si leggeva una scrittura biblica dalla Manna celeste giornaliera ad uso della famiglia della fede, e questa era considerata durante la colazione.

      Vi piacerebbe udire il voto che ogni giorno si imprimeva nella loro mente? Era intitolato “Il mio solenne voto a Dio”, e dice così:

      “Padre nostro che sei in cielo, sia santificato il tuo nome. Il tuo regno venga sempre più nel mio cuore, e la tua volontà sia fatta nel mio corpo mortale. Confidando nell’aiuto della tua promessa grazia di assistermi in ogni tempo di bisogno, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore faccio questo voto.

      “Dinanzi al trono della grazia celeste ricorderò quotidianamente gli interessi generali dell’opera della mietitura, e in particolar modo la parte che io stesso ho il privilegio di avere in tale opera, e i cari collaboratori della Betel di Brooklyn, e di ogni luogo.

      “Faccio Voto di esaminare ancor più attentamente, se possibile, i miei pensieri e le mie parole e le mie azioni, con l’intento d’essere più in grado di rendere servizio a te e al tuo caro gregge.

      “Ti faccio Voto d’essere desto per resistere a ogni cosa che abbia relazione con lo spiritismo e l’occultismo, e, ricordando che ci sono solo due padroni, di resistere a questi lacci in ogni modo ragionevole, come provenienti dall’Avversario.

      “Inoltre faccio Voto che, a eccezione di quanto segue, in ogni luogo e in ogni tempo, mi condurrò verso quelli del sesso opposto in privato esattamente come mi comporterei verso di loro in pubblico, alla presenza di una congregazione del popolo del Signore, e per quanto ragionevolmente possibile eviterò d’essere nella stessa stanza da solo con chiunque del sesso opposto, a meno che la porta della stanza non sia spalancata: Nel caso di un fratello, a eccezione di moglie, figli, madre e sorella. Nel caso di una sorella, a eccezione di marito, figli, padre e fratelli”.

      In seguito si smise di recitare questo voto fra il popolo di Dio nella Betel e altrove. Tuttavia, gli alti princìpi contenuti nelle sue parole sono ancora validi.

      A circa tre isolati dalla Betel era il Tabernacolo di Brooklyn, una caratteristica vecchia costruzione in mattoni rossi che aveva due piani e un seminterrato. Vi erano gli uffici generali della Società, la stanza della composizione, dove si preparavano i caratteri per La Torre di Guardia, una sala di deposito e anche una sala spedizioni. Al primo piano era un auditorio con 800 posti a sedere. Qui il fratello Russell parlava regolarmente.

      Per un tempo il personale della sede principale della Società fu alloggiato in gran parte in 124 Columbia Heights. In seguito, fu acquistato l’edificio adiacente di 122 Columbia Heights e la casa Betel fu allargata. Nell’anno 1911 fu completata un’aggiunta posteriore di nove piani che si estese giù per un dirupo fino a Furman Street. Essa provvide molto altro spazio per gli alloggi e altri locali, compresa una nuova sala da pranzo. Per acquistare tali proprietà, nel 1909 i servitori di Geova formarono l’Associazione del Pulpito dei Popoli, ora nota come Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di New York. Essa e altre società formate dal popolo di Dio in vari paesi cooperano tutte l’una con l’altra e con il corpo direttivo dei testimoni di Geova.

      ‘TRA LE FOLLE CONGREGATE BENEDITE GEOVA’

      I congressi regolari e le altre adunanze pubbliche degli studenti biblici erano eccellenti occasioni per ‘benedire Geova tra le folle congregate’, come avevano fatto i servitori di Dio anche nei tempi passati. (Sal. 26:12) Di quale specie erano questi avvenimenti? Vediamo.

      ‘Anche qui, sulla più alta balconata dell’Auditorium Theater famoso in tutto il mondo, sede della Grand Opera di Chicago, non c’è un posto che non sia stato occupato. Mentre guardo sette piani più giù verso il palco, a mezzo isolato di distanza, mi chiedo se sarà necessario tendere gli orecchi per udire. Dopo l’introduzione del presidente, Charles Taze Russell si alza in piedi, mette l’indice sinistro contro il palmo della mano destra e comincia a parlare con tono di voce normale. Non ha appunti. Non c’è nessun podio. Si muove liberamente sul palco. Ogni parola viene percepita chiaramente, mentre descrive la profetica fine dei Tempi dei Gentili e l’inizio dell’Era Millenaria’.

      Questo è un ricordo di Ray C. Bopp. Non è che un esempio. Il posto potrebbe essere stato ugualmente la Royal Albert Hall di Londra, dove C. T. Russell parlò a grandi uditori nel maggio del 1910. Quindi, ancora, potrebbe essere stato il noto Hippodrome Theatre della città di New York, dove Russell si rivolse a un grande uditorio ebreo la domenica 9 ottobre 1910. Riguardo a questo discorso, l’American di New York del 10 ottobre 1910 in parte disse: “L’insolito spettacolo di 4.000 Ebrei che applaudivano con entusiasmo un predicatore gentile, dopo avere ascoltato un sermone che aveva loro rivolto riguardo alla loro propria religione, si presentò ieri pomeriggio all’Hippodrome, dove il pastore Russell, famoso capo del Tabernacolo di Brooklyn, tenne uno dei più insoliti servizi”. Erano presenti decine e decine di rabbini e insegnanti. “Non ci furono preliminari”, disse il giornale. “Il pastore Russell, alto, eretto e con la barba bianca, attraversò il palco senza introduzione, levò in alto la mano, e il suo doppio quartetto del Tabernacolo di Brooklyn cantò l’inno ‘Lieto giorno di Sion’”. Come fu riferito, alla fine l’uditorio ‘provò simpatia’ verso l’oratore. Quindi ci furono applausi, infine un’ovazione entusiastica. Finito il discorso, Russell fece di nuovo segno e il coro “con accento straniero intonò il caratteristico motivo dell’inno di Sion ‘Nostra speranza’, uno dei capolavori dell’eccentrico poeta Imber dell’East Side”. L’effetto? Secondo la relazione della stampa, fu questo: “L’avvenimento senza precedenti di voci cristiane che cantavano l’inno giudaico giunse come un’enorme sorpresa. Per un momento gli uditori ebrei quasi non credevano ai propri orecchi. Quindi, assicuratisi che era proprio il loro inno, prima si rallegrarono e batterono le mani con tale ardore che la musica fu sovrastata, e poi, alla seconda strofa, vi si unirono a centinaia. Al colmo dell’entusiasmo per la drammatica sorpresa che aveva preparata, il pastore Russell uscì dal palco e l’adunanza terminò con la fine dell’inno”.

      I tempi sono cambiati, e così sono cambiate le vedute cristiane delle profezie bibliche che una volta si pensava dovessero applicarsi agli Ebrei naturali del nostro giorno. Con l’accresciuta luce da Dio, il suo popolo ha compreso che tali parole predicono cose buone per lo spirituale “Israele di Dio”, gli unti seguaci di Gesù Cristo. (Rom. 9:6-8, 30-33; 11:17-32; Gal. 6:16) Ma noi abbiamo rivisto l’inizio del ventesimo secolo, e in quei giorni le cose andavano in questo modo.

      Poiché il fratello Russell era così estesamente conosciuto e in molte occasioni parlava a grandi uditori, potete chiedervi che cosa si provava ad ascoltarlo. “Com’era diverso dal predicatore comune!” esclama C. B. Tvedt, aggiungendo: “Non c’era nessuna oratoria, nessun appello alle emozioni. Non si chiedeva agli uditori di percorrere in atto di pentimento o conversione un corridoio cosparso di segatura e di andare verso un altare, come facevano nelle tende di adunanza dei predicatori che tenevano riunioni per il risveglio religioso. C’era qualcosa di assai più efficace e potente di tutte queste cose messe insieme! Questa era la semplice, calma, fiduciosa esposizione della Parola di Dio, che lasciava spiegare una scrittura dall’altra finché diveniva, per così dire, come un potente magnete. In questo modo il fratello Russell suscitava la rapita attenzione del suo uditorio”. Ralph H. Leffler dice che prima di pronunciare un discorso il fratello Russell faceva all’uditorio parecchi graziosi inchini. Quando parlava di solito stava in piedi sul palco aperto e camminava da una parte all’altra facendo liberamente gesti con le braccia. “Non usava mai appunti . . . ma parlava sempre liberamente dal cuore”, secondo il fratello Leffler, che continua: “La sua voce non era forte, ma aveva la particolare proprietà di giungere lontano. Senza mai usare l’impianto di amplificazione acustica (in quei giorni non ce n’era), poteva essere udito e compreso da grandi uditori, tenendoli come affascinati per una, due e a volte tre ore di seguito”.

      Tuttavia, non era l’uomo a essere importante. Lo era il messaggio, e la verità biblica era dichiarata a moltitudini. C’erano molti cristiani capaci che proclamavano in quei giorni la buona notizia, e alcune persone ne udivano le parole con apprezzamento. Gli oppositori erano numerosi, naturalmente, e a volte cercavano di sostenere le loro vedute antiscritturali in pubblici dibattiti con i servitori di Geova.

      In quello che poi parve un tentativo dell’alleanza dei ministri di Pittsburgh di screditare l’erudizione e le vedute bibliche di C. T. Russell, il 10 marzo 1903, il dott. E. L. Eaton, ministro della chiesa metodista episcopaliana di North Avenue, sfidò Russell a un dibattito di sei giorni. In ciascuna sessione di questo dibattito, tenuto quell’autunno nella Carnegie Hall di Allegheny, nell’insieme Russell ne uscì vittorioso. Fra l’altro, egli sostenne scritturalmente che le anime dei morti sono inconsce mentre i loro corpi si trovano nella tomba e che l’obiettivo sia della seconda venuta di Cristo sia del millennio è la benedizione di tutte le famiglie della terra. Russell fece anche una smentita biblica molto vigorosa della dottrina dell’inferno di fuoco. Si narra che dopo l’ultima sessione del dibattito un ecclesiastico gli si accostò e disse: “Sono lieto di vedere che lei ha diretto il getto dell’acqua sull’inferno spegnendone il fuoco”. È interessante che dopo questo dibattito molti componenti della congregazione di Eaton divennero studenti biblici.

      Un altro significativo dibattito ebbe luogo il 23-28 febbraio 1908 a Cincinnati, nell’Ohio, fra C. T. Russell e L. S. White della denominazione dei “Discepoli”. Vi assisterono migliaia di persone. Russell sostenne coraggiosamente insegnamenti scritturali come lo stato inconscio dei morti fra la morte e la risurrezione, e sostenne biblicamente che la seconda venuta di Cristo precederà il millennio e che l’obiettivo di entrambi è la benedizione di tutte le famiglie della terra. Hazelle e Helen Krull furono presenti e ci narrano: “Acquistarono risalto la bellezza e l’armonia della verità e gli eccellenti argomenti scritturali su ciascun soggetto del dibattito in netto contrasto con i confusi insegnamenti degli uomini. A un certo punto l’‘anziano White’, portavoce e oratore della parte opposta, disperato disse che si ricordava di un’insegna sulla bottega di un fabbro che diceva: ‘Qui si fa ogni sorta di alterazione e storcitura’. Ma, per chi cercava onestamente la verità, fu una dimostrazione che [Russell] ‘maneggiava rettamente la parola della verità’ [2 Tim. 2:15], con conseguente armonia”. Le sorelle Krull ricordano che Geova benedisse il fratello Russell con il Suo spirito così che presentò abilmente la verità, ed esse definiscono l’avvenimento “un trionfo della verità sull’errore”.

      J. F. Rutherford accettò una sfida battista a un dibattito a favore della Società Torre di Guardia contro J. H. Troy. Esso ebbe luogo nell’aprile del 1915 nell’Auditorio della Trinità a Los Angeles, in California, davanti a un uditorio di 12.000 presenti, e si calcola che durante le quattro sere del dibattito 10.000 persone fossero mandate via per mancanza di spazio. Rutherford riportò la vittoria difendendo coraggiosamente la verità biblica.

      Nei dodici anni che seguirono il dibattito Eaton–Russell, i servitori di Dio accettarono altre sfide e dibattiti, benché gli oppositori, forse per timore, di solito venissero meno agli impegni. C. T. Russell stesso non fu a favore dei dibattiti, poiché si rendeva conto che erano uno svantaggio per i cristiani. Ne La Torre di Guardia (inglese) del 1º maggio 1915 indicò, fra l’altro, che ‘quelli che sono della verità sono tenuti a osservare la Regola Aurea e la loro presentazione deve essere assolutamente conforme alle norme della rettitudine, mentre pare che i loro oppositori non abbiano nessuna restrizione o limitazione’. “Ogni genere di argomento”, scrisse Russell, “senza tener conto del contesto, senza tener conto della Regola Aurea, senza tener conto di nulla, è ritenuto permesso”. Inoltre dichiarò: “Per quanto riguarda il direttore, egli non ha nessun desiderio di tenere ulteriori dibattiti. Non è a favore dei dibattiti, credendo che di rado compiano del bene e che spesso suscitino ira, malizia, amarezza, eccetera, sia negli oratori sia negli ascoltatori. Piuttosto egli pone dinanzi a quelli che desiderano udirlo, oralmente e in forma stampata, il messaggio della Parola del Signore e lascia agli oppositori quelle presentazioni dell’errore che ritengono appropriato fare e che trovano l’opportunità di sfruttare. — Ebrei 4:12”.

      Gli stessi discorsi biblici offrivano opportunità migliori di presentare le verità scritturali, e C. T. Russell spesso parlava a grandi uditori. Durante gli anni dal 1905 al 1907, per esempio, percorse gli Stati Uniti e il Canada in treno speciale o in automobile e tenne una serie di congressi di un giorno. La sua conferenza pubblica allora fu “All’inferno e ritorno”. Pronunciato dinanzi a teatri gremiti quasi in ogni grande città di entrambi i paesi, questo discorso parlava di un umoristico viaggio immaginario all’inferno e ritorno. Louise Cosby ricorda che Russell acconsentì di pronunciare questa conferenza a Lynchburg, in Virginia, ed ella dice: “Mio padre fece fare grandi manifesti per annunciare questa conferenza ed ebbe il permesso di metterli sul davanti dei tram. Questo era molto divertente e le persone chiedevano: Se questo tram ci porta all’inferno, ci riporterà indietro?”

      Si tennero conferenze bibliche anche durante i viaggi di C. T. Russell all’estero. Nel 1903 aveva fatto un secondo giro in Europa, parlando a uditori in varie città. Quindi, dal dicembre 1911 al marzo 1912, Russell, come presidente di un comitato di sette uomini, fece un giro intorno al mondo, e viaggiò in Hawaii, Giappone, Cina, attraversò l’Asia meridionale, andò in Africa, quindi proseguì per l’Europa e ritornò a New York. Fu intrapreso uno studio sulle missioni estere della cristianità e furono tenute molte conferenze, divulgando così i semi della verità che, a suo tempo, diedero luogo a gruppi di feconda attività di unti cristiani in remote zone della terra. Oltre a questo giro mondiale, comunque, C. T. Russell fece viaggi regolarmente in Europa e attraversò estesamente l’America settentrionale con treni speciali in “giri di congressi”, accompagnato da molti compagni d’opera.

      SU UN “TRENO DEI CONGRESSI”

      Col passar del tempo, le richieste della presenza personale di C. T. Russell aumentarono. Per adempiere alcuni impegni di discorsi, talvolta aveva viaggiato su una speciale “carrozza ferroviaria dei congressi”, e lo aveva accompagnato un piccolo gruppo. Ma comitive più grandi furono organizzate in “treni dei congressi”, e una volta fecero il viaggio con Russell fino a 240 persone. Parecchie carrozze ferroviarie erano collegate insieme e la comitiva viaggiava da una città all’altra secondo un programma prestabilito. Arrivati in una particolare città, gli assistenti di Russell annunciavano l’adunanza pubblica distribuendo foglietti d’invito. All’adunanza accoglievano gli individui, ottenevano nomi e indirizzi di interessati e, quando era possibile, li visitavano e istituivano congregazioni. Non era insolito che questi “treni dei congressi” fossero impiegati per visitare grandi città degli Stati Uniti e del Canada.

      Perché non salire su un “treno dei congressi” e fare il viaggio con un felice gruppo di cristiani? Nel giugno del 1913 fu prenotato un treno speciale per oltre 200 studenti biblici che avrebbero accompagnato C. T. Russell da Chicago, nell’Illinois, in un viaggio che li avrebbe portati in Texas, California, Canada e quindi a un congresso a Madison, nel Wisconsin, con una corsa locale a Rockford, nell’Illinois. Malinda Z. Keefer fornisce questi particolari: “Il nostro treno doveva partire dalla stazione di Dearborn sulla ferrovia di Wabash a mezzogiorno del 2 giugno. Gli amici cominciarono ad arrivare verso le dieci, ed era un’occasione felice ed emozionante incontrare vecchi amici che non avevo visti per molto tempo e conoscerne dei nuovi. Non ci volle molto tempo per capire che eravamo una grande famiglia . . . e il treno fu per un mese la nostra casa”.

      Infine, viene l’ora di partire. “Mentre il treno lasciava la stazione per il suo viaggio di quasi 13.000 chilometri”, continua la sorella Keefer, “gli amici che erano venuti a salutarci cantarono ‘Benedetto il legame che unisce’ e ‘Dio sia con voi finché ci vedremo di nuovo’, agitando frattanto i cappelli e i fazzoletti finché non ci perdemmo alla loro vista, e iniziò il nostro più memorabile viaggio. Prendemmo alcuni amici a St. Louis, nel Missouri, e alcuni in pochi altri luoghi finché da ultimo il numero salì a duecentoquaranta. Il fratello Russell si unì a noi a Hot Springs, nell’Arkansas, dove era in corso un congresso di otto giorni”.

      Fu davvero un viaggio spiritualmente edificante. La sorella Keefer dice: “A ogni fermata lungo il percorso si tenevano congressi, la maggioranza erano di tre giorni, e stavamo un giorno a ciascun congresso. Durante queste fermate il fratello Russell pronunciava due discorsi, uno agli amici il pomeriggio, e un altro al pubblico la sera sul soggetto ‘Oltre la tomba’”. In quanto ai suoi propri sentimenti circa il viaggio, la sorella Keefer dice: “Il mio apprezzamento per l’associazione con gli amici durante tutto il percorso e i discorsi e le istruzioni spiritualmente edificanti che ricevetti durante il viaggio non si possono esprimere con parole. Fui grata a Geova di avere tale privilegio”.

      In quei primi congressi del popolo di Dio alcune cose erano un po’ diverse da come sono oggi. Per esempio, prendete il ‘convito d’amore’. Che cos’era? Ricordando questo aspetto delle prime assemblee, J. W. Ashelman dichiara: “Alcune pratiche non necessarie o non più seguite sembravano in quel tempo una benedizione, come quella degli oratori che si mettevano in fila davanti al palco reggendo piatti di pane tagliato a quadratini mentre l’uditorio passava davanti alla fila partecipando del pane e stringendo la mano a ciascun oratore e unendosi al canto di ‘Benedetto il legame che unisce i nostri cuori nell’amore cristiano’”. Ecco, questo era il ‘convito d’amore’. Ed era un avvenimento commovente. Edith R. Brenisen prontamente ammette: “L’amore che ciascuno provava verso l’altro riempiva i nostri cuori fino a traboccare, spesso facendo scendere sulle nostre guance lagrime di gioia. Non avevamo vergogna delle nostre lagrime né cercavamo di nasconderle”.

      I primi cristiani a volte tenevano “conviti d’amore”, ma la Bibbia non li descrive. (Giuda 12) Alcuni pensano che fossero occasioni nelle quali i cristiani prosperi materialmente tenevano banchetti a cui erano invitati i conservi adoratori più poveri. Ma le Scritture non rendono i “conviti d’amore” obbligatori, qualunque fosse la loro primitiva sorta, e quindi oggi non sono in uso fra i veri cristiani.

      UN NUOVO MODO DI DICHIARARE LA BUONA NOTIZIA

      Gli Studenti Biblici si rendevano vivamente conto della profezia di Gesù Cristo: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. (Matt. 24:14) Così, mentre quel significativo anno 1914 si avvicinava, il popolo di Dio intraprese una impegnativa campagna di proporzioni mondiali, un’opera di istruzione e avvertimento finora senza parallelo. Essi adottarono un coraggioso nuovo metodo di dichiarare la buona notizia.

      Poniamo che ora sia l’anno 1914. Immaginate d’esser seduti fra centinaia di persone in un auditorio oscurato. Dinanzi a voi è un grande schermo cinematografico. Con vostro sorpresa, un uomo dai capelli bianchi appare in lunga giacca a doppio petto, e, senza appunti in mano, comincia a parlare. Oh, avete visto pellicole prima d’ora. Ma questa è diversa. L’uomo parla e ne udite le parole. Questa non è una comune pellicola muta. È qualche cosa di speciale, sia tecnicamente che per il messaggio che trasmette, e vi fa impressione. L’uomo? È Charles Taze Russell. Questa produzione? È il “Fotodramma della Creazione”.

      C. T. Russell riconobbe che la cinematografia era un eccellente mezzo per raggiungere masse di persone. Nel 1912 cominciò a preparare, perciò, il Fotodramma della Creazione. Ne risultò una produzione di diapositive fotografiche e pellicole cinematografiche della durata di otto ore, completa di colore e suono. Destinato a esser proiettato in quattro parti, il Fotodramma portava gli spettatori dalla creazione attraverso la storia umana fino al culmine del proposito di Dio riguardo alla terra e al genere umano alla fine dei mille anni di regno di Gesù Cristo. Le diapositive di immagini e le pellicole cinematografiche erano sincronizzate con dischi fonografici di discorsi e musica. Erano stati fatti vari esperimenti con pellicole a colori e sonore, ma sarebbero passati anni prima che avessero successo nel commercio. Il lungometraggio tutto a colori non fece la sua comparsa che nel 1922. E gli spettatori cinematografici in genere dovettero attendere il 1927 per avere dialogo e musica insieme nelle pellicole commerciali. Tuttavia, il Fotodramma della Creazione non fu senza colore, viva voce e musica. Era di anni in anticipo rispetto al tempo, e milioni di persone lo videro senza pagare!

      Per produrre il Fotodramma la Società spese circa 300.000 dollari, una fortuna per quei giorni. E dell’opera implicatavi, Russell scrisse: “Dio velò benignamente i nostri occhi rispetto alla quantità di fatica che il Dramma richiedeva. Se avessimo saputo in anticipo quanto tempo e denaro e pazienza ci volevano per cominciare non l’avremmo mai iniziato. Ma non sapevamo in anticipo nemmeno il grande successo che attendeva il Dramma”. Si prepararono incisioni di musica scelta e novantasei dischi fonografici di discorsi. Furono riprodotte con diapositive stereottiche eccellenti immagini artistiche che illustravano la storia del mondo, e fu necessario fare centinaia di nuovi dipinti e schizzi. Tutte le diapositive e i film a colori dovettero essere colorati a mano e parte di questo lavoro fu fatto nello stesso studio artistico della Società. E, pensate, questo dovette farsi ripetute volte, poiché furono preparate almeno venti serie composte di quattro parti, per rendere possibile la proiezione di una porzione del Dramma in un dato giorno in ottanta diverse città.

      Che cosa accadeva dietro le quinte durante la proiezione del Fotodramma della Creazione? “Il Dramma cominciava con una pellicola del fratello Russell”, dice Alice Hoffman. “Allorché appariva sullo schermo e le sue labbra cominciavano a muoversi, in quel preciso momento veniva messo in moto un fonografo e avevamo la gioia di ascoltare la sua voce”.

      Lo schiudersi di un fiore e un pulcino che usciva dall’uovo era fra le memorabili immagini delle pellicole del Fotodramma. Questi risultati si ottenevano mediante la tecnica di filmare a intervalli un processo naturale lento, per ottenere con la proiezione una rappresentazione accelerata. Questi esempi di fotografia time-lapse facevano davvero impressione agli spettatori. “Nello stesso tempo che si proiettavano queste immagini”, commenta Karl F. Klein, “c’era l’accompagnamento di un’eccellentissima musica, gemme come Narciso e Capriccio”.

      C’erano anche molte altre cose da ricordare. “Proprio ora”, dice Martha Meredith, “vedo Noè e la sua famiglia che entrano nell’arca con gli animali, e l’immagine di Abraamo e Isacco che salgono sul monte Moria dove Abraamo andava a offrire suo figlio in sacrificio. Quando vidi Abraamo mettere suo figlio sull’altare — questo figlio che amava caramente — versai lagrime. Non c’è da meravigliarsi se Geova chiamò Abraamo suo amico . . . sapeva che Abraamo avrebbe ubbidito in ogni tempo alla sua voce”. — Giac. 2:23.

      Oltre al regolare Fotodramma della creazione, c’erano i corredi del “Dramma Eureka”. Uno era formato da novantasei incisioni di conferenze e dischi di musica. L’altro consisteva sia di dischi che di diapositive. Benché questo Dramma Eureka non avesse le pellicole cinematografiche, riscuoteva molto successo quando si proiettava in zone meno densamente popolate.

      Nel 1914 il Fotodramma della Creazione fu proiettato gratuitamente in tutti gli Stati Uniti. Questo fu molto costoso, sia per la Società che per i locali studenti biblici, che offrivano il denaro per affittare luoghi adatti per la sua proiezione. E così, con l’andar del tempo, non fu più proiettato a grandi uditori. Ma il Fotodramma della Creazione aveva compiuto una grande opera facendo conoscere alle persone la Parola e i propositi di Dio.

      Per illustrare: In una lettera inviata a C. T. Russell, una persona scrisse: “Mia moglie e io ringraziamo veramente il nostro Padre celeste della grande e inestimabile benedizione che abbiamo avuta per vostro mezzo. È stato il vostro bel Fotodramma a farci vedere e accettare la verità come nostra”. E Lily R. Parnell ci narra: “Queste dimostrazioni illustrate dei propositi di Geova per il genere umano suscitarono l’interesse di molte persone riflessive così che la congregazione [di Greenfield, nel Massachusetts] crebbe, poiché esse fecero della Bibbia un libro vivente e mostrarono ai premurosi quali preziosi informazioni il nostro Dio aveva provvedute per la salvezza di quelli che si sarebbero valsi delle sue disposizioni”.

      Non senza ragione, perciò, Demetrius Papageorge, da tempo componente del personale della sede principale della Società, ha detto: “Il Fotodramma fu un capolavoro di progettazione, quando consideriamo il piccolo numero degli studenti biblici e in proporzione i piccoli mezzi finanziari disponibili. In realtà fu sostenuto dallo spirito di Geova!”

      COLPORTORI “FERVENTI NELLO SPIRITO”

      Prima del 1914 gli zelanti colportori — uomini e donne cristiane “ferventi nello spirito” — avevano diffuso per molti anni la buona notizia in lungo e in largo. (Rom. 12:11) Il servizio di colportore cominciò nel 1881, quando La Torre di Guardia di Sion pubblicò l’articolo “Occorrono 1.000 predicatori”. Alle persone che non avevano famiglia alle proprie dipendenze e che potevano dedicare metà o più del proprio tempo all’opera del Signore fu suggerito un programma. Si trattava di andare in città grandi e piccole come colportori o evangelisti. Per quale scopo? La Torre di Guardia disse: “[Cercate] di trovare in ogni luogo gli zelanti cristiani . . . a questi [cercate] di far conoscere le ricchezze della grazia del Padre nostro, e le bellezze della Sua parola”. Le pubblicazioni bibliche dovevano essere messe nelle mani di tali persone, e ai colportori era consentito di pagare le proprie spese con il denaro ricevuto collocando la letteratura e ottenendo abbonamenti a La Torre di Guardia.

      Per i colportori La Torre di Guardia di Sion (inglese) del maggio 1887 ebbe alcuni eccellenti suggerimenti su cosa dire alle porte. Inoltre disse: “Abbiate un grande cuore pieno d’amore verso Dio e verso quelli che condurreste alla luce, pieno di fede in Dio e di fiducia nelle sue promesse, e pieno di speranza che Dio si compiacerà di impiegarvi alla sua gloria sia ora che in avvenire”.

      Volendo operare strenuamente nel servizio di Geova, i colportori conseguirono il loro scopo. Ovunque andassero — in città, paesi, villaggi — erano notati. Uno scrittore del Gospel Messenger, quasi verso il 1900, fu spinto a dire: “Nella città di Birmingham [nell’Alabama] lavorano ora parecchie persone che si chiamano ‘cristiani non settari’. . . . Hanno lavorato questa città di casa in casa, vendendo l’AURORA MILLENNIALE e divulgando altre brevi pubblicazioni. A ogni opportunità parlano della loro religione, e predicano la domenica. Si chiamano ‘colportori’. Hanno dato in questa città oltre duemila copie dei loro libri. . . . Ora, perché non possiamo noi disseminare la nostra letteratura e la dottrina biblica, come noi la comprendiamo, in questa maniera? Il fatto è, io temo, che siamo divenuti stagnanti nei metodi, e Dio gradualmente ci addita che, se non ci decidiamo ad andare avanti, egli ci assegnerà un posto di ultima fila”.

      “Sì, avevamo colportori che percorrevano in quei primi giorni paesi e zone rurali”, scrive Henry Farnick. Egli li ricorda bene: “A volte facevano scambi con prodotti agricoli, polli, sapone e qualsiasi altra cosa, che usavano o vendevano ad altri. A volte, in una zona popolata sparsamente, pernottavano presso gli agricoltori e gli abitanti delle fattorie, e a volte perfino dormivano nei fienili . . . Questi fedeli continuarono per anni e anni finché furono sopraffatti dall’età”.

      Col passar degli anni Geova prese per i fedeli colportori ampi provvedimenti. Così, in realtà non erano privi di nulla di essenziale. (Sal. 23:1) “Vivevamo in modo frugale con le contribuzioni che ricevevamo dalla distribuzione di letteratura”, dice Clarence S. Huzzey. “Ciò richiedeva fede negli amorevoli provvedimenti di Geova e posso sinceramente dire che non avemmo mai fame e avemmo i necessari alloggio e indumenti durante i molti anni del ministero continuo. (Sal. 37:25) Quanto meravigliosamente Geova provvide ciò che occorreva!”

      Il costo della vita negli anni passati non era molto alto, ma questo non significava che i colportori si potessero permettere spese esagerate. Prendete per esempio l’anno 1910. Malinda Z. Keefer ricorda un’assegnazione di colportrice a Council Bluffs, nell’Iowa, ed ella scrive: “Council Bluffs era un territorio difficile, ma andandovi con attitudine positiva si poteva tirare avanti. In quei giorni il costo della vita era molto più basso. Il nostro messo di trasporto (la deambulazione) non costava molto e nemmeno costavano molto i viveri: il pane si prendeva a 5 centesimi la pagnotta, lo zucchero a 5 centesimi la libbra, le bistecche a 25 centesimi la libbra, e questo era un vero lusso, se potevamo permettercelo. L’affitto di una stanza era ragionevole e il biglietto dei filobus era di 5 centesimi. Che mondo diverso in paragone con quello degli anni settanta!”

      Verso la fine del 1921, George E. Hannan intraprese il servizio di colportore. Riguardo al costo della vita, una volta scrisse: “La spesa per i viveri veniva 4 dollari la settimana. Prendevo un pasto caldo al giorno, gli altri due consistevano di frutta secca e alcuni vegetali che ricevevo in cambio della letteratura. Quando mi chiedevano che cosa avrei fatto se fossi rimasto senza denaro, dicevo: ‘Solo aspettate e vedrete ciò che Geova farà per me’. Avevo udito che alcuni avevano smesso quando erano rimasti con i loro ultimi 50 dollari. Il mio pensiero era che a questo riguardo l’intervento di Geova non era necessario finché si avevano 50 dollari o solo 10 dollari o 1 dollaro. Confidavo che egli mi avrebbe aiutato a sostenere l’alto costo della vita, non il costo della vita comoda”.

      Che dire del trasporto? Ecco, Charles H. Capen ricorda che lavorò in parecchie contee della Pennsylvania “a piedi”. Altri colportori riscontrarono che la bicicletta era un vero aiuto. “Negli anni dal 1911 al 1914, i colportori lavoravano contee della nostra sezione dell’Ohio”, commenta LaRue Witchey, continuando: “Lavoravano strenuamente nel servizio e pedalavano in bicicletta per molti chilometri, carichi di ‘Studi sulle Scritture’”. Certo, la prima volta che un colportore andava in bicicletta poteva essere un vero e proprio avvenimento.

      Forse un cavallo sarebbe stato meglio. Malinda Z. Keefer ricorda con tenerezza il vecchio Dobbin. “Dobbin era un cavallo docile e non doveva mai esser legato. Mi aspettava quando andavo alle porte e quindi camminava con me fino al luogo successivo”.

      Ma non tutti i cavalli però somigliavano al vecchio Dobbin, come appresero le colportrici Anna E. Zimmerman ed Esther Snyder. Immaginate due donne su un calesse preso a nolo trainato da un cavallo appena spedito dal West. La sorella Zimmerman ci narra che il cavallo “non permetteva che nulla gli passasse davanti, nemmeno il treno, che per parecchi chilometri correva parallelo alla strada prima di giungere alla scuderia dei cavalli da nolo. Chiamai il macchinista: ‘La prego di tenere il treno in stazione finché riportiamo il nostro cavallo alla scuderia dei cavalli da nolo’. Egli rispose: ‘Bene. Faccia pure con comodo’. Il cavallo continuò a correre a spron battuto come aveva sempre fatto. Giungemmo alla scuderia sane e salve, e il proprietario della scuderia ci fece le sue scuse perché era a colazione quando avevamo preso il cavallo a nolo e il mozzo di stalla, avendo timore del cavallo, che lui aveva il compito di domare, ne aveva affidato il compito a me”.

      C’era poi l’automobile, usata anni dopo da alcuni colportori. Oggi, naturalmente, le strade ben pavimentate sono comuni nella maggior parte degli Stati Uniti. Ma non era così anni fa. Quindi, i viaggi in auto potevano pure presentare problemi. Una volta, per esempio, “una buca coperta era così larga e la terra che la riempiva così soffice, che l’auto improvvisamente sprofondò nella buca fino all’asse”, scrivono Hazelle e Helen Krull. “La pala che spesso usavamo in questa situazione non fu abbastanza”, ricordano. “Un vicino gentile si offrì di venire in aiuto col suo mulo, ma, oltre a ciò, perlustrammo i margini della strada per trovare tronchi, pali o rami per sollevare la parte posteriore del veicolo che era molto sprofondata. Così con l’energia del mulo davanti, l’energia del motore nel mezzo, e la vigorosa energia di quelli che spingevano di dietro, dopo molti tentativi senza successo ci fu un momento felice per tutti quando finalmente l’auto fu sollevata e venne fuori dalla buca. Ma il giorno ebbe le sue gioie. Prima che ciò accadesse avevamo fatto alcune interessanti visite, ad alcune delle quali andammo a piedi lontano dalla strada; quindi la difficoltà fu controbilanciata dalla gioia. Come nel caso di Davide, il nostro cuore molto spesso invocava: ‘Odi, o Dio, il mio grido d’implorazione, presta attenzione alla mia preghiera’. — Sal. 61:1”.

      Assai più significative di qualsiasi problema che incontrassero erano le attività di predicazione dei colportori. Supponete che ora li accompagniamo mentre vanno alle case della gente. William P. Mockridge si unì nel lavoro di colportore a Vincent C. Rice nel 1906 a Schenectady, in New York. Egli ci aiuta a tornare a quei giorni, dicendo: “Il primo giorno lavorai l’intera giornata senza dare una sola pubblicazione eppure si supponeva che io fossi un ottimo venditore. Quella sera pregai Geova di aiutarmi a togliermi dalla mente l’‘amianto’ e le cose materiali e a imparare a fare l’umile e gentile presentazione del fratello Rice, che aveva sempre da dire una parola allegra a chiunque venisse alla porta. Così, subito cominciai a collocare molti libri, usando una ‘presentazione’ provveduta dalla Società. . . . ‘Prendevamo ordinazioni’ per i primi tre volumi [degli Studi sulle Scritture] a 98 centesimi o per i sei volumi a $1,98. Questi volumi ordinati erano consegnati il ‘giorno della paga’, di solito il 1º o il 15 del mese”.

      Avete notato che il fratello Mockridge ha menzionato di usare una ‘presentazione’? Per anni fu usata dai colportori e da altri Studenti Biblici che facevano l’opera di predicazione di casa in casa. Erano le copertine dei sei volumi dell’Aurora millenniale (Studi sulle Scritture), legate insieme alla maniera di una fisarmonica. Alla porta il colportore l’apriva sul braccio e faceva un discorso sul soggetto di ciascun volume. Prendeva ordinazioni e consegnava le pubblicazioni in seguito.

      “I giorni della consegna erano difficili”, ammette Pearl Wright, “poiché una valigia piena di libri era pesante da portare in giro”. Lo era certamente. Supponete che un colportore avesse preso ordinazioni per cinquanta volumi di Studi sulle Scritture. Tale quantità di volumi pesava diciotto chili, un carico pesante per le donne e anche per un buon numero di uomini. Comunque, con l’andar del tempo il colportore James H. Cole inventò un’applicazione in nichel a due ruote che si poteva fissare a una valigia.

      “Attirava lo sguardo”, secondo Anna E. Zimmerman, che ci narra: “Ricordo un’occasione in cui facevo la colportrice nella città di Hollidaysburg, in Pennsylvania, e dovevo spingere la mia valigia a rotelle attraverso il quartiere dei negozi durante l’ora del pranzo. Paventavo questo, ma andai avanti spingendo al mio fianco la mia valigia a rotelle, quando all’improvviso un signore ben vestito che mi seguiva mi si accostò e, afferrato il manico della mia valigia, chiese: ‘Le dispiace se la sospingo per un po’? Vorrei vedere come funziona. Sembra che lei lo faccia con molta facilità’. Ebbene, la sospinse per tutto il quartiere dei negozi e io non dovetti affatto darmene pensiero. Seppi che era il redattore del giornale della città”. Il giorno dopo c’era nel giornale locale un particolareggiato articolo.

      Con motivi altruistici, i fedeli colportori faticavano diligentemente, riponendo la loro fiducia in Geova. E i loro sforzi erano ricompensati. Come risultato dell’attività dei colportori si formavano a volte congregazioni. C’erano profonde soddisfazioni e ricche ricompense spirituali. Con gioia Edythe Kessler e sua sorella Clara intrapresero il servizio come colportrici nel lontano 1907. Camminavano molto, e c’erano molti volumi da portare il “giorno della consegna”. Sì, si stancavano, ma Edythe sembra che parli in genere per i fedeli colportori d’una volta quando dice: “Eravamo giovani e felici nel servizio, lieti di impiegare la nostra forza nel servire Iah”.

      ‘NESSUN’ARMA FORMATA CONTRO DI TE AVRÀ SUCCESSO’

      Durante tutti gli anni che i fedeli colportori e altri studenti biblici proclamarono con zelo la buona notizia, Satana il Diavolo non allentò mai la mano e non smise di compiere sforzi per infrangerli e distruggerli. E vi sarebbe riuscito se non fosse stato per la protezione divina che avevano. (1 Piet. 5:8, 9; Ebr. 2:14) Essi compresero la veracità della promessa che Dio fece al suo popolo dei tempi antichi: “Qualsiasi arma formata contro di te non avrà nessun successo, e qualsiasi lingua si levi contro di te in giudizio tu la condannerai”. — Isa. 54:17.

      Gesù Cristo fu perseguitato, e i suoi seguaci possono attendersi da quelli che praticano la religione falsa e dal mondo in genere lo stesso trattamento. (Giov. 15:20) Comunque, a volte l’attacco di Satana è stato interno, ha avuto origine da individui senza scrupoli entro l’organizzazione cristiana, è sorto da avvenimenti che implicavano persone in realtà ‘non della nostra sorta’. — 1 Giov. 2:19.

      Si ricorderà che nel decennio successivo al 1870 C. T. Russell si dissociò da N. H. Barbour, editore dell’Araldo del mattino. Fece questo perché Barbour negò la dottrina scritturale del riscatto, che Russell sosteneva fedelmente. Quindi, subito dopo il 1890 certe persone preminenti nell’organizzazione cercarono di afferrare senza scrupoli il controllo della Società Torre di Guardia. I cospiratori complottarono di far esplodere vere e proprie “bombe” per porre fine alla popolarità di Russell e causarne la destituzione come presidente della Società. Dopo aver covato per quasi due anni, la cospirazione scoppiò nel 1894. I rancori e le false accuse si imperniarono principalmente sulla presunta disonestà in affari da parte di C. T. Russell. Veramente, alcune accuse erano assai meschine, e tradivano l’intenzione basilare degli accusatori: diffamare C. T. Russell. Imparziali conservi credenti investigarono la questione e scoprirono che Russell aveva ragione. Quindi, il piano dei cospiratori per far “saltare in aria il sig. Russell e la sua opera” fu un completo fallimento. Come l’apostolo Paolo, il fratello Russell ebbe difficoltà a causa di “falsi fratelli”, ma si riconobbe che questa prova era un piano di Satana e da allora in poi i cospiratori furono considerati come indegni di associazione cristiana. — 2 Cor. 11:26.

      Certo, questo non pose fine alle prove e alle difficoltà di C. T. Russell. Egli doveva ancora essere toccato in modo assai personale, da circostanze che sorsero nella sua propria famiglia. Durante il contrasto del 1894, la sig.ra Russell (già Maria Frances Ackley, che Russell aveva sposata nel 1879) fece un viaggio da New York a Chicago, riunendosi con gli studenti biblici lungo il percorso e parlando a favore di suo marito. Essendo una donna istruita e intelligente, era bene accolta quando in quel tempo visitava le congregazioni.

      La sig.ra Russell era una direttrice della Società Torre di Guardia e per alcuni anni prestò servizio come sua segretaria e tesoriera. Ella era anche una regolare collaboratrice delle colonne de La Torre di Guardia di Sion e per un tempo fu condirettrice del periodico. Infine, ella cercò di avere maggior voce in capitolo in ciò che si doveva pubblicare ne La Torre di Guardia. Tale ambizione fu paragonabile a quella di Miriam, sorella di Mosè, che insorse contro suo fratello, condottiero d’Israele per volontà di Dio, cercando di rendersi preminente, condotta che incontrò la disapprovazione divina. — Num. 12:1-15.

      Che cosa aveva contribuito a questa attitudine della sig.ra Russell? “In quel tempo non me ne resi conto”, scrisse C. T. Russell nel 1906, “ma in seguito seppi che i cospiratori avevano cercato di seminare nel cuore di mia moglie semi di discordia mediante l’adulazione, argomenti sui ‘diritti della donna’, ecc. Comunque, quando venne la sorpresa [nel 1894], secondo la provvidenza del Signore mi fu risparmiata l’umiliazione di vedere mia moglie fra quei cospiratori. . . . Allorché le cose cominciarono a calmarsi, ripresero ad affiorare le idee sui ‘diritti della donna’ e l’ambizione personale, e compresi che l’attiva campagna della sig.ra Russell in mia difesa, e l’accoglienza molto cordiale riservatale in quel tempo da cari amici in tutto il viaggio . . . le avevano fatto male accrescendo la sua stima di sé. . . . Un po’ alla volta sembrò che giungesse alla conclusione che nelle colonne de La Torre di Guardia non ci fosse nulla di giusto eccetto ciò che ella aveva scritto, e io ero di continuo infastidito da suggerimenti di alterare i miei scritti. Fui addolorato notando questa crescente disposizione così aliena dall’umile mente che la caratterizzò nei primi tredici anni felici”.

      La sig.ra Russell non fu affatto disposta a cooperare, e i rapporti tesi continuarono. Ma all’inizio del 1897 ella si ammalò e suo marito le prestò molta attenzione. Fece questo lietamente e pensò che la sua benevola cura le avrebbe toccato il cuore ristabilendolo nella sua precedente amorevole e affettuosa condizione. Comunque, quando la sig.ra Russell si rimise convocò un comitato e si riunì con suo marito “specialmente allo scopo di farmi dire dai fratelli che ella aveva nelle colonne della TORRE DI GUARDIA gli stessi diritti che avevo io, e che le facevo torto non concedendole la libertà che desiderava”, scrisse C. T. Russell. Da come andarono le cose, però, le fu detto dal comitato che né essi né altre persone avevano il diritto di interferire con la direzione della Torre di Guardia da parte del marito. La sig.ra Russell, in sostanza, disse che sebbene non potesse essere d’accordo col comitato, avrebbe cercato di guardare le cose dal loro punto di vista. In seguito Russell riferì: “Quindi le chiesi in loro presenza se era disposta a darmi la mano. Ella esitò, ma infine mi diede la mano. Quindi dissi: ‘Ora, mi dai un bacio, in segno del grado di cambiamento di mente che hai mostrato?’ Di nuovo ella esitò, ma infine mi baciò e manifestò altrimenti rinnovato affetto alla presenza del suo comitato”.

      Così i Russell ‘si baciarono e si riconciliarono’. In seguito, su richiesta della sig.ra Russell, il marito indisse un’adunanza settimanale delle “Sorelle della Chiesa di Allegheny”, con lei come sua conduttrice. Questo portò a ulteriori difficoltà, alla divulgazione di osservazioni calunniose circa C. T. Russell. Comunque, anche questa difficoltà fu risolta.

      Da ultimo, però, il crescente risentimento indusse la sig.ra Russell a separarsi dalla Società Torre di Guardia e da suo marito. Senza preavviso, lo lasciò nel 1897, dopo quasi diciotto anni di matrimonio. Per quasi sette anni ella visse separatamente, e C. T. Russell le provvide una casa separata e anche le passò gli alimenti. Nel giugno del 1903 la sig.ra Russell fece alla Court of Common Pleas (Corte Civile e Penale) di Pittsburgh, in Pennsylvania, la richiesta di separazione legale. Nell’aprile del 1906 la causa fu dibattuta dinanzi al giudice Collier e a una giuria. Circa due anni dopo, il 4 marzo 1908, fu emesso un decreto con la dicitura “Divorzio”. Questo decreto diceva: “Ora si ordina, si giudica e si decreta che Maria F. Russell, querelante; e Charles T. Russell, convenuto, abbiano vitto e alloggio separati”. “Vitto e alloggio separati” è l’espressione del decreto e degli estratti di sentenza compilati dall’impiegato del tribunale. Questa fu una separazione legalizzata e non ci fu mai un divorzio assoluto, come alcuni hanno erroneamente sostenuto. Il Bouvier’s Law Dictionary (della casa editrice Banks-Baldwin Law Publishing Company, 1940) definisce l’azione come “Un divorzio parziale o condizionato, mediante cui le parti sono separate e si proibisce loro di abitare o coabitare insieme, senza influire sul matrimonio stesso. 1 Bl. Com. 440”. (Pagina 314) A pagina 312 dice che “può essere più appropriatamente definito una separazione legale”.

      Lo stesso C. T. Russell comprese pienamente che la corte non aveva concesso un divorzio assoluto, ma che questa era una separazione legalizzata. Durante un giro in Irlanda nel 1911, a Dublino gli fu chiesto: “È vero che hai divorziato da tua moglie?” Della sua risposta, Russell scrisse: “‘Non ho divorziato da mia moglie. Il decreto della corte non fu di divorzio, ma di separazione, concessa da una giuria amichevole, che dichiarò che separatamente saremmo stati entrambi più felici. L’accusa di mia moglie fu di crudeltà, ma la sola crudeltà messa in evidenza fu il mio rifiuto di darle un bacio in un’occasione in cui me l’aveva chiesto’. Assicurai il mio uditorio che contestavo l’accusa di crudeltà e credevo che nessuna donna fosse mai stata trattata meglio dal marito. L’applauso mostrò che l’uditorio credeva alle mie dichiarazioni”.

      Ciò che accadde al funerale di C. T. Russell a Pittsburgh nel 1916 è pure significativo in questo senso. Anna K. Gardner, i cui ricordi sono simili a quelli di altri presenti, ci narra questo: “Proprio prima del servizio nella Carnegie Hall ebbe luogo un avvenimento che confuta le menzogne dette nel giornale intorno al fratello Russell. La sala era piena molto prima dell’ora dell’inizio del servizio e c’era molta calma, e allora si vide una persona velata camminare lungo il corridoio verso la bara e deporvi sopra qualche cosa. Davanti si poteva vedere cos’era: un mazzo di mughetti, i fiori preferiti del fratello Russell. Vi era legato un nastro che diceva: ‘Al mio diletto marito’. Era la sig.ra Russell. Non avevano mai divorziato e questo ne fu un riconoscimento pubblico”.

      Si possono solo immaginare l’angoscia e la tensione emotiva che le prove familiari recarono a C. T. Russell. In una lettera manoscritta senza data inviata alla sig.ra Russell a un certo punto delle loro difficoltà coniugali, egli scrisse: “Quando questa ti giungerà sarà passata esattamente una settimana da che abbandonasti colui al quale dinanzi a Dio e agli uomini promettesti di mostrare amore e ubbidienza e di rendergli servizio, ‘nel bene e nel male, finché la morte non vi separi’. Sicuramente è vero che ‘l’esperienza è una meravigliosa insegnante’. Essa sola avrebbe potuto persuadermi riguardo a te, di cui posso veramente dire che una volta non avrebbe potuto esserci una compagna più amorevole e devota. Se tu fossi stata diversa da ciò, confido che il Signore non ti avrebbe data a me. Egli fa bene tutte le cose. Ancora lo ringrazio della provvidenza che mi mostrò sotto questo aspetto, e ripenso con sentimenti piacevoli al tempo in cui mi baciavi almeno trenta volte al giorno, e ripetutamente mi dicevi di non vedere come saresti potuta vivere senza di me; e che temevi io morissi per primo . . . E rifletto che alcune di quelle prove d’amore mi furono date solo un anno e mezzo fa, benché per un anno il tuo amore fosse stato in precedenza meno fervido a causa di gelosia e sospetti, nonostante le mie assicurazioni di ardente amore verso di te, ripetute centinaia di volte, e ancora asseverate”.

      Russell pensò in effetti che il grande Avversario aveva allora una “ferma presa” su sua moglie. Egli disse: “Ho pregato ferventemente il Signore a tuo favore”, e cercò anche d’aiutarla. Tra l’altro, scrisse: “Non ti aggraverò con i racconti delle mie angustie, né tenterò di influire sui tuoi sentimenti descrivendo le mie emozioni, narrando che di tanto in tanto trovo le tue vesti e altri oggetti che mi fanno vivamente rammentare com’eri prima — così piena d’amore e simpatia e considerazione — lo spirito di Cristo. Il mio cuore grida: ‘Oh, l’avessi io seppellita o avesse ella seppellito me, in quel tempo felice’. Ma evidentemente le tentazioni e le prove non erano avanzate sufficientemente. . . . Oh, considera in preghiera ciò che sto per dire. E sii certa che la pungente acrimonia del mio cordoglio, la sua acutezza, non è la mia propria solitudine per il resto del cammino della mia vita, ma la tua caduta, mia cara, la tua perdita per sempre, per quanto mi è dato di vedere”.

      NON IMMORALE

      Come se la tensione delle difficoltà coniugali di Russell non fosse abbastanza, i suoi nemici fecero contro di lui accuse volgari secondo cui egli sarebbe stato immorale. Queste intenzionali falsità si imperniavano sulla cosiddetta storia della “medusa”. Durante il processo dell’aprile 1906, la sig.ra Russell testimoniò che una certa sig.na Ball le aveva detto che C. T. Russell una volta aveva affermato: “Io sono come una medusa. Vado in giro qua e là. Tocco questa e tocco quella, e se ci sta me la prendo, e se no vado da altre ancora”. Chiamato a testimoniare, C. T. Russell smentì enfaticamente la storia della “medusa”, e tutta questa questione fu cancellata dal verbale della corte, e il giudice nelle sue istruzioni alla giuria disse: “Questo piccolo episodio riguardo a questa fanciulla che era nella famiglia, va oltre i limiti della diffamazione e non ha nulla a che fare con la causa”.

      La fanciulla in questione venne dai Russell nel 1888 come orfana di circa dieci anni. Essi la trattarono come una loro propria figlia e ogni sera prima di andare a dormire dava il bacio della buonanotte sia al signor Russell che a sua moglie. (Verbale della corte, pagine 90 e 91) La sig.ra Russell testimoniò che l’asserito avvenimento ebbe luogo nel 1894, quando questa fanciulla non poteva avere più di quindici anni. (Verbale della corte, pagina 15) Dopo ciò la sig.ra Russell visse con suo marito per tre anni e fu separata da lui altri sette anni circa prima di fare la sua richiesta di separazione. Nella sua richiesta di separazione non si fece nessun riferimento a questa questione. Benché la sig.na Ball fosse allora in vita e la sig.ra Russell sapesse dove, non fece nessun tentativo per procurarsene la testimonianza e non presentò da parte di lei nessuna dichiarazione. Lo stesso C. T. Russell non poté far deporre la sig.na Ball perché non aveva avuto nessun avviso o intimazione che sua moglie avrebbe suscitato nella causa questa questione. Per giunta, tre anni dopo l’asserito avvenimento, quando la sig.ra Russell aveva riunito un comitato dinanzi al quale ella e suo marito discussero certi contrasti, non si fece nessun accenno alla storia della “medusa”. Nella causa per ottenere gli alimenti, l’avvocato della sig.ra Russell aveva detto: “Non facciamo nessuna accusa di adulterio”. E la sig.ra Russell effettivamente non credette mai che suo marito fosse colpevole di condotta immorale. Questo è mostrato dal verbale (pagina 10). Alla sig.ra Russell il suo proprio legale chiese: “Lei non intende che suo marito fosse colpevole di adulterio?” Ella rispose: “No”.

      In tutto l’angustioso periodo delle difficoltà familiari e delle relative sofferenze di Charles Taze Russell, Geova lo sostenne per mezzo dello spirito santo. Dio continuò a impiegare Russell durante quegli anni non solo perché scrivesse il materiale della Torre di Guardia di Sion, ma perché assolvesse altri onerosi compiti e scrivesse tre volumi dell’Aurora millenniale (o Studi sulle Scritture). Com’è incoraggiante questo per i cristiani d’oggi mentre fanno la volontà divina nonostante che siano rattristati da varie prove! Specialmente incoraggianti per i fedeli unti seguaci di Gesù sono queste parole di Giacomo: “Felice l’uomo che continua a sopportare la prova; perché, essendo approvato, riceverà la corona della vita, che Geova ha promessa a quelli che continuano ad amarlo”. — Giac. 1:12.

      GRANO MIRACOLOSO

      I nemici di C. T. Russell si servirono non solo della sua vita familiare ma anche di altre ‘armi’ contro di lui. Per esempio, i suoi nemici hanno fatto l’accusa che egli vendesse una grande quantità di seme di grano comune con il nome di “grano miracoloso” a un dollaro la libbra, o a sessanta dollari il bushel [misura per cereali di l 36]. Essi hanno sostenuto che Russell ne traesse un enorme profitto personale. Comunque, queste accuse sono assolutamente false. Quali sono i fatti?

      Nel 1904 il sig. K. B. Stoner notò che nel suo orto di Fincastle, in Virginia, cresceva una pianta insolita. Risultò che era grano di una specie non comune. La pianta aveva 142 steli e ciascuno portò a piena maturità una spiga di grano. Nel 1906 egli lo chiamò “grano miracoloso”. Infine altri lo ottennero e lo coltivarono, avendo risultati straordinari. Infatti, il grano miracoloso vinse premi in parecchie esposizioni. C. T. Russell era molto interessato in qualsiasi cosa attinente alle predizioni bibliche che “il deserto si rallegrerà e fiorirà come la rosa” e “la terra darà il suo aumento”. (Isa. 35:1; Ezec. 34:27, AV) Il 23 novembre 1907 H. A. Miller, agronomo aggiunto del governo degli Stati Uniti, presentò al Dipartimento dell’Agricoltura una relazione che lodava questo grano coltivato dal sig. Stoner. In tutto il paese la stampa pubblica prese nota della relazione. L’attenzione di C. T. Russell vi fu richiamata, e così, nella Torre di Guardia di Sion del 15 marzo 1908, a pagina 86, egli pubblicò alcuni commenti della stampa ed estratti della relazione governativa. Quindi, a conclusione, commentò: “Se questa narrazione è vera solo per metà attesta ancora una volta che Dio può provvedere le cose che occorrono nei ‘tempi della restaurazione di tutte le cose di cui Dio parlò per bocca dei suoi santi profeti dell’antichità’. — Atti 3:19-21”.

      Il sig. Stoner non era uno studente biblico o un associato di C. T. Russell, e nemmeno lo erano varie altre persone che fecero esperimenti con il grano miracoloso. Nel 1911, comunque, i lettori della Torre di Guardia J. A. Bohnet di Pittsburgh, in Pennsylvania, e Samuel J. Fleming di Wabash, nell’Indiana, presentarono alla Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati l’insieme di circa trenta bushel di questo grano, proponendo di venderlo a un dollaro la libbra e di dare tutto il ricavato alla Società come dono da parte loro, da usare nella sua opera religiosa. Il grano fu ricevuto e distribuito dalla Società e approssimativamente se ne ricevette l’ammontare di circa 1.800 dollari. Russell stesso non prese un centesimo di questo denaro. Semplicemente pubblicò la dichiarazione ne La Torre di Guardia secondo cui il grano era stato offerto e poteva essere ottenuto a un dollaro la libbra. La Società stessa non avanzò nessuna pretesa sul grano per ciò che ne sapeva e il denaro ricevuto fu usato come un dono per l’opera missionaria cristiana. Quando altri criticarono questa vendita, tutti quelli che avevano fatto l’offerta vennero informati che se erano insoddisfatti il loro denaro sarebbe stato restituito. Infatti, l’identica quantità di denaro ricevuto per il grano fu tenuta per un anno a tale scopo. Ma nessuno chiese d’essere rimborsato. La condotta del fratello Russell e della Società riguardo al grano miracoloso fu completamente aperta e onesta.

      Siccome Charles Taze Russell insegnava la verità della Parola di Dio, fu spesso odiato e calunniato dal clero religioso. Del resto, i cristiani dei tempi moderni si attendono un tale trattamento, poiché Gesù e i suoi apostoli furono trattati in modo simile dagli oppositori religiosi. — Luca 7:34.

      “GEOVA NON DISERTERÀ IL SUO POPOLO”

      Geova è un Dio fedele. Il profeta Samuele consigliò al popolo d’Israele di servire Dio con tutto il cuore, e dichiarò: “Geova non diserterà il suo popolo per amore del suo grande nome, perché Geova si è assunto l’impegno di farvi suo popolo”. — 1 Sam. 12:20-25.

      Gli studenti biblici per certo ne riscontrarono la veracità nel loro caso. Alcune delle esperienze che ebbero per esempio negli anni dal 1914 al 1916 recarono delusione e angustia. Tuttavia, Geova sostenne il suo popolo, non abbandonandolo mai. — 1 Cor. 10:13.

      GRANDI SPERANZE

      In quel tempo, ci furono anche ragioni d’allegrezza. Per anni il popolo di Dio aveva additato il 1914 come l’anno che avrebbe segnato la fine dei Tempi dei Gentili. Le loro speranze non furono deluse. Il 28 luglio 1914 scoppiò la prima guerra mondiale, e mentre si avvicinava il tempo del 1º ottobre vi furono implicati sempre più nazioni e imperi. Come i cristiani testimoni di Geova hanno appreso dai loro studi della Scrittura, il periodo di ininterrotto dominio mondiale dei Gentili finì nel 1914, con la nascita del celeste regno di Dio retto dal re Gesù Cristo. (Riv. 12:1-5) Ma ci furono anche altre speranze riguardo al 1914. Di queste, il fratello A. H. Macmillan scrisse nel suo libro Faith on the March (Fede in cammino): “Il 23 agosto 1914, come ben ricordo, il pastore Russell iniziò un viaggio verso nord-ovest, giù lungo la costa del Pacifico e negli stati meridionali, e che finì quindi a Saratoga Springs, in New York, dove tenemmo un congresso dal 27 al 30 settembre. Fu un periodo molto interessante perché alcuni di noi pensavamo seriamente di andare in cielo la prima settimana di quell’ottobre”.

      L’idea di andare in cielo nel 1914 era forte fra alcuni studenti biblici. “Il nostro pensiero”, osserva la sorella Dwight T. Kenyon, “era che la guerra si sarebbe mutata in rivoluzione e in anarchia. Quindi quelli degli unti o consacrati in quel tempo sarebbero morti e sarebbero stati glorificati. Una notte sognai che l’intera ecclesia (congregazione) era in treno diretta in qualche luogo. Ci furono tuoni e lampi, e tutto ad un tratto gli amici cominciarono a morire tutto intorno a me. Pensai che andava benissimo, ma per quanto cercassi, io non potevo morire. Questo mi turbava molto! Allora all’improvviso morii e provai grande sollievo e soddisfazione. Dico questo solo per mostrare quanto eravamo sicuri che tutto sarebbe finito presto per ciò che riguardava questo vecchio mondo e che il rimanente del ‘piccolo gregge’ doveva essere glorificato. — Luca 12:32”.

      Hazelle ed Helen Krull ricordano che nel 1914 le conversazioni alla tavola da pranzo della Betel spesso si imperniavano sulla fine dei Tempi dei Gentili. Di tanto in tanto, esse dicono, il fratello Russell faceva ampie osservazioni, esortando alla fedeltà e spiegando che i dati sul tempo erano stati riveduti e ancora sembravano accurati, ma inoltre che “se attendevamo più di ciò che le Scritture concedevano, dovevamo quindi inchinarci alla volontà di Geova e con fede adattare la nostra mente e il nostro cuore alla Sua via, ancora osservando e aspettando fedelmente l’adempiersi dei relativi avvenimenti”.

      Un episodio che accadde al congresso di Saratoga Springs nel 1914 dà risalto alla veduta del fratello Macmillan di “andare a casa” in cielo quell’anno. Egli scrisse: “Mercoledì (30 settembre) fui invitato a parlare sul soggetto ‘La fine di ogni cosa è vicina; perciò siamo sobri, vigiliamo e preghiamo’. Ebbene, come si direbbe, questo era pane per i miei denti. Io ci credevo sinceramente, che la chiesa sarebbe ‘andata a casa’ in ottobre. Durante quel discorso feci questa sfortunata osservazione: ‘Questo è probabilmente l’ultimo discorso pubblico che pronuncio perché presto andremo a casa’”.

      La mattina dopo, 1º ottobre 1914, circa cinquecento studenti biblici fecero una piacevole gita lungo il fiume Hudson su un vapore che portava da Albany a New York. La domenica i congressisti dovevano dare inizio alle sessioni di Brooklyn, dove l’assemblea sarebbe finita. Parecchi delegati stettero nella Betel, e, naturalmente, i componenti del personale della sede principale erano presenti alla tavola della colazione il venerdì mattina, 2 ottobre. Tutti erano seduti quando entrò il fratello Russell. Come al solito, egli disse allegramente: “Buon giorno a tutti”. Ma questa particolare mattina fu diversa. Invece di andare prontamente al suo posto, batté le mani e con gioia annunciò: “I Tempi dei Gentili sono finiti; i loro re hanno avuto la loro opportunità”. “Come battemmo le mani!” esclama Cora Merrill. Il fratello Macmillan ammise: “Eravamo molto emozionati e non mi sarei sorpreso se in quel momento avessimo iniziata l’ascesa, essendo quello il segnale per cominciare a salire in cielo; ma naturalmente, non ci fu proprio nulla del genere”. La sorella Merrill aggiunge: “Dopo una breve pausa egli [Russell] disse: ‘Qualcuno è deluso? Io no. Ogni cosa procede secondo il programma!’ Di nuovo battemmo le mani”.

      C. T. Russell fece alcune osservazioni, ma non passò molto tempo che A. H. Macmillan divenne l’oggetto dell’attenzione. Bonariamente, Russell disse: “Faremo alcuni cambiamenti nel programma di domenica. Alle 10,30 di domenica mattina il fratello Macmillan ci farà un discorso”. Questo suscitò da parte di tutti una risata di cuore. Dopo tutto, solo quello scorso mercoledì il fratello Macmillan aveva pronunciato quello che egli pensava fosse probabilmente il suo “ultimo discorso pubblico”. “Ebbene”, scrisse A. H. Macmillan anni dopo, “dovetti quindi darmi da fare per trovare qualche cosa da dire. Trovai Salmo 74:9: ‘Non abbiamo visto i nostri segni; non c’è più nessun profeta, e non c’è nessuno con noi che sappia fino a quando’. Ora questo fu diverso. In quel discorso cercai di mostrare agli amici che forse alcuni di noi eravamo stati un po’ frettolosi pensando di andare subito in cielo, e che avremmo dovuto darci da fare nel servizio del Signore finché egli non determinasse quando alcuni dei suoi approvati servitori sarebbero stati portati a casa in cielo”.

      Lo stesso C. T. Russell aveva avvertito di guardarsi dalle congetture private. Per esempio, parlò della fine dei Tempi dei Gentili e ne La Torre di Guardia del 1º dicembre 1912 quindi disse: “Infine, ricordiamo che non ci consacrammo [dedicammo] né fino all’ottobre del 1914 né fino all’ottobre del 1915 o fino a qualsiasi altra data, ma ‘fino alla morte’. Se per qualche ragione il Signore ci ha permesso di calcolare erratamente le profezie, i segni dei tempi ci assicurano che l’errore di calcolo non può essere molto grande. E se nel futuro la grazia e la pace del Signore saranno con noi come nel passato, secondo la Sua promessa, ci rallegreremo ugualmente di andare o di rimanere in qualsiasi tempo, e di essere nel Suo servizio, sia da questa parte del velo che dall’altra [sulla terra o in cielo], come meglio piacerà al nostro Signore”.

      Anche quando cominciò il culminante anno 1914, ne La Torre di Guardia del 1º gennaio Russell scrisse: “Possiamo non leggere le indicazioni del tempo con la stessa assoluta certezza delle indicazioni dottrinali; poiché il tempo non è dichiarato nelle Scritture così precisamente come lo sono le dottrine basilari. Ancora camminiamo per fede e non per visione. Comunque, non siamo senza fede e increduli, ma fedeli e in attesa. Se in seguito si dovesse dimostrare che la Chiesa non sarà stata glorificata per l’ottobre del 1914, cercheremo di sentirci contenti di quella che sarà la volontà del Signore”.

      C’erano dunque grandi speranze riguardo al 1914 da parte di molti studenti biblici. Tuttavia, avevano anche ricevuto buone ammonizioni nelle pagine de La Torre di Guardia. In realtà, alcuni cristiani pensavano di ‘andare a casa’ in cielo nell’autunno di quell’anno. “Ma”, dice C. J. Woodworth, “il 1º ottobre 1914 venne e passò, e dopo quella data gli anni si accumularono, e gli unti erano ancora qui sulla terra. Alcuni si inasprirono e si allontanarono dalla verità. Quelli che riposero la loro fiducia in Geova videro il 1914 come un tempo davvero segnato, il ‘principio della fine’, ma capirono pure che la loro precedente concezione riguardo alla ‘glorificazione dei santi’, come era stata dichiarata, era errata. Ora compresero che ai fedeli unti, e di quel gruppo era mio padre [Clayton J. Woodworth], rimaneva ancora molto lavoro da fare”.

      Ma le delusioni in quanto ad andare in cielo nel 1914 furono realmente assai limitate in paragone con le grandi speranze che si realizzarono in quanto a quell’anno. Nei primi sei mesi del 1914 non accadde nulla alle nazioni gentili, benché gli studenti biblici avessero da tempo additato che i Tempi dei Gentili sarebbero scaduti quell’anno. Quindi, i capi religiosi e altri schernirono C. T. Russell e la Società Torre di Guardia. Tuttavia, Geova non aveva per certo abbandonato il suo popolo o non gli aveva permesso d’essere sviato. Sospinti dal suo spirito santo, compirono la loro opera di testimonianza, non aspettando la fine dei Tempi dei Gentili che per l’autunno di quell’anno. Mentre trascorrevano i mesi, in tutta l’Europa cresceva la tensione, e ancora aumentavano gli scherni contro il messaggio del Regno. Quando nazione dopo nazione entrarono nella prima guerra mondiale, le cose furono comunque diverse. L’opera dei cristiani testimoni di Geova venne preminentemente in vista.

      Una tipica reazione della stampa si ebbe a quel tempo in The World, allora noto giornale della città di New York. La sezione della sua rivista domenicale del 30 agosto 1914 conteneva l’articolo: “Fine di tutti i regni nel 1914”. In parte, vi si diceva:

      “Il terrificante scoppio della guerra in Europa ha adempiuto una straordinaria profezia. Nel trascorso quarto di secolo, per mezzo di predicatori e per mezzo della stampa, gli ‘Studenti biblici internazionali’, meglio conosciuti come ‘Auroristi millenniali’, hanno proclamato al mondo che il Giorno dell’Ira profetizzato nella Bibbia sarebbe sorto nel 1914. ‘Badate al 1914!’ è stato il grido delle centinaia di evangelisti viaggianti che, rappresentando questo strano credo, sono andati da una parte all’altra del paese enunciando la dottrina che ‘il Regno di Dio è vicino’. . . .

      “Il rev. Charles T. Russell è l’uomo che ha proposto questa interpretazione delle Scritture dal 1874. . . . ‘In vista di questa forte evidenza biblica’, scrisse il rev. Russell nel 1889, ‘consideriamo una verità stabilita che la fine ultima dei regni di questo mondo e la piena istituzione del Regno di Dio si compiranno per la fine del 1914 d.C.’. . . .

      “Ma dire che le difficoltà dovessero giungere al culmine nel 1914, questo era singolare. Per qualche strana ragione, forse perché il rev. Russell ha un modo di scrivere assai calmo, da matematica superiore, invece della maniera teatrale, reboante, il mondo in genere lo ha scarsamente preso in considerazione. Nel suo ‘Tabernacolo di Brooklyn’ gli studenti dicono che c’era da aspettarselo, perché il mondo non ha mai prestato ascolto agli avvertimenti divini e mai lo farà, finché il giorno della difficoltà non sia passato. . . .

      “E nel 1914 viene la guerra, la guerra che tutti paventavano ma che tutti pensavano non potesse realmente accadere. Il rev. Russell non dice: ‘Ve l’avevo detto’; ed egli non rivede le profezie per adattarle alla storia corrente. Egli e i suoi studenti sono contenti di attendere, di attendere fino a ottobre, che calcolano sia la vera fine del 1914”.

      È vero che gli studenti biblici non furono ‘portati a casa’ in cielo nell’ottobre del 1914. Ma i Tempi dei Gentili della durata di 2.520 anni allora finirono. E, come in seguito i servitori di Geova compresero più pienamente, dopo quel tempo ebbero proprio qui sulla terra molto lavoro da fare nella predicazione della buona notizia dell’istituito regno di Dio. Evidentemente molti avrebbero ancora accolto favorevolmente la verità biblica. Riguardo a ciò, Russell scrisse ne La Torre di Guardia del 15 febbraio 1915: “Ci sono certe indicazioni che nel tempo attuale il Signore ha per tutto il Suo popolo, i Suoi vigilanti santi, una grande opera. . . . Ci sono alcuni figli del Signore che sembrano posseduti dall’idea che ‘la porta sia chiusa’, e che non ci sia nessuna ulteriore opportunità di servizio. Quindi divengono indolenti riguardo all’opera del Signore. Non dovremmo perdere tempo sognando che la porta sia chiusa! Ci sono persone che cercano la Verità, persone che si trovano nelle tenebre. Non c’è mai stato un tempo come quello attuale. Mai tante persone sono state pronte a udire il buon Messaggio. In tutti i quarant’anni della Mietitura non ci sono state tali opportunità di proclamare la Verità quali ora si presentano. La grande guerra e i sinistri segni dei tempi stanno destando persone, e molte sono ora indagatrici. Quindi il popolo del Signore dovrebbe essere molto diligente, facendo con la sua forza ciò che le mani trovano da fare”.

      “C’È UNA GRANDE OPERA DA FARE”

      In sostanza, dunque, al popolo di Dio fu detto di rimanere saldo e di avere ‘molto da fare nell’opera del Signore’. (1 Cor. 15:58) Che il fratello Russell fosse convinto che c’era per i servitori di Geova una grande opera da fare è ulteriormente indicato da un episodio narrato anni dopo da A. H. Macmillan. C. T. Russell trascorreva sempre le sue mattine dalle 8,00 a mezzogiorno preparando articoli per La Torre di Guardia e dedicandosi ad altri scritti e ricerche bibliche. Macmillan scrisse: “Nessuno si avvicinava mai allo studio durante quelle ore a meno che non fosse chiamato o non avesse qualche cosa di molto importante. Circa cinque minuti dopo le otto, uno stenografo venne di corsa al piano di sotto e mi disse: ‘Il fratello Russell vuole vederti nello studio’. Pensai: ‘Che cosa ho fatto ora?’ Essere chiamato nello studio la mattina significava che c’era qualche cosa d’importante”. Ascoltiamo l’ulteriore racconto del fratello Macmillan.

      “Andai nello studio ed egli disse: ‘Entra, fratello. Vieni per favore nel salotto’. Questo era annesso allo studio. Disse: ‘Fratello, sei così profondamente interessato nella verità come lo eri quando cominciasti?’ Io mi sorpresi. Disse: ‘Non sorprenderti. Questa era solo una domanda per cominciare’. Quindi mi descrisse la sua condizione fisica, e io mi intendevo abbastanza di diagnosi fisica da sapere che non sarebbe vissuto per molti altri mesi a meno che non avesse avuto qualche sollievo. Disse: ‘Ebbene, ora, fratello, ciò che volevo dirti è questo. Non sono più in grado di compiere l’opera, eppure c’è una grande opera da fare. . . .’

      “Dissi: ‘Fratello Russell, ciò che dici non conta. Non è assennato’.

      “‘Che cosa vuoi dire, fratello?’ chiese.

      “‘Che tu muoia e che quest’opera continui?’ risposi. ‘Infatti, quando tu sarai morto tutti incroceremo compiacentemente le braccia e attenderemo di andare in cielo con te. Allora smetteremo’.

      “‘Fratello’, disse, ‘se questa è la tua idea, non vedi la contesa. Questa non è l’opera dell’uomo. Io non sono importante per quest’opera. La luce si fa sempre più splendente. C’è una grande opera da fare’. . . .

      “Dopo aver indicato l’opera da fare, il fratello Russell disse: ‘Ora, ciò che io voglio è che qualcuno venga qui e prenda da me la responsabilità. Io dirigerò ancora l’opera, ma non sono in grado di compierla come ho fatto in passato’. Discutemmo dunque di varie persone. Infine, quando andai via passando nel corridoio attraverso una porta scorrevole, egli disse: ‘Un momento. Va nella tua stanza e parla al Signore su questa faccenda e vieni a dirmi se il fratello Macmillan accetterà questo incarico’. Chiuse la porta senza che io dicessi nient’altro. Ecco, penso che stetti lì mezzo stupefatto. Che cosa potevo fare per assistere il fratello Russell in quest’opera? Ci voleva un uomo che avesse qualche capacità direttiva, e tutto ciò che io conoscevo era come predicare la religione. Comunque, ci pensai sopra e più tardi tornai a dirgli: ‘Fratello, farò qualsiasi cosa mi sia possibile. Non importa dove tu mi metta’”.

      Convinto che c’era per il popolo di Dio molto lavoro da fare, C. T. Russell disse ai suoi intimi associati di fare i preparativi per una loro crescita numerica. Apportò certi cambiamenti che avrebbero unito strettamente l’organizzazione, e raccomandò cambiamenti futuri nell’eventualità che non potesse attuarli personalmente. A. H. Macmillan fu incaricato dell’ufficio e della casa Betel. Quindi, nonostante che la sua salute venisse rapidamente meno e avesse gravi disturbi fisici, nell’autunno del 1916 Russell iniziò un giro di conferenze che era stato predisposto anteriormente.

      ULTIMO VIAGGIO

      Partito da New York il 16 ottobre 1916, il fratello Russell e il suo segretario, Menta Sturgeon, andarono a Detroit, nel Michigan, passando per il Canada. I due uomini proseguirono quindi per Chicago, nell’Illinois, giù attraverso il Kansas e oltre nel Texas. La sua condizione di salute era tale che il suo segretario dovette sostituirlo parecchie volte come oratore. Il martedì sera, 24 ottobre, a San Antonio, nel Texas, Russell pronunciò il suo ultimo discorso pubblico, sul soggetto: “Il mondo in fiamme”. Durante questo discorso dovette lasciare il palco tre volte, mentre il suo segretario lo sostituiva.

      Il martedì sera, il fratello Russell e il suo segretario e compagno di viaggio presero un treno diretto in California. Malato, Russell rimase a letto tutto il giorno di mercoledì. A un certo punto, presa la mano dell’uomo sofferente, il compagno di viaggio di Russell disse: “Questa è la mano del più grande demolitore di credi che io abbia mai vista!” Russell rispose che non pensava che essa avrebbe più demolito alcun credo.

      I due uomini furono trattenuti un giorno a Del Rio, nel Texas, perché un ponte si era incendiato e se ne doveva erigere un altro. Partirono da Del Rio il giovedì mattina. Il venerdì sera cambiarono treno a una stazione dove presero la coincidenza per la California. Tutto il giorno del sabato Russell ebbe gravi dolori e si sentì molto debole. Arrivarono a Los Angeles la domenica 29 ottobre, e lì quella sera C. T. Russell pronunciò il suo ultimo discorso a una congregazione. Allora era così debole che non fu in grado di stare in piedi per il discorso. “Mi rammarico di non poter parlare con forza o vigore”, disse Russell. Fece quindi cenno al presidente di togliere il leggio e portare una sedia, dicendo mentre si metteva a sedere: “Vi prego di scusarmi se mi metto a sedere”. Parlò per circa quarantacinque minuti, quindi rispose per breve tempo a domande. Dwight T. Kenyon dice di quella occasione: “Il 29 ottobre 1916 a Los Angeles ebbi il privilegio di assistere all’ultimo discorso di Russell. Egli era molto malato e rimase seduto durante il suo discorso su Zaccaria 13:7-9. La sua scrittura di addio, Numeri 6:24-26, mi fece molta impressione!”

      Avendo compreso che la sua grave condizione non gli avrebbe consentito di proseguire, Russell decise di annullare il resto dei suoi discorsi e di tornare presto alla casa Betel di Brooklyn. Il martedì, 31 ottobre, C. T. Russell era sul punto di morire. A Panhandle, nel Texas, un medico che era stato chiamato precedentemente per telegrafo salì temporaneamente sul treno e osservò la condizione di Russell, riconoscendo i sintomi critici. Quindi il treno ripartì. Poco dopo, nel primo pomeriggio del martedì 31 ottobre 1916, il sessantaquattrenne Charles Taze Russell morì a Pampa, nel Texas.

      ‘DIO ANCORA AL TIMONE’

      Le molte prove, le sue attività di predicazione, le sue responsabilità di scrittore e altri compiti avevano grandemente svigorito Charles Taze Russell. Per circa trentadue anni egli aveva prestato servizio come presidente della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati. Si riferisce che, come oratore pubblico, fece viaggi per oltre un milione e mezzo di chilometri, pronunciando più di 30.000 sermoni. Scrisse pubblicazioni per il totale di oltre 50.000 pagine, spesso dettò mille lettere al mese, dirigendo frattanto una campagna evangelistica mondiale che in una sola volta impiegò 700 oratori. Per giunta, Russell compilò personalmente il più informativo dramma biblico che sia mai stato proiettato, il Fotodramma della Creazione.

      Poiché il fratello Russell aveva avuto una parte così preminente nell’opera di dichiarare la buona notizia, molti studenti biblici ne sentirono grandemente la perdita. “Quando la mattina dopo a colazione lessi alla famiglia Betel il telegramma riguardo alla sua morte”, disse A. H. Macmillan, “in tutta la sala da pranzo ci furono lamenti”. Fra il popolo di Dio in genere ci furono confuse reazioni. Arden Pate, che, a proposito, era usciere al Majestic Theatre di San Antonio quando C. T. Russell pronunciò il suo ultimo discorso pubblico, osserva: “Alcuni dissero: ‘Questa è la fine’, e per loro lo fu perché non videro che era Geova a condurre il suo popolo, ma guardavano troppo un solo uomo”. Alla funzione funebre di Russell, la domenica 5 novembre 1916, nel Tempio della città di New York, parecchi suoi intimi associati parlarono della grande perdita. Comunque, ci furono anche esortazioni a continuare fedelmente. Funzioni separate furono tenute nella Carnegie Music Hall di Pittsburgh (Allegheny), in Pennsylvania, a cominciare dalle ore 14 del 6 novembre, e la sepoltura fu fatta nel tratto di terreno della famiglia Betel del Rosemont United Cemeteries, in Allegheny, all’imbrunire di quel giorno.

      Durante la funzione funebre della mattina nella città di New York, A. H. Macmillan parlò del discorso che il fratello Russell gli aveva fatto poco prima di morire, menzionando anche certi passi che Russell aveva compiuti riguardo all’opera nella sede principale della Società. Quindi, fra l’altro, Macmillan dichiarò: “L’opera che ci sta dinanzi è grande, ma il Signore ci darà la grazia e la forza necessarie per compierla. . . . alcuni lavoratori pusillanimi possono pensare che sia venuto il tempo di deporre i nostri strumenti di mietitura e di aspettare che il Signore ci inviti a casa. Questo non è il tempo di prestare ascolto ai fannulloni. Questo è il tempo dell’azione, di un’azione più decisa che mai!”

      Avvicinandosi alla conclusione del suo discorso nella funzione serale, J. F. Rutherford disse: “Miei diletti fratelli, noi che siamo qui e tutti quelli che sono sulla terra, che cosa faremo? Diminuiremo il nostro zelo per la causa del nostro Signore e Re? No! Per sua grazia accresceremo il nostro zelo e la nostra energia, per finire il nostro corso con gioia. Non temeremo né esiteremo, ma ci terremo a spalla a spalla, combattendo per la fede, rallegrandoci del nostro privilegio di proclamare il Messaggio del suo Regno”.

      Degne di nota furono anche le osservazioni del segretario-tesoriere della Società, W. E. Van Amburgh. Alle funzioni di Russell egli dichiarò: “Questa grande opera mondiale non è l’opera di una sola persona. È di gran lunga troppo grande perché lo sia. È l’opera di Dio e non muta. Dio ha impiegato molti servitori nel passato ed Egli ne impiegherà senza dubbio molti nel futuro. La nostra consacrazione non l’abbiamo fatta a un uomo, o all’opera di un uomo, ma a compiere la volontà di Dio, come Egli ce la rivelerà per mezzo della Sua Parola e della Sua provvidenziale direttiva. Dio è ancora al timone”.

      Per il popolo di Dio quelli furono invero giorni difficili. Tuttavia, si rivolsero a Geova per aiuto. (Sal. 121:1-3) Dio avrebbe suscitato altri per assolvere maggiori responsabilità nella sua organizzazione. L’opera di predicazione sarebbe continuata.

      I servitori di Geova avevano appena superato un tempo di prova, ma gli anni di crisi erano ancora futuri. Con la morte di C. T. Russell il 31 ottobre 1916, la Società Torre di Guardia fu senza presidente. Fino alla sua adunanza annuale del 6 gennaio 1917, l’attività della Società fu diretta da un comitato esecutivo. Durante quel periodo, naturalmente, sorse la domanda su chi sarebbe stato il prossimo presidente. Un giorno il fratello Van Amburgh chiese ad A. H. Macmillan: “Fratello, che ne pensi?” “C’è una sola persona, ti piaccia o no”, rispose Macmillan. “C’è un solo uomo che può assumere ora l’incarico di quest’opera, e questi è il fratello Rutherford”. Prendendo la mano di Macmillan, il fratello Van Amburgh disse: “Sono con te”. J. F. Rutherford non sapeva nulla di questo e non fece nessuna propaganda per ottenere voti. Ma all’adunanza annuale della Società il 6 gennaio 1917 fu nominato ed eletto quale presidente della Società Torre di Guardia.

      Assumendo umilmente la sua nuova responsabilità, il fratello Rutherford parlò in quell’occasione per breve tempo, chiedendo ai suoi conservi credenti “unite preghiere, profonda simpatia e incondizionata cooperazione”. Assicurò loro: “Colui che finora ci ha condotti continuerà a condurci. Facciamo in modo di avere cuori coraggiosi, menti pronte e mani volenterose, sempre confidando incondizionatamente nel Signore, rivolgendoci a Lui perché ci guidi. Egli ci condurrà alla vittoria certa. Rinnovando oggi il nostro Patto con Lui, uniti nei santi vincoli dell’amore cristiano, ci sia consentito di avanzare per proclamare al mondo: ‘Il Regno del Cielo è vicino’”.

      PASSATO DI RUTHERFORD

      Lo stesso Rutherford fu un coraggioso combattente per la verità. Nacque da genitori battisti l’8 novembre 1869 a Morgan County, nel Missouri. Dalla sorella Ross, naturale sorella maggiore di Joseph Franklin Rutherford, A. D. Schroeder apprese questo: “Il loro padre era un devoto battista nel Missouri dove abitava la famiglia. Il suo fratello più giovane Joseph non poté mai accettare l’insegnamento battista dell’‘inferno di fuoco’. Questo diede luogo a molti accesi dibattiti nella famiglia prima ancora che udissero la verità. Suo fratello era sempre stato di ferme convinzioni con un profondo senso di giustizia. Da giovane voleva fare l’avvocato e il giudice. Il padre voleva che rimanesse nel podere anziché mandarlo a studiare legge all’università. Joseph dovette trovare un amico che gli prestasse il denaro, non solo per farsi sostituire nel podere di suo padre, ma anche per pagarsi gli studi di giurisprudenza”.

      Joseph Rutherford si pagò la scuola da sé. Fra l’altro, divenne esperto stenografo, capacità molto utile in anni successivi per annotare rapidamente i suoi pensieri per articoli biblici e altro materiale. Mentre andava ancora a scuola, Joseph Rutherford divenne stenografo di corte. Questo gli permise di finir di pagare il suo corso e anche gli fece acquistare esperienza pratica. Dopo aver completato la sua istruzione accademica, Rutherford trascorse due anni sotto la tutela del giudice E. L. Edwards. A vent’anni, Joseph Rutherford fu nominato stenografo ufficiale per le corti della Quattordicesima Circoscrizione Giudiziaria del Missouri. Quando ebbe ventidue anni, fu ammesso al foro del Missouri. La sua autorizzazione a esercitare la professione legale in quello stato fu concessa il 5 maggio 1892, secondo l’archivio della Corte della Circoscrizione di Cooper. Rutherford cominciò a esercitare la professione legale a Boonville, nel Missouri, come avvocato difensore che dibatteva principalmente cause presso corti della giurisdizione originale per conto dello studio legale di Draffen e Wright.

      J. F. Rutherford prestò servizio in seguito per quattro anni come pubblico ministero a Boonville, nel Missouri. Ancora più tardi divenne giudice speciale nello stesso Quattordicesimo Distretto Giudiziario del Missouri. In questo incarico, se il giudice regolare non era in grado di presiedere la corte, Rutherford ne prendeva il posto come giudice sostituto. Le registrazioni della corte confermano la sua nomina come giudice speciale in più di una occasione. Pertanto, divenne noto come il “giudice” Rutherford.

      Hazelle ed Helen Krull ricordano di aver udito raccontare da J. F. Rutherford come in principio si interessò alla verità proclamata dai servitori di Geova. Esse ci narrano: “Durante una delle sue visite, il fratello Rutherford propose di fare una passeggiata in campagna al chiaro di luna. Mentre camminavamo, egli parlava, raccontando come aveva vissuto prima d’allora e come si interessò alla verità. Era stato allevato in un podere ma voleva studiare legge. Suo padre pensava di aver bisogno del suo aiuto nel podere ma infine acconsentì di lasciarlo andare se si pagava i propri studi e anche se pagava nel podere un aiutante che prendesse il suo posto. Durante le vacanze estive vendeva libri per mantenere il suo impegno. . . . Promise a se stesso che quando avrebbe esercitato la professione di avvocato, se qualcuno fosse mai venuto a vendere libri nel suo studio egli li avrebbe acquistati. Quel giorno giunse [nel 1894], ma alla persona che venne a far visita parlò il suo socio legale. Ella era una ‘colportrice’, la sorella Elizabeth Hettenbaugh, e presentava tre volumi dell’Aurora millenniale. Il suo socio non era interessato e mandò via lei [e la sua compagna colportrice, la sorella Beeler]. Il fratello Rutherford, affacciandosi dal suo studio privato, avendo sentito casualmente parlare di libri e ricordando la sua decisione, la richiamò, prese i libri e li mise a casa nella sua biblioteca e lì rimasero per un po’. Un giorno mentre era convalescente dopo una malattia aprì uno dei libri e cominciò a leggerlo. Quello fu il principio di un interesse che durò tutta la vita e di un’incessante devozione e servizio al suo Dio”.

      Le adunanze degli studenti biblici non si tenevano nelle immediate vicinanze della casa di Rutherford. Comunque, Clarence B. Beaty dice: “Dal 1904 in poi, le adunanze si tenevano nella nostra casa. La sorella Rutherford e il giudice Rutherford vennero da Boonville, nel Missouri, per la Commemorazione [della morte di Cristo]. . . . Egli partecipò alla sua prima Commemorazione e fece agli amici il suo primo discorso da pellegrino nella nostra casa. Non avevano nessuno nella verità a Boonville eccetto se stessi”.

      Ma come fu avviato J. F. Rutherford alla predicazione della buona notizia? Ebbene, A. H. Macmillan ne fu in gran parte responsabile. Macmillan conobbe Rutherford nel 1905 a Kansas City durante un viaggio con il fratello Russell attraverso gli Stati Uniti. Poco dopo il fratello Macmillan si fermò a visitare per un giorno o due il giudice Rutherford. Una conversazione fu tenuta fra loro in questo modo:

      “Giudice, dovresti predicare qui la verità”.

      “Io non sono un predicatore. Sono un avvocato”.

      “Ecco, ora, giudice, ti mostrerò quello che puoi fare. Va e prendi una copia della Sacra Bibbia e trova un piccolo gruppo di persone, e insegna loro della vita, della morte e dell’aldilà. Mostra loro dove ricevemmo la vita, perché siamo venuti a trovarci nella condizione moritura e che cosa significa la morte. Prendi le Scritture come testimonianza, e quindi concludi dicendo: ‘Ho adempiuto tutto ciò che ho detto’, proprio come parleresti alla giuria in un processo, e concludi”.

      “Questo non sembra molto difficile”.

      Che cosa accadde dopo? Rutherford mise in pratica questo consiglio? Il fratello Macmillan riferì: “Un uomo di colore lavorava in un piccolo podere che stava accanto alla sua casa di città, presso la periferia urbana. C’erano circa quindici o venti persone di colore, ed egli vi andò per pronunciare loro un sermone su ‘La vita, la morte e l’aldilà’. Mentre egli parlava dicevano: ‘Sia lodato il Signore, giudice! Dove hai preso tutto questo?’ Egli ebbe molto successo. Quello fu il primo discorso biblico che tenne”.

      Non molto tempo dopo, nel 1906, J. F. Rutherford simboleggiò la sua dedicazione a Geova Dio. Il fratello Macmillan scrisse: “Ebbi il privilegio di battezzarlo a Saint Paul, nel Minnesota. Fu una delle 144 persone che quel giorno battezzai personalmente in acqua. Quando egli divenne, dunque, presidente della Società, ne fui specialmente lieto”.

      Nel 1907 Rutherford divenne consulente legale della Società Torre di Guardia, e prestò servizio nella sua sede principale di Pittsburgh. Ebbe il privilegio di interessarsi delle trattative quando, nel 1909, la Società trasferì la sua attività a Brooklyn, in New York. Per far questo, presentò domanda e fu ammesso al foro di New York, essendo riconosciuto come avvocato in quello stato. Il 24 maggio dello stesso anno, Rutherford fu ammesso a esercitare la professione forense dinanzi alla Corte Suprema degli Stati Uniti.

      J. F. Rutherford pronunciò frequentemente discorsi come pellegrino, rappresentante viaggiante della Società Torre di Guardia. Fece estesamente viaggi come conferenziere biblico negli Stati Uniti, parlando su richiesta in molti college e università, e si rivolse inoltre a grandi uditori in tutta l’Europa. Rutherford visitò l’Egitto e la Palestina, e nel 1913, accompagnato da sua moglie, andò in Germania, dove parlò a uditori per un totale di 18.000 persone.

      ASPETTI DEL SUO CARATTERE

      Gesù Cristo disse che tutti i suoi seguaci sarebbero stati “fratelli” e che ‘il più grande fra loro doveva essere loro ministro’. (Matt. 23:8-12) Quindi, nessun vero cristiano attribuisce a qualche conservo credente indebita importanza. Tuttavia, la Bibbia rivela gli aspetti del carattere di vari servitori di Dio. Mosè, per esempio, fu noto per la mansuetudine; Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, per il loro ardente entusiasmo. (Num. 12:3; Mar. 3:17; Luca 9:54) Poiché a Joseph F. Rutherford fu affidata nell’organizzazione terrestre di Dio molta responsabilità, è alquanto interessante notarne gli aspetti e le qualità.

      “Rutherford aveva sempre manifestato profondo amore cristiano per i suoi associati”, disse A. H. Macmillan, “ed era molto di buon cuore; ma non era per natura della stessa disposizione gentile e calma di Russell. Era diretto ed esplicito e non nascondeva i suoi sentimenti. La sua schiettezza, anche quando parlava con benignità, era a volte mal compresa. Ma era presidente solo da poco tempo quando divenne evidente che il Signore aveva scelto per il lavoro da fare l’uomo che occorreva”.

      Maggiore comprensione della personalità di Rutherford si ha apprendendo ciò che accadde nel vecchio Tabernacolo di Londra degli Studenti Biblici quando il 18 aprile 1924 vi pronunciò il suo discorso sulla Commemorazione. Su ciò, la sorella Heath, moglie del fratello William P. Heath, scrive: “Il Tabernacolo era una vecchia chiesa episcopaliana che la Società aveva acquistata a buon mercato, e veniva usato per le adunanze della domenica come usiamo oggi una Sala del Regno. . . . Il posto dell’oratore era in alto vicino al soffitto, a circa sei metri dal pavimento. Quando avrebbe parlato all’uditorio si sarebbe vista solo la testa. Forse per questa ragione il fratello Rutherford lo chiamò ‘abbeveratoio per cavalli’. Si rifiutò di parlare di lì. Infatti, sorprese i fratelli scendendo giù e tenendosi al loro livello”.

      Quando il fratello Rutherford assunse in principio la presidenza della Società Torre di Guardia, c’era bisogno di coraggio, fedeltà e decisione. Egli manifestò tali qualità. Per esempio, Esther I. Morris ricorda un discorso che Rutherford fece come pellegrino davanti a un vasto uditorio in quello che allora era il più grande teatro di Boise, nell’Idaho. Ella afferma: “La sua denuncia contro la religione falsa suscitò l’ira di parecchi ecclesiastici locali, che cercarono di interromperlo e sfidarlo, ma il suo enfatico ‘Mettetevi a sedere! Io chiedo la protezione della legge!’ gli permise di continuare. Vennero studenti biblici delle città vicine e affittammo una sala e così tenemmo un piccolo congresso. Egli era molto enfatico nel far conoscere che questo messaggio e ministero non era una cosa piccola”.

      Una riflessione piuttosto commovente sulla natura del fratello Rutherford è fatta da Anna Elsdon. Ricordando la sua giovinezza, ella scrive: “Facevamo molte conversazioni con il fratello Rutherford. In un’occasione parecchi di noi giovani ci radunammo e il fratello Rutherford venne da noi. Facemmo molte domande sulla scuola, sul saluto alla bandiera, ecc., ed egli ci parlò a lungo. Quando stava per dirci addio, strinse molto amorevolmente la mani di tutt’e cinque noi nelle sue due grosse mani e aveva le lagrime agli occhi. Egli era molto felice e commosso vedendo noi così giovani, che tuttavia parlavamo delle cose profonde della verità. Non l’ho mai dimenticato. Proprio come il fratello Russell era amorevole, così noi pure sentivamo l’amore di questo grande fratello Rutherford”.

      AVANTI NELL’OPERA!

      Il fratello Rutherford era deciso a proseguire l’opera di predicare il Regno. Per anni, sotto la guida dello spirito santo di Geova, gli studenti biblici avevano fatto una campagna rimarchevolmente estesa dichiarando la verità di Dio. Infatti, dal 1870 al 1913 avevano distribuito 228.255.719 trattati e opuscoli e 6.950.292 libri. Solo nel memorabile anno del 1914 i servitori di Geova pubblicarono 71.285.037 trattati e opuscoli e 992.845 libri. Gli anni 1915 e 1916 videro, comunque, una diminuzione nelle attività editoriali a causa dell’estendersi della prima guerra mondiale e della crisi nelle comunicazioni. Nel 1917, l’opera cominciò però a mostrare una tendenza ascendente. Perché?

      Il nuovo presidente della Società riorganizzò prontamente l’ufficio della sede principale a Brooklyn. Per giunta, agì per ridare vita all’opera di campo. Questi cambiamenti, comunque, e i programmi che promosse erano quelli che erano stati iniziati da C. T. Russell. I rappresentanti pellegrini della Società furono aumentati da sessantanove a novantatré. Fu accelerata in occasionali domeniche la distribuzione di trattati gratuiti di fronte alle chiese e regolarmente di casa in casa. Fu pubblicato un nuovo trattato di quattro pagine, Il mensile degli studenti biblici, e nel solo 1917 se ne distribuirono 28.665.000 copie gratuite.

      Fu anche affrettata una nuova attività che era stata iniziata prima della morte di C. T. Russell. Chiamata “opera pastorale”, essa precedette le visite ulteriori che ora sono fatte dai cristiani testimoni di Geova. Al tempo di Russell questa attività era limitata a circa 500 congregazioni che lo avevano volontariamente eletto come loro pastore. In una lettera a queste egli descrisse l’impresa come “un’importante opera di visite ulteriori possibile in relazione con gli indirizzi ricevuti alle adunanze pubbliche, alle proiezioni del DRAMMA, dagli elenchi dei colportori, ecc., persone che si suppone abbiano qualche interesse per gli argomenti religiosi e che sarebbero presumibilmente più o meno inclini a farsi condurre alla Verità”.

      Nella congregazione le donne interessate a compiere quest’opera eleggevano una del loro numero perché prestasse servizio come tenente e un’altra come tesoriera-segretaria. Una città era divisa in sezioni di territorio, assegnate a singole sorelle che facevano visita a tutti quelli di cui erano stati forniti i nomi come di persone interessate. Quelle che facevano le visite davano in prestito i libri, che potevano essere letti e studiati da chi li prendeva a prestito. “Quindi nessuno aveva la scusa: ‘Non ho denaro’, poiché il prestito era gratuito”, osserva Esther I. Morris. A conclusione della visita si diceva al padrone di casa che nella zona si sarebbe presto fatto un discorso sulla carta del “Divin piano”, e quelli che manifestavano interesse erano incoraggiati ad assistere. In seguito si facevano visite ulteriori a quelli che avevano assistito nello sforzo di iniziare uno studio sul primo volume degli Studi sulle Scritture, intitolato “Il divin piano delle età”. Così il culmine del programma consisteva nel radunare le persone in “classi”, prima di udire i discorsi sulla carta e poi per divenire gruppi regolari chiamati “classi bereane”. — Atti 17:10, 11.

      Altri passi furono compiuti dal nuovo presidente della Società, J. F. Rutherford, per ridare vita all’opera di predicazione. Il servizio di colportore fu esteso. Questo portò il totale da 373 a 461 colportori. Per assisterli, all’inizio del 1917 la Società cominciò a pubblicare un periodico chiamato “Bollettino”. Conteneva istruzioni periodiche sul servizio impartite dalla sede principale. Successivamente, dopo l’ottobre del 1922, il Bollettino fu disponibile mensilmente agli studenti biblici in genere. (Infine fu chiamato “Direttore”, quindi “Informatore” e in seguito “Ministero del Regno”). La sorella H. Gambill dice che, a suo tempo, “conteneva testimonianze preparate che noi chiamavamo ‘esposizioni’ e che eravamo incoraggiati a imparare a memoria per usarle nel servizio di campo. Mia cognata . . . mi seguiva dappertutto da una stanza all’altra cercando di apprendere esattamente ogni parola. Ella desiderava impararle proprio correttamente”. Riflettendo sul fatto che il Bollettino conteneva testimonianze preparate, Elizabeth Elrod dice: “Apprezzai questo, poiché non avevamo una disposizione, come l’abbiamo adesso, di una persona che ne accompagnasse un’altra per addestrarla e aiutarla a divenire un’efficace proclamatrice. Questo unificava il messaggio che si diffondeva”.

      Mentre continuava la campagna di ringiovanimento, nel lontano 1917 furono compiuti altri passi dalla nuova amministrazione della Società. Per esempio, si tenne un certo numero di congressi regionali. Questi servivano a incoraggiare gli studenti biblici a proseguire la loro opera e a non stancarsi di fare il bene.

      Proprio prima del 1914 C. T. Russell diede enfasi al programma dei discorsi pubblici. Ora era tempo di disporre che altri oratori qualificati rappresentassero dal podio pubblico la Società Torre di Guardia. Come si fece questo? Il programma seguiva la disposizione del V.D.M. Queste lettere erano al posto delle parole latine Verbi Dei Minister, che significano “Ministro della Parola di Dio”. Il programma consisteva di un questionario messo a disposizione sia degli uomini che delle donne associati con le congregazioni degli studenti biblici.

      Ecco alcuni esempi di domande che si trovavano nel questionario del V.D.M. Potresti rispondere a esse correttamente? (1) Quale fu il primo atto creativo di Dio? (4) Qual è per i peccatori la divina pena del peccato? e chi sono i peccatori? (6) Di quale natura fu l’Uomo Cristo Gesù dall’infanzia alla morte? (7) Di quale natura è Gesù da quando risuscitò; e qual è la sua relazione ufficiale con Geova? (13) Quali saranno le ricompense o le benedizioni che saranno date al mondo del genere umano per essere stato ubbidiente al regno del Messia? (16) Ti sei convertito dal peccato per servire l’Iddio vivente? (17) Hai fatto una piena consacrazione della tua vita e di tutta la tua forza e del tuo talento al Signore e al suo servizio? (18) Hai simboleggiato questa consacrazione con l’immersione in acqua? (22) Credi di avere una sostanziale e permanente conoscenza della Bibbia che ti renderà più efficiente come servitore del Signore in tutto il resto della tua vita?

      Quelli che sottoponevano le proprie risposte al reparto del V.D.M. della Società ricevevano una risposta che includeva “alcuni benevoli suggerimenti e accenni” rispetto alle loro risposte. Tra l’altro, si desiderava che alle domande gli individui rispondessero con le loro proprie parole.

      Spiegando le cose un po’ di più, George E. Hannan scrive: “Queste domande dovevano servire come una guida per determinare quanto bene un individuo capiva le dottrine basilari della Bibbia. Ogni persona dedicata che otteneva un punteggio dell’85 per cento era considerata qualificata per insegnare. Tutti quei fratelli erano idonei per pronunciare discorsi pubblici e discorsi sulla carta. Queste domande incoraggiavano tutti quelli che erano associati con la Società a leggere i sei volumi degli Studi sulle Scritture, consultandone tutti i riferimenti scritturali”.

      Avvenne così che, in qualità di nuovo presidente della Società Torre di Guardia, J. F. Rutherford compiva immediati passi per accelerare l’opera di predicare la buona notizia del regno di Dio. Ne seguirono benedizioni. L’anno 1917 vide un’accresciuta attività di campo alla lode di Geova Dio.

      “NON SIATE PERPLESSI PER L’INCENDIO CHE VI È FRA VOI”

      Comunque, entro l’organizzazione non tutti furono felici quando J. F. Rutherford venne eletto presidente. Infatti, a cominciare dall’inizio del 1917, parecchi individui cercarono ambiziosamente di afferrare il controllo amministrativo della Società. Non erano disposti a cooperare, e così cominciò un periodo di ardenti prove. Naturalmente, i cristiani si attendevano l’opposizione e la persecuzione da parte dei nemici mondani. Ma le prove che hanno origine entro la stessa organizzazione cristiana spesso non sono attese e sono più difficili da sopportare. Tuttavia, con l’aiuto divino tutte le difficoltà possono essere sopportate. Pietro disse ai conservi credenti: “Diletti, non siate perplessi per l’incendio che vi è fra voi, che vi accade per una prova, come se vi avvenisse una cosa strana. Al contrario, continuate a rallegrarvi, visto che siete partecipi delle sofferenze del Cristo”. — 1 Piet. 4:12, 13.

      Geova e il suo “messaggero del patto”, Gesù Cristo, vennero nel 1918 E.V. a ispezionare il tempio spirituale. Il giudizio cominciò allora dalla “casa di Dio” ed ebbe inizio un periodo di raffinamento e purificazione. (Mal. 3:1-3; 1 Piet. 4:17) Accadde anche qualche altra cosa. Si presentarono uomini che manifestavano i segni di uno “schiavo malvagio” e cominciarono figurativamente a ‘battere’ i loro compagni di schiavitù. Gesù Cristo aveva predetto come tali individui sarebbero stati trattati. Nello stesso tempo mostrò che sarebbe stata evidente una classe dello “schiavo fedele e discreto”, che avrebbe dispensato cibo spirituale. — Matt. 24:45-51.

      L’identità dello “schiavo fedele e discreto” o “servitore fedele e prudente” (Versione Riveduta), fu una questione che in quegli anni suscitò un bel po’ di preoccupazione. Molto tempo prima, nel 1881, C. T. Russell scrisse: “Crediamo che ogni membro di questo corpo di Cristo è impegnato, direttamente o indirettamente, nella benedetta opera di dare a suo tempo il vitto ai domestici della fede. ‘Qual è mai il servitore fedele e prudente che il padrone ha costituito sui domestici’ per dar loro il vitto a suo tempo? Non è quel ‘piccolo gregge’ di consacrati servitori che fedelmente adempiono i loro voti di consacrazione, il corpo di Cristo, e non dà l’intero corpo individualmente e collettivamente il vitto a suo tempo alla famiglia della fede, il grande gruppo dei credenti?”

      Si comprese dunque che il “servitore” che Dio impiegava per dispensare cibo spirituale era una classe. Comunque, col passar del tempo, l’idea adottata da molti fu che C. T. Russell stesso fosse il “servitore fedele e prudente”. Questo portò alcuni nel laccio del culto della creatura. Ritennero che tutta la verità che Dio intendeva rivelare al suo popolo fosse stata presentata per mezzo del fratello Russell, che non potesse rivelarsi più nulla. Annie Poggensee scrive: “Questo fece fare una grande vagliatura di quelli che preferirono restare indietro con le opere di Russell”. Nel febbraio del 1927 questo pensiero erroneo che Russell stesso fosse il “servitore fedele e prudente” fu chiarito.

      Poco dopo che il fratello Rutherford era divenuto presidente della Società Torre di Guardia, si formò una vera cospirazione. Fu piantato il seme della ribellione e la difficoltà quindi si sparse, come viene spiegato in seguito.

      C. T. Russell aveva compreso il bisogno di mandare dalla sede principale qualcuno in Gran Bretagna per rafforzarvi gli studenti biblici dopo lo scoppio della prima guerra mondiale. Egli ebbe intenzione di mandare Paul S. L. Johnson, un Ebreo che aveva abbandonato il giudaismo ed era divenuto ministro luterano prima di acquistare conoscenza della verità di Dio. Johnson aveva prestato servizio come uno degli oratori viaggianti della Società ed era ben noto per la sua capacità. Per rispetto verso i desideri di Russell, il comitato esecutivo che prestò servizio per breve tempo prima dell’elezione a presidente di Rutherford mandò Johnson in Inghilterra, dandogli certi documenti che gli avrebbero facilitato l’ingresso in quel paese. Egli doveva apprendere tutto quello che era possibile sull’opera in Inghilterra e quindi fare alla Società un rapporto completo, ma non doveva fare nella sede britannica nessun cambiamento di personale. Comunque, sembrò che l’accoglienza che gli riservarono in Inghilterra nel novembre del 1916 alterasse il suo giudizio e da ultimo la sua ragione, “finché”, come dichiarò A. H. Macmillan, “giunse alla ridicola conclusione d’essere l’‘economo’ della parabola di Gesù sul denaro. In seguito pensò d’essere il sommo sacerdote del mondo”. Nei suoi discorsi agli studenti biblici in tutta l’Inghilterra, Johnson si rappresentò come il successore di Russell, sostenendo che il mantello del pastore Russell fosse caduto su di lui come il mantello (“veste ufficiale”) di Elia cadde su Eliseo. — 2 Re 2:11-14.

      È evidente che le aspirazioni di Johnson si erano manifestate anche precedentemente, poiché Edythe Kessler ricorda: “Nel 1915 lasciai la Betel e, prima di partire per l’Arizona, visitai una coppia di vecchi amici che conoscevo da anni, e mentre ero lì accolsero un pellegrino chiamato P. S. L. Johnson. Satana mostrava già i suoi brutti metodi insidiosi per assumere il controllo, non importa in qual modo. Johnson disse: ‘Vorrei parlarti. Mettiamoci a sedere nella stanza di soggiorno’, il che facemmo. Egli cominciò dicendo: ‘Sorella, sappiamo che è possibile che il fratello Russell muoia da un momento all’altro, ma quando questo accade gli amici non devono aver timore. Io posso prenderne il posto e assumere subito la direttiva senza nessuna interruzione dell’opera’”.

      Mentre era in Inghilterra, Johnson cercò di assumere il completo controllo dell’attività del campo britannico, tentando perfino, senza autorità, di mandar via certi componenti del personale della sede di Londra. Ne risultò una tale confusione che il sorvegliante di filiale si lamentò con il fratello Rutherford. A sua volta, Rutherford nominò a Londra una commissione di diversi fratelli che non erano componenti del personale della sede. Essi si riunirono, ascoltarono i fatti e li ponderarono e raccomandarono che Johnson fosse richiamato. Rutherford disse a Johnson di tornare. Invece di far questo, Johnson mandò lettere e cablogrammi accusando il comitato di pregiudizio, e cercando inoltre di giustificare la propria condotta. Cercando di rendere la sua presenza indispensabile in Gran Bretagna, egli si servì erratamente dei documenti che gli erano stati forniti dalla Società e ne confiscò i fondi depositati presso la banca di Londra. In seguito, per riprendere questo denaro, fu necessario adire le vie legali.

      Infine Johnson tornò a New York, dove tentò persistentemente di persuadere J. F. Rutherford a rimandarlo in Inghilterra, ma senza risultato. Pensando che Rutherford non fosse l’uomo giusto per l’incarico, Johnson era certo di dover essere lui il presidente della Società. Cercò di esercitare influenza sul consiglio dei direttori. Facendo apparire che il fratello Rutherford non fosse idoneo come presidente, Johnson persuase quattro dei sette membri del consiglio a schierarsi dalla propria parte. I quattro si opposero al presidente, al vice-presidente e al segretario-tesoriere della Società, e i direttori dissidenti cercarono di privare il presidente del controllo amministrativo.

      J. F. Rutherford tenne adunanze con gli oppositori e cercò di ragionare con loro. A. H. Macmillan dice che Rutherford “venne perfino da parecchi di noi e chiese: ‘Rassegnerò le dimissioni da presidente e lascerò che quegli oppositori assumano l’incarico?’ Tutti rispondemmo: ‘Fratello, il Signore ti ha messo dove sei, e rassegnare le dimissioni o smettere sarebbe una slealtà verso il Signore’. Per giunta, il personale dell’ufficio minacciò di andarsene se questi uomini avessero preso il controllo”.

      In una prolungata sessione dell’adunanza annuale della Società del 1917, i quattro direttori dissidenti cercarono di presentare una risoluzione per emendare lo statuto della Società. Questo fu un disegno per porre l’autorità amministrativa nelle mani del consiglio dei direttori. Poiché questo era contrario sia alla disposizione dell’organizzazione in vigore durante la presidenza di Russell sia al desiderio degli azionisti, Rutherford dichiarò la mozione irregolare e il piano fu frustrato. In seguito l’opposizione si fece più ostinata, ma ci furono conseguenze che gli oppositori non si erano mai aspettate.

      “IL MISTERO COMPIUTO”

      Durante la sua intera amministrazione come presidente della Società, il fratello Russell, insieme al vicepresidente e al segretario-tesoriere, aveva preso decisioni riguardo a nuove pubblicazioni. Come gruppo, il consiglio dei direttori non era stato consultato. Rutherford seguì la stessa norma. Quindi, con l’andar del tempo, i tre dirigenti della Società presero una decisione di lunga portata.

      Charles Taze Russell aveva scritto sei volumi dell’Aurora millenniale, o Studi sulle Scritture, ma spesso aveva dichiarato di scrivere un settimo volume. “Quando ne troverò la chiave”, aveva detto, “scriverò il Settimo Volume; e se il Signore darà la chiave a qualcun altro, potrà scriverlo”. I dirigenti della Società disposero di far compilare da due studenti biblici, Clayton J. Woodworth e George H. Fisher, un libro composto di commentari su Rivelazione, Il Cantico di Salomone ed Ezechiele. I coredattori raccolsero il materiale dagli scritti del fratello Russell e questo fu pubblicato col titolo “Il mistero compiuto” quale settimo volume degli Studi sulle Scritture. Poiché conteneva in gran parte il pensiero e i commenti di C. T. Russell, fu definito “opera postuma del pastore Russell”.

      Verso la metà del 1917 venne il tempo di presentare il nuovo libro. Quel significativo giorno fu il 17 luglio. “Io ero di servizio nella sala da pranzo [della Betel di Brooklyn] quando squillò il telefono”, dice Martin O. Bowin. “Ci stavamo preparando per il pasto di mezzogiorno. Ero il più vicino al telefono, quindi risposi. All’altro capo della linea era il fratello Rutherford. ‘Chi c’è lì con te?’ chiese. Risposi: ‘Louis’. Disse di venire subito nel suo studio, e ‘non occorre bussare’. Ci venne data una pila di libri, con l’ordine di metterne uno a ciascun posto e di farlo prima che arrivasse la famiglia per il pasto di mezzogiorno”. Subito la sala da pranzo si riempì dei componenti della famiglia Betel.

      “Come al solito”, continua il fratello Bowin, “furono rese le grazie a Dio. Quindi cominciò! . . . Capeggiata da . . . P. S. L. Johnson, . . . cominciò questa dimostrazione contro il caro fratello Rutherford. Lanciando perverse accuse ad alta voce, camminavano avanti e indietro, fermandosi solo alla tavola del fratello Rutherford per agitare contro di lui i pugni chiusi e rivolgergli ulteriori critiche. . . . Tutto questo durò circa cinque ore. Quindi tutti si alzarono dalla tavola, sopra la quale erano ancora tutti i piatti e molto cibo intatto, perché fosse sparecchiata da fratelli con poca energia per farlo”.

      Questo incidente rivelò che alcuni componenti della famiglia Betel simpatizzavano con gli oppositori. Se tale opposizione fosse continuata, alla fine avrebbe disgregato l’intera attività della Betel. Così J. F. Rutherford agì per correggere la situazione. Pur conoscendo pienamente la struttura legale della Società, Rutherford aveva consultato un eminente avvocato di società di Filadelfia, in Pennsylvania, riguardo alla situazione legale del consiglio dei direttori della Società. L’opinione scritta che ricevette rivelò che i quattro dissidenti non erano membri legali del consiglio. Perché no?

      C. T. Russell aveva designato quegli uomini come direttori, ma lo statuto della Società richiedeva che i direttori fossero eletti dal voto degli azionisti. Rutherford aveva detto a Russell che i designati dovevano essere confermati dal voto nella seguente adunanza annuale, ma Russell non aveva mai compiuto quel passo. Così, solo i dirigenti che erano stati eletti all’adunanza annuale di Pittsburgh erano debitamente costituiti membri del consiglio. I quattro designati per l’incarico non erano membri legali del consiglio. Rutherford aveva saputo questo in tutto il periodo della difficoltà, ma non lo aveva menzionato, sperando che questi membri del consiglio smettessero di fare opposizione. In ogni modo, la loro attitudine mostrò che non erano qualificati per essere direttori. Giustamente Rutherford li congedò e nominò quattro nuovi membri del consiglio la cui nomina poté essere confermata alla successiva adunanza generale della Società, all’inizio del 1918.

      Il fratello Rutherford non congedò sommariamente dall’organizzazione cristiana i precedenti direttori. Invece, offrì loro incarichi come pellegrini. Essi rifiutarono, lasciarono volontariamente la Betel e cominciarono a diffondere la loro opposizione con un’estesa campagna di discorsi e corrispondenza in tutti gli Stati Uniti, il Canada e l’Europa. Di conseguenza, dopo l’estate del 1917, molte congregazioni di studenti biblici si componevano di due fazioni, di quelli leali all’organizzazione di Geova e di altri che erano divenuti spiritualmente sonnacchiosi ed erano caduti vittime dei discorsi insidiosi degli oppositori. Questi ultimi non furono più disposti a collaborare e non si vollero impegnare nell’opera di predicare la buona notizia del regno di Dio.

      FUTILI SFORZI PER ASSUMERE IL CONTROLLO

      Il gruppo di oppositori che aveva di recente lasciato la Betel pensava di poter assumere il controllo del congresso degli studenti biblici che doveva tenersi nell’agosto del 1917 a Boston, nel Massachusetts. Mary Hannan, che assisté a quell’assemblea, narra: “Il fratello Rutherford fu desto a quello sforzo da parte loro e non diede loro l’opportunità di salire sul palco in nessun momento delle sessioni. Fece sempre il presidente”. Il congresso fu un completo successo alla lode di Geova, e gli oppositori non poterono interromperlo.

      J. F. Rutherford sapeva che il 5 gennaio 1918 l’adunanza annuale della Società avrebbe dato ai dissidenti un’altra occasione di assumere il controllo. Egli era ragionevolmente sicuro che gli studenti biblici in genere non approvavano tale tentativo. Tuttavia, non avrebbero avuto nessuna opportunità di esprimersi all’elezione, poiché era una questione che riguardava solo i membri della Società legalmente costituita, la Watch Tower Bible and Tract Society. Così, che cosa poteva fare Rutherford? Poteva dare a tutti i dedicati servitori di Geova l’opportunità di esprimersi. Conformemente, La Torre di Guardia del 1º novembre 1917 suggerì che ciascuna congregazione partecipasse a un referendum. Il 15 dicembre, 813 congregazioni inviarono i loro voti e il sondaggio indicò che 10.869 degli 11.421 voti erano a favore di J. F. Rutherford come presidente della Società. Tra l’altro, il voto del referendum mostrò pure che tutti i fedeli membri del consiglio dei direttori, come questo fu ricostituito nel luglio del 1917, erano preferiti agli individui ribelli che pretendevano d’essere membri del consiglio.

      All’adunanza annuale degli azionisti tenuta il sabato 5 gennaio 1918 i sette individui che ricevettero il più alto numero di voti furono J. F. Rutherford, C. H. Anderson, W. E. Van Amburgh, A. H. Macmillan, W. E. Spill, J. A. Bohnet e George H. Fisher. Nessuno degli oppositori riuscì a introdursi nel consiglio. I dirigenti della Società furono quindi eletti dai membri del consiglio debitamente scelti, ricevendo J. F. Rutherford tutti i voti dati per il presidente, Charles H. Anderson tutti quelli per il vicepresidente e W. E. Van Amburgh tutti i voti per il segretario-tesoriere. Perciò questi uomini furono debitamente eletti come dirigenti della Società. Il tentativo degli oppositori di assumere il controllo era stato completamente sventato.

      Fedeli e oppositori erano ora oltre la riconciliazione. Il gruppo in opposizione formò un’organizzazione interamente separata capeggiata da un “Comitato di sette”. La separazione per certo fu completa il 26 marzo 1918 quando gli oppositori celebrarono la Commemorazione della morte di Cristo separatamente dalle congregazioni fedeli del popolo di Dio. L’unità di quelli che formavano il gruppo di opposizione fu, comunque, di breve durata, poiché al loro congresso nell’estate del 1918 sorsero contrasti e vi fu una divisione. P. S. L. Johnson organizzò un gruppo con sede a Filadelfia, in Pennsylvania, dove pubblicò The Present Truth and Herald of Christ’s Epiphany. (La verità presente e araldo dell’epifania di Cristo). Ivi rimase, definendosi “grande sommo sacerdote della terra” finché morì. Ulteriore dissenso dal 1918 in poi causò divisione, finché l’originale gruppo dissidente che si era separato dalla Società Torre di Guardia si disgregò in diverse sette scismatiche.

      Molti che negli anni successivi alla morte di C. T. Russell si erano ritirati non fecero attiva opposizione ai loro precedenti associati cristiani. Alcuni tornarono, si pentirono delle loro azioni e si associarono di nuovo con il popolo di Dio. Questo fu un tempo di severe prove, come indica Mabel P. M. Philbrick affermando: “Il mio dolore fu grande allorché capii che il mio proprio padre e la mia matrigna alla quale volevo molto bene, che avevano avuto la speranza celeste, si andavano allontanando. Si compirono molti sforzi e si versarono molte lagrime finché io determinai la condotta da seguire, poiché sapevo bene che chi perdeva la propria corona non poteva attendere di vivere in nessun altro luogo. Il pensiero che avrebbero subìto la seconda morte era insopportabile. Tuttavia, un giorno nella preghiera Geova mi diede molto conforto allorché cominciai pienamente a desiderare che si facesse la sua volontà. All’improvviso cominciai a capire che il suo amore e la sua giustizia erano di gran lunga più grandi dei miei e che se egli non li considerava degni della vita, nemmeno io potevo tenermi stretta a loro, poiché mio padre e mia madre non erano diversi dal padre e dalla madre di qualsiasi altro. Da quel momento in poi ebbi pace mentale”.

      Quelli che in quei giorni si separarono dai fedeli servitori di Geova non solo si divisero in sette, ma, nella maggioranza dei casi, il loro numero scemò e le loro attività non ebbero seguito o cessarono del tutto. Di sicuro non adempiono il comando che Gesù diede ai suoi seguaci di predicare la buona notizia in tutta la terra e di far discepoli. — Matt. 24:14; 28:19, 20.

      Quanti abbandonarono il vero cristianesimo durante i critici anni del 1917 e del 1918? Un rapporto incompleto inerente a tutta la terra mostra che alla Commemorazione della morte di Gesù Cristo del 5 aprile 1917 i presenti furono 21.274. (A causa delle difficoltà che nel 1918 esistevano sia dentro l’organizzazione che fuori, le cifre dei presenti quell’anno non furono raccolte). Alla celebrazione della Commemorazione del 13 aprile 1919 un rapporto parziale indicò 17.961 presenti. Sebbene incomplete, queste cifre mostrano chiaramente che assai meno di 4.000 avevano smesso di camminare nel servizio di Dio con i loro precedenti associati.

      CRISTIANI NEL CROGIUOLO

      Negli anni dal 1917 al 1919 gli studenti biblici furono pure oggetto di cospirazione internazionale fomentata in particolar modo dal clero della cristianità. Il mistero compiuto, settimo volume degli Studi sulle Scritture, suscitò la loro ira clericale. Entro sette mesi dall’iniziale presentazione questa pubblicazione ebbe una divulgazione senza paralleli. Gli stampatori esterni della Società furono occupati nell’edizione di 850.000 copie. Alla fine del 1917 il libro era disponibile anche in svedese e francese, ed era in corso la traduzione in altre lingue.

      Il 30 dicembre 1917 cominciò una distribuzione in grandi proporzioni di 10.000.000 di copie di una nuova edizione del volantino di quattro pagine del formato di una rivista Il mensile degli studenti biblici (inglese). Intitolato “La caduta di Babilonia” e con i sottotitoli “L’antica Babilonia fu un tipo — La Babilonia mistica l’antitipo — Perché la cristianità ora deve soffrire; il risultato finale”, conteneva brani del Settimo Volume, con riferimenti molto appropriati al clero. Nell’ultima pagina era stampata una caricatura che mostrava un muro crollante. Alcune pietre avevano parole come “Protestantesimo”, “Teoria del tormento eterno”, “Dottrina della Trinità”, “Successione apostolica” e “Purgatorio”. In base alle Scritture il volantino mostrava che in grande maggioranza i membri del clero “sono stati uomini infedeli, sleali, ingiusti” che più di ogni altra classe sulla terra sono responsabili della guerra che allora infuriava e della grande afflizione che l’avrebbe seguita. Come parte della campagna di distribuzione del volantino, erano estesamente annunciate conferenze pubbliche sullo stesso soggetto che si pronunciavano quel medesimo giorno.

      Vi sarebbe piaciuto distribuire un volantino come quello? C. B. Tvedt ammette che ‘non dimenticherà mai quel particolare giorno’, e afferma: “Era una giornata freddissima, ma il messaggio che dovevo distribuire era di sicuro scottante. . . . Avevo un migliaio di questi fogli da mettere sotto la porta degli appartamenti e a volte da dare direttamente alle persone che avrei incontrate. Non posso negare che preferivo metterli sotto le porte, poiché capivo che questo era un messaggio infuocato e avrebbe dato luogo a ripercussioni esplosive”.

      Verso la fine del 1917 e il principio del 1918 Il mistero compiuto si distribuiva in numero crescente. Adirato, il clero asserì falsamente che certe dichiarazioni di questo libro fossero di natura sediziosa. Erano decisi a “colpire” la Società Torre di Guardia e, come i capi religiosi giudei quando Gesù fu sulla terra, essi volevano che a far questo per loro fosse lo stato. (Si paragoni Matteo 27:1, 2, 20). Gli ecclesiastici sia cattolici che protestanti rappresentarono falsamente gli studenti biblici come al servizio del governo tedesco. Per esempio, riferendosi all’opera dell’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici, ente legale del popolo di Dio, il dott. Case della Scuola Teologica dell’Università di Chicago pubblicò questa dichiarazione: “Ogni settimana si spendono duemila dollari per divulgare la loro dottrina. Da dove venga il denaro non si sa; ma c’è un forte sospetto che provenga da fonti tedesche. A mio giudizio, i fondi sarebbero un profittevole campo di investigazione governativa”.

      “Questo, rafforzato da accuse simili di altri ecclesiastici nominali, evidentemente influì sull’azione di agenti del servizio segreto dell’esercito che presero i registri del tesoriere della Società”, disse La Torre di Guardia (inglese) del 15 aprile 1918. Essa proseguì: “Senza dubbio le autorità hanno pensato di trovare qualche prova per confermare l’accusa che la nostra Società lavori per gli interessi del governo tedesco. Naturalmente, i registri non rivelano nulla del genere. Tutto il denaro usato dalla nostra Società è offerto da quelli che si interessano esclusivamente della predicazione del Vangelo di Gesù Cristo e del suo regno”. La pubblicità fatta dai giornali di tutta la nazione sul sequestro dei registri della Società tendeva a suscitare sospetti.

      Il 12 febbraio 1918 fu una data segnata per il popolo di Dio nel Canada. La Società Torre di Guardia fu allora messa al bando in tutto quel paese. Un dispaccio della pubblica stampa dichiarò: “Il segretario di stato, secondo i regolamenti per la censura della stampa, ha emanato l’ordine che proibisce nel Canada il possesso di parecchie pubblicazioni, fra cui è il libro pubblicato dall’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici intitolato ‘Studi sulle Scritture — Il mistero compiuto’, in genere noto come pubblicazione postuma del pastore Russell. È pure proibita nel Canada la divulgazione del ‘Mensile degli Studenti Biblici’, pure stampato da questa Associazione nella sua sede di Brooklyn, in New York. Il possesso di qualsiasi libro proibito espone il possessore a un’ammenda non superiore a 5.000 dollari e a cinque anni di prigione”.

      Perché fu emesso il bando? Il Tribune di Winnipeg, nel Manitoba, fece luce su ciò, dicendo: “Si asserisce che le pubblicazioni messe al bando contengano dichiarazioni sediziose e contrarie alla guerra. Brani di uno dei più recenti numeri del ‘Mensile degli studenti biblici’ furono denunciati dal pulpito alcune settimane fa dal rev. Charles G. Paterson, pastore della chiesa di S. Stefano. Il procuratore generale Johnson mandò a chiedere in seguito al rev. Paterson una copia della pubblicazione. Si crede che il diretto risultato sia l’ordine del censore”.

      Non molto tempo dopo il bando di ispirazione clericale del Canada, divenne evidente la natura internazionale della cospirazione. Nel febbraio del 1918 il servizio segreto dell’esercito degli Stati Uniti della città di New York cominciò a investigare sulla sede della Società Torre di Guardia. Non solo era stato falsamente dichiarato che la Società fosse in contatto col nemico tedesco; era stato anche menzogneramente detto al governo degli Stati Uniti che la sede principale della Società a Brooklyn fosse un centro per trasmettere messaggi al regime tedesco. Infine la stampa pubblica riferì che agenti governativi si erano impadroniti di un apparecchio radio installato nella casa Betel e pronto per l’uso. Ma quali erano i fatti?

      Nel 1915 fu data a C. T. Russell una piccola radio ricevente. Personalmente egli non se ne interessò troppo, ma fu messa un’antenna sul tetto della casa Betel e ad alcuni fratelli più giovani fu data l’opportunità di imparare a far funzionare l’apparecchio. Tuttavia, non avevano molto successo nel captare le trasmissioni. Quando gli Stati Uniti stavano per entrare in guerra si richiese che tutti gli apparecchi radio fossero smontati. Quindi l’antenna fu tolta e l’asta fu segata e usata per altri scopi, mentre l’apparecchio stesso fu accuratamente imballato e messo via nello studio artistico della Società. Non era stato affatto usato per più di due anni quando in una conversazione con un componente della famiglia Betel fu detto a due uomini del servizio segreto che c’era l’apparecchio radio. Essi furono accompagnati sul tetto e fu mostrato loro dov’era in precedenza. Quindi fu mostrato loro l’apparecchio stesso, tutto imballato. Dietro consenso, questi uomini lo portarono via perché non c’era modo di usarlo alla Betel. L’apparecchio era solo una radio ricevente, non trasmittente. Nella Betel non ci fu mai un apparecchio per la diffusione di messaggi. Era quindi impossibile trasmettere notizie in qualsiasi luogo.

      Opposizioni e pressioni continuarono ad aumentare contro il popolo di Geova. Il 24 febbraio 1918 J. F. Rutherford pronunciò a Los Angeles, in California, una conferenza pubblica a un uditorio di 3.500 persone. La mattina dopo il Tribune di Los Angeles stampò sulla conferenza un articolo di un’intera pagina. Questo suscitò l’indignazione degli ecclesiastici locali. Il lunedì mattina l’associazione dei ministri tenne una riunione e mandò il suo presidente ai direttori del giornale, richiedendo di spiegare perché avevano pubblicato tante notizie sulla conferenza. Il giovedì seguente il servizio segreto dell’esercito si impossessò della sede degli studenti biblici di Los Angeles e prese anche molte pubblicazioni della Società.

      Il lunedì 4 marzo 1918 ci fu a Scranton, in Pennsylvania, l’arresto di Clayton J. Woodworth (uno dei compilatori del Mistero compiuto) e di parecchi altri fratelli. Essi furono falsamente accusati di cospirazione e sottoposti a cauzione in attesa di comparire in giudizio a maggio. Per giunta, mentre dall’esterno aumentava rapidamente la pressione contro la Società, più di venti studenti biblici furono detenuti in campi dell’esercito e in prigioni militari perché era stata loro negata l’esenzione militare. Alcuni di essi furono processati dalla corte marziale e condannati a lunghi periodi di detenzione. Il 14 marzo 1918 il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti definì la distribuzione del Mistero compiuto una violazione della legge sullo spionaggio.

      Una controffensiva da parte del popolo di Dio era necessaria. Si doveva smascherare l’opposizione fomentata dal clero contro l’opera cristiana degli studenti biblici. Quindi, il 15 marzo 1918 la Società Torre di Guardia presentò un volantino di due pagine del formato di una rivista, Notizie del Regno N. 1. Aveva l’intrepida intestazione “Intolleranza religiosa — I seguaci del pastore Russell perseguitati perché dicono la verità al popolo — Il trattamento degli studenti biblici sa di ‘Medio Evo’”. Questo volantino smascherava in effetti la persecuzione di ispirazione clericale contro i cristiani testimoni di Geova in Germania, Canada e Stati Uniti. Se ne distribuirono milioni di copie.

      È interessante che questo volantino diceva: “Riconosciamo che il governo degli Stati Uniti, essendo un’istituzione politica ed economica, ha, secondo la sua legge fondamentale, il potere e l’autorità di dichiarare guerra e di fare la leva dei suoi cittadini per il servizio militare. Noi non abbiamo nessuna intenzione di interferire in nessun modo con la leva o la guerra. Il fatto che alcuni dei nostri membri hanno cercato di valersi della protezione della legge è stato usato come un altro mezzo di persecuzione”.

      Il volantino Notizie del Regno N. 2 fu pubblicato il 15 aprile 1918. La sua rimarchevole intestazione diceva: “‘Il mistero compiuto’ e perché soppresso”. Al sottotitolo “C’è lo zampino degli ecclesiastici”, questo volantino mostrava che il clero incoraggiava gli uffici governativi ad angariare la Società, fare arresti, opporsi al Mistero compiuto ed esercitare pressione sugli studenti biblici perché tagliassero certe pagine (247-253) da quel volume. Inoltre, il volantino spiegava perché gli ecclesiastici si opponevano ai servitori di Geova, ed esso ne chiariva la posizione riguardo alla guerra e anche la credenza sulla vera chiesa.

      Fu messa in circolazione una petizione inerente alla distribuzione di queste Notizie del Regno. Indirizzata al presidente degli Stati Uniti, Wilson, essa diceva: “Noi, sottoscritti Americani, sosteniamo che ogni interferenza del clero nell’indipendente studio della Bibbia è intollerante, antiamericana e anticristiana; e qualsiasi tentativo di unire la chiesa e lo stato è radicalmente errato. Nell’interesse della libertà e della libertà religiosa, protestiamo solennemente contro la soppressione del Mistero compiuto, e rivolgiamo al governo la petizione di annullare ogni restrizione relativa al suo uso, affinché sia permesso al popolo di acquistare, vendere, avere e leggere questa pubblicazione per lo studio della Bibbia senza interferenza o molestia”.

      Il 1º maggio 1918, solo sei settimane dopo la presentazione delle prime Notizie del Regno, fu distribuito il volantino Notizie del Regno N. 3, recante l’intestazione “Infuriano due grandi battaglie, certa la caduta dell’autocrazia” e il sottotitolo “La strategia satanica condannata al fallimento”. Questo numero parlava del Seme della Promessa contro il seme di Satana il Diavolo. (Gen. 3:15) Tracciava lo sviluppo dell’anticristo dalla sua nascita alle opere attuali del clero cattolico e protestante. Intrepidamente questo volantino mostrava come il Diavolo impiegava tali agenti nello sforzo di distruggere sulla terra il rimanente degli unti seguaci di Gesù Cristo.

      Per distribuire i numeri delle Notizie del Regno che allora si stampavano ci voleva coraggio. Alcuni studenti biblici furono arrestati. A volte le provviste delle Notizie del Regno erano temporaneamente confiscate. Benché si trovassero in un crogiuolo di opposizione e persecuzione, i servitori di Geova si mantennero fedeli a Dio e continuarono a compiere la loro opera cristiana.

      COMMESSE ATROCITÀ

      Mentre aumentava l’opposizione da parte del clero e dei laici, furono commesse atrocità contro i servitori di Geova. Facendo un rapporto parziale delle incredibili persecuzioni subìte dagli studenti biblici, una successiva pubblicazione della Società Torre di Guardia in parte diceva:

      “Il 12 aprile 1918 a Medford, nell’Oregon, E. P. Taliaferro fu assalito dalla turba e cacciato dalla città per aver predicato il vangelo e George R. Maynard fu spogliato, coperto di vernice e cacciato dalla città per avere permesso nella sua casa uno studio biblico. . . .

      “Il 17 aprile 1918 a Shawnee, nell’Oklahoma, G. N. Fenn, George M. Brown, L. S. Rogers, W. F. Glass, E. T. Grier e J. T. Tull furono messi in carcere. Durante la causa il pubblico ministero disse: ‘All’inferno la vostra Bibbia; dovreste essere all’inferno con la schiena spezzata; dovreste essere impiccati’. Quando G. F. Wilson, di Oklahoma City, tentò di agire come legale per la difesa, egli pure fu arrestato. A ciascuno fu inflitto il pagamento di un’ammenda di 55 dollari e delle spese; reato: distribuzione di letteratura protestante. Dopo il processo il giudice incoraggiò l’azione delle turbe, ma le turbe furono frustrate.

      “Il 22 aprile 1918 a Kingsville, nel Texas, L. L. Davis e Daniel Toole furono inseguiti da una turba capeggiata dal sindaco e da un giudice della contea e in seguito presi e messi in carcere senza mandato di arresto. Davis fu costretto a lasciare il suo posto di lavoro. Nel maggio 1918 a Tecumseh, nell’Oklahoma, J. J. May fu preso e messo in carcere per tredici mesi in un istituto per malati di mente per ordine di un giudice, dopo essere stato minacciato e maltrattato. La sua famiglia non fu avvertita di ciò che gli era stato fatto. . . .

      “Il 17 marzo 1918 a Grand Junction, nel Colorado, un’adunanza di studio biblico fu interrotta da una turba composta da sindaco, noti giornalisti e altri preminenti uomini d’affari. . . .

      “Il 22 aprile 1918 a Wynnewood, nell’Oklahoma, Claud Watson fu prima messo in carcere e quindi deliberatamente ceduto a una turba composta da predicatori, uomini d’affari e alcuni altri che lo abbatterono, lo fecero frustare da un negro e, quando si fu in parte ripreso, lo fecero frustare di nuovo. Quindi gli versarono su tutto il corpo catrame e piume, strofinandogli il catrame sui capelli e sul cuoio capelluto. Il 29 aprile 1918 a Walnut Ridge, nell’Arkansas, W. B. Duncan, sessantunenne, Edward French, Charles Franke, il sig. Griffin e la sig.ra D. Van Hoesen furono messi in carcere. La turba irruppe nel carcere facendo uso del linguaggio più abietto e osceno, li frustarono, li coprirono di catrame e di piume e li cacciarono dalla città. Duncan fu costretto a camminare per quarantuno chilometri fino alla sua casa e si rimise a stento. Griffin fu praticamente accecato e alcuni mesi dopo morì come conseguenza dell’aggressione”.

      Dopo tutti questi anni, T. H. Siebenlist ricorda bene ciò che accadde a suo padre a Shattuck, nell’Oklahoma. Egli scrive:

      “Nel settembre del 1917 io cominciai a frequentare la scuola e tutto andò bene fin verso marzo quando si richiese che tutti gli scolari acquistassero uno spillo della Croce Rossa. Io portai la nota a mezzogiorno. Mio padre era al lavoro e mia madre a quel tempo sapeva leggere solo il tedesco. Comunque, il fratello Howlett, un fratello pellegrino, visitava la ‘classe’ e si occupò della questione. Non fu comprato nessuno spillo!

      “Fu poco dopo ciò che gli agenti prelevarono mio padre dal lavoro e cercarono di fargli calpestare il libro Il mistero compiuto e salutare la bandiera, questo proprio nella via principale di Shattuck. Egli fu portato in carcere . . .

      “Poco tempo dopo mio padre fu preso di nuovo e trattenuto per altri tre giorni. Questa volta gli diedero pochissimo da mangiare. Il suo rilascio fu questa volta un’altra storia. Verso mezzanotte tre uomini simularono un’‘irruzione’ nel carcere. Misero un sacco sulla testa di mio padre e lo fecero marciare a piedi nudi fino all’estremità ovest della città. Questo era un terreno scabroso e pieno di solani spinosi. Qui lo spogliarono fino alla cintola e lo frustarono con una frusta da calesse che aveva una punta metallica. Quindi gli misero addosso catrame caldo e piume e lo lasciarono per morto. Egli cercò di alzarsi e camminare e di trascinarsi intorno alla città verso sud-est. Quindi intendeva dirigersi a nord e verso casa. Ad ogni modo, un suo amico lo trovò e lo portò a casa. Quella notte io non lo vidi, ma per mia madre fu un colpo terribile, specialmente perché c’era un piccolo bambino in casa, e quando la nonna Siebenlist lo vide svenne. Mio fratello John era nato solo alcuni giorni prima che accadesse tutto questo. Comunque, mia madre sopportò molto bene tutta la tensione, non perdendo mai di vista il potere protettivo di Geova. . . .

      “La nonna e la zia Katie, sorellastra di mio padre, cominciarono a curarlo per riportarlo in vita. Catrame e piume erano penetrati nella sua carne; usarono dunque grasso d’oca per guarire le ferite e gradualmente il catrame venne via. . . . Mio padre non vide mai le loro facce, ma riconobbe le loro voci e sapeva chi erano stati i suoi assalitori. Non lo disse mai loro. Infatti, a volte era difficile fargliene parlare. Tuttavia, si portò quelle cicatrici fino alla tomba”.

      “CAUTI COME SERPENTI”

      Il bando contro Il mistero compiuto e certe altre pubblicazioni cristiane pose i servitori di Geova in difficili circostanze. Dovevano tuttavia fare il lavoro che Dio aveva loro affidato ed essi lo compirono, mostrandosi “cauti come serpenti e innocenti come colombe”. (Matt. 10:16) Conformemente, a volte le pubblicazioni per lo studio biblico venivano nascoste in vari luoghi, forse in una soffitta, o in una fosse del carbone, sotto le tavole del pavimento o nei mobili.

      Il fratello C. W. Miller ci narra questo: “Poiché in questo tempo la nostra casa era la locale sede degli studenti biblici, i fratelli venivano di notte in autocarro a portare letteratura e noi nascondevamo le scatole dei libri in un pollaio, mimetizzato con galline rosse di razza Rhode Island e foglie”.

      Rammentando un incidente che avvenne in quei giorni, il fratello D. D. Reusch scrive: “A casa della famiglia Reed, i libri erano conservati fuori dalla vista, all’esterno nella parte posteriore della casa, e, mentre veniva la polizia, i Reed trattennero il fiato allorché si avvicinò al nascondiglio. Proprio allora cadde dal tetto una grande quantità di neve, coprendo completamente quel posto”.

      “PROGETTA AFFANNO MEDIANTE DECRETO”

      Secoli fa il salmista chiese: “Si alleerà con te il trono che causa avversità mentre progetta affanno mediante decreto?” (Sal. 94:20) I servitori di Geova ubbidiscono sempre a tutte le leggi delle nazioni che non sono in contrasto con le leggi di Dio. Ma, come ci sarebbe da attendere, quando c’è un conflitto tra le richieste dei semplici uomini e le leggi di Dio, i cristiani assumono l’atteggiamento apostolico di “ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini”. (Atti 5:29) A volte leggi buone sono applicate in modo errato nello sforzo di fermare la loro opera. In altri casi, i nemici riescono a far approvare decreti a danno del popolo di Dio.

      La legge sul servizio militare obbligatorio fu approvata dal Congresso degli Stati Uniti il 15 giugno 1917. Imponeva la coscrizione degli uomini abili ma concedeva anche l’esenzione agli uomini che, a causa delle credenze religiose, non potevano prendere parte alla guerra. Da tutto il paese molti giovani scrissero alla Società Torre di Guardia chiedendo al giudice Rutherford quale condotta dovevano tenere. Riguardo a ciò egli in seguito disse: “Molti giovani del paese mi chiesero quale condotta dovevano tenere a questo riguardo. In ogni caso ai giovani che lo chiedevano davo consiglio in questo senso, cioè: ‘Se in coscienza non puoi prendere parte alla guerra, il Comma 3 della legge sul servizio militare obbligatorio stabilisce che tu presenti una domanda per l’esenzione. Ti dovresti far registrare e dovresti presentare una domanda di esenzione, spiegando la ragione, e il consiglio di leva trasmetterà la tua domanda’. Non diedi mai loro più che il consiglio di valersi della legge del Congresso. Insistei sempre che ogni cittadino doveva ubbidire alla legge del paese finché quella legge non era in contrasto con la legge di Dio”.

      All’epoca della prima guerra mondiale venne alla luce una netta cospirazione contro i servitori di Geova. Per promuoverla, nel 1917 molti ecclesiastici tennero una conferenza a Filadelfia, in Pennsylvania. Lì nominarono un comitato perché andasse alla capitale della nazione, Washington, nel Distretto di Columbia, a insistere sulla revisione della legge sul servizio militare obbligatorio e della legge sullo spionaggio. Il comitato andò al Dipartimento della Giustizia. Su richiesta degli ecclesiastici, un membro del dipartimento, John Lord O’Brian, fu scelto per preparare un emendamento alla legge sullo spionaggio e farlo presentare al Senato degli Stati Uniti. Questo emendamento stabiliva che ogni reato commesso in violazione della legge sullo spionaggio doveva essere dibattuto da una corte militare e che ai colpevoli si doveva infliggere la pena di morte. Comunque, la proposta di legge non fu approvata.

      Un provvedimento noto come “Emendamento France” fu presentato al tempo in cui il Congresso si accingeva a emendare la legge sullo spionaggio. Questo emendamento esentava dal provvedimento della legge qualsiasi persona che dichiarasse “ciò che è vero, con buoni motivi e per fini giustificabili”.

      Comunque, il 4 maggio 1918 il senatore Overman fece inserire nel Congressional Record (4 maggio 1918, pagine 6052, 6053) un appunto del procuratore generale. In parte, esso dichiarava:

      “L’opinione del servizio segreto dei militari è interamente contraria all’emendamento alla legge sullo spionaggio nel senso che il comma 3, I Titolo, non si applicherà a quelli che dichiareranno ‘ciò che è vero, con buoni motivi e per fini giustificabili’.

      “L’esperienza insegna che un tale emendamento annullerebbe in notevole grado il valore della legge e farebbe di ogni processo un dibattito accademico su enigmi insolubili circa ciò che è vero. I motivi umani sono troppo complicati per essere discussi, e la parola ‘giustificabili’ è troppo elastica per essere di uso pratico. . . .

      “Uno dei più pericolosi esempi di questa sorta di propaganda è il libro chiamato ‘Il mistero compiuto’, opera scritta con linguaggio estremamente religioso e distribuita in enorme numero. Il suo unico effetto è quello di indurre i soldati a screditare la nostra causa e a ispirare in patria un sentimento di resistenza alla leva.

      “Le Notizie del Regno, di Brooklyn, stampano una petizione che chiede di abrogare le restrizioni sul ‘Mistero compiuto’ e su opere simili, ‘così che sia permesso al popolo di acquistare, vendere, avere e leggere questa pubblicazione per lo studio della Bibbia senza interferenza o molestia’. L’approvazione di questo emendamento riaprirebbe i nostri campi a questa velenosa influenza.

      “L’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici pretende di avere i motivi più religiosi, tuttavia abbiamo riscontrato che la sua sede principale è stata da molto tempo denunciata come il ritrovo di agenti tedeschi. . . .

      “L’approvazione di questo emendamento indebolirebbe grandemente l’efficienza americana e non aiuterebbe altri che il nemico. In guerra contano i risultati, non i motivi, perciò la legge e i suoi esecutori dovrebbero preoccuparsi di procurare risultati desiderabili e impedire quelli pericolosi, lasciando i motivi alla misericordia dei giudici o alla prospettiva degli storici”.

      Come conseguenza di questi sforzi del Dipartimento della Giustizia, l’emendata legge sullo spionaggio fu approvata il 16 maggio 1918 senza l’“Emendamento France”.

      “SAPPIAMO COME PRENDERVI, E VI PRENDEREMO!”

      Verso questo tempo, alcuni giovani associati agli studenti biblici ricevettero la chiamata per il servizio militare e, come obiettori di coscienza, furono mandati al Campo Upton di Long Island, in New York. Questo campo era al comando del generale James Franklin Bell. Egli visitò J. F. Rutherford nel suo ufficio e cercò di indurlo a dare istruzione a questi uomini perché facessero qualsiasi servizio Bell assegnasse loro, sia in marina che altrove. Rutherford si rifiutò. Il generale insisté e infine Rutherford scrisse una lettera che, in sostanza, diceva: “Ciascuno di voi deve decidere per proprio conto se desidera fare l’attivo servizio militare o no. Fate ciò che considerate sia vostro dovere e ciò che è giusto alla vista di Dio Onnipotente”. Questa lettera non soddisfece affatto Bell.

      Alcuni giorni dopo, J. F. Rutherford e W. E. Van Amburgh visitarono il generale Bell nel Campo Upton. Bell, alla presenza del suo aiutante di campo e di Van Amburgh, parlò a Rutherford della conferenza degli ecclesiastici tenuta a Filadelfia. Menzionò la loro scelta di John Lord O’Brian per presentare la questione al Senato, perché si prendesse in considerazione una proposta di legge secondo cui tutti i casi contro la legge sullo spionaggio sarebbero stati dibattuti dinanzi a una corte militare, e la pena sarebbe stata la morte. Il generale Bell “mostrò considerevole ardore”, secondo Rutherford, che riferì: “Davanti a lui era sulla sua scrivania un mucchio di carte, e con l’indice egli batté su queste e, rivolgendosi a me, con vero risentimento disse: ‘Quella proposta di legge non è stata approvata, perché Wilson l’ha impedito; ma noi sappiamo come prendervi, e vi prenderemo!’ A questa dichiarazione io risposi: ‘Generale, saprà dove trovarmi’”.

      COLPO MORTALE AI “DUE TESTIMONI”

      Dopo i primi di ottobre del 1914, gli unti seguaci di Cristo proclamavano che i Tempi dei Gentili erano finiti e che le nazioni si avvicinavano alla loro distruzione in Armaghedon. (Luca 21:24; Riv. 16:14-16) Questi figurativi “due testimoni” dichiararono questo messaggio di cordoglio alle nazioni per 1.260 giorni, o per tre anni e mezzo (dal 4/5 ottobre 1914 al 26/27 marzo 1918). Quindi il bestiale sistema politico del Diavolo fece guerra contro i “due testimoni” di Dio, infine ‘uccidendoli’ in quanto alla loro tormentosa opera di profetizzare “vestiti di sacco”, con gran sollievo dei loro nemici religiosi, politici, militari e giudiziari. (Riv. 11:3-7; 13:1) Questa era la profezia, e fu adempiuta. Ma come?

      Il 7 maggio 1918 la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Orientale di New York emise un mandato di cattura per certi principali servitori della Società Torre di Guardia. Vi erano implicati il presidente J. F. Rutherford, il segretario-tesoriere W. E. Van Amburgh, Clayton J. Woodworth e George H. Fisher (i due compilatori del Mistero compiuto), F. H. Robison (componente del comitato di redazione de La Torre di Guardia), A. H. Macmillan, R. J. Martin e Giovanni DeCecca.

      Proprio il giorno dopo, 8 maggio 1918, quelli di questo gruppo che erano alla Betel di Brooklyn furono arrestati. Infine furono tutti detenuti. Poco tempo dopo furono chiamati dinanzi alla Corte Federale sotto la presidenza del giudice Garvin. Tutti andavano incontro all’incriminazione precedentemente rinviata dal gran giurì, con l’accusa di

      “(1, 3) Reato di avere illegalmente, delittuosamente e volontariamente indotto e tentato di indurre all’insubordinazione, alla slealtà e al rifiuto del servizio nelle forze militari e navali degli Stati Uniti d’America, in, per mezzo e con personali sollecitazioni, lettere, discorsi pubblici, distribuzione e divulgazione pubblica in tutti gli Stati Uniti d’America di un certo libro chiamato ‘Settimo Volume — STUDI SULLE SCRITTURE — Il mistero compiuto’; e di aver distribuito e divulgato pubblicamente in tutti gli Stati Uniti certi articoli presentati in opuscoli chiamati ‘MENSILE DEGLI STUDENTI BIBLICI’, ‘LA TORRE DI GUARDIA’, ‘NOTIZIE DEL REGNO’ e altri opuscoli non nominati, eccetera;

      “(2, 4) Reato di avere illegalmente, delittuosamente e volontariamente ostacolato il reclutamento e l’iscrizione per il servizio di leva degli Stati Uniti quando gli Stati Uniti erano in guerra”.

      Principalmente, l’incriminazione si basava su un paragrafo del Mistero compiuto. Esso diceva: “Nel Nuovo Testamento non si incoraggia in nessun luogo il patriottismo (un meschino odio contro altri popoli). In ogni luogo e sempre è proibito l’assassinio in ogni sua forma; eppure, sotto il manto del patriottismo i governi civili della terra esigono dagli uomini amanti della pace il sacrificio di se stessi e dei loro cari e il massacro dei loro simili, e lo acclamano come un compito richiesto dalle leggi del cielo”.

      I fratelli Rutherford, Van Amburgh, Macmillan e Martin andarono incontro a una seconda incriminazione per traffico col nemico, in base all’asserzione che i dirigenti della Società avevano mandato 500 dollari al direttore della filiale svizzera della Società a Zurigo. Ciascun fratello accusato fu trattenuto fino al pagamento della cauzione di 2.500 dollari per ciascuna accusa. Essi furono rilasciati dietro pagamento della cauzione e si presentarono dinanzi alla corte il 15 maggio 1918. Il processo fu fissato per il 3 giugno 1918 nella Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Orientale di New York. I fratelli si dichiararono “non colpevoli” di entrambe le incriminazioni e si considerarono completamente innocenti di tutte le accuse.

      Dato il sentimento manifestato nelle udienze preliminari, gli imputati presentarono deposizioni scritte e giurate in cui mostravano perché ritenevano che il giudice Garvin aveva pregiudizi contro di loro. A suo tempo, il giudice distrettuale degli Stati Uniti Harland B. Howe fu chiamato a presiedere il processo. Secondo A. H. Macmillan, sebbene gli imputati fossero inconsapevoli delle vedute di Howe, il governo era al corrente che egli “aveva speciale pregiudizio a favore dell’osservanza della legge e contro gli imputati accusati di averla violata”. Macmillan pure affermò: “Ma non fummo lasciati a lungo all’oscuro. Dalla prima riunione degli avvocati nelle aule giudiziarie prima dell’inizio del processo fu manifesta la sua animosità, ed egli indicò: ‘Darò a questi imputati tutto quello che si meritano’. Comunque, ora era troppo tardi perché i nostri avvocati presentassero una deposizione scritta e giurata circa il pregiudizio da parte del giudice”.

      Macmillan disse che l’incriminazione come fu in origine dichiarata accusava gli imputati di aver fatto parte di una cospirazione in qualche tempo fra il 6 aprile 1917, quando gli Stati Uniti dichiararono guerra, e il 6 maggio 1918. Su richiesta il governo specificò che la data del presunto reato era fra il 15 giugno 1917 e il 6 maggio 1918.

      SCENE NELL’AULA DELLA CORTE

      Gli Stati Uniti erano in guerra. Un processo degli Studenti Biblici con l’accusa di sedizione richiamò quindi grande attenzione. Che dire del sentimento del pubblico? Era a favore di qualsiasi cosa promuovesse lo sforzo bellico. Fuori dell’aula della corte le bande suonavano e i soldati marciavano in giro nelle vicinanze della Sede della Divisione amministrativa di Brooklyn. Dentro l’aula della corte il processo si protrasse per quindici giorni, facendo accumulare una vera e propria montagna di testimonianze. Perché non entrare e vedere quello che accade?

      A. H. Macmillan, uno degli imputati, ci aiuta a capire l’ambiente, poiché in seguito scrisse: “Durante il processo il governo disse che se una persona stava all’angolo della via e ripeteva il Pater noster con l’intenzione di scoraggiare gli uomini dall’arruolarsi nell’esercito, poteva essere mandato al penitenziario. Potete dunque vedere com’era facile interpretare le intenzioni. Essi pensavano di poter dire ciò che un’altra persona pensava, e agirono dunque contro di noi su tale base nonostante che attestassimo di non avere mai in nessun tempo cospirato di fare alcuna cosa per influire sulla leva e di non avere mai incoraggiato nessuno a farle resistenza. Tutto fu inutile. Certi capi religiosi della cristianità e i loro capi politici avevano deciso di prenderci. La procedura legale, con il consenso del giudice Howe, mirava al verdetto di colpevolezza, insistendo che il nostro motivo era non pertinente e che l’intenzione doveva dedursi dalle nostre azioni. Io fui ritenuto colpevole solo in base al fatto che avevo controfirmato un assegno, il cui scopo non poté essere determinato, e che avevo firmato una dichiarazione di fatto che fu letta dal fratello Rutherford a un’adunanza del consiglio. Anche allora non poterono provare che era la mia firma. L’ingiustizia di ciò ci aiutò in seguito nel nostro appello”.

      A un certo punto, fu fatto giurare un ex dirigente della Società. Dopo aver guardato un documento che portava due firme, egli disse di riconoscere una come quella di W. E. Van Amburgh. Qui la Copia del Verbale dice:

      “D. Le mostro il documento 31 perché lo identifichi, e le domando di guardare le due firme o supposte firme, di MacMillan e Va[n] Amburgh, e le chiedo prima in quanto a Van Amburgh, se a suo giudizio questa è una copia ciclostilata della sua firma. R. Penso di sì. La riconosco come tale.

      “D. Quella del sig. MacMillan? R. Quella del sig. MacMillan non è così riconoscibile, ma penso che sia la sua firma”.

      Riguardo alla difesa presentata da quelli che erano sotto processo, il fratello Macmillan in seguito scrisse:

      “Dopo che il governo ebbe finito la sua argomentazione noi presentammo la nostra difesa. In sostanza mostrammo che la Società è un’organizzazione interamente religiosa; che i componenti accettano come princìpi del loro credo la sacra Bibbia come era spiegata da Charles Taze Russell; che C. T. Russell durante la sua vita scrisse e pubblicò sei volumi, Studi sulle Scritture, e già dall’inizio del 1896 promise il settimo volume che avrebbe trattato Ezechiele e Rivelazione; che sul suo letto di morte dichiarò che qualcun altro avrebbe scritto il settimo volume; che poco dopo la sua morte il comitato esecutivo della Società autorizzò C. J. Woodworth e George H. Fisher a scrivere e presentare il manoscritto perché fosse considerato senza nessuna promessa circa la pubblicazione; che il manoscritto su Rivelazione fu completato prima che gli Stati Uniti entrassero in guerra e che tutto il manoscritto sul libro intero (eccetto un capitolo sul Tempio) era nelle mani dello stampatore prima della promulgazione della Legge sullo Spionaggio; quindi, era impossibile che si facesse una cospirazione del genere in violazione della legge come asseriva l’accusa.

      “Testimoniammo che non avevamo mai in nessun tempo fatto un complotto, un accordo o una cospirazione per compiere alcuna cosa riguardo alla leva o per interferire con il governo nel proseguimento della guerra, né avevamo alcun pensiero di farlo; che non avevamo mai avuto nessuna intenzione di interferire in nessuna maniera con la guerra; che la nostra opera era interamente religiosa e in nessun modo politica; che non avevamo sollecitato i componenti e non avevamo mai consigliato o incoraggiato nessuno a resistere alla leva; che le lettere scritte erano indirizzate a quelli che sapevamo erano dedicati cristiani che secondo la legge avevano diritto ai consigli; che non eravamo contrari a che la nazione andasse in guerra, me che come dedicati cristiani non potevamo impegnarci in un combattimento mortale”.

      Ma non tutto ciò che si disse e si fece in quel processo fu aperto e chiaro. Macmillan in seguito riferì: “Alcuni dei nostri che assistevano al processo in seguito mi dissero che uno degli avvocati del governo era uscito nel corridoio, dove parlò a bassa voce con alcuni di quelli che avevano condotto l’opposizione entro la Società. Essi dissero: ‘Non lasciate andare quell’individuo [Macmillan]; è il peggiore del gruppo. Farà continuare le cose se non lo prendete con gli altri’”. Ricordate che in questo tempo uomini ambiziosi avevano cercato di assumere il controllo della Società Torre di Guardia. Non c’è da meravigliarsi se Rutherford in seguito avvertì i fratelli che erano stati lasciati alla Betel in incarichi di responsabilità: “Ci è stato riferito che sette i quali si sono opposti alla Società e alla sua opera durante l’anno passato hanno assistito al processo e hanno aiutato i nostri accusatori. Vi avvertiamo, diletti, di guardarvi dagli insidiosi sforzi di alcuni di loro di adularvi ora nel tentativo di impossessarsi della Società”.

      Infine, dopo il lungo processo, giunse l’atteso giorno della decisione. Il 20 giugno 1918, verso le ore 17, la causa passò alla giuria. J. F. Rutherford in seguito ricordò: “La giuria esitò a lungo prima di emettere il verdetto. Infine il giudice Howe mandò loro parola che dovevano emettere un verdetto di ‘colpevolezza’, come ci disse in seguito uno dei giurati”. Dopo circa quattro ore e mezzo di deliberazione, alle 21,40 la giuria tornò con il verdetto: “Colpevoli”.

      La sentenza fu emessa il 21 giugno. L’aula della corte era piena. Quando fu chiesto se avevamo qualche cosa da dire, gli imputati non risposero. Quindi ci fu la sentenza del giudice Howe. Adiratamente egli disse: “La propaganda religiosa che viene svolta da questi uomini è più dannosa di una divisione di soldati tedeschi. Non solo hanno messo in dubbio i funzionari legislativi del governo e il servizio segreto dell’esercito ma hanno denunciato i ministri di tutte le chiese. La loro punizione dovrebbe essere severa”.

      Lo fu. Sette degli imputati furono condannati a ottanta anni nel penitenziario (venti anni per ciascuno dei quattro capi d’accusa, da scontare simultaneamente). La sentenza per Giovanni DeCecca fu differita, ma infine egli ricevette quarant’anni, o dieci anni per ciascuno degli stessi quattro capi d’accusa. Gli imputati dovevano scontare le loro condanne nel penitenziario statunitense di Atlanta, in Georgia.

      Il processo era durato quindici giorni. Le testimonianze scritte erano state voluminose e i procedimenti spesso ingiusti. Infatti, fu dimostrato in seguito che il processo conteneva oltre 125 errori. Solo alcuni di questi furono necessari alla Corte d’Appello per condannare infine l’intera procedura come ingiusta.

      “Andai e soffrii per tutto il tempo con i fratelli mentre erano sottoposti a questa ingiusta prova”, commenta James Gwin Zea, che fu presente come osservatore. Egli continua: “Mi sembra ancora di vedere il giudice che rifiuta al fratello Rutherford l’opportunità di difendersi. ‘La Bibbia non c’entra in questa corte’, fu il suo commento. Quella sera stetti col fratello M. A. Howlett nella Betel e verso le ventidue giunse la notizia che erano stati condannati. La sentenza su di loro fu emessa il giorno dopo”.

      Nonostante che fossero stati ingiustamente dichiarati colpevoli e che fossero state loro inflitte severe condanne, il fratello Rutherford e i suoi associati furono impavidi. È interessante che il Tribune di New York del 22 giugno 1918 riferì: “Joseph F. Rutherford e sei altri ‘Russelliani’, colpevoli di aver violato la Legge sullo Spionaggio, sono stati condannati ieri a 20 anni nel penitenziario di Atlanta dalla sentenza del giudice Howe. ‘Questo è il giorno più felice della mia vita’, disse il sig. Rutherford mentre usciva dal tribunale per andare nel carcere, ‘scontare la punizione terrena per amore della propria credenza religiosa è uno dei più grandi privilegi che un uomo possa avere’. Una delle più strane dimostrazioni che l’ufficio del maresciallo della Corte Federale di Brooklyn abbia mai vista fu fatta dalle famiglie e dagli intimi amici dei condannati subito dopo che i prigionieri erano stati condotti nella sala del Gran Giurì. L’intero gruppo fece risuonare nel vecchio edificio il motivo ‘Benedetto il legame che ci unisce’. ‘È tutta volontà di Dio’, si dissero l’un l’altro con facce quasi raggianti. ‘Qualche giorno il mondo saprà ciò che tutto questo significa. Frattanto mostriamo gratitudine per la grazia di Dio che ci ha sostenuti in tutte le nostre prove, e attendiamo il grande Giorno che deve venire’”.

      Mentre la causa era in appello, due volte i fratelli cercarono di ottenere la libertà provvisoria su cauzione ma incontrarono l’opposizione, prima del giudice Howe e in seguito del giudice Martin T. Manton. Nel frattempo, furono dapprima tenuti nel carcere di Raymond Street in Brooklyn, “la più sudicia buca in cui io sia mai entrato”, secondo A. H. Macmillan. Clayton J. Woodworth giocosamente lo chiamò “Hotel de Raymondie”. Quella spiacevole permanenza di una settimana fu seguita da un’altra settimana trascorsa nella prigione della città di Long Island. Infine, il quattro luglio, giorno dell’indipendenza degli Stati Uniti, gli uomini ingiustamente condannati furono inviati in treno al penitenziario di Atlanta, in Georgia.

  • Stati Uniti d’America (2)
    Annuario dei Testimoni di Geova del 1976
    • Stati Uniti d’America (2)

      I NEMICI SI RALLEGRANO

      L’incarcerazione di questi cristiani testimoni di Geova fu un figurativo colpo mortale, con gran diletto e sollievo dei loro nemici. Si adempirono le parole di Rivelazione 11:10: “E quelli che dimorano sulla terra si rallegreranno di loro e festeggeranno, e si manderanno doni gli uni gli altri, perché questi due profeti han tormentato quelli che dimorano sulla terra”. I nemici religiosi, giudiziari, militari e politici dei “due testimoni” in effetti ‘si mandarono doni’ gli uni gli altri, in quanto si congratularono gli uni gli altri per la parte che avevano avuta nel riportare una vittoria sui loro tormentatori.

      Nel suo libro Preachers Present Arms, Ray H. Abrams, che considerò il processo di J. F. Rutherford e dei suoi associati, osserva:

      “Un’analisi dell’intera causa porta alla conclusione che le chiese e il clero furono in origine dietro il movimento per sopprimere i Russelliani. . . .

      “Quando la notizia delle sentenze a venti anni giunse ai redattori della stampa religiosa, praticamente ognuna di queste pubblicazioni, grande e piccola, si rallegrò dell’avvenimento. Io non sono stato in grado di scoprire nessuna parola di simpatia in nessun giornale religioso ortodosso. ‘Non può esserci nessun dubbio’, concluse Upton Sinclair, che ‘la persecuzione . . . sorse in parte dal fatto che avevano suscitato l’odio delle organizzazioni religiose “ortodosse’”. Ciò che gli sforzi combinati delle chiese non erano riusciti a fare sembrò che ora il governo riuscisse a compiere per loro: schiacciare per sempre questi ‘profeti di Baal’”.

      OTTIMISMO NONOSTANTE LA ‘CATTIVITÀ BABILONICA’

      Dal 607 al 537 a.E.V. i Giudei languirono come prigionieri nell’antica Babilonia. In modo simile, i dedicati adoratori di Geova unti con il suo spirito santo furono portati in una cattività babilonica ed esiliati dal 1914 al 1918 durante il periodo della prima guerra mondiale. La profondità del loro stato di prigionia la sentirono specialmente quando gli otto fedeli fratelli della sede principale della Società furono incarcerati nel penitenziario federale di Atlanta.

      Ma durante questo intero periodo di difficoltà, non mancò di stamparsi nemmeno un numero de La Torre di Guardia. Un nominato comitato editoriale continuò la diffusione del periodico. Per giunta, nonostante le difficoltà incontrate in quel tempo, l’attitudine mostrata dai fedeli studenti biblici fu esemplare. Il fratello T. J. Sullivan osservò: “Fu mio privilegio visitare la Betel di Brooklyn verso la fine dell’estate del 1918, durante l’incarcerazione dei fratelli. I fratelli incaricati dell’opera nella Betel non erano affatto timorosi o scoraggiati. Infatti, era vero il contrario. Erano ottimistici e fiduciosi che infine Geova avrebbe dato al suo popolo la vittoria. Io ebbi il privilegio di essere alla tavola della colazione il lunedì mattina quando i fratelli mandati in assegnazioni di fine settimana facevano i loro rapporti. Si otteneva un eccellente quadro della situazione. In ogni caso i fratelli erano fiduciosi, in attesa che Geova continuasse a dirigere ulteriormente le loro attività”.

      È interessante che una mattina dopo il processo del fratello Rutherford e dei suoi associati, R. H. Barber ricevette una telefonata da Rutherford che gli chiedeva di venire alla stazione di Pennsylvania, dove i fratelli attendevano da parecchie ore un treno diretto ad Atlanta. Il fratello Barber e alcuni altri corsero alla stazione. Lì il fratello Rutherford disse che se i fratelli della sede principale fossero stati troppo angariati dalla polizia, avrebbero dovuto vendere la Betel e il Tabernacolo di Brooklyn e trasferirsi a Filadelfia, Harrisburg o Pittsburgh, poiché la Società Torre di Guardia era una società di Pennsylvania. Furono suggeriti i prezzi di 60.000 dollari per la Betel e 25.000 dollari per il Tabernacolo.

      Come andarono le cose? Ebbene, quelli che allora erano incaricati della Società incontrarono in effetti molti problemi. Per esempio, c’erano penurie di carta e di carbone. Il patriottismo cresceva ed erratamente molti consideravano i cristiani testimoni di Geova come traditori. A Brooklyn c’era grande animosità contro la Società, e sembrava impossibile continuare a operarvi. Quindi, il comitato esecutivo che era incaricato della sede principale si consultò con altri fratelli e si decise che era meglio vendere il Tabernacolo di Brooklyn e chiudere la casa Betel. Secondo i ricordi di R. H. Barber, il Tabernacolo fu infine venduto per 16.000 dollari. Più tardi si presero tutte le necessarie disposizioni per vendere la Betel al governo eccetto il trasferimento del denaro. Ma qualcosa si interpose: l’armistizio. La vendita non fu mai portata pienamente a termine.

      Il 26 agosto 1918, comunque, era cominciato il trasferimento della sede principale della Società da Brooklyn, in New York, a Pittsburgh, in Pennsylvania. “Mentre ci ripenso”, commenta Hazel Erickson, “posso vedere che sebbene gli studenti biblici fossero stupiti perché i fratelli erano stati imprigionati, non smisero mai di testimoniare. Forse, erano solo un po’ più cauti. La sorella H. M. S. Dixon ricordò che “la fede degli amici rimase forte e le adunanze erano tenute regolarmente”. I cristiani testimoni di Geova continuarono a mostrare fede in Dio. È vero che furono in un crogiuolo di difficoltà e persecuzione. Tuttavia, lo spirito santo di Dio fu su di loro. Se almeno fossero stati in grado di perseverare, di sicuro il Divino li avrebbe salvati dai persecutori e avrebbe loro concesso la liberazione dallo stato di ‘cattività babilonica’!

      I MESI IN PRIGIONE

      A metà del 1918 J. F. Rutherford e i suoi sette associati si trovavano nel penitenziario federale di Atlanta, in Georgia. Una lettera scritta da A. H. Macmillan il 30 agosto 1918 ci permette di guardare dietro quelle mura di prigione. Una copia ceduta a Melvin P. Sargent in parte dice:

      “Senza dubbio vorreste sapere qualche cosa intorno alla condizione in cui ci troviamo in prigione. Vi dirò brevemente alcun cose sulla vita che qui conduciamo. Il fratello Woodworth e io siamo nella stessa cella. La nostra cella è molto pulita, ben arieggiata e illuminata. È di circa m 3 × m 2 × m 2, ha due brande col pagliericcio, due lenzuola, coperte e cuscini, due sedie, un tavolino e abbondanti asciugamani puliti e sapone. Abbiamo anche un armadio in cui tenere i nostri oggetti di toletta. . . .

      “Tutti i fratelli lavorano insieme nella sartoria. Questa è una stanza di m 18 × m 12, ben arieggiata e ben illuminata. Il fratello Woodworth e io facciamo le asole e cuciamo i bottoni sulle camicie e i vestiti della prigione. I fratelli Van Amburgh, Robison, Fisher, Martin e Rutherford fanno, o piuttosto aiutano a fare, giacche e pantaloni per la prigione. In questo reparto lavorano in tutto circa cento uomini. Dal posto dove io lavoro, posso vedere tutti i fratelli, e vi assicuro che è interessante vedere il fratello Van Amburgh a una macchina da cucire, mentre fa la cucitura delle parti orientale e occidentale di un paio di pantaloni. . . . Il fratello Rutherford quasi ha rinunciato alla speranza di imparare mai a mettere insieme una giacca. Non penso che ne abbia ancora finito una, benché vi abbia lavorato per circa tre settimane. Quando lo guardo sembra occupato, ma in realtà penso che trascorra la maggior parte del suo tempo cercando di infilare un ago. [Una guardia lo trattò in modo così irragionevole che alcuni altri prigionieri presero la giacca e la completarono. Infine, il fratello Rutherford fu trasferito in un luogo dove era più ‘a suo agio’: nella biblioteca]. . . .

      “La prima cosa che facciamo dopo essere giunti nelle nostre celle dopo cena è quella di leggere i giornali del pomeriggio. Quindi per un’ora, dalle diciotto alle diciannove, chiunque lo desideri può suonare qualsiasi strumento musicale abbia. Che varietà! Penso che suonino ogni specie di strumento che esiste tranne lo scacciapensieri, e penso di procurarmene uno giacché questa è la sola cosa che so suonare eccetto l’arpa a dieci corde. Durante questo, che il fratello Woodworth chiama ‘l’Inferno di Dante’, giochiamo a domino. Dopo ciò leggiamo l’Aurora o la Bibbia fino al tempo di andare a letto, alle 22, quando si spengono le luci. Il giorno successivo facciamo la stessa cosa, e così via fino al sabato. Il sabato pomeriggio tutti i carcerati escono nel cortile. C’è una partita di baseball che viene giocata bene, a cui gli uomini si interessano molto. Di solito io trascorro il pomeriggio giocando a tennis. Gli altri fratelli passeggiano e conversano. Le differenti classi di uomini si radunano in piccoli gruppi: anarchici, socialisti, falsari, contrabbandieri di liquori, filotedeschi, cassieri di banca, avvocati, farmacisti, medici, borsaioli di treni, scassinatori, ministri religiosi (dei quali ce n’è un buon numero), ecc., ecc., ecc. Durante il pomeriggio la banda della prigione suona diversi motivi scelti”.

      Gli otto studenti biblici incarcerati ebbero opportunità di predicare la buona notizia del regno di Dio agli altri detenuti. Si richiedeva che tutti i prigionieri assistessero la domenica mattina alla funzione nella cappella e quelli che lo desideravano potevano rimanere in seguito per la scuola domenicale. Gli otto fratelli formarono una classe di studio e associazione. Con l’andar del tempo altri detenuti si unirono a loro e i fratelli insegnavano a turno alla classe. Alcuni agenti pure si avvicinavano per ascoltare. L’interesse crebbe finché vi assisterono novanta persone.

      Il potere trasformatore della verità di Dio ebbe un profondo effetto su alcuni detenuti. Per esempio, uno osservò: “Ho settantadue anni, e son dovuto venire dietro le sbarre della prigione per udire la verità. Per questa ragione sono lieto d’essere stato mandato nel penitenziario. Per cinquantasette anni ho rivolto domande ai ministri, e non ha mai potuto avere risposte soddisfacenti. A ogni domanda che ho fatto a questi uomini [agli studenti biblici in prigione] è stata data una risposta che mi ha soddisfatto”.

      Infierì poi l’influenza spagnola e questo pose fine alle lezioni della scuola domenicale. In ogni modo, poco prima che gli otto studenti biblici fossero rilasciati dal penitenziario di Atlanta, tutti i gruppi che avevano istruiti furono uniti e J. F. Rutherford parlò a quelli radunati per circa quarantacinque minuti. Furono presenti alcuni agenti, e molti detenuti versarono lagrime di gioia alla speranza di libertà avvenire per il genere umano sotto il dominio del Regno. Quando furono liberati, gli studenti biblici lasciarono in prigione un piccolo gruppo che rimase fedele.

      ESPRESSIONI DI FIDUCIA

      L’armistizio fu firmato l’11 novembre 1918 e la prima guerra mondiale giunse alla sua fine. Ma gli otto studenti biblici erano ancora in prigione. Vi rimasero mentre i loro conservi credenti tenevano un congresso a Pittsburgh, in Pennsylvania, dal 2 al 5 gennaio 1919. Questa assemblea fu combinata con la molto significativa adunanza annuale della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati tenuta il sabato 4 gennaio 1919.

      J. F. Rutherford comprese che a questa adunanza della Società gli oppositori entro l’organizzazione avrebbero cercato di sostituire lui e altri dirigenti della Società con uomini di loro scelta. Quel sabato 4 gennaio A. H. Macmillan giocava a tennis nel cortile della prigione. Rutherford lo avvicinò, e, secondo Macmillan, questo è ciò che avvenne:

      “Rutherford disse: ‘Mac, ti voglio parlare’.

      “‘Di che cosa mi vuoi parlare?’

      “‘Ti voglio parlare di ciò che sta accadendo a Pittsburgh’.

      “‘Io vorrei giocare qui questo torneo’.

      “‘Non ti interessa ciò che sta avvenendo? Non sai che oggi si fa l’elezione dei dirigenti? Potresti non essere tenuto in nessun conto ed essere eliminato e noi staremo qui per sempre’.

      “‘Fratello Rutherford’, io dissi, ‘fammiti dire qualche cosa che forse non hai pensato. Questa è la prima volta da che la Società si costituì in ente legale che può divenire chiaramente evidente chi Geova Dio desidera avere come presidente’.

      “‘Che cosa vuoi dire con questo?’

      “‘Voglio dire che all’elezione il fratello Russell aveva il controllo dei voti ed era lui a nominare i diversi dirigenti. Ora essendo noi apparentemente fuori servizio la situazione è diversa. Ma, se uscissimo in tempo da andare a quella riunione, a quell’adunanza della Società, vi arriveremmo e saremmo accettati per prendere il posto del fratello Russell con lo stesso onore che egli ricevette. Potrebbe quindi sembrare come l’opera dell’uomo, non quella di Dio’.

      “Rutherford parve proprio pensieroso e se ne andò via”.

      Quello fu a Pittsburgh un giorno memorabile. “Quando giunse l’ora dell’adunanza della Società, la tensione era alta”, ricorda Mary Hannan. “Osservammo che erano presenti alcuni dell’opposizione, i quali speravano di affidare l’incarico al loro uomo”.

      Fu letta all’uditorio una lettera del fratello Rutherford. In essa mandava affettuosi saluti a tutti e avvertiva di guardarsi dalle principali armi di Satana dell’orgoglio, dell’ambizione e del timore. Mostrando il desiderio di sottomettersi alla volontà di Geova, egli perfino suggeriva umilmente uomini adatti nel caso che si eleggessero altri dirigenti della Società.

      La discussione era continuata per notevole tempo, quando il fratello E. D. Sexton prese la parola, dicendo:

      “Sono appena arrivato. Il mio treno ha fatto quarantotto ore di ritardo, a causa della neve. Ho qualche cosa da dire e per mio proprio conforto è meglio che lo dica ora. Miei cari fratelli, sono venuto qui, come ci siete venuti tutti voi altri, con certe idee in mente, a favore e contro. Potremmo dire, con ogni rispetto per i nostri amici avvocati, che abbiamo parlato ad alcuni altri avvocati. Io trovo che sono molti simili ai medici. Sono a volte in disaccordo. Ma suppongo che quello che dico sia in perfetta armonia con ciò che essi hanno detto. Non c’è nessun ostacolo legale. Se desideriamo rieleggere i nostri fratelli del Sud a qualsiasi incarico possano ricoprire, non riesco a vedere, o a trovare in nessun consiglio che ho ricevuto, come questo possa interferire, in alcun modo o forma, con l’aspetto della loro causa presso la Corte Federale o dinanzi al pubblico.

      “Credo che il massimo complimento che possiamo fare al nostro caro fratello Rutherford sarebbe quello di rieleggerlo come presidente della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati. Non penso che ci sia alcuna domanda nella mente del pubblico in quanto alla nostra posizione nella questione. Se in alcun modo i nostri fratelli violarono tecnicamente una legge che non compresero, sappiamo che i loro motivi sono buoni. E dinanzi all’Iddio Onnipotente non hanno violato nessuna legge di Dio o dell’uomo. Potremmo manifestare la massima fiducia se rieleggessimo il fratello Rutherford come presidente dell’Associazione.

      “Io non sono un avvocato, ma quando si tratta di legalità della situazione so qualche cosa della legge dei leali. La lealtà è ciò che Dio richiede. Non sono in grado di immaginare che ci sia possibile manifestare una fiducia più grande di quella di fare un’elezione e di rieleggere come presidente il fratello Rutherford”.

      Furono proposte le nomine, fu fatta la votazione e J. F. Rutherford fu eletto presidente, C. A. Wise vicepresidente e W. E. Van Amburgh segretario-tesoriere. Ripensandoci, Anna K. Gardner osserva: “Ci fu un profondo senso di felicità dopo quell’adunanza, vedendo di nuovo la visibile guida di Geova sul suo popolo”.

      La scena si sposta al penitenziario di Atlanta. È la domenica 5 gennaio 1919. J. F. Rutherford batte al muro della cella del fratello Macmillan e dice: “Tira fuori la mano”. A ciò porge a Macmillan un telegramma. Il suo messaggio? Rutherford è stato rieletto presidente. In seguito quel giorno il fratello Rutherford disse ad A. H. Macmillan: “Desidero dirti qualche cosa. Ieri esprimesti un’osservazione sulla quale ho riflettuto circa il fatto che saremmo stati messi al posto del fratello Russell e che avremmo influito sull’elezione se fossimo stati a Pittsburgh e che il Signore non avrebbe avuto l’occasione di mostrare chi voleva. Ebbene, fratello, se mai uscirò di qui, per grazia di Dio eliminerò tutta questa questione del culto della personalità. Per di più, prenderò la spada della verità, e farò uscire le interiora alla vecchia Babilonia. Ci hanno messo qui dentro, ma ne usciremo fuori”. Rutherford mantenne la parola. Dal tempo del suo rilascio fino alla sua morte all’inizio del 1942, adempì questa promessa smascherando la malvagità della falsa religione.

      SFORZI PER OTTENERE IL RILASCIO

      Nel febbraio del 1919 fu iniziata da certi giornali un’agitazione nazionale per far rilasciare J. F. Rutherford e i suoi associati tenuti in carcere. Migliaia di lettere furono scritte dagli studenti biblici a editori di giornali, deputati, senatori e governatori, sollecitando un’azione a favore degli otto cristiani tenuti in prigione. Molti che ricevettero tali richieste si espressero a favore del rilascio e indicarono che avrebbero fatto qualche cosa per aiutarli.

      Per esempio, una lettera del deputato E. W. Saunders della Virginia diceva: “Ho ricevuto la vostra lettera riguardante il caso degli studenti biblici che ora sono detenuti in Atlanta. Mi pregio dirvi che sono a favore dell’amnistia da concedere a questi uomini, e sarò molto lieto di partecipare a una raccomandazione in tal senso. Queste persone non sono criminali nel senso comune della parola, sebbene possano essere stati colpevoli di una violazione tecnica della legge. Ma la guerra ora è finita, e dovremmo cercar di mettercela dietro le spalle il più rapidamente possibile”. E il sindaco Henry W. Kiel di Saint Louis, nel Missouri, scrisse al presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson, dicendo: “Mi consenta di aggiungere a quelle già inviatele la mia richiesta individuale con la quale chiedo che i sigg. Rutherford e altri, dell’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici, siano rilasciati dietro pagamento di cauzione in attesa della decisione finale della loro causa presso le corti superiori, e se possibile che in questi casi sia concessa un’amnistia”.

      Nel marzo del 1919 si fecero nuovi sforzi per ottenere il rilascio del fratello Rutherford e dei suoi associati. Fu fatta circolare una petizione nazionale e in breve tempo si ottennero 700.000 firme. La petizione fu la più grande che si fosse mai fatta in quel tempo. Tuttavia, non fu mai presentata al presidente Wilson o al governo, perché prima che ciò avesse luogo era stata compiuta l’azione per rilasciare gli otto studenti biblici. Ciò nondimeno, la petizione servì di notevole testimonianza.

      Riguardo all’opera compiuta con quella petizione, la sorella Claus, moglie del fratello Arthur L. Claus, dice: “Naturalmente, avemmo ogni specie di esperienze. Alcuni firmavano lietamente e potevamo dare testimonianza, mentre altri erano ostili e dicevano: ‘Vi restino e vi marciscano’. Comunemente questo sarebbe stato un lavoro umiliante, ma noi sentivamo che lo spirito di Geova ci dirigeva; così provammo gioia in tutto questo e continuammo sino alla fine”.

      RILASCIO DALLA PRIGIONE

      Il 2 marzo 1919 il giudice del processo, il giudice del distretto federale Harland B. Howe, mandò al procuratore generale Gregory di Washington, nel Distretto di Columbia, un telegramma raccomandando “l’immediata commutazione” delle sentenze imposte agli otto studenti biblici in prigione. Gregory aveva mandato a Howe un telegramma richiedendo di fare questa azione. Pare che questo passo fosse compiuto perché i fratelli tenuti in carcere avevano presentato appello e né il procuratore generale né Howe desideravano che questa causa fosse dibattuta nelle corti superiori. (Gli otto fratelli erano in prigione mentre il loro appello era tenuto in sospeso solo perché il giudice Howe e in seguito il giudice Manton avevano rifiutato la scarcerazione dietro pagamento di cauzione). Fu anche interessante la lettera che il giudice Howe mandò il 3 marzo 1919 al procuratore generale. Essa diceva:

      “Onorevole Procuratore Generale,

      “Washington, Distretto di Columbia

      “Egregio Signore,

      “Rispondendo al suo telegramma del 1° c. m., le telegrafai quella sera quanto segue:

      “Raccomando immediata commutazione per Joseph Rutherford, William E. Van Amburgh, Robert J. Martin, Fred H. Robison, George H. Fisher, Clayton J. Woodworth, Giovanni DeCecca, A. Hugh Macmillan. Essi furono tutti imputati nella stessa causa nel Distretto Orientale di New York. Il mio atteggiamento è quello d’esser generoso ora che la guerra è finita. Essi fecero molto danno predicando e pubblicando le loro dottrine religiose’.

      “La severa sentenza di vent’anni fu pronunciata per ciascuno degli imputati eccetto DeCecca. La sua fu di dieci anni. Il mio scopo principale fu quello di dare un esempio, come un avvertimento per altri, e credevo che il Presidente li avrebbe liberati dopo la fine della guerra. Come dissi nel mio telegramma, fecero molto danno e si dovrebbe ben asserire che non si dovrebbero rimettere in libertà così presto, ma poiché ora non possono più far danno, io sono a favore dell’idea di esser tanto clemente quanto fui severo nel pronunciare la sentenza. Credo che in maggioranza essi, se non tutti, fossero sinceri, e io non sono a favore dell’idea di tenere tali persone in prigione dopo che la loro opportunità di causare difficoltà è passata. La loro causa non è stata ancora dibattuta dalla Corte d’Appello della Circoscrizione.

      “Rispettosi ossequi

      (Firmato) HARLAND B. HOWE,

      Giudice distrettuale degli Stati Uniti”.

      Il 21 marzo 1919 il giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, Louis D. Brandeis, ordinò il rilascio dietro pagamento di cauzione degli otto fratelli tenuti in prigione e diede istruzione di concedere loro il diritto d’appello il 14 aprile di quell’anno. Essi furono prontamente rilasciati e il martedì 25 marzo partirono dal penitenziario di Atlanta in treno. Tornati a Brooklyn il 26 marzo 1919 le autorità federali concessero ai fratelli la libertà provvisoria dietro il pagamento di una cauzione di 10.000 dollari ciascuno, in attesa dell’ulteriore processo.

      FELICE RITORNO A CASA!

      “Quando ebbero ricevuto la notizia della loro liberazione, i fratelli provarono grande gioia e furono presenti per accoglierli al loro ritorno a casa”, ricorda Louise Paasch, aggiungendo: “Disposero subito di fare nella casa Betel di Brooklyn un grande banchetto. Ricordo che mio padre andò a Brooklyn per aiutare a preparare le stanze e per prendere parte alla loro gioia di accogliere i fratelli che tornavano”.

      Che occasione felice! Mabel Haslett scrive: “Ricordo che feci centinaia di bomboloni, che i fratelli sembravano gradire . . . Mi sembra di vedere ancora il fratello Rutherford che tendeva la mano per prenderli. Fu un’occasione indimenticabile mentre egli e gli altri narravano le loro esperienze. Ricordo anche il fratello DeCecca di bassa statura che stava in piedi su una sedia così che tutti potessero vederlo e udirlo”. Giusto Battaino osserva: “Fu preparata una cena a base di pollo e noi eravamo tanti che dovemmo stare in piedi per mangiare. Quindi quale gioia fu udire le esperienze dei fratelli! . . . Una delle cose che il fratello DeCecca disse fu: ‘Fratelli, più grandi sono le difficoltà, più grandi sono le benedizioni’. E io ho potuto veramente vedere la ricca benedizione di Geova sul Suo popolo”.

      La sera del 1º aprile 1919 fu offerto ai fratelli rilasciati un altro banchetto, tenuto dal personale dell’ufficio della Torre di Guardia nell’Hotel Chatham di Pittsburgh. T. J. Sullivan osservò: “La gioia che provò il popolo di Geova al rilascio dei nostri fratelli dalla prigione federale di Atlanta il martedì 25 marzo 1919 non conobbe limiti. . . . La loro ulteriore devozione a Geova fu mostrata dal fatto che si misero immediatamente all’opera per annunciare al popolo di Dio in ogni luogo la conoscenza della liberazione di Geova, mediante il congresso di Cedar Point nel 1919”.

      COMPLETAMENTE ASSOLTI

      La causa degli otto studenti biblici doveva essere dibattuta in sede di appello il 14 aprile 1919. Ebbero dunque un’udienza dinanzi alla Corte d’Appello della Seconda Circoscrizione Federale della città di New York. Il 14 maggio 1919 le loro errate condanne furono revocate. Presiedevano allora i giudici Ward, Rogers e Manton. Rinviando la causa a nuovo dibattito, il giudice Ward espresse l’opinione: “In questa causa gli imputati non ebbero un processo moderato e imparziale a cui avevano diritto, e per questa ragione il giudizio è revocato”.

      Il giudice Martin T. Manton dissentì. Il 1º luglio 1918 questo giudice cattolico, senza attribuire una ragione, si era rifiutato di concedere la libertà provvisoria a Rutherford e ai suoi compagni imputati, dando luogo a un’ingiusta prigionia di nove mesi mentre il loro appello attendeva d’essere dibattuto. Detto per inciso, papa Pio XI fece in seguito del giudice Manton un “cavaliere dell’ordine di S. Gregorio Magno”. Comunque, da ultimo, si rivelò la mancanza di riguardo di Manton per la giustizia. Il 3 giugno 1939 fu condannato al massimo della pena di due anni di prigione oltre a un’ammenda di 10.000 dollari, per avere vergognosamente abusato del suo alto incarico di giudice federale accettando regali per l’ammontare di 186.000 dollari in sei decisioni.

      L’annullamento delle erronee condanne degli otto studenti biblici il 14 maggio 1919 significò che erano liberi a meno che il governo non preferisse rifare il processo. Ma la guerra era finita e le autorità compresero che in base ai fatti sarebbe stato impossibile ottenere una condanna. Perciò il 5 maggio 1920, in pubblica udienza a Brooklyn l’avvocato del governo annunciò il ritiro della querela. Le condanne furono annullate dall’azione di non luogo a procedere. Avvenne così che tutti e otto questi uomini cristiani furono completamente prosciolti da un giudizio illegale.

      L’annullamento della decisione e il rigetto delle incriminazioni significarono che J. F. Rutherford e i suoi sette associati erano totalmente assolti. Alcuni hanno parlato del giudice Rutherford come di un “ex condannato”, ma assolutamente senza nessuna base. L’azione della corte del 14 maggio 1919 stabilì definitivamente che egli e i suoi associati erano stati messi in prigione con una condanna illegale. Che il fratello Rutherford non fosse considerato un ex condannato è chiaramente provato dal fatto che in seguito esercitò la sua professione di avvocato dinanzi alla Corte Suprema degli Stati Uniti, cosa impossibile per un ex condannato. Venti anni dopo la sua ingiusta prigionia, o nell’autunno del 1939, i nove giudici della Corte Suprema ascoltarono l’arringa di Rutherford nella causa Schneider contro il New Jersey. La corte emise una sentenza di otto voti contro uno a favore della cliente di Rutherford, Clara Schneider, cristiana testimone di Geova.

      Durante i culminanti anni del 1918 e del 1919 il popolo di Geova andò incontro a grandi difficoltà. Ma con l’aiuto di Dio perseverò. (Rom. 5:3-5) Satana non era riuscito con vari mezzi a chiudere le labbra di quelli che lodavano Dio. Quanto fu appropriata nel 1919 la scrittura dell’anno degli studenti biblici! Essa fu: “Qualsiasi arma formata contro di te non avrà nessun successo . . . Questo è il possesso ereditario dei servitori di Geova”. — Isa. 54:17.

      NUOVA VEDUTA

      Dopo il suo periodo di prove del 1917-1919, il popolo di Geova si sottomise allo scrutinio. Comprendendo di avere agito in modi che non avevano incontrato l’approvazione di Dio, cercarono il perdono con la preghiera, pentendosi della loro condotta precedente. Questo portò al perdono e alla benedizione di Geova. — Prov. 28:13.

      Un compromesso era stato quello di tagliare le pagine del Mistero compiuto, per far piacere a quelli che avevano assunto la posizione di censori. Un altro si ebbe quando La Torre di Guardia del 1º giugno 1918 dichiarò: “Secondo la risoluzione presa dal Congresso il 2 aprile, e secondo la proclamazione fatta l’11 maggio dal Presidente degli Stati Uniti, si suggerisce che in ogni luogo il popolo del Signore faccia del 30 maggio un giorno di preghiera e supplicazione”. Successivi commenti lodarono gli Stati Uniti e non furono in armonia con la posizione di neutralità cristiana. — Giov. 15:19; Giac. 4:4.

      Durante la prima guerra mondiale sorsero fra gli studenti biblici domande sull’atteggiamento da avere riguardo al servizio militare. Alcuni si rifiutarono di partecipare in ogni modo, mentre altri accettarono servizi sedentari. Sorsero domande circa l’acquisto di obbligazioni e marche belliche. Chi non le acquistava era a volte sottoposto a persecuzione, perfino a brutale trattamento. Quando i servitori di Geova d’oggi considerano qualsiasi programma o attività delle nazioni agiscono in armonia con princìpi scritturali come quello esposto in Isaia 2:2-4, che conclude con le parole: “Ed essi dovranno fare delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare. Nazione non alzerà la spada contro nazione, né impareranno più la guerra”.

      Una nuova veduta. Questo è ciò che il popolo di Geova ebbe all’inizio degli anni venti. Avevano attraversato anni difficili, ma gli unti seguaci di Cristo, i simbolici “due testimoni”, erano di nuovo spiritualmente vivi e pronti per l’azione. Che cosa portò a questo? Che avvenne nei mesi immediatamente dopo il rilascio del fratello Rutherford e dei suoi sette compagni di prigionia?

      PROVA SUPERATA CON SUCCESSO

      Quando Rutherford fu rilasciato dalla prigione, nella sua mente sorse una grande domanda: Quanto interesse c’è per il messaggio del Regno? Egli era un uomo infermo, che si poteva ragionevolmente attendere si preoccupasse in primo luogo della propria salute, ma doveva proprio avere una risposta a questa importante domanda.

      Avvenne che durante i mesi dell’incarcerazione nel penitenziario di Atlanta, i fratelli Rutherford e Van Amburgh avevano condiviso una cella priva di circolazione d’aria a causa del cattivo funzionamento di un ventilatore. Non potendo avere sufficiente ossigeno, il loro organismo si era riempito di veleno. Mentre era in prigione, infatti, Rutherford contrasse un’affezione polmonare che l’accompagnò per il resto della sua vita terrena. Poco dopo il suo rilascio contrasse la polmonite. Il fratello Rutherford si ammalò talmente che la sua sopravvivenza fu incerta. A causa della sua condizione fisica e siccome la sua famiglia era in California, egli andò lì.

      Cercando di determinare esattamente quanto interesse c’era in realtà per il messaggio del Regno, il fratello Rutherford dispose di tenere la domenica 4 maggio 1919 un’adunanza pubblica nell’Auditorio di Clune a Los Angeles. Mediante un’estesa pubblicità dei giornali promise di spiegare in questo discorso esattamente perché i dirigenti della Società Torre di Guardia erano stati condannati illegalmente.

      Il clero locale pensava che per gli studenti biblici e la Società fosse finita, che nessuno si sarebbe presentato per l’annunciato discorso “Speranza per l’afflitta umanità”. Ma avevano torto. Tremilacinquecento furono presenti, e circa seicento dovettero essere mandati via per mancanza di spazio. Rutherford promise di parlare loro il lunedì sera. Nonostante che fosse stato male tutto il giorno, pronunciò quel discorso a un uditorio di 1.500 persone. Era, però, così malato, che dopo circa un’ora dovette essere sostituito da un collaboratore. Tuttavia, la prova di Los Angeles aveva avuto successo. C’era notevole interesse per il messaggio del Regno.

      “SARÀ RESTAURATA LA CASA BETEL?”

      Questa era un’altra grande domanda. Il Tabernacolo di Brooklyn era stato venduto. Benché la Betel appartenesse ancora alla Società, era praticamente senza mobili e le attività della sede principale erano state trasferite a Pittsburgh. Lì i fratelli avevano poco denaro e i loro locali in Federal Street erano lungi dall’essere adeguati per l’espansione. Mancavano le attrezzature per la stampa, e anche molte lastre con le quali si era stampata la letteratura della Società erano state distrutte. Le prospettive erano tetre.

      Durante la permanenza di J. F. Rutherford in California, comunque, nella sede centrale della Società a Pittsburgh avvenne una cosa interessante. Una mattina, un cristiano, George Butterfield, persona di considerevoli mezzi, entrò nell’ufficio. A. H. Macmillan parlò con lui nella sala di attesa, lo informò che il fratello Rutherford era in California, e quindi ecco cosa accadde, secondo il racconto dello stesso Macmillan:

      “Egli disse: ‘Avete qui una stanza privata?’

      “‘Ecco, chiudiamo a chiave questa porta, questa è privata. Che cosa vuoi fare, George?’

      “Mentre gli parlavo cominciò a togliersi la camicia. Pensai che fosse impazzito. Sembrava un po’ sporco e stanco del viaggio, mentre comunemente era un uomo lindo e ben curato. Quando giunse alla maglietta volle un coltello. Quindi tagliò una piccola toppa che vi era cucita e ne estrasse un pacco di denaro. Erano biglietti per circa 10.000 dollari.

      “Lo depose e disse: ‘Questo vi aiuterà a iniziare quest’opera. Non ho voluto mandare un assegno perché non sapevo chi c’era qui. Non ho viaggiato in una carrozza letto perché non volevo che qualcuno venisse a togliermelo se avesse sospettato che l’avevo, così sono stato a sedere per tutta la notte. Non sapevo chi era incaricato dell’opera, ma ora che qui vedo voi fratelli che conosco e stimo, sono lieto d’esser venuto!’ . . . Fu una piacevole sorpresa e per certo un incoraggiamento”.

      Appena il fratello Rutherford fu tornato agli uffici della Società a Pittsburgh, diede al vicepresidente della Società, C. A. Wise, l’istruzione di andare a Brooklyn a vedere se si poteva riaprire la Betel e affittare i locali in cui la Società avrebbe potuto cominciare l’attività tipografica. La conversazione si svolse in questo modo:

      “Va a vedere se è volontà del Signore che torniamo a Brooklyn”.

      “Come determinerò se è volontà del Signore che torniamo o no?”

      “Fu perché nel 1918 non potemmo ottenere forniture di carbone che da Brooklyn tornammo a Pittsburgh. Facciamo la prova del carbone. Va e ordina del carbone”. [Alla fine della guerra il carbone a New York era ancora razionato].

      “Quante tonnellate pensi che dovrei ordinarne per fare la prova?”

      “Be’, fa una buona prova; ordina cinquecento tonnellate”.

      Questo è esattamente ciò che fece il fratello Wise. E presentata alle autorità la domanda, gli fu concesso un certificato per ottenere cinquecento tonnellate di carbone. Immediatamente telegrafò a J. F. Rutherford. Tanto carbone avrebbe assicurato l’attività per diversi anni. Ma dove l’avrebbero messo? Ampie parti del seminterrato della casa Betel furono riservate come spazio per il deposito del carbone. Questa riuscita prova fu considerata un’infallibile indicazione che era volontà di Dio che ci si trasferisse a Brooklyn. Si fece questo il 1º ottobre 1919.

      GIOIOSA RIUNIONE

      Non molto tempo prima che si riaprisse la Betel, il popolo di Geova in genere ebbe una gioiosa riunione, un avvenimento davvero notevole. Breve tempo dopo le riuscite adunanze pubbliche del fratello Rutherford a Los Angeles nel maggio 1919, egli decise di tenere un grande congresso. Da ultimo fu scelto il luogo di Cedar Point, nell’Ohio. Questa assemblea tenuta dal 1º all’8 settembre 1919 risultò di insolito beneficio spirituale.

      Gli alberghi di Cedar Point potevano accogliere circa tremila persone, e gli studenti biblici avevano disposto di rilevare tutti i loro locali per il mezzogiorno del giorno d’apertura del congresso, il lunedì 1º settembre. Quando per la sessione di apertura si presentarono solo mille persone ci fu un po’ di delusione. Ma esse continuarono ad arrivare, con treni speciali e con altri mezzi. Presto lunghe file di esultanti delegati attendevano gli alloggi. E chi erano gli uomini occupati dietro il banco a consegnare le assegnazioni delle stanze? Ebbene, non erano altri che due ex detenuti del penitenziario di Atlanta: A. H. Macmillan e R. J. Martin! Ora guardate. Il fratello Rutherford e molti altri si divertono un mondo ad accogliere i nuovi arrivati, portare le loro valigie e aiutare i congressisti a trovare le loro stanze. Furono estremamente occupati fin dopo la mezzanotte.

      I felici delegati continuavano a venire. Dai circa 3.000 presenti la sera del primo giorno, il numero ascese a 6.000 il venerdì. E alla conferenza pubblica della domenica i presenti furono circa 7.000. In questa gioiosa assemblea oltre 200 simboleggiarono la loro dedicazione a Dio sottomettendosi al battesimo in acqua.

      Riguardo al discorso pubblico “Speranza per l’afflitta umanità”, Arden Pate scrive: “Disposero di tenere il discorso pubblico all’aperto e parlò il fratello Rutherford. . . . Essendo un piccolo numero, non fu tanto difficile udire”.

      QUELLE ENIGMATICHE LETTERE “GA”

      Appena i congressisti arrivavano a Cedar Point notavano qualche cosa che suscitava molta curiosità. Ursula C. Serenco ricorda: “Osservammo un grande striscione attraverso la sala al di sopra del palco dell’oratore con due lettere maiuscole, ‘GA’. Tutti attendemmo per l’intera settimana, cercando di indovinare il significato di quelle due iniziali. Il fratello Macmillan salì sul palco e nella sua solita maniera disse all’uditorio che anche lui per l’intera settimana si era lambiccato il cervello circa il significato di quelle due lettere, ‘GA’. Egli era dovuto pervenire a una sola conclusione: ‘Amici, ho concluso che esse significano “Guess Again” [“Cercate ancora di indovinare”]’. Allora, l’uditorio rispose con una risata”.

      Per essere alleviati dalla fastidiosa curiosità, i delegati dell’assemblea dovettero aspettare fino al venerdì 5 settembre, “Giorno dei Collaboratori”. Immagina di essere fra quelle felici folle mentre J. F. Rutherford pronunciava il discorso “Annunciate il Regno”. In esso annunciò la pubblicazione di una nuova rivista, The Golden Age (L’Età d’Oro).

      Il mistero fu svelato. Quelle lettere “GA” erano al posto di The Golden Age (L’Età d’Oro). Il fratello Rutherford fu seguito nel programma da R. J. Martin, che delineò i metodi per una nuova opera di ottenere abbonamenti a L’Età d’Oro. Pubblicata ogni quindici giorni, questa rivista di trentadue pagine avrebbe contenuto molto materiale religioso che avrebbe spiegato gli avvenimenti attuali alla luce della profezia divina. Nel suo primo numero, in data 1º ottobre 1919, contenne materiale su soggetti come lavoro ed economia, fabbricazione e scavi, finanza, commercio e trasporti, agricoltura e allevamento di animali domestici, scienza, invenzione e religione, compreso un articolo basato sulle Scritture dal titolo “Parlare con i morti?”

      Redattore de L’Età d’Oro era uno dei fratelli che erano stati in prigione con il fratello Rutherford. Era Clayton J. Woodworth. Suo figlio, C. James Woodworth, fornisce questi interessanti particolari: “Mio padre restaurò una casa per noi a Scranton in [Pennsylvania], e quando, nel 1919, si cominciò a pubblicare L’Età d’Oro come rivista compagna de La Torre di Guardia, la Società lo nominò suo redattore. Fu necessario che trascorresse gran parte del suo tempo effettivamente a Brooklyn, quindi la Società prese la benevola disposizione secondo cui lavorava due settimane a Brooklyn e due settimane a casa, disposizione che continuò per alcuni anni. Ricordo bene che spesso dalle cinque del mattino mio padre era occupato alla macchina da scrivere, poiché componeva o redigeva il materiale per L’Età d’Oro e lo mandava a Brooklyn con la prima posta”.

      Clayton J. Woodworth prestò fedelmente servizio come redattore de L’Età d’Oro e di Consolation (Consolazione) che le successe (pubblicata dal 6 ottobre 1937 al 31 luglio 1946 incluso). A causa dell’età avanzata fu esonerato da questo lavoro quando il nuovo periodico Svegliatevi! sostituì Consolazione, con il numero del 22 agosto 1946. Comunque, il fratello Woodworth rimase fedele in altri compiti al servizio di Dio fino alla morte, il 18 dicembre 1951, all’età di ottantuno anni.

      “AVREMMO LAVORATO”

      Il congresso di Cedar Point del 1919 rese più consapevoli della portata mondiale dell’opera di predicazione che doveva essere fatta dal popolo di Geova. Come si espresse A. H. Macmillan: “Cominciò dunque a prevalere l’idea: ‘Ora abbiamo qualche cosa da fare’. Non ce ne saremmo più stati ad aspettare di andare in cielo; avremmo lavorato”.

      Il popolo di Dio per certo ‘avrebbe lavorato’. Fu compiuta un’azione positiva in relazione col progresso della vera adorazione. Per esempio, l’anno 1919 vide il risveglio dell’opera dei colportori. Nella primavera di quell’anno 150 furono attivi in questo ramo del servizio di Dio, ma in autunno furono 507.

      Fu anche ravvivato il servizio dei pellegrini. I rappresentanti della Società che viaggiavano di continuo ascesero al numero di ottantasei e furono mandati alle congregazioni per radunare quelli che si erano dispersi durante la persecuzione del tempo di guerra. Essi inoltre stimolarono l’interesse per mezzo di questo intimo contatto con la sede principale dell’organizzazione terrestre di Geova. Ecco che gli interessi della vera adorazione facevano di nuovo progresso.

      AL CAMPO!

      La Torre di Guardia del 1º e del 15 agosto 1919 pubblicò l’articolo in due parti “Benedetti sono gli intrepidi”. Mostrava chiaramente la necessità di azione fedele e intrepida nel servizio di Dio. A questo invito all’azione intrepida la reazione del popolo di Geova fu entusiastica e coraggiosa. Essi intrapresero con zelo l’opera di pubblicità del Regno che ora veniva posta loro dinanzi. Furono di nuovo ravvivati spiritualmente nell’attivo servizio di Geova come suoi ambasciatori. Così si adempì il quadro profetico della risurrezione dei “due testimoni” di Dio descritto in Rivelazione 11:11, 12.

      Nel 1920 la responsabilità personale di predicare fu sentita più vivamente allorché i partecipanti all’opera di testimonianza consegnarono un rapporto di attività settimanale. Prima del 1918 solo i colportori facevano rapporto di servizio di campo. Inoltre, per facilitare l’attività di predicazione, a tutte le congregazioni furono date specifiche assegnazioni di territorio. Quale fu il risultato? Nel 1920 c’erano 8.052 “lavoratori delle classi” e 350 colportori. Nel 1922, delle più di 1.200 congregazioni degli Stati Uniti, 980 erano state pienamente riorganizzate per impegnarsi nel servizio di campo. Queste ebbero 8.801 lavoratori che collocarono letteratura biblica presso i padroni di casa a una contribuzione. La media settimanale fu di 2.250.

      Quando fu iniziata l’opera con L’Età d’Oro fu brevemente descritta in questo modo: “L’opera con L’ETÀ D’ORO si compie di casa in casa col messaggio del Regno, per proclamare il giorno di vendetta del nostro Dio e confortare quelli che gemono. Inoltre, si deve lasciare in ogni casa una copia de L’ETÀ D’ORO, sia che accettino un abbonamento o no. Saranno fornite copie gratuite. . . . I lavoratori delle classi otterranno i loro esemplari dal direttore”. Le congregazioni che desideravano partecipare furono registrate dalla Società Torre di Guardia come organizzazioni di servizio. A sua volta, la Società nominava nella congregazione locale uno che prestava servizio come “direttore”. Essendo stato nominato, non era soggetto all’annuale elezione locale, come in quel tempo lo erano gli anziani.

      Supponiamo di partecipare brevemente all’opera con L’Età d’Oro. Elva Fisher ci fa questa narrazione: “Nel 1919 ricevemmo la nostra prima fornitura della nuova rivista L’Età d’Oro. . . . Nessuno di noi possedeva in quel tempo un’automobile, quindi mio marito e suo fratello carnale, Audie Bradshaw, caricarono di riviste il nostro calessino a un solo posto e partirono per predicare la buona notizia con un cavallo e un calesse. Mia cognata rimase a casa per badare al bestiame e ai nostri figli, poiché eravamo tutti agricoltori. I ragazzi impiegarono due giorni interi per collocare queste riviste, poiché dovevano collocare un’Età d’Oro in ciascuna casa. Fummo tutti felicissimi di questa opportunità di prendere parte all’opera di predicazione”.

      “I volontari furono invitati a ottenere abbonamenti alle riviste”, osserva Fred Anderson, aggiungendo: “Io accettai e provai la prima vera gioia di compiere attiva testimonianza. Da allora ho ottenuto molti abbonamenti e ho collocato centinaia di copie della rivista, ora chiamata Svegliatevi! È stato un potente strumento per destare le persone ai tempi critici e ha dato loro una meravigliosa speranza di vita e pace su una terra purificata”.

      L’OPERA CON LA “ZG”

      Il 21 giugno 1920 fu presentata per la distribuzione un’edizione periodica del Mistero compiuto. Era comunemente chiamata la “ZG”. (La “Z” era al posto di Zion’s Watch Tower, nome originale de La Torre di Guardia, e la “G”, settima lettera dell’alfabeto, designava questo settimo volume degli Studi sulle Scritture). Questa edizione speciale de La Torre di Guardia (1º marzo 1918) fu messa in deposito mentre il libro era al bando e ora si poteva distribuire al popolo a venti centesimi la copia.

      Ricordando la sua opera con la “ZG”, Beulah E. Covey dice: “C’era un’immagine in un’intera pagina che mostrava l’interno di una chiesa con . . . due predicatori, che camminavano ciascuno lungo una fila di banchi con una pistola in una mano e un piatto della colletta nell’altra. Tutto ciò che dovevamo fare per distribuire questa ‘ZG’ era mostrare questa illustrazione, ed era molto comune distribuirne nel campo quaranta o cinquanta al giorno”.

      L’opera con questa edizione periodica del Mistero compiuto fu fruttuosa. Per esempio, Annie Poggensee scrive: “Visitai una signora che prese la ‘ZG’ e chiuse la porta. Non compresi allora i risultati che questa consegna avrebbe avuto. Alcune settimane dopo fu lasciato alla sua porta un foglietto d’invito. Ella lo riconobbe come la stessa cosa, quindi assisté al discorso annunciato dal foglietto d’invito. Ella continuò a venire alle adunanze e infine cominciarono ad assistere suo marito e due figlie. Presto l’intera famiglia Anderson fu nella verità”.

      “GA” N. 27

      A suo tempo fu pubblicata L’Età d’Oro N. 27. “Fu il numero del 29 settembre 1920, che narrava nei particolari la persecuzione e i maltrattamenti subiti dai fratelli e dalle sorelle durante il periodo dell’oppressione”, scrive Roy E. Hendrix, che partecipò alla sua distribuzione. Amelia ed Elizabeth Losch aggiungono: “Esso smascherava l’empia persecuzione riversata sugli Studenti Biblici Internazionali durante la prima guerra mondiale per opera degli ecclesiastici religiosi della cristianità e dei loro alleati, politici e militari. . . . Nella congregazione nove si rifiutarono di partecipare a quest’opera e firmarono una petizione per non farla. Mancarono di fede nello ‘schiavo fedele e discreto’. Come risultato, noi, insieme a tre altri, mantenendo la fede, ne distribuimmo 25.000 copie in due sole settimane. La fine della campagna ci vide stanchi ma felici, sapendo di aver fedelmente camminato alla luce della Parola di Dio”.

      Si stamparono quattro milioni di copie de L’Età d’Oro N. 27. Queste furono date gratuitamente o furono collocate a una contribuzione volontaria di dieci centesimi la copia. Principalmente la distribuzione si fece di casa in casa.

      OPERA ALL’ESTERO

      Sorse una crescente richiesta di letteratura biblica. Questo avvenne in Canada, per esempio, dove il 1º gennaio 1920 fu abolita la censura che era stata imposta sulle pubblicazioni della Torre di Guardia. In quel paese sembrò che la persecuzione stimolasse il popolo di Dio a maggior zelo nel predicare e divulgare la vera adorazione.

      Il 12 agosto 1920 J. F. Rutherford e alcuni associati partirono per l’Europa. Assemblee si tennero a Londra, Glasgow e altre città britanniche. Con alcuni altri, Rutherford viaggiò in Egitto e in Palestina. Furono visitati e spiritualmente rafforzati vari uffici e classi bibliche. Una sede filiale della Società fu istituita a Ramallah. In un rapporto di fine anno il fratello Rutherford rivelò che la Società stava istituendo un Ufficio dell’Europa Centrale per sovrintendere all’opera di predicazione in Svizzera, Francia, Belgio, Olanda, Germania, Austria e Italia.

      LA “CAMPAGNA DEI MILIONI”

      All’opera di far discepoli contribuì in quei giorni una nuova attività di predicazione, la “campagna dei milioni”. Dava risalto alla distribuzione del libro (inglese) di 128 pagine Milioni ora viventi non morranno mai, che veniva dato alle persone alla contribuzione di 25 centesimi la copia. Il libro era usato in relazione con un programma di discorsi pubblici che cominciò il 25 settembre 1920 e che si imperniava su una conferenza (in origine intitolata “Il mondo è finito, milioni ora viventi non morranno mai”) pronunciata da J. F. Rutherford a Los Angeles il 24 febbraio 1918 e pubblicata nel 1920 nel nuovo libro.

      Ripensando al passato, Lester L. Roper dice: “Venne poi il tempo che io dovevo fare un discorso pubblico sul soggetto ‘Innalzate un segnale per il popolo, milioni ora viventi che non morranno mai’. Ero abituato a parlare in pubblico, ma questa era una cosa diversa. Sentivo che il pavimento sarebbe crollato e che io sarei sprofondato da un momento all’altro. E penso che ci volesse vera forza d’animo — giacché allora avevamo solo un piccolissimo numero di persone nella verità in tutto il mondo — per dir loro che ‘milioni ora viventi non sarebbero mai morti’!”

      Milioni ora viventi non morranno mai fu infine tradotto e pubblicato in varie lingue. A differenza dell’“opera pastorale”, che si era compiuta prestando libri alle persone, le copie del libro “Milioni” erano distribuite loro a una contribuzione e gli interessati potevano in seguito ottenere i volumi degli Studi sulle Scritture. La “campagna dei milioni” durò per qualche tempo, e con questo mezzo fu data una grande testimonianza. Per portarla all’attenzione del pubblico si usavano gli avvisi dei giornali e i manifesti con le parole “Milioni ora viventi non morranno mai”. La campagna fu così estesa che nel corso degli anni il detto è stato ricordato.

      Rammentando l’effetto della “campagna dei milioni”, Rufus Chappell scrive: “Avevamo offerto la pubblicazione Milioni ora viventi non morranno mai in Zion [nell’Illinois] e dintorni e i risultati erano interessanti. Ricordo che sull’edificio della Tintoria Waukegan sulla North Sheridan Road a circa otto chilometri da Zion c’era una grande insegna elettrica che diceva: ‘Facciamo la pulitura per i milioni ora viventi che non morranno mai’ (We Dye for the Millions Now Living Who Will Never Die). Questo fu in quel tempo un soggetto molto popolare, e molti domandavano qual era il significato della frase e apprendevano la verità da questa pubblicazione”.

      UN NUOVO LIBRO PROMUOVE IL PROGRESSO

      Per anni erano stati letti ed estesamente distribuiti dagli studenti biblici i volumi degli Studi sulle Scritture. Nel 1921 fu pubblicato, però, un nuovo libro, L’Arpa di Dio, scritto da J. F. Rutherford. Infine raggiunse la tiratura di 5.819.037 copie in 22 lingue. “Quando uscì L’Arpa di Dio fu realmente una benedizione, una risposta alle nostre preghiere”, dice Carrie Green, che continua: “Semplificò la verità, l’intera verità, essendo tutti i diversi soggetti illustrati come le ‘corde dell’arpa’”.

      Questa pubblicazione presentò il proposito di Geova come “le dieci corde dell’Arpa di Dio, la Bibbia”. Le ‘dieci corde’ o intestazioni del libro erano: Creazione, Giustizia manifestata, Promessa abramica, Nascita di Gesù, Riscatto, Risurrezione, Mistero rivelato, Ritorno del nostro Signore, Glorificazione della Chiesa e Restaurazione. Essendo un libro per principianti, conteneva domande per lo studio individuale e di classe. Quando lavoravano di casa in casa, gli studenti biblici offrivano con questa pubblicazione un completo corso per corrispondenza. Le dodici cartelle dei questionari che formavano il corso erano inviate per posta, una cartella la settimana. In media le congregazioni potevano avere da 400 a 500 cartelle da usare settimanalmente in relazione con questo corso. Quest’opera fu compiuta per diversi anni e fu altamente utile. Hazel Burford dice: “Si tenevano studi anche nelle case delle persone interessate, simili alla nostra odierna opera degli studi biblici a domicilio, eccetto che vi assisteva un intero gruppo di proclamatori come nei nostri studi di libro di congregazione”.

      ATTREZZATURE PER PROMUOVERE L’OPERA DI PREDICAZIONE

      L’anno dopo la prima guerra mondiale la Società Torre di Guardia volle acquistare una grande rotativa per fare del lavoro di stampa. Nel paese ce n’erano solo alcune ed erano tutte impegnate. Apparentemente, per molti mesi non ci fu nessuna opportunità di ottenerne una. Ma la mano di Geova non è corta e nel 1920 gli operai nella sede centrale installarono una grande rotativa che entrò in funzione. Fu affettuosamente chiamata “vecchia corazzata”, e nel corso degli anni produsse milioni di riviste, opuscoli e altre pubblicazioni.

      Quando acquistò la “vecchia corazzata”, la Società prese in affitto in 35 Myrtle Avenue di Brooklyn il locale per lo stabilimento. Il 22 gennaio 1920, appena arrivati alla Betel, W. L. Pelle e W. W. Kessler furono assegnati a lavorare in quell’edificio. Il fratello Pelle ci narra: “Il nostro primo lavoro fu quello di lavare i muri al primo piano di 35 Myrtle Avenue. Fu il lavoro più sporco che io abbia mai fatto, ma era diverso. Eravamo felici. Era l’opera del Signore e questo la rendeva degna d’esser compiuta. Impiegammo circa tre giorni per fare tutte le pulizie e poi fu pronto per mettervi il reparto spedizioni. Nel seminterrato al piano inferiore veniva montata la rotativa (la ‘corazzata’) e di sopra al primo piano si preparavano la macchina da stampa piana, la macchina piegafoglio e la cucitrice”.

      Subito le attrezzature furono in funzione. Il fratello Pelle prosegue: “Due fratelli, esperti macchinisti e stampatori, facevano funzionare la macchina da stampa piana, il fratello Kessler la macchina piegafoglio, e io la cucitrice. Quindi la primissima copia de La Torre di Guardia uscì dalla nostra propria macchina da stampa il 1º febbraio 1920: un momento rallegrante, un’occasione felicissima! Non molto tempo dopo dalla macchina da stampa ‘corazzata’ nel seminterrato uscì L’Età d’Oro N. 27. Un piccolo inizio, ma non ha smesso di crescere!

      L’opera di predicazione era in aumento. Nel 1922 ci fu una richiesta di letteratura assai maggiore. Così, il 1º marzo 1922, la Società trasferì il suo stabilimento in un edificio di sei piani in 18 Concord Street a Brooklyn. Prima occupò quattro piani e infine tutt’e sei. Lì la Società cominciò a stampare i suoi propri libri. L’edificio di Myrtle Avenue fu usato come deposito della carta e della letteratura.

      Un arduo compito nel fare il trasferimento da Myrtle Avenue a Concord Street fu il trasporto della “vecchia corazzata”. Ecco come fu compiuto, secondo il racconto che ne fece una volta Lloyd Burtch:

      “Il 1º marzo 1922 trasferimmo le nostre attrezzature per la stampa da Myrtle Avenue alla sede più ampia di 18 Concord Street di Brooklyn. Con un piccolo autocarro trasportammo la maggior parte delle cose pesanti. Quando giungemmo ai grossi cilindri della macchina da stampa ‘corazzata’, li trovammo troppo pesanti per trasportarli con l’autocarro. Non sapevamo cosa fare. Non riuscivamo a trovare il modo di poterli portare nella nuova sede, ma quando ci svegliammo la mattina dopo il nostro problema era risolto.

      “Durante la notte caddero inaspettatamente cinque centimetri di neve, risolvendo il nostro problema. Facemmo una slitta e vi rotolammo sopra i cilindri. Agganciato l’autocarro alla slitta, la trainammo al nuovo locale facendola dolcemente scivolare sulla neve. I cilindri furono quindi calati dalla finestra del seminterrato nel posto di Concord Street. In seguito il direttore dello stabilimento, R. J. Martin, per anni provò piacere a raccontare ai fratelli nei congressi come questa inaspettata nevicata aveva risolto il problema del nostro trasferimento”.

      Presto la “vecchia corazzata” funzionava di nuovo nello stabilimento di Concord Street. E come faceva tremare quella vecchia costruzione! Infatti si dice che il direttore dello stabilimento Martin osservasse: ‘Gli angeli tengono in piedi questo edificio’.

      SOLO CON L’AIUTO DI GEOVA

      “Il fatto che persone con poca o nessuna esperienza abbiano stampato con successo libri e Bibbie con macchine da stampa rotative è una prova della sorveglianza di Geova e della guida del suo spirito”, osserva Charles J. Fekel. Egli è stato nel servizio della Betel dal 1921. Il fratello Fekel ha partecipato agli sviluppi della sede principale della Società per mezzo secolo e ci assicura: “Sempre si riscontrava che le persone che svolgevano ciascun compito non facevano alcuno sforzo doppio o inutile. Enormi compiti predisposti in anticipo erano portati a compimento secondo la richiesta nonostante l’opposizione di Satana”.

      Quando nel lontano 1922 la Società trasferì il suo stabilimento in 18 Concord Street, a Brooklyn, si ottenne un complesso di macchinari per la composizione, il trattamento elettrolitico, la stampa e la legatoria, per lo più nuovi. Il presidente di un’importante tipografia che aveva fatto molto lavoro per la Società vide le macchine e disse: “Qui avete nelle mani uno stabilimento tipografico di prima classe, e non c’è nessuno in giro che sappia cosa farne. Tra sei mesi sarà una quantità di roba vecchia; e riscontrerete che a fare il vostro lavoro di stampa saranno quelli che ve l’hanno sempre fatto, e che sono capaci di farlo”.

      È vero che i problemi erano enormi. Ma con l’aiuto divino i fratelli fecero meravigliosi progressi. Notate questo esempio: Non molti anni fa a un esperto meccanico della Germania e diversi aiutanti occorsero due mesi per montare una grande macchina da stampa ottenuta dalla Società. Nei due anni successivi un fratello e assistenti della Betel installarono nella sede principale un’altra macchina da stampa della stessa grandezza e costruzione in sole tre settimane.

      I fratelli della sede principale della Società vi si applicarono. Impararono, e non passò molto tempo che facevano buoni libri. In principio ne potevano rilegare solo 2.000 al giorno. Nel 1927, però, produssero da 10.000 a 12.000 libri al giorno.

      RITORNO A CEDAR POINT

      La Società non aveva messo in funzione il suo stabilimento tipografico di Concord Street in Brooklyn, New York, da molto tempo, quando il popolo di Dio si riunì per un’assemblea internazionale dal 5 al 13 settembre 1922. Il luogo? Cedar Point, nell’Ohio, luogo del congresso generale degli studenti biblici nel 1919. Nei tre anni intercorsi c’era stata crescita. I delegati all’assemblea del 1922 vennero da Stati Uniti, Canada ed Europa. La media quotidiana dei presenti fu di 10.000, con un numero da 18.000 a 20.000 presenti la domenica. I battezzati furono 361. Le adunanze in inglese e in lingue straniere furono tenute simultaneamente e ne furono in corso fino a undici nello stesso tempo.

      Immagina di essere a Cedar Point per quell’assemblea spiritualmente rimuneratrice. Nota i grandi striscioni, le piccole insegne di legno sugli alberi e i cartelli bianchi sui pali e altrove. Tutti portano le lettere “A D V”. Che cosa significano? Alcuni dicono che sono al posto di “After Death Victory” (“Dopo la morte la vittoria”), giacché l’unto rimanente è ancora molto preso dal pensiero di ‘andare a casa’ in cielo. Altri pensano che queste lettere vogliano dire “Advise the Devil to Vacate” (“Dite al Diavolo di sgombrare”).

      L’attesa durò fino al venerdì 8 settembre, noto come “Il Giorno”. Il giudice Rutherford parlò quindi su “Il Regno”. T. J. Sullivan osservò: “Quelli che ebbero il privilegio di assistere a quell’adunanza possono ancora vedere il fervore del fratello Rutherford quando disse ai pochi individui irrequieti che andavano in giro a causa del caldo intenso di ‘METTERSI A SEDERE’ e ‘ASCOLTARE’ ad ogni costo il discorso”. Fra l’altro il fratello Rutherford parlò della fine dei Tempi dei Gentili avvenuta nel 1914 e citò la blasfema dichiarazione del Consiglio Federale delle Chiese che acclamava la Lega delle Nazioni come l’“espressione politica del regno di Dio sulla terra”. Immagina di essere in quell’uditorio mentre Rutherford si avvicina alla drammatica conclusione del suo discorso. Ascolta attentamente mentre egli dice:

      “. . . Dal 1914 il Re della gloria ha assunto il suo potere e regna. Egli ha purificato le labbra della classe del tempio e la manda col messaggio. L’importanza del messaggio del regno non sarà mai messa abbastanza in risalto. È il messaggio di tutti i messaggi. È il messaggio dell’ora. A quelli che sono del Signore spetta dichiararlo. Il regno del cielo è vicino; il Re regna; l’impero di Satana cade; milioni ora viventi non morranno mai.

      “Lo credete? . . .

      “Allora tornate al campo, figli dell’Iddio Altissimo! Cingete l’armatura! Siate sobri, siate vigilanti, siate attivi, siate coraggiosi. Siate fedeli e veraci testimoni per il Signore. Avanzate nel combattimento finché non sia devastata ogni traccia di Babilonia. Annunciate il messaggio per lungo e per largo. Il mondo deve conoscere che Geova è Dio e che Gesù Cristo è Re dei re e Signore dei signori. Questo è il giorno di tutti i giorni. Ecco, il Re regna! Voi ne siete gli agenti di pubblicità. Perciò, annunciate, annunciate, annunciate il Re e il suo regno”.

      Nello stesso momento al di sopra del palco dell’oratore si spiega uno striscione a tre colori della lunghezza di undici metri. Su di esso appaiono al centro una grande immagine di Cristo e le parole “Annunciate il Re e il Regno”. Ora è chiaro. Le enigmatiche lettere “A D V” significano “ADVERTISE” (“ANNUNCIATE”). Annunciate che cosa? Certo, “Annunciate il Re e il Regno”! “Potete immaginare l’entusiasmo”, esclama George D. Gangas, “la gioia e l’emozione dei fratelli. Nella loro vita non era mai accaduto nulla di simile. . . . Fu qualche cosa che mi si incise indelebilmente nella mente e nel cuore, che non dimenticherò mai finché vivrò”. C. James Woodworth, allora ragazzo sedicenne nell’orchestra dell’assemblea, ricorda: “Quello fu un momento drammatico. Come applaudiva l’uditorio! Il vecchio fratello Pfannebecker agitò il suo violino al di sopra della propria testa e, voltandosi verso di me, disse ad alta voce: ‘Ach, ja! Und adesso lo annunciamo, no?’”

      STIMOLATI AD ANNUNCIARE IL REGNO

      E lo annunciarono! Infatti, i servitori di Dio lo hanno annunciato da allora in poi. Hanno coraggiosamente annunciato il Re e il Regno. Quando gli studenti biblici partirono da Cedar Point erano ferventi nello spirito, ardenti di entusiasmo per l’opera di predicazione che stava loro dinanzi. “Le parole non possono descrivere il sentimento di far progresso, andare a casa e annunciare”, dichiara Ora Hetzel. La sorella James W. Bennecoff aggiunge: “Fummo spinti ad ‘annunciare, annunciare, annunciare il Re e il suo regno’, sì, avendo nel nostro cuore più zelo e amore che mai”.

      A questo scopo, fu offerta ai congressisti l’opportunità di annunciare il Regno prima ancora che partissero da Cedar Point. Il lunedì 11 settembre 1922 fu il “Giorno del servizio”. Furono impiegate molte centinaia di auto, ciascuna delle quali trasportò cinque o più passeggeri e una buona provvista di letteratura biblica, essendo tutti pronti ad annunciare il Re e il Regno nel servizio di campo. “La mia cartolina di ‘Istruzione per i lavoratori’ era il N. 144”, dice Dwight T. Kenyon, “La mia cartolina diceva: ‘Alle 6:30 le auto si allineeranno prontamente sul lungolago (di Cedar Point) secondo il numero che è sul radiatore. Il numero della tua auto è 215, il numero del lavoratore è 5, . . .’ Ero in un gruppo di sette. Andammo in auto, guidata da due colportori. La nostra assegnazione fu Milan, nell’Ohio, ad alcuni chilometri di distanza. Ricordo che il fratello Rutherford fu a quel raduno in quella prima ora del mattino per vederci partire”.

      Sì, J. F. Rutherford era lì per ‘vederli partire’. Ma ci fu dell’altro. “Il fratello Rutherford era nella prima automobile che partì quella mattina”, osserva Sara C. Kaelin. John Fenton Mickey aggiunge: “L’auto del fratello Rutherford fu la prima. Egli aveva invitato mia moglie e me, la sorella di lei, Clara Myers, e Richard Johnson e sua moglie. Io non potei andare perché la nostra piccola bambina si era ammalata . . . Ebbene, il territorio per la prima auto fu la strada fra Cedar Point e Sandusky, nell’Ohio. Il fratello Rutherford andò alla prima casa, Clara Myers alla successiva, e così via finché il servizio fu completato e tornarono al congresso”.

      ACCOLTO L’INVITO DI FARE MAGGIOR SERVIZIO DEL REGNO

      I servitori di Geova avevano fatto da anni un po’ di predicazione di casa in casa. Ora quest’opera fu, comunque, accelerata. Dopo l’ottobre 1922 la predicazione di porta in porta fu grandemente facilitata dalle informazioni che si pubblicavano nel mensile foglio di istruzioni per il servizio, il Bulletin (Bollettino).

      Le adunanze degli studenti biblici continuarono a fornire ricco cibo spirituale. Nel 1922 furono organizzati per la prima volta i gruppi di studio de La Torre di Guardia. Furono stampate le domande come ausilio per lo studio. Anche le adunanze cristiane tennero il passo con la crescente enfasi che si dava al servizio di campo. Ciò influì specialmente sull’“Adunanza di preghiera, lode e testimonianza” che si teneva a metà settimana. Per molto tempo era stata un’occasione per cantare cantici, dare testimonianze e dedicarsi alla preghiera. Ma agli inizi degli anni venti ci fu un cambiamento circa la proclamazione del Regno di casa in casa. Riguardo a ciò, James Gardner scrive: “Un importante progresso cominciò il 1º maggio 1923. Il primo martedì di ciascun mese fu riservato come giorno del servizio per consentire ai lavoratori delle classi di dedicarsi al servizio di campo con il ‘direttore’ nominato dalla Società. Per stimolare quest’opera e incoraggiare ulteriormente i fratelli, si dispose che da questo tempo in poi le adunanze di preghiera della congregazione tenute ogni mercoledì sera dedicassero metà del programma alla narrazione di testimonianze di esperienze avute nell’opera di campo”. T. H. Siebenlist aggiunge: “L’adunanza del mercoledì sera incluse in seguito una considerazione del foglio del servizio di campo, il Bollettino, stampato dalla Società. Così, quando si cominciò a dare risalto al servizio di campo, il gruppo [congregazione] di Shattuck, nell’Oklahoma, si diede da fare nell’opera di predicazione e imparava a memoria le testimonianze come uscivano nel Bollettino”.

      Inoltre, nel 1923 la Società cominciò a riservare diverse domeniche l’anno a una “testimonianza mondiale”. Questa comprendeva un unito sforzo di tenere simultanee adunanze pubbliche in tutta la terra. Tutti gli studenti biblici erano incoraggiati ad annunciare tali conferenze come “L’impero di Satana cade — Milioni ora viventi non morranno mai”.

      All’inizio del 1927 negli Stati Uniti si cominciò a fare ogni domenica l’opera di distribuire libri e opuscoli di casa in casa a una contribuzione. “Alcuni si chiedevano come sarebbe riuscita, sapendo che il mondo era contro di noi”, commenta James Gardner, aggiungendo: “In alcuni luoghi scatenò in effetti un’ondata di persecuzione. Ma era un invito che veniva dallo ‘schiavo fedele e discreto’, quindi perché esitare? Come fummo lieti di andarvi, e mentre alcuni si lamentarono perché ‘di domenica andavamo in giro coi libri’, e così via, presto si vide che Geova dirigeva il suo popolo in tutto il mondo. Fino a oggi la domenica è un giorno buono per andarvi, e noi facciamo quest’opera costantemente”.

      ALLE PORTE

      Ti piacerebbe andare con alcuni agenti di pubblicità del Regno del passato nella loro opera di predicazione di casa in casa? Spiegando l’attività, Myrtle Strain dice: “Per lo più spiegavamo ciò che i libri contenevano e usavamo anche un bel po’ di abilità da piazzista. Comunque, spesso eravamo invitati a entrare nelle case e allora quando il padrone di casa mostrava interesse, facevamo l’intero riassunto del proposito di Dio a cominciare dalla caduta di Adamo e proseguendo fino alla restaurazione dell’uomo. A volte stavamo in una casa per un’ora circa”.

      “Quei primi giorni di associazione col popolo di Geova sono pieni di molti indimenticabili ricordi”, osserva Martin Holmes. Rammento che il nostro piccolo gruppo di cinque persone lavorava i paesi della zona periferica di Des Moines, nell’Iowa. A volte partivamo prima dell’alba e stavamo fuori fin dopo le tenebre. In quei giorni la nostra auto non aveva il tetto rigido, né servofreno, né servosterzo, né aria condizionata, né impianto di riscaldamento. Per la maggior parte del tempo dovevamo percorrere strade non lastricate. Affondavamo nella melma e dovevamo spingere tavole sotto le ruote per ripartire. La nostra auto aveva ai lati tendine che si abbottonavano quando pioveva o nevicava. Ci portavamo il portavivande con la colazione e mangiavamo nell’auto fredda. Un giorno, dopo aver trascorso diverse ore nell’opera a Newton, nell’Iowa, a circa quarantotto chilometri da Des Moines, infuriò una tempesta di vento. Era difficile tenere l’auto sulla strada, perché i venti erano forti. Per giunta, la copertura di tela si era strappata e sbatteva al vento. Infine riuscimmo a tornare a Des Moines, tutti bagnati fradici. Sono proprio certa che quelli che ci vedevano pensavano: ‘Che branco di pazzi!’”

      Spesso i loro sforzi erano però ricompensati da eccellenti risultati. Per esempio, Julia Wilcox non ha dimenticato un giorno dei lontani anni venti quando era una nuova agente di pubblicità del Regno e lavorava da sola di casa in casa a Washington, nella Carolina del Nord. Incontrò una donna che manifestò grande interesse per l’opuscolo della Società Parlare con i morti e accettò alcune pubblicazioni. La sorella Wilcox dice:

      “Non volendo trattenerla, feci per andarmene. Ma ella non mi voleva lasciar andare. Ecco il suo racconto:

      “‘So che oggi il Signore l’ha mandata qui. Lei esaudisce le nostre preghiere. Mia madre e io abbiamo pregato Dio di guidarci verso la luce. Siamo state iscritte alla Chiesa Metodista per tutta la nostra vita, ma di recente abbiamo smesso di andare in chiesa perché lì non otteniamo niente. Tutto ciò che udiamo è denaro, denaro e ancora denaro. L’altro giorno mia madre vide in un giornale una pubblicità che annunciava un libro sullo “spiritismo”, e su come si possa parlare direttamente con Dio. Mi disse di ordinare il libro e di vedere ciò che vi potevamo imparare. Ebbene, ho scritto la lettera ordinando il libro, ma per qualche ragione ho dimenticato di imbucarla. [Quella lettera non fu mai imbucata]. Ora leggerò prima questi libri che ho ottenuto da lei, e quando la mamma verrà a stare di nuovo con me li leggerà anche lei. Mi promette di ritornare presto a visitarci di nuovo?

      “Naturalmente, lo promisi. Quella doveva essere la mia prima visita ulteriore. L’opera delle visite ulteriori allora non era incoraggiata. Si dava risalto a percorrere il territorio e a lasciare letteratura. In ogni modo, ritornai come avevo promesso, quando c’era la madre. Esse avevano ‘divorato’ la letteratura che avevo lasciata alla prima visita e ne vollero dell’altra. Da allora in poi accettarono ogni pubblicazione stampata dalla Società. . . . Provo grande gioia essendo in grado di riferire che la sorella [Sophia] Carty, mia prima visita ulteriore, fu fedele nel servizio e nell’assistere alle adunanze fino alla sua morte nel 1963”.

      SETTE ANGELI SUONANO LE LORO TROMBE

      Negli anni venti i servitori di Geova erano occupati ad annunciare il Re e il Regno con eccellenti risultati. Inoltre, sebbene allora il popolo di Dio non se ne rendesse conto, partecipò all’emozionante adempimento di profezie apocalittiche. Mentre i sette trombettieri angelici suonavano le loro trombe, i veri cristiani prendevano parte sulla terra ad avvenimenti drammatici e continuano a prendervi parte fino al presente. — Riv. 8:1–9:21; 11:15-19.

      Dal tempo in cui il primo angelo suonò la sua tromba, la cristianità è stata colpita da una figurativa grandine devastatrice, gravi denunce basate sulla verità della Bibbia. (Riv. 8:7) Tutto cominciò durante il congresso degli studenti biblici tenuto a Cedar Point nel settembre del 1922. Lì il popolo di Dio adottò entusiasticamente una risoluzione intitolata “Sfida”. Essa smascherava coraggiosamente la slealtà verso Dio del clero che aveva partecipato alla guerra e in seguito aveva ripudiato il Suo regno messianico sostenendo che la Lega delle Nazioni fosse l’espressione politica di tale regno. Quell’ottobre 1922 si cominciarono a distribuire in tutta la terra 45.000.000 di copie della risoluzione e del materiale che la sosteneva. Da quel tempo in poi la cristianità (il suo clero cattolico e protestante e i membri delle sue chiese) è stata rivelata come falsa nella sua pretesa d’essere vera seguace di Gesù Cristo.

      Sotto la direttiva del secondo trombettiere angelico, gli studenti biblici tennero un congresso regionale a Los Angeles, in California, dal 18 al 26 agosto 1923. Lì approvarono a stragrande maggioranza la storica risoluzione intitolata “Avvertimento”. Essa smascherava il fallimento del clero della cristianità che non contribuiva alla proclamazione del messaggio del Regno e faceva appello alle persone simili a pecore onde si rivolgessero non alla Lega delle Nazioni sostenuta dal clero, ma al regno di Dio come “unico rimedio per i mali nazionali e individuali”. Il fallimento del clero a questo riguardo è stato un importante fattore nel sorgere di elementi radicali e rivoluzionari raffigurati dal “mare” agitato. Ma quegli elementi radicali non possono dare al genere umano la vita, come non può dargli la vita il sangue versato dal corpo umano. Nel dicembre del 1923 si cominciò a stampare il trattato “Proclama: Avvertimento a tutti i cristiani”, che conteneva la risoluzione del congresso. Oltre ai milioni di copie pubblicati all’estero, 13.478.400 ne furono stampati negli Stati Uniti. La distribuzione in massa di questo Proclama fu solo il principio. Fino a questo giorno gli unti seguaci di Gesù hanno fatto molti proclami a sostegno del regno di Dio. — Riv. 8:8, 9.

      Quando il terzo angelo suonò la sua tromba, un terzo delle acque furono mutate in assenzio. (Riv. 8:10, 11) È significativo che al congresso degli studenti biblici, dal 20 al 27 luglio 1924 a Columbus, nell’Ohio, il popolo di Dio adottò con entusiasmo una risoluzione chiamata “Accusa”. Essa denunciava le false dottrine che diffamano Dio insegnate dal clero apostata della cristianità e mostrava il mortifero corso religioso in cui essi e i loro associati politici conducevano il popolo. In realtà, gli ecclesiastici facevano bere al popolo qualche cosa di amaro come l’assenzio che avrebbe dato luogo alla morte spirituale e infine alla distruzione. La risoluzione del congresso fu incorporata nel trattato intitolato “Accusati gli ecclesiastici”, di cui si stamparono negli Stati Uniti 13.545.000 copie. Altri milioni ne furono distribuiti all’estero in lingue straniere. A suo tempo, se ne distribuirono 50.000.000 di copie. L’Accusa fu anche pubblicata ne La Torre di Guardia. Di nuovo, questo fu solo il principio. Mediante radio, libri, opuscoli, riviste e testimonianze verbali, i servitori di Geova hanno continuato ad additare che gli insegnamenti del clero della cristianità non sono acque di vita, ma conducono alla morte.

      Venne l’anno 1925 e il quarto trombettiere angelico assunse la sua posizione per agire. Suonò la sua tromba e furono colpiti e oscurati un terzo del sole, un terzo della luna e un terzo delle stelle. (Riv. 8:12) Durante un congresso regionale tenuto a Indianapolis, nell’Indiana, dal 24 al 31 agosto 1925, i servitori di Dio approvarono di cuore una risoluzione dal titolo “Messaggio di speranza”. Essa conteneva amorevoli espressioni, ma mostrava anche che il popolo era caduto nelle tenebre della cristianità, che asserisce d’essere la luce spirituale del mondo. Oltre alla pubblicazione della risoluzione ne La Torre di Guardia e ne L’Età d’Oro, da ultimo se ne divulgarono molti milioni di copie in varie lingue in forma di trattato. Così le persone furono informate che la cristianità non godeva la luce della verità celeste e del favore divino.

      L’attacco delle simboliche locuste fu annunciato quando il quinto angelo suonò la sua tromba nella primavera del 1926. (Riv. 9:1-11) Dal 25 al 31 maggio di quell’anno gli studenti biblici tennero un congresso internazionale a Londra, in Inghilterra. Lì adottarono con tutto il cuore una risoluzione intitolata “Testimonianza ai governanti del mondo”. Essa e il discorso pubblico che la sosteneva “Perché le potenze del mondo vacillano: Il rimedio”, pronunciato la domenica 30 maggio dal fratello Rutherford a un grande uditorio nella Royal Albert Hall, smascherarono l’origine satanica della Lega delle Nazioni e indicarono la mancanza del clero che non aveva sostenuto il messianico regno di Dio. Informazioni simili furono stampate nel libro Liberazione e nell’opuscolo Il segnale per il popolo appena presentati (in inglese). Il lunedì mattina il Daily News di Londra dedicò un’intera pagina alla risoluzione e a un sommario della conferenza pubblica della domenica, oltre che all’annuncio del discorso di Rutherford del lunedì sera. Lo spazio del giornale era stato acquistato per una somma considerevole, e un milione di copie o più di questa risoluzione raggiunse il pubblico.

      Col passar del tempo, circa 50.000.000 di copie della risoluzione “Testimonianza” furono distribuiti in tutta la terra in forma di trattatino in molte lingue. Questa denuncia delle macchinazioni umane escogitate contro il regno di Dio in nome della religione pungeva come la puntura della coda di uno scorpione, e ancora continua a pungere.

      Quando il sesto angelo suonò la sua tromba furono sciolti quattro angeli simbolici e 200.000.000 di simbolici cavalli partirono “per uccidere un terzo degli uomini”. Quei “cavalli” raffigurano i mezzi per annunciare un terrificante messaggio di giudizio, in particolar modo mediante la pagina stampata. L’azione cominciò con un notevole avvenimento nel 1927: un congresso internazionale degli studenti biblici a Toronto, nell’Ontario, in Canada. (Riv. 9:13-19) Lì nel Coliseum, la domenica 24 luglio, circa 15.000 persone udirono J. F. Rutherford leggere una risoluzione indirizzata “Ai popoli della cristianità”, che formano approssimativamente un terzo del genere umano. Sollecitava le persone sincere ad abbandonare la cristianità per non essere distrutte con essa. I popoli erano esortati a rendere di cuore la loro devozione e la loro lealtà interamente a Geova Dio e al suo Re e al suo regno. Al termine del discorso di Rutherford “Libertà per i popoli” pronunciato a sostegno della risoluzione, si levò dai presenti un tuono di sì, mentre si alzavano e gridavano la loro approvazione per la risoluzione. Milioni di persone udirono il programma per radio da una rete internazionale di cinquantatré stazioni, la più grande rete radiofonica realizzata fino a quel tempo. “Una gigantesca rete radiofonica ode Rutherford”, dichiarò il World di New York del lunedì 25 luglio 1927. “Il più grande collegamento diffonde in ogni parte del mondo il discorso che condanna il clero organizzato”.

      Come dovettero sentirsi tormentati i sostenitori della cristianità sotto l’infuocato calore di certe dichiarazioni di quella stimolante risoluzione! Essa e il discorso pubblico che l’accompagnò furono pubblicati nell’opuscolo Libertà per i popoli. A suo tempo milioni di copie furono collocate nelle mani delle persone comuni e dei governanti. Così milioni di simbolici cavalli cominciarono a sferrare un assalto contro la cristianità, compiendolo sotto il controllo dell’unto rimanente, i “quattro angeli”. Nel corso degli anni, tali pubblicazioni cristiane sono state prodotte a centinaia di milioni, e migliaia di persone hanno risposto favorevolmente abbandonando Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione. — Riv. 9:13-19; 18:2, 4, 5.

      Avvenimenti drammatici ebbero luogo quando il settimo angelo suonò la sua tromba. “Vi furono alte voci in cielo, che dicevano: ‘Il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore e del suo Cristo, ed egli regnerà per i secoli dei secoli’”. Benché il regno del mondo del genere umano appartenga giustamente a Dio, dal 607 a.E.V. in poi egli lasciò che il regno da parte di un unto discendente del re Davide fosse interrotto per “sette tempi”, o 2.520 anni. Quel periodo scadde intorno al 4/5 ottobre 1914 E.V. Il popolo aveva bisogno di conoscere che per mezzo del regno messianico allora istituito Geova dominava come re, che presto egli avrebbe ridotto “in rovina quelli che rovinano la terra” e che le persone che temono il suo nome avrebbero collaborato con lui per fare della terra un paradiso. — Riv. 11:15-18.

      Quando tali cose sarebbero state annunciate in tutto il mondo col suono della tromba del ‘settimo angelo’? Quell’annuncio che fece il giro del globo cominciò nel 1928, quando gli studenti biblici si radunarono nel congresso di Detroit, nel Michigan, dal 30 luglio al 6 agosto. Specialmente degna di nota fu la domenica 5 agosto, poiché allora i delegati udirono la stimolante risoluzione “Dichiarazione contro Satana e per Geova”, e anche il discorso pubblico a suo sostegno “Governante per il popolo” pronunciati da J. F. Rutherford. Fra l’altro, quella risoluzione dichiarava che siccome Satana non cederà il suo malvagio dominio sopra le nazioni e i popoli, Geova, con il suo ufficiale esecutivo Gesù Cristo, agirà contro il Diavolo e le sue forze del male, dando luogo alla piena restrizione di Satana e al completo rovesciamento della sua organizzazione. Inoltre, additava che Dio mediante Cristo stabilirà sulla terra la giustizia, emanciperà il genere umano dal male e recherà benedizioni eterne a tutte le nazioni della terra. “Perciò”, concludeva la risoluzione, “è venuto il tempo debito perché tutti quelli che amano la giustizia si schierino dalla parte di Geova e gli ubbidiscano e lo servano con cuore puro per ricevere le illimitate benedizioni che l’Onnipotente Dio ha in serbo per loro”.

      Relazioni su quella “Dichiarazione contro Satana e per Geova” e del discorso pubblico che la sosteneva furono pubblicate ne L’Età d’Oro e ne La Torre di Guardia. Per giunta, la risoluzione e il discorso furono anche diffusi a milioni in diverse lingue nell’opuscolo The Peoples Friend (L’amico dei popoli). Così un messaggio che sosteneva il regno di Dio retto da Gesù Cristo e che sfidava il dominio del mondo retto da Satana e dai suoi strumenti veniva annunciato più di quattro decenni or sono. Ma, mediante la pagina stampata e i discorsi pubblici, è stato fatto risuonare da allora per tutta la terra con crescente intensità mentre i servitori di Geova portano di continuo il messaggio del regno di Dio ai popoli della terra.

      UNA RADIO PIONIERA LEVA LA SUA VOCE

      “La radio annuncia al mondo la venuta del millennio”, dichiarò il Record di Filadelfia del 17 aprile 1922, continuando: “La conferenza del giudice Rutherford radiotrasmessa dal Metropolitan Opera House. Parla al radiotrasmettitore. Mediante la linea telefonica della società Bell, il messaggio è riportato per chilometri alla stazione di Howlett”. Così cominciava l’articolo del giornale sulla prima conferenza radiofonica di J. F. Rutherford, pronunciata la domenica 16 aprile 1922 al Teatro dell’Opera Metropolitan di Filadelfia, in Pennsylvania. Il soggetto? “Milioni ora viventi non morranno mai”. Il suo uditorio visibile fu un semplice pugno di persone in paragone con i supposti 50.000 abitanti di Filadelfia, New Jersey e Delaware che udirono il discorso nelle loro case con radio primitive.

      Quelli erano i primi giorni delle comunicazioni radiofoniche. Negli Stati Uniti, regolari trasmissioni radiofoniche commerciali dalle stazioni KDKA di Pittsburgh e WWJ di Detroit, nel Michigan, non si ebbero prima del 1920. Allora si poteva acquistare un apparecchio a galena con cuffia, ma le radio con altoparlanti e antenne incorporati non si produssero fino agli anni trenta.

      I servitori di Geova all’inizio degli anni venti erano relativamente pochi di numero. Nel 1924 negli Stati Uniti c’erano in media solo 1.064 studenti biblici che predicavano settimanalmente di casa in casa. Così, in quel periodo il popolo di Dio riconobbe gli effetti di lunga portata della radio e la considerò un mezzo eccellente per far pervenire il messaggio del Regno alle masse.

      Nel 1922 J. F. Rutherford e alcuni consiglieri vennero in possesso per la prima volta di circa dieci ettari a Staten Island nel distretto amministrativo di Richmond nella città di New York. Riportandoci a quell’interessante tempo, Lloyd Burtch una volta dichiarò: “Un sabato pomeriggio il presidente della Società, il fratello Rutherford, condusse alcuni di noi a Staten Island insieme a lui. Arrivati nella proprietà che era stata acquistata, indicò un punto al centro del bosco che copriva il terreno e disse: ‘Ecco, ragazzi. Cominceremo a scavare qui. Costruiremo nel nostro terreno una radiostazione’. Ed effettivamente scavammo! Ogni fine-settimana di quell’estate facemmo quel lavoro”. Per tutto l’inverno e fino all’estate del 1923 la costruzione si fece in fretta e da Brooklyn molti giovani della sede principale della Società i fine-settimana venivano ad aiutare.

      Nel 1923 Ralph H. Leffler insegnava radiotecnica nella scuola superiore di Alliance, nell’Ohio. Un giorno ricevette una lettera dall’ufficio del presidente della Società Torre di Guardia. Essa chiedeva: “Avendo notato che sei insegnante di radiotecnica . . . vorresti considerar di dedicare in questo senso tutto il tuo tempo al servizio del Signore?” In ciò il fratello Leffler vide chiaramente la mano di Geova e non poté rifiutarsi di accettare questa opportunità. A metà ottobre arrivò alla Betel e gli fu assegnato il lavoro di lavare i piatti! “Non ne ho forse avuto abbastanza di lavare i piatti nell’esercito? pensai”, scrisse in seguito. “Quindi mi ricordai della scrittura: ‘Geova vostro Dio vi prova per conoscere se amate Geova vostro Dio con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima’. (Deut. 13:3) Sì, questa è un’altra prova, conclusi”. Ma un mese dopo cominciò a lavorare alla radio. “Fu trovata nella città una radiotrasmittente da 500 watt e fu acquistata per la stazione”, ricorda il fratello Leffler. Presto la installò e tutto fu pronto per la prima radiodiffusione.

      “L’emozione era grande”, ammette il fratello Leffler. “La prima trasmissione sarebbe stata un successo? Sarebbe stato chiunque in grado di udirci? Dal governo era stata ottenuta la licenza per le radiotrasmissioni. E le lettere della sigla assegnata erano WBBR. Ora tutto era pronto per la prima radiodiffusione. Questa avvenne la domenica sera del 24 febbraio 1924. Fu mio privilegio mettere in onda quella prima radiodiffusione e cominciammo, sperando nel meglio”.

      Quel primo programma trasmesso dalla WBBR continuò per due ore, dalle 20,30 alle 22,30. Ci furono a solo di piano, canto, e nel mezzo la parte importante del programma, la conferenza del presidente della Società, J. F. Rutherford, sul soggetto “La radio e la profezia divina”. Da allora in poi ogni sera dalle 20,30 alle 22,30 e la domenica dalle 15 alle 17, furono trasmessi programmi di buona musica e discorsi istruttivi.

      Si presentarono opportunità per trasmettere dalla WBBR opere drammatiche. A queste prese parte Maxwell G. Friend. Egli aveva ricevuto intenso ammaestramento drammatico nel rinomato Teatro Comunale di Zurigo, in Svizzera. Anni dopo Geova favorì il fratello Friend con l’inatteso privilegio di mettere in scena e dirigere drammi biblici e rappresentazioni realistiche di processi di cristiani testimoni di Geova che erano celebrati nelle corti d’America da giudici e pubblici ministeri soggetti a influenza clericale e pregiudizio. Questi drammi li smascheravano esponendoli alla pubblica vergogna e discolpavano i servitori di Dio. Gli attori e i musicisti addestrati che lavoravano in queste rappresentazioni costituirono “Il teatro del Re”.

      Nel 1928 a South Amboy, nel New Jersey, furono arrestati alcuni servitori di Geova perché avevano predicato la buona notizia di domenica. Questo segnò il principio della “Battaglia del New Jersey” che durò un decennio. “Il teatro del Re” vi prese parte. Durante i processi che venivano fatti nelle corti ai veri cristiani, spesso i giudici locali erano cattolici i quali manifestavano pregiudizio nell’aula giudiziaria, usando un linguaggio incivile e tradendo perfino gli alleati ecclesiastici che cercavano di rimanere dietro le quinte. Le battute udite nell’aula giudiziaria erano stenografate. Esercitati attori assistevano ai processi e studiavano la voce e le intonazioni del giudice, del pubblico ministero, e così via. Alcuni giorni dopo “Il teatro del Re” duplicava le scene dell’aula giudiziaria con sorprendente realismo. Così le onde eteree venivano usate per smascherare il nemico, e infine i giudici si spaventarono tanto vedendosi esposti alla luce della ribalta, come si spaventarono anche i malguidati agenti di polizia e pubblici ministeri, che molti divennero più astuti nel dibattere le cause che implicavano il popolo di Geova.

      Per circa trentatré anni la WBBR recò gloria a Geova e divulgò la verità biblica per lungo e per largo. Cominciò le radiodiffusioni con una trasmittente di 500 watt. Tre anni dopo fu acquistata una nuova trasmittente di 1.000 watt. Nel 1947 la Commissione Federale delle Comunicazioni concesse alla WBBR il permesso di aumentare la sua potenza a 5.000 watt, purché questo non interferisse con le altre stazioni che trasmettevano sulla stessa frequenza in parti assai estese degli Stati Uniti. Questo problema fu risolto installando un sistema di antenna direzionale a tre torri e questa disposizione aumentò la potenza da 5.000 a oltre 25.000 watt in direzione nordorientale dove la popolazione era maggiore. La WBBR era udita nella zona metropolitana di New York e negli stati limitrofi del New Jersey e del Connecticut. Comunque, si ricevettero lettere sui suoi programmi da Inghilterra, Alaska, California e altri luoghi lontani.

      La Società vendette la stazione il 15 aprile 1957. Perché? Ecco, quando nel 1924 la stazione cominciò a funzionare, sia nei cinque distretti amministrativi della città di New York, sia a Long Island e pure in parti del New Jersey, c’era una sola congregazione di circa 200 studenti biblici. Comunque, nel 1957 entro la città di New York c’erano 62 congregazioni e un massimo di 7.256 proclamatori del Regno, oltre a 322 proclamatori della buona notizia in servizio continuo. Così veniva data una buona testimonianza. Inoltre, è molto più efficace parlare alle persone nelle loro case, dove possono far domande e ricevere ulteriore istruzione sulla Parola di Dio. Il denaro speso per la gestione della radio poteva essere usato in qualche altro modo per promuovere gli interessi del regno di Dio.

      Tuttavia l’opera radiofonica della Società fu maggiore di questa. Un giorno J. F. Rutherford entrò nella stanza di Ralph Leffler, mise sul tavolino una carta degli Stati Uniti, e, indicando col dito, disse: “Penso di mettere radiostazioni qui e qui e qui. Saresti disposto ad assumere la responsabilità tecnica della costruzione di queste stazioni?” “Ne sarei felice”, fu la risposta. Così, quando giunse il novembre 1924, il fratello Leffler era in viaggio verso la zona di Chicago per lavorare alla costruzione di un’altra radiostazione di proprietà della Società, questa con la sigla WORD. Il fratello Leffler installò pure trasmittenti per altre stazioni non direttamente possedute dalla Società, ma dirette da suoi rappresentanti.

      PASSARONO ALLA STORIA DELLA RADIO

      Negli anni venti il popolo di Geova non solo fu all’avanguardia in quanto stabilì una delle prima radiostazioni, la WBBR. Come è già stato notato, la domenica 24 luglio 1927 i servitori di Geova passarono alla storia della radio quando J. F. Rutherford parlò a una rete di cinquantatré radiostazioni da Toronto dell’Ontario, nel Canada, nel più grande collegamento radiofonico che fosse mai stato realizzato fino a quel tempo.

      Che cosa portò a questa trasmissione per mezzo di una rete radiofonica senza precedenti? Una serie di avvenimenti. Era stato fatto un accordo fra la WBBR e il proprietario della stazione WJZ della città di New York per suddividere il tempo, ma l’accordo non era stato mantenuto. In seguito, alla WBBR fu assegnato di trasmettere su un’altra lunghezza d’onda, e ancora più tardi gliene fu assegnata una meno favorevole. Secondo la Legge sulla Radio del 1927 la stazione della Società fece causa alla Commissione Radiofonica Federale perché le fosse assegnata una migliore lunghezza d’onda. All’udienza, (14, 15 giugno 1927) il presidente Merlin Hall Aylesworth della National Broadcasting Company depose che le radiostazioni WEAF e WJZ di New York avevano reso un grande servizio, evidentemente per mostrare che non sarebbe stato giusto permettere alla WBBR di occupare parte del tempo, nonostante che entrambe la WJZ e la WEAF avessero lunghezze d’onda separate. Durante l’interrogatorio in contraddittorio di J. F. Rutherford, fu rivolta al sig. Aylesworth questa domanda: “Il suo scopo è quello di dare al popolo mediante la radio il messaggio dei massimi finanzieri, dei più eminenti statisti e dei più noti ecclesiastici del mondo?” La risposta fu affermativa.

      “Se lei fosse convinto che il grande Dio dell’universo attuerà fra breve il suo piano per benedire tutte le famiglie e le nazioni della terra con pace, prosperità, vita, libertà e felicità, disporrebbe di farne la radiodiffusione?” Sarebbe stato molto difficile dire: No, e così la risposta fu Sì. Allora il sig. Aylesworth volontariamente disse che gli avrebbe fatto piacere trasmettere una conferenza del presidente dell’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici. Naturalmente, J. F. Rutherford accettò l’offerta.

      Fu così che mentre il fratello Rutherford parlava al congresso di Toronto dell’Ontario, in Canada, la domenica 24 luglio 1927, a un uditorio di circa 15.000 presenti, milioni di altri lo udirono per mezzo di una rete radiofonica che non aveva avuto finora alcun parallelo. In una lettera che la Società ricevette dalla National Broadcasting Company si affermava: “Immagino che ieri pomeriggio il giudice Rutherford abbia avuto mediante la radio un uditorio che nessun uomo vivente ha mai avuto”.

      Gli studenti biblici parteciparono nel 1928 a un altro notevole avvenimento radiofonico. A Detroit, nel Michigan, la domenica 5 agosto, quando J. F. Rutherford pronunciò la conferenza pubblica “Governante per il popolo” a un uditorio di 12.000 presenti, essa fu trasmessa da una rete radiofonica che collegò 107 stazioni, richiese 53.900 chilometri di linee telefoniche e 147.063 chilometri di linee telegrafiche, e fu di nuovo trasmessa su onde corte all’Australia e alla Nuova Zelanda.

      La rete radiofonica Torre di Guardia o “Bianca” fu organizzata nel 1928 per servire specialmente quel congresso di Detroit. Ebbe un tale successo che la Società Torre di Guardia decise di servirsi settimanalmente di una rete di radiostazioni in tutti gli Stati Uniti e il Canada. Fu disposto un programma di un’ora ed era trasmesso dalla WBBR. Queste erano trasmissioni ricche d’interesse, che includevano una conferenza del fratello Rutherford e musica di introduzione e conclusione fornita da un’orchestra mantenuta dalla Società. Ogni domenica dal 18 novembre 1928 fino a tutto il 1930 i radioascoltatori poterono così ascoltare “L’ora della Torre di Guardia”.

      I programmi radiofonici prendevano al fratello Rutherford molto tempo. Fu data un’eccellente testimonianza, ma egli non era in grado di viaggiare o di organizzare congressi in varie parti della terra. Così nel 1931 la Società decise di presentare programmi registrati. Duecentocinquanta stazioni furono organizzate per presentare queste registrazioni di quindici minuti, fatte da Rutherford a suo comodo e trasmesse dalle radiostazioni nel tempo che preferivano. Nel 1932 questo servizio radiofonico (chiamato collegamento registrato) fu esteso a 340 stazioni. Nel 1933, l’anno in cui si raggiunse il massimo, erano impiegate 408 stazioni per trasmettere il messaggio in sei continenti, e furono radiodiffusi 23.783 separati discorsi biblici, essendo la maggioranza d’essi registrazioni elettriche di quindici minuti. In quei giorni si poteva girare la manopola della radio e sintonizzarla sulle trasmissioni della Torre di Guardia che erano messe in onda nello stesso tempo da stazioni molto distanti le une dalle altre. Spesso le onde eteree erano piene di parole di verità che glorificavano Dio.

      UNO STABILIMENTO CHE POTESSERO CHIAMARE LORO PROPRIO

      Il popolo di Geova attirava sempre più l’attenzione del pubblico. I loro storici collegamenti radiofonici della fine degli anni venti non potevano essere ignorati. Né le persone potevano trascurare questi proclamatori del Regno, poiché la loro opera di predicazione di casa in casa aumentava d’intensità. Si faceva maggiore richiesta di letteratura biblica e i mezzi editoriali dalla Società dovevano tenere il passo. Ripensando all’ultima metà degli anni venti, C. W. Barber osserva: “L’edificio dello stabilimento di 18 Concord Street [a Brooklyn, in New York] era ora divenuto troppo piccolo e scomodo per le nostre necessità”.

      Era chiaro. Gli studenti biblici avevano bisogno di un altro stabilimento. Decisero di costruirlo. Poiché non era disponibile denaro sufficiente per la costruzione dello stabilimento senza ostacolare l’opera in altre parti della terra, la Società decise di procurarsi i fondi ipotecando la sua proprietà immobiliare ed emettendo obbligazioni per un ammontare non superiore alla metà dell’effettivo valore d’essa. Le obbligazioni furono emesse per il valore di 100, 500 e 1.000 dollari, e rendevano un interesse del cinque per cento pagabile annualmente. Invece di vendere queste obbligazioni sul mercato pubblico, per mezzo di un supplemento de La Torre di Guardia si diede agli studenti biblici l’opportunità di sottoscriverle.

      Nel 1926 e nel 1927, i componenti della famiglia Betel di Brooklyn furono molto lieti di vedere cominciare a delinearsi i contorni dello stabilimento di 117 Adams Street. Non passò molto tempo che tutti e otto i piani di questa eccellente costruzione in cemento armato, con numerose finestre, erano pronti per l’uso. Questo moderno edificio antincendio aveva una superficie dei pavimenti di oltre 6.500 metri quadri. Nel febbraio del 1927 venne il tempo di fare il trasferimento da 18 Concord Street. “Ricordo che il fratello R. J. Martin [direttore dello stabilimento] ballava per la gioia con i ragazzi mentre si trasferivano le macchine”, dice Harry Petros. L’entusiasmo del fratello Martin per il nuovo stabilimento fu evidente nel suo rapporto al presidente della Società che fu pubblicato nell’Annuario dell’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici del 1928 (inglese). Ivi egli osservava che anche i critici dello stabilimento ora ammettevano che era “una delle più eccellenti stamperie nel centro mondiale dell’attività tipografica, cioè nella città di New York”. Il rapporto includeva questa descrizione delle attività dello stabilimento:

      “Il progetto generale dell’edificio è perfetto per il nostro lavoro. Il lavoro si spostò tutto all’ingiù, da un piano all’altro, per gravità, e nell’ordine naturale: gli uffici al piano superiore, a cui appartengono; la composizione al piano successivo, che logicamente segue; le lastre stereotipiche si fanno nel piano seguente, al quinto, dove si compie la stampa; il servizio postale e gli opuscoli occupano il quarto; la legatoria è al terzo; il deposito al secondo; la spedizione al primo; il deposito della carta, la rimessa e il generatore di energia al pianterreno. Non si potrebbe migliorare nulla”.

      Poiché il personale della sede principale si avvicinava ai 200 componenti, ebbe inizio l’espansione della casa Betel. Nel dicembre del 1926 la Società acquistò il terreno accanto alla sua proprietà in 124 Columbia Heights, a Brooklyn. All’inizio del gennaio 1927 i tre edifici con i numeri 122, 124 e 126 furono demoliti e cominciò la costruzione di un edificio di nove piani contenente circa ottanta stanze. Nella parte posteriore esso fu collegato all’edificio della Società completato nel 1911, con facciata su Furman Street.

      “AMMAESTRATI DA GEOVA”

      Geova per certo benedisse il suo popolo negli anni venti e provvide le cose che gli occorrevano per promuovere gli interessi del Regno. Egli mostrò anche d’essere un Dio di rivelazioni progressive. Gli studenti biblici, a loro volta, ritennero necessario aggiustare alquanto il loro pensiero. Ma furono grati della guida di Dio e ansiosi d’essere “ammaestrati da Geova”. — Giov. 6:45; Isa. 54:13.

      Il popolo di Dio dovette aggiustare il proprio pensiero, per esempio, circa il 1925. Le attese di restaurazione e benedizione vi erano collegate perché pensavano che quell’anno avrebbe segnato la fine di settanta giubilei di cinquant’anni ciascuno da che gli Israeliti erano entrati in Canaan. (Lev. 25:1-12) A. D. Schroeder dichiara: “Si pensava che allora il rimanente degli unti seguaci di Cristo sarebbe andato in cielo per far parte del Regno e che i fedeli uomini dell’antichità, come Abraamo, Davide e altri, sarebbero stati risuscitati come principi per assumere il governo della terra quale parte del regno di Dio”.

      L’anno 1925 venne e trascorse. Come classe gli unti seguaci di Gesù erano ancora sulla terra. I fedeli uomini dell’antichità, Abraamo, Davide e altri, non erano stati risuscitati per divenire principi sulla terra. (Sal. 45:16) Anna MacDonald ricorda: “Il 1925 fu per molti fratelli un anno triste. Alcuni di essi inciamparono; le loro speranze si infransero. Avevano sperato di vedere alcuni degli ‘antichi degni’ [uomini dell’antichità come Abraamo] risuscitati. Invece di considerarla una ‘probabilità’, essi la presero come se fosse una ‘certezza’, e alcuni si prepararono per attendere la risurrezione dei loro propri cari. Personalmente io ricevetti una lettera dalla sorella che mi aveva portato la verità. Ella mi avvisava che era sbagliato ciò che mi aveva detto. . . . [Ma] io apprezzavo la mia liberazione da Babilonia. In quale altro luogo si poteva andare? Avevo imparato a conoscere e ad amare Geova”.

      I fedeli servitori di Dio non si erano dedicati a lui solo fino a un certo anno. Erano decisi a servirlo per sempre. A tali persone le inadempiute attese riguardo al 1925 non posero un grande problema né influirono avversamente sulla loro fede. “Per i fedeli”, osserva James Poulos, “il 1925 fu un anno meraviglioso. Per mezzo del suo ‘schiavo fedele e discreto’ Geova portò alla nostra attenzione il significato del dodicesimo capitolo di Rivelazione. Apprendemmo circa la ‘donna’, l’organizzazione universale di Dio; la guerra in cielo e la sconfitta e l’espulsione dalle corti celesti di Satana e dei suoi demoni per opera di Gesù Cristo e dei suoi santi angeli; la nascita del regno di Dio”. Evidentemente, il fratello Poulos ha in mente proprio il notevole articolo “Nascita della nazione”, che fu pubblicato ne La Torre di Guardia del 1º marzo 1925 (inglese). Per mezzo d’esso il popolo di Dio distinse chiaramente come erano simboleggiate queste due grandi organizzazioni opposte, quella di Geova e quella di Satana. E appresero quindi che il Diavolo ha dovuto limitare le sue operazioni alla terra, da quando fu espulso dal cielo in seguito alla “guerra in cielo” iniziata nel 1914.

      CELEBRAZIONI E FESTE

      “Nei nostri primi congressi, fra le sessioni, mentre gli amici parlavano fra loro”, scrive Anna E. Zimmerman, “potevate vedere alcuni amici porgervi il loro libro ‘Manna’ [Manna celeste giornaliera per la famiglia della fede], e chiedervi di scrivere per favore il vostro nome e indirizzo nel loro ‘Manna’. Voi lo scrivevate sulla pagina bianca opposta alla data del vostro compleanno, e quando giungeva il giorno del vostro compleanno e leggevano quella mattina la scrittura del giorno potevano decidere di scrivervi una cartolina o una lettera, augurandovi un felice compleanno”.

      Sì, in quei primi giorni, i cristiani dedicati festeggiavano il compleanno. Or dunque, perché non celebrare il supposto compleanno di Gesù? Per molti anni fecero anche questo. Al tempo del pastore Russell, si celebrava in Natale nella vecchia Casa Biblica di Allegheny, in Pennsylvania. Ora Sullivan Wakefield ricorda che a Natale il fratello Russell dava ai componenti della famiglia della Casa Biblica pezzi da cinque o dieci dollari d’oro. Mabel P. M. Philbrick osserva: “Un’usanza che per certo non sarebbe osservata oggi era la celebrazione del Natale con un albero di Natale nella sala da pranzo della Betel. Invece del solito ‘Buon giorno a tutti’, il fratello Russell augurava ‘Buon Natale a tutti’”.

      Che cosa fece smettere agli studenti biblici di celebrare il Natale? Richard H. Barber diede questa risposta: “Mi fu chiesto di pronunciare a un collegamento [radiofonico] un discorso di un’ora sul soggetto del Natale. Fu pronunciato il 12 dicembre 1928 e pubblicato ne L’Età d’Oro (inglese) N. 241 e di nuovo un anno dopo nel N. 268. Quel discorso indicò l’origine pagana del Natale. Dopo ciò i fratelli della Betel non celebrarono più il Natale”.

      “Ci dispiacque abolire quelle cose pagane?” chiede Charles John Brandlein. “Assolutamente no. Si trattava solo di aderire alle nuove cose imparate, e non avevamo mai saputo prima che fossero pagane. Fu semplicemente come togliere un vestito sporco e gettarlo via”. Furono poi eliminate le celebrazioni del compleanno e la festa della mamma, altro culto della personalità. La sorella Lilian Kammerud ricorda: “Tutti i fratelli eliminarono prontamente queste feste e ammisero che eran lieti d’esser liberi. Le nuove verità ci rendono sempre felici e . . . sentimmo che avevamo il privilegio di conoscere cose che altri ignoravano”.

      CAMBIATI ALTRI PUNTI DI VISTA

      Il progresso nell’intendimento della Parola di Dio recò alcuni altri aggiustamenti nel pensiero cristiano. Secondo Grant Suiter, la fine degli anni venti fu notevole in questo senso. Egli dice: “La modifica dei punti di vista rispetto a scritture e al modo di procedere sembrò costante durante questi anni. Per esempio, nel 1927 La Torre di Guardia indicò che i fedeli membri del corpo di Cristo addormentati non furono risuscitati nel 1878 [come una volta si pensava], che la vita è nel sangue e che era appropriato cambiare i vestiti scuri”. (Si veda La Torre di Guardia [inglese] del 1927, pagine 150-152, 166-169, 254, 255, 371, 372). Per questo motivo, l’anno prima, al congresso di Londra, in Inghilterra, dal 25 al 31 maggio 1926, il fratello Rutherford aveva parlato dal podio vestito in abito comune, anziché indossare il formale abito nero da cerimonia che per molto tempo era stato portato dagli oratori dei discorsi pubblici dei cristiani testimoni di Geova.

      Un altro cambiamento di punto di vista implicò il simbolo con “croce e corona”, che era stato stampato sulla copertina della Torre di Guardia dal numero del gennaio 1891. Infatti per anni molti studenti biblici portarono uno spillo di questa specie. Facendone la descrizione, C. W. Barber scrive: “In realtà era un distintivo, con un serto di foglie di alloro come orlo e dentro il serto era una corona con una croce che l’attraversava diagonalmente. Sembrava abbastanza attraente e a quel tempo era la nostra idea di ciò che significava prendere la nostra ‘croce’ e seguire Cristo Gesù per poter portare a suo tempo la corona della vittoria”.

      In quanto a portare lo “spillo con croce e corona”, Lily R. Parnell commenta: “Per il fratello Rutherford questo era babilonico e si doveva interrompere. Ci disse che quando andavamo alle case delle persone e cominciavamo a parlare, questa era in se stessa la testimonianza”. Conformemente, riflettendo sul congresso che gli studenti biblici tennero nel 1928 a Detroit, nel Michigan, il fratello Suiter scrive: “All’assemblea fu mostrato che i simboli della croce e della corona erano non solo non necessari, ma discutibili. Quindi eliminammo questo ornamento”. Circa tre anni dopo, a cominciare dal numero del 15 ottobre del 1931, La Torre di Guardia non ebbe più sulla prima pagina il simbolo della croce e della corona.

      Alcuni anni dopo il popolo di Geova apprese per la prima volta che Gesù Cristo non morì su una croce a T. Il 31 gennaio 1936 il fratello Rutherford presentò alla famiglia Betel di Brooklyn il nuovo libro (inglese) Ricchezza. A pagina 27, in parte esso diceva scritturalmente: “Gesù fu crocifisso non su una croce di legno come quella che mostrano molte immagini e illustrazioni, immagini che sono fatte e messe in mostra dagli uomini; Gesù fu crocifisso essendo il suo corpo inchiodato a un albero”.

      “VOI SIETE I MIEI TESTIMONI, DICE GEOVA”

      Il “martedì nero” 29 ottobre 1929 ci fu per il mondo una sorpresa. Il mercato dei titoli finanziari crollò. Nel Times di New York la notizia fu data con l’intestazione “I prezzi delle azioni cadono di 14.000.000.000 di dollari mentre l’intera nazione si precipita per disfarsene; i banchieri devono oggi sostenere il mercato”. Cominciò così la grande depressione che durò per tutti gli anni trenta. Tuttavia, in questo tempo di grave angustia economica Geova fornì al suo popolo ricchi provvedimenti spirituali. Ed egli li rese anche molto consapevoli del profondo significato delle parole: “Voi siete i miei testimoni, dice Geova, e io sono Dio”. — Isa. 43:12, AS.

      Al nome divino si dava crescente enfasi. Per esempio, considerate gli articoli principali che per diversi anni di seguito apparvero sui numeri del 1º gennaio de La Torre di Guardia. Essi furono: “Chi onorerà Geova?” (1926), “Geova e le sue opere” (1927), “Onorate il suo nome” (1928), “Loderò il mio Dio” (1929) e “Cantate a Geova” (1930).

      Nell’esaltare il nome di Geova, comunque, il congresso che il popolo di Dio tenne dal 24 al 30 luglio 1931 a Columbus, nell’Ohio, fu una pietra miliare. Fu incomparabile in quanto furono indetti congressi estesi ad altri 165 luoghi in tutta la terra. Ma questo non fu il fattore più importante. Ci fu qualche cosa di assai più significativo. Si collegava alle enigmatiche lettere “JW” stampate nel programma dell’assemblea e sulla prima pagina del giornale del congresso, Il Messaggero (inglese), e che si vedeva infatti in molti luoghi. “Quando ci avvicinammo al luogo dell’assemblea”, osserva Burnice A. Williams senior, “vedemmo dappertutto ‘JW’. Ma non sapendo che cosa volesse dire, tutti ci domandavamo: ‘Che vuol dire questo JW?’” La sorella Nelson, moglie di Herschel Nelson, ricorda: “Si facevano supposizioni su ciò che JW rappresentava: Just Wait, Just Watch [Aspettate un po’, Osservate un po’], e sul corretto significato . . .”

      Il significato di “JW” fu rivelato la domenica 26 luglio 1931 quando gli emozionati congressisti adottarono di cuore una risoluzione presentata da J. F. Rutherford e intitolata “Un nuovo nome”. In parte, essa diceva:

      “ORA PERCIÒ, affinché sia fatta conoscere la nostra vera posizione, e credendo che questo sia in armonia con la volontà di Dio, com’è espressa nella sua Parola, SI PRENDA LA seguente RISOLUZIONE, cioè:

      “CHE proviamo grande amore per il fratello Charles T. Russell, a causa della sua opera, e che lietamente riconosciamo che il Signore lo impiegò e grandemente benedisse il suo lavoro, tuttavia in armonia con la Parola di Dio non possiamo consentire d’esser chiamati col nome ‘Russelliani’; che la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati e l’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici e l’Associazione del Pulpito dei Popoli sono semplicemente nomi di enti legali i quali possediamo, controlliamo e impieghiamo come un gruppo di persone cristiane, per compiere la nostra opera in ubbidienza ai comandamenti di Dio, tuttavia nessuno di questi nomi ci si applica o ci si addice correttamente come gruppo di cristiani che seguiamo le orme del nostro Signore e Maestro, Cristo Gesù; che siamo studenti della Bibbia, ma, come corpo di cristiani costituiti in associazione, ci rifiutiamo di assumere o accettare il nome ‘Studenti Biblici’ o nomi simili come mezzo di identificazione della nostra corretta posizione dinanzi al Signore; ci rifiutiamo di portare o accettare il nome di qualsiasi uomo;

      “CHE, essendo stati comprati col prezioso sangue di Gesù Cristo nostro Signore e Redentore, giustificati e generati da Geova Dio e chiamati al suo regno, dichiariamo senza esitazione la nostra intera lealtà e devozione a Geova Dio e al suo regno; che siamo servitori di Geova Dio da lui incaricati di fare un’opera in suo nome, e, in ubbidienza al suo comandamento, di dare la testimonianza di Gesù Cristo e di far conoscere al popolo che Geova è il vero e Onnipotente Dio; perciò abbracciamo e prendiamo con gioia il nome che la bocca del Signore Dio ha proferito, e desideriamo esser conosciuti e chiamati col nome, cioè testimoni di Geova”.

      Ora fu ovvio. Quelle enigmatiche lettere “JW” significavano Jehovah’s Witnesses [testimoni di Geova]. “Non dimenticherò mai l’alto grido e l’applauso che fecero tremare quel luogo di adunanza quando l’informazione fu da ultimo resa nota”, dichiara Arthur A. Worsley. Herbert H. Boehk aggiunge: “In tutta la città di Columbus nelle vetrine dei negozi furono tolte le scritte ‘Benvenuta l’I.B.S.A. [Associazione Internazionale degli Studenti Biblici]’ e ora ve n’erano altre che dicevano: ‘Benvenuti, testimoni di Geova’”.

      Fu emozionante ricevere il nome di testimoni di Geova. Non solo quella risoluzione intitolata “Un nuovo nome” fu gioiosamente adottata dalle migliaia di unti seguaci di Cristo riuniti nell’assemblea di Columbus. In seguito le singole congregazioni adottarono la stessa risoluzione. I testimoni di Geova avevano un nome che nessun altro al mondo voleva. Ma i servitori di Dio ne erano profondamente grati. — Isa. 43:12.

      Quando aveva ottantotto anni, A. H. Macmillan assisté nella stessa città all’assemblea dei testimoni di Geova “Frutti dello spirito”. Lì, il 1º agosto 1964, il fratello Macmillan fece sul modo in cui quel nome era stato adottato questi interessanti commenti:

      “Fu mio privilegio essere qui a Columbus nel 1931 quando ricevemmo . . . il nuovo titolo o nome . . . Io fui tra i cinque che dovevano fare un commento su ciò che pensavamo dell’idea di accettare quel nome, e in breve dissi loro questo: Pensavo che era un splendida idea perché quel titolo diceva al mondo ciò che facevamo e qual era il nostro compito. Prima di ciò eravamo chiamati studenti biblici. Perché? Perché questo era ciò che eravamo. E poi quando altre nazioni cominciarono a studiare con noi, fummo chiamati Studenti Biblici Internazionali. Ma ora siamo testimoni per Geova Dio, e questo titolo qui dice al pubblico esattamente ciò che siamo e ciò che facciamo. . . .

      “Infatti, io credo che fu Dio Onnipotente a portare a questo, poiché il fratello Rutherford stesso mi disse che al tempo in cui faceva i preparativi per quel congresso una notte si svegliò e disse: ‘Per quale ragione al mondo ho suggerito un congresso internazionale quando non ho per loro nessuno speciale discorso o messaggio? Perché farli venire tutti qui?’ E allora cominciò a pensarci, e gli venne in mente Isaia 43. Alle due del mattino si alzò e alla sua scrivania stenografò uno schema del discorso che avrebbe pronunciato intorno al Regno, la speranza del mondo, e intorno al nuovo nome. E tutto ciò che fu da lui pronunciato allora era stato preparato quella notte, o quella mattina, alle due. E né allora né adesso c’è nella mia mente alcun dubbio che in questo lo guidò il Signore, e che questo è il nome che Geova vuole che portiamo e noi siamo felicissimi e lietissimi di averlo”.

      “IL REGNO, LA SPERANZA DEL MONDO”

      Durante il congresso di Columbus, la domenica 26 luglio 1931, a mezzogiorno, J. F. Rutherford cominciò il suo discorso pubblico altamente significativo “Il Regno, la speranza del mondo”. Sia la National Broadcasting Company che il Columbia Broadcasting System ci avevano negato l’uso dei loro mezzi radiofonici. Comunque, gli adoratori di Geova fecero un collegamento radiofonico per diffondere il messaggio da Columbus, e, in sintesi, l’American Telephone and Telegraph Company disse: “Questa particolare rete radiofonica è la più grande rete radiofonica singola che sia mai stata impiegata”. Il messaggio fu trasmesso da 163 radiostazioni di Stati Uniti, Canada, Cuba e Messico.

      Immediatamente dopo la conferenza radiofonica “Il Regno, la speranza del mondo”, e come parte di quella trasmissione, il fratello Rutherford lesse una risoluzione intitolata “Avvertimento da Geova ai governanti e al popolo”. Fra l’altro, essa dichiarava esplicitamente: “La speranza del mondo è il regno di Dio, e non c’è nessun’altra speranza”. Esortava le persone a schierarsi dalla parte del regno di Dio. Quando il fratello Rutherford invitò il suo uditorio, visibile e invisibile, ad adottare la risoluzione, i congressisti si alzarono in massa e gridarono “Sì”. Da ogni parte della terra giunsero telegrammi che mostravano come molti dell’uditorio radiofonico similmente si alzarono e approvarono la risoluzione.

      I capi del mondo, compreso il clero, avrebbero ricevuto le informazioni della conferenza “Il Regno, la speranza del mondo” tenuta dal fratello Rutherford al congresso, e sarebbero stati in grado di conoscere il contenuto della risoluzione “Avvertimento da Geova”. Per giunta, dovevano essere informati che i veri servitori di Dio avevano adottato la risoluzione intitolata “Un nuovo nome” e che da allora in poi sarebbero stati conosciuti come “testimoni di Geova”. La distribuzione dell’opuscolo Il Regno, la speranza del mondo rese possibile tutto questo. Oltre a visitare il pubblico in genere, i testimoni di Geova visitarono gli ecclesiastici, i politicanti, i finanzieri e i militari, distribuendo questa pubblicazione. In due mesi e mezzo se ne divulgarono oltre cinque milioni di copie e l’opera con l’opuscolo non era stata ancora tutta completata.

      Riflettendo sulla campagna con quell’opuscolo, Fred Anderson scrive: “Visitai il vescovo di La Crosse. Egli mi invitò molto cordialmente a entrare nel salotto. Quindi gli dissi perché ero venuto. Gli presentai l’opuscolo. Lo guardò e non disse nulla. Io lo ringraziai e andai via. Egli si infuriò. Mentre attraversavo la soglia della porta, lo gettò verso di me. Cadde per terra. Lo raccolse e lo gettò di nuovo proprio mentre chiudevo la porta del divisorio. La porta si chiuse proprio sull’opuscolo. Spero solo che lo leggesse, poiché non poté disfarsene”. La sorella C. E. Bartow ci narra: “Un ministro, quando si rese conto di ciò che gli avevo dato, mi strillò dicendo: ‘Piccola ignorante! Vieni qui a parlare a me che sono teologo da otto anni!’ Come fui felice di servire il vero Dio!”

      IMPIEGARONO IL BARATTO

      Durante gli anni trenta la depressione portò grandi difficoltà. Le fabbriche chiudevano i battenti. Nel 1932 oltre 10.000.000 di abitanti degli Stati Uniti erano senza lavoro. Agricoltori, cittadini, la popolazione in genere, sentirono l’effetto della grande depressione.

      Il denaro era scarso, ma quelli di cuore onesto avevano bisogno del gioioso messaggio della verità scritturale. Se le persone non potevano dare la contribuzione per la letteratura biblica, i testimoni di Geova spesso la lasciavano loro gratuitamente. Ma questo non si poteva fare sempre. Qual era un’alternativa? Margaret M. Bridgett ricorda: “Barattavamo con prodotti come uova, burro, frutta fresca e in scatola, polli, melassa di acero; e io barattai con lavori di cucito come federe di imbottita, federe di cuscino, merletti e tappeti fatti in casa. A volte potevo barattare alcune di queste cose per l’affitto della mia stanza. . . . [Anni dopo] assistei a un conferimento dei diplomi [della scuola missionaria] di Galaad e lì c’era una sorella che aveva preso da me una serie di libri barattata con federe di imbottita. Ella ricevette la verità e fece quindi la pioniera [predicatrice in servizio continuo] e suo figlio si interessò”.

      Arden Pate e John C. Booth ricordano che nel bagagliaio delle loro auto tenevano una piccola stia così che ci potevano portare i polli che barattavano con le pubblicazioni che collocavano presso le persone prive di denaro. Naturalmente, non sempre era facile barattare le pubblicazioni con i polli. Lula Glover scrive: “Percorremmo gran parte del territorio di Alabama, Georgia, Florida, Carolina del Nord e del Sud, e parte del Tennessee e del Mississippi. Potete vedere la sorella Green e me correre dietro ai polli in quelle grandi aie di poderi?”

      Le pubblicazioni non si barattavano con prodotti e altre cose per ragioni egoistiche. Le persone avevano bisogno della buona notizia e questo era il modo di riceverla in forma stampata. “Ringraziavamo sempre Geova perché ci sosteneva”, dice Maxwell L. Lewis, “e avevamo sempre ciò che ci occorreva in quanto a cibo, alloggio e vestiario”.

      CAMPAGNE DELLE DIVISIONI

      Questa fu anche un’èra di considerevole opposizione all’opera di predicazione del Regno. Nel 1928 il popolo di Geova testimoniava la domenica di casa in casa, e sorse l’immediata opposizione. Mentre negli anni trenta gli arresti aumentavano di numero, i testimoni di Geova erano falsamente accusati di cose come vendere senza licenza, disturbare la pace e violare le leggi sul riposo domenicale. La Società Torre di Guardia istituì un reparto legale per dare consigli, e per aiutare i proclamatori del Regno a difendersi in tribunale pubblicò una “Norma di procedura”. Quando le decisioni erano avverse si faceva appello.

      Ma si faceva anche qualche altra cosa. Nel 1933 negli Stati Uniti 12.600 Testimoni si offrirono volontari per compiere speciali missioni con breve preavviso, andando a predicare in zone di opposizione civica. Furono organizzati in settantotto divisioni, essendo ciascuna divisione provveduta di un certo numero di auto con cinque lavoratori per auto, e si inviavano da 10 a 200 auto in un luogo dove c’erano difficoltà. Quando erano arrestati alcuni cristiani nel servizio di campo, questo era comunicato alla Società. Si rivolgeva un invito e la domenica dopo tutti i gruppi di auto di una divisione si riunivano in un luogo di raduno prestabilito, in genere in campagna, ricevevano istruzioni e assegnazioni di territorio e quindi “assediavano” la città come “locuste”, dando testimonianza all’intera comunità, a volte solo in trenta o sessanta minuti. (Riv. 9:7-9) Nel frattempo un comitato di fratelli visitava la polizia e le dava un elenco di tutti i Testimoni che predicavano lì quel giorno. Qualsiasi proclamatore del Regno arrestato durante la campagna doveva chiamare un certo numero telefonico appena arrivato al comando di polizia. Erano disponibili avvocati con il denaro della cauzione per farlo rilasciare.

      Una campagna fu dapprima iniziata inviando sul territorio dieci auto di Testimoni, secondo Burnice E. Williams, Sr., che continua: “Dopo un po’ quelli che andarono nel territorio telefonarono dicendo che erano stati arrestati. Quindi furono mandate altre dieci auto finché il carcere fu pieno. Poi, dopo che il carcere fu pieno, noi arrivammo a sciami. Vedete, non avevano più posto per rinchiuderci. . . . dopo aver visto che eravamo decisi a lavorare il territorio, semplicemente si arresero così che potemmo andarvi e lavorarlo quando volevamo. Vincevamo sempre”.

      Nicholas Kovalak, Jr., dice che i Testimoni si attendevano d’essere arrestati. “Quando la polizia ci arrestava e prendeva i nostri ‘oggetti di valore’, ogni Testimone aveva uno spazzolino da denti!” ricorda. “Il poliziotto domandava: ‘Perché tutti hanno uno spazzolino da denti?’ Tutti dicevamo: ‘Ci attendevamo d’essere arrestati e messi in prigione, perciò siamo venuti preparati!’ Essi alzavano le mani e dicevano: ‘A che serve?’ Sapevano di non poter intimidire i Testimoni o fermare la loro predicazione”.

      Sebbene siano passati decenni da che si fecero quelle campagne dal 1933 al 1935, esse sono rammentate con piacere da quelli che vi presero parte. “In realtà”, dice John Dulchinos, “quelli furono anni emozionanti e i loro ricordi sono preziosi. Lo spirito di Geova ci rendeva intrepidi”.

      BATTAGLIA RADIOFONICA

      Nonostante la crescente opposizione, all’inizio degli anni trenta i testimoni di Geova dichiaravano intrepidamente il messaggio del Regno di casa in casa. Ma la buona notizia penetrò anche in milioni di case per mezzo della radio, con grande costernazione del clero. Internazionalmente, la Società Torre di Guardia impiegava allora 408 radiostazioni. Nella primavera del 1933 i cattolici degli Stati Uniti lanciarono una campagna nazionale diretta da cardinali, vescovi e sacerdoti. Il suo obiettivo? “Escludere Rutherford dai programmi radiofonici”.

      Papa Pio XI proclamò il 1933 “anno santo”. Il 23 aprile 1933 il fratello Rutherford trasmise attraverso cinquantacinque radiostazioni la storica conferenza “Effetto dell’anno santo sulla pace e sulla prosperità”. In essa le vane speranze presentate al popolo dalla gerarchia cattolica romana erano bollate come una falsificazione della pace e sicurezza promessa per mezzo del regno di Dio. La stessa conferenza fu programmata per ritrasmetterla da 158 stazioni il 25 giugno 1933. In preparazione per quella radiodiffusione furono distribuiti di casa in casa cinque milioni di foglietti d’invito. La reazione della gerarchia fu accanita e intensa. L’intimidazione cattolica aumentò, e alcuni direttori di radiostazioni si rifiutarono di trasmettere ulteriormente i programmi della Torre di Guardia.

      Verso la fine del 1933 e l’inizio del 1934 il popolo di Geova fece circolare in tutta la nazione una petizione che protestava contro queste azioni dei cattolici. Indirizzata al Congresso, essa portava infine la firma di 2.416.141 persone. Il 4 ottobre 1934 J. F. Rutherford comparve dinanzi alla Commissione Federale delle Comunicazioni. Egli citò particolari casi e statistiche che mostravano come la pressione cattolica aveva seriamente danneggiato la libertà di adorazione dei testimoni di Geova e l’impiego della radio nell’interesse del pubblico. Nonostante i fatti, dopo aver ricevuto la testimonianza, la Commissione Federale delle Comunicazioni fece poco. Pertanto i servitori di Geova fecero circolare negli Stati Uniti un’altra petizione. Pure indirizzata al Congresso, fu presentata nel gennaio del 1935 con 2.284.128 firme. La seconda petizione rimase inascoltata. I successivi sviluppi portarono infine alla diffusione di una terza petizione nazionale. I suoi 2.630.000 firmatari protestavano contro le azioni di intimidazione e boicottaggio e chiedevano un dibattito pubblico fra un alto rappresentante della Chiesa Cattolica Romana e il giudice Rutherford. Lavorando con questa petizione, Leonard U. Brown, Sr., dice che trovò molti cattolici che si dichiararono felici di udire questo dibattito”. La petizione fu presentata alla Commissione Federale delle Comunicazioni in 2 novembre 1936, ma essa pure rimase inascoltata.

      Benché nessun ecclesiastico cattolico volesse dibattere con Rutherford, nel 1937 la Società pubblicò l’opuscolo intitolato “Scoperti”. Esso presentava le basilari dottrine della Bibbia, in particolar modo a confutazione dei falsi insegnamenti cattolici. Mentre il padrone di casa seguiva con la pubblicazione, un Testimone faceva ascoltare con un fonografo portatile la serie di dischi “Smascherati” incisi dal fratello Rutherford. Con l’ausilio dell’opuscolo di domande Studio modello N. 1 si poteva tenere uno studio biblico. Riguardo a ciò, Melvin P. Sargent scrive: “Fui invitato a portare questa serie nella casa di un uomo ed egli invitò agli studi tre altre coppie di suoi parenti. Ci vollero diverse settimane per considerare questo e altri soggetti, come ‘Religione e cristianesimo’. Delle otto persone che assisterono, sei fecero la loro dedicazione a Geova”.

      Dopo il 31 ottobre 1937 il popolo di Geova si ritrasse volontariamente dalle radiodiffusioni commerciali. In successive occasioni il presidente della Società pronunciò conferenze pubbliche a una rete di radiostazioni, e, naturalmente, la WBBR continuò a funzionare alla gloria di Dio. Ma dalla fine del 1937 in poi fino agli anni quaranta si fece accresciuto uso del fonografo portatile e delle incisioni di discorsi biblici per portare il messaggio del Regno alle case di milioni di persone.

      CHI FORMA LA “GRANDE MOLTITUDINE”?

      Tra i testimoni di Geova questa era stata per anni una scottante domanda. Per molto tempo essi avevano considerato la “grande moltitudine” (“grande folla”, NM) come una classe spirituale secondaria che si sarebbe associata in cielo agli unti 144.000 come damigelle d’onore o “compagne” di questa Sposa di Cristo. (Sal. 45:14, 15; Riv. 7:4-15; 21:2, 9) Oltre a ciò, sin dal 1923 le “pecore” della parabola di Gesù della pecore e dei capri furono identificate come un’attuale classe terrestre che sarebbe sopravvissuta ad Armaghedon entrando nel promesso nuovo ordine di Dio. (Matt. 25:31-46; Riv. 16:14, 16) Il volume del 1931 Rivendicazione (Libro I) identificava le persone segnate sulla fronte per la preservazione (Ezec., cap. 9) come le “pecore” della parabola di Gesù. Nel 1932 si concluse che questa attuale classe delle “pecore” era stata prefigurata da Gionadab, compagno di Ieu. Solo nel 1934 fu reso chiaro che questi “Gionadab” con speranze terrestri si sarebbero dovuti “consacrare”, o entrare in una dedicata relazione con Geova, ed essere battezzati. Ma l’identità della “grande moltitudine” a cui fa riferimento il capitolo 7 di Rivelazione era ancora compresa come in precedenza.

      Le incertezze sulla “grande moltitudine” furono eliminate quando il fratello Rutherford considerò questo soggetto durante l’assemblea che i testimoni di Geova tennero dal 30 maggio al 3 giugno a Washington, nel Distretto di Columbia. In quel discorso fu scritturalmente mostrato che la “grande moltitudine” era sinonimo delle “altre pecore” del tempo della fine. Webster L. Roe ricorda che in un momento culminante J. F. Rutherford chiese: “Tutti quelli che hanno la speranza di vivere per sempre sulla terra sono pregati di alzarsi in piedi”. Secondo il fratello Roe, “si alzò più di una metà dell’uditorio”, e l’oratore allora disse: “GUARDATE! LA GRANDE MOLTITUDINE!” “In principio ci fu un silenzio”, ricorda Mildred H. Cobb, “quindi una gioiosa acclamazione e l’applauso fu lungo e scrosciante”.

      Presto il congresso terminò, ma aveva dato inizio a qualche cosa, a una ricerca. “Con entusiasmo crescente e rinnovata spiritualità tornammo ai nostri territori per cercare quelle persone simili a pecore che dovevano ancora essere radunate”, dice Sadie Carpenter.

      Dopo il congresso del 1935 alcuni che all’osservanza del Pasto Serale del Signore prendevano precedentemente il pane e il vino emblematici smisero di prendervi parte. Perché? Non a causa di infedeltà, ma perché ora comprendevano che le loro speranze erano terrestri, non celesti. E mentre negli anni precedenti le pubblicazioni della Società erano state preparate primariamente per gli unti seguaci di Gesù, dal 1935 in poi La Torre di Guardia e altre pubblicazioni cristiane provvidero cibo spirituale per il beneficio sia della classe degli unti che dei loro compagni che avevano prospettive terrestri.

      FATE RISUONARE LA VERITÀ!

      Durante gli anni trenta, nella loro ricerca di quelli simili a pecore, i proclamatori del Regno usarono apparecchi fonografici. Henry Cantwell ce ne parla, dicendo: “Nel 1933, mentre la Società cominciava ad espandere l’opera di predicazione, furono prese disposizioni per presentare incisioni delle conferenze del fratello J. F. Rutherford in tutte le parti del paese. Per far questo la Società produsse quelli che erano chiamati apparati fonoriproduttori. Questi erano grandi grammofoni a molla con un fonorivelatore elettrico, un amplificatore e un altoparlante azionati da batterie. . . . Avevamo una varietà di queste registrazioni. Alcune erano in se stesse complete; altre richiedevano due o quattro dischi per completare una conferenza. Avevamo dunque discorsi di 15 minuti, di 30 minuti e di un’ora. In questo modo potevamo tenere adunanze pubbliche nei diversi territori che lavoravamo”.

      Spiegando ulteriormente quest’opera, Julia Wilcox scrive: “Prima trovavamo una casa, o a volte un edificio pubblico, un vecchio fienile o anche una chiesa, in cui potevamo far ascoltare un discorso di un’ora. La maggior parte del giorno si trascorreva poi andando di casa in casa ad annunciare il discorso, disponendo di tornare a prendere quelli che non avevano nessun mezzo di trasporto”.

      Durante una serie di dodici adunanze con registrazioni, lo stesso territorio fu percorso tre volte con la letteratura biblica e quattro volte con gli annunci. Manifesti nelle vetrine dei negozi e scritte sulle auto dei Testimoni pure annunciavano le adunanze. Si ottenevano eccellenti risultati e molti si riunivano in studi permanenti e perfino partecipavano all’opera di predicazione.

      “La Società usò centinaia di questi dischi a 33 giri e 1/3 per trasmettere il messaggio del Regno”, narra Ralph H. Leffler, che inoltre osserva: “Molti furono usati dalle auto e dagli autocarri acustici. . . . Le parole ‘Messaggio del Regno’ si vedevano ai lati di molte trombe e, naturalmente, questo era il tema. Su e giù per le vie e in aperta campagna si udiva il messaggio. . . . A volte fermavamo l’auto acustica in cima a una collina che dominava una cittadina nella valle sottostante e quando la serata era calma il suono si poteva udire a chilometri di distanza”.

      Esprimendo i suoi ricordi, Henry A. Cantwell dichiara: “Noi andavamo nella zona, suonavamo alcuni dischi di musica per attirare l’attenzione, facevamo un breve annuncio al microfono e poi facevamo sentire uno dei discorsi. Annunciavamo poi che qualcuno sarebbe venuto alle loro porte per presentare ulteriori informazioni a quelli che lo desideravano”. C’erano anche battelli acustici, e il modo di usarli era simile.

      Il servizio acustico reso dai testimoni di Geova non era comunque senza i suoi oppositori. Per esempio, Lennart Johnson scrive:

      “In una località dei sobborghi dell’11ª Strada a sud di Rockford [nell’Illinois] a una persona non piacque l’opera con l’auto acustica né il messaggio del Regno. Sopraffatta da incontrollabile emozione, questa donna si mise con la sua auto accanto all’auto acustica e, come per sovrastare le parole dell’oratore, suonò a tutto volume la tromba della sua auto per tre o quattro minuti. L’unico risultato fu che la sua batteria si scaricò, com’era mostrato dal fatto che il suono del claxon diveniva sempre più debole”.

      D’altra parte, alcune esperienze avute con l’auto acustica furono di carattere umoristico. “In principio alcuni si spaventavano”, osserva Julia Wilcox, aggiungendo: “Potevano essere a lavorare in aperta campagna molto lontano dall’auto acustica, e dicevano che era come una voce venuta dal cielo che parlava di Dio. Perfino udimmo che alcune famiglie lasciarono il lavoro del podere e tornarono a casa pensando che fosse giunto il giorno del giudizio”.

      CARICATE IL FONOGRAFO!

      Per anni il fonografo portatile ebbe una parte importante nella predicazione del Regno. Significativo per lo sviluppo di quest’opera fu il congresso generale che i testimoni di Geova tennero dal 15 al 20 settembre 1937 a Columbus, nell’Ohio. Elwood Lunstrum ci fa su quella riunione questo commento:

      “A quell’assemblea si fece vedere come compiere l’opera usando alle porte il fonografo portatile. In precedenza portavamo già con noi il fonografo nel servizio, ma l’avevamo usato solo quando eravamo invitati a entrare. . . .

      “Al congresso di Columbus fu prestabilita un’organizzazione di ‘pionieri speciali’ per promuovere l’uso del fonografo alle porte e la successiva opera con le persone interessate (allora chiamata per la prima volta ‘visite ulteriori’) e gli studi biblici secondo una disposizione chiamata ‘studio modello’”.

      Subito dopo quell’assemblea circa 200 pionieri specialmente scelti in tutti gli Stati Uniti furono mandati in grandi città dove erano già congregazioni del popolo di Dio. Muniti di fonografo portatile, questi proclamatori in servizio continuo si misero all’opera. Subito i testimoni di Geova in genere si abituarono al fonografo e in soli due anni si dovettero fabbricare a Brooklyn, nello stabilimento della Società, più di 20.000 fonografi. Anche allora, la richiesta superò la fornitura mentre migliaia di proclamatori del Regno usavano il fonografo per far risuonare a tutti la verità!

      Con l’andar del tempo i fonografi impiegati dagli stessi proclamatori del Regno subirono cambiamenti. Verso il 1934 c’era un modello forte e utilitario con motore a molla e spazio per portare diversi dischi. Con 6 dischi pesava nove chili e mezzo. I proclamatori vi facevano un buon esercizio fisico. Circa due anni dopo la Società ne ebbe uno più leggero. Al congresso del 1940 fu quindi presentato un nuovo fonografo di tipo verticale. Progettato e costruito dai fratelli nella sede principale della Società, il fonografo funzionava in posizione eretta. Aveva perfino il posto per mettervi le pubblicazioni e forse una piccola colazione. Questo modello facilitò grandemente l’opera di predicazione di casa in casa.

      Ora immagina di essere nel servizio di campo come proclamatore del Regno circa tre decenni fa. “Quando il padrone di casa apriva la porta, dicevamo: ‘Ho per lei un messaggio’. Si abbassava la puntina e usciva la voce tonante del fratello Rutherford”, ricorda L. E. Reusch. “Alla fine del messaggio”, osserva Angelo C. Manera junior, “l’oratore menzionava il libro che presentavamo e quanto costava. Quindi offrivamo il libro e se c’era interesse lo collocavamo”. “Non eravamo mai sgarbati”, commenta George L. McKee, “ma eravamo sicuri che tutti avevano bisogno di udire la buona notizia del Regno”.

      L’opera col fonografo non si compiva senza opposizione. Ernest Jansma ci racconta: “Ci furono casi nei quali ad alcuni fu letteralmente e malvagiamente sfasciato il fonografo sotto i loro occhi. Quello di altri fu spietatamente gettato via fuori della veranda. Nel Middle West un fratello stette accanto a un contadino adirato che con un fucile da caccia sparava al suo apparecchio fino a farglielo scomparire, e udì poi fischiare le pallottole sopra la sua auto mentre abbandonava la scena. In quei giorni erano cattivi e religiosamente fanatici”. Amelia ed Elizabeth Losch narrano che in un’occasione facevano sentire il disco “Nemici” a una folla sulla veranda di una certa casa. Quando il discorso finì, una donna prese il disco dall’apparecchio e lo ruppe, dicendo: “Non potete parlare in questo modo del mio papa!”

      Nonostante l’opposizione, l’opera col fonografo continuò. Negli anni quaranta, si fece sempre meno uso di questo strumento nel servizio di campo. Dopo il 1944 questa campagna di predicazione col fonografo che era durata un decennio cominciò a essere sostituita dalla testimonianza orale alle porte.

      Fra gli strumenti impiegati negli anni passati per dare testimonianza ci fu la cartolina di testimonianza introdotta nel 1933 e usata per buona parte degli anni quaranta. John ed Helen Groh spiegano: “I proclamatori della buona notizia non erano così numerosi come lo sono oggi e non erano così bene addestrati. Per avere nella nostra opera un ausilio e percorrere meglio il territorio, usavamo quella che era nota come cartolina di testimonianza. Si trattava di brevi sermoni stampati che le persone erano invitate a leggere. Se si rifiutavano di leggerla, o si annoiavano perché non avevano gli occhiali a portata di mano, dicevamo loro il contenuto della cartolina.

      UN ALTRO MODO DI ANNUNCIARE IL REGNO

      Un’opera significativa che portò il popolo di Geova all’attenzione del pubblico, mentre annunciava il Re e il Regno, ebbe inizio a un congresso che si tenne nel 1936 a Newark, nel New Jersey. Fu ulteriormente sviluppata nel 1938 in occasione di un’assemblea tenuta a Londra, in Inghilterra. Anni dopo, fu data a quest’opera la dignità che meritava chiamandola marcia d’informazione. Ripensando al congresso di Newark del 1936, Rosa May Dreyer osserva: “Per annunciare il discorso pubblico si impiegavano uomini sandwich con cartelli pubblicitari che venivano appesi alle spalle, uno davanti e uno dietro. [Si chiamavano “sandwich” perché il proclamatore si trovava fra i due cartelloni]. Si distribuivano anche biglietti d’invito”.

      Durante il congresso di Londra del 1938, per suggerimento di J. F. Rutherford, alcuni nelle marce d’informazione innalzavano su bastoni cartelli contenenti pensieri molto stimolanti. In parte, A. D. Schroeder (che allora aveva la sorveglianza della filiale in Inghilterra) ci narra:

      “. . . La sera successiva il fratello Knorr e io conducemmo la prima spettacolare sfilata che divenne lunga nove chilometri e mezzo, con quasi mille fratelli che marciavano attraverso il centro commerciale di Londra. Uno sì uno no di quelli che partecipavano alla marcia portavano il cartello ‘Affrontate i fatti’ [che annunciava il discorso pubblico che sarebbe stato pronunciato nella Royal Albert Hall], mentre i successivi portavano la scritta ‘LA RELIGIONE È UN LACCIO E UNA TRUFFA’. Oh, quale spettacolo ci fu quella sera!

      “La mattina dopo il fratello Rutherford mi chiamò nel suo ufficio per fare un rapporto di ciò che era accaduto. Riferii che aveva suscitato molta attenzione, che molti ci avevano gridato: ‘Comunisti’. Quindi rifletté per alcuni minuti, scribacchiando con la sua penna. Staccò e mi porse un altro foglio di carta, su cui era scritto: ‘SERVITE DIO E CRISTO IL RE’. Mi chiese se pensavo che mettendo una tale espressione su un terzo cartello non avremmo neutralizzato quella reazione ostile della sera prima. Dissi: ‘Sì’. Egli ordinò dunque di stampare questa espressione e di usarla due sere dopo per la successiva sfilata. Facemmo questo con eccellenti risultati. Conformemente, in questo modo prima dell’assemblea, che si tenne dal 9 all’11 settembre, facemmo diverse rimarchevoli sfilate con i tre cartelli alternati. Siccome il governo britannico ci aveva negato per anni l’uso della radio per i nostri programmi e per i nostri annunci istruttivi, questo metodo delle sfilate risultò efficacissimo per avvertire il pubblico”.

      Per Gladys Bolton, le marce d’informazione furono “l’opera più difficile di tutte”. Ella inoltre dice: “Ciascun cartello aveva una scritta diversa, ma quella che risalta nella mia mente è ‘La religione è un laccio e una truffa’! Oh, come piaceva al clero!” Circa il cartello “La religione è un laccio e una truffa”, Ursula Serenco osserva: “Questo era il tempo in cui non facevamo la distinzione fra ‘religione vera’ e ‘religione falsa’; tutta la religione nel suo insieme era cattiva. La vera la chiamavamo ‘adorazione’, mentre la falsa era ‘religione’”.

      A volte c’era aperta ostilità alle marce d’informazione. “In alcune città come Pittston [in Pennsylvania] non fummo accolti in modo ospitale”, dice John H. Sovyrda. “Molti ci sputavano addosso, ci dicevano ogni sorta di parolacce e ci chiamavano comunisti. Ci lanciavano contro oggetti, e alcuni ci colpivano perfino coi pugni”.

      Perché, allora, i testimoni di Geova facevano queste marce d’informazione? “Per lo più perché ritenevamo importante far conoscere al popolo i fatti riguardo alla falsa adorazione e all’opposizione manifestata contro la nostra opera cristiana”, osserva Charles C. Eberle. Angelo C. Manera junior commenta: “Consideravamo ogni nuovo aspetto del servizio che ci veniva indicato di compiere come un altro modo di servire Geova, un altro modo di provargli la nostra lealtà, come un’altra prova della nostra integrità, ed eravamo ansiosi di mostrarci volenterosi di servirlo in qualsiasi modo chiedesse”.

      Grant Suiter ci rammenta che dopo l’ottobre 1939 si smisero le marce d’informazione in seguito a un annuncio ne La Torre di Guardia, ma aggiunge: “Questo insolito ed efficace mezzo di richiamare l’attenzione di molte persone sul ministero dei testimoni di Geova fu unico nel suo tempo. Sia il suo termine che il suo uso mostrano che Geova dirige l’opera. In questa tarda data [gli anni settanta] si compiono dimostrazioni pubbliche di ogni specie, ma noi non vi partecipiamo in nessun modo, né alcuna cosa che facciamo può confondersi con tali dimostrazioni”.

      DIVULGATA LA “VERA SAPIENZA” PER MEZZO DELLE RIVISTE

      I proclamatori del Regno avevano eccellenti opportunità di contribuire al radunamento della “grande folla” e alla divulgazione della vera sapienza offrendo nella loro predicazione di casa in casa abbonamenti a La Torre di Guardia e a Consolazione. Durante la prima campagna di abbonamenti a Consolazione, in aprile, maggio e giugno 1938, si ottennero negli Stati Uniti 73.006 nuovi abbonamenti. La prima campagna annuale di abbonamenti a La Torre di Guardia ebbe luogo dal gennaio al maggio 1939, allorché nei soli Stati Uniti i testimoni di Geova ottennero oltre 93.000 nuovi abbonamenti.

      Ma La Torre di Guardia e Consolazione dovevano ancora imporsi all’attenzione del pubblico in modo speciale. “La vera sapienza” avrebbe virtualmente ‘gridato forte nelle strade’. (Prov. 1:20) Come? Per mezzo dell’opera delle riviste nelle vie, che cominciò nel febbraio 1940. Svolgendo questa attività, i servitori di Geova si posero agli angoli delle vie frequentate, portando a tracolla apposite borse su cui erano scritti il titolo di questi due periodici e la contribuzione suggerita, cinque centesimi la copia. Tenendo in alto Consolazione, il proclamatore del Regno diceva ad alta voce: “Pubblica i fatti che nessun’altra rivista osa stampare”. Altre espressioni includevano: “Smaschera la truffa religiosa” e “La Torre di Guardia spiega il governo teocratico”. I proclamatori erano sollecitati ad essere moderati nelle espressioni e a mantenere una condotta dignitosa nelle vie. È inutile dire che i passanti erano attratti e molti reagivano favorevolmente.

      Vorreste sapere come venne l’idea di fare l’opera con le riviste nelle vie? S. E. Johnston ricorda che nel 1939 la Società scrisse a tutti i servitori di zona (precursori degli odierni sorveglianti di circoscrizione) chiedendo loro di provare diversi modi di mettere La Torre di Guardia e Consolazione nelle mani delle persone. Il fratello Johnston pensò ai ragazzi che facevano gli strilloni dei giornali con borse a tracolla. “Perché non provare qualche cosa del genere?” ragionò. Dave ed Emma Reusch acconsentirono di fare borse per le riviste e la loro figlia, Vera Coates, vi stampava in serigrafia a colori le scritte “La Torre di Guardia da una parte e Consolazione dall’altra”. Quando il fratello Johnston visitò la piccola congregazione di Concord, in California, un gruppo fece con lui testimonianza nelle vie. Egli scrive: “La settimana seguente i Reusch ci fecero altre borse per le riviste, e questa volta facemmo la prova nelle vie dei negozi di Oakland. Alcuni fratelli in principio erano un po’ timidi, ma l’opera nelle vie prese piede e cominciammo a ricevere da altri gruppi [congregazioni] ordinazioni di borse per le riviste. A questo punto feci il mio rapporto alla Società mandando un campione di borsa . . . La Società mi scrisse ringraziando me e tutti noi per l’esperimento e dicendo che presto avrebbero fatto l’annuncio nell’Informatore. L’annuncio fu fatto”.

      La Società prese disposizioni per provvedere borse per le riviste. Nicholas Kovalak, Jr., ci narra: “I proclamatori della congregazione di Passaic, nel New Jersey, ebbero il privilegio di fare le borse per le riviste per conto della Società. Noi tagliavamo la stoffa e cucivamo le borse per le riviste. Il sabato e la domenica tutti quelli che erano capaci e si offrivano volontari si riunivano nella fabbrica di pantaloni del fratello Frank Catanzaro e avevano il privilegio di cucire le borse per le riviste per i nostri fratelli in tutto il paese. . . . la Società faceva la stampa. Così ogni volta che vedevamo una borsa per le riviste pensavamo di avere avuto una piccola parte nell’annuncio del regno di Geova”.

      Che cosa accadeva nel febbraio del 1940 quando ci si presentava per la prima volta all’angolo di una via con La Torre di Guardia e Consolazione? Peter D’Mura risponde: “Come ricordo bene il 1º febbraio 1940! . . . In che modo saremmo stati accolti? Quale sarebbe stata la reazione dei nostri vicini e concittadini? Eravamo emozionati. Lo avremmo fatto per due ore. . . . Ci sorprendemmo! Mentre a voce alta pronunciavamo le appropriate espressioni e ci avvicinavamo alle persone, avemmo successo. Ciascuno di noi collocò molte riviste”.

      Ricordando la reazione del pubblico, Grace A. Estep dichiara: “In principio ci fu una specie di sorpreso stupore misto a divertimento e talvolta a ira, e poi una gran quantità di imbarazzo mentre le persone si affrettavano da un lato all’altro della strada nello sforzo di schivare i vicini ai quali non volevano parlare e che tuttavia si vergognavano di ignorare. Comunque, dopo le prime settimane ci rinunciarono e facevano finta di essere assorti in conversazione o a guardare le vetrine dei negozi mentre passavano sotto le forche caudine delle due file di proclamatori nella via”.

      In quei primi giorni mentre i servitori di Geova facevano l’opera con le riviste nelle vie scoppiava a volte la violenza delle turbe. Per esempio, H. S. Robbins ricorda una turba adirata che assalì lui e altri proclamatori del Regno mentre alcuni anni fa facevano l’opera con le riviste nelle vie di San Antonio, nel Texas. Accadde che i Testimoni non furono feriti, tuttavia ad essere arrestati furono loro, non gli assalitori. Il fratello Robbins aggiunge:

      “Quando fummo rilasciati tornammo nella Sala del Regno per riorganizzarci e vedere ciò che potevamo fare in seguito. . . . Ci organizzammo e ritornammo a fare proprio lo stesso lavoro.

      “Quando fummo tornati in città c’era un’‘edizione straordinaria’ e gli strilloni gridavano: ‘I testimoni di Geova sono cacciati dalla città’, e noi eravamo proprio lì di nuovo nelle vie. . . . Per certo non eravamo stati cacciati fuori della città e non ce ne saremmo andati”.

      “ANZIANI ELETTIVI”

      Nelle Scritture i servitori di Dio sono assomigliati a pecore che hanno Geova quale loro Pastore celeste. (Sal. 28:8, 9; 80:1; Ezec. 34:11-16) Oltre alla sua tenera cura, hanno l’aiuto e la guida del Pastore eccellente, Gesù Cristo, e anche l’assistenza di altri pastori entro la congregazione cristiana. (Matt. 25:31-46; Luca 12:32; Giov. 10:14-16; 1 Piet. 5:1-4) Dal decennio successivo al 1870 fino al 1932 gli uomini che di fra il popolo di Dio erano eletti nella congregazione all’incarico di anziani sorvegliavano gli studi biblici e le conferenze della congregazione. Gli uomini che nella congregazione erano eletti all’incarico di diaconi li assistevano. Secondo C. W. Barber, gli anziani “prendevano la direttiva nelle cose spirituali, conducevano le adunanze, pronunciavano discorsi e avevano la sorveglianza generale”, mentre i diaconi “erano impiegati come uscieri, avevano cura della disposizione dei posti e aiutavano in questioni di ordine materiale”.

      Anziani e diaconi erano eletti ogni anno nella congregazione per alzata di mano dalle persone associate a ciascuna congregazione. “In quanto alla votazione”, spiega Herbert H. Abbott, “allora si pensava che in Atti 14:23 la parola greca resa ‘ordinati’ [Versione del Re Giacomo; ‘costituiti’, Traduzione del Nuovo Mondo] si riferisse all’alzata di mano e significasse dare il voto in quelle elezioni dei conduttori delle classi. [Si veda Atti 14:23, Rotherham]. Allora non sapevamo che era stata usata nel senso di nominare o designare dagli apostoli o dal corpo direttivo”.

      “Che cosa determinava il grado spirituale di quelli che erano eletti per la sorveglianza della congregazione?” chiede Henry A. Rheb. In parte, egli risponde: “Ecco, prima di tutto, non si sceglieva nessun novizio, e questo era per certo scritturale. Prima dell’adunanza amministrativa si leggevano in I Timoteo 3:1-13 e in Tito 1:5-9 i requisiti per l’incarico”. “Quando l’elenco dei candidati era completato”, dice Edith R. Brenisen, “eravamo premurosamente ammoniti di considerare attentamente e in preghiera, alla luce della Bibbia, i requisiti e le capacità di ciascun candidato scelto, chiedendo la guida dello spirito santo nel prendere le nostre decisioni. . . . al tempo fissato ci radunavamo di nuovo per eleggere quelli che erano stati proposti”.

      In alcuni luoghi durante l’elezione degli anziani sorgevano problemi. “La propaganda elettorale e la rivalità” sono ricordate dalla sorella Avery Bristow, che dice: “In alcune congregazioni questo era causa di divisioni e fazioni tra fratelli e sorelle e alcuni non parlavano nemmeno ad altri di un altro gruppo”. James Rettos osserva: “Alcuni perfino si adiravano grandemente se non venivano eletti”.

      A volte sorgevano problemi in relazione col servizio di campo. Ursula C. Serenco scrive: “Tutto andò bene finché fu fatto l’annuncio che tutti dovevano prendere parte alla testimonianza di casa in casa con la letteratura e particolarmente all’opera di casa in casa la domenica, questo nel 1927. I nostri anziani elettivi si opposero e cercarono di scoraggiare l’intera classe dall’intraprendere alcuna parte di tale opera o dall’impegnarvisi. La classe cominciò a parteggiare per l’uno o per l’altro e cominciò a manifestarsi la divisione”. L’atteggiamento di alcuni anziani verso l’opera di predicazione di casa in casa fu motivo di seria preoccupazione. Così si poteva tener conto di quello specifico punto nelle votazioni annuali. Per esempio, secondo H. Robert Dawson, nel 1929 i candidati all’incarico di anziani e diaconi a Pittsburgh, in Pennsylvania, dovettero rispondere a questa domanda: “Sei disposto a partecipare all’opera di servizio?”

      Secondo la sorella J. M. Norris, certi anziani avevano un senso di superiorità e volevano solo pronunciare discorsi. Ella aggiunge: “Altri criticavano gli articoli de La Torre di Guardia, non volendo accettarla più come canale impiegato da Dio per dispensare la verità, e cercando sempre di influire sul modo di pensare di altri”.

      Non si dovrebbe però concludere che tutti gli anziani eletti avessero attitudine o spirito errato. Molti adempivano fedelmente le loro responsabilità come pastori cristiani del popolo di Dio. (1 Piet. 5:1-4) “Solo alcuni continuavano a porre pietre d’inciampo sulla via dell’opera di predicazione”, dice James A. Barton. Secondo Roy E. Hendrix, “molti di essi erano veramente studenti biblici dedicati, davvero testimoni di Geova”. Clarence S. Huzzey osserva: “Molti di questi anziani erano eccellenti fratelli cristiani maturi che si preoccupavano del benessere della congregazione”. Geova pasceva il suo popolo, ed egli si compiaceva di impiegare tali uomini per il beneficio dei suoi dedicati adoratori.

      Gli “anziani elettivi” sorvegliarono per molti anni le attività della congregazione. Comunque, quando venne il 1932, ebbe luogo un temporaneo cambiamento. I componenti più anziani della famiglia Betel di Brooklyn ricordano ancora l’adunanza che tennero il mercoledì sera, 5 ottobre 1932, nella Sala Apollo di Brooklyn. Circa 300 componenti della congregazione di New York approvarono allora una risoluzione che pose fine nella città di New York all’elezione degli anziani. (Si veda La Torre di Guardia [inglese] del 1º settembre 1932, pagine 265 e 266, e anche l’edizione del 15 ottobre 1932, pagina 319). Quasi tutte le altre congregazioni smisero prontamente di eleggere gli anziani, approvando risoluzioni simili. Così l’anno 1932 vide la sostituzione degli “anziani elettivi” con un gruppo di maturi uomini cristiani chiamato “comitato di servizio”, eletto dalla congregazione per assistere il locale direttore del servizio che era stato nominato dalla Società Torre di Guardia.

      La nuova disposizione istituita nel 1932 diede luogo ad alcuni problemi, e certuni lasciarono l’organizzazione. Comunque, la grande maggioranza delle congregazioni e quelli che vi erano associati accettarono con gratitudine questi aggiustamenti organizzativi.

      ALTRI SVILUPPI NELLA STRUTTURA DELL’ORGANIZZAZIONE

      Per molti anni solo i fratelli che erano unti seguaci di Gesù Cristo ricoprirono nella congregazione cristiana gli incarichi di responsabilità. Ma nel 1937 ci fu un cambiamento. Grant Suiter scrive: “In senso organizzativo ci fu di aiuto il consiglio apparso ne La Torre di Guardia (inglese) del 1º maggio 1937 secondo cui quelli che erano della classe di Gionadab [che avevano prospettive terrestri] potevano essere nominati nella congregazione a incarichi di servizio. . . . L’edizione (inglese) de La Torre di Guardia del 15 agosto indicò che i Gionadab potevano servire nei comitati di servizio e in incarichi simili in seno ai gruppi [congregazioni]”. Secondo La Torre di Guardia, “i Gionadab” potevano divenire “servitori di gruppo”, o sorveglianti che presiedevano, se non erano disponibili membri qualificati dell’unto rimanente. “Vediamo come Geova preparava il terreno in previsione del grande aumento che doveva ancora venire”, disse Norman Larson, aggiungendo: “A quelli che, come me, erano della classe terrestre, ciò aprì per certo nuovi orizzonti”.

      “Nel 1938 ci fu nell’organizzazione un altro significativo sviluppo. Gli articoli de La Torre di Guardia (inglese) “Unità di azione” (15 maggio) e “Organizzazione (1º e 15 giugno) mostrarono che l’autorità di nominare i sorveglianti e i loro assistenti non apparteneva alle singole congregazioni. Si suggerì che in tutto il mondo le congregazioni considerassero una risoluzione presentata ne La Torre di Guardia; essa richiedeva che fosse “la Società” ad organizzare la congregazione per il servizio e a “nominarne i vari servitori”, cioè tutti quelli che avrebbero ricoperto localmente incarichi di responsabilità. (Si veda La Torre di Guardia [inglese] del 1938, pagine 169, 182, 183). La maggioranza delle congregazioni adottò questa risoluzione, e le poche che non l’adottarono persero presto la veduta spirituale e i privilegi che avevano avuti in relazione con il servizio del Regno.

      “SALA DEL REGNO”

      Geova, il celeste Pastore, prende per il suo popolo ricchi provvedimenti spirituali. Egli lo ciba principalmente per mezzo delle adunanze cristiane. (Ebr. 10:24, 25) Spesso i moderni servitori di Dio si sono riuniti in case private e in edifici pubblici presi in affitto. Ma nel 1914 E.V. nacque il regno celeste. A suo tempo, quindi, il popolo di Dio cominciò a chiamare i suoi principali luoghi di adunanze “Sala del Regno dei Testimoni di Geova”.

      Secondo Domenico Finelli, la prima Sala del Regno fu costruita a Roseto di Pennsylvania, nel 1927, ed egli dice che “fu inaugurata con un discorso pubblico del fratello Giovanni DeCecca”. Ma fu dal 1935 in poi che il nome “Sala del Regno” divenne di uso generale. Quell’anno il presidente della Società Torre di Guardia, J. F. Rutherford, visitò le isole Hawaii e dispose di aprire un ufficio filiale a Honolulu. Si presero disposizioni per una sala di riunione in relazione con l’edificio della filiale. Questa sala fu chiamata “Sala del Regno”.

      Dal 1935 in poi, i testimoni di Geova di vari luoghi hanno affittato edifici, li hanno adibiti a luoghi di riunione e li hanno usati come Sale del Regno. Spesso congregazioni hanno acquistato proprietà, rinnovato edifici o costruito nuovi locali perché vi si potessero riunire per studiare la Bibbia e adorare Dio. Non molto tempo fa W. L. Pelle osservò appropriatamente:

      “Le Sale del Regno sono attraenti di fuori, accoglienti e pratiche di dentro. Inoltre, siccome sono di aspetto attraente, danno una tacita testimonianza oltre a far sentire ‘a proprio agio’ i nuovi interessati che vi entrano. La stragrande maggioranza del lavoro di costruzione e stata offerta dai nostri propri fratelli e dalle persone sinceramente interessate. Non siamo dovuti ricorrere a organizzazioni (del mondo del Diavolo) che concedono prestiti per le costruzioni. Il capitale e i beni rimangono proprietà del popolo di Geova. La stessa cosa fecero tanti anni or sono gli Israeliti per la ‘tenda nel deserto’. [Atti 7:44] Non molto tempo fa mi fu chiesto: ‘Perché chiamate il vostro edificio “Sala del Regno?”’ Risposi che il primissimo significato che dà il mio dizionario è questo: ‘Sala: edificio dedicato ad attività pubblica’. Le nostre Sale del Regno sono esclusivamente dedicate all’attività dell’Iddio Altissimo e del suo regno. Quindi non potrebbe esserci un nome più appropriato”.

      IL SERVIZIO DI ZONA RAFFORZA IL POPOLO DI GEOVA

      Mentre nei passati anni trenta quelli della “grande folla” affluivano sempre più numerosi nelle Sale del Regno, ebbe inizio un’attività prestabilita per rafforzare le congregazioni del popolo di Dio. (Riv. 7:9) Fu l’opera di zona, controparte dell’odierna opera di circoscrizione. Circa venti congregazioni di una certa parte del territorio formavano una zona. La Società nominava un servitore di zona per visitare ciascuna congregazione e in genere egli trascorreva con essa una settimana. Il suo scopo era di rafforzare la congregazione dal lato organizzativo e anche di aiutarla nell’opera di predicazione. Di tanto in tanto, le congregazioni di una zona si radunavano per un’assemblea di zona per ricevervi istruzione biblica e aiuto spirituale. Dalla sede principale della Società erano inviati servitori speciali per servire queste assemblee. L’opera di zona ebbe inizio il 1º ottobre 1938 e continuò fino al novembre 1941.

      Edgar C. Kennedy mostra come i cristiani reagirono all’opera di zona, dicendo: “Il loro spirito era forte e il loro apprezzamento per le nostre visite era espresso in maniera amorevole. Tutti i gruppi [congregazioni] erano piccoli, ma si poteva vedere che si davano da fare. Poiché accettavano volontariamente le istruzioni teocratiche, amavano la verità, partecipavano con zelo al servizio in gruppo e compivano l’opera degli studi modello, si cominciarono a notare segni di crescita. Furono formati parecchi nuovi gruppi”.

      “LA SALVEZZA APPARTIENE A GEOVA”

      In quei giorni era per certo necessaria una forte organizzazione cristiana perché i testimoni di Geova erano oggetto di intensa persecuzione. Questa ebbe per lo più inizio nel 1935. Come mai? Ebbene, il lunedì 3 giugno al congresso di Washington, nel Distretto di Columbia, il fratello Rutherford rispose a una domanda sul saluto alla bandiera da parte dei ragazzi a scuola. Egli disse all’uditorio del congresso che salutare un emblema terreno, ascrivendo ad esso la salvezza, era un’infedeltà verso Dio. Rutherford disse che egli non l’avrebbe fatto.

      H. L. Philbrick osservò che la risposta di Rutherford “dovette essere udita da alcuni giovani, poiché quando quell’autunno si aprirono le scuole all’improvviso furono pubblicati nei giornali di Boston articoli su un ragazzo di Lynn, nel Massachusetts, che all’inizio dell’anno scolastico si era rifiutato di salutare a scuola la bandiera. Si chiamava Carleton Nichols. Lo stesso giorno una fanciullina, Barbara Meredith, nella sua scuola a Sudbury, nel Massachusetts, si comportò allo stesso modo”. Ma questo caso non fu riportato dalla stampa, perché ella aveva un insegnante che era tollerante e non ne fece una questione.

      Fu il 20 settembre 1935 che il giovane Carleton B. Nichols, Jr., si rifiutò di salutare la bandiera. All’avvenimento si fece pubblicità in tutto il paese. In qualità di presidente della Società Torre di Guardia, J. F. Rutherford fu interpellato dall’Associated Press che chiese una dichiarazione ufficiale riguardo alla veduta dei testimoni di Geova su questa questione. La dichiarazione fu fornita, ma la stampa non la volle pubblicare. Così, durante una trasmissione radiofonica nazionale il 6 ottobre 1935 Rutherford parlò sul soggetto “Saluto alla bandiera”. Questo discorso fu stampato nell’opuscolo di 32 pagine Lealtà, distribuito a milioni. In questa risposta alla stampa Rutherford mostrò che mentre i testimoni di Geova rispettano la bandiera, i loro obblighi biblici e la loro relazione con Dio proibiscono loro in maniera rigorosa di salutare qualsiasi immagine. Per i testimoni di Geova questo sarebbe un atto di adorazione contrario ai princìpi espressi nei Dieci Comandamenti. (Eso. 20:4-6) La risposta mostrò anche che i genitori cristiani sono primariamente responsabili di insegnare ai loro figli e che ai figli si deve insegnare la verità secondo l’intendimento e l’apprezzamento che i genitori hanno delle Sacre Scritture.

      Mentre molte autorità scolastiche e insegnanti erano di mente aperta, altri agirono arbitrariamente ed espulsero dalla scuola i figli dei testimoni di Geova perché si rifiutavano di salutare la bandiera. Per esempio, il 6 novembre 1935 due fanciulli testimoni furono espulsi per questa ragione da una scuola pubblica di Minersville, in Pennsylvania. Il loro padre, Walter Gobitis, intentò causa alle autorità scolastiche del distretto scolastico di Minersville. La causa fu dibattuta nella Corte Distrettuale degli Stati Uniti del Distretto Orientale di Pennsylvania e fu decisa a favore dei testimoni di Geova. Quando questa decisione fu contestata, i Testimoni ottennero un giudizio favorevole anche nella Corte d’Appello di Circoscrizione. Ma la causa fu portata poi alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Lì, nel giugno 1940, con una decisione di otto contro uno, la Corte revocò il giudizio favorevole, con conseguenze disastrose.

      I cristiani furono perseguitati in un luogo dopo l’altro a causa del loro punto di vista biblico sul saluto alla bandiera. Per esempio, il 20 giugno 1940 una turba a cui si unirono alcuni poliziotti aggredì i testimoni di Geova durante un’adunanza biblica a Rockville, nel Maryland. Essendo riusciti a entrare nella Sala del Regno, il capo della turba alzò una bandiera e disse: “Vi do due minuti di tempo americano per salutare questa bandiera o qui ci sarà spargimento di sangue”. Sotir K. Vassil riferisce: “Per circa un minuto ci fu silenzio, quando tutto ad un tratto un uomo che era venuto all’adunanza per la prima volta, grandemente spaventato, saltò in piedi, salutò la bandiera e uscì fuori . . . Nessun altro salutò la bandiera. Scaduti i due minuti, il capo mi fece cadere ciò che avevo nelle mani e diede ordine alla turba di ‘rompere tutto’, sedie, e così via, e gli oggetti cominciarono a volare. I due poliziotti con le pistole ai fianchi stavano dentro con loro e io andai da loro e chiesi se potevano fare qualche cosa. Non aprirono nemmeno la bocca né intrapresero alcuna azione per fermare la turba”. La situazione peggiorò. “Cominciarono ad agire come un branco di demoni”, dice il fratello Vassil, “spingendoci e urtandoci fuori della sala. Continuavano a gridare: ‘Uccideteli! Uccideteli! Sono nazisti’. Alcuni bambini che erano nella sala cominciarono a piangere e alcuni della turba dissero di ‘gettare quei marmocchi fuori della finestra’. Letteralmente ci gettarono fuori dell’edificio e sulla strada e ora strillavano: ‘Cacciateli fuori della città! Cacciateli fuori della città!’”

      In seguito, essendo sfuggito alla turba, il fratello Vassil si mise in contatto col servitore di zona, Charles Eberle, che immediatamente denunciò l’accaduto al procuratore generale degli Stati Uniti. Il giorno dopo la polizia federale cominciò a interessarsi della cosa. Alla fine ci fu la causa, e il fratello Vassil ci narra: “Dopo il processo, che fu deciso a nostro favore e alla gloria di Geova, il comune di Rockville mise un poliziotto a guardia della nostra Sala del Regno ogni volta che tenevamo un’adunanza così che non si verificasse un altro incidente del genere. Questa volta lo strumento usato da Satana per distruggere la nostra congregazione formata da poco e la Sala del Regno aveva fallito. — Isa. 54:17”.

      Questo racconto è solo un esempio. Ci furono molti altri episodi. Per esempio, a Connersville, nell’Indiana, un avvocato dei Testimoni fu percosso e cacciato dalla città. I servitori di Dio sopportavano tale violenta persecuzione perché si attenevano strettamente alle Sacre Scritture e con coraggio sostenevano che la loro salvezza e la loro liberazione dai nemici e dai pericoli vengono non da qualche nazione, ma da Dio. In realtà, “la salvezza appartiene a Geova”. — Sal. 3:8; si paragoni American Standard Version.

      SCUOLE DEL REGNO

      L’obbligo di salutare la bandiera nelle scuole diede luogo all’espulsione di molti studenti che erano testimoni di Geova. Comunque, la Società Torre di Guardia aiutò i veri cristiani a provvedere istruzione ai loro figli. Sin dal 1935 si fece questo aprendo “Scuole del Regno” private. In queste, insegnanti qualificati di fra i testimoni di Geova dedicarono tempo ed energia, istruendo i figli dei Testimoni che erano stati espulsi dalle scuole pubbliche. Il popolo di Dio organizzò e finanziò queste scuole private in vari luoghi.

      Una Scuola del Regno era situata a Lakewood, nel New Jersey. Secondo C. W. Erlenmeyer, che frequentò quella scuola, la Sala del Regno della congregazione di Lakewood era al pianterreno, insieme all’aula scolastica, una cucina e il refettorio. Le stanze da letto delle ragazze erano al primo piano e quelle dei ragazzi al secondo. “Naturalmente”, dice il fratello Erlenmeyer, “in maggioranza eravamo lì a pensione e tutt’al più andavamo a casa solo nei fine-settimana. Quelli che abitavano più lontano andavano a casa ogni due settimane, e l’ultimo anno di scuola, a causa del razionamento della benzina in tempo di guerra, andavamo a casa ogni tre settimane”.

      Essendoci molto lavoro da fare, erano disponibili un cuoco e una governante. Ma anche i ragazzi avevano le loro assegnazioni: aiutare in cucina, lavare e asciugare i piatti, portare fuori l’immondizia, eccetera. Si faceva una considerazione della quotidiana scrittura biblica alla tavola della colazione, e ogni giorno di scuola cominciava con mezz’ora di studio biblico. Così i ragazzi erano cibati spiritualmente. Per giunta, avevano opportunità di mettere in pratica ciò che imparavano andando nel servizio di campo il sabato e la domenica.

      Un’altra Scuola del Regno fu istituita a Gates, in Pennsylvania. Lì insegnava Grace A. Estep, un’insegnante di scuola pubblica che era stata licenziata perché non faceva fare nella sua classe la dichiarazione di fedeltà e il saluto alla bandiera. La sorella Estep ricorda che il primo anno di scuola fu “tumultuoso”, essendoci “funzionari” di ogni sorta che cercavano di trovare qualche ragione per chiuderla. Inoltre ella afferma: “L’aula scolastica era spesso invasa da funzionari, scolastici e d’altro genere, allo scopo di trovare difetti o causare ulteriore molestia. Per di più tra molti della popolazione non mancava il fervore patriottico. Una volta si radunò una folla che voleva far saltare o incendiare la scuola e fece un’adirata dimostrazione contro il proprietario che ce l’aveva affittata. Ma poiché il proprietario era un uomo in vista nella città, e poiché non potevano immaginare come potevano far saltare la scuola senza far saltare il negozio del barbiere [nello stesso edificio], rinunciarono all’idea”. Infine il gruppo degli studenti aumentò, richiedendo un giardino d’infanzia, otto classi della scuola elementare e quattro della scuola superiore.

      Quale esito avevano gli studenti nella Scuola del Regno per quanto riguarda la loro istruzione? Lloyd Owen, che insegnava in quella di Saugus, nel Massachusetts, riferisce: “Tenevamo un esame per vedere quanto avevamo fatto bene. Il più delle volte gli studenti erano di mezzo anno o di un anno intero più avanti rispetto al normale programma scolastico. . . . Esaminavamo gli studenti almeno due volte l’anno, e continuavano ad avere questa eccellente classificazione”.

      Fra quelli che prendevano parte alle Scuole del Regno prevaleva uno spirito eccellente. “Gli amici erano proprio straordinari, e offrivano aiuto in tanti modi”, dice la sorella Estep. “Era una sorta di comunità, e la ‘comunità’ era composta di tutti quelli che in qualche modo avevano a che fare con le Scuole del Regno. Il mio cuore trabocca d’amore e di apprezzamento quando ripenso a tutte le cose meravigliose che i cari amici facevano in quei giorni, e il loro amore per Geova non conosceva limiti. E benché ci fosse poco denaro, provvedevano le cose necessarie al massimo del loro tempo e delle loro forze”.

      LA CORTE SUPREMA REVOCA LA PROPRIA SENTENZA

      L’8 giugno 1942, con cinque voti contro quattro, la Corte Suprema degli Stati Uniti prese una decisione contraria ai testimoni di Geova nella causa sulla tassa per la licenza di Jones contro Opelika. È interessante, comunque, che, mettendo da parte la loro opinione avversa, i giudici Black, Douglas e Murphy ritrattarono il voto che avevano dato nel 1940 nella causa di Gobitis riguardo al saluto alla bandiera. Allora l’avvocato della Società Torre di Guardia presentò una denuncia alla Corte Distrettuale degli Stati Uniti nel Distretto Meridionale dello Stato del West Virginia contro il Consiglio dell’Istruzione dello Stato del West Virginia. Perché? Per impedire l’applicazione della legge sul saluto obbligatorio alla bandiera. Una corte di tre giudici decise unanimemente a favore dei testimoni di Geova, ma il Consiglio dell’Istruzione dello Stato del West Virginia fece appello. Il 14 giugno 1943, giorno dell’anniversario della bandiera americana, la Corte Suprema degli Stati Uniti revocò la sua decisione sulla causa di Gobitis sostenendo (nella causa del Consiglio dell’Istruzione dello Stato del West Virginia contro Barnette) che il consiglio scolastico non aveva il diritto di espellere dalla scuola i figli dei testimoni di Geova che non salutavano la bandiera, negando loro l’istruzione.

      Quella decisione revocò la sentenza della Corte Suprema nella causa di Gobitis. Sebbene ciò non ponesse fine a tutti i problemi inerenti alla presa di posizione cristiana sul saluto alla bandiera, le Scuole del Regno non furono più necessarie. Quindi per la prima volta dopo circa otto anni i figli dei testimoni di Geova poterono tornare nelle scuole pubbliche.

      ‘DIFESA E STABILITA LEGALMENTE LA BUONA NOTIZIA’

      I cristiani testimoni di Geova, siano essi giovani o vecchi, si attendono d’esser perseguitati. Dopo tutto, Gesù disse ai suoi discepoli: “Sarete oggetto di odio da parte di tutti a motivo del mio nome”. (Matt. 10:22) “Infatti”, scrisse Paolo, “tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione riguardo a Cristo Gesù saranno anche perseguitati”. (2 Tim. 3:12) A volte la persecuzione ha portato all’arresto di cristiani con false accuse, come quella di vendere senza autorizzazione o di disturbare la pace. In principio non si tennero statistiche, ma nel 1933 in tutti gli Stati Uniti furono riportati 268 arresti. Nel 1936 il numero era salito a 1.149. Indebitamente, i testimoni di Geova erano classificati come questuanti o venditori ambulanti, anziché come proclamatori del vangelo.

      Tuttavia i testimoni di Geova non subirono arresti, processi e prigionia senza lottare. Essi adottarono la norma di fare appello contro le decisioni avverse delle corti. Con l’aiuto di Geova furono in grado di “difendere e stabilire legalmente la buona notizia”. — Filip. 1:7.

      In poche pagine sarebbe impossibile narrare l’emozionante dramma e far rivivere le molte scene di intrepida lotta teocratica che i servitori di Geova condussero per ottenere la libertà di predicare. Ma possiamo ben cominciare con la furiosa “battaglia del New Jersey”. Il ‘primo colpo’ fu sparato nel 1928, quando alcuni servitori di Dio furono arrestati a South Amboy, nel New Jersey. Ma, in quello stato, Plainfield divenne il centro del campo di battaglia dei cattolici contro i Testimoni.

      IL CASO DI PLAINFIELD

      Considerata la preminenza che Plainfield ebbe riguardo alla persecuzione del popolo di Geova, J. F. Rutherford decise di tenervi un’adunanza pubblica sul soggetto “Perché in questo paese si pratica oggi l’intolleranza religiosa?” Col pretesto di proteggere il teatro, circa cinquanta poliziotti non invitati, non desiderati e non necessari intervennero a questa speciale riunione organizzata per il 30 luglio 1933. Senza dubbio erano lì su richiesta della gerarchia cattolica, che andava in cerca del modo di impedire l’adunanza e forse di eliminare l’oratore.

      Arrivato al teatro, il fratello Rutherford nota che dietro le tende la polizia tiene due mitragliatrici puntate contro di lui e contro l’uditorio. Egli protesta, ma questo non fa spostare né i poliziotti né le loro armi. Essi dicono di aver ricevuto la ‘soffiata’ secondo cui ci sarà un tumulto e sono presenti per mantenere l’ordine. George Gangas dice che durante l’intero discorso l’atmosfera fu tesa. Verso la conclusione del discorso di Rutherford, egli fu specialmente scosso da queste dichiarazioni:

      “Ma si vergognino i preti e gli ecclesiastici che hanno tramato e motivato la persecuzione dei testimoni di Geova allo scopo di mantenere il popolo nell’ignoranza della verità e di evitar d’essere essi stessi smascherati; si vergognino quei funzionari pubblici, che sono stati pronti e disposti a classificare i testimoni di Geova come egoistici venditori ambulanti e girovaghi, al fine di servire i propri interessi egoistici; si vergognino gli avvocati che esercitano la professione forense e, per timore di perdere qualche vantaggio personale, hanno ignorato la contesa e son venuti meno rifiutando di decidere giustamente la questione se si può impedire o no di predicare il vangelo del regno di Dio con l’approvazione e l’applicazione di ordinanze municipali dirette contro i venditori ambulanti e i girovaghi”.

      Il fratello Gangas ammette: “Dicevo fra me: ‘Ora gli sparano! Ora lo arrestano!’ Ma, come dice l’introduzione dell’opuscolo (inglese) Intolleranza, ‘L’angelo di Geova si accampa tutto intorno a quelli che lo temono, e li libera’”. (Sal. 34:7) Nonostante la difficile situazione, il discorso del fratello Rutherford fu pronunciato senza incidenti. Fu accolto con entusiasmo, come lo fu l’opuscolo Intolleranza, stampato in seguito ed estesamente distribuito.

      UN DITTATORE RICEVE UN MESSAGGIO DAI TESTIMONI

      Non era solo negli Stati Uniti che i testimoni di Geova conducevano una battaglia per la libertà di parola e di adorazione. Nel giugno del cosiddetto “Anno santo” del 1933 il regime di Adolf Hitler confiscò la proprietà della Società Torre di Guardia a Magdeburgo e mise al bando le attività del popolo di Geova in Germania in quanto alle adunanze e alla distribuzione di letteratura, sebbene quell’ottobre la proprietà fosse restituita. Il 7 ottobre 1934 i Testimoni in Germania si radunarono in gruppi e, dopo aver fatto una solenne preghiera, inviarono per telegramma una protesta ai dirigenti del governo di Hitler. I servitori di Dio in altri paesi non rimasero, comunque, inoperosi.

      “All’adunanza di servizio una sera del 1934, fummo invitati a essere la domenica alle 9 nel luogo di adunanza per qualche cosa di speciale”, ricorda Gladys Bolton. “Tutti erano emozionati! Di che cosa poteva trattarsi? La domenica mattina la casa era piena. L’oratore annunciò che le congregazioni dei testimoni di Geova in tutto il mondo si riunivano oggi per mandare a Hitler cablogrammi, tutti nello stesso tempo, chiedendogli di trattenersi dal perseguitare i testimoni di Geova in Germania”. Dopo aver pregato Geova, ciascun gruppo mandò il seguente cablogramma: “Governo di Hitler, Berlino, Germania. Il maltrattamento che fate ai testimoni di Geova sorprende tutte le persone buone della terra e disonora il nome di Dio. Astenetevi dal perseguitare ulteriormente i testimoni di Geova; altrimenti Dio distruggerà voi e il vostro partito nazionale”. Il messaggio fu firmato “TESTIMONI DI GEOVA” e vi si indicò il nome della città o del paese in cui era radunata la congregazione.

      Quei telegrammi causarono molta agitazione, anche in alcuni uffici telegrafici degli Stati Uniti. “A Keysville, in Virginia, come in altri luoghi”, dice Melvin Winchester, “il telegrafista quasi svenne quando gli amici portarono il messaggio da trasmettere”.

      Come reagì il regime nazista? La persecuzione dei testimoni di Geova fu intensificata. Ma in Germania e altrove il popolo di Dio era stato preparato per l’opposizione e le difficoltà che lo attendevano. Al tempo giusto, Geova aveva fatto in modo che ricevessero i consigli e l’incoraggiamento scritturali di cui avevano bisogno. Questi erano giunti verso la fine dell’anno 1933 per mezzo dell’articolo de La Torre di Guardia “Non li temete”. L’inimicizia della Chiesa Cattolica Romana fu smascherata, e l’articolo avvertì che l’opposizione avrebbe potuto portare alla morte alcuni fedeli servitori di Dio. Ma esortava il popolo di Dio a continuare a recare testimonianza al suo nome con intrepidezza e gioia, affinché potessero prendere parte alla rivendicazione di quel santo nome.

      ASSISTENZA PER LA LORO DIFESA

      Quei tempi misero alla prova la fede dei cristiani. Naturalmente, non ogni atto di aperta opposizione, e nemmeno ogni arresto, diede luogo a un processo legale. Ma molte volte i servitori di Geova si trovarono ad aver bisogno di aiuto per fare con successo una difesa nelle corti degli Stati Uniti. Per aiutare i proclamatori del Regno, la Società Torre di Guardia istituì un reparto legale nella sua sede principale di Brooklyn, in New York.

      Pensando al passato, Robert E. Morgan ricorda: “Nelle nostre settimanali adunanze di servizio studiavamo la Norma di procedura preparata dalla Società, e ci sforzavamo di informarci sul modo di agire verso la polizia e i giudici che nel servizio di campo ci angariavano di continuo. Le nostre adunanze di servizio ci insegnavano come rispondere quando eravamo fermati dalla polizia, quali erano i nostri diritti di cittadini, e quali procedure non dovevamo mancare di seguire per stabilire una solida base per l’azione legale in difesa della buona notizia nell’eventualità che, se condannati, dovessimo fare appello alla corte superiore”.

      “Nelle adunanze di servizio le dimostrazioni rappresentavano la procedura dal tempo dell’arresto alla conclusione del processo e all’archiviazione del caso”, ricorda Ray C. Bopp, aggiungendo: “Nella congregazione i servitori agivano come pubblico ministero e avvocato difensore, e alcuni ‘processi’ duravano settimane”.

      ARRESTATI E MESSI IN CARCERE

      L’assistenza legale provveduta dalla Società e l’eccellente addestramento alle adunanze di servizio aiutarono grandemente i servitori di Dio. Ma solo Geova stesso poteva rafforzarli per superare le difficoltà quando erano dietro le sbarre. Come disse Paolo: “Per ogni cosa ho forza in virtù di colui che m’impartisce potenza”. — Filip. 4:13.

      I cristiani testimoni di Geova erano arrestati e messi in carcere a centinaia nei turbolenti anni trenta e quaranta. Riguardo ai problemi legali che il popolo di Geova incontrava in una zona, Homer L. Rogers dice: “La città di La Grange [in Georgia] aveva ideato un’ordinanza che impediva a chiunque di visitare una casa di La Grange per offrire al padrone qualsiasi pezzo di materiale stampato. Questa era rivolta contro i testimoni di Geova e fu applicata solo contro i testimoni di Geova”. Come poteva esserne certo? Gli abitanti della città attestavano che tutti gli altri materiali stampati erano distribuiti liberamente a La Grange senza ostacolo da parte delle autorità.

      Il 17 maggio 1936 furono arrestati e messi in carcere a La Grange 176 Testimoni perché vi avevano predicato. Il giorno dopo le donne furono rilasciate, ma 76 uomini furono trattenuti quattordici giorni nella Prigione con campo recintato della Contea di Troup, a circa sei chilometri dalla città. I detenuti comuni erano legati l’uno all’altro in gruppi, ed erano effettivamente incatenati mentre lavoravano nelle strade dall’alba al tramonto. Secondo C. E. Sillaway, quando i Testimoni furono processati, furon dichiarati colpevoli e condannati a pagare un dollaro ciascuno o a trascorrere trenta giorni in carcere. Siccome il procuratore della città ordinò all’impiegato del comune di non firmare la richiesta per il riesame della causa, i fratelli persero il diritto d’appello e, il 28 maggio 1937, 57 di essi tornarono nel campo a scontare i trenta giorni di condanna. Nonostante la loro innocenza, questi Testimoni indossarono la tenuta da prigionieri, dovettero condividere nelle notti fredde una sola coperta in due e fare lavoro forzato nelle strade e altrove.

      Molte furono le sofferenze di questi prigionieri. Tuttavia, ebbero anche l’opportunità di fare spiritualmente del bene. Il fratello C. E. Sillaway scrive: “Verso la fine dei nostri trenta giorni il mio gruppo e altri, dodici in tutto, fummo assegnati a un cimitero di persone di colore, isolato e quasi in campagna. Verso mezzogiorno giunse al cancello principale un corteo funebre e si fermò, mentre l’impresario delle pompe funebri si accostava a noi. Questa famiglia sembrava troppo povera per pagare al pastore il dovuto compenso per il funerale, per cui non era stato pronunciato né un sermone né una preghiera. Avrebbe uno di noi ministri detto alcune parole? Fu un privilegio parlare al piccolo gruppo di persone della vera condizione dei morti e della speranza della risurrezione. Essi non fecero caso alla tenuta da carcerati”.

      Theresa Drake dice che la prima prova d’intolleranza contro il popolo di Dio l’ebbe all’inizio degli anni trenta allorché fu arrestata a Bergenfield, nel New Jersey. Ella continua: “Mi presero le impronte digitali la prima volta a Plainfield, nel New Jersey. Lì fui trattenuta una notte con 28 altre sorelle. Ci misero in una piccola cella e, poiché vi eravamo in 29, fu impossibile metterci a giacere per dormire. Infine ci portarono alla palestra nello stesso edificio dove ci diedero stuoie per poterci coricare. Ricordo che un poliziotto aprì la porta e guardando dentro verso di noi disse: ‘Come pecore condotte al macello’”.

      Citando un altro caso, la sorella Drake scrive: “A Perth Amboy fummo arrestati e trattenuti dalle 10 alle 20. Fu allora che conobbi il fratello Rutherford. Egli venne per pagare la cauzione e far rilasciare 150 di noi che eravamo stati arrestati. Fummo tenuti in una grande stanza del tribunale. Di fuori, le persone prendevano i libri e le pubblicazioni dalle nostre auto e li gettavano in giro sul prato dinanzi al tribunale. Dietro l’edificio c’era una mezza dozzina di uomini che aspettava per prendere il fratello Rutherford. Essi lo minacciarono, ma non riuscirono a prenderlo perché all’uscita dal tribunale fu circondato da noi e poi entrò in fretta in un’auto che lo attendeva e che non era la sua”.

      Delle città dell’Ohio e del West Virginia, Edna Bauer dice: “Molti amici erano fermati e portati al carcere con gli autocarri dei pompieri a sirene spiegate per richiamare rumorosamente l’attenzione sugli arresti che venivano fatti”. Spesso molti erano subito messi in carcere, senza considerazione per l’età. Per esempio, la sorella Bennecoff, moglie del fratello James W. Bennecoff, ricorda un episodio accaduto a Columbia, nella Carolina del Sud, “quando fummo arrestati e messi in carcere in 200. Il più giovane aveva sei settimane”.

      Nel carcere le condizioni potevano essere molto angustiose. Earl R. Dale ricorda la sue ingiusta segregazione come cristiano a Somersworth, nel New Hampshire, e scrive: “Quella notte dormii, o cercai di dormire. La prigione non era troppo pulita. Di notte c’erano alcune creaturine che ci brulicavano addosso. Esse non piacevano a me, ma io piacevo a loro”. Nel 1941 il fratello R. J. Adair e sua moglie furono messi in carcere per settantotto giorni perché avevano predicato la buona notizia a Caruthersville, nel Missouri. La sorella Adair descrive il luogo della sua detenzione come una “prigione sotterranea”. Durante quel periodo di incarcerazione la salute della sorella Adair fu danneggiata. “Non fu una cosa piacevole dormire per settantotto giorni sul pavimento di cemento con una coperta e un cuscino”, ella ammette. “Ma la cosa importante era restare fedele a Geova”.

      Benché negli Stati Uniti i testimoni di Geova fossero spesso messi in carcere perché avevano predicato il messaggio del Regno, questo non fece chiudere le loro labbra. Come prigionieri continuarono a dichiarare la buona notizia. Per esempio, Dora Wadams ebbe varie opportunità di predicare in carcere. Ecco ciò che ricorda di quanto accadde una volta, quando in un carcere di Newark, nel New Jersey, circolò la notizia del rilascio dei Testimoni: “Una notte, dopo essere stati chiusi a chiave nelle nostre celle, udimmo i prigionieri intorno a noi dire: ‘Domani quelli della Bibbia andranno via. Questo luogo non sarà mai più lo stesso. Sono come angeli mandati a visitarci’”.

      IL LORO GIORNO IN CORTE

      I testimoni di Geova erano pronti a difendere se stessi e l’opera che Dio aveva loro assegnata se il loro arresto avesse dato luogo a un processo. A volte non furono nemmeno difesi da avvocati. Per esempio, nel 1938 Roland E. Collier, associato alla congregazione di Orange, nel Massachusetts, ottenne il permesso di usare un’auto acustica nella vicina Athol. Egli e un altro fratello erano nell’auto acustica e facevano sentire il disco “Nemici” mentre altri proclamatori del Regno predicavano di porta in porta. Il fratello Collier fu arrestato e accusato di essere andato di casa in casa, benché in quell’occasione non vi fosse andato. Egli ci narra: “Attendemmo e ci preparammo con interesse per il processo. Studiai attentamente la Norma di procedura pubblicata dalla Società per prepararci a tali eventualità. Il giorno del processo i fratelli vennero nella sala d’udienza per farmi coraggio. Io seguii la dovuta procedura giudiziaria indicata dalla Società fino al punto di interrogare in contraddittorio il capo della polizia. Quando alla fine del dibattimento erano state udite tutte le prove, fui dichiarato non colpevole e i giornali riportarono un titolo che diceva: ‘CITTADINO DI ORANGE PREDICA E NON VA IN PRIGIONE’”.

      Alcuni avvocati che non erano testimoni di Geova lavorarono strenuamente per difendere il popolo di Dio. Spesso, però, avvocati che erano Testimoni difesero dinanzi alle corti i loro conservi credenti. Fra questi fu Victor Schmidt. Sua moglie Mildred fra l’altro dice: “Dopo la decisione contraria della Corte Suprema degli Stati Uniti sul caso della bandiera, si riversò sui nostri fratelli quella che sembrò come una valanga di turbe e arresti in molti luoghi presso Cincinnati [nell’Ohio]. Poiché mio marito non guidava l’auto, fu necessario che io l’accompagnassi in questi vari luoghi. Per un certo tempo dovemmo andare quasi ogni giorno in un posto diverso. Perciò dovetti smettere di lavorare coi pionieri. . . . Victor aveva grande fede in Geova e questo mi rafforzava in modo da avere una fede simile. Mentre ci avvicinavamo alle città in cui doveva rappresentare i fratelli dinanzi alla corte, mi faceva accostare l’auto al margine della strada e pregava Geova di aprirgli la via perché potesse aiutare in qualche modo i fratelli e, se era volontà di Geova, di darci benignamente protezione e aiuto per non cedere mai al timore degli uomini. Molte volte vedemmo la prova della vigorosa potenza delle forze angeliche di Geova che operava in nostro favore!”

      DINANZI ALLA CORTE SUPREMA DEGLI STATI UNITI

      Varie cause che implicavano i testimoni di Geova giunsero infine alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Una fu quella di Lovell contro la città di Griffin. Sebbene i servitori di Dio fossero stati spesso arrestati per aver predicato la buona notizia a Griffin, in Georgia, in un’occasione un certo numero di essi fu arrestato per supposta violazione di un’ordinanza della città che proibiva “la pratica di distribuire . . . letteratura di qualsiasi specie, . . . senza aver prima ottenuto un permesso scritto dall’amministratore della città di Griffin”. Il fratello G. E. Fiske commenta: “C’erano diversi fratelli alti più di un metro e ottanta; gli agenti chiesero se erano disposti a lasciare che uno di loro fosse preso per rappresentare il gruppo, e i nostri sorveglianti acconsentirono. Quindi presero una sorella piccola e magrolina pensando che fosse una facile preda. Ma lei [Alma Lovell] aveva studiato la Norma di procedura . . . Nessuno degli uomini era preparato come questa piccola sorella, e quando fu dibattuta la causa, ella parlò alla corte per oltre un’ora, dando una meravigliosa testimonianza. Comunque, il giudice non le prestava nemmeno interesse e teneva i piedi appoggiati sulla scrivania. Quando ella si mise a sedere, il giudice tiro giù i piedi e disse: ‘Ha finito?’ Ella disse: ‘Sì, vostro onore’. Al che egli li dichiarò tutti colpevoli. L’avvocato della Società fece immediatamente appello”. Il 28 marzo 1938 la Corte Suprema sostenne unanimemente che l’ordinanza in questione non era valida.

      Il 26 aprile 1938, mentre era impegnato a predicare il Regno, il testimone cristiano Newton Cantwell fu arrestato con i suoi due figli minorenni nell’atto di far ascoltare il disco “Nemici” e di distribuire il libro dallo stesso nome. La causa fu portata dinanzi alle corti del Connecticut in seguito alla denuncia di due cattolici romani. Furono imputati di presunto disturbo della pace e anche di supposta violazione di una legge del Connecticut che proibiva di sollecitare l’elargizione di denaro per opere di carità o per cause religiose senza l’approvazione del segretario del consiglio statale di salute pubblica. Ne seguì la condanna nelle corti del Connecticut, e R. D. Cantwell scrive: “La Società fece appello e la causa andò alla Corte Suprema degli Stati Uniti . . . la condanna fu revocata e la legge del Connecticut che richiedeva un permesso per offrire dietro compenso letteratura religiosa, o per accettare offerte per una causa religiosa, fu trovata incostituzionale com’era stata applicata ai testimoni di Geova. Un’altra vittoria del popolo di Geova!”

      Ma l’8 giugno 1942 i testimoni di Geova persero un’importante causa alla Corte Suprema degli Stati Uniti per una decisione di cinque contro quattro. Fu la causa di Jones contro la città di Opelika. Questa causa concerneva l’opera con le riviste nelle vie e suscitò la questione se Rosco Jones era ritenuto giustamente colpevole di aver violato un’ordinanza di Opelika, in Alabama, per aver “venduto libri” senza aver ottenuto un’autorizzazione e pagato la tassa richiesta.

      UN “GRAN GIORNO” PER IL POPOLO DI DIO

      Venne poi il 3 maggio 1943. Potrebbe ben chiamarsi un “gran giorno” per i testimoni di Geova. Perché? Perché dodici cause su tredici furono allora decise a loro favore. Notevole fu la causa di Murdock contro Pennsylvania concernente la tassa per l’autorizzazione. Questa decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti revocò la precedente presa nel caso di Jones contro la città di Opelika. Nella decisione sul caso Murdock la Corte disse: “Si sostiene, comunque, che il fatto che la tassa per l’autorizzazione possa sopprimere o controllare questa attività non è importante se essa non produce tale effetto. Ma questo significa non avere riguardo per la natura di questa tassa. È una tassa per l’autorizzazione, una vera e propria tassa imposta all’esercizio di un privilegio garantito dalla ‘Dichiarazione dei diritti del cittadino’. Uno stato non può imporre un onere per il godimento di un diritto garantito dalla costituzione federale”. Riguardo alla causa di Jones, si disse: “In questo giorno il giudizio della causa di Jones contro Opelika è stato annullato. Liberati da quel precedente giudiziario, possiamo ristabilire nelle loro alte posizioni costituzionali le libertà di evangelisti viaggianti che disseminano le loro credenze religiose e le dottrine della loro fede per mezzo della distribuzione di letteratura”. La decisione favorevole nel caso Murdock pose fine all’ondata di cause intentate contro il popolo di Geova sulla controversia della tassa per l’autorizzazione.

      I loro sforzi hanno influito sulla legge. Appropriatamente si è detto: “È chiaro che le attuali garanzie costituzionali di libertà personale, come sono state autorevolmente interpretate dalla Corte Suprema degli Stati Uniti, sono assai più ampie di quanto non fossero prima della primavera del 1938; e che questo ampliamento è dovuto per la maggior parte alle trentuno cause dei testimoni di Geova (con sedici sentenze definitive) di cui quella di Lovell contro la città di Griffin fu la prima. Se ‘il sangue dei martiri è il seme della chiesa’, qual è il debito della Legge Costituzionale verso la tenacia d’azione — o dovrei forse dire la devozione — di questo strano gruppo?” — Minnesota Law Review, Vol. 28, N. 4, marzo 1944, pag. 246.

      LE TURBE VIOLENTE NON FANNO TACERE I LODATORI DI GEOVA

      Mentre i testimoni di Geova combattevano battaglie legali per la libertà di adorazione e per il loro diritto di predicare la buona notizia, nel campo essi si trovavano alcune volte a faccia a faccia con le turbe violente. Questo, comunque, non era nulla di nuovo, poiché Gesù Cristo stesso ebbe esperienze di questa specie. (Luca 4:28-30; Giov. 8:59; 10:31-39) Il fedele Stefano subì il martirio per mano di una folla adirata. — Atti 6:8-12; 7:54–8:1.

      Il congresso cristiano tenuto in tutto il mondo dal 23 al 25 giugno 1939 fu considerato dai teppisti come un’opportunità per angariare il popolo di Dio. New York, la città principale, fu direttamente collegata per telefono con gli altri luoghi dell’assemblea in Stati Uniti, Canada, Isole Britanniche, Australia e Hawaii. Mentre si annunciava il discorso “Governo e Pace” di J. F. Rutherford, i servitori di Geova appresero che gruppi dell’azione cattolica avevano disposto di impedire il 25 giugno l’adunanza pubblica. Quindi il popolo di Dio si preparò ad affrontare difficoltà. Blosco Muscariello ci narra: “Come Neemia che quando costruiva le mura di Gerusalemme provvide ai suoi uomini sia strumenti per costruire che strumenti per combattere (Nee. 4:15-22), così anche noi eravamo armati. Alcuni di noi giovani ricevemmo speciali istruzioni come uscieri. A ciascuno fu provveduto un forte bastone da usare in caso di interferenze durante il discorso principale”. Ma R. D. Cantwell aggiunge: “Ricevemmo istruzione di usarlo solo come ultima risorsa se fossimo stati costretti a difenderci”.

      Benché non fosse generalmente noto, il fratello Rutherford non stava bene in salute quando quella domenica pomeriggio 25 giugno 1939 salì sul palco del Madison Square Garden di New York. Subito cominciò il discorso. Fra gli ultimi ad arrivare ci furono circa 500 seguaci dell’ecclesiastico cattolico romano Charles E. Coughlin, noto “sacerdote della radio” degli anni trenta, le cui regolari trasmissioni erano ascoltate da milioni di persone. Poiché il piano inferiore dell’auditorio era stato riservato ed era pieno di Testimoni, i seguaci di Coughlin, inclusi i sacerdoti, dovettero occupare una parte superiore del palco dietro l’oratore.

      “Non si fumava in nessun altro luogo dell’uditorio”, scrisse un corrispondente di Consolazione, “ma diciotto minuti dopo l’inizio del discorso un uomo che era di fronte a sinistra in questo gruppo accese una sigaretta, poi un altro che era di fronte a destra; quindi le luci elettriche di quella sola sezione cominciarono a lampeggiare, e ancora in quest’unica parte ci furono fischi, strilli e grida di disapprovazione”. “Io ero nervosa”, dice la sorella Broad, moglie del fratello Edward Broad, “e attendevo che la confusione si estendesse a tutto il Garden. Ma, passati alcuni momenti, vidi che il disordine era limitato al gruppo direttamente dietro l’oratore. ‘Che cosa farà?’ mi chiesi. Sembrava impossibile continuare a parlare con gli oggetti che erano gettati sul palco e non sapendo se da un momento all’altro qualcuno avesse portato via il microfono”. Esther Allen ricorda che “selvagge urla ed espressioni come ‘Heil Hitler!’ ‘Viva Franco!’ e ‘Uccidete quel dannato Rutherford!’ riempirono l’aria”.

      Avrebbe l’infermo fratello Rutherford ceduto a quei nemici violenti? “Più strillavano forte per soffocare la voce dell’oratore, più la voce del giudice Rutherford diveniva alta”, dice la sorella A. F. Laupert. Aleck Bangle osserva: “Il presidente della Società non si intimorì, ma coraggiosamente disse: ‘Notate che oggi i nazisti e i cattolici vorrebbero interrompere quest’adunanza, ma per grazia di Dio non lo potranno’”. “Questa fu l’opportunità di cui avevamo bisogno per esplodere in un sentito applauso, dando all’oratore il nostro sostegno entusiastico”, scrive Roger Morgan, aggiungendo: “Il fratello Rutherford tenne duro sino alla fine dell’ora. In seguito ci rallegravamo ogni volta che facevamo ascoltare i dischi di quella conferenza nelle case delle persone”.

      C. H. Lyon ci narra: “Gli uscieri fecero bene il loro lavoro. Un paio dei più turbolenti seguaci di Coughlin ricevettero dei colpi di bastone sulla testa, e furono tutti scagliati senza cerimonie giù per le scale e fuori dell’auditorio. Uno di essi ricevette la mattina dopo qualche pubblicità su un giornale, che pubblicò una fotografia in cui lo si vedeva con la testa fasciata, come se portasse un turbante”.

      Tre uscieri Testimoni furono arrestati e accusati di “aggressione”. Il 23 e il 24 ottobre 1939 furono processati dinanzi a tre giudici (due cattolici romani e un Ebreo) della Corte delle Sessioni Speciali della città di New York. Dinanzi alla corte fu mostrato che gli uscieri erano andati nella sezione del Madison Square Garden dove era scoppiato il disordine per eliminare i disturbatori. Quando gli uscieri furono attaccati dai rivoltosi, resisterono e trattarono con fermezza alcuni del gruppo radicale. I testimoni d’accusa fecero molte dichiarazioni contraddittorie. Non solo la corte assolse i tre uscieri, ma dichiarò inoltre che i Testimoni inservienti avevano agito entro i loro diritti.

      LA GUERRA MONDIALE ALIMENTA LE FIAMME DELLA VIOLENZA

      La violenza della turba era scoppiata all’assemblea dei testimoni di Geova del 1939. Ma le fiamme della violenza dovevano essere alimentate contro di loro con maggiore intensità man mano che il mondo entrava in guerra. Solo alla fine del 1941 gli Stati Uniti avrebbero dichiarato guerra a Germania, Italia e Giappone, ma già da molto tempo prima lo spirito del nazionalismo era forte in tutto il paese.

      Durante questi primi mesi della seconda guerra mondiale, Geova Dio prese per il suo popolo un notevole provvedimento. Nel suo numero del 1º novembre 1939 La Torre di Guardia inglese pubblicò un articolo intitolato “Neutralità”. Per scrittura didascalica aveva queste parole di Gesù Cristo inerenti ai suoi discepoli: “Essi non sono parte del mondo come io non sono parte del mondo”. (Giov. 17:16) Quello studio scritturale sulla neutralità cristiana, giungendo al momento opportuno, preparò in anticipo i testimoni di Geova ai difficili tempi avvenire.

      MINACCIATO DI INCENDIO IL PODERE DEL REGNO

      Il podere del Regno, vicino a South Lansing, in New York, faceva una buona produzione di frutta, vegetali, carne, latte e formaggio per i componenti del personale della sede centrale della Società. David Abbuhl lavorava nel podere del Regno quando nel 1940 ne furono turbate la pace e la serenità. “La vigilia del 14 giugno 1940, anniversario dell’adozione della bandiera americana”, dice il fratello Abbuhl, “fummo avvertiti da un vecchio che passava ogni giorno per andare a comprarsi il whiskey nella taverna di South Lansing che gli abitanti della città e quelli della Legione Americana complottavano di incendiare tutti i nostri edifici e di rovinare le nostre macchine”. Fu avvertito lo sceriffo.

      Infine il nemico comparve sulla scena. John Bogard, che allora era servitore del podere, fece una volta questo pittoresco racconto della difficoltà: “Verso le sei di sera le bande cominciarono ad adunarsi, un’auto dopo l’altra, finché ce ne furono trenta o quaranta piene. Lo sceriffo e i suoi uomini arrivarono e cominciarono a fermare le auto, chiedendo ai conducenti di esibire la patente e avvertendoli di non fare nessuna azione contro il podere del Regno. Essi continuarono ad andare avanti e indietro sulla via principale di fronte alla nostra proprietà fino a tarda notte, ma la presenza della polizia li tenne sulla via e frustrò il loro piano di distruggere il podere. Fu una notte molto emozionante per noi tutti lì nel podere, ma ci ricordammo vivamente dell’assicurazione che Gesù diede ai suoi seguaci: ‘Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Eppure non perirà nemmeno un capello della vostra testa’. — Luca 21:17, 18”.

      Avvenne così che si scongiurarono quel minacciato attacco e quell’incendio premeditato. Si calcola che 1.000 auto, che portavano possibilmente 4.000 uomini, eran venute da tutte le parti occidentali dello stato di New York per distruggere il podere del Regno appartenente alla Società, ma invano. Kathryn Bogard dice: “Il loro scopo fallì, e alcune delle stesse persone che avevano fatto parte della turba sono ora Testimoni, sì, perfino nel ministero continuo!”

  • Stati Uniti d’America (3)
    Annuario dei Testimoni di Geova del 1976
    • Stati Uniti d’America (3)

      SCOPPIA LA VIOLENZA A LITCHFIELD

      Verso lo stesso tempo in cui il podere del Regno era stato minacciato di assalto e incendio, a Litchfield, nell’Illinois, divampò la persecuzione contro i testimoni di Geova. “In qualche modo i malfattori di Litchfield furono informati dei nostri piani così che quando andammo per predicare nella città erano pronti ad attenderci”, ricorda Clarence S. Huzzey. “Il sacerdote locale suonò le campane della chiesa come un segnale ed essi cominciarono a fare retate di fratelli e a portarli nel carcere locale. Alcuni fratelli furono malamente percossi e la turba minacciò perfino di incendiare il carcere. Alcuni della turba trovarono le auto dei fratelli e cominciarono a demolirle riducendole a uno sfasciume”.

      Walter R. Wissman dice: “Dopo essere stati percossi dalla turba i fratelli furono portati nel carcere locale e protetti da una pattuglia della polizia stradale. Dopo che un fratello, Charles Cervenka, si rifiutò di salutare la bandiera, fu gettato a terra. Gli strofinarono in viso la bandiera e lo presero a calci e lo percossero con violenza sulla testa e nel corpo. Dei fratelli fu quello ferito più gravemente e non si riprese mai del tutto dalle percosse. Morì alcuni anni dopo. In seguito disse che mentre lo picchiavano pensava tra sé d’essere lieto che questo accadesse a lui e non a uno dei fratelli più nuovi poiché egli sapeva di poterlo sopportare, mentre uno più nuovo forse si sarebbe indebolito e avrebbe fatto compromesso”.

      “La città di Litchfield fu molto orgogliosa della sua impresa”, ricorda il fratello Wissman. “Infatti, diversi anni dopo, durante gli anni cinquanta, Litchfield celebrò il centenario con carri da corteo che raffiguravano gli avvenimenti notevoli dei cento anni di storia della città. Uno di questi carri commemorava l’attacco organizzato nel 1940 contro i testimoni di Geova. Questo era considerato dai funzionari della città un avvenimento memorabile della loro storia. Geova li ricompensi!”

      APPELLI NON ASCOLTATI

      Gli attacchi violenti contro i testimoni di Geova erano così gravi e numerosi che il viceprocuratore generale degli Stati Uniti, Francis Biddle, e la sig.ra Eleanor Roosevelt (moglie del presidente Franklin D. Roosevelt) rivolsero pubblici appelli perché tali azioni fossero interrotte. Infatti, il 16 giugno 1940, lo stesso giorno dell’avvenimento di Litchfield, in un discorso radiodiffuso da una costa all’altra dalla rete della National Broadcasting Company, Biddle dichiarò:

      “I testimoni di Geova sono stati ripetutamente assaliti e percossi. Essi non avevano commesso nessun reato; ma la turba li giudicò colpevoli, e inflisse loro il linciaggio. Il procuratore generale ha ordinato un’inchiesta immediata su questi atti di violenza.

      “Il popolo dev’essere desto e vigile, e soprattutto calmo e assennato. Poiché la violenza della turba renderà il compito del governo assai più difficile, essa non sarà tollerata. Non sconfiggeremo il male del nazismo emulandone i metodi”.

      Ma tali appelli non arrestarono l’ondata di ostilità contro i testimoni di Geova.

      INTERROTTE LE ADUNANZE CRISTIANE

      Durante quegli anni turbolenti, i cristiani negli Stati Uniti furono assaliti a volte mentre erano pacificamente radunati per studiare la Bibbia. Questo accadde, per esempio, nel 1940 a Saco, nel Maine. Una volta mentre i testimoni di Geova facevano preparativi nella loro Sala del Regno al primo piano per tenere un discorso biblico registrato si formò, secondo Harold B. Duncan, una turba composta di 1.500-1.700 persone. Egli ricorda chiaramente che un sacerdote era con loro, seduto in un’auto di fronte alla sala. “L’uomo della [vicina] bottega di radioriparazioni accese a pieno volume tutte le radio che poté per non far capire il discorso”, dice il fratello Duncan, e aggiunge: “Quindi la turba cominciò a lanciare sassi alle finestre. Poliziotti in abiti borghesi illuminavano con le torce le finestre da colpire con i sassi. Il comando di polizia era solo a un isolato e mezzo di distanza. Vi andai due volte e li informai di ciò che stava accadendo. Dissero: ‘Quando saluterete la bandiera americana vi aiuteremo!’ La turba ruppe 70 [piccoli pannelli di vetro] della parete e una pietra grande quanto il mio pugno mancò di poco la testa della sorella Gertrude Bob e staccò un pezzo di intonaco dall’angolo del muro”.

      La violenza della turba scoppiò anche durante l’assemblea che si tenne nel 1942 a Klamath Falls, nell’Oregon. Secondo Don Milford, i partecipanti alla turba tagliarono i fili del telefono attraverso cui il discorso veniva trasmesso da un’altra città del congresso, ma un fratello che aveva una copia del discorso intervenne e il programma continuò. Infine la turba irruppe nella sala. I Testimoni si difesero e quando la porta fu di nuovo chiusa, uno degli attaccanti, “un uomo grande e grosso”, giaceva all’interno privo di sensi. Era un agente di polizia e gli fecero una fotografia con il distintivo accanto al viso. “Chiamammo la Croce Rossa”, dice il fratello Milford, “ed essa mandò due donne con una barella e lo portarono via. In seguito fu udito dire: ‘Non pensavo che si sarebbero difesi’”. La polizia si rifiutò di aiutare i Testimoni, e ci vollero più di quattro ore prima che la turba fosse dispersa dalla guardia nazionale.

      AGGREDITI MENTRE COMPIONO L’OPERA CON LE RIVISTE NELLE VIE

      Sebbene in alcuni luoghi la polizia rifiutasse di proteggere i testimoni di Geova, questo non accadde certo in ogni caso. Per esempio, anni fa, mentre faceva servizio con le riviste nelle vie di Tulsa, in Oklahoma, L. I. Payne notò che nelle vicinanze c’era sempre un poliziotto. “Così”, dice il fratello Payne, “un giorno gli chiesi perché stava sempre così vicino. Rispose che, benché la sua zona assegnata fosse vasta, sarebbe stato nelle vicinanze perché non voleva che mi cacciassero via o mi percuotessero. Aveva letto com’erano stati trattati i Testimoni nelle piccole città e non capiva perché qualcuno volesse impedire quest’opera”.

      Sta di fatto che i servitori di Geova erano spesso aggrediti da turbe violente mentre davano testimonianza nelle vie con La Torre di Guardia e Consolazione. Per esempio, George L. McKee dice che una settimana dopo l’altra in una comunità dell’Oklahoma turbe di uomini infuriati, il cui numero andava dalle 100 alle 1.000 persone e più, assalivano i Testimoni che compivano l’opera con le riviste nelle vie. Il sindaco, il capo della polizia e altri funzionari non provvedevano nessuna protezione. Secondo il fratello McKee, in genere le turbe erano condotte da un ben noto medico, capo della Legione Americana e cugino di Belle Star, famigerata donna della malavita. Dapprima accoliti ubriachi cominciavano a dare fastidio. Quindi giungeva la turba armata di stecche da biliardo, bastoni, coltelli, mannaie da macellaio e pistole. Il loro obiettivo? Cacciare i Testimoni dalla città. Ma ogni sabato i proclamatori del Regno decidevano in anticipo per quanto tempo avrebbero compiuto l’opera nelle vie e, sebbene la turba si radunasse rapidamente, riuscivano a completarla nel tempo stabilito. Davano molte riviste a quelli che facevano la spesa.

      Un sabato furono avvicinati circa quindici Testimoni. “Comprendemmo che dovevamo confidare in Geova Dio e usare buon giudizio se volevamo uscirne vivi”, dice il fratello Mckee, e continua: “Senza alcun preavviso, cominciarono ad aggredire tre di noi fratelli con coltelli e bastoni. . . . Con le braccia rotte, fratture al cranio e altre ferite, andammo da quattro diversi medici della comunità, ma tutti si rifiutarono di prestarci le cure necessarie. Dovemmo fare un viaggio di ottanta chilometri e andare in un’altra località per avere le cure di un medico comprensivo. Le ferite e i dolori guarirono presto, e il sabato seguente eravamo di nuovo all’angolo della strada con la buona notizia del Regno. Questo spirito prevalse durante tutti i tempi difficoltosi che attraversammo nel fuoco della persecuzione”.

      VIOLENZA A CONNERSVILLE

      Fra gli atti di violenza delle turbe furono notevoli gli avvenimenti che ebbero luogo nel 1940 a Connersville, nell’Indiana. Alcune donne cristiane vi erano sotto processo con la falsa accusa di “cospirazione sediziosa”. Mentre il fratello Rainbow, servitore di zona, e Victor e Mildred Schmidt uscivano dal tribunale il primo giorno del processo, circa venti uomini si posero davanti alla loro auto cercando di rovesciarla e li minacciarono di morte.

      L’ultimo giorno del processo, il pubblico ministero dedicò la maggior parte del tempo a sua disposizione a incitare all’attacco, parlando a volte direttamente agli uomini armati che erano nell’aula. Alle ore 21 giunse il verdetto: “Colpevoli”. Quindi si scatenò una tempesta di violenza. La sorella Schmidt dice che lei e suo marito Victor, che era uno degli avvocati che avevano difeso la causa, e altri due fratelli, furono separati dagli altri Testimoni e aggrediti da una turba di due o trecento persone. Ella ci narra:

      “Quasi immediatamente fummo sottoposti a un bombardamento di ogni sorta di frutta, vegetali e uova. Ci dissero in seguito che la turba aveva scaricato su di noi il carico di un intero autocarro.

      “Cercammo di correre alla nostra auto, ma ce lo impedirono e ci spinsero fino alla strada principale che esce dalla città. Quindi la turba si avventò su di noi, colpendo i fratelli e dandomi sul dorso un colpo che ebbe l’effetto di una frustata. Intanto era scoppiata una tempesta in tutta la sua furia. La pioggia si riversava a torrenti e il vento sferzava con violenza. Tuttavia, la furia degli elementi era insignificante in paragone con la furia di questa turba indemoniata. A causa della tempesta, molti andarono nelle loro auto e ci passarono accanto strillando e maledicendoci, includendo sempre nelle loro maledizioni il nome di Geova. Oh, come questo feriva il nostro cuore!

      “Ma nonostante la tempesta, sembrava che ci fossero almeno cento uomini a piedi che ci incalzavano. A un certo punto, al volante della sua auto piena di amici, la sorella Jacoby (ora sorella Crain) di Springfield, nell’Ohio, cercò di venire in nostro soccorso, ma la turba quasi capovolse l’auto, colpendola e strappandone gli sportelli. Ricevemmo altri colpi mentre la turba ci strappava via dall’auto. Gli amici furono costretti a proseguire senza di noi. Mentre eravamo sospinti e la tempesta continuava senza diminuire di intensità, la folla strillava incessantemente e ripeteva in coro: ‘Gettateli nel fiume! Gettateli nel fiume!’ Questa continua cantilena mi riempì il cuore di terrore. Ma mentre ci avvicinavamo al ponte per attraversare il fiume ad un tratto la cantilena cessò. Presto ci trovammo effettivamente dall’altra parte del ponte. Fu come se gli angeli di Geova avessero accecato la turba perché non vedesse dove ci trovavamo. Pensai: ‘Oh, Geova, ti ringrazio!’

      “Poi gli uomini grossi e corpulenti ripresero a colpire i fratelli. Com’è doloroso veder percuotere una persona cara! Ogni volta che lo colpivano, Victor traballava, ma non cadde mai. Quei colpi erano per me colpi di orrore . . .

      “Di tanto in tanto mi si avvicinavano alle spalle e mi colpivano dandomi quella rapida spinta simile a una sferzata. Infine ci separarono dai due fratelli e mentre camminavamo tenendoci per il braccio, Victor disse: ‘Non abbiamo sofferto quanto Paolo. Non abbiamo ancora resistito fino al sangue’. [Si paragoni Ebrei 12:4].

      “Era molto buio e si faceva tardi (in seguito seppi che erano circa le 23). Avevamo oltrepassato i limiti della città ed eravamo quasi esausti quando all’improvviso si fermò molto vicino a noi un’auto. Una voce familiare disse: ‘Presto! Salite!’ Oh, quel bravo giovane pioniere, Ray Franz, era venuto a salvarci da quella turba scatenata! . . .

      “Ancora una volta tutti sentimmo che gli angeli di Geova avevano qui accecato il nemico perché non ci vedesse salire sull’auto. Qui nell’auto al sicuro dalla turba erano il caro fratello Rainbow e sua moglie e tre altri. In qualche modo, quella piccola auto fece posto a tutti e otto noi. Tutti sentimmo che gli angeli di Geova avevano impedito al nemico di vederci salire sull’auto. La turba era ancora violentemente adirata contro di noi, e non dava alcun segno di volerci lasciar andare. Fu come se Geova tendesse verso di noi le sue amorevoli braccia e ci portasse in salvo! In seguito apprendemmo che, dopo essere stati separati da noi, i due fratelli avevano trovato rifugio in un fienile dove rimasero finché alcuni fratelli li trovarono di buon mattino. Uno dei fratelli era stato gravemente ferito da un oggetto che gli era stato lanciato contro.

      “Arrivammo a casa verso le due del mattino, inzuppati e infreddoliti, poiché la tempesta aveva posto fine a un’ondata di calore e aveva portato aria fredda. I nostri fratelli e le nostre sorelle ci servirono, e perfino chiusero cinque ferite che erano aperte sul viso di Victor. Come fummo grati di essere amorevolmente curati dai nostri cari fratelli!”

      Nonostante queste dure esperienze, Geova sostiene e rafforza comunque i suoi servitori. “Così”, osserva la sorella Schmidt, “avevamo subìto un’altra specie di prova che Geova ci aveva misericordiosamente aiutati a sopportare, affinché ‘la perseveranza avesse la sue opera compiuta’”. — Giac. 1:4.

      ALTRI ATTI DI BRUTALITÀ DELLE TURBE

      Molti furono gli atti di violenza delle turbe il cui bersaglio era i testimoni di Geova. Nel dicembre 1942 a Winnsboro, nel Texas, diversi testimoni di Geova furono molestati da una turba mentre compivano l’opera con le riviste nelle vie. Fra i Testimoni era O. L. Pillars, servitore per i fratelli (sorvegliante di circoscrizione). Mentre i componenti della turba si avvicinavano, i Testimoni conclusero che in tali circostanze l’opera nelle vie non poteva farsi. Cominciarono dunque a camminare verso la loro auto. “In mezzo alla via principale, nella sua auto acustica, era il predicatore battista C. C. Phillips”, ricorda il fratello Pillars. “Aveva predicato intorno a Cristo e alla sua crocifissione, ma appena ci vide cambiò il suo sermone. Cominciò a inveire e a strepitare per il fatto che i testimoni di Geova non salutano la bandiera. Disse che egli sarebbe stato felice di morire per la bandiera americana e che chiunque non salutava la bandiera doveva essere cacciato dalla città. Giunti all’altezza della sua auto, ci vedemmo davanti un’altra turba che avanzava verso di noi. Subito ci circondarono e ci trattennero finché il maresciallo della città venne e ci arrestò”.

      Più tardi la turba entrò nell’ufficio del maresciallo, che non fece nessun tentativo per proteggere i Testimoni. Essi furono presi dai componenti della turba. Nella via il fratello Pillars, da parte sua, veniva percosso coi pugni. Egli racconta: “In quell’occasione ricevetti l’aiuto più straordinario. Mi stavano picchiando sul serio. Il sangue mi usciva a fiotti dal naso, dal viso e dalla bocca, ma sentivo poco dolore o non ne sentivo affatto. Già allora mi meravigliai di questo fatto e pensai che fosse una manifestazione dell’aiuto angelico. . . . Mi aiutò a capire come i nostri fratelli tedeschi avevano fedelmente sopportato l’ardore della persecuzione nazista senza vacillare”.

      Il fratello Pillars fu ripetutamente percosso finché perse i sensi, quindi fu rianimato e percosso di nuovo. Infine, non riuscendo a farlo rinvenire, i componenti della turba lo inzupparono d’acqua fredda e cercarono di fargli salutare una bandiera di cinque centimetri per dieci, “la sola bandiera che”, egli narra, “questi grandi ‘patriotti’ potessero trovare”. Mentre essi la reggevano, gli sollevavano anche il braccio, ma egli lo lasciava cadere giù, mostrando di non voler fare il saluto. Ben presto gli misero una corda intorno al collo, lo gettarono a terra e lo trascinarono nella prigione. Debolmente li udì dire: “Andiamo a impiccarlo. Così ci saremo sbarazzati per sempre di quei Testimoni”. Poco dopo, cercarono di fare proprio questo. Il fratello Pillars scrive: “Mi misero al collo una nuova corda per impiccare grossa più di un centimetro, legandomi il nodo scorsoio dietro l’orecchio, e mi trascinarono nella via. Quindi gettarono l’altro capo della corda oltre un tubo che sporgeva dall’edificio. Quattro o cinque uomini cominciarono a tirare su la corda. Mentre venivo sollevato da terra, la corda si tese e persi i sensi”.

      Quando il fratello Pillars riprese conoscenza, si ritrovò nel carcere non riscaldato. Un medico lo esaminava e diceva: “Se volete che questo ragazzo viva, fareste meglio a portarlo all’ospedale, perché ha perduto molto sangue e i suoi occhi sono dilatati”. A ciò il maresciallo ribatté: “È il più ostinato diavolo che abbia mai visto”. “Come mi incoraggiarono quelle parole”, osserva il fratello Pillars, “poiché mi assicurarono che non avevo fatto compromesso!”

      Dopo che il medico se ne fu andato, i componenti della turba sfilarono nella prigione fredda e buia. Accendevano fiammiferi per vedere la faccia del fratello Pillars, ed egli li udì chiedere: “Non è ancora morto?” Qualcuno rispose: “No, ma sta per morire”. Gelato fino alle ossa e bagnato fradicio, il fratello Pillars cercò di non tremare, sperando che pensassero che era morto. Finalmente andarono via e si fece un gran silenzio. Da ultimo si aprì la porta, entrarono alcuni della Polizia di Stato del Texas e il fratello Pillars fu portato in ambulanza all’ospedale di Pittsburg, nel Texas. Egli era stato alla mercé della turba per sei ore. Ma che cosa era accaduto quando lo avevano impiccato? Perché era ancora vivo? “Trovai la risposta a queste domande il giorno dopo”, osserva il fratello Pillars, e aggiunge:

      “Nella corsia dei detenuti nell’ospedale di Pittsburg, dove mi stavo ristabilendo, venne a trovarmi il fratello Tom Williams. Era un avvocato di Sulphur Springs e un vero combattente per la giustizia. Aveva cercato invano di trovarmi, e quando aveva minacciato di intentare causa alla città, gli avevano rivelato che ero in ospedale. Che piacere fu vedere la faccia di un fratello! Allora mi raccontò che in tutta la città si parlava di me: ero stato impiccato ma la corda si era spezzata!

      “In seguito, quando l’F.B.I. fece un’investigazione ufficiale e questo diede luogo a un’inchiesta del gran giurì, un gruppo di pentecostali furono disposti a testimoniare. Essi dissero: ‘Oggi tocca ai testimoni di Geova. Domani toccherà a noi!’ Quando descrissero l’impiccagione, dissero: ‘Lo vedemmo penzolare dalla corda. Quindi la corda si spezzò. Al che comprendemmo che era stato il Signore a spezzarla’”.

      Il maresciallo ed altri agenti fuggirono oltre il confine dello stato. Perciò non furono mai processati. Il fratello Pillars si ristabilì e riprese la sua attività di servitore per i fratelli in quella zona.

      COME SOPPORTARE BRUTALE PERSECUZIONE

      Può darsi che tu dica: “Non potrei mai sopportare tanta brutale persecuzione!” No, non con la tua propria forza. Ma Geova può renderti forte se ora ti vali dei suoi provvedimenti per l’edificazione spirituale. La ragione principale della persecuzione ha relazione con la contesa della sovranità universale. In effetti Satana sfidò Dio, asserendo che nessun uomo sarebbe rimasto fedele a Geova nella prova recata dal Diavolo. Quale privilegio è mantenere l’integrità verso Dio, provando così che Satana è un bugiardo e sostenendo nella contesa la parte di Geova! — Giob. 1:1–2:10; Prov. 27:11.

      Negli anni dopo quei giorni turbolenti in cui le folle infuriate scatenarono molti attacchi contro i testimoni di Geova, il popolo di Dio si è reso sempre più consapevole del bisogno di dipendere pienamente da Geova. Mentre difenderanno se stessi e i loro cari in armonia con i princìpi cristiani, essi non si armeranno con armi mortali in attesa dell’attacco. (Matt. 26:51, 52; 2 Tim. 2:24) Piuttosto, riconoscono che ‘le armi della loro guerra non sono carnali’. — 2 Cor. 10:4, si veda La Torre di Guardia del 1º ottobre 1968, pagine 597-603.

      ASSEMBLEA TEOCRATICA A SAINT LOUIS

      L’umanità era immersa negli spasimi della seconda guerra mondiale e contro il popolo di Dio infuriava la persecuzione. Ma ‘Geova degli eserciti era con loro’. (Sal. 46:1, 7) Egli fece in modo che in senso spirituale fosse loro provveduta un’abbondanza di cose buone. Molto degna di nota fu a questo proposito l’assemblea teocratica dei testimoni di Geova che si tenne dal 6 al 10 agosto 1941 a Saint Louis, nel Missouri.

      I servitori di Geova erano ansiosi di assistere a quell’assemblea. Così, molti di loro si misero in viaggio diretti a Saint Louis. “Subito apprendemmo”, dice la sorella A. L. McCreery, “che tutti i Testimoni mettevano al finestrino dell’auto una rivista [La Torre di Guardia o Consolazione] per farsi riconoscere; così anche noi facemmo la stessa cosa. Tutto il viaggio fu un continuo far cenni di saluto a persone completamente estranee che ci passavano accanto, ma dai sorrisi e dai cenni comprendevamo che erano nostri fratelli”.

      Nonostante la pressione dell’Azione Cattolica e dei veterani delle guerre combattute all’estero, la direzione dell’Arena si rifiutò di annullare il contratto concluso con i testimoni di Geova. Comunque, le chiese cattoliche misero in giro false voci che indussero molti padroni di casa a non affittare più le stanze ai servitori di Dio. “Le monache andavano di porta in porta dicendo alle persone di non affittare le loro stanze ai testimoni di Geova”, dice Robert E. Rainer. Quindi, arrivati a Saint Louis, “i Testimoni senza alloggio erano tanti che si rese necessario fare materassi e riempirli perché potessero dormire sul luogo dell’Arena”, narra Margaret J. Rogers.

      Circa il problema degli alloggi, il fratello G. J. Janssen e sua moglie dichiarano: “Durante il congresso il giornale pubblicò la fotografia di una madre Testimone e del suo bambino che dormivano di notte sul prato nel luogo del congresso. Fu quello che ci voleva. Gli abitanti locali, di cuore più tenero dei loro falsi insegnanti, cominciarono a telefonare al reparto alloggi per dire che avevano stanze in più disponibili per i Testimoni”. Ben presto giunsero offerte di camere per telegramma, per telefono, per lettera, con visite personali e con altri mezzi. I proclamatori del Regno venivano perfino fermati nelle vie da persone che offrivano loro alloggi.

      Al loro arrivo, alcuni Testimoni si recavano alla “città teocratica delle roulotte”. Essa crebbe finché il luogo brulicò di 15.526 persone: c’erano 677 roulotte, 1.824 tende, 100 auto con brandine, 99 furgoni e 3 autobus. “Era immensa”, osserva Edna Gorra, che inoltre dice: “Alle vie furono dati nomi e c’erano lavanderie, bagni adeguati, e così via. Era una meraviglia da vedere: persone provenienti da diversi stati che abitavano nelle roulotte, nelle tende e negli autobus, tutte di comune accordo”.

      ALCUNI PUNTI NOTEVOLI DEL PROGRAMMA

      Il programma del congresso fu davvero spiritualmente profittevole. Per esempio, Hazel Burford, ora missionaria nel Panama, osserva: “Lì ci rallegrammo di ricevere la spiegazione della contesa del dominio universale di Geova quale Supremo Sovrano e di come ciò implicava l’integrità dei servitori di Geova. . . . Comprendemmo più chiaramente che mai perché Geova permetteva tale intensa persecuzione contro il suo popolo in tutto il mondo”. Nel suo discorso intitolato “Integrità”, il fratello Rutherford indicò che, al tempo di Giobbe, Satana aveva suscitato la domanda: “Può Geova mettere sulla terra uomini che, nella più severa prova, si mostreranno fedeli e leali verso Dio?” Tuttavia, fu mostrato che la contesa primaria era quella del dominio universale. Fra l’altro l’oratore esortò i suoi ascoltatori ad essere interamente e incrollabilmente devoti al Governo Teocratico retto da Cristo Gesù, sapendo che esso rivendicherà il nome di Geova e recherà la liberazione a tutti quelli che amano la giustizia e servono Geova.

      Ci fu un aspetto del congresso che specialmente toccò il cuore dei delegati dell’assemblea. La domenica 10 agosto 1941 al congresso di Saint Louis fu il “Giorno dei fanciulli”. Quella mattina di buon’ora fu pronunciato un discorso sul battesimo e furono immerse 3.908 persone, fra cui 1.357 ragazzi. Ma per i fanciulli, e anche per gli adulti, quello doveva essere un giorno speciale. “Tutti i figli di genitori consacrati in età dai 5 ai 18 anni e che hanno biglietti per posti riservati si raduneranno al centro dell’arena proprio di fronte al palco”, diceva il programma stampato. Il discorso del fratello Rutherford “Fanciulli del Re” era in programma per le 11.

      Allora i presenti al congresso formavano un’enorme folla di 115.000 persone. Direttamente di fronte al palco dell’oratore e sotto le tribune era uno straordinario uditorio: tutti ragazzi dai cinque ai diciotto anni. Mentre il fratello Rutherford saliva sul palco, i giovani si rallegrarono e batterono le mani. Egli agitò il fazzoletto e migliaia di giovani mani risposero al saluto. Subito avanzò a grandi passi verso il leggìo, letteralmente raggiante a quello spettacolo.

      J. F. Rutherford aveva molto da dire a tutti quei giovani e alle migliaia di altri in quel vasto uditorio. Per esempio, Dorothy Wilkes afferma: “La speranza delle condizioni paradisiache sulla terra divenne per noi molto reale allorché il fratello Rutherford osservò, in effetti, che ‘le proprietà che avete viste lungo il percorso per venire all’assemblea non erano nulla in paragone con ciò che avrete’!” E Neal L. Callaway, che era quel giorno uno dei giovani dell’uditorio, una volta scrisse: “. . . dopo aver concluso il suo discorso, il presidente della Società disse: ‘Ho una domanda da proporre a ciascuno di voi. Tutti voi che avete acconsentito di fare la volontà di Dio e vi siete schierati dalla parte del Governo Teocratico retto da Cristo Gesù, e che avete acconsentito di ubbidire a Dio e al Suo Re, ALZATEVI IN PIEDI, per favore!’

      “Ci alzammo come una persona sola. ‘Guardate’, esclamò il presidente della Società, ‘più di 15.000 nuovi testimoni del Regno!’ Dopo un lungo applauso, disse: ‘Tutti voi che farete quanto vi sarà possibile per annunciare ad altri il regno di Dio e le benedizioni che lo accompagneranno, per favore, dite Sì!’ Allora dai 15.000 ragazzi in piedi si levò un tonante ‘Sì’.

      “E il presidente della Società quindi disse: ‘Se aveste in mano uno strumento da poter usare per onorare il nome di Geova lo usereste con diligenza?’ Noi rispondemmo: ‘Sì!’ ‘Allora mettetevi a sedere, e io vi parlerò di questo strumento. Il Signore ha reso possibile la preparazione di questo libro come un messaggio per voi. Il titolo di questo libro è “Children” (“Fanciulli”)’. Quale tremendo applauso seguì!” Fu data a ciascun ragazzo seduto nelle sezioni speciali dell’Arena e nel campo di roulotte una copia gratuita del nuovo libro Fanciulli (inglese), scritto dal fratello Rutherford.

      Molti che furono presenti a quella splendida occasione come semplici fanciulli continuarono a fare progresso, osserva George D. Caron. “Divennero pionieri, frequentarono la Scuola di Galaad e intrapresero l’opera missionaria, andarono alla Betel e fecero altrimenti progresso con l’organizzazione. Oggi sono la spina dorsale e la forza di molte congregazioni in tutto il mondo”.

      La domenica pomeriggio del 10 agosto 1941 l’infermo J. F. Rutherford parlò all’uditorio del congresso per l’ultima volta. Fece questo estemporaneamente, senza appunti, per circa quarantacinque minuti.

      Fece alcune osservazioni molto significative sulla direttiva del popolo di Geova, dicendo: “A ogni estraneo qui presente voglio far sapere ciò che pensate di un uomo sulla questione se sia il vostro capo, così che non se ne dimentichino. Ogni volta che sorge qualche cosa e comincia a crescere dicono che c’è qualche uomo, un capo che ha molti seguaci. Se in questo uditorio c’è qualcuno che pensa che io, quest’uomo qui, sia il capo dei testimoni di Geova, dica Sì. [Unanime NO]

      “Se voi che siete qui credete che io sono solo uno dei servitori del Signore, e che lavoriamo a spalla a spalla in unità, servendo Dio e servendo Cristo, dite Sì. [Unanime SÌ]

      “Bene, non avete bisogno di me come capo terreno perché una folla come questa operi; una classe di persone di questa specie combatterebbe il Diavolo con un bastone d’olmo del Missouri, ed essa combatte con la spada dello spirito, che è più efficace”.

      Durante questo discorso finale il fratello Rutherford esortò ripetute volte i suoi ascoltatori a portare avanti l’opera di predicare il messaggio del Regno.

      ULTIMI GIORNI A BETH-SARIM

      In novembre la grave malattia del fratello Rutherford peggiorò ed egli fu costretto a subire un’operazione a Elkhart, nell’Indiana. In seguito espresse il desiderio di andare in California. Fu portato dunque a San Diego, in una casa nota come “Beth-Sarim”. Già da qualche tempo appariva chiaro ai suoi associati e ai migliori medici consultati che non poteva rimettersi.

      Diciamo in breve che il fratello Rutherford contrasse una grave polmonite dopo il suo rilascio dall’ingiusta prigionia del 1918-1919 subìta a motivo della sua fedeltà verso Geova. Da allora ebbe un solo polmone buono. Gli fu praticamente impossibile rimanere a Brooklyn, in New York, durante l’inverno e continuare a compiere il suo lavoro come presidente della Società. Negli anni venti andò a San Diego dove fu sottoposto a cure mediche. Lì il clima era eccezionalmente buono e il medico lo esortò a trascorrere a San Diego quanto tempo poteva. Questo è ciò che Rutherford infine fece.

      A suo tempo, qualcuno fece un’offerta con il preciso scopo di costruire a San Diego una casa per il fratello Rutherford. Essa non fu costruita a spese della Società Torre di Guardia. Riguardo a questa proprietà, il libro Salvezza del 1939 dichiarò: “A San Diego, California, v’è un pezzo di terreno, sul quale, nell’anno 1929, fu costruita una casa, che fu chiamata e conosciuta quale Beth-Sarim”.

      La sorella Hazel Burford fu una delle infermiere che ebbero cura del fratello Rutherford durante la sua ultima infermità a Beth-Sarim, dove fu portato nel novembre 1941. Ella ci racconta: “Trascorremmo ore interessanti, poiché era arrivato al punto che tutto il giorno dormiva e per tutta la notte si occupava delle cose della Società tenendoci in movimento”. Una mattina verso la metà di dicembre arrivarono da Brooklyn tre fratelli, compreso il fratello Knorr. La sorella Burford rammenta: “Trascorsero diversi giorni con lui esaminando il rapporto annuale per l’Annuario e altre faccende dell’organizzazione. Dopo la loro partenza, il fratello Rutherford continuò a indebolirsi e, circa tre settimane dopo, il giovedì 8 gennaio 1942, finì fedelmente il suo corso terreno e fu promosso a maggiori privilegi di servizio nelle corti del suo Padre celeste”. Più tardi quel giorno, alle 17,15, la notizia fu mandata alla sede principale di Brooklyn con una telefonata interurbana.

      Come fu ricevuta alla Betel di Brooklyn la notizia della morte di J. F. Rutherford? “Non dimenticherò mai il giorno che apprendemmo del trapasso del fratello Rutherford”, commenta William A. Elrod. “L’annuncio fu breve. Non ci furono discorsi”.

      TRANSIZIONE SENZA DIFFICOLTÀ

      Il giovedì 8 gennaio 1942 segnò la fine della vita terrena del settantaduenne Joseph Franklin Rutherford. Egli era stato presidente della Società Torre di Guardia per venticinque anni. Quando il primo presidente della Società, Charles Taze Russell, morì nel 1916, gli studenti biblici furono scossi e molti si chiesero come avrebbero potuto compiere il servizio di Dio. Per giunta, uomini egoisti cercarono di afferrare il controllo della Società e questo pose per qualche tempo problemi, nonostante che la loro opposizione e i loro complotti fossero completamente superati con l’aiuto divino. La morte di J. F. Rutherford, invece, non ebbe tali conseguenze. Certo, i nemici del popolo di Dio pensarono che l’opera dei testimoni di Geova si sarebbe fermata, ma si sbagliavano. “L’organizzazione teocratica continuò senza arresti o inciampi”, osserva Grant Suiter.

      Il 13 gennaio 1942 tutti i membri del consiglio delle società di Pennsylvania e di New York impiegate dal popolo di Dio si riunirono congiuntamente nella Betel di Brooklyn. Diversi giorni prima, il vicepresidente della Società, Nathan H. Knorr, aveva chiesto che con preghiera e meditazione chiedessero ferventemente la sapienza divina, e questo essi fecero. La loro adunanza congiunta fu aperta con preghiera per avere la guida di Geova, e dopo attenta considerazione il fratello Knorr fu nominato e unanimemente eletto presidente della Società. “Nessuno che io conosca mise lontanamente in dubbio la nomina del fratello Knorr”, dice C. W. Barber, “e tutti furono decisi a sostenerlo a spalla a spalla e a dar prova della propria devozione all’organizzazione di Geova. Ci fu completa unità anche fra tutti i direttori della Società”. Furono ricevuti molti telegrammi e lettere che mostrarono come i servitori di Geova in tutto il mondo erano uniti e decisi a proseguire l’opera di predicazione.

      Nathan Homer Knorr nacque a Bethlehem, in Pennsylvania, nel 1905 da genitori nati in America. Quando aveva sedici anni, si associò alla congregazione di studenti biblici di Allentown, e nel 1922 assisté al congresso di Cedar Point, dove decise di dimettersi dalla Chiesa Riformata. L’opportunità di fare l’immersione in acqua per simboleggiare la dedicazione della sua vita a Geova Dio giunse il 4 luglio 1923, mentre Frederick W. Franz, della Betel di Brooklyn, visitava la congregazione di Allentown. Il fratello Fred Franz pronunciò il discorso sul battesimo e il diciottenne Nathan H. Knorr era fra coloro che quel giorno furono battezzati nel fiume Little Lehigh. Questo è sempre stato un gioioso giorno da ricordare, e quale piacere è stato per il fratello Knorr avere il privilegio di lavorare accanto al fratello Fred Franz per oltre cinquantuno anni!

      Circa due mesi dopo, il 6 settembre 1923, il fratello Knorr divenne membro della famiglia Betel di Brooklyn. C. W. Barber ricorda: “Egli arrivò verso mezzogiorno, e rientrati per il pranzo vedemmo un giovane fratello che metteva i suoi panni e le sue cose in un cassettone della stanza A-9. Non sapendo che era stato fatto un cambiamento e che egli prendeva il posto di un fratello che era stato trasferito alla WBBR di Staten Island, ne seguirono alcune parole di rimostranza. ‘Che cosa fai qui?’ ‘Ne abbiamo già abbastanza in questa stanza ed è troppo affollata’. Pensavamo che un altro nella stanza fosse di troppo, ma poi ci calmammo e il giovane fratello non era altri che il fratello N. H. Knorr. Non fu certo un appropriato benvenuto, ma anni dopo spesso ci divertivamo parlando di questa situazione e ne ridevamo di cuore. Sin dall’inizio fu evidente che egli non era venuto alla Betel se non per applicarsi all’opera da compiere. Egli si applicò con vigore nel reparto spedizioni e fece rapido progresso svolgendo le responsabilità e facendo qualsiasi cosa gli si chiedesse”.

      In seguito prestò servizio nell’ufficio progettazioni e attuazioni dello stabilimento tipografico della Società e l’8 febbraio 1928 fu nominato dal fratello Rutherford per essere uno dei responsabili della rivista L’Età d’Oro. Clayton J. Woodworth era redattore; Robert J. Martin, direttore amministrativo, e Nathan H. Knorr segretario e tesoriere. Quando il direttore dello stabilimento Robert J. Martin morì il 23 settembre 1932 J. F. Rutherford nominò N. H. Knorr perché prestasse servizio con quell’incarico. L’11 gennaio 1934 il fratello Knorr fu eletto direttore dell’Associazione del Pulpito dei Popoli (ora Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di New York). Egli fu fatto vicepresidente dell’Associazione il 10 gennaio 1935 dopo la morte di E. J. Coward. Il 10 giugno 1940 il fratello Knorr divenne direttore e fu eletto vicepresidente della società di Pennsylvania, la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati. La sua elezione alla presidenza di entrambe le società avvenne il 13 gennaio 1942. Fu anche fatto presidente dell’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici. In quanto all’atteggiamento del fratello Knorr verso l’opera, J. L. Cantwell ricorda: “Nel 1940, quando c’era molta persecuzione, venivano chiuse filiali e avevano luogo azioni di turbe. Una notte facevamo lavoro straordinario nello stabilimento. Si fece un’esercitazione antincendio e il fratello Knorr, che presiedette l’adunanza che ne risultò, fra l’altro disse: ‘So che le cose si presentano male per l’opera. Ma c’è qualche cosa che tutti noi qui vorremo ricordare: Se Armaghedon verrà domani, questa notte vogliamo far funzionare lo stabilimento per tutta la notte’”.

      ISTRUZIONE PER LA VITA

      Nel servizio di campo il popolo di Geova aveva usato la cartolina di testimonianza e il fonografo. Avrebbero dovuto avere, però, la capacità di esprimersi scritturalmente. Avrebbero dovuto poter dare ragione della loro speranza. Questa fu la veduta del nuovo presidente della Società N. H. Knorr. Riflettendo sul passato, C. James Woodworth dice: “Mentre ai tempi del fratello Rutherford si metteva in risalto che ‘la religione è un laccio e una truffa’, ora sorgeva l’èra di un’espansione mondiale, e l’istruzione, biblica e organizzativa, cominciava in proporzioni finora sconosciute al popolo di Geova”.

      Negli anni successivi l’enfasi data all’istruzione biblica doveva divenire ancor più notevole. I testimoni di Geova erano davvero entrati in un’èra di istruzione per la vita.

      CORSO DI MINISTERO TEOCRATICO

      “Solo poco più di un mese dopo che il fratello Knorr era divenuto presidente della Società”, dice Henry A. Cantwell, “furono prese disposizioni per quello che fu allora chiamato ‘Corso avanzato di Ministero Teocratico’”. E, di che cosa si trattò? Di una scuola inaugurata nel febbraio 1942 nella Betel di Brooklyn.

      C. W. Barber spiega: “Tutti i componenti maschi della famiglia Betel di Brooklyn erano invitati a iscriversi . . . Il corso consisteva prima di una conferenza che era pronunciata all’intera scuola. Le sorelle erano invitate ad assistere, ma in quel tempo non si iscrivevano alla scuola. Dopo la conferenza ci spostavamo in sale più piccole dove tutti gli iscritti pronunciavano discorsi di esercitazione sotto la sorveglianza di consiglieri qualificati”. L. E. Reusch aggiunge: “Ogni mese avevamo una ripetizione preparata dal nostro istruttore della scuola, il fratello T. J. Sullivan”.

      Questo ti ricorda qualcosa? Se sei testimone di Geova sai che cosa ebbe inizio più di tre decenni or sono nella Betel di Brooklyn: la Scuola di Ministero Teocratico. Ben presto anche altri lodatori di Geova traevano beneficio da questa istruzione. Alla loro assemblea “Chiamata all’azione” che si tenne in 247 città di tutti gli Stati Uniti il 17 e il 18 aprile 1943, fu annunciato e dimostrato il “Corso di Ministero Teocratico”. Con sorpresa di tutti, fu presentato l’opuscolo di 96 pagine che aveva lo stesso nome e mostrava come tenere la nuova scuola in ciascuna congregazione e forniva inoltre informazioni per i settimanali discorsi d’istruzione. L’istruttore della scuola nominato doveva presiedere e dare costruttivi consigli sui discorsi di esercitazione di sei minuti, pronunciati dagli iscritti maschi su vari soggetti biblici.

      Se oggi sei iscritto alla Scuola di Ministero Teocratico, probabilmente avesti un certo timore nel pronunciare il tuo primo discorso di esercitazione. Ma supponi che l’intera scuola fosse nuova, come lo fu all’inizio degli anni quaranta. Come ti saresti sentito allora? Il primo discorso che un fratello faceva nella scuola poteva essere una vera e propria esperienza. “Mi tremavano le ginocchia e le mani e mi battevano i denti”, ammette Julio S. Ramu. “Non resistei sei minuti giacché feci l’intero discorso in tre minuti. Quella fu la prima volta che parlai sul podio, ma non smisi”. “Il Re d’eternità” fu il titolo del primo discorso di esercitazione di Angelo Catanzaro. “Non lo dimenticherò mai”, egli dice. “Mia madre disse che nel sonno pronunciai quel discorso ogni notte per parecchie notti”. Ma la preghiera e la fiducia in Geova ebbero una parte essenziale. “Essi erano volenterosi e fecero del loro meglio”, commenta Louisa A. Warrington, “ed era meraviglioso vedere come lo spirito di Geova li aiutava . . . a divenire oratori abili e fiduciosi”.

      Dall’inizio del 1959, nelle congregazioni del popolo di Dio le sorelle ebbero il privilegio di iscriversi alla Scuola di Ministero Teocratico. Dovevano dimostrare come fare un sermone di sei minuti alle persone nella loro casa, e questo presentò loro una notevole sfida. Ora era la loro volta di esser nervose! Grace A. Estep ebbe un sermone la prima sera che le sorelle fecero presentazioni nella Scuola di Ministero Teocratico della congregazione. “Oh, ebbi paura!” ella ammette. “Ma il soggetto era facile e molto familiare, e in qualche modo riuscii a svolgerlo. Benché fosse una cosa così difficile, come fui lieta in seguito di questa ulteriore benedizione di Geova!” Condividi questi sentimenti?

      Sì, tutto questo ebbe inizio nel febbraio 1942 nella Betel di Brooklyn. Oggi, comunque, la Scuola di Ministero Teocratico è un aspetto regolare dell’addestramento cristiano provveduto nelle 34.576 congregazioni del popolo di Geova in tutta la terra. Da quando cominciò, la Scuola di Ministero Teocratico è stata di grande aiuto per il popolo di Geova. Fin dall’inizio divennero evidenti eccellenti e migliorate qualità oratorie. Così, dopo il 1944, il fonografo che era stato usato per un decennio fu sostituito dalla testimonianza orale resa da predicatori teocratici alle porte e nelle case delle persone.

      Un aspetto degno di nota della Scuola di Ministero Teocratico è la lettura della Parola di Dio. Questa è stata una parte regolare del programma. Una delle prime pubblicazioni che furono provvedute perché venissero usate nella Scuola di Ministero Teocratico fu “Preparato per ogni opera buona”, stampata nel 1946. Mabel P. M. Philbrick vi dirà che questo libro “permise di avere un migliore intendimento di come fu scritta e preservata la Bibbia, e anche di come si aggiunsero gli Apocrifi. Per la prima volta appresi che cos’erano il Talmud, il testo masoretico e molte altre cose. Meglio di tutto fu l’analisi di ogni libro della Bibbia”.

      Varie pubblicazioni degli anni successivi furono preparate per la Scuola di Ministero Teocratico. Fra queste fu il libro del formato de La Torre di Guardia dal titolo “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, pubblicato nel 1963. Esprimendo senza dubbio il pensiero di molti altri, Alice Babcock appropriatamente lo chiama “un vero deposito di tesori spirituali”. Ecco un’altra pubblicazione che esaminava a fondo ciascuno dei sessantasei libri della Bibbia, dando speciale risalto al modo in cui ciascun libro biblico è oggi utile per i cristiani.

      Attualmente nella Scuola di Ministero Teocratico inglese e per fare ricerche personali si usa un’opera che è il frutto di sei anni di ricerche. Vi hanno contribuito circa duecentocinquanta fratelli in più di novanta paesi, e poi un personale speciale ha lavorato sul materiale presso la sede centrale della Società a Brooklyn. Ne è risultato un volume di 1.700 pagine che tratta soggetti scritturali da “Aaronne” a “Zuzim”. Il suo titolo? Aid to Bible Understanding (Ausiliario per capire la Bibbia), completato nel 1970. È stato veramente un provvedimento di Geova.

      UNA CAMPAGNA DI DISCORSI PUBBLICI

      Nei passati anni quaranta la Scuola di Ministero Teocratico presto mise molti fratelli in grado di pronunciare discorsi pubblici. Così nel gennaio 1945 fu iniziata in tutto il mondo una campagna di discorsi pubblici. Ciascun oratore preparava il proprio discorso, ma la Società Torre di Guardia assicurava l’uniformità di presentazione scegliendo i soggetti e fornendo per questi discorsi di un’ora schemi di una pagina. Questa campagna di adunanze pubbliche cominciò con una serie di otto discorsi, il primo dei quali era intitolato “L’uomo avrà successo come edificatore del mondo?”

      Oltre all’oratore, altri proclamatori del Regno presero parte alla campagna. Come? Annunciando il discorso con la distribuzione di foglietti d’invito per le vie e di casa in casa. A volte la distribuzione di inviti stampati era accompagnata dall’annuncio del discorso fatto con cartelli pubblicitari. Frequentemente il discorso era pronunciato nella Sala del Regno, ma si poteva programmare una serie di conferenze da tenere in locali affittati o altrove in qualche luogo fuori mano del territorio della congregazione. Se assisti regolarmente alle adunanze cristiane, trai beneficio da tali adunanze pubbliche fino a questo stesso giorno.

      In quei primi giorni pronunciare un discorso pubblico era, naturalmente, una grande sfida. Era qualche cosa di nuovo. W. L. Pelle dice: “Per molti, molti anni, la sera prima di quella in cui ero in programma per pronunciare un discorso pubblico mi inginocchiavo accanto al letto e pregavo Geova di darmi la capacità e la forza di pronunciare il discorso in modo da piacergli. Consiglio ai giovani fratelli iscritti alla Scuola di Ministero Teocratico di fare la stessa cosa perché Geova ha sempre udito la mia richiesta ed egli udrà anche la loro”. — Sal. 65:2.

      GEOVA PROVVEDE PER UNA TESTIMONIANZA MONDIALE

      Circa tre decenni or sono il genere umano era nel pieno della seconda guerra mondiale. Allora ad alcuni poté sembrare poco pratico predisporre per l’espansione internazionale delle attività di predicazione del Regno. Ma lo spirito di Geova rafforzò i suoi servitori permettendo loro di andare avanti. Era essenzialmente importante provvedere istruzione per la vita.

      Nel settembre del 1942 il fratello Knorr e gli altri direttori della Società Torre di Guardia approvarono unanimemente l’istituzione di una scuola per addestrare missionari all’attività di ministero da compiere in paesi di tutta la terra. Dove si sarebbe tenuta? Nella proprietà della Società che si trova nella zona dei laghi Finger, nella parte settentrionale dello stato di New York: nel Podere del Regno, cioè vicino a South Lansing.

      Lì nel 1941 la Società Torre di Guardia aveva completato un grande edificio in mattoni di tre piani. Era stato costruito perché servisse da rifugio per i componenti della famiglia Betel di Brooklyn, nel caso che l’intensa persecuzione rendesse necessario il loro trasferimento in quel luogo. Ma non era mai servito a tale scopo. Può darsi che Geova dirigesse le cose fin dall’inizio perché questa costruzione fosse impiegata per un incomparabile scopo. Si fecero ora piani per un nuovo istituto di istruzione teocratica. La scuola stessa sarebbe stata chiamata Collegio Biblico Torre di Guardia di Galaad. In seguito fu chiamata Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad.

      Ci fu fervore di attività. A cominciare dall’ottobre 1942 A. D. Schroeder, Maxwell G. Friend ed Eduardo F. Keller prepararono i corsi predisposti dal corpo direttivo, elaborarono le conferenze, si procurarono i libri di testo e misero insieme una biblioteca. Nello stesso tempo, si apportarono modifiche agli edifici esistenti nel podere del Regno per provvedere una biblioteca, un’aula magna, aule scolastiche, alloggi e altri locali. Quelli furono mesi emozionanti!

      Immaginate la sorpresa di certi pionieri quando ricevettero le domande per la nuova scuola. Ancor più grande fu l’emozione quando quelle domande furono accettate. “Ci sentimmo estremamente indegni, ma grati del privilegio”, osservarono il fratello Charles Eisenhower e sua moglie. “Le nostre domande furono accettate. Vendemmo la nostra auto e la roulotte e partimmo per la scuola. Quella fu la prima classe di Galaad. La scuola era nuova, le lezioni erano nuove, gli insegnanti e gli studenti erano nuovi”.

      Il giorno di apertura vivamente atteso giunse il lunedì 1º febbraio 1943. La neve copriva i campi del podere del Regno. Era un giorno di freddo e di vento. Tuttavia dentro l’edificio dell’amministrazione quarantanove uomini e cinquantuno donne, alcuni sposati e altri non sposati, si riunirono con grande gioia. Al programma della dedicazione della scuola furono presenti con loro direttori della Società, componenti del corpo insegnante, amici e parenti: in tutto 161 persone.

      Furono pronunciati discorsi sia da F. W. Franz e W. E. Van Amburgh che anche da altri. Lo stesso fratello Knorr pronunciò il discorso di benvenuto e dedicazione. Senza dubbio tutti i presenti convennero pienamente con i suoi commenti: “Geova Dio ha provveduto questo terreno e questo edificio chiamato ‘Galaad’ per adempiere il Suo proposito. A Lui rendiamo ogni grazie e lode”. Non c’è dubbio! L’istituzione di questa scuola fu un importante passo nello sviluppo teocratico.

      Ricerche bibliche, Ministero teocratico nel campo, Oratoria pubblica sulla Bibbia, Legge suprema, Temi biblici; queste furono alcune delle materie su cui gli operosi studenti si applicarono durante i cinque mesi del corso. Dovettero anche apprendere una lingua straniera, nella prima classe lo spagnolo. Veramente, c’erano molte cose da imparare. Ma ogni giorno di scuola gli studenti di Galaad dedicavano anche del tempo allo svolgimento di certe faccende nel podere e nella casa. Da una parte questo aiutava ad alleviare la tensione nervosa. Le sere dei giorni feriali erano dedicate allo studio personale. Il fine-settimana offriva ottime occasioni di compiere la salvifica opera di predicazione del Regno. Sia gli studenti che gli insegnanti si impegnavano nel servizio di campo.

      Infuriava ancora la seconda guerra mondiale quando si diplomarono le prime classi della Scuola di Galaad. Poiché allora era praticamente impossibile mandare missionari in Europa, in occidente nelle isole del mare e in Asia, essi furono mandati in Cuba, Messico, Costa Rica, Portorico, Canada e Alasca. Da allora sono andati fino alle estremità della terra a dichiarare la buona notizia del Regno “in testimonianza”. — Matt. 24:14.

      Il conferimento dei diplomi alla trentacinquesima classe della Scuola di Galaad ebbe luogo nel Podere del Regno il 24 luglio 1960. La trentaseiesima classe cominciò nei locali della Società Torre di Guardia in 107 Columbia Heights di Brooklyn, in New York, il lunedì 6 febbraio 1961. Com’è utile avere questa scuola nella sede principale della Società! Gli studenti hanno ora il privilegio di udire i discorsi di un maggior numero di fratelli associati al personale della Società, compresi i membri del corpo direttivo dei testimoni di Geova.

      Da quando la Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad ebbe inizio sono passati tre decenni. Finora hanno frequentato tale istituto di istruzione teocratica più di 5.500 studenti. Di questi, oltre 2.500 sono ancora attivi nel servizio continuo, predicando la buona notizia del Regno intorno al mondo.

      SCUOLA DI MINISTERO DEL REGNO

      Nel corso degli anni si è continuato a dare risalto all’istruzione teocratica per la vita. Nel 1958 si cominciò a preparare un corso di studio per una nuova scuola. Questa era per i sorveglianti. Chiamato Scuola di Ministero del Regno, in origine il corso consisté di ventiquattro giorni di scuola, novantasei lezioni in classe e venti discorsi di istruzione o conferenze. I soggetti comprendevano Insegnamenti del Regno, Ministero di campo, Oratoria e Sorveglianti. Il primo gruppo che frequentò la Scuola di Ministero del Regno consisté di venticinque studenti, servitori (sorveglianti) di circoscrizione degli Stati Uniti e loro mogli che non erano diplomati della Scuola di Galaad. Quel primo corso si tenne dal 9 marzo al 3 aprile 1959 nei locali della Società presso South Lansing, in New York. Il 9 aprile 1967 la scuola fu trasferita nella sede principale di Brooklyn.

      Col passar del tempo sono state apportate modifiche alla Scuola di Ministero del Regno, come l’adozione di un corso di studio di due settimane. Si son tenute Scuole di Ministero del Regno in molti paesi in tutta la terra, con grande beneficio del popolo di Geova. In alcuni paesi gli insegnanti viaggiano da un luogo all’altro servendosi delle locali Sale del Regno, così che un maggior numero di anziani è facilitato non dovendosi recare troppo lontano per frequentare la scuola. Come può essere grato il popolo di Geova che sia stato provveduto questo eccellente addestramento! La Scuola di Ministero del Regno ha notevolmente contribuito a preparare i sorveglianti cristiani per le loro responsabilità e per i loro privilegi.

      C’è un interessante lato dell’istruzione per la vita che non dev’essere ignorato. Nel corso degli anni alcuni che hanno cercato la conoscenza scritturale sono stati analfabeti, ma il loro problema non è stato messo da parte. In molti paesi l’organizzazione del popolo di Dio ha provveduto lezioni per analfabeti; alcune sono state altamente lodate dai funzionari governativi. Uomini e donne hanno imparato a leggere e a scrivere e molti di loro han fatto progresso fino a ricevere ricchi privilegi di servizio a onore e gloria di Geova.

      FATTO RISUONARE IL SEGNALE DI ‘AVANZARE’

      Nel 1942 il fratello Knorr e i suoi associati nell’amministrazione compresero che c’era molto lavoro da fare. Infatti, all’Assemblea Teocratica del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova, tenuta dal 18 al 20 settembre 1942, fu fatto risuonare il segnale di ‘avanzare’. La principale città del congresso fu Cleveland, nell’Ohio, con cui se ne collegarono altre cinquantuno in tutti gli Stati Uniti.

      Il discorso chiave del congresso fu pronunciato da F. W. Franz il venerdì sera 18 settembre 1942. Intitolato “La sola luce”, si basava su Isaia, capitolo 49 e 60. In quel discorso risuonò chiaramente il segnale di ‘Avanzare’. Julia Wilcox scrive: “Al termine del discorso chiave, ‘La sola luce’, credo che nessuno nell’uditorio pensasse che era giunto il tempo di farsi cadere le braccia e riposarsi. No, era il tempo di ‘sorgere e risplendere’, così che il popolo di Dio potesse continuare a riflettere la sola luce nelle tenebre di questo vecchio mondo”.

      Il fratello Knorr seguì nel programma F. W. Franz e parlò sul soggetto “Presentate ‘la spada dello spirito’”. Iniziò il suo discorso con le significative parole: “C’è altro lavoro da fare; molto lavoro!”

      Per indicare ulteriormente che c’era lavoro da compiere furono fatte dichiarazioni durante il discorso pubblico la domenica pomeriggio 20 settembre. Il soggetto? Davvero strano, poiché le nazioni erano allora immerse nella seconda guerra mondiale. Aveva il tema: “Pace — Può essa durare?”

      Questo sarebbe stato un discorso importantissimo, comprese il fratello Knorr. Con l’aiuto di Geova era deciso a ‘mettercela tutta’. “Per mesi in anticipo”, dice L. E. Reusch, “potei udirlo esercitarsi ad alta voce, ripassando letteralmente dozzine di volte il suo discorso pubblico ‘Pace — Può essa durare?’ La mia stanza alla Betel si trovava direttamente al di sotto dell’alloggio del presidente. Così so personalmente quanto tempo e sforzi dedicò per esercitarsi nella dizione”.

      Durante questo scorrevole discorso della durata di un’ora, la Lega delle Nazioni fu intrepidamente identificata con la creatura politica di colore scarlatto di Rivelazione, capitolo 17. Fu indicato che la Lega, allora nell’abisso dell’inattività, ‘non era’, ma non sarebbe rimasta nell’abisso. (Riv. 17:8) Sarebbe sorta di nuovo. “Ma notate questo”, dichiarò Knorr, “la profezia mostra che quando la ‘bestia’ verrà fuori dell’abisso, alla fine di questa guerra totale, essa verrà fuori con la donna ‘Babilonia’ in groppa, oppure questa le salterà sopra appena sarà uscita”. Tuttavia, né la pace fatta dagli uomini né la bestia di colore scarlatto sarebbero durate. Presto la bestia stessa sarebbe stata completamente distrutta.

      Ricordando quel discorso, Marie Gibbard commenta: “Con quale accuratezza fu spiegata la profezia di Rivelazione 17, allorché fu mostrato che la Lega sarebbe uscita dall’abisso per una pace instabile che non sarebbe durata! Quale meravigliosa protezione affinché non fossimo trasportati dai successivi avvenimenti del mondo, come quando questo paese si diede al giubilo per la vittoria sull’Europa e sul Giappone e poi, nel 1945, quando le Nazioni Unite furono acclamate come la garanzia per la pace futura! Questo discorso fece in realtà una durevole impressione e fu di grande valore pratico”. Anche la deduzione fu chiara. I servitori di Geova avevano lavoro da fare e ci sarebbe stato ancora del tempo per compierlo.

      PASTORI CHE VISITANO IL GREGGE

      In quell’assemblea del 1942 fu annunciato che rappresentanti della Società Torre di Guardia avrebbero regolarmente visitato le congregazioni del popolo di Dio. (Tale opera era stata fatta in precedenza dai servitori di zona, ma le loro attività, e quelle dei servitori regionali, nonché le assemblee di zona che si erano tenute, erano state interrotte dal 1º dicembre 1941). Le visite dei rappresentanti viaggianti della Società dovevano riprendere dal 1º ottobre 1942. Questi fratelli erano conosciuti come “servitori per i fratelli”, paragonabili agli odierni sorveglianti di circoscrizione. “Essi avrebbero esaminato le registrazioni delle congregazioni e assistito i fratelli a far progredire gli interessi del Regno”, dice la sorella J. Norris. “Tutto questo ci rese consci della cura di Geova per il suo popolo per mezzo della sua organizzazione”.

      Dal 15 ottobre 1946 in poi dovettero introdursi alcuni nuovi aspetti in relazione con quest’opera. Il campo sarebbe stato diviso in circoscrizioni, ciascuna di circa venti gruppi (congregazioni). Questi sarebbero stati serviti per una settimana dai sorveglianti viaggianti, primariamente volti ad assistere i Testimoni nella loro predicazione di casa in casa. Due volte l’anno tutte le congregazioni di una circoscrizione si sarebbero riunite in un luogo per un’assemblea di circoscrizione di tre giorni, presieduta da un “servitore di distretto”. Negli anni successivi si sono apportati aggiustamenti a questa disposizione, e se tu sei testimone di Geova ne trai ora beneficio. Com’era però alcuni anni fa?

      Prendiamo l’opera di distretto negli anni quaranta come esempio degli sforzi compiuti da questi volenterosi pastori del gregge di Dio. Ripensate alla fine degli anni quaranta, per esempio, quando Nicholas Kovalak, Jr., era uno dei pochi fratelli impegnati nell’opera di distretto negli Stati Uniti. Riferendosi all’ottobre 1949, egli dice: “Quel mese percorsi in auto 6.430 chilometri!” E aggiunge: “Tenni cinque assemblee di circoscrizione nei fine-settimana, oltre a servire nel frattempo diverse congregazioni. Così viaggiai, tenni discorsi, diedi testimonianza, verificai le registrazioni, mangiai, studiai, lessi, ed ebbi un po’ di tempo per dormire!” Una settimana percorse circa 3.200 chilometri servendo due congregazioni e, nel fine-settimana, un’assemblea di circoscrizione. Naturalmente, non tutti i suoi viaggi in automobile erano così lunghi. “Ora che ci sono più congregazioni è più facile”, ammette il fratello Kovalak. “Geova è buono con noi e ci sostiene”.

      I sorveglianti di circoscrizione e di distretto di oggi si interessano vivamente dei loro conservi adoratori di Geova. Cercano di aiutarli nel servizio di campo e di edificarli spiritualmente. Le assemblee di circoscrizione pure hanno una parte importante nel progresso degli interessi del Regno. Sapevi che in media nell’anno di servizio del 1974 si tennero negli Stati Uniti venti assemblee di circoscrizione la settimana, con una media di 1.605 presenti? Sommando tutto questo per l’intero anno, ci furono 1.064 assemblee di circoscrizione, con 1.708.143 presenti.

      I CRISTIANI NEUTRALI PRENDONO LA LORO DETERMINAZIONE

      Mentre all’inizio degli anni quaranta cominciava la nuova amministrazione della Società Torre di Guardia, era in corso la seconda guerra mondiale e un certo numero di uomini cristiani subiva la prova della propria integrità verso Geova. Nell’anno 1940 negli Stati Uniti entrò in vigore la Legge sulla coscrizione obbligatoria per il servizio militare, mentre il paese era ancora in pace. Essa autorizzava la coscrizione per il servizio militare dei giovani di oltre diciotto anni, ma provvedeva l’esenzione dei “ministri di religione regolari o debitamente ordinati” della classe IV-D. Nella maggioranza dei casi, i testimoni di Geova non furono riconosciuti come ministri. Essi non erano né sediziosi, né avrebbero interferito con le imprese militari o d’altro genere dei governi umani. Comunque, i Testimoni stessi erano decisi a mantenere come cristiani una stretta neutralità. (Giov. 17:16) Per giunta, avevano ‘trasformato le loro spade in vomeri’. — Isa. 2:2-4.

      In migliaia di casi, gli avvocati governativi sostennero che i Testimoni dovevano entrare nelle forze armate per poter chiedere l’esenzione alle corti federali. Così dalle corti di distretto federali quelli che mantenevano l’integrità erano mandati in prigione, e un certo numero ricevette il massimo della condanna: cinque anni di carcere e un’ammenda di diecimila dollari. È interessante che, quando Eugene R. Brandt e sei altri Testimoni furono condannati, il giudice indicò una bandiera appesa alla parete dietro il suo seggio e, come ricorda il fratello Brandt, disse: “Vede quella bandiera? Ebbene, io posso vedere in quella bandiera la faccia del mio dio e quindi non mi rifiuto di adorarla, e lei dovrebbe pensarla allo stesso modo”.

      BUON USO DEL TEMPO IN PRIGIONE

      La prima notte dietro le sbarre della prigione era una vera e propria esperienza. Il pioniere Daniel Sydlik (che ora presta servizio nella Betel di Brooklyn) fu messo in carcere nel 1944 a causa della sua neutralità cristiana. Ricorda d’essersi messo a giacere sulla sua branda e di avere ascoltato le porte di acciaio “chiudersi con un rumore simile al tuono”. Mentre venivano chiuse a una a una, il rumore di quelle porte si avvicinava sempre più, finché la porta della sua cella tremò, quindi girò lentamente e si chiuse. Egli dice: “Ad un tratto fui sopraffatto da un senso di nausea al pensiero di essere intrappolato, senza via d’uscita. Quindi altrettanto rapidamente seguì un’altra sensazione che pure mi sopraffece, e provai una gran pace e gioia, la specie di pace di cui parla la Bibbia, ‘la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero’”. — Filip. 4:7.

      Il fratello Sydlik, come molti altri, infine si trovò in una prigione federale. Che cosa facevano lì i cristiani neutrali? Facevano buon uso del loro tempo. Quando non erano occupati nelle attività della prigione, spesso era loro consentito tenere adunanze per studiare la Bibbia e le pubblicazioni della Società Torre di Guardia. Inoltre, miglioravano la loro istruzione generale, studiando per esempio lingue straniere come lo spagnolo e il greco. Riguardo ai cristiani in prigione a Mill Point, nel West Virginia, Rudolph J. Sunal dice: “Tenevamo lo studio di libro di congregazione . . . Il gruppo di fratelli in ciascun dormitorio teneva la propria Adunanza di Servizio e la Scuola di Ministero Teocratico. . . . La domenica tenevamo lo studio Torre di Guardia nella biblioteca. . . . Un altro provvedimento fu il privilegio di poter organizzare piccole assemblee. . . . Un’estate ci servimmo del campo per il gioco del pallone; avevamo il piano e altri strumenti musicali e presentammo un programma molto istruttivo”.

      Ricordando il programma di istruzione cristiana seguito in prigione a quel tempo, F. Jerry Molohan osserva: “Le nostre adunanze di studio d’ogni genere erano eccezionalmente ben frequentate e questo era così istruttivo che con senso di umorismo chiamavamo ‘Università fra le mura’ il Podere dell’onore della Prigione Leavenworth”.

      La Società Torre di Guardia si preoccupava del benessere spirituale di questi giovani. Quindi furono prese disposizioni perché certi fratelli, come A. H. Macmillan e T. J. Sullivan, li visitassero regolarmente. Perché? Per provvedere consigli e incoraggiamento scritturali.

      Liberi o in prigione, i testimoni di Geova cercano di adempiere il loro mandato di far discepoli. (Matt. 28:19, 20) È vero che questi cristiani neutrali avevano ora limitate opportunità. Ma questo non li fece del tutto tacere. Il fratello Molohan commenta: “Mi valsi al massimo di una opportunità. Un uomo di buon cuore che scontava una condanna a vita, Frank Ryden, divenne la mia prima ‘lettera di raccomandazione’ e fu battezzato nell’abbeveratoio dei muli”. — 2 Cor. 3:1-3.

      RICHIESTA DI AMNISTIA

      Il 10 agosto 1946 una significativa risoluzione fu unanimemente adottata dagli oltre 60.000 delegati all’Assemblea Teocratica Nazioni Liete dei Testimoni di Geova a Cleveland, nell’Ohio. Con essa si chiedeva al presidente degli Stati Uniti di concedere la completa amnistia agli oltre 4.000 Testimoni erroneamente condannati e imprigionati. Tale clemenza avrebbe ridato a questi cristiani neutrali i diritti civili che dal 1940 al 1946 erano stati illegalmente negati loro dai consigli di leva e dalle corti federali.

      “Con mia sorpresa”, dice Edgar C. Kennedy, “il presidente annunciò che la risoluzione, con la richiesta di completa amnistia per tutti questi uomini, sarebbe stata personalmente presentata al presidente degli Stati Uniti da un rappresentante della Società. Poiché Harry Truman, ex ufficiale dell’esercito insieme al quale avevo prestato servizio durante la prima guerra mondiale, era il presidente, pensai che sarebbe stato bene che menzionassi questo fatto all’ufficio del presidente, il che feci”. Fu così che, alle 12,30 del venerdì 6 settembre 1946 il legale generale della Società, un altro avvocato e il fratello Kennedy, un pioniere, furono ricevuti dal presidente per circa quaranta minuti. Secondo il fratello Kennedy, Truman ascoltò con attenzione mentre l’avvocato della Società spiegò gli aspetti della risoluzione fino al punto in cui si chiedeva la grazia presidenziale. Quindi, ricorda, “Truman irruppe con ira e disse: ‘Non so cosa farmene di un bastardo che non combatte per il suo paese. Inoltre, non tollero la mancanza di rispetto che mostrate per la bandiera’”. Il fratello Kennedy continua:

      “Compresi che ora era venuto il mio turno di parlare. Mi identificai come un ex collega ufficiale dell’esercito e dissi che ero stato responsabile di rifornire la sua batteria di tutte le munizioni che aveva sparate durante la guerra. Presi dalla mia borsa una fotografia degli ufficiali del reggimento e la deposi sulla sua scrivania. Egli la guardò e disse che aveva la stessa fotografia appesa in biblioteca sopra la sua scrivania. Quindi gli dissi che è più difficile combattere per i princìpi cristiani che non combattere in guerra. Brevemente spiegai la ragione per cui i testimoni di Geova non salutano la bandiera. Egli ascoltò e poi disse: ‘Vedo che mi sbagliavo’”.

      Secondo il fratello Kennedy, dopo di ciò il presidente prestò attenzione all’avvocato della Società “che ora concludeva la richiesta di rilasciare i testimoni di Geova tenuti in prigione in base alla legge sulla coscrizione militare. Truman quindi disse che ne avrebbe parlato con il procuratore generale”.

      A suo tempo, il presidente Truman costituì il suo Consiglio di amnistia. Esso riesaminò migliaia di documenti processuali e di registrazioni dei consigli di leva, raccomandando alcune amnistie. Ma il 23 dicembre 1947 Truman concesse l’amnistia solo a 136 Testimoni, mentre fu concessa l’amnistia a 1.523 detenuti. Altri gruppi religiosi, che in tutto avevano in prigione solo 1.000 uomini, in paragone con 4.300 Testimoni, ricevettero la parte del leone. Di conseguenza la maggioranza di questi cristiani neutrali fu trattata con discriminazione solo perché era fermamente decisa a mantenere la propria integrità verso Geova Dio.

      CONTINUA LA LOTTA LEGALE

      Il 4 febbraio 1946, nelle cause di Smith ed Estep, la Corte suprema degli Stati Uniti decise che le inferiori corti federali avevano avuto torto a rifiutare ai Testimoni il diritto di un’equa udienza e a sostenere che dovessero entrare nelle forze armate prima di potersi difendere in corte. Il 23 dicembre 1946 nelle cause di Gibson e Dodez, la Corte estese il significato della legge in modo che potessero difendersi dinanzi alle corti quei testimoni di Geova che erano stati accusati di non essersi presentati a un campo di obiettori di coscienza o di non essere rimasti in tale campo dopo essersi presentati.

      Gli avvocati governativi sostennero che i pionieri in servizio continuo non avevano diritto all’esenzione dal servizio e dall’addestramento militari perché non avevano congregazioni fisse. Per giunta, gli avvocati governativi sostennero che i servitori di congregazione (i sorveglianti che presiedevano) non avevano diritto all’esenzione perché non avevano congregazioni composte da laici, ma presiedevano quelle formate da testimoni di Geova. Tali argomenti furono confutati nella causa di Dickinson, decisa il 30 novembre 1953 a favore dei testimoni di Geova dalla Corte suprema degli Stati Uniti. Questo stabilì il precedente su cui si dovevano basare tutte le corti federali.

      FERMI NELLA FEDE NONOSTANTE LA PRIGIONIA

      Guardando indietro nel tempo a tre decenni or sono, quando tanti cristiani neutrali erano messi in prigione perché mantenevano la loro integrità, ci si potrebbe chiedere che cosa si farebbe in circostanze simili. In realtà non importa quale scusa il nemico usi per mettere in carcere il popolo di Dio. Con l’aiuto di Geova si può mantenere l’integrità, proprio come fecero alcuni anni fa quelle centinaia di cristiani neutrali. Nel 1965, dopo sette anni nelle prigioni della Cina comunista, Stanley Ernest Jones parlò nello Yankee Stadium della città di New York a oltre 34.700 persone. Mentre era in prigione, aveva meditato sulle Scritture, era ricorso alla preghiera e si era mantenuto spiritualmente forte con l’aiuto dello spirito di Geova. Ma ecco una cosa che egli menzionò: “Avremo tribolazione solo per ‘dieci giorni’. In altre parole, essa avrà fine. Ogni cosa ha fine al tempo fissato. Perciò basta che perseveriamo; Dio intanto ci sosterrà”. — Riv. 2:10.

      Un conservo missionario, Harold King, trascorse quasi cinque anni in una prigione della Cina comunista. Anche lui era rimasto spiritualmente forte. Sapevi che, mentre era in prigione, perfino compose musica basata su pensieri scritturali? Sì, il libretto dei cantici oggi usato dai testimoni di Geova, ‘Cantate e accompagnatevi con musica nei vostri cuori’, contiene una melodia che il fratello King compose in prigione. È il cantico N. 10, intitolato “Di casa in casa”. Quindi, non aver timore del futuro. Geova può sostenere te come sostenne i cristiani messi in prigione negli Stati Uniti a motivo della neutralità e molti altri che si mantennero integri, compresi i fratelli Jones e King, i quali ebbero la dura esperienza d’esser tenuti in una prigione della Cina comunista.

      SI TENDONO MANI SOCCORREVOLI

      Il 2 settembre 1945 finì la seconda guerra mondiale. Presto si riaprirono in molti paesi le filiali della Società Torre di Guardia. Si ristabilirono congregazioni e di nuovo fu disponibile cibo spirituale in quantità sempre crescente. Tuttavia, nelle nazioni devastate dalla guerra i cristiani avevano bisogno anche di cose materiali. Quindi, manifestando amore verso i conservi credenti nel bisogno, il popolo di Geova intraprese quella che risultò una campagna di soccorso mondiale della durata di due anni e mezzo. (Giov. 13:34, 35) I Testimoni di Stati Uniti, Canada, Svizzera, Svezia e altri paesi offrirono indumenti e denaro per acquistare generi alimentari per aiutare i cristiani in Austria, Belgio, Bulgaria, Cina, Cecoslovacchia, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Olanda, Norvegia, Repubblica delle Filippine, Polonia e Romania.

      “Alla fine della seconda guerra mondiale”, ricordano Hazelle e Helen Krull, “i nostri fratelli tornarono dai campi di prigionia, molti malati e permanentemente privati dei loro possedimenti materiali, alcuni separati dalle loro famiglie, non sapendo se erano ancora in vita nella carne o no. Ma con tutto ciò avevano una sorprendente forza spirituale. In tutto il mondo al loro ritorno furono accolti dai loro fratelli. Il loro primo interesse fu quello di riorganizzarsi per l’opera del Regno, di dichiarare la stessa buona notizia per cui erano stati messi in prigione e di ricuperare la loro conoscenza spirituale. Il vederli mossi da tale desiderio, dopo aver subìto a lungo difficoltà così grandi, ci fu di sprone e fummo felici del privilegio di apportare il nostro contributo per sopperire, in piccola misura, ai loro bisogni materiali. Indumenti, scarpe e altri oggetti necessari furono raccolti e selezionati nelle Sale del Regno, quindi caricati su autocarri per spedirli ai nostri fratelli. Così se ne provvidero amorevolmente tonnellate su tonnellate”.

      Gli indumenti spediti ammontarono in tutto a 479.103 chili. I generi alimentari spediti raggiunsero un totale di 326.074 chili. Inoltre, durante questa campagna di aiuti furono mandati ai cristiani che ne avevano bisogno 124.110 paia di scarpe. Il valore pecuniario di tutto questo fu di 1.322.406,90 dollari. E questi benevoli doni furono apprezzati. Commentando un’espressione di gratitudine, Esther Allen dice: “La lettera di ringraziamento che giunse in risposta ci fece salire agli occhi lagrime di gioia”. Avvenne così che da una parte affluirono cose materiali, e dall’altra grande apprezzamento e un’incoraggiante testimonianza di integrità.

      Nel corso degli anni, i testimoni di Geova degli Stati Uniti hanno avuto varie opportunità di aiutare in senso materiale i loro conservi credenti sia in patria che all’estero. Considerate il terremoto che nel 1970 colpì il Perù. Le congregazioni di Lima raccolsero indumenti, generi alimentari e denaro e prontamente portarono nella zona colpita circa sette tonnellate di provviste. I testimoni di Geova della città di New York offrirono ben oltre dieci tonnellate di indumenti. Questi furono infatti assai più indumenti di quanti non ne occorressero. Inoltre, la Società Torre di Guardia stabilì che 20.000 dollari fossero usati dalla sua sede filiale per acquistare ciò che occorreva ai fratelli della zona colpita. In modo simile, furono provveduti aiuti quando nel 1972 un terremoto distrusse Managua, nel Nicaragua. Tali manifestazioni di amore cristiano ci fanno rammentare la generosa liberalità dei cristiani del primo secolo. — 2 Cor. 9:1-14.

      Tuttavia, l’aiuto che gli adoratori di Geova danno ai loro conservi non consiste sempre di cose materiali. Sapevi che nel 1961 i servitori di Geova negli Stati Uniti e in altri paesi scrissero migliaia di lettere alle autorità della Spagna chiedendo di concedere lì al popolo di Dio la libertà di adorazione? E nel 1968 scrissero alle autorità del Malawi protestando per il cattivo trattamento inflitto lì ai cristiani testimoni di Geova. Essi mostrarono sincero e amorevole interesse per i loro fratelli di ogni luogo.

      STORICI CONGRESSI VERAMENTE ONORANO GEOVA

      Le grandi riunioni del popolo di Dio, sia antico che moderno, sono state occasioni di grande beneficio spirituale. Spesso sono state anche tempi di grande allegrezza. (Deut. 31:10-13; Nee. 8:8, 12) Questo poté dirsi certo dell’Assemblea Teocratica Nazioni Liete, tenuta dai testimoni di Geova nel primo dopoguerra dal 4 all’11 agosto 1946 a Cleveland, nell’Ohio. Quel congresso fu diverso. Negli anni precedenti, assemblee tenute in diverse città e in vari paesi erano state collegate per radiotelefono, riunendo così vasti uditori. Ma per la prima volta nell’Assemblea Teocratica Nazioni Liete il popolo di Dio ebbe un congresso internazionale di tali proporzioni che in una sola città convennero delegati da ogni parte della terra.

      Un enorme lavoro precongressuale fu quello di trovare gli alloggi per i delegati. Questo si fece con un’estesa ricerca di casa in casa. Comunque, molti delegati furono alloggiati nel campo di roulotte dei Testimoni, dove infine abitò comodamente e con poca spesa una comunità di 20.000 persone. Naturalmente, i delegati avevano bisogno di cibo fisico, e invero significativa fu la disposizione della mensa sul luogo dell’assemblea. In essa da 15.000 a 20.000 persone potevano essere servite nel giro di un’ora.

      Della massima importanza era, comunque, il cibo spirituale, ed esso fu fornito in abbondanza. Per esempio, F. W. Franz parlò su “La mietitura, la fine del mondo”, avvincente esposizione dell’illustrazione di Gesù Cristo circa il grano e le zizzanie o veccia. (Matt. 13:24-30, 36-43) E fu in questa assemblea che L. A. Swingle considerò il soggetto “Svegliatevi!” Egli descrisse il mondo del ventesimo secolo come un mondo artificiale, che frantuma l’atomo, viaggia con aerei a reazione, è controllato dai radar, un mondo elettronico diretto verso il baratro della distruzione perché non è sveglio alle vere contese che si presentano al genere umano. Il fratello Knorr parlò su “Una risposta all’invito di destarsi”, esortando i suoi ascoltatori ‘ad essere svegli, a stare svegli e a leggere Svegliatevi!’ Sì, la nuova rivista Svegliatevi! doveva sostituire Consolazione, precedentemente nota come L’Età d’Oro. Molti anni più tardi, Henry A. Cantwell poté dire: “Senza dubbio, Svegliatevi! è stato all’altezza del suo nome aiutando molti a svegliarsi dal sonno letargico e a volgersi alla vera adorazione”.

      Altri ricorderanno questa rallegrante assemblea per l’ottima pubblicazione per il primario studio biblico che vi si ricevette, il libro “Sia Dio riconosciuto verace”. Della prima edizione si stamparono più di 10.500.000 copie in circa sei anni. Riveduto il 1º aprile 1952, il libro continuò a essere distribuito, e fino all’inizio del 1971 se ne pubblicò un totale di 19.246.710 copie in 54 lingue. “Sia Dio riconosciuto verace” occupò quindi il quarto posto in un elenco dei libri non romanzeschi del ventesimo secolo più venduti nel mondo.

      Specialmente notevole in quell’assemblea del 1946 fu il giovedì 8 agosto. Il fratello Knorr parlò sul soggetto “I problemi della ricostruzione e dell’espansione”. Ricordando l’avvenimento, Edgar Clay delle Isole Britanniche in seguito scrisse: “Quella sera ebbi il privilegio d’essere sul palco dietro a lui, e mentre delineava l’opera e poi parlava dei piani per espandere la casa Betel e lo stabilimento di Brooklyn, si levavano dal vasto uditorio ripetuti applausi. Sebbene non potesse vedersi dal palco nessun viso particolare, era facile sentirne la gioia”.

      UNO SGUARDO ALLA SCENA DEL MONDO

      La ricostruzione e l’espansione teocratiche erano divenute necessarie. Era evidente. Così, il 6 febbraio 1947, circa sei mesi dopo l’Assemblea Teocratica Nazioni Liete, il presidente della Società, N. H. Knorr, e il suo segretario, M. G. Henschel, iniziarono un giro di servizio intorno al mondo. In base all’osservazione personale in quel viaggio di 76.918 chilometri fu possibile determinare quali passi erano necessari per rafforzare e unificare l’organizzazione mondiale.

      Quel viaggio recò un notevole contributo. Tra l’altro, dopo il giro furono mandati missionari di Galaad in certi paesi dell’Asia e isole del Pacifico. Eran promossi gli interessi del Regno. La Teocrazia avanzava!

      INCREMENTO DELLA TEOCRAZIA

      Geova può fare in modo che ‘il piccolo divenga mille e l’esiguo una nazione potente’. (Isa. 60:22) Secoli fa fece questo ristabilendo esuli israeliti da Babilonia nella loro patria. In modo simile, Dio ha liberato gli Israeliti spirituali dalla schiavitù in Babilonia la Grande, l’impero mondiale della false religione. Inoltre, li ha benedetti con l’incremento. Nel 1938 ci fu in tutto il mondo un massimo di 59.047 proclamatori del Regno. Poi vennero gli anni della guerra, della persecuzione dei cristiani e in seguito della ricostruzione dell’organizzazione fra il popolo di Dio. Con quale risultato? Ebbene, nel 1949 i cristiani testimoni di Geova ammontavano a 317.877! L’incremento della teocrazia era evidente!

      Come fu appropriato, perciò, che il popolo di Dio si radunasse nell’Assemblea Incremento della Teocrazia dei Testimoni di Geova! In automobile, autobus, treno, nave e aereo vennero a folle nel famoso Yankee Stadium della città di New York per l’assemblea internazionale di otto giorni che si tenne dal 30 luglio al 6 agosto 1950. L’afflusso di circa 10.000 stranieri allarmò il Servizio di Immigrazione e Naturalizzazione degli Stati Uniti, che prese contro questi visitatori indegne misure discriminatorie. In seguito, i delegati del congresso riuniti in assemblea fecero contro tali azioni una vigorosa protesta.

      Come nel congresso internazionale che si tenne nel 1946 a Cleveland, nell’Ohio, fu organizzata una grande mensa per dar da mangiare alle molte migliaia di persone. Fu impressionante! Il Times di New York citò un ispettore del Dipartimento della Sanità che disse: “Sono affascinato. Non ho mai visto nulla che funzionasse così perfettamente”.

      Molti delegati furono alloggiati in case private e alberghi. Comunque, oltre 13.000 si accamparono infine nel campo delle roulotte dei Testimoni nel New Jersey, a sessantacinque chilometri dalla città di New York. Marie M. Greetham ricorda: “I fratelli da ogni parte di New York e del New Jersey lavorarono per molte settimane per mettere le tubature dell’acqua, gas ed energia elettrica e gabinetti e bagni. . . . Questa città era collegata per telefono al congresso di New York, così che l’intero programma dell’assemblea della città di New York poteva essere udito nel campo delle roulotte”.

      Quando giunse il mercoledì 2 agosto 1950, il popolo di Geova in genere non aveva nessuna idea della meravigliosa benedizione che gli era riservata in quel giorno denominato “Predica la Parola”. Quel pomeriggio il fratello Knorr parlò sul soggetto ‘Rivolgete ai popoli una lingua pura’. (Sof. 3:9) Fra l’altro, egli menzionò che nel 1902 la Società Torre di Guardia venne in possesso di una traduzione delle Scritture Greche Cristiane nota come The Emphatic Diaglott, che fu stampata per la prima volta con le sue macchine da stampa il 21 dicembre 1926. In seguito la Società intraprese altre notevolissime attività di stampa delle Bibbie.

      Ma quella sessione dell’assemblea del 1950 portò alla luce qualcosa di specialmente rallegrante. In quella memorabile occasione il fratello Knorr ebbe il grande piacere di presentare la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane in inglese. Un uditorio sorpreso e grandemente compiaciuto di 82.075 persone nello stadio e nel campo delle roulotte l’accolse con massimo entusiasmo, sostenuti applausi e profondo apprezzamento. Decine di migliaia di copie furono sollecitamente ottenute dai delegati del congresso. Che emozione per tutti quelli che erano riuniti in assemblea!

      I “PRINCIPI” SONO QUI!

      Per anni il popolo di Geova pensò che i fedeli uomini dell’antichità, come Abraamo, Giuseppe e Davide, sarebbero stati risuscitati prima della fine di questo sistema di cose malvagio. Quei servitori di Dio del passato erano chiamati “antichi degni”, “uomini fedeli dell’antichità” e “principi”. Il salmista aveva dichiarato: “In luogo dei tuoi antenati ci saranno i tuoi figli, che costituirai principi su tutta la terra”. (Sal. 45:16) Così, quando anni fa il popolo di Geova andava a un congresso, c’era un certo grado di aspettativa. Forse quel raduno sarebbe stato contrassegnato dalla comparsa di uno o più di quei risuscitati principi o uomini dell’antichità!

      Tenendo presente questo, unisciti mentalmente agli 82.601 congressisti mentre il sabato sera, 5 agosto 1950, ascoltano con attenzione F. W. Franz. A un punto culminante del suo avvincente discorso scritturale egli chiese: “Sarebbe felice quest’assemblea internazionale di sapere che QUI, QUESTA SERA, c’è in mezzo a noi un certo numero di futuri PRINCIPI DELLA NUOVA TERRA?”

      Che reazioni ci furono a tale domanda! Ecco alcune vive memorie: “Ricordo la sorpresa che colse l’assemblea; cominciammo tutti a guardarci in giro con aspettazione . . . c’era Davide, o Abraamo, o Daniele, o Giobbe? Molte di noi sorelle avevamo le lagrime agli occhi!” (Grace A. Estep) “Io ero così emozionata che sedevo sull’orlo del mio sedile e tenevo gli occhi incollati sul luogo da cui uscivano gli oratori. Ero certa che uno o più di questi uomini dell’antichità sarebbero venuti fuori da un momento all’altro”. (Sorella Dwight T. Kenyon) “Quelli che erano nei corridoi corsero verso le entrate dello stadio per vedere il palco dell’oratore, aspettandosi forse di scorgere Abraamo, Davide, o forse Mosè. L’uditorio si alzò in piedi: l’atmosfera era tesa. Sono certo che se qualcuno con la barba lunga fosse salito sul palco non ci sarebbe stato modo di contenere la folla”. — L. E. Reusch.

      Quindi scese sull’uditorio un profondo silenzio. Parve che ciascuno tenesse le orecchie tese per non perdere una parola dell’oratore. Egli considerò il vero significato della parola ebraica tradotta “principe”. Indicò che le odierne “altre pecore” hanno sofferto per la loro fede proprio tanto quanto i testimoni di Geova dell’antichità. Quindi, nulla prova che Cristo non farà di queste “altre pecore” i necessari “principi su tutta la terra”. (Sal. 45:16; Giov. 10:16) Concludendo poi il suo discorso, il fratello Franz disse: “Essendo queste entusiasmanti prospettive così vicine, oh manteniamo l’organizzazione teocratica e Dio continui a migliorarla come società del nuovo mondo! Non guardiamo mai indietro a questa Sodoma moderna, che è riservata alla distruzione, ma siamo decisi a tenere il viso rivolto in avanti con piena fede. Avanti, dunque, con costanza, tutti insieme, come società del nuovo mondo!”

      PROVE DELL’INCREMENTO DELLA TEOCRAZIA

      La domenica pomeriggio 6 agosto fu per quei congressisti un giorno elettrizzante. Lo Yankee Stadium si riempì di 87.195 persone. Altre 25.215 erano sui marciapiedi e nelle tende vicine. Altre 11.297 erano presenti nel campo di roulotte.

      Accadde così che un totale di 123.707 persone assisterono all’avvincente discorso pubblico del fratello Knorr che era stato estesamente annunciato e aveva il tema: “Potete vivere per sempre nella felicità sulla terra?” Questo discorso logico e commovente fornì ampie prove scritturali che ci sono persone le quali potranno vivere per sempre felici sulla terra.

      RADUNATI COME SOCIETÀ DEL NUOVO MONDO

      Un’altra pietra miliare della storia teocratica fu raggiunta nel 1953. I giorni dal 19 al 26 luglio furono vivamente attesi dal popolo di Geova. Vennero da novantasei paesi fuori degli Stati Uniti, finché migliaia riempirono lo Yankee Stadium della città di New York. Quell’Assemblea Società del Nuovo Mondo di otto giorni fornì al mondo la meravigliosa prova dell’unità internazionale esistente fra i cristiani testimoni di Geova.

      Di nuovo, si ottennero alloggi in case private per migliaia di delegati al congresso. Altri stettero in alberghi e altri 45.000 abitarono nella città di roulotte della società del nuovo mondo, a 65 chilometri dallo stadio, vicino a New Market, nel New Jersey. Incidentalmente, il mercato della città di roulotte diede a un fornitore locale una tacita testimonianza sull’onestà cristiana. (Ebr. 13:18) Siccome molti Testimoni partivano per fare lavoro volontario nello stadio prima dell’orario di apertura e tornavano dopo che quei locali erano chiusi, prendevano ciò che serviva loro e su un vassoio incustodito lasciavano il denaro del pagamento. R. D. Cantwell dice: “Questo signore [il fornitore] si sorprese osservando questo e infine dichiarò: ‘Signor Cantwell, posso dirle questo: Nella mia chiesa non si potrebbe fare, perché non si può aver fiducia di loro’”.

      L’aspetto internazionale del congresso fu messo in risalto da novanta striscioni colorati tesi sulla facciata dello stadio tutto intorno fra il mezzanino e il primo piano. I delegati erano accolti da frasi come queste: “Salaam dal paese dei cedri, Libano”, e “Aloha cristiano dalle Hawaii”. Inoltre ogni giorno il tema si basava su un particolare territorio, come “Giorno dell’America Settentrionale” e “Giorno delle Isole dell’Atlantico”.

      Conforme al tema dell’assemblea, il 20 luglio il fratello Knorr pronunciò l’opportuno discorso “Viviamo ora come società del nuovo mondo”. Ricordando quel pomeriggio, C. W. Barber scrive: “Poiché decine e decine di migliaia di persone erano così radunate insieme come ‘società del nuovo mondo’, si presentò l’aurea opportunità di ottenere da questa grande folla un’espressione sulla sua solidarietà e unità”. In che modo? Adottando una risoluzione che cristallizzasse il fatto che i testimoni di Geova sono consci di costituire una sola e unita società del nuovo mondo. La risoluzione fu adottata all’unanimità dai 125.040 presenti nello stadio, nelle tende per l’uditorio in eccesso e nella città di roulotte.

      RISUONA UN ALLARME

      Questa grande assemblea doveva certo essere ricordata per un aspetto del congresso che Webster L. Roe chiama “emozionante!” Riguardo a quel particolare discorso, Roger Morgan scrive: “Il discorso che mi fece più impressione nell’assemblea che avemmo nel 1953 allo Yankee Stadium fu la conferenza del fratello Franz ‘La società del nuovo mondo attaccata dall’estremità del settentrione’”.

      In realtà, quel giovedì sera 23 luglio 1953 risuonò un allarme. Il vicepresidente della Società, F. W. Franz, descrisse vividamente l’attacco avvenire di Gog di Magog e delle sue orde contro il popolo di Geova. Gog, il personaggio principale della profezia, fu identificato come Satana. E, spiegò Franz, il paese di Magog è il luogo di un limitato reame spirituale nei pressi della terra, in cui si trovano le malvage forze spirituali in seguito alla loro espulsione dai cieli nel 1918 (E.V.). (Riv. 12:7-9) L’oratore mostrò che le attuali prosperità, unità e sicurezza del popolo di Geova avrebbero indotto Gog e i suoi eserciti all’attacco. Ma Geova avrebbe preservato la società del nuovo mondo attraverso tutta quella terrificante tempesta. Come i 112.700 ascoltatori apprezzarono questo avvertimento e l’ammonizione di continuare a confidare in Geova e a proclamare la buona notizia del suo regno retto da Cristo!

      COMMOVENTE CONCLUSIONE DELL’ASSEMBLEA

      La domenica pomeriggio 26 luglio un’esperienza particolarmente commovente attendeva i delegati. Per il discorso pubblico di N. H. Knorr “Dopo Armaghedon il nuovo mondo di Dio” si riunirono 165.829 persone dentro lo Yankee Stadium, nelle tende per le folle in eccesso e nella città di roulotte. Nello stadio c’erano 91.562 persone. Non molto tempo prima del discorso pubblico, aprirono le porte ed entrarono migliaia di persone che andarono a sedersi sull’erba del campo da gioco. Altre migliaia udirono il discorso dalla radiostazione WBBR della Società.

      Quell’avvincente ora trascorse presto e in breve il discorso era finito. Una fresca brezza ristorò le migliaia che rimasero per la sessione di chiusura dell’assemblea. Basando le sue osservazioni sul Salmo 145, il fratello Knorr pronunciò un discorso di un’ora dando risalto alla necessità di lodare Geova, di esaltarlo come Dio, di annunciarlo come il Sovrano Universale e di farne conoscere la regalità. Con i versi del cantico “Innalziamo canti trionfali!” e una preghiera finale, giunse a un felice termine la più grande assemblea cristiana che si fosse tenuta fino a quel tempo.

      ASSEMBLEA INTERNAZIONALE VOLONTÀ DIVINA

      “Anche ora quando si menziona l’anno 1958”, scrisse Angelo C. Manera, Jr., “c’è un grande evento che torna alla mente dei testimoni di Geova: il ‘grande congresso’, l’Assemblea Internazionale Volontà Divina dei Testimoni di Geova. Che congresso!” Questa notevole riunione radunò delegati da almeno 123 paesi e gruppi di isole. In un tempo di tensione nei rapporti internazionali, quando si affacciava nel Medio Oriente la minaccia della guerra, dal 27 luglio al 3 agosto 1958 il popolo di Geova convenne in pace e unità nello Yankee Stadium della città di New York e nel vicino Polo Grounds.

      Per quasi due settimane prima del congresso il fratello Knorr si radunò con oltre ottanta sorveglianti delle filiali della Società e loro assistenti. Considerarono il nuovo libro che egli aveva preparato con le norme per le sedi filiali dopo aver personalmente visitato a Brooklyn la sede più grande, quella degli Stati Uniti. Durante il congresso stesso altre adunanze profittevoli furon tenute con questi uomini e anche con missionari, pionieri speciali e sorveglianti di circoscrizione e di distretto.

      Il mercoledì 30 luglio accadde qualche cosa che spinse Ernest Jansma a osservare: “Sono certo che la sua grandezza si ricorderà a lungo negli annali della storia teocratica”. In realtà, non era accaduto nulla di simile dalla Pentecoste del 33 E.V., in Gerusalemme, quando circa 3.000 nuovi seguaci di Gesù Cristo furono battezzati in un solo giorno. (Atti 2:41) Poco dopo avere udito il discorso “Battesimo secondo la volontà divina”, 7.136 persone (2.397 uomini e 4.199 donne) furono immerse a Orchard Beach, distante alcuni chilometri, e così simboleggiarono la loro dedicazione a Geova Dio. Questo fu il più grande battesimo in massa tenuto in un solo luogo nei tempi moderni.

      A questo grande raduno il paradiso terrestre, il paradiso spirituale e il paradiso celeste, furono tutti e tre considerati nel discorso “Manteniamo il nostro paradiso spirituale”, pronunciato dal fratello Knorr. Dopo questo avvincente discorso, l’oratore narrò che in Thailandia i missionari avevano chiesto una volta se la Società avrebbe provveduto una pubblicazione di studio non per confutare la falsità, ma solo per esporre il vero insegnamento biblico. Per soddisfare questo loro bisogno e quello dei cristiani di ogni luogo, egli disse, la Società aveva provveduto il nuovo libro Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato. Scritto in linguaggio semplice e riccamente illustrato, il libro Paradiso è stato un diletto sia per giovani che per vecchi. “Un’intera generazione di fanciulli è cresciuta sfogliando il libro Paradiso”, dice Grace A. Estep, “portandolo con sé alle adunanze, condividendolo con i loro piccoli compagni di gioco, essendo in grado di raccontare, molto prima d’essere abbastanza grandi da leggere, un’intera serie di storie bibliche solo con le immagini”.

      Il sabato 2 agosto fu il Giorno “Si compia la tua volontà”. Quel pomeriggio il presidente della Società pronunciò lo stimolante discorso “Si compia la tua volontà” dopo di che rallegrò il suo uditorio di 175.441 persone annunciando la pubblicazione del nuovo libro “Sia fatta la tua volontà in terra”. Com’erano ansiosi i delegati di esaminarne la spiegazione delle profezie, specialmente quelle del libro di Daniele!

      “QUALE TESTIMONIANZA A GEOVA!”

      Come si potrebbe descrivere ciò che accadde la domenica 3 agosto all’Assemblea Internazionale Volontà Divina? Un rapporto stampato disse del congresso: “Quale testimonianza a Geova!” Lo fu davvero. “La domenica fu un giorno che nessuno dei presenti all’assemblea potrebbe mai dimenticare”, dice Edgar C. Kennedy. “Nello Yankee Stadium l’adunanza per il discorso pubblico fu uno spettacolo da vedere. Da dove noi eravamo seduti potevamo vedere un continuo affluire di gente che entrava nello stadio, riempiva le tribune e si riversava nel campo, mettendosi a sedere sull’erba in sezioni ordinate. A tutti quelli che osservavano, si presentava una magnifica manifestazione della “grande folla” che si metteva al fianco dell’unto rimanente di Geova per unirsi nella lode al suo nome e per fare la sua ‘volontà divina’. Siamo grati a Dio che potemmo far parte di quella folla. Mentre lo stadio si riempiva al massimo, la stessa cosa accadeva nel Polo Grounds. Alle ore 15 ci fu tra più di un quarto di milione di persone presenti un gran silenzio allorché il presidente della sessione si alzò per presentare l’oratore, N. H. Knorr, presidente della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati, e per annunciare il soggetto del suo discorso ‘Il regno di Dio governa: è vicina la fine del mondo?’”

      Quella grande folla ammontò a 253.922 persone! A giudicare dal grande uditorio del venerdì, ci dovettero essere circa 60.000 presenti del pubblico. In quell’ora moltitudini udirono la convincente prova scritturale che il regno di Dio ha dominato dal 1914 E.V. e che la fine del mondo è vicina.

      RESA DISPONIBILE LA PAROLA DI DIO

      Al fine di educare le persone per la vita e di promuovere gli interessi terrestri del regno di Dio, era imperativo rendere prontamente disponibile al popolo il medesimo Libro che ha il tema del Regno. Per anni il fratello Knorr aveva pensato questo. Infatti, mentre lavorava nello stabilimento della Società aveva avuto per molto tempo sulla scrivania del materiale che si sarebbe potuto usare per stampare una Bibbia completa, ma le circostanze non avevano permesso di realizzare questa idea. Però, dopo esser divenuto presidente della Società, il fratello Knorr non tardò a fare di questo pensiero una realtà. Era anche importante produrre Bibbie a basso costo, così che le persone in genere potessero ottenere copie della Parola di Dio e leggerle.

      Quando nel 1942 all’Assemblea Teocratica del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova tenuta a Cleveland, nell’Ohio, il fratello N. H. Knorr parlò sul soggetto “Presentate ‘la spada dello spirito’”, identificò la Bibbia come la massima arma offensiva, la “spada dello spirito”. (Efes. 6:17) In sostanza, egli espresse i pensieri dei servitori di Geova in genere: ‘Se solo potessimo trovare la scrittura che vogliamo, potremmo respingere gli oppositori, potremmo confortare quelli che gemono, potremmo rendere semplici ad altri, con abbondanti prove, le cose che per noi sono così chiare. Se solo avessimo una Bibbia con un’appendice per trovare subito ciò che ci occorre!’

      Tale provvedimento fu preso in questa assemblea: la nuova edizione Torre di Guardia della Versione del re Giacomo (inglese), la prima Bibbia completa che sia mai uscita dalle macchine da stampa della Società. Mesi di studio di oltre 150 collaboranti servitori di Geova avevano dato luogo alla compilazione, come parte di questa pubblicazione, di una concordanza specialmente preparata perché fosse usata dal popolo di Dio nella sua opera di predicazione. Come dice James W. Filson, questa Bibbia “soddisfece un vero bisogno”. “Ne avevamo bisogno noi stessi; ne avevamo bisogno anche per darla alle persone nel nostro territorio. . . . Fu eccellente avere una buona Bibbia non costosa che si poteva offrire loro per un solo dollaro. Fino a questo giorno è la sola Bibbia che si trova nella casa di molti che non sono nella verità”.

      Il fratello Knorr aveva in mente un altro pensiero basilare. Era quello di preservare il nome di Geova in tutte le lingue. C’era una traduzione della Bibbia che usava il nome divino nelle Scritture Ebraiche. Era l’American Standard Version. La Società acquistò l’uso delle lastre stereotipiche per stampare questa Bibbia, e l’edizione Torre di Guardia grandemente apprezzata fu disponibile per i felici congressisti all’Assemblea Teocratica degli Annunciatori Uniti nel 1944. “Usammo estesamente questa Bibbia alle nostre visite ulteriori e ai nostri studi biblici”, osserva Edgar C. Kennedy.

      UNA NUOVA TRADUZIONE DELLA BIBBIA

      In particolar modo dal 1946 il presidente della Società aveva cercato una traduzione delle Scritture Greche Cristiane in lingua moderna che fornisse la base per acquistare ancor più verità rendendo fedelmente il senso degli scritti originali. Quando il 2 agosto 1950 il fratello Knorr parlò a un uditorio di 82.075 persone, durante l’Assemblea Internazionale Incremento della Teocrazia riferì che il 3 settembre 1949 si era tenuta alla Betel di Brooklyn un’adunanza congiunta dei consigli dei direttori delle società di Pennsylvania e di New York, essendo assente un solo direttore, e in essa aveva annunciato l’esistenza di un “Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo”. Esso aveva completato una traduzione delle Scritture Greche Cristiane e ne aveva ceduto il testo alla Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di Pennsylvania. Il personale dello stabilimento cominciò a lavorare sul primo manoscritto il 29 settembre 1949.

      Quel pomeriggio 2 agosto 1950 il fratello Knorr ebbe il piacere di presentare ai lietissimi congressisti la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane in inglese. Essa non era una revisione di qualche precedente traduzione della Bibbia. Era del tutto nuova! Il comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo aveva usato il noto pregevole testo greco degli eruditi Westcott e Hort e aveva anche consultato i testi greci della Bibbia preparati da altri. Non erano state usate parole inglesi arcaiche come thee e thou. Questa Bibbia era stata tradotta in lingua moderna, perché fosse prontamente compresa dagli attuali lettori di lingua inglese.

      Specialmente degno di nota era l’uso del nome divino “Geova”, che compare 237 volte nel testo principale della Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane. La prefazione del Comitato di Traduzione presentava con chiarezza i validi motivi per cui è usato il Nome. Molti erano gli eccellenti pregi della Traduzione del Nuovo Mondo.

      Col passar del tempo la Traduzione del Nuovo Mondo ebbe un profondo effetto sul linguaggio del popolo di Geova in genere. Per esempio, invece della parola inglese antiquata brethren per fratelli, usava il termine moderno brothers, e i servitori di Dio cominciarono così a usare il termine moderno. (Rom. 1:13) Inoltre, all’inizio del 1953 la parola “congregazione”, impiegata nella Traduzione del Nuovo Mondo, sostituì “gruppo” come parola usata in riferimento a un gruppo congregato del popolo di Dio. — Si paragonino Atti 20:17; Colossesi 4:15, Traduzione del Nuovo Mondo.

      Nel corso degli anni si prepararono cinque volumi della Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Ebraiche, che furono quindi presentati ad assemblee del popolo di Dio. Alle Assemblee di Distretto Adoratori Uniti del 1961, i cristiani testimoni di Geova ebbero in particolare la grande gioia di ricevere l’edizione completa in un solo volume della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture. A proposito, in questo tempo il loro numero era salito a 965.169 proclamatori del Regno in tutta la terra. Di sicuro Geova aveva benedetto i loro sforzi. Con il suo santo spirito, Dio faceva crescere. — 1 Cor. 3:6, 7.

      CONTINUA LA PRODUZIONE DI BIBBIE!

      I servitori di Geova hanno sempre avuto il desiderio di mettere la Parola di Dio nelle mani del popolo. Perciò sono state disponibili Bibbie di molti tipi. Per esempio, nel 1963 l’Assemblea “Eterna Buona Notizia” dei Testimoni di Geova fu contrassegnata dalla presentazione di un’edizione formato tascabile della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, con edizione riveduta inglese del 1961. Fu anche pubblicata in inglese la pregevole edizione originale in caratteri grandi, rilegata in un solo volume e completa di riferimenti a catena, note in calce e un’estesa appendice. Ma immaginate la soddisfazione dei congressisti italiani, olandesi, francesi, tedeschi, portoghesi e spagnoli quando ricevettero nelle loro rispettive lingue la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane. “Bravo! Bravissimo!” esclamò un delegato di lingua italiana. Una congressista tedesca disse: “Quale opportunità hanno i testimoni di Geova di destare l’interesse che un tempo i Tedeschi avevano per la Bibbia!” In seguito fu disponibile la completa Traduzione del Nuovo Mondo nelle summenzionate lingue.

      Fra le pubblicazioni presentate alle Assemblee di Distretto “Nome Divino” del 1971 ci fu l’edizione inglese in caratteri grandi della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, edizione riveduta del 1971. E per quelli che, nel loro studio delle Scritture, desiderano esaminare da vicino il testo originale, c’è il volume di 1.184 pagine intitolato “Traduzione Interlineare del Regno delle Scritture Greche” (inglese), pubblicato nel 1969.

      Il continuo desiderio di far conoscere agli uomini il nome di Geova è il motivo per cui è stata stampata un’altra Bibbia. Così nel 1972 la Società Torre di Guardia produsse La Bibbia in inglese vivo (inglese) del defunto Steven T. Byington. Essa rende coerentemente il tetragramma ebraico come “Geova”.

      Dal 1950 si sono distribuiti in tutta la terra milioni di copie della Traduzione del Nuovo Mondo, molte delle quali in lingua inglese. Grandemente apprezzata fu perciò la Concordanza completa della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (inglese) presentata nel 1973, contenente circa 14.700 voci e circa 333.200 citazioni. Molti componenti della famiglia Betel di Brooklyn lavorarono attivamente per compilarla, fare la correzione delle bozze e così via. Per certo con questo provvedimento si risparmia molto tempo quando si desiderano trovare le scritture bibliche.

      Oggi la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture è interamente disponibile in sette lingue, e le Scritture Greche Cristiane in un’altra lingua. Si sta facendo inoltre la traduzione delle Scritture Greche Cristiane in altre quattro lingue. L’edizione normale inglese della Traduzione del Nuovo Mondo dell’intera Bibbia è ancora disponibile a un dollaro la copia, e in valuta straniera questa eccellente traduzione della Bibbia in altre lingue costa l’equivalente di un dollaro. Perché un costo così basso? Affinché le Sacre Scritture siano alla portata di tutti, e affinché quelli che sono di cuore onesto la possano leggere e accettare “non come la parola degli uomini, ma, quale veracemente è, come la parola di Dio”. — 1 Tess. 2:13.

      Sono trascorsi oltre tre decenni da che uscì da una macchina da stampa della Società la prima copia dell’edizione Torre di Guardia della Versione del re Giacomo. Negli anni intercorsi molte mani dedicate hanno lavorato con diligenza per far pervenire al pubblico copie della Parola di Dio in numero sempre crescente. Infatti, dal 1942 alla fine dell’anno di servizio del 1974 sono state prodotte nello stabilimento tipografico della Società a Brooklyn 28.533.890 copie delle Scritture, complete o in parte. E sarete sorpresi di sapere che nel 1974 ben quindici rotative della Società Torre di Guardia funzionarono a Brooklyn di continuo per stampare Bibbie.

      Oltre a questa enorme produzione di Bibbie sono stati pubblicati milioni di pubblicazioni per lo studio biblico. Esse tutte, come “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile” e l’Ausiliario per capire la Bibbia (inglese), hanno aiutato migliaia di persone di molte condizioni sociali a divenire attivi studenti biblici e capaci proclamatori teocratici della buona notizia. E, siccome alcuni hanno dubitato dell’autenticità delle Scritture, si sono compiuti premurosi sforzi per provare che queste sono davvero di origine divina. Notevole a questo riguardo è il libro di 192 pagine È la Bibbia realmente la Parola di Dio? con una tiratura di oltre 18.768.000 copie in 27 lingue. Questa pubblicazione che la Società ha stampato nel 1969 mostra magistralmente che la veracità della Bibbia non dipende da prove scoperte dagli archeologi, come se le Scritture fossero in una posizione debole e avessero bisogno di aiuto dalle “autorità” mondane. Piuttosto l’argomentazione dei validi punti del libro si basa sulla forza della Bibbia, sulla sua propria vigorosa testimonianza, sulla sua ragionevolezza e sul fatto che essa risponde a domande che altrimenti rimarrebbero inappagate. “Venne in un tempo in cui il clero diveniva più esplicito nello sforzo di screditare la Bibbia”, commenta Webster L. Roe, “e servì a rafforzare l’instabile fede di molti fino al punto di fare un sincero studio della Bibbia”.

      ‘SE VIVIAMO O MORIAMO, APPARTENIAMO A GEOVA!’

      I testimoni di Geova non sono venditori ambulanti della Parola di Dio. (2 Cor. 2:17) La sostengono con sincerità e vi credono personalmente. Ecco perché sono fermi nell’osservare la legge di Dio sul sangue. Infatti, sono divenuti noti in tutto il mondo per la loro leale osservanza del decreto di Dio che non si dovrebbe mangiar sangue né immetterlo nel proprio organismo per sostenere le forze vitali del corpo. (Atti 15:28, 29) Anche quando sembra che la vita sia in pericolo, i cristiani hanno ripetutamente detto, in sostanza, che ‘se viviamo o moriamo, apparteniamo a Geova’. — Rom. 14:7, 8.

      La santità del sangue fu messa in risalto da La Torre di Guardia (inglese) del 15 dicembre 1927. Fra l’altro, il suo articolo “Una ragione per la vendetta di Dio” diceva: “Dio disse a Noè che ogni creatura vivente doveva servirgli da cibo; ma che non doveva mangiare il sangue, perché la vita è nel sangue”. Anni dopo, La Torre di Guardia (inglese) del 1º dicembre 1944 dichiarò: “Non solo come discendente di Noè, ma ora anche come uno tenuto a osservare la legge che Dio diede a Israele . . . allo straniero era proibito mangiare o bere sangue, sia mediante trasfusione che per bocca. (Gen. 9:4; Lev. 17:10-14)” In anni successivi la questione divenne ancor più chiara.

      La Torre di Guardia del 1º luglio 1945 chiarì l’atteggiamento cristiano verso il sangue. Tra l’altro, indicò che, sebbene la trasfusione di sangue risalga agli antichi Egiziani, il primissimo caso scritto fu un futile tentativo per salvare la vita di papa Innocenzo VIII nel 1492, operazione che costò la vita di tre giovani. In modo più significativo, questa edizione de La Torre di Guardia mostrò che la legge di Dio sul sangue com’era stata data a Noè si applica a tutto il genere umano e che si richiede che i cristiani si astengano dal sangue. (Atti 15:28, 29) Riassumendo, La Torre di Guardia disse:

      “Visto, dunque, che l’Altissimo e Santo Dio diede chiare istruzioni in quanto all’uso del sangue, in armonia col suo patto eterno stipulato con Noè e con tutti i suoi discendenti; e visto che l’unico uso del sangue che egli autorizzò per dare la vita al genere umano fu l’uso che se ne fece come propiziazione o espiazione per il peccato; e visto che doveva farsi sul suo santo altare o presso il suo propiziatorio, e non prendendo tale sangue direttamente nel proprio organismo umano; pertanto è bene che tutti gli adoratori di Geova che cercano la vita eterna nel suo nuovo ordine di giustizia rispettino la santità del sangue e si conformino alle giuste regole di Dio inerenti a questa essenziale faccenda”.

      L’atteggiamento del cristiano verso la trasfusione di sangue era stato ora chiaramente definito. A Samuel Muscariello si presentò una prova della sua integrità su questa questione. Blosco Muscariello ci narra: “Subito dopo essere uscito dalla prigione [dove era stato rinchiuso per la sua neutralità cristiana], il mio fratello più giovane, Samuel, contrasse una specie di infezione della gola, che diede luogo a un’intossicazione uremica. I medici prescrissero un’operazione, con trasfusione di sangue, naturalmente, dandogli al massimo due anni di vita senza l’operazione e il sangue. Sam rifiutò. Questo avvenne nell’anno 1947. . . . Oltre alla dichiarazione della Torre di Guardia [che essi avevano particolarmente notata], le parole del fratello Sullivan [che veniva a trovarci] nella prigione continuavano a risuonare alle nostre orecchie . . . ‘prendere il sangue è sbagliato’. Esattamente due anni dopo, Samuel fu riportato all’ospedale, moribondo. Sotto pressione, andai al suo capezzale e gli dissi: ‘Sam, vogliono darti il sangue’. Mezzo narcotizzato, mezzo consapevole, cercò di alzarsi dal letto [per evitare di ricevere sangue, che non gli fu mai somministrato] . . . la nostra famiglia, benché rattristata [dalla sua morte], fu rafforzata dal chiaro pensiero di Sam e dalla sua integrità verso Geova fino alla stessa morte”.

      All’inizio degli anni cinquanta si sviluppò una controversia sul rifiuto dei testimoni di Geova di accettare trasfusioni di sangue. Il 18 aprile 1951 a Chicago, nell’Illinois, lo stato si rivolse alla corte per togliere una bambina ai genitori perché i medici potessero darle una trasfusione di sangue. Secondo la diagnosi, Cheryl Labrenz di sei giorni aveva una rara malattia che distruggeva i suoi globuli rossi. A detta dei medici, ella sarebbe morta se non avesse ricevuto una trasfusione di sangue. Come cristiani testimoni di Geova, i suoi genitori, Darrell e Rhoda Labrenz, considerarono correttamente la trasfusione di sangue come una violazione della legge di Dio e così vi si opposero. Essi si preoccupavano del benessere eterno della loro bambina, poiché la vita eterna è la prospettiva solo di quelli che si attengono alle leggi di Dio. Ma con un’ordinanza della corte a Cheryl fu somministrato sangue nonostante le proteste dei genitori.

      Il caso Labrenz non fu che un capitolo iniziale in quella che è divenuta una lunga storia. Ora per più di due decenni i testimoni di Geova sono stati alla luce della ribalta perché han mostrato rispetto per la legge di Dio sul sangue. Marie M. Greetham ricorda bene ciò che accadde a suo fratello, Dan Morgan. Affetto da cancro incurabile, fu dimesso tre volte da un ospedale dei veterani della città di New York perché aveva fermamente rifiutato d’accettare trasfusioni di sangue. Quando fu ammesso la quarta volta, ancora si rifiutò di accettar sangue. La sorella Greetham ci narra: “Questo accadde nell’agosto del 1951 e Dan morì nell’ottobre del 1951 all’età di cinquantaquattro anni. Dan era molto pacifico e felice. Solo quattro giorni prima di morire, spiegò a un’altra sorella che molto presto avrebbe chiuso gli occhi, ma era felice perché era stato fedele e la sua ricompensa era grande, essendo uno del ‘piccolo gregge’ dei seguaci di Cristo”. — Luca 12:32; Riv. 2:10.

      Ma è la morte inevitabile perché una persona rifiuta la trasfusione di sangue? Certamente no! Considerate il caso di Gladys Bolton. Il medico le disse che aveva un aneurisma all’arteria principale che porta alla milza e che la milza doveva essere asportata. Ella acconsentì di sottoporsi all’operazione a condizione che non le somministrassero nessuna trasfusione di sangue. Benché sorpreso, il medico ascoltò la sue spiegazione e notò che ella non faceva obiezione a un ‘sostituto del sangue’. Acconsentì di operare senza usare sangue e questo fu fatto il 21 maggio 1959. Prima, comunque, di poter asportare la milza, l’arteria si ruppe e la sorella Bolton perse oltre il 70 per cento del sangue. Nonostante che medici e infermieri nella sala operatoria chiedessero sangue, il suo medico mantenne la promessa. Ella fu priva di sensi per due settimane e in una tenda a ossigeno per tre settimane, subendo una complicazione dopo l’altra, ma il medico fu molto attento e un po’ alla volta la sorella Bolton migliorò. Ella scrive: “Un giorno che eravamo soli, egli disse: ‘Signora Bolton, non rinunci mai al suo Dio Geova. Secondo tutto ciò che conosciamo nel campo della medicina lei dovrebbe essere ora già morta. Nessuno ha mai perduto tanto sangue ed è rimasto in vita!’ Io risposi: ‘Dottor Davis, non ho nessuna intenzione di rinunciare a Geova, ma i testimoni di Geova non insegnano che oggi Dio faccia guarigioni miracolose. Apprezziamo i bravi medici e gli infermieri, e voi tutti avete lavorato duramente per mantenermi in vita. Comunque, siccome abbiamo ubbidito al comando di Geova riguardo al sangue siamo stati tutti benedetti’. Egli sembrò felice della mia risposta e mi ringraziò”. La sorella Bolton fu dimessa dall’ospedale il 1º luglio 1959.

      Col passar degli anni, Geova Dio ha misericordiosamente preso abbondanti provvedimenti per quelli che desiderano attenersi alla sua legge sul sangue. In questo continuo fluire di aiuti spirituali deve includersi l’opuscolo di 64 pagine Sangue, Medicina e la Legge di Dio, pubblicato nel 1961. Lo hai usato per parlare su questo essenziale soggetto con il tuo medico?

      PROMOSSA LA VERA ADORAZIONE

      I servitori di Geova sanno che per godere il favore divino devono impegnarsi nella pura, incontaminata adorazione. (Giac. 1:27) Devono essere moralmente e spiritualmente puri. (Isa. 52:11; 1 Cor. 6:9-11) Appropriatamente, tali punti sono stati messi in risalto per mezzo di discorsi nelle assemblee, articoli de La Torre di Guardia, e simili, specialmente durante anni relativamente recenti mentre il mondo in genere è sceso sempre più in basso nel pantano della degradazione morale.

      Nel 1951, i sostenitori della vera adorazione appresero qualcosa di significativo intorno al termine “religione”. Alcuni di essi potrebbero ben ricordare il 1938 quando, a volte, portavano lo stimolante cartellone “La religione è un laccio e una truffa”. Quindi dal loro punto di vista, tutta la “religione” era non cristiana, dal Diavolo. Ma La Torre di Guardia (inglese) del 15 marzo 1951 approvò l’uso rispetto alla religione degli aggettivi “vera” e “falsa”. Per giunta, l’avvincente libro (inglese) Che cosa ha fatto la religione per il genere umano? (stampato nel 1951 e presentato all’Assemblea “Pura Adorazione” nello stadio Wembley di Londra, in Inghilterra) diceva: “Presa secondo la maniera in cui è usata, ‘religione’ nella sua definizione più semplice significa un sistema di adorazione, una forma di adorazione, senza tener conto se è adorazione vera o falsa. Questo è in armonia col significato della corrispondente parola ebraica, ’‏a·boh·dáh, che letteralmente significa ‘servizio’, senza tener conto di colui al quale è reso”. Da allora in poi, le espressioni “falsa religione” e “vera religione” divennero comuni fra i testimoni di Geova.

      Il popolo di Dio era risoluto a praticare la vera religione e a rimanere moralmente e spiritualmente puro per il servizio di Geova. A ciò si diede particolare enfasi ne La Torre di Guardia inglese del 1º marzo 1952 (ediz. italiana del 15 agosto 1952), che conteneva gli articoli altamente significativi “Mantenete l’organizzazione pura”, “Giustezza della disassociazione” e “Peccato che rende il ristabilimento impossibile”. Questo periodico mostrava che era corretto espellere dalla congregazione cristiana un battezzato trasgressore impenitente. (1 Cor. 5:1-13) Veniva mostrato che, se il peccatore in seguito si pentiva, era possibile la riassociazione. — 2 Cor. 2:6-11.

      Questa non era la prima volta che La Torre di Guardia menzionava l’espulsione dei peccatori impenitenti dalla congregazione. Dal 1952 in poi, comunque, si mise specialmente in risalto la necessità di mantenere la purezza spirituale nella congregazione cristiana. Col passar degli anni si divenne anche sempre più consapevoli del fatto che era essenziale trattare i pentiti con misericordia. (Giac. 2:13) Perciò spesso i sorveglianti hanno ristabilito spiritualmente quelli che avevano sbagliato prima che le cose giungessero fino al punto di richiedere l’espulsione dalla congregazione. — Gal. 6:1.

      I cristiani non si accompagnano con i disassociati in uno spirito di fratellanza. Né tollerano in mezzo a loro la malvagità. Ma che dire se gli individui disassociati abbandonano la loro condotta errata? Assai pertinenti a questa domanda sono gli articoli che furono stampati ne La Torre di Guardia inglese del 1º agosto 1974 (ediz. italiana del 15 gennaio 1975) “La misericordia divina indica la via del ritorno a quelli che hanno sbagliato” e “Manteniamo una veduta equilibrata verso i disassociati”. Questi mostrano che a tali persone disassociate si può dare vero incoraggiamento perché siano ristabilite nella via della vita.

      Una parte non piccola per mantenere l’organizzazione pura l’hanno avuta diversi discorsi di assemblee. Per esempio, L. E. Reusch menziona specialmente il discorso dell’assemblea del 1964 “Manteniamo pura e casta l’organizzazione dei pubblici servitori”, che fu pronunciato da F. W. Franz. Il fratello Reusch dice: “Egli paragonò una giovane di facili costumi a un asciugamano sporco in un gabinetto pubblico. Il linguaggio schietto ed esplicito sulla morale faceva vedere le cose come stavano. . . . come furono meravigliosamente opportuni quei saggi consigli per prepararci al declino morale che si abbatté da allora come una valanga!”

      Il flusso di sani consigli scritturali è stato costante nel corso degli anni. Spiritualmente parlando, le pubblicazioni hanno mostrato al popolo di Geova la giusta via in cui camminare.

      ESPANSIONE DELLA TESTIMONIANZA DEL REGNO

      Negli anni cinquanta notevoli sforzi furono compiuti per espandere l’opera di dichiarare il messaggio del Regno. Infatti, un passo molto significativo si fece nel 1951. In ottobre del 1951, parlando a un’assemblea a Washington, nel Distretto di Columbia, il fratello Knorr rivelò che quasi il 50 per cento delle contee degli Stati Uniti (1.469 su 3.062) non erano mai state lavorate o ricevevano solo una testimonianza parziale. Ma questo sarebbe cambiato. Proclamatori regolari e pionieri sarebbero stati assegnati a lavorare questi territori in giugno, luglio e agosto del 1952. Questo incontrò un’entusiastica reazione. Un’opera simile è stata fatta in territori isolati fino al nostro tempo attuale.

      Un ulteriore passo notevole per promuovere la testimonianza del Regno contrassegnò le Assemblee di Distretto “Sapienza Vivificante” del 1957. Marie Gibbard scrive: “In questo tempo udimmo per la prima volta l’espressione ‘servire dove il bisogno è grande’. Le famiglie potevano effettivamente fare servizio come i missionari. Questa era una nuova concezione del servizio che apriva le porte dell’opportunità a singoli individui e a famiglie che non potevano ricevere l’addestramento della Scuola di Galaad ed entrare nel formale campo missionario”.

      Molti cristiani che si sono trasferiti in luoghi degli Stati Uniti o all’estero dove il bisogno di predicatori del Regno era maggiore che non nella loro precedente congregazione sono stati in grado di incoraggiare ed edificare i conservi credenti, di aiutare i nuovi ad acquistare conoscenza della verità di Dio o di partecipare anche all’istituzione di una congregazione.

      IMPARARONO A ESSERE MIGLIORI PREDICATORI DELLA BUONA NOTIZIA

      “Ognuno dovrebbe essere in grado di predicare la buona notizia di casa in casa”, dichiarò il fratello Knorr, menzionandolo come principale obiettivo dei cristiani. Fece questa osservazione il 22 luglio 1953 all’Assemblea internazionale della Società del Nuovo Mondo. Per predicare la buona notizia i testimoni di Geova avevano usato negli anni passati dischi fonografici e cartoline di testimonianza, ma ora questo non si faceva. Tuttavia c’era bisogno di ulteriore addestramento. Parlando sul soggetto “Il lavoro principale di ogni servitore”, il fratello Knorr annunciò un nuovo programma di addestramento di casa in casa. I servitori (sorveglianti) di circoscrizione e di distretto vi avrebbero avuto una parte importante, ma nelle congregazioni tutti i servitori nominati avrebbero prestato aiuto così che ciascun proclamatore del Regno divenisse un regolare proclamatore di porta in porta della buona notizia. Mentre visitava una congregazione, il servitore di circoscrizione sceglieva i predicatori esperti nel servizio di casa in casa perché lavorassero con quelli nuovi e inesperti nel programma di addestramento. Questo provvedimento di lunga portata per rendere un maggior numero di testimoni cristiani qualificati ebbe inizio il 1º settembre 1953 e subito entrò in pieno vigore.

      “Il programma di addestramento . . . fu una cosa molto eccellente”, dice James W. Filson. “Alcuni che erano timidi venivano aiutati a esprimersi. Alcuni che pensavano di poter fare una sola cosa, come l’opera delle riviste, erano aiutati a cercar di prendere parte a un’altra attività [del servizio di Dio]. Cercando di aiutare altri, molti miglioravano le loro proprie capacità”.

      MANEGGIATA INTREPIDAMENTE LA “SPADA DELLO SPIRITO”

      I cristiani devono essere in grado di maneggiare “la spada dello spirito, cioè la parola di Dio”. (Efes. 6:17) In ciò il programma di addestramento fu di grande aiuto. Col passar del tempo, la Società Torre di Guardia stampò nel bollettino mensile di istruzioni per il servizio chiamato Informatore, e poi nel successivo Ministero del Regno, vari schemi di sermoni che si suggeriva di pronunciare da tre a otto minuti di casa in casa e da dieci a quindici minuti alle visite ulteriori. In seguito alcuni Testimoni trovarono più facile o più comodo usare sermoni brevi basati su una scrittura, come Isaia 2:4 o Giovanni 17:3.

      Per Walter R. Wissman i sermoni biblici nella testimonianza di casa in casa e alle visite ulteriori “furono una pietra miliare nel nostro progresso teocratico”. Il pubblico identificò sempre più il popolo di Dio con la Bibbia. R. D. Cantwell osserva: “Non passò molto tempo che alle porte si udiva sempre meno la vecchia accusa che i testimoni di Geova fossero ‘venditori di libri’”.

      “Quale splendido miglioramento abbiamo fatto nel nostro servizio di casa in casa!” esclama Myrtle Strain. “Non c’è più bisogno di porgere alle persone una cartolina perché la leggano, o non occorre far sentire un disco fonografico, o entrare e stare un’ora per spiegare loro tutto il proposito di Dio. Ora abbiamo tutti imparato a fare alla porta un breve sermone, ben preparato con un tema stabilito, sostenuto da due o tre appropriate scritture. Possiamo usare molti sermoni brevi, tutti basati su opportune scritture importanti. Inoltre, siamo ansiosi di far partecipare il padrone di casa alla conversazione”. Sia che accettassero il messaggio o no, alle persone è stata data una testimonianza.

      SMASCHERATA UNA LUCE FALSA

      Mentre i testimoni di Geova divenivano più efficienti nell’uso delle Sacre Scritture alle porte delle persone, non avevano affatto perduto l’ardente entusiasmo che aveva caratterizzato le loro attività negli anni passati. Così, all’inizio del 1955, i testimoni di Geova dichiararono intrepidamente un messaggio che smascherava una luce spirituale falsa.

      La domenica 3 aprile 1955 fu fatta un’intrepida proclamazione di giudizio contro la cristianità, anzi, contro l’intero sistema di falsa religione. Si fece questo con un discorso pubblico che fu pronunciato simultaneamente in molte lingue da oratori cristiani in tutta la terra. Questa potente conferenza intitolata “La cristianità o il cristianesimo — Qual è ‘la luce del mondo’?” fu udita da oltre mezzo milione di persone.

      I servitori di Geova erano desiderosi di far sapere al popolo che la cristianità è una luce falsa. A suo tempo, la Società Torre di Guardia soddisfece la grande richiesta di questo messaggio in forma di opuscolo stampandone 22.000.000 di copie in trenta lingue. Desiderosi di farne la distribuzione, migliaia di nuovi proclamatori parteciparono la prima volta al servizio di campo nell’aprile del 1955. Quel mese si raggiunse in tutto il mondo un massimo mai toccato in precedenza di 625.256 proclamatori del Regno. La fine del luglio 1955 i testimoni di Geova inviarono lettere e questi vigorosi opuscoli a ecclesiastici ed editori.

      “LA PAROLA” — CHI È?

      Per certo a molti ecclesiastici non piacque che si smascherasse la falsa luce della cristianità, ma quello non fu l’ultimo messaggio che ricevevano dai testimoni di Geova. Niente affatto! Molti ecclesiastici negavano l’ispirazione divina delle Sacre Scritture. Altri asserivano di sostenere la Bibbia, ma insegnavano dottrine che disonoravano Dio. Fra questi insegnamenti falsi era la Trinità. A questo riguardo, piacesse loro o no, verso la fine del 1962 gli ecclesiastici ricevettero un messaggio dai cristiani testimoni di Geova.

      Giunse sotto forma di un opuscolo (inglese) di 64 pagine intitolato “‘La Parola’ — Chi è? secondo Giovanni”. In esso la dottrina della Trinità era smascherata come falsa al di là di ogni dubbio. Si predispose di fare una speciale distribuzione dell’opuscolo nel novembre del 1962. Non solo i proclamatori del Regno lo offrirono nella loro opera di casa in casa. Essi ne inviarono una copia a ciascun ecclesiastico protestante e cattolico, insieme a una lettera attinente preparata dalla Società Torre di Guardia. Così fu data un’enorme testimonianza, riconoscendo che la “Parola” di Giovanni 1:1 è non Dio, ma Gesù Cristo, il Figlio di Dio, nella sua esistenza preumana.

      ASSEMBLEE IN MOVIMENTO

      Le regolari assemblee del popolo di Dio hanno contribuito notevolmente ad accrescere il coraggio cristiano necessario per predicare la buona notizia. Alcune di esse sono state insolite sotto un particolare aspetto. Sono state assemblee in movimento, dato che alcuni delegati viaggiavano di luogo in luogo, perfino intorno al mondo. Quale effetto unificatore hanno avuto tali riunioni! I cristiani di un paese possono leggere le esperienze e le attività dei loro conservi credenti di altri paesi. Ma conoscerli e stare in loro compagnia, perfino quando esistono barriere linguistiche, è veramente un’esperienza rimuneratrice. Benché possa essere incapace di comunicare nella stessa lingua, quando il popolo di Dio di diversa nazionalità e razza si riunisce parla in effetti una sola lingua, la “lingua pura” della verità che Dio ha misericordiosamente data sulla terra a tutti quelli che lo amano. — Sof. 3:9.

      Fra i congressi in movimento fu degna di nota l’Assemblea “Regno Trionfante” dei Testimoni di Geova che si tenne nel 1955. In sole dieci settimane si tennero negli Stati Uniti e all’estero tredici assemblee, e molti delegati viaggiarono da un congresso all’altro. Una pubblicazione disse che questo fu “probabilmente il più grande spostamento in massa di Americani in Europa dopo l’invasione degli Alleati durante la seconda guerra mondiale”.

      La Società Torre di Guardia aveva affittato quarantadue aerei e due navi (Arosa Kulm e Arosa Star). Queste navi furono in effetti sale di congresso galleggianti perché ogni giorno vi si svolgevano programmi spiritualmente edificanti per il beneficio dei passeggeri.

      Uno dei luoghi di assemblea in Europa fu lo Zeppelinwiese di Norimberga, dove si radunarono 107.423 persone. “Noi che eravamo in America”, dice C. James Woodworth, “ci rallegrammo apprendendo che nello stesso luogo in cui Hitler aveva strillato di ‘annientare’ i testimoni di Geova questi cristiani ebbero la più grande delle loro Assemblee ‘Regno Trionfante’! Dov’era Hitler?”

      CONGRESSI INTORNO AL MONDO

      Qualcosa di molto significativo per il popolo di Geova ebbe inizio a Milwaukee, nel Wisconsin, il 30 giugno e finì a Pasadena, in California, l’8 settembre 1963. Si trattò dell’Assemblea “Eterna Buona Notizia” dei Testimoni di Geova, in realtà un congresso che si tenne in oltre ventiquattro città intorno al mondo. In tutto, 583 delegati fecero un giro completo intorno al globo. I vari viaggiatori, seguendo percorsi leggermente diversi, si radunarono con folle di conservi credenti in città come Londra, Stoccolma, Monaco, Gerusalemme, Nuova Delhi, Rangoon, Bangkok, Singapore, Melbourne, Hong Kong, Manila, Seul e Honolulu.

      Molti delegati all’assemblea di Londra visitarono il Museo Britannico. Lì, fra l’altro, videro la Cronaca di Nabonedo, che permette di datare la caduta di Babilonia nel 539 a.E.V. Fu anche interessante un fegato d’argilla usato per la divinazione nella religione babilonese. — Si paragoni Ezechiele 21:21.

      I congressisti che fecero il viaggio nei paesi biblici visitarono molti luoghi biblicamente significativi. Avendo visto i famosi cedri del Libano, le pianure di Moab, o la Valle di Innom, il loro apprezzamento per la Parola di Dio crebbe.

      Quando i congressisti viaggianti giunsero nell’Estremo Oriente, videro lì, come altrove, gli effetti dell’influenza religiosa di Babilonia. Nel Wat Po di Bangkok, i delegati videro un simbolo fallico dinanzi a cui donne sterili pregavano con la speranza di avere figli. Le decorazioni murali nel Wat Sakhet buddista, pure in quella città, rappresentavano sia il nirvana che un inferno di tormento. Le somiglianze fra l’inferno di Dante e ciò che i congressisti videro lì raffigurato provarono incontestabilmente la comune origine delle due idee religiose.

      Dopo aver osservato tali aspetti della falsa adorazione acquistò maggior significato lo stimolante discorso dell’assemblea “Esecuzione del giudizio divino sulla falsa religione”. Durante quel discorso gli ascoltatori furono ricondotti all’antica Babele (Babilonia). Quando Dio confuse la lingua dei costruttori della torre in quella città, essi si trasferirono in altri paesi, portando con sé la loro religione impura. Essa fu praticata in varie lingue, e così venne all’esistenza un impero mondiale di falsa religione. A causa della sua origine in Babilonia, il libro biblico di Rivelazione lo chiama “Babilonia la Grande”. (Riv. 18:2) Fu in relazione con questo emozionante discorso che i delegati all’assemblea ricevettero il nuovo libro inglese di 704 pagine “Babilonia la Grande è caduta!” Il Regno di Dio domina! Si tratta in effetti di due volumi in uno: la prima parte considera la relazione dell’antica Babilonia con il popolo di Geova; la seconda parte include un’analisi versetto per versetto di Rivelazione, capitoli 14–22.

      GLI AUSILI VISIVI AIUTANO A FAR DISCEPOLI

      Nei mesi che seguirono l’assemblea, la Società completò una stimolante pellicola cinematografica. “Potente!” “Entusiasmante!” “Rivelatrice!” “Sorprendente!” Queste furono alcune reazioni tipiche a tale pellicola cinematografica a colori della durata di due ore “Proclamazione dell’‘eterna buona notizia’ intorno al mondo”. Questo film mostra le Assemblee “Eterna Buona Notizia” che si tennero nel 1963 intorno al mondo e nelle quali si radunarono in totale 580.509 persone per udire la rimarchevole conferenza pubblica “Dio sarà Re di tutta la terra”. Ma questa pellicola cinematografica non è la semplice narrazione di un viaggio. Mostra con chiarezza che una città ora in rovina influisce oggi sulla vita di milioni di persone. Da quella città, l’antica Babilonia, sono sorti simboli e cerimonie che hanno permeato il modo di vivere di quasi tutti gli abitanti della terra. Dà rilievo all’urgenza di abbandonare Babilonia la Grande. Descrive il calore e l’amore dei veri cristiani manifesti nelle loro assemblee intorno al mondo. Gli spettatori possono vedere che c’è un’organizzazione con la quale ci si dovrebbe associare dopo essere usciti da Babilonia la Grande. Conformemente, quelli che amano la giustizia sono esortati ad abbandonare l’impero mondiale di religione falsa e ad associarsi con gli adoratori di Geova. — Riv. 18:4, 5.

      Nel 1963 la Società Torre di Guardia usava da un decennio la moderna cinematografia come ausilio visivo per far discepoli. Infatti, dopo l’assemblea internazionale del 1953 la Società presentò l’avvincente pellicola “La Società del Nuovo Mondo all’opera”. Era la prima pellicola cinematografica prodotta dalla Società quasi quarant’anni dopo il “Fotodramma”. Questo film di un’ora e venti minuti risultò un potente strumento per far conoscere agli spettatori la grandezza dell’organizzazione terrena di Dio, l’enorme quantità di lavoro compiuta dalla famiglia Betel, l’attività dei testimoni di Geova in genere, i loro grandi congressi e l’armonioso ed efficiente modo in cui funzionava la società del nuovo mondo. H. A. Cantwell afferma: “Questo fu un meraviglioso mezzo per aiutare le nuove persone interessate a vedere esattamente quanto l’organizzazione è grande ed estesa”.

      “La felicità della società del nuovo mondo” e “L’Assemblea Internazionale Volontà Divina dei Testimoni di Geova” furono pellicole cinematografiche presentate dalla Società dopo i grandi congressi del 1955 e del 1958. I servitori di Geova usarono lo strumento della cinematografia anche per contrastare la filosofia secondo cui “Dio è morto”. Nel 1966 la Società Torre di Guardia produsse l’avvincente pellicola a colori “Dio non può mentire”. Questo film che edifica la fede mostrò che Dio è vivente e che adempie i suoi propositi riguardo alla terra e all’uomo. Le pellicole cinematografiche a colori, piene di notevoli illustrazioni a colori, aiutarono gli spettatori a visualizzare i principali avvenimenti biblici e ad afferrarne il significato per il nostro giorno. “La pellicola mi è piaciuta”, disse una persona, “particolarmente perché ha usato avvenimenti storici che hanno adempiuto le profezie bibliche come prova che ‘Dio non può mentire’. Per esempio, le varie rovine mostrate esistono e tutti possono vedere che Dio non mente. Vedendole sono stato maggiormente rassicurato che Dio non mentirà riguardo a ciò che ha detto avverrà ora e nel futuro”.

      La pellicola cinematografica “Eredità”, pure prodotta dalla Società Torre di Guardia nel 1966, mostrò varie tentazioni che si presentano oggi ai giovani. Comunque, Angelo C. Manera, Jr., osserva che fece vedere “ciò che i giovani della società del nuovo mondo facevano e come superavano queste tentazioni seguendo una condotta cristiana”. Essa fu incomparabile in quanto aveva una colonna sonora, a differenza delle altre pellicole cinematografiche recentemente prodotte dalla Società, e fu proiettata da molte stazioni televisive. Così migliaia di persone la videro nella loro casa. “Eredità” fu pure proiettata alle assemblee di circoscrizione e in altre riunioni pubbliche.

      Mentre visitavano le congregazioni del popolo di Dio negli anni recenti, i sorveglianti di circoscrizione hanno presentato alle adunanze pubbliche programmi con la proiezione di diapositive. Il primo di questi si cominciò a presentare nel settembre del 1970. Intitolato “Visita alla sede mondiale dei testimoni di Geova”, fu preparato per far conoscere alle persone l’organizzazione di Dio in un modo che li spingesse a compiere l’azione dovuta. Un’altra di queste presentazioni di diapositive, “Guardiamo da vicino le chiese”, aiutò l’uditorio a capire che le chiese della cristianità non sono luoghi per quelli che amano la verità e la giustizia. Non solo avrebbe fatto loro desiderare di dissociarsi dall’impero mondiale della falsa religione; probabilmente avrebbe anche spinto tali persone a desiderar di partecipare all’opera di aiutare altri a fuggire da Babilonia la Grande. Questi non sono che esempi di programmi con diapositive presentati dai sorveglianti di circoscrizione come ausili visivi per impartire istruzione scritturale.

      QUALCHE COSA DI NUOVO E DI RALLEGRANTE!

      “Ascoltate le parole di Daniele per il nostro giorno”. Ricordi quella parte delle Assemblee di Distretto “Figli di Libertà di Dio” del 1966? Mentre i delegati l’ascoltavano, avvenne una cosa sorprendente. Dagli altoparlanti giunsero diverse voci che rappresentavano Daniele, i tre fedeli Ebrei, perfino angeli. Si sentì la musica, e ai tre Ebrei fu data una finale opportunità di inchinarsi all’immagine d’oro eretta da Nabucodonosor nella pianura di Dura. Con fermezza, essi mantennero comunque la loro integrità, si rifiutarono di inchinarsi, e furono liberati da Geova. — Dan. cap. 3.

      Qui era un modo nuovo e diverso d’impartire istruzione biblica. I presenti all’assemblea si sentirono come trasportati nell’antica Babilonia. Ricevettero una simile emozione dalla presentazione intitolata “Osservate la perseveranza di Geremia, necessaria nel nostro giorno”. In realtà, i delegati “osservarono” la perseveranza di Geremia. Proprio dinanzi ai loro occhi fu rappresentato un dramma biblico con attori in costume che raffigurava la vita e i tempi di quel profeta ebreo dell’antica Gerusalemme. Il vigore drammatico fu accresciuto dagli effetti acustici. Tutti i presenti si resero assai più conto della terribile prova e della fedeltà di Geremia che stava da solo contro una spaventosa turba che chiedeva la sua vita. Come ciò diede enfasi alla fiducia che gli adoratori di Geova devono riporre nel loro Dio! E come fu impressa in loro la necessità di perseverare nel servizio di Dio, anche dinanzi alla morte!

      L’anno 1966 fu, quindi, l’inizio di qualche cosa, di un nuovo modo d’insegnare alle assemblee del popolo di Dio. Nel corso degli anni, dal 1966 in poi, i drammi biblici sono stati un aspetto regolare delle grandi assemblee tenute dal popolo di Geova. Spesso queste rappresentazioni drammatiche sono state prima presentate al conferimento dei diplomi nella Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad, e gli studenti hanno fatto la parte di persone dei tempi antichi e moderni.

      Considerando le benedizioni e i benefici di queste rappresentazioni drammatiche, James W. Filson osserva: “Ritengo che i drammi biblici sono stati un eccellente aiuto per farci capire le lezioni e i consigli del racconto biblico”. Infatti, alcuni sono stati spinti dai drammi delle assemblee a confessare trasgressioni e a cercare aiuto spirituale. — Prov. 28:13; Giac. 5:13-20.

      SOSTENITORI DEL REGNO DI DIO E DI NESSUN ALTRO GOVERNO

      I cristiani testimoni di Geova rendono la loro lealtà al regno di Dio. Lo hanno dimostrato ripetute volte nel corso degli anni. Per esempio, risalite di circa un quarto di secolo al martedì 1º agosto 1950, al “Giorno della Devozione Teocratica” nell’Assemblea Incremento della Teocrazia dei Testimoni di Geova. Nel suo discorso “L’incremento del suo governo”, il fratello Knorr presentò un monte di prove che smascheravano come interamente falsa l’accusa degli avversari religiosi che i testimoni di Geova sostengano il comunismo. Non solo varie parti del governo degli Stati Uniti si rifiutarono di mettere i Testimoni nell’elenco dei sovversivi e dei simpatizzanti comunisti, ma gli stessi scritti della Società Torre di Guardia pubblicati dal 1879 davano una definita prova che i servitori di Geova sono contro il comunismo. Il fratello Knorr mostrò chiaramente che il vero cristianesimo non prepara la via al sorgere e al crescere del comunismo ateo, ma il cristianesimo ipocrita sì! Fu dopo questo messaggio che il presidente della Società propose una dichiarazione e risoluzione contro il comunismo, che fu entusiasticamente adottata dall’uditorio del congresso di 84.950 persone.

      Alcuni anni dopo, durante il 1956 e all’inizio del 1957, fu unanimemente adottata una petizione da 462.936 delegati in 199 assemblee dei testimoni di Geova dal giugno 1956 fino al febbraio 1957. Da ciascuna assemblea tale petizione fu indirizzata a Nikolai A. Bulganin, allora premier dell’U.R.S.S. La petizione descriveva il duro trattamento inflitto ai testimoni di Geova in Russia e in Siberia. Essa chiedeva che i Testimoni in prigione fossero liberati e autorizzati a organizzarsi, e richiedeva che si permettesse loro di stabilire rapporti regolari con il loro corpo direttivo e che si consentisse loro di pubblicare e importare letteratura biblica. La petizione richiamò l’attenzione sull’opera di predicazione del Regno compiuta dai testimoni di Geova, mentre smentì ogni interesse o affiliazione politica da parte loro. Per di più, la petizione propose una discussione fra rappresentanti della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati e quelli del governo russo. Si suggerì che a una delegazione di Testimoni si permettesse di andare a Mosca per questo scopo, e anche di visitare i vari campi dove i testimoni di Geova erano internati.

      Il 1º marzo 1957 i sette direttori della Società Torre di Guardia firmarono unitamente una petizione e la inviarono al governo russo. I comunisti non risposero né ne accusarono mai ricevuta. Ciò nondimeno, i testimoni di Geova russi hanno continuato intrepidamente a dichiarare la Parola di Dio come sostenitori del regno di Dio e di nessun altro governo.

      Non solo i testimoni di Geova sono stati solerti sostenitori del regno di Dio; essi hanno anche richiamato l’attenzione sulla mancanza del clero della cristianità a questo riguardo. Avvenne così che una risoluzione molto significativa fu adottata dal popolo di Dio il venerdì 1º agosto 1958 all’Assemblea Internazionale Volontà Divina. I delegati del congresso erano stati esortati a essere presenti per la sessione pomeridiana, e 194.418 furono sul posto. Ascoltarono con attenzione F. W. Franz, vicepresidente della Società Torre di Guardia, che parlò sul soggetto “Perché questo congresso dovrebbe prendere una risoluzione”. Il fratello Knorr lo seguì nel programma, presentando con vigore una risoluzione che smascherava il clero della cristianità come la classe più riprensibile oggi sulla terra. Il documento riaffermò inoltre i princìpi teocratici del popolo di Geova, proclamò senza vergogna il regno di Dio retto da Cristo come l’unico mezzo di salvezza ed espose con forza la determinazione dei testimoni di Geova di predicare questo regno con amore, pace e unità, senza interruzione, finché, ad Armaghedon, Geova non ponga fine all’opera di testimonianza. Il fratello Knorr propose che la risoluzione fosse adottata com’era stata letta, la proposta fu appoggiata, e allorché pose la domanda al vasto uditorio, tutti gridarono unanimemente Sì.

      A suo tempo, 72.348.403 volantini contenenti questa risoluzione furono stampati in cinquantatré lingue per la distribuzione in tutto il mondo, e la maggior parte di questo lavoro fu fatta nel dicembre del 1958. Queste informazioni furono estesamente divulgate anche quando la risoluzione e il suo discorso introduttivo furono pubblicati ne La Torre di Guardia inglese del 1º novembre 1958 (ediz. italiana del 1º marzo 1959).

      Fu tale distribuzione efficace? Lo fu veramente. Per esempio, Peter D’Mura scrive: “Nella primavera del 1959 conobbi un giovane che era stato spinto dalla risoluzione a imparare la verità, si era dedicato e in seguito intraprese l’opera di pioniere”. E. C. James Woodworth commenta: “Alcuni che ora sono attivamente dedicati, battezzati testimoni di Geova proprio qui nelle congregazioni di Cleveland, nell’Ohio, cominciarono a uscire da Babilonia la Grande dopo aver letto questa risoluzione e aver accettato l’opportunità di studiare la Bibbia”. — Riv. 18:4.

      I servitori di Geova ebbero un’eccellente opportunità di mostrare che erano sostenitori del regno di Dio e di nessun altro governo nell’anno 1963, durante l’Assemblea “Eterna Buona Notizia” tenuta intorno al mondo. Con entusiasmo adottarono una risoluzione mediante cui proclamarono che riconoscevano Geova come l’Eterno Sovrano dell’universo e che rifiutavano di rendere adorazione idolatrica all’immagine politica, alle Nazioni Unite, come avevano fatto le nazioni, che sono condotte ad Armaghedon da invisibili spiriti malvagi. (Riv. 13:11-18; 16:14, 16) Piuttosto, con l’aiuto degli angeli al comando di Cristo, e dello spirito santo e della Parola di Dio, i testimoni di Geova erano risoluti a continuare a dichiarare a tutti i popoli l’“eterna buona notizia” riguardo al messianico regno di Dio e ai suoi giudizi. (Riv. 14:6) Dopo ch’era stata adottata da 454.977 persone all’Assemblea “Eterna Buona Notizia” intorno al mondo, questa risoluzione fu adottata in assemblee nazionali. Inoltre, fu stampata ne La Torre di Guardia del 15 novembre 1963 (ediz. italiana del 15 giugno 1964), in sessantasei lingue, e se ne fece una divulgazione mondiale.

      Con il suo discorso introduttivo “Perché dovremmo tutti prendere una risoluzione”, questo ampio documento abbracciò tutte e sette le piaghe di Rivelazione, capitolo sedici. Essa incluse, perciò, messaggi di giudizio dichiarati dapprima in sette risoluzioni consecutive e nel relativo materiale presentati a congressi del popolo di Dio dal 1922 a tutto il 1928. Pertanto, con questa ampia risoluzione, centinaia di migliaia di persone che non avevano affatto preso parte all’adozione di quelle risoluzioni precedenti si dichiararono pubblicamente a favore e a sostegno delle piaghe versate da Geova profeticamente esposte in Rivelazione, capitolo sedici. Ancora una volta i servitori di Geova avevan reso molto chiaro che erano sostenitori del regno di Dio e di nessun altro governo o disposizione politica di qualsiasi genere.

      Alle Assemblee “Pace in Terra” del 1969, il discorso “Finali guai ai nemici della pace con Dio” prese in considerazione il suono delle sette simboliche trombe di cui parlano i capitoli 8–11 di Rivelazione. Quel discorso fu seguito da una potente dichiarazione che mostrò vigorosamente come la pace col Creatore sarebbe venuta solo per mezzo del suo regno messianico. Adottando la Dichiarazione, il popolo di Geova sostenne che i giudizi di Dio sono contro la cristianità. Proclamarono la loro completa neutralità riguardo a tutte le controversie politiche e resero ben chiaro che confidano interamente nel regno di Dio e che non smetteranno di predicarlo a tutte le nazioni finché non venga la fine.

      I cristiani testimoni di Geova mostrarono di nuovo che sostenevano il regno di Dio e nessun altro governo durante la loro Assemblea Internazionale “Vittoria Divina”, tenuta in vari luoghi in tutta la terra dalla fine del giugno 1973 al gennaio 1974. L’interessante parabola di Gesù circa le mine fu messa in risalto in uno dei discorsi dell’assemblea: “Guadagno di ricchezza per il nuovo Re della terra”. (Luca 19:11-27) Dopo questo discorso l’oratore presentò una dichiarazione e risoluzione, in seguito adottata dai delegati dell’assemblea con un tonante Sì! Tra l’altro, essa indicava che i Tempi dei Gentili della durata di 2.520 anni cominciarono con la desolazione della Gerusalemme terrestre nel 607 a.E.V. e giunsero al loro completo adempimento sulla “Gerusalemme celeste”, dove Gesù Cristo fu insediato come re messianico nel 1914 E.V. (Ebr. 12:22) Si notò che il mondo del genere umano ha bisogno di essere ulteriormente avvertito della sovrastante “grande tribolazione”. (Matt. 24:21) I cristiani testimoni di Geova presero la risoluzione di continuare a riporre fede nella Vittoria Divina, facendo risuonare tale avvertimento e proclamando il messianico regno di Dio, il rimedio per tutti i mali dell’afflitta umanità.

      Perciò, è un fatto stabilito che i servitori di Geova sostengono il regno di Dio e nessun altro governo. È la buona notizia di questo regno che essi predicano in tutto il mondo. Ripetutamente han dimostrato la loro lealtà al messianico regno di Dio e questo continueranno a fare in tutta la terra.

      CIBO SPIRITUALE AL TEMPO GIUSTO

      In che modo i cristiani testimoni di Geova sono stati in grado di mantenersi forti nella loro posizione di sostenitori del regno di Dio? Come sono rimasti “fermi nella fede” quando gli altri perdevano la fede? (1 Cor. 16:13) Questo è stato possibile perché Geova Dio ha misericordiosamente provveduto cibo spirituale a suo tempo per mezzo della classe dello “schiavo fedele e discreto”. — Matt. 24:45-47.

      Prendete ad esempio gli anni sessanta. Venti di cambiamento religioso e sociale soffiavano allora in tutti gli Stati Uniti. Diveniva sempre più comune che molti ecclesiastici della cristianità considerassero parti della Bibbia come mito. Inoltre, per loro il suo codice morale era antiquato. Per di più, alcuni dicevano: “Dio è morto”.

      Mentre finivano gli anni sessanta, fattori sociali, psicologici, politici ed economici diedero luogo negli Stati Uniti a disordini razziali e a violenze. Per esempio, in quella che fu definita la “lunga estate calda” del 1964 furono assassinati nel Mississippi tre difensori dei diritti civili, e ci furono agitazioni in tutto il Meridione. Vi furono coinvolte anche città settentrionali. Alcune furono scosse da insurrezioni. Nelle sole insurrezioni di Los Angeles che ebbero luogo dall’11 al 16 agosto 1965 le battaglie, i saccheggi e gli incendi provocati dalle turbe causarono la morte di trentacinque persone e un danno calcolato di 200.000.000 di dollari.

      In mezzo a tali venti di turbolenza religiosa e sociale, i testimoni di Geova degli Stati Uniti e di altri paesi continuarono a confidare in Geova e ad attenersi alla sua Parola. Egli, a sua volta, fece in modo che fossero correttamente guidati. Per esempio, durante le Assemblee di Distretto “Ministri Coraggiosi” del 1962 trassero grande beneficio dai discorsi “‘Siate sottomessi’: A chi?” “Sottomissione alle ‘autorità superiori’: Perché?” e soggetti simili. In seguito quell’anno queste essenziali informazioni furono stampate ne La Torre di Guardia. (Si vedano le edizioni italiane dal 1º giugno al 1º luglio 1963).

      Fu reso chiaro che le “autorità superiori” menzionate nel capitolo tredici di Romani sono le autorità governative secolari, permesse da Geova perché in questo tempo ricoprano i loro incarichi di responsabilità. Tutti i servitori di Dio d’oggi furono esortati ad essere in relativa sottomissione alle governative autorità superiori e a non disprezzare le leggi dei governi terreni che non sono in contrasto con la legge di Dio. — Rom. 13:1-7; Atti 5:29.

      “Quanto saggiamente Geova ci guidò relativamente ai governanti politici del mondo!” esclama L. E. Reusch, aggiungendo: “Come avremmo potuto sapere che nel 1964 la contesa sui diritti civili sarebbe divenuta un così grande problema e che avrebbe condotto a insurrezioni nelle vie e alla disubbidienza civile, violenta e passiva? . . . Ci saremmo potuti trovare a pensare come il clero, che si è immischiato in marce, proteste e contese sociali del giorno. Proprio al tempo giusto, nel 1962, nelle assemblee di quell’estate, ci venne dato il ‘cibo a suo tempo’. [Matt. 24:45] . . . Fu chiaramente espressa la sottomissione relativa ed essa ha salvaguardato la nostra posizione dinanzi a Geova e alle autorità politiche che egli lascia esistere finché il dominio del Regno di Cristo Gesù non le rimuova”.

      Sì, davvero Geova Dio ha provveduto cibo spirituale in abbondanza. Infatti, guardate solo uno scaffale che contiene i libri pubblicati dalla Società Torre di Guardia in anni relativamente recenti! C’è la pubblicazione del 1958 “Sia fatta la tua volontà in terra”, che considera il libro di Daniele. Un esame versetto per versetto dell’intero libro di Rivelazione è nei libri “Quindi è finito il mistero di Dio” e “Babilonia la Grande è caduta!” Il regno di Dio domina! “Le nazioni conosceranno che io sono Geova”: Come?, pubblicato nel 1971, considera la profezia di Ezechiele. E l’adempimento delle profezie di Aggeo e Zaccaria circa la restaurazione è osservato dal vantaggioso punto di vista del ventesimo secolo in Paradiso restaurato per il genere umano, dalla Teocrazia!

      Ricchi provvedimenti spirituali sono stati presi sia per vecchi che per giovani. Nel 1958 fu stampato il libro Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato, scritto in linguaggio semplice e riccamente illustrato. Nel 1971 il libro di 192 pagine Ascoltate il grande Insegnante! contribuì ulteriormente a evitare il ‘divario fra le generazioni’! Ecco una pubblicazione preparata perché i genitori la leggano con i loro figli. E il linguaggio semplice e le eccellenti illustrazioni del libro fanno sentire ai fanciulli che è ‘per loro’.

      ENFASI SULL’ATTIVITÀ DI FAR DISCEPOLI

      Alcune delle pubblicazioni cristiane a disposizione del popolo di Geova sono state specialmente preparate per aiutarlo ad adempiere il suo incarico di predicare la buona notizia e far discepoli. (Matt. 24:14; 28:19, 20) Uno di tali libri fu “Sia Dio riconosciuto verace”, pubblicato originalmente nel 1946. Era una pubblicazione che trattava basilari dottrine della Bibbia. Quindi nel 1950 il libro “Questo significa vita eterna” provvide informazioni su soggetti biblici più profondi e sulla vita cristiana. Considerate anche il libro di 416 pagine ‘Cose nelle quali è impossibile che Dio menta’, che fu pubblicato nel 1965. Come basilare testo di studio biblico, è risultato un utile strumento nelle mani dei proclamatori del Regno.

      Ai servitori di Geova son provvedute di continuo cose delle quali hanno bisogno per la loro opera di predicare e far discepoli. Ripensando alle assemblee di distretto del 1967, C. W. Barber menziona qualche cosa che definisce un’“innovazione”. Egli osserva: “L’organizzazione di Geova provvede sempre nuove emozioni e gioie. Questa volta fu un nuovo tipo di libro da offrire al pubblico, un piccolo libro rilegato in tela intitolato ‘L’uomo è venuto per mezzo dell’evoluzione o per mezzo della creazione?’ . . . si doveva offrire per venticinque centesimi. Sin dall’introduzione si notava che avrebbe suscitato enorme interesse in tutte le persone riflessive”.

      I proclamatori del Regno ne distribuirono milioni di copie nel servizio di campo. Nel maggio del 1968 si compirono speciali sforzi per metterlo nelle mani di educatori, con eccellenti risultati. Marie Gibbard dichiara: “Un insegnante di White Plains, in New York, è oggi un Testimone battezzato perché uno studente dodicenne gliene diede una copia e il suo interesse fu coltivato”.

      QUALCHE COSA CHE INFLUISCE SULL’OPERA DA COMPIERE

      Un’altra innovazione degna di nota si ebbe nel 1968. Quando La Torre di Guardia annunciò le Assemblee di Distretto “Buona Notizia per tutte le Nazioni”, affermò: “È stato predisposto per il venerdì qualche cosa che non solo vi piacerà, ma senza dubbio anche vi sorprenderà, poiché influirà notevolmente sull’opera che si compirà negli anni avvenire”.

      I servitori di Geova erano curiosi. Di quale nuovo sviluppo poteva trattarsi? La risposta giunse dopo il potente discorso chiave “La ‘buona notizia’ di un mondo senza falsa religione”. Alla sua conclusione fu presentata una nuova pubblicazione di studio biblico di formato tascabile di 192 pagine. Questo libro, La Verità che conduce alla Vita Eterna, fu ricevuto con gran piacere. “Chi è Dio?” “Dove sono i morti?” “Perché Dio ha permesso la malvagità fino al nostro giorno?” “Gli ultimi giorni di questo sistema di cose malvagio”, “Edifichiamo la felice vita familiare”, “La vera adorazione: Via della vita”, furono alcuni degli interessanti capitoli del libro. La nuova pubblicazione avrebbe continuamente avvinto lo studente.

      Ma c’era in serbo qualcos’altro per la sorpresa dei delegati dell’assemblea. Il nuovo libro Verità doveva essere usato in un programma di studio biblico semestrale. A causa del modo in cui questa pubblicazione coinvolgeva lo studente, in genere al tempo in cui l’avrebbe completata avrebbe compiuto qualche azione, o a favore della verità o contro. Nessun testimone di Geova avrebbe più tenuto con una persona studi biblici un anno dopo l’altro senza che lo studente facesse un determinato progresso spirituale, agendo secondo la conoscenza acquistata.

      PROVVEDIMENTO OPPORTUNO

      Dal 1960 al 1965 la media annuale dei battezzati si era aggirata sui 60.000. Nel 1966 il numero degli immersi scese però a 58.904. Date le circostanze ci si poteva ben chiedere: L’opera va rallentando? Il tempo mostrò il contrario.

      Durante l’anno di servizio del 1967 furono battezzate 74.981 persone. Questa fu un’ascesa e offrì rinnovate ragioni di ottimismo. Quindi giunse il 1968, insieme al libro Verità e al programma di studio biblico semestrale. “Nella mente di molti”, osserva Edgar C. Kennedy, “fu strettamente collegato con l’annuncio fatto due anni prima che 6.000 anni [di esistenza dell’uomo sulla terra] finivano nel 1975”. C. W. Barber cita similmente “la brevità e l’urgenza dei tempi”, definendo il 1968 come una “svolta”, e afferma: “In ogni luogo i fratelli si levarono e seguirono con vigore questo ‘più facile’ metodo di divulgare la buona notizia. Il numero dei proclamatori cominciò a salire di nuovo in tutta la terra. Gli ascoltatori cominciarono a divenire operatori dell’opera. . . . Veramente Geova guidò la produzione di questo piccolo ma potente strumento per fare discepoli”.

      Il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna ha avuto una tiratura strabiliante. Sapevate che si stampa ora in novantuno lingue? Inoltre, nei sei anni trascorsi da quando fu presentato la prima volta, ne sono usciti dalla macchina da stampa 74.000.000 di copie. Questa pubblicazione per lo studio della Bibbia ha aiutato centinaia di migliaia di persone ad acquistare accurata conoscenza delle Scritture e ad avere “una salda stretta sulla parola della vita”. (Filip. 2:16) Mentre il libro Verità non è il solo usato dai testimoni di Geova quando studiano la Bibbia con le persone, senza dubbio la maggioranza di 1.351.404 studi biblici a domicilio che attualmente i testimoni di Geova tengono nelle case delle persone in tutto il mondo si basa sull’eccellente materiale scritturale che si trova in questa pubblicazione.

      UNA MAREA DI LETTERATURA CHE ANNUNCIA IL REGNO DI GEOVA

      Oggi la buona notizia del messianico regno di Dio è predicata in tutta la terra. E una parte non piccola è compiuta in quest’opera da una vera e propria marea di letteratura che annuncia il regno di Geova. Prendete per esempio La Torre di Guardia. Una volta nota come la Torre di Guardia di Sion, la sua edizione originale (quella inglese del luglio 1879) consisté solo di circa 6.000 copie. Ora, nel 1975, la tiratura media di ciascun numero è di circa 8.700.000 copie in 79 lingue.

      Negli anni dal 1879 La Torre di Guardia ha subìto alcuni cambiamenti di nome e di formato. In origine era nota come la Torre di Guardia di Sion e Araldo della presenza di Cristo. Oggi la sua copertina la identifica come La Torre di Guardia, Annunciante il Regno di Geova. Per anni, le copertine de La Torre di Guardia si stamparono in bianco e nero. Quindi, col numero del 1º gennaio 1939 fu presentata una nuova copertina a colori. Allora il formato del periodico era più grande, ma conteneva meno pagine di ora. Il numero del 15 agosto 1950, presentato all’Assemblea Incremento della Teocrazia dei Testimoni di Geova, aveva sulla copertina un disegno diverso, conteneva illustrazioni a colori e le pagine erano state numerate da sedici a trentadue. Ha contribuito La Torre di Guardia all’incremento della teocrazia? Veramente sì! Senza dubbio ti sorprenderai apprendendo che negli anni di servizio dal 1942 al 1974 si sono stampate 2.836.041.443 copie de La Torre di Guardia!

      Svegliatevi!, rivista compagna de La Torre di Guardia, successe a L’Età d’Oro e a Consolazione. Dal suo primo numero, quello (inglese) del 22 agosto 1946, Svegliatevi! ha messo in evidenza la sicura speranza dell’istituzione del giusto nuovo ordine di Dio in questa stessa generazione. Questo periodico è inoltre parte di quella grande marea di letteratura che annuncia il Regno. Infatti, negli anni di servizio dal 1942 al 1974 si sono stampate 2.600.751.501 copie di Svegliatevi! (e Consolazione)!

      Da non trascurare è la marea di libri che ha annunciato il regno di Geova, compreso il volume Il millenario regno di Dio si è avvicinato del 1973. Ti può sorprendere il fatto che dal 1942 all’anno di servizio del 1974 la Società Torre di Guardia ha stampato 352.513.470 libri nella sua sede principale e in altre stamperie in tutta la terra.

      AMPLIAMENTO DELLE STAMPERIE

      Questo crescente flusso di letteratura biblica ha richiesto un continuo ampliamento delle stamperie della Società Torre di Guardia non solo negli Stati Uniti, ma anche in vari altri luoghi in tutta la terra. Nel passato 1927 la Società si trasferì nel suo moderno edificio antincendio in cemento armato di 117 Adams Street di Brooklyn, in New York. Con 6.500 metri quadrati di superficie dei piani, quell’edificio sembrava molto spazioso, ma l’accelerata opera di predicare il Regno e far discepoli ha richiesto l’ampliamento delle stamperie della Società.

      Un passo importante a questo riguardo fu reso noto dal fratello Knorr l’8 agosto 1946 all’Assemblea Teocratica Nazioni Liete. Egli informò i suoi uditori al congresso che si sarebbero ampliati lo stabilimento tipografico della Società e la casa Betel di Brooklyn. Così la proprietà adiacente allo stabilimento originale fu acquistata, sgombrata e quindi demolita. Gli scavi del nuovo stabilimento cominciarono il 6 dicembre 1948 e la costruzione ebbe inizio nel gennaio del 1949. Una volta completato, questo ampliamento in cemento armato di nove piani quasi raddoppiò la superficie dei piani dello stabilimento. Nel 1950 lo stabilimento tipografico della Società in 117 Adams Street occupava un intero isolato civico.

      Nel 1954 la Società Torre di Guardia completò la costruzione di un nuovo edificio in 4100 Bigelow Boulevard, a Pittsburgh, in Pennsylvania. Grant Suiter dice: “Questo edificio è non solo la sede legale della Società, ma il centro delle adunanze annuali della Società di Pennsylvania, e vi è una Sala del Regno”, usata da certe congregazioni dei testimoni di Geova. Per diversi anni, fino al 4 maggio 1974, vi fu pure tenuta una Scuola di Ministero del Regno.

      A metà degli anni cinquanta l’opera di predicazione del Regno aumentò grandemente l’andatura. Alcuni anni prima, nel 1944, la Società aveva stampato 17.897.998 copie de La Torre di Guardia e di Consolazione (ora Svegliatevi!). Ma nel 1954 il totale fu di 57.396.810 copie. Pertanto, era essenziale ampliare i locali della Società a Brooklyn, in New York. Nella primavera del 1955 cominciarono perciò gli scavi per il nuovo stabilimento e nel 1956 questo edificio di tredici piani fu completato. Situato in 77 Sands Street, l’“edificio Torre di Guardia”, come fu chiamato, ha 17.830 metri quadrati di superficie dei piani, più dello stabilimento di 117 Adams Street, a cui è collegato da un ponte che attraversa la strada. Nel 1958 la Società acquistò uno stabilimento di nove piani in un adiacente isolato della città, e questo è stato usato quasi esclusivamente come deposito.

      Il numero dei proclamatori del Regno in tutto il mondo superò il milione a metà degli anni sessanta. Di nuovo lo stabilimento della Società a Brooklyn aveva uno spazio ristretto. Così, nel 1966, in un isolato adiacente agli altri stabilimenti, cominciò la costruzione di un altro grande edificio. Questa costruzione di undici piani, dedicata il 31 gennaio 1968, aggiunse 21.000 metri quadrati di superficie dei piani al complesso degli stabilimenti Torre di Guardia. Allora gli edifici degli stabilimenti della Società a Brooklyn, convenevolmente collegati per mezzo di ponti al di sopra delle vie, occupavano quattro isolati della città.

      In seguito nel 1969 il ritmo di ampliamento assunse proporzioni notevoli. Il 25 novembre 1969 la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di New York acquistò l’enorme complesso di dieci edifici dello stabilimento farmaceutico Squibb di Brooklyn. Questo acquisto aggiunse 58.786 metri quadrati di superficie dei piani ai locali della sede principale della Società. C. W. Barber ricorda di aver osservato anni fa parte della costruzione del complesso Squibb. Benché l’organizzazione di Geova avesse cercato di ottenere terreno in quello stesso luogo, la ditta Squibb era riuscita a farne l’acquisto. Secondo il fratello Barber, “la Squibb incontrò anche molte difficoltà quando gettava le fondamenta dei suoi edifici, poiché il terreno lì era sabbioso”. E aggiunge: “Infine eressero un bel gruppo di edifici, e io pensavo quanto questi sarebbero stati utili se fossero appartenuti alla Società. Così, ecco si era adempiuto!”

      L’AMPLIAMENTO DELLA CASA BETEL PROCEDE DI PARI PASSO

      Mentre si ampliavano i locali degli stabilimenti della Società Torre di Guardia a Brooklyn, era necessario nello stesso tempo ampliare la casa Betel. Quindi, nel 1950 fu completato un edificio di undici piani in aggiunta alla casa. Ma il personale della sede principale continuò a crescere. Così l’8 dicembre 1958 cominciò la demolizione dei vecchi edifici situati sul luogo in cui doveva sorgere l’edificio annesso alla Betel, in Columbia Heights a Brooklyn. Vi si cominciò a costruire nel 1959, e non passò molto tempo che l’ampliamento di undici piani per la Betel fu completato. La sua dedicazione ebbe luogo il lunedì sera 10 ottobre 1960, nella bella Sala del Regno del nuovo edificio. Erano presenti i componenti della famiglia Betel e i fratelli che avevano lavorato alla costruzione, un totale di 630 persone. Lo stesso personale della sede principale era cresciuto da 355 componenti nel 1950 a 607 nel 1960.

      Nel 1965 la zone della casa Betel, Brooklyn Heights, fu dichiarata primo “quartiere storico” della città di New York. Benché fosse desiderio della Società costruire un altro edificio di abitazione di undici piani, essa cooperò con la Commissione per la Preservazione dei Luoghi Storici e limitò la sua costruzione. Si lasciarono restare le facciate frontali di tre vecchi edifici e dietro a questi e con essi collegata si costruì una casa di sei piani. Questa nuova costruzione in 119 Columbia Heights fu dedicata il 2 maggio 1969. Accanto a essa è una grande casa di abitazione di proprietà dei testimoni di Geova, e gran parte è stata usata per alloggiare i componenti del personale della sede principale. Per inciso, alla fine dell’anno di servizio del 1970 la famiglia Betel (inclusi i lavoratori regolari e temporanei a Brooklyn e nei poderi della Società) era cresciuta fino a comprendere 1.449 persone. Per giunta, settanta studenti della Scuola di Galaad abitavano allora nella sede principale, portando il totale a 1.519. Per offrire alloggio a tante persone, la Società affittò tre piani del vicino Hotel Towers.

      L’AMPLIAMENTO CONTINUA

      Tuttavia, l’ampliamento dei locali e delle attrezzature necessarie non si è fermato qui. “Nel 1964”, dice Grant Suiter, “la Società fece i passi per vendere infine una parte della proprietà del Podere del Regno, compresi gli edifici precedentemente utilizzati dalla Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad [presso South Lansing, in New York]”. Alcuni anni dopo la vendita fu conclusa. Così l’estensione del podere fu ridotta.

      Frattanto il Consiglio dei Direttori della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di New York aveva acquistato terreno agricolo presso Pine Bush, nello stato di New York. Il podere originale di 328 ettari vi fu acquistato nel 1963 e divenne noto come Podere Torre di Guardia. Nel 1968 vi fu completato un bell’edificio di abitazione, e in seguito furono fatte altre costruzioni. A suo tempo fu acquistato nelle vicinanze un altro podere. Oggi i due Poderi Torre di Guardia hanno un’estensione di 687 ettari.

      Nei Poderi Torre di Guardia si producono vegetali, frutta, carne e latticini per alimentare il personale della sede principale della Società. Inoltre, fra le numerose costruzioni nel podere N. 1 sono due stabilimenti. Lo stabilimento N. 1 ha quattro macchine da stampa rotative, ciascuna delle quali può stampare 12.500 riviste l’ora. Nello stabilimento N. 2 c’è spazio sufficiente per il deposito della carta e per quattordici altre rotative oltre che per molti altri macchinari. Sei rotative vi sono già in funzione, portando il totale a dieci macchine da stampa nei due stabilimenti. Quando saranno stati completati, questi stabilimenti avranno una superficie dei piani di 37.160 metri quadrati. Nell’ottobre del 1974 prestavano servizio nei Poderi Torre di Guardia oltre 460 lavoratori regolari e temporanei.

      Ma la Società Torre di Guardia non solo ha ampliato i locali delle sue stamperie negli Stati Uniti. L’ampliamento è stata la parola d’ordine in tutta la terra. I testimoni di Geova hanno ora stabilimenti tipografici in Australia, Brasile, Canada, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Ghana, Giappone, Nigeria, Filippine, Sud Africa, Svezia e Svizzera. Infatti, intorno al mondo il popolo di Geova ha trentasette stamperie. E dal 1955 a ora il numero delle loro grandi macchine da stampa rotative in tutta la terra è aumentato da nove a sessantaquattro. Per certo sono disponibili i mezzi tipografici per soddisfare la crescente richiesta di letteratura biblica.

      Perché è stata compiuta tutta questa espansione intorno al globo? Perché quelli che assolvono la responsabilità di tali decisioni nell’organizzazione di Geova si interessano di aiutare le persone ad acquistare conoscenza delle Scritture. È questo anche il tuo obiettivo? Senza dubbio lo è se sei uno dei cristiani testimoni di Geova. I membri del personale della sede principale condividono tali desideri. Questo è il motivo per cui hanno lavorato con diligenza per produrre letteratura biblica. Nell’anno di servizio del 1974 i loro uniti sforzi hanno permesso di produrre, nei soli Stati Uniti, 268.509.382 copie de La Torre di Guardia e di Svegliatevi!, e anche 13.874.957 opuscoli, 45.189.920 libri e Bibbie, e 261.387.772 volantini.

      A chi si deve dare il credito di tutta questa espansione teocratica? Questo non è il risultato di semplici predisposizioni e zelanti sforzi degli uomini. Il credito si deve dare a Geova Dio, che fa crescere. Egli è Colui che ha fatto prosperare gli sforzi del suo popolo nella predicazione della buona notizia del Regno. — 1 Cor. 3:5-7.

      COMPIUTO UN SECOLO DI GUIDA DIVINA

      Nell’anno 1970 era passato un secolo da quando Charles Taze Russell e alcuni associati avevano cominciato a riunirsi per il fervente e devoto studio delle Scritture. In tutti quei decenni, i servitori di Geova avevano avuto luce spirituale e guida divina. L’ottuagenaria Edith R. Brenisen è stata associata con l’organizzazione di Geova per un buon numero di quegli anni. Mentre assisteva a una delle Assemblee di Distretto “Uomini di buona volontà” del 1970, si commosse profondamente. La sorella Brenisen scrive: “Quando fui all’assemblea di Boston del 1970, e vidi nel Fenway Park quella grande folla, ricordai il primo congresso di un giorno che si tenne nel 1902 nel Park Square di Boston, e al quale andai per udire il discorso del fratello Russell. Eravamo solo un pugno di persone. A proposito, fu lì che feci la conoscenza del fratello Macmillan. Non posso descrivere i miei sentimenti mentre sedevo lì, a Boston, sessantotto anni dopo e guardavo quella grande folla di Testimoni che mi circondava. Come nei primi tempi, quando eravamo così pochi, lo stesso spirito santo, lo stesso zelo e lo stesso amore per Geova riempivano i nostri cuori”.

      All’assemblea di quell’anno, il discorso di apertura del presidente era intitolato “Cent’anni di guida divina”. Margaret Green ricorda che “ci fece ripensare a ciò che avevamo letto sull’organizzazione degli anni settanta del secolo scorso e sul suo piccolo inizio e sull’incredibile crescita dei passati cento anni”. — Si paragoni Zaccaria 4:10.

      SOTTOMISSIONE ALLA DIRETTIVA DIVINA

      I servitori di Geova erano decisi a continuare a sottomettersi alla direttiva divina. Ne diedero una chiara prova nelle loro Assemblee di Distretto “Nome Divino” di cinque giorni che si tennero nel 1971. Queste esaltarono il nome Geova e fornirono istruzione riguardo all’ubbidienza ai princìpi divini che il nome rappresenta. Tra l’altro, furono presentate informazioni circa il modo in cui la moderna congregazione cristiana doveva maggiormente conformarsi al modello teocratico.

      Ma prima di considerare gli sviluppi organizzativi che le assemblee di distretto del 1971 portarono in primo piano, facciamo bene a dare uno sguardo al passato. Verso la fine degli anni trenta e verso il principio degli anni quaranta avvenne qualche cosa di molto notevole. Prima torniamo indietro di circa tre decenni.

      “LA TEOCRAZIA È MAGGIORENNE”

      I giorni dal 30 settembre al 2 ottobre 1944 furono altamente significativi per il popolo di Dio. A migliaia si riunirono a Pittsburgh, in Pennsylvania, per il Congresso Teocratico dei Testimoni di Geova e l’adunanza annuale della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati. Il programma del congresso includeva i discorsi “Organizzazione teocratica per l’opera finale”, di T. J. Sullivan, “Organizzazione teocratica all’opera”, di F. W. Franz, e “L’odierno allineamento teocratico”, pronunciato da N. H. Knorr. Il tema di quei discorsi dava enfasi all’importanza del soggetto che si doveva trattare in quell’adunanza annuale. Quindi, migliaia di fratelli rimasero a Pittsburgh per l’adunanza amministrativa della Società il lunedì 2 ottobre 1944.

      “Qui incontrai e parlai col fratello Van Amburgh per l’ultima volta”, dice W. L. Pelle. “Appena mi vide, la sua prima osservazione fu: ‘Fratello Pelle, la teocrazia e maggiorenne’”. Ma perché l’anziano segretario-tesoriere della Società avrebbe fatto un’osservazione del genere? A causa degli sviluppi in quella occasione.

      Di primaria importanza fu l’approvazione di sei risoluzioni che proponevano di cambiare lo statuto della Società Torre di Guardia per mezzo di emendamenti. La risoluzione del primo emendamento proponeva di allargare gli scopi della Società in modo da poter compiere debitamente la grande opera mondiale avvenire. Tra l’altro, metteva il nome divino “Geova” nello statuto. Il terzo eliminava interamente la disposizione dello statuto che fissava il numero dei membri in base a contribuzioni monetarie fatte alla Società. Alla sua entrata in vigore, il numero dei membri sarebbe stato limitato a non più di 500 uomini, tutti scelti in base al loro servizio attivo verso Dio. Come disse La Torre di Guardia (inglese) del 1º novembre 1944: “Questo emendamento avrà l’effetto di avvicinare lo statuto alla disposizione teocratica fin dove lo permette la legge del paese”. Furono adottate le risoluzioni di tutt’e sei gli emendamenti (relativi agli articoli 2, 3, 5, 7, 8 e 10).

      Benché allora il popolo di Geova non se ne rendesse conto, ciò che fecero in senso organizzativo nel 1944 ebbe evidentemente un significato biblico. La profezia di Daniele aveva predetto che per 2.300 “sere e mattine”, o giorni, un simbolico ‘piccolo corno’ (la Potenza Mondiale Anglo-Americana) avrebbe calpestato il teocratico “luogo santo” di Geova rappresentato sulla terra dagli unti seguaci di Gesù. (Dan. 8:9-14) Ciò avvenne durante la seconda guerra mondiale.

      All’inizio dei predetti 2.300 giorni fu stampato ne La Torre di Guardia (inglese, del 1º giugno e del 15 giugno 1938) l’articolo in due parti “Organizzazione”. Nella prima parte si disse: “L’organizzazione di Geova non è in nessun modo democratica. Geova è supremo e il suo governo o la sua organizzazione è strettamente teocratica”. La seconda parte presentò una risoluzione adottata dalle congregazioni dei testimoni di Geova, che richiedeva di nominare teocraticamente, dall’alto in basso, tutti i servitori che presiedevano in tutte le congregazioni.

      Se si conta dal 1º giugno 1938, i 2.300 giorni terminarono l’8 ottobre 1944. O, se si calcola dal 15 giugno 1938, finirono il 22 ottobre 1944. Alla fine di quel periodo l’organizzazione teocratica fu di nuovo messa in risalto per mezzo dei discorsi sull’organizzazione e degli aggiustamenti che si ebbero al congresso e all’adunanza annuale di Pittsburgh, in Pennsylvania, dal 30 settembre al 2 ottobre 1944, e in articoli sull’organizzazione teocratica pubblicati ne La Torre di Guardia (inglese) del 15 ottobre (“Organizzati per l’opera finale”) e del 1º novembre 1944 (“Organizzazione teocratica all’opera” e “L’odierno allineamento teocratico”). Quindi, alla fine dei difficoltosi 2.300 giorni i servitori di Dio mostrarono d’essere a favore del teocratico governo di Geova retto da Gesù Cristo più fortemente di quanto non lo fossero stati mai. Com’era stato predetto, il “luogo santo” fu allora “portato alla condizione giusta”. — Dan. 8:14; si veda La Torre di Guardia inglese del 1º dicembre 1971 (ediz. italiana del 15 giugno 1972, pagg. 364-382).

      STRUTTURA APOSTOLICA DELLA CONGREGAZIONE

      Torniamo ora all’Assemblea di Distretto “Nome Divino” del 1971. Specialmente importanti furono le parti del programma che trattavano le disposizioni direttive della primitiva congregazione cristiana.

      Di recente il corpo direttivo dei testimoni di Geova aveva intrapreso studi sulla struttura biblica e apostolica della congregazione. Questo portò in luce il bisogno di fare alcuni aggiustamenti nel nostro tempo. Mentre nei recenti anni un solo cristiano maturo aveva prestato servizio come servitore di congregazione, o sorvegliante che presiedeva, ed era stato assistito da “servitori” nominati, il metodo apostolico di dirigere ciascuna congregazione era stato quello di avere un corpo di anziani. (Atti 20:17-28; 1 Tim. 4:14) Inoltre, durante il primo secolo E.V. c’era stato evidentemente un turno della presidenza entro il corpo di anziani della congregazione. Si ritenne perciò appropriato che ogni anno un diverso presidente del corpo degli anziani prestasse servizio dove in una congregazione c’era più di un anziano.

      SCELTA DEGLI ANZIANI E DEI SERVITORI DI MINISTERO

      Il corpo direttivo dei testimoni di Geova mandò a ciascuna congregazione una lettera di istruzioni sulla scelta dei membri del “corpo degli anziani” e anche dei servitori di ministero. Secondo quella lettera del 1º dicembre 1971, tutti gli uomini battezzati della congregazione dai vent’anni in su furono presi in considerazione. (Si veda Esdra 3:8). I fratelli che parteciparono alla considerazione inerente agli anziani e ai servitori di ministero si prepararono bene, esaminando gli articoli “L’organizzazione teocratica fra democrazie e comunismo”, “Funzionari nominati nell’organizzazione teocratica” e “Un ‘corpo degli anziani’ con presidenza a turno” che furono stampati ne La Torre di Guardia inglese del 15 novembre 1971 (ediz. italiana del 1º aprile 1972). Per giunta, si fece un attento studio degli articoli de La Torre di Guardia inglese del 1º gennaio 1972 (ediz. italiana del 1º maggio 1972) intitolati “Chi è saggio e ha intendimento fra voi?” e “Anziani nominati per pascere il gregge di Dio”. E, secondo che il tempo lo permise, i fratelli lessero il materiale nell’Ausiliario per capire la Bibbia (inglese) ai titoli “Anziano”, “Sorvegliante” e “Ministro”.

      Quando i componenti del comitato della congregazione e altri fratelli qualificati si riunirono, fu detta una preghiera. Fra l’altro, lessero e considerarono i requisiti degli anziani e dei servitori di ministero esposti nella Parola di Dio in I Timoteo 3:1-10, 12, 13; Tito 1:5-9 e I Pietro 5:1-5. “Molti si presero veramente in esame per la prima volta”, osserva R. D. Cantwell, “e tutti si sentirono vivamente obbligati verso Geova a essere sinceri nella valutazione di se stessi e di altri. Alcuni dovettero squalificarsi. Questa disposizione ha messo in luce una sincerità e un’umiltà che sarebbero state impossibili eccetto mediante questo passo avanti nell’intendimento di princìpi biblici sull’organizzazione”. (Anche negli anni anteriori, comunque, i requisiti biblici erano stati la base per determinare a chi affidare responsabilità nell’organizzazione. Si vedano Consigli sull’organizzazione teocratica per i testimoni di Geova, pag. 19; Predichiamo insieme in unità, pag. 26 [inglesi]).

      Infine, dopo aver esaminato i requisiti dei fratelli delle congregazioni, le raccomandazioni furono presentate al corpo direttivo. Successivamente al 1º agosto 1972 le congregazioni cominciarono a ricevere lettere che nominavano sorveglianti e servitori di ministero.

      RICONOSCIUTO IL DOMINIO DIVINO

      Mentre il popolo di Geova attendeva con impazienza che questa disposizione della congregazione entrasse pienamente in vigore, i testimoni di Geova di Stati Uniti, Canada e Isole Britanniche assisterono alle Assemblee di Distretto “Dominio Divino” del 1972, tenute fra la seconda metà di giugno e la fine di agosto. In queste riunioni si prestò la massima attenzione al dominio divino.

      Una delle significative pubblicazioni presentate all’assemblea fu il nuovo libro di 192 pagine Organizzazione per predicare il Regno e fare discepoli. Fra l’altro, esso indicava i miglioramenti che si apportavano nella costituzione della congregazione cristiana. Il libro Organizzazione e il programma dell’assemblea insieme ben indicarono gli aspetti pratici di tale riorganizzazione e dimostrarono come questi avrebbero recato risultati.

      In queste assemblee di distretto fu sottolineata l’importanza di riconoscere il dominio divino, come nel discorso pubblico intitolato “Il Dominio Divino, la sola speranza di tutto il genere umano”. I delegati compresero che per ottenere la vita eterna dovevano personalmente riconoscere il dominio di Geova. D’altra parte, il nuovo libro Organizzazione e varie parti del programma dell’assemblea diedero risalto all’importanza che le congregazioni riconoscessero il dominio divino.

      IL CORPO DIRETTIVO DÀ L’ESEMPIO

      Ma immaginiamo ora di tornare indietro nel tempo al lunedì mattina 13 settembre 1971. Alle ore sette i componenti del personale della sede principale della Società Torre di Guardia sono seduti ai loro rispettivi posti in tutte le varie sale da pranzo della casa Betel di Brooklyn. Sono pronti per la considerazione della scrittura biblica del giorno, per poi fare la colazione. C’è sempre stata l’usanza che il presidente della Società presieda queste considerazioni quando egli è nella sede principale. Oggi il fratello Knorr è nella casa Betel, ma non è a capotavola. Invece, F. W. Franz, vicepresidente della Società, presiede la considerazione della scrittura del giorno. Perché? Perché il corpo direttivo dei testimoni di Geova ha istituito la disposizione della rotazione settimanale dei turni in quanto a condurre la considerazione della scrittura biblica del giorno e lo studio Torre di Guardia della famiglia Betel il lunedì sera.

      Pertanto alla Betel di Brooklyn il sistema della rotazione ebbe inizio un anno prima che una simile disposizione entrasse in vigore nelle congregazioni del popolo di Dio in generale. Ma la disposizione andò oltre. In armonia con una risoluzione adottata il 6 settembre 1971 dal corpo direttivo dei testimoni di Geova, doveva esserci una rotazione annuale della presidenza secondo l’ordine alfabetico. Avvenne così che per un anno dal 1º ottobre 1971 F. W. Franz divenne presidente del corpo direttivo. Correttamente, il corpo direttivo diede l’esempio mettendo in opera la nuova disposizione organizzativa.

      “QUESTA È L’OPERA DI DIO”

      Riflettendo sulla nuova disposizione che ha provveduto alle congregazioni anziani e servitori di ministero, Roger Morgan fu spinto a dire: “Questa è l’opera di Dio”. Senza dubbio altri saranno d’accordo, poiché avranno considerato i benefici che ne sono risultati. Il primo cambio di responsabilità ebbe luogo nel settembre del 1972, e il 1º ottobre nella maggioranza delle congregazioni era stata osservata la disposizione. In molti casi, il precedente assistente servitore di congregazione divenne il sorvegliante che presiedeva, il precedente servitore di congregazione divenne il sorvegliante della Scuola di Ministero Teocratico, e così via. Questa fu la prova che i cristiani riconoscono il dominio di Geova, il suo modo di fare le cose nella congregazione del suo popolo. Ogni anno gli anziani della congregazione si succedono gli uni agli altri nei vari incarichi, e operano insieme come un corpo, tenendo presente il benessere spirituale della congregazione e la necessità di cooperare gli uni con gli altri nel pascere il gregge di Dio loro affidato. — 1 Piet. 5:2.

      Molti sono nella congregazione i benefici della nuova disposizione. Per esempio, Edgar C. Kennedy ritiene che “potrebbe favorire una più forte solidarietà nel caso che una congregazione sia separata per un certo tempo dal corpo direttivo”. “Questo è certissimamente un insolito progresso nell’organizzazione di Geova”, osserva Grace A. Estep, “e mostra quanto bene egli prepari il suo popolo per il tempo che verrà dopo questo sistema di cose”. Non senza buone ragioni, nel suo rapporto sulle assemblee di distretto del 1972, La Torre di Guardia osservò: “Veramente Geova conduce il suo popolo congregato in una condizione organizzativa nella quale potrà uscire illeso da Armaghedon per entrare nel nuovo ordine di Dio sotto il dominio divino”.

      ASSEMBLEA INTERNAZIONALE “VITTORIA DIVINA”

      I cristiani testimoni di Geova hanno dato abbondanti prove che si sottomettono alla guida divina e sottostanno volontariamente al dominio divino. Dalla fine del giugno 1973 al gennaio 1974 tennero intorno al globo un congresso internazionale che mostrò chiaramente come attendono con ansia la vittoria divina. Generalmente della durata di cinque giorni, i numerosi congressi di questo evento mondiale ebbero luogo in Stati Uniti, Canada, Europa, Asia, America Centrale e Meridionale, Pacifico Meridionale e Africa. Molti del popolo di Dio viaggiarono in paesi lontani per prendervi parte al programma spiritualmente edificante delle assemblee insieme ai loro conservi credenti d’altri paesi. Di solito, si tennero solo sessioni diurne che permisero ai delegati di tornare presto ai loro alloggi e di evitare di viaggiare dopo le tenebre nei luoghi dove questo poteva non essere consigliabile. Le ore serali erano spesso trascorse ripassando le informazioni importanti dell’assemblea.

      Fra le molte eccellenti attività di quest’assemblea ci fu l’avvincente discorso intitolato ‘Tenete bene in mente la presenza del giorno di Geova’. Con quanto vigore esso mostrò che i cristiani non dovrebbero mettere mentalmente da parte il giorno di Geova! Le condizioni del mondo che peggiorano e gli sviluppi dell’organizzazione teocratica, con la disposizione degli anziani e dei servitori di ministero, e anche il rapido affluire di quelli che comporranno la “grande folla”, indicano che il giorno di Geova è vicino. (2 Piet. 3:11-13, Riv. 7:9) Dopo questo stimolante discorso ci fu la presentazione del libro di 192 pagine Vera pace e sicurezza, da quale fonte? che fu grandemente apprezzato.

      Le pubblicazioni presentate all’assemblea inclusero la Concordanza completa della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (inglese) e il libro di 416 pagine Il millenario regno di Dio si è avvicinato. Davvero rallegrante fu il discorso pubblico “Vittoria Divina: Suo significato per l’afflitta umanità”. Intrepidamente si richiamò l’attenzione sulla guerra universale di Har-Maghedon, in cui Geova si rivendicherà con la vittoria divina. Si mostrò che, sospinti dalle impure espressioni ispirate, i “re dell’intera terra abitata” son radunati in una guerra contro Dio per il dominio della terra. (Riv. 16:13-16) Quindi, ci si deve schierare da una parte o dall’altra della contesa. Saranno risparmiati solo quelli che si schierano dalla parte di Gesù Cristo, il Re dei re. Essi soli saranno testimoni della vittoria divina e prenderanno parte alla celebrazione che la seguirà.

      Alle diciannove Assemblee Internazionali “Vittoria Divina” tenute in giugno e luglio del 1973 in tutti gli Stati Uniti continentali, 15.851 persone simboleggiarono la loro dedicazione a Geova Dio sottomettendosi al battesimo in acqua. Complessivamente in queste assemblee si radunarono 665.945 persone per godere le ricche benedizioni spirituali provvedute da Geova per il suo popolo. In tutto il mondo, si tennero 140 congressi, nei quali si battezzarono 81.830 persone e ci fu un totale di 2.594.305 presenti. Quale motivo di esprimere gratitudine al Vincitore Divino!

      L’OPERA SPECIALE STIMOLA L’INCREMENTO

      Ci fu, comunque, un altro importantissimo aspetto delle Assemblee Internazionali “Vittoria Divina”. Mesi prima La Torre di Guardia aveva detto che il programma avrebbe rivolto considerevole attenzione all’opera di predicare il Regno e fare discepoli. Essa aveva aggiunto: “Sarà indicata e dimostrata un’opera speciale. In tutto il mondo ogni congregazione dei testimoni di Geova vi prenderà parte dopo l’assemblea nelle date specificate”. Quale fu quest’opera speciale?

      La risposta giunse dopo il discorso chiave dell’assemblea, “Vittoria sul mondo senza conflitto armato”. Fu seguito dalla presentazione di un volantino di quattro pagine, Notizie del Regno N. 16, intitolato “Sta per scadere il tempo del genere umano?”. Un pacchetto gratuito di otto volantini fu dato a ognuno dell’uditorio che aveva più di dodici anni e si interessava di distribuirli. L’oratore indicò che sarebbero stati riservati dieci giorni, dal 21 al 30 settembre, alla distribuzione di questi volantini. Essi sarebbero stati consegnati nell’opera di casa in casa personalmente e se in casa non c’era nessuno ne sarebbero state lasciate copie sotto la porta. La Società Torre di Guardia mandò i volantini a tutte le congregazioni, calcolando 100 copie per ciascun proclamatore. Si desiderava che in ogni abitazione se ne lasciasse una copia; così era certa la distribuzione gratuita di milioni di copie. Il popolo di Geova si rallegrò alla prospettiva di fare quest’opera speciale nella proclamazione del Regno.

      Avvenne dunque che negli ultimi dieci giorni del settembre 1973 i testimoni di Geova negli Stati Uniti, come altrove, distribuirono le Notizie del Regno N. 16 a milioni di copie. Dal 22 al 31 dicembre 1973 essi si impegnarono di nuovo nella distribuzione in massa delle Notizie del Regno. Questa volta si trattò del N. 17, che poneva la domanda “La religione ha tradito Dio e l’uomo?” e ne dava la risposta. Dal 3 al 12 maggio percorsero di nuovo il loro territorio con le Notizie del Regno N. 18, che questa volta diedero risalto alla cruciale domanda “Il Governo di Dio: Siete a favore o contro di esso?”

      Molti che conoscono la verità della Parola di Dio sono stati spinti a condividere con altri la buona notizia impegnandosi nella distribuzione delle Notizie del Regno. Infatti, nel settembre 1973, negli Stati Uniti (eccetto l’Alasca e le Hawaii) parteciparono a quest’opera 512.738 proclamatori del Regno. E i rapporti indicano che distribuirono 43.320.048 copie delle Notizie del Regno N. 16. In dicembre quelli che presero parte alla distribuzione delle Notizie del Regno N. 17 raggiunsero il sorprendente totale di 525.007; questi furono 103.112 proclamatori più di quelli che avevano partecipato al servizio di campo solo un anno prima. E nel maggio 1974 ci furono nel servizio di campo 539.262 lavoratori!

      Le esperienze mostrano che la distribuzione delle Notizie del Regno ha realmente stimolato l’opera di far discepoli. Per esempio, due proclamatori lasciarono una copia a un signore e se ne andarono, solo per essere da lui chiamati più tardi. Tornati a casa sua, incontrarono sua moglie, che aveva trovato il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna in un secchio dei rifiuti. Non aveva potuto dormire perché si rendeva conto che le cose ch’esso diceva si stavano adempiendo. Questo portò a uno studio biblico. La donna cominciò a frequentare regolarmente le adunanze cristiane e fece progresso fino al punto che partecipò in seguito alla distribuzione delle Notizie del Regno e predispose di battezzarsi.

      Una copia delle Notizie del Regno suscitò l’interesse di due fratelli carnali capelloni che fumavano, prendevano droghe e suonavano in un’orchestra di rock ’n’ roll. Subito entrambi studiarono la Bibbia col Testimone che aveva lasciato il volantino. Si tagliarono i capelli, smisero di fumare e di usare narcotici, e fecero rapido progresso spirituale. Solo tre mesi dopo aver ricevuto una copia delle Notizie del Regno, si impegnavano nel servizio di campo, distribuendo ad altri il numero successivo. Entrambi furono battezzati nel dicembre del 1973 e in breve tempo facevano l’opera di pioniere temporaneo.

      SI RADUNA UNA “GRANDE FOLLA”

      L’apostolo Giovanni vide una “grande folla” di ogni nazione, tribù, popolo e lingua, che stava davanti al trono di Dio e gli rendeva sacro servizio giorno e notte nel suo tempio. (Riv. 7:9, 15) Questi individui con speranze terrestri hanno sostenuto di cuore gli unti seguaci di Gesù Cristo nell’opera che Dio ha loro affidata di proclamare la buona notizia del Regno. Com’è stato rallegrante osservarne migliaia su migliaia affluire quale risultato al ‘monte della casa di Geova’! — Isa. 2:2-4.

      Questi che si sono radunati nei cortili della ‘casa di Geova’ si sono dedicati a Geova Dio e hanno simboleggiato questo con l’immersione in acqua. Non molto tempo dopo aver ascoltato il discorso “Battesimo secondo la volontà divina”, 7.136 individui furono immersi nella città di New York il 30 luglio 1958. Dalla Pentecoste del 33 E.V. (Atti 2:41) non vi era stato nulla di simile. Di sicuro quel battesimo del 1958 non fu qualche cosa che il mondo potesse ignorare, poiché H. L. Philbrick non molto tempo fa scrisse: “La stampa ha pubblicato eccellenti illustrazioni del gran numero di persone che si battezzavano . . . Tutti i lettori dei giornali dovettero avere l’impressione che i testimoni di Geova non erano più considerati come una piccola ‘setta’. La verità era in cammino!”

      Il popolo di Geova non si è interessato del semplice numero. Ciò che è importante è che i candidati al battesimo comprendano ciò che stanno facendo. Per questo ci fu grande apprezzamento per la disposizione presa col libro “La tua Parola è una lampada al mio piede”, pubblicato nel 1967. Alle pagine da 7 a 33, esso conteneva ottanta domande scritturali, che fratelli maturi avrebbero preso in esame con i probabili candidati al battesimo. “Dopo avere studiato le ottanta domande con l’aiuto del comitato della congregazione”, osservarono il fratello Earl E. Newell e sua moglie, “capirono che la dedicazione e il battesimo era un corso da seguire per tutta la vita e la responsabilità che ne derivava non era da prendere alla leggera”. Il libro più recente Organizzazione per predicare il Regno e fare discepoli (pubblicato nel 1972) adotta una disposizione simile perché le domande scritturali siano discusse con quelli che desiderano fare il battesimo. Mentre diversi anziani della congregazione tengono queste lezioni con ogni individuo, a quelli che hanno l’intenzione di battezzarsi si concede l’opportunità di esprimersi sugli argomenti biblici e di ponderare la loro relazione con Geova Dio. Questa disposizione ha contribuito a fare veri discepoli.

      Considerate solo in breve come l’opera di far discepoli e battezzarli è aumentata. Nell’anno 1968 il numero fu di 82.842. Negli anni dal 1969 al 1973, si sono battezzate in tutto 792.019 persone. Mentre continuano gli entusiastici sforzi per radunare la “grande folla”, molte migliaia di persone si battezzano ogni anno. Infatti, durante il solo anno di servizio del 1974 furono immerse 297.872 persone che simboleggiarono la loro dedicazione a Geova Dio! Com’è rallegrante che il popolo di Dio prenda parte a questa meravigliosa opera di radunamento alla lode di Geova! Oggi ci sono più di due milioni di cristiani testimoni di Geova che predicano la buona notizia del regno di Dio.

      “SIATE VIGILANTI”

      Gesù Cristo diede enfasi alla necessità che i suoi seguaci rimangano desti e vigilanti rispetto alla sua venuta per eseguire il giudizio contro il sistema di cose malvagio. Fece questo paragonando il discepolo a un portiere a cui il suo signore comandò di attenderne il ritorno da un viaggio all’estero. “Siate vigilanti”, fu la saggia ammonizione di Gesù. — Mar. 13:32-37.

      L’Assemblea di Distretto “Proposito Divino” contribuì notevolmente a generare un senso di urgenza e un’attitudine di accresciuta vigilanza spirituale da parte dei cristiani testimoni di Geova. In tutti gli Stati Uniti, nel Canada e nelle Isole Britanniche si tennero dal giugno all’agosto 1974 ben ottantacinque di tali assemblee. Queste riunioni per certo aiutarono il popolo di Dio a riconoscere dove ci troviamo con esattezza nel corso del tempo.

      Tre commoventi drammi biblici insegnarono le loro vigorose lezioni. Il bisogno di guardarsi dalla mancanza di fede fu drammaticamente posto in rilievo mentre i congressisti rivolgevano l’attenzione agli Israeliti liberati dalla schiavitù egiziana e vaganti nel deserto. Un’altra rappresentazione drammatica richiamò l’attenzione su I Re, capitolo 13, e mostrò i pericoli insiti nel non prestare ascolto all’autorità divina. E come fu commovente la raffigurazione della vita e delle opere dell’apostolo Paolo quale cristiano! Riempì gli spettatori di rinnovato zelo per l’adorazione e il servizio di Geova Dio.

      In che modo si può essere salvaguardati da cose come materialismo, influenza demonica e sfruttamento da parte della falsa religione? Le risposte furono date dallo stimolante discorso “Salvaguardàti dalla fede e dalla speranza che sono riposte in Geova”. Dopo questo discorso dell’assemblea fu presentato un nuovo libro di 192 pagine, intitolato “È questa vita tutto quello che c’è?” (nell’edizione originale inglese). Esso lancia potenti colpi contro Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione, mentre dà ai lettori anche solide ragioni per credere che c’è assai più di questa vita. Questo libro edifica la fede nella promessa di Geova della vita in un giusto nuovo ordine e nella grande speranza della risurrezione.

      Gli unti seguaci di Gesù Cristo e i loro compagni con speranze terrestri vogliono adempiere il proposito divino. Sanno che esso non verrà meno e questa convinzione era compresa nel titolo e nel contenuto di un’altra pubblicazione stampata che fu presentata all’assemblea, L’“eterno proposito” di Dio ora trionfa per il bene dell’uomo. Ci sono invero valide ragioni per riporre fiducia nel proposito di Dio. Queste furono specialmente rese chiare al culmine dell’assemblea, quando fu pronunciato il discorso pubblico sul soggetto “I piani umani falliscono mentre il Proposito Divino ha successo”. Queste e altre essenziali informazioni rallegrarono il cuore degli 891.819 che assisterono negli Stati Uniti alle 69 Assemblee di Distretto “Proposito Divino”.

      Negli Stati Uniti, come altrove, i testimoni di Geova sanno che gli uomini faranno continui sforzi per stabilizzare un mondo che vacilla. Ma, per quanto i piani umani sembrino grandiosi e per quanto gli uomini ne promettano altamente il successo, il popolo di Geova sa che trionferà solo il proposito di Dio e lo ringraziano del grande privilegio che hanno di dichiararne la Parola e il Regno.

      Significativamente, la profezia di Isaia dice che “nella parte finale dei giorni” il monte della casa di Geova sarà fermamente stabilito sopra la cima dei monti e molti popoli vi affluiranno. (Isa. 2:2-4) Ora noi siamo nella “parte finale dei giorni”! La comparsa di crescenti moltitudini della “grande folla” dovrebbe farci comprendere l’urgenza dei tempi. Questo non è il giorno in cui i servitori di Geova debbano essere in alcun luogo compiacenti, sordi o inattivi. Hanno un’opera da compiere!

      Pensate a dove ci troviamo nel corso del tempo! Nel 1966 la sua importanza fece sulla nostra mente una profonda impressione. Allora il popolo di Dio ricevette l’interessante libro Vita eterna, nella libertà dei figli di Dio. La maggioranza di essi non impiegarono molto tempo a notarvi la tabella della cronologia, che indicava il 1975 come la “fine del 6º giorno di 1.000 anni dell’esistenza dell’uomo (al principio dell’autunno)”.

      Questo per certo suscitò domande. Significa che Babilonia la Grande sarà abbattuta nel 1975? Sarà passato allora Armaghedon e Satana sarà legato? ‘È possibile’, riconobbe F. W. Franz, vicepresidente della Società Torre di Guardia, dopo aver posto domande simili all’Assemblea di Distretto “Figli di Libertà di Dio” a Baltimora, nel Maryland. Comunque, in sostanza, aggiunse: ‘Ma non lo diciamo. Ogni cosa è possibile presso Dio. Ma noi non lo diciamo. E nessuno di voi sia preciso nel dire alcuna cosa che accada fra ora e il 1975. Ma il punto importante di tutto questo è, cari amici, che il tempo è breve. Il tempo sta per finire, non c’è dubbio’. Fra l’altro, il fratello Franz esortò: “Valiamoci del tempo il più che possiamo e facciamo per Geova tutta la buona, strenua opera mentre se ne presenta l’opportunità”.

      Da allora sono passati alcuni anni, ma questo ha solo accresciuto l’urgenza dell’opera di predicazione. I servitori di Geova sanno che non hanno dedicato la loro vita a Dio fino a un certo anno. Sono il suo popolo dedicato per sempre! Oggi l’intero mondo del genere umano è il campo dell’opera di Dio e quest’opera è urgente. Quale privilegio ha il popolo di Geova, come suoi collaboratori in tale campo, di far conoscere i propositi e i provvedimenti di Dio per la salvezza! Con profondo apprezzamento per l’immeritata benignità di Geova Dio, questi dedicati cristiani continuano a compiere decisamente le loro attività, ‘collaborando con lui’. — 1 Cor. 3:9; 2 Cor. 5:18–6:2.

      Con l’aiuto dello spirito santo di Dio, i cristiani testimoni di Geova continueranno negli Stati Uniti a prestare fedelmente servizio al loro Padre celeste, insieme ai loro compagni d’opera di tutta la terra. Sia consentito a tutti noi di dimostrare incrollabile lealtà verso Geova. Ci sia consentito di rimanere desti, attivi, mentre si avvicina la fine. Dobbiamo ‘essere vigilanti’. Questo non è il giorno dei dormiglioni spirituali! È il tempo di mostrare vigilanza, diligenza, fedeltà nel servizio all’Iddio il cui meraviglioso e incomparabile proposito non potrà per certo venire meno.

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