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  • Esaminiamo le Scritture ogni giorno del 2025
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Esaminiamo le Scritture ogni giorno del 2025
es25

Settembre

Lunedì 1º settembre

Un’alba ci visiterà dall’alto (Luca 1:78)

Dio ha dato a Gesù il potere di risolvere tutti i problemi degli esseri umani. Tramite i suoi miracoli, Gesù ha dimostrato di poter rimuovere ostacoli che da soli non saremmo mai in grado di rimuovere. Ad esempio ha il potere di eliminare il peccato ereditato, che è alla radice dei problemi degli esseri umani, e i suoi effetti: le malattie e la morte (Matt. 9:1-6; Rom. 5:12, 18, 19). I miracoli di Gesù hanno dimostrato che lui può guarire “ogni tipo di malattia” e perfino risuscitare i morti (Matt. 4:23; Giov. 11:43, 44). Inoltre, ha il potere di controllare violente tempeste e di sconfiggere gli spiriti malvagi (Mar. 4:37-39; Luca 8:2). È confortante sapere che Geova ha dato un tale potere a suo Figlio! Possiamo essere assolutamente certi che le benedizioni del Regno di Dio si realizzeranno. I miracoli che Gesù compì quando era sulla terra ci aiutano a capire quello che farà su larga scala come Re del Regno di Dio. w23.04 15:5-7

Martedì 2 settembre

Lo spirito esamina tutte le cose, anche le cose profonde di Dio (1 Cor. 2:10)

Se siamo in una congregazione grande e ci sembra che non veniamo chiamati spesso, potrebbe passarci per la testa l’idea di non alzare più la mano, ma non dovremmo farlo. Prepariamo più commenti per ogni adunanza. Così se non veniamo chiamati all’inizio dello studio avremo altre opportunità per commentare durante il resto dell’adunanza. Quando ci prepariamo per lo studio Torre di Guardia, pensiamo a come ciascun paragrafo si collega al tema dell’articolo. In questo modo saremo più pronti a commentare durante tutto lo studio. Inoltre potremmo preparare dei commenti su paragrafi che trattano verità più profonde e più difficili da spiegare. Infatti a volte sono in pochi a offrirsi di commentare quei punti. Ma che dire se dopo diverse adunanze non siamo ancora riusciti a commentare? Prima dell’adunanza diciamo al conduttore a quale domanda vorremmo rispondere. w23.04 18:9-10

Mercoledì 3 settembre

Giuseppe fece quello che l’angelo di Geova gli aveva detto e portò sua moglie a casa con sé (Matt. 1:24)

Giuseppe seguì prontamente la guida di Geova, e questo gli permise di essere un bravo marito. In almeno tre occasioni ricevette da Dio istruzioni riguardanti la sua famiglia. Ogni volta fu pronto a ubbidire, anche quando questo significò affrontare grandi cambiamenti (Matt. 1:20; 2:13-15, 19-21). Seguendo la guida di Dio, Giuseppe protesse Maria, la sostenne e si prese cura di lei. Pensiamoci: tutto quello che fece per Maria avrà sicuramente rafforzato l’amore e il rispetto che lei provava nei suoi confronti. Mariti, potete imitare Giuseppe cercando nella Bibbia consigli che possono aiutarvi a prendervi cura della vostra famiglia. Quando poi seguite questi consigli, anche se questo significa fare dei cambiamenti, dimostrate di amare vostra moglie e rafforzate il vostro matrimonio. Una sorella che vive a Vanuatu e che è sposata da più di 20 anni dice: “Quando mio marito cerca e segue la guida di Geova lo rispetto ancora di più. Mi sento al sicuro e mi fido delle sue decisioni”. w23.05 23:5

Giovedì 4 settembre

Ci sarà una strada maestra, una via chiamata la Via della Santità (Isa. 35:8)

Gli ebrei tornati da Babilonia dovevano diventare “un popolo consacrato” al loro Dio (Deut. 7:6). Questo comunque non significava che non avrebbero dovuto fare nessun cambiamento per piacere a Geova. Molti degli ebrei nati in Babilonia a quanto pare si erano adattati ad alcuni modi di pensare e valori dei babilonesi. Decenni dopo il ritorno dei primi ebrei in Israele, il governatore Neemia rimase molto sorpreso scoprendo che dei bambini nati in Israele non avevano nemmeno imparato la lingua degli ebrei (Deut. 6:6, 7; Nee. 13:23, 24). Come potevano quei bambini imparare ad amare e ad adorare Geova se nemmeno capivano l’ebraico, la lingua principale in cui era stata scritta la Parola di Dio? (Esd. 10:3, 44). Quindi quegli ebrei dovevano fare dei grandi cambiamenti. E sarebbe stato molto più facile per loro farli in Israele, dove gradualmente si stava ristabilendo la pura adorazione (Nee. 8:8, 9). w23.05 22:6-7

Venerdì 5 settembre

Geova sostiene tutti quelli che stanno per cadere e risolleva tutti quelli che sono abbattuti (Sal. 145:14)

Purtroppo, indipendentemente da quanto ci sentiamo motivati o da quanto ci autodiscipliniamo, potremmo avere delle battute d’arresto. Ad esempio, degli imprevisti potrebbero privarci del tempo che dovremmo impiegare per raggiungere il nostro obiettivo (Eccl. 9:11). Potremmo affrontare una difficoltà che ci scoraggia o ci lascia quasi senza forze (Prov. 24:10). Dato che siamo imperfetti, potremmo fare degli errori che potrebbero rendere più difficile raggiungere il nostro obiettivo (Rom. 7:23). Oppure potremmo semplicemente sentirci stanchi (Matt. 26:43). Cosa può aiutarci ad andare avanti nonostante una battuta d’arresto? Ricordiamo che avere una battuta d’arresto non significa aver fallito. La Bibbia dice che potremmo imbatterci più volte in problemi e difficoltà. Ma fa anche capire chiaramente che possiamo rialzarci. Quando andiamo avanti nonostante le battute d’arresto, dimostriamo a Geova che vogliamo piacergli. Quanto dev’essere felice quando vede che continuiamo a sforzarci di raggiungere i nostri obiettivi! w23.05 24:14-15

Sabato 6 settembre

Diventate esempi per il gregge (1 Piet. 5:3)

Il servizio di pioniere aiuta i ragazzi a imparare a collaborare in modo efficace con vari tipi di persone. Li aiuta anche a stabilire un budget equilibrato e a rispettarlo (Filip. 4:11-13). Per raggiungere l’obiettivo del servizio a tempo pieno potresti partire servendo come pioniere ausiliario, e questo ti aiuterà a prepararti per diventare pioniere regolare. Il servizio di pioniere potrebbe darti la possibilità di servire a tempo pieno in altri modi, come ad esempio nelle costruzioni o alla Betel. Tutti i fratelli dovrebbero avere l’obiettivo di servire come anziani di congregazione. La Bibbia dice che chi vuole svolgere questo incarico “desidera un’opera eccellente” (1 Tim. 3:1). Prima un fratello dev’essere idoneo per servire come servitore di ministero. I servitori di ministero aiutano gli anziani in molti modi pratici. Sia gli anziani che i servitori di ministero servono umilmente i fratelli e le sorelle, e si impegnano con zelo nel ministero. w23.12 53:14-16

Domenica 7 settembre

Mentre era ancora un ragazzo, cominciò a ricercare l’Iddio del suo antenato Davide (2 Cron. 34:3)

Il re Giosia era adolescente quando iniziò a ricercare Geova. Voleva conoscerlo e imparare a fare la sua volontà. Quel giovane re però non ebbe vita facile. All’epoca la falsa adorazione era molto diffusa, e ci voleva coraggio per difendere la pura adorazione. Giosia mostrò proprio quel coraggio. Non aveva ancora 20 anni quando iniziò a liberare la nazione dalla falsa adorazione (2 Cron. 34:1, 2). Anche se sei molto giovane, puoi decidere di imitare l’esempio di Giosia ricercando Geova e conoscendo sempre meglio le sue meravigliose qualità. Questo ti spingerà a dedicarti a lui. Come influirà questa decisione sulla tua vita? Luke, che si è battezzato a 14 anni, il giorno in cui si è dedicato ha detto: “Da ora in poi servire Geova sarà la cosa più importante della mia vita, e cercherò di renderlo felice” (Mar. 12:30). Se anche tu desideri fare la stessa cosa, avrai una vita bellissima! w23.09 38:12-13

Lunedì 8 settembre

Mostrate rispetto a quelli che faticano in mezzo a voi e vi guidano nel Signore (1 Tess. 5:12)

Quando l’apostolo Paolo scrisse ai tessalonicesi la sua prima lettera, la congregazione di Tessalonica aveva meno di un anno. Gli uomini che la guidavano probabilmente erano inesperti, e avranno fatto degli errori. Eppure meritavano rispetto. Man mano che si avvicinerà la grande tribolazione, probabilmente dovremo fare affidamento sulla guida dei nostri anziani ancora di più rispetto a oggi. Infatti forse non riusciremo a ricevere indicazioni dalla sede mondiale e dalla filiale. Per questo è importante imparare ora ad amare e a rispettare i nostri anziani. Qualunque cosa succeda, manteniamoci sobri, non concentrandoci sui loro difetti ma sul fatto che Geova tramite Cristo sta guidando questi uomini fedeli. Proprio come l’elmo proteggeva la testa del soldato, la speranza della salvezza protegge la nostra mente. Ci rendiamo conto che quello che offre il mondo non ha valore (Filip. 3:8). La speranza ci aiuta anche a mantenere la calma e l’equilibrio. w23.06 26:11-12

Martedì 9 settembre

La donna stupida è chiassosa; è sciocca (Prov. 9:13)

Quelli che sentono l’invito della “donna stupida” devono prendere una decisione: accettarlo o rifiutarlo. Ci sono validi motivi per cui non dobbiamo avere un comportamento immorale. La “donna stupida” dice: “Le acque rubate sono dolci” (Prov. 9:17). Cosa sono le “acque rubate”? La Bibbia paragona l’intimità sessuale tra marito e moglie ad acque rinfrescanti (Prov. 5:15-18). A un uomo e una donna che sono legalmente sposati è consentito avere rapporti sessuali tra loro, cosa che è fonte di piacere. Le “acque rubate” invece sono una cosa completamente diversa. Possono riferirsi ad atti sessuali immorali, illeciti. Questi atti spesso vengono compiuti di nascosto, proprio come un ladro di solito ruba di nascosto. E se chi compie questi atti pensa che nessuno lo scoprirà, le “acque rubate” possono sembrargli particolarmente “dolci”. Ma queste persone si ingannano! Geova infatti vede tutto. E perdere la sua approvazione non è affatto una cosa dolce. Anzi, non c’è niente di più amaro di questa tragica perdita (1 Cor. 6:9, 10). w23.06 28:7-9

Mercoledì 10 settembre

Se non lo faccio di mia spontanea volontà, mi è pur sempre affidata una responsabilità (1 Cor. 9:17)

Cosa puoi fare se da un po’ ti sembra che le tue preghiere siano diventate meccaniche o che il tuo ministero sia monotono? Non arrivare alla conclusione di aver perso lo spirito di Geova. Sei un essere umano imperfetto, e i tuoi sentimenti di tanto in tanto possono cambiare. Se ti rendi conto che il tuo entusiasmo sta iniziando ad affievolirsi, rifletti sull’esempio dell’apostolo Paolo. Anche se cercava di imitare Gesù, lui sapeva che a volte poteva sentirsi meno motivato. Paolo era determinato a compiere il suo ministero a prescindere da come si sentiva in quel momento. Come Paolo, non permettere ai tuoi sentimenti imperfetti di decidere al posto tuo. Sii determinato a fare la cosa giusta a prescindere da come ti senti. Quello che fai potrebbe nel tempo influire in modo positivo su quello che provi (1 Cor. 9:16). w24.03 10:12-13

Giovedì 11 settembre

Date loro la prova del vostro amore (2 Cor. 8:24)

Possiamo mostrare amore ai fratelli e alle sorelle accogliendoli nella nostra cerchia di amici (2 Cor. 6:11-13). Molti di noi servono in una congregazione composta da fratelli e sorelle che provengono da vari contesti e che hanno personalità diverse. Possiamo rendere più forte l’amore che proviamo per tutti loro concentrandoci sulle belle qualità che hanno. Quando impariamo a vedere gli altri come li vede Geova, diamo prova di amarli. L’amore sarà di vitale importanza durante la grande tribolazione. Dove troveremo protezione in quel momento? Pensiamo a quello che i servitori di Geova avrebbero dovuto fare quando l’antica Babilonia sarebbe stata attaccata. Geova disse loro: “Va’, popolo mio, entra nelle tue stanze interne e chiudi le porte dietro di te. Nasconditi per un breve momento finché l’ira non sia passata” (Isa. 26:20). Sembra che queste parole si riferiscano anche a chi affronterà la grande tribolazione. w23.07 29:14-16

Venerdì 12 settembre

La scena di questo mondo cambia (1 Cor. 7:31)

Dovremmo avere la reputazione di essere ragionevoli. Chiediamoci: “Gli altri mi considerano una persona ragionevole, arrendevole e tollerante? O pensano che io sia rigido, inflessibile e testardo? Ascolto gli altri e vado incontro ai loro desideri quando è possibile?” Più siamo ragionevoli, più dimostriamo di imitare Geova e Gesù. Essere ragionevoli implica essere flessibili quando le nostre circostanze cambiano. Alcuni cambiamenti potrebbero creare delle difficoltà inaspettate. Potremmo affrontare un’emergenza medica, oppure potrebbe esserci un improvviso cambiamento a livello economico o politico che stravolge la nostra vita (Eccl. 9:11). Anche un cambiamento negli incarichi teocratici che svolgiamo potrebbe metterci alla prova. Possiamo adattarci bene alle nuove circostanze se (1) accettiamo la realtà, (2) guardiamo avanti, (3) ci concentriamo sulle cose positive e (4) ci impegniamo per gli altri. w23.07 32:7-8

Sabato 13 settembre

Sei molto prezioso (Dan. 9:23)

Il profeta Daniele era solo un ragazzo quando i babilonesi lo fecero prigioniero e lo portarono lontano da casa. Ma quegli uomini rimasero colpiti da lui. Guardando “l’apparenza”, notarono che Daniele era “senza difetti, di bell’aspetto” e che apparteneva a una famiglia importante (1 Sam. 16:7). Per questi motivi i babilonesi lo formarono affinché diventasse una figura di spicco all’interno della loro società (Dan. 1:3, 4, 6). Geova amava Daniele per il tipo di persona che quel ragazzo aveva scelto di essere. Infatti Daniele sarà stato poco più che adolescente o appena ventenne quando Geova parlò in modo positivo di lui accostandolo a Noè e Giobbe, uomini che lo avevano servito fedelmente per diversi decenni (Gen. 5:32; 6:9, 10; Giob. 42:16, 17; Ezec. 14:14). E Geova continuò ad amare Daniele nell’arco di tutta la sua lunga vita (Dan. 10:11, 19). w23.08 33:1-2

Domenica 14 settembre

Comprendiamo a fondo la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità (Efes. 3:18)

Se decidiamo di comprare una casa, vorremo prima vederne di persona tutti i dettagli. Quando leggiamo e studiamo la Bibbia possiamo fare qualcosa di simile. Se ci limitiamo a una lettura superficiale, forse impareremo soltanto “le basi delle sacre dichiarazioni di Dio” (Ebr. 5:12). Invece, come faremmo con la casa, dovremmo “entrare” nella Bibbia per esaminarne tutti i dettagli. Un ottimo modo per studiarla è cercare di capire come le varie parti che compongono il suo messaggio sono collegate tra loro. Sforziamoci di comprendere non solo in quali verità crediamo, ma anche perché ci crediamo. Per capire la Parola di Dio pienamente, dobbiamo imparare a conoscere le verità bibliche più profonde. L’apostolo Paolo esortò i fratelli e le sorelle a studiare la Parola di Dio in modo diligente, così che potessero “comprendere a fondo [...] la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità” della verità. In questo modo sarebbero stati “ben radicati e solidamente poggiati sul fondamento” (Efes. 3:14-19). Noi dobbiamo fare la stessa cosa. w23.10 44:1-3

Lunedì 15 settembre

Fratelli, prendete a modello di sopportazione del male e di pazienza i profeti, che parlarono nel nome di Geova (Giac. 5:10)

La Bibbia contiene molti esempi di persone che furono pazienti. Perché non ci organizziamo per studiarli in modo approfondito? Per esempio, anche se Davide fu unto quando era molto giovane per essere il futuro re d’Israele, dovette aspettare diversi anni prima di poter iniziare a regnare. Simeone e Anna adorarono Geova con fede mentre aspettavano che arrivasse il Messia promesso (Luca 2:25, 36-38). Quando studiamo questi racconti cerchiamo di rispondere a queste domande: “Cosa potrebbe aver aiutato questo personaggio a mostrare pazienza? A quali risultati positivi ha portato la sua pazienza? Come posso imitarlo?” Possiamo imparare qualcosa anche da chi non ha mostrato pazienza (1 Sam. 13:8-14). Potremmo chiederci: “Cosa può averlo portato a essere impaziente? Quali sono state le conseguenze?” w23.08 35:15

Martedì 16 settembre

Noi crediamo e sappiamo che tu sei il Santo di Dio (Giov. 6:69)

L’apostolo Pietro era leale. Non permise che nulla gli facesse smettere di seguire Gesù. Ad esempio dimostrò la sua lealtà in un’occasione in cui Gesù aveva detto qualcosa che i suoi discepoli non avevano capito (Giov. 6:68). Senza chiedere spiegazioni, molti smisero di seguire Gesù. Ma non Pietro. Lui riconobbe che solo Gesù aveva “parole di vita eterna”. Gesù sapeva che Pietro e gli altri apostoli lo avrebbero abbandonato. Eppure espresse la sua fiducia nel fatto che Pietro si sarebbe ripreso e sarebbe rimasto fedele (Luca 22:31, 32). Gesù sapeva che “lo spirito è volenteroso, ma la carne è debole” (Mar. 14:38). Quindi anche dopo che Pietro ebbe negato di conoscerlo, Gesù non lo considerò irrecuperabile. Una volta risuscitato apparve a Pietro, evidentemente in un momento in cui l’apostolo era da solo (Mar. 16:7; Luca 24:34; 1 Cor. 15:5). Quanto dev’essere stato incoraggiante per quell’uomo così amareggiato! w23.09 40:9-10

Mercoledì 17 settembre

Felici sono coloro le cui azioni illecite sono state perdonate e i cui peccati sono stati coperti (Rom. 4:7)

Dio perdona, o copre, i peccati delle persone che hanno fede in lui. Le perdona completamente e non tiene più conto dei loro peccati (Sal. 32:1, 2). Le considera giuste, o senza colpa, sulla base della loro fede. Anche se furono considerati giusti, Abraamo, Davide e altri fedeli servitori di Dio erano comunque dei peccatori imperfetti. Ma grazie alla loro fede Dio li considerò senza colpa, soprattutto se paragonati a chi non lo serviva (Efes. 2:12). Come fa capire l’apostolo Paolo nella sua lettera, la fede è essenziale per avere una stretta amicizia con Dio. Questo valeva per Abraamo e Davide, e vale anche per noi. w23.12 50:6-7

Giovedì 18 settembre

Offriamo sempre a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto delle nostre labbra che dichiarano pubblicamente il suo nome (Ebr. 13:15)

Oggi tutti i cristiani hanno il privilegio di offrire sacrifici a Geova usando il loro tempo, le loro energie e le loro risorse per promuovere gli interessi del suo Regno. Possiamo dimostrare che consideriamo prezioso il nostro privilegio di adorare Geova offrendogli il nostro meglio. L’apostolo Paolo menziona vari aspetti dell’adorazione che non dovremmo mai trascurare (Ebr. 10:22-25). Questi includono parlare a Geova in preghiera, dichiarare pubblicamente la nostra speranza predicando, riunirci con la congregazione e incoraggiarci l’un l’altro, “tanto più che [vediamo] avvicinarsi il giorno” di Geova. Verso la fine del libro di Rivelazione l’angelo di Geova dice per ben due volte: “Adora Dio!” (Riv. 19:10; 22:9). Non vorremmo mai dimenticare le profonde verità spirituali che riguardano il grande tempio spirituale di Geova, e di certo vogliamo continuare a considerare prezioso il privilegio che abbiamo di adorare il nostro grande Dio! w23.10 45:17-18

Venerdì 19 settembre

Continuiamo ad amarci gli uni gli altri (1 Giov. 4:7)

Tutti noi vogliamo “[continuare] ad amarci gli uni gli altri”. Tuttavia, dobbiamo ricordare queste parole di Gesù: “L’amore della maggioranza si raffredderà” (Matt. 24:12). Gesù non stava dicendo che questo sarebbe successo su larga scala tra i suoi discepoli. Comunque, dobbiamo stare attenti a non farci influenzare dalla mancanza di amore che c’è nel mondo intorno a noi. Come possiamo capire se il nostro amore per i fratelli è forte? Un modo per valutare quanto è forte il nostro amore è analizzare come gestiamo certe situazioni della vita (2 Cor. 8:8). Per esempio, l’apostolo Pietro disse: “Soprattutto, abbiate intenso amore gli uni per gli altri, perché l’amore copre una gran quantità di peccati” (1 Piet. 4:8). Quindi le debolezze e i difetti degli altri possono mettere il nostro amore alla prova. w23.11 47:12-13

Sabato 20 settembre

Amatevi gli uni gli altri (Giov. 13:34)

Non possiamo ubbidire al comandamento di Gesù riguardo all’amore se mostriamo amore solo ad alcuni nella congregazione. È chiaro che con qualcuno potrebbe esserci un legame più stretto. Anche per Gesù era così (Giov. 13:23; 20:2). Ma l’apostolo Pietro ci ricorda che dovremmo cercare di provare “affetto fraterno”, cioè quel profondo affetto che c’è tra i componenti di una stessa famiglia, per tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle (1 Piet. 2:17). Pietro ci ha detto di “[amarci] di cuore gli uni gli altri intensamente” (1 Piet. 1:22). In questo contesto, amare “intensamente” implica estendere il proprio amore, andare oltre quel sentimento che si prova spontaneamente. Cosa faremmo, ad esempio, se un fratello ci offendesse o ci ferisse in qualche modo? La reazione spontanea potrebbe essere quella di vendicarsi invece che mostrare amore. Pietro però aveva imparato da Gesù che questo comportamento non piace a Dio (Giov. 18:10, 11). Lui scrisse: “Non rendete male per male né insulto per insulto. Piuttosto, rispondete benedicendo” (1 Piet. 3:9). Facciamo quindi in modo che l’intenso amore che proviamo per i fratelli ci spinga a mostrare gentilezza e considerazione. w23.09 41:9-11

Domenica 21 settembre

Allo stesso modo, le donne devono essere moderate, fedeli in ogni cosa (1 Tim. 3:11)

È incredibile vedere quanto velocemente un bambino diventi adulto. Questa crescita avviene perlopiù in modo automatico. Diventare cristiani maturi, invece, non è per niente automatico (1 Cor. 13:11; Ebr. 6:1). Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo sviluppare una forte amicizia con Geova. Abbiamo anche bisogno che il suo spirito santo ci aiuti a coltivare qualità che gli piacciono, ad acquisire capacità utili nella vita e a prepararci per le responsabilità che potremmo avere in futuro (Prov. 1:5). Geova ha creato gli esseri umani maschi e femmine (Gen. 1:27). Naturalmente gli uomini e le donne sono diversi, e non solo dal punto di vista fisico. Ad esempio, essendo stati creati da Geova con ruoli diversi, hanno bisogno di qualità e capacità che li aiutino a svolgere i rispettivi incarichi (Gen. 2:18). w23.12 52:1-2

Lunedì 22 settembre

Fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio (Matt. 28:19)

Gesù vuole che altri usino il nome di suo Padre. Quando era sulla terra, alcuni capi religiosi forse sostenevano che il nome di Dio era troppo sacro per essere pronunciato, ma Gesù non permise mai a queste tradizioni non basate sulle Scritture di impedirgli di onorare quel nome. Pensiamo all’episodio in cui guarì un uomo indemoniato nella regione dei geraseni. La gente del posto si spaventò e implorò Gesù di andarsene, così lui non rimase in quella regione (Mar. 5:16, 17). Gesù però voleva che il nome di Geova fosse conosciuto in quella zona, quindi incaricò l’uomo che aveva guarito di riferire l’accaduto alle persone. E non gli disse: “Racconta loro tutte le cose che ho fatto per te”. Gli disse invece: “Racconta loro tutte le cose che Geova ha fatto per te” (Mar. 5:19). Oggi Gesù vuole la stessa cosa, e cioè che facciamo conoscere il nome di suo Padre in tutto il mondo (Matt. 24:14; 28:20). Quando facciamo conoscere il nome di Geova rallegriamo il nostro Re, Gesù. w24.02 6:10

Martedì 23 settembre

A motivo del mio nome hai sopportato molte cose (Riv. 2:3)

Per noi è davvero un privilegio far parte dell’organizzazione di Geova durante questi difficili ultimi giorni. Mentre il mondo va di male in peggio, Geova ci provvede una famiglia spirituale fatta di fratelli e sorelle che ci sostengono (Sal. 133:1). Ci aiuta anche ad avere uno stretto legame con i nostri familiari (Efes. 5:33–6:1). E ci dà la perspicacia e la saggezza di cui abbiamo bisogno per provare vera pace. Dobbiamo però impegnarci molto per continuare a servire Geova fedelmente, e questo per diversi motivi. Ad esempio, a volte qualcuno potrebbe dire o fare qualcosa che ci offende. Oppure potremmo scoraggiarci a causa dei nostri errori, soprattutto se di tanto in tanto ci capita di ripeterli. Abbiamo bisogno di perseveranza (1) quando un fratello o una sorella ci offende, (2) quando il nostro coniuge ci delude e (3) quando siamo scoraggiati a motivo dei nostri errori. w24.03 11:1-2

Mercoledì 24 settembre

Qualunque progresso abbiamo già fatto, continuiamo su questa stessa strada (Filip. 3:16)

Di tanto in tanto sentirai di fratelli e sorelle che si sono posti l’obiettivo di fare di più nel ministero. Forse hanno frequentato la Scuola per evangelizzatori del Regno o si sono trasferiti per servire dove c’è maggior bisogno di proclamatori. Se anche tu puoi porti una meta di questo tipo, fallo. Chi serve Geova desidera fare di più nel servizio (Atti 16:9). Se però in questo momento non puoi farlo, non pensare di essere inferiore a chi invece ne ha la possibilità. La corsa cristiana è una corsa di resistenza: ciò che conta è perseverare (Matt. 10:22). Non dimenticare che Geova è felice quando vede che fai tutto quello che puoi in base alle tue circostanze. Questo è un modo importante in cui puoi continuare a seguire Gesù dopo il battesimo (Sal. 26:1). w24.03 10:11

Giovedì 25 settembre

Egli ci ha benevolmente perdonato tutte le nostre colpe (Col. 2:13)

Il nostro Padre celeste promette che se ci pentiamo ci perdona (Sal. 86:5). Quindi, se siamo profondamente dispiaciuti per i peccati che abbiamo commesso, possiamo essere sicuri che ci ha perdonato. Dobbiamo ricordare che Geova non è rigido o inflessibile. Non ci chiede mai di fare qualcosa che va oltre ciò che possiamo ragionevolmente fare. Apprezza qualsiasi cosa facciamo per lui purché sia il meglio che possiamo dare. Dobbiamo anche riflettere su personaggi della Bibbia che hanno servito Geova con tutta l’anima. Pensiamo all’esempio dell’apostolo Paolo. Servì Geova con zelo per anni, percorrendo migliaia di chilometri e contribuendo a fondare molte congregazioni. Ma quando le circostanze limitarono quello che poteva fare nell’opera di predicazione, perse forse l’approvazione di Dio? No. Continuò a fare ciò che poteva, e Geova lo benedisse (Atti 28:30, 31). Allo stesso modo, quello che siamo in grado di fare per Geova può cambiare nel tempo, ma ciò che a lui interessa è il motivo per cui lo facciamo. w24.03 13:7, 9

Venerdì 26 settembre

La mattina presto [Gesù] uscì per andare in un posto isolato, e là si mise a pregare (Mar. 1:35)

Con le proprie preghiere Gesù diede l’esempio ai suoi discepoli. Durante tutto il suo ministero, pregò regolarmente. Dato che era spesso molto impegnato e circondato da tante persone, doveva ritagliarsi il tempo per pregare (Mar. 6:31, 45, 46). Si alzava presto al mattino, così da avere il tempo per stare da solo a pregare. In almeno un’occasione, prima di prendere un’importante decisione pregò tutta la notte (Luca 6:12, 13). E la notte prima di morire pregò varie volte mentre si preparava ad affrontare il momento più impegnativo del suo ministero sulla terra (Matt. 26:39, 42, 44). L’esempio di Gesù ci insegna che, indipendentemente da quanto siamo impegnati, dobbiamo ritagliarci il tempo per pregare. Forse, come Gesù, per trovare il tempo di pregare dobbiamo organizzarci, magari alzandoci prima la mattina o andando a dormire un po’ più tardi la sera. In questo modo dimostriamo a Geova che apprezziamo questo suo regalo speciale. w23.05 20:4-5

Sabato 27 settembre

L’amore di Dio è stato riversato nel nostro cuore mediante lo spirito santo che ci è stato dato (Rom. 5:5)

Soffermiamoci sull’espressione “è stato riversato” contenuta nel succitato versetto. In un’opera di consultazione questa espressione viene resa così: “È venuto su di noi come un torrente”. Che immagine efficace per sottolineare l’abbondanza dell’amore che Geova prova per gli unti! Gli unti sanno di essere “amati da Dio” (Giuda 1). L’apostolo Giovanni espresse quello che provano gli unti quando scrisse: “Vedete quale amore il Padre ci ha mostrato facendo in modo che fossimo chiamati figli di Dio!” (1 Giov. 3:1). Ma Geova ama solo gli unti? No. Ha dimostrato di amare tutti noi. Qual è la più grande conferma dell’amore di Geova? Il riscatto, il gesto d’amore più straordinario mai compiuto in tutto l’universo (Giov. 3:16; Rom. 5:8). w24.01 4:9-10

Domenica 28 settembre

Nel giorno in cui chiederò aiuto, i miei nemici si daranno alla fuga. Di questo sono sicuro: Dio è dalla mia parte (Sal. 56:9)

Da questo versetto si comprende qual è una cosa che aiutò Davide a vincere la paura. Anche se la sua vita era in pericolo, rifletteva su quello che Geova avrebbe fatto per lui in futuro. Sapeva che al momento giusto lo avrebbe liberato. Dopotutto, Geova aveva dichiarato che Davide sarebbe stato il successivo re d’Israele (1 Sam. 16:1, 13). Davide sapeva che qualunque cosa Geova aveva promesso si sarebbe realizzata. Cosa ha promesso di fare Geova per noi? Non ci aspettiamo che ci protegga da tutti i problemi. Ma sappiamo che, qualunque prova affronteremo in questo sistema di cose, Geova la eliminerà nel nuovo mondo che arriverà presto (Isa. 25:7-9). Il nostro Creatore ha sicuramente la potenza necessaria per risuscitare i morti, per liberarci dalle sofferenze fisiche ed emotive e per eliminare tutti gli oppositori (1 Giov. 4:4). w24.01 1:12-13

Lunedì 29 settembre

Felice è colui la cui trasgressione è perdonata, il cui peccato è coperto (Sal. 32:1)

Riflettiamo sui motivi per cui ci siamo dedicati e battezzati. Abbiamo fatto questi passi perché volevamo stare dalla parte di Geova. Pensiamo a quello che ci ha aiutato a convincerci di aver trovato la verità. Abbiamo acquisito una conoscenza accurata di Geova e siamo arrivati a rispettarlo e ad amarlo, considerandolo il nostro Padre celeste. Abbiamo sviluppato fede e ci siamo sentiti spinti a pentirci. Abbiamo smesso di fare cose sbagliate e abbiamo iniziato a fare la volontà di Dio. Quando ci siamo resi conto di essere stati perdonati da lui, ci siamo sentiti sollevati (Sal. 32:2). Abbiamo iniziato a frequentare le adunanze e a parlare ad altri delle cose meravigliose che avevamo imparato. Ora che siamo cristiani dedicati e battezzati, siamo sulla via della vita e non vogliamo di certo abbandonarla (Matt. 7:13, 14). Rimaniamo quindi saldi, irremovibili, decisi ad adorare solo Geova e a continuare a ubbidire alle sue leggi. w23.07 31:14, 19

Martedì 30 settembre

Dio è fedele e non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, ma con la tentazione farà anche la via d’uscita perché possiate sopportarla (1 Cor. 10:13)

Ripensare alla propria dedicazione, cioè al fatto che si è promesso a Geova di fare la sua volontà, dà la forza di resistere a qualunque tipo di tentazione. Ad esempio, ti metteresti mai a flirtare con una persona sposata? Certamente no! Hai già detto di no a cose come questa. Se non permetterai a sentimenti sbagliati di mettere radice dentro di te, non dovrai poi lottare per liberartene, cosa che ti farebbe soffrire molto. Ti allontanerai dal “sentiero dei malvagi” (Prov. 4:14, 15). Ricordare quanto Gesù fu deciso a rendere felice suo Padre ti renderà determinato a rifiutare subito qualunque cosa possa far rattristare il tuo Dio (Matt. 4:10; Giov. 8:29). Ogni volta che ti trovi davanti a una prova o a una tentazione, hai l’opportunità di dimostrare che sei determinato a continuare a seguire Gesù. E puoi star certo che Geova ti aiuterà. w24.03 10:8-10

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