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  • Rbi8 p. 1580
  • 5D La liberazione per essere con Cristo

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  • 5D La liberazione per essere con Cristo
  • Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
  • Vedi anche
  • Filippesi — Approfondimenti al capitolo 1
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
  • Filippesi — Approfondimenti al capitolo 2
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
  • Filippesi — Approfondimenti al capitolo 3
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
  • 2 Timoteo — Approfondimenti al capitolo 4
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
5D La liberazione per essere con Cristo

5D La liberazione per essere con Cristo

Flp 1:23 — “liberazione”. Gr. analỳsai; lat. dissolvi

Il verbo analỳsai è qui usato come verbo sostantivato. Lo si trova solo un’altra volta nelle Scritture Greche Cristiane, in Lu 12:36, dove si riferisce al ritorno di Cristo. Il relativo nome anàlysis è usato una sola volta, in 2Tm 4:6, dove l’apostolo dice: “Il tempo stabilito della mia liberazione è imminente”. In Lu 12:36 abbiamo reso il verbo “torna” perché si riferisce al fatto che il signore dei servitori si accomiata, se ne va dalla festa nuziale, sciogliendo così la festa. Ma qui in Flp 1:23 non abbiamo reso il verbo come “ritorno” o “partenza” bensì come “liberazione”. La ragione è che la parola può trasmettere due pensieri: la liberazione dell’apostolo per essere con Cristo al suo ritorno e la liberazione del Signore dai vincoli celesti per tornare come promesso.

In nessun modo l’apostolo dice qui che alla propria morte sarebbe stato immediatamente mutato in uno spirito per essere eternamente con Cristo. Non sarebbe stato possibile essere con Cristo, il Signore, prima del suo ritorno, quando i morti in Cristo sarebbero risorti per primi, conforme alla dichiarazione ispirata dello stesso apostolo in 1Ts 4:15-17. È a questo ritorno di Cristo e alla liberazione dell’apostolo per essere sempre col Signore che Paolo si riferisce in Flp 1:23. Qui egli dice di avere due possibilità immediate, cioè (1) continuare a vivere nella carne e (2) morire. A causa delle circostanze da considerare, si espresse come essendo messo alle strette da queste due cose, non facendo sapere quale avrebbe scelto. Quindi ne presenta una terza, che realmente desidera. Non c’è dubbio che preferisca più di ogni altra questa, cioè “la liberazione”, poiché significa per lui essere con Cristo.

Perciò l’espressione to analỳsai, “la liberazione”, non si può applicare alla morte dell’apostolo come creatura umana e alla sua dipartita da questa vita. Si deve riferire agli avvenimenti relativi al tempo del ritorno e della presenza di Cristo (vedi App. 5B) e alla risurrezione di tutti quelli morti in Cristo affinché siano eternamente con lui.

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