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  • Il problema dell’ernia
  • Svegliatevi! 1971
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  • Le cause dell’ernia
  • Prevenzione
  • Che cosa si può fare riguardo all’ernia
  • Alcuni raccomandano l’esercizio
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Svegliatevi! 1971
g71 22/1 pp. 8-11

Il problema dell’ernia

SAPEVATE che le ernie sono tra i più comuni mali del genere umano? Cioè, almeno per quanto riguarda gli uomini, poiché dal 75 all’80 per cento d’esse si verificano nei maschi. Si dice che in paesi come Stati Uniti e Canada uno su venti, o il 5 per cento dei maschi, abbiano questo problema. In Gran Bretagna dal 10 al 15 per cento di tutti i pazienti sono ammessi in ospedale per l’ernia e la percentuale è anche più alta in Nigeria.

L’ernia significa letteralmente la fuoriuscita di un organo. Non indica necessariamente la lacerazione o lo strappo dei tessuti, ma nella maggioranza dei casi si tratta di semplice distensione o stiramento d’essi. Ciò avviene specialmente per il tipo di ernie più comuni nelle donne.

Nella letteratura medica la descrizione delle ernie le fa risalire a migliaia d’anni fa. Nei tempi antichi e, in realtà, fino a tempi abbastanza moderni, le ernie erano curate in una grande varietà di modi, magici, medici e chirurgici, alcuni dei quali assai dolorosi. Data la prevalenza dell’ernia, sarà interessante notare le cause delle ernie, ciò che si può fare per prevenirle, se si può fare qualche cosa e i vari modi di curarle.

Le cause dell’ernia

Ci sono varie cause dell’ernia come ci sono vari tipi di ernie. Ci sono ernie del cervello, causate di solito da incidenti o tumori, e ci sono quelle dell’iride o degli occhi. Ci sono anche ernie del collo, che si riscontrano nei suonatori di strumenti a fiato i quali sottopongono a tensione i muscoli del collo suonando i loro strumenti.

Inoltre, ci sono quelle chiamate ernie “da incisione”. Sono causate dalla fuoriuscita di un organo dove precedentemente era stata eseguita un’operazione per una ragione che non era l’ernia. (L’ernia che insorge dove precedentemente è stata eseguita l’operazione dell’ernia si chiama ernia ricorrente). Alcuni medici sostengono che se i chirurghi stessero più attenti quando operano e mettono i punti ai pazienti, non ci sarebbe praticamente nessuna di queste ernie da incisione; o almeno ce ne sarebbero pochissime, comparativamente parlando.

Inoltre, l’ernia potrebbe facilmente essere causata da un incidente. Se uno cadesse in piedi, potrebbe facilmente venirgli l’ernia. La più comune forma di ernia, quella dell’inguine negli uomini, è causata solitamente da uno sforzo, come quando si fa uno sforzo per andare di corpo o quando si cerca di sollevare qualche pesante oggetto in modo poco giudizioso. Si chiama ernia “inguinale”.

Comunque, generalmente parlando, i medici e altri che svolgono professioni attinenti convengono che queste sono soltanto cause che vi contribuiscono. La causa fondamentale, secondo la maggioranza degli specialisti, è la debolezza ereditaria o congenita dei muscoli addominali o di altri muscoli. Pare che ciò risulti dal fatto che a volte le ernie sono caratteristiche ereditarie delle famiglie. Così, per esempio, il suonatore di tromba che soffre di ernia al collo se l’è procurata indubbiamente nello sforzo di soffiare; ma egli non si è sforzato necessariamente di più di altri suonatori di tromba che non soffrono di questo disturbo. Solo che nella struttura della sua gola alcuni muscoli non erano così forti come avrebbero dovuto essere.

Prevenzione

Ma questa debolezza congenita o ereditata si potrebbe compensare in qualche modo, salvo che nel caso di neonati o bambini? O può darsi che in alcuni casi, invece di nascere con questa debolezza, alcuni l’acquistino perché trascurano la loro salute? Questo è il parere di alcuni i quali sostengono che abitudini igieniche poco sagge, come esercizio insufficiente, eccesso nel mangiare o in altri piaceri fisici sono fattori che potrebbero contribuirvi. Coloro che affermano che la debita cura del corpo potrebbe proteggere almeno da alcune ernie additano il modo meraviglioso in cui è fatto il corpo. Pertanto nell’addome ci sono parecchi tipi di muscoli che si intersecano ad angoli diversi, in realtà, fatti in modo da dare la massima resistenza alle pareti dell’addome. Si chiamano muscolo ‘trasversale’, ‘obliquo interno’ e ‘obliquo esterno’.

In quanto a rafforzare e migliorare la condizione dei muscoli addominali, si possono fare molte cose per conseguire questo risultato. Sarà molto utile prendere semplicemente l’abitudine di tenere il corpo nella posizione corretta, camminare, stare in piedi e sedere eretti. E giacché il peso eccessivo, nonché il canale alimentare sovraccarico, favoriscono l’ernia, si dovrebbe pure praticare la moderazione nel mangiare e nel bere. Ovviamente l’ernia può venire più facilmente quando i muscoli sono grassi e flaccidi.

Giacché le ernie non sono rare tra gli atleti che esercitano i muscoli, è evidente che non ogni tipo di esercizio aiuterà a ovviare a un difetto ereditario che può causare l’ernia. Gli esercizi dovrebbero essere tali da rafforzare i muscoli dell’addome. Fra questi ci sono il salire le scale, corsa a passo cadenzato, stendersi a terra con le mani appoggiate al suolo cercando di sollevarsi senza piegare le ginocchia, cavalcare, e specialmente, andare in bicicletta. Tutti questi tendono a rafforzare i muscoli dell’addome oltre a contribuire alla salute in genere.

Sì, il vecchio proverbio che val meglio prevenire che curare si potrebbe benissimo applicare al problema dell’ernia. Maggiore attenzione da parte dei chirurghi farebbe indubbiamente diminuire il numero delle ernie da incisione. E imparando a sollevare nel modo giusto gli oggetti pesanti si può evitare l’ernia in molti altri casi. Invece di piegarsi semplicemente e sottoporre a massimo sforzo i lombi quando si cerca di sollevare un oggetto pesante, si dovrebbero piegare anche le ginocchia per impiegare i muscoli delle gambe. E c’è anche il fattore dell’esercizio che rafforza i muscoli non solo delle braccia e delle gambe, ma anche dell’addome.

Che cosa si può fare riguardo all’ernia

Come per la cura di altre infermità fisiche di cui l’uomo è vittima, ci sono ampie divergenze d’opinione sulla cosa migliore da fare. Non pochi ricorrono al cinto erniario. L’uso del cinto risale a circa cinque secoli fa o più. Alcuni esperti li raccomandano come rimedio temporaneo e nella cura di neonati e bambini molto piccoli, tra cui c’è buona probabilità che l’ernia vada a posto da sé. I cinti erniari sono pure raccomandati ad alcune persone molto anziane, benché di più in passato che al presente. Alcuni uomini preferiscono il cinto erniario avendo timore dell’operazione o per la spesa che essa comporta, ma essi lasciano molto a desiderare perché sono fastidiosi da portare (specialmente quando fa caldo), di rado mettono a posto le cose e talvolta possono anche peggiorarle.

Alcuni medici curano l’ernia iniettando certe sostanze chimiche che causano fibrosi. Cioè causano un’abbondante produzione di tessuto fibroso che si suppone chiuda l’apertura dell’ernia e così la guarisca. Alcuni dicono che ciò abbia dei vantaggi in certi casi.

La maggioranza dei medici raccomandano l’intervento chirurgico. Ma i fatti non sono del tutto a favore dei chirurghi nel complesso. Pertanto il dott. A. A. Koontz, esperto statunitense sul soggetto, nel suo libro Hernia (1963), parla delle percentuali dei casi di ricorrenza. Secondo lui variano dal 10 al 30 per cento e più, secondo il tipo di operazione.a Evidentemente non tutti coloro che eseguono le operazioni dell’ernia sono così competenti come dovrebbero essere. Egli afferma che, mentre la situazione va migliorando, la percentuale dei casi di ricorrenza è ancora troppo alta e addita la propria percentuale di meno di metà dell’uno per cento. Ai chirurghi che fanno le operazioni dell’ernia egli consiglia: “Adattate l’operazione al paziente. Non cercate di adattare il paziente all’operazione”.

Anche il dott. S. H. Wass, scrivendo in Guy’s Hospital Reports, N. 3, del 1968, dice: “I nostri risultati lasciano molto a desiderare. Il chirurgo Max Page (1934) dell’Ospedale di S. Tommaso deplorò la compiacenza e richiamò l’attenzione sui cattivi risultati delle normali operazioni dell’ernia. Malgrado le innumerevoli modificazioni dei metodi per la riparazione dell’ernia negli scorsi trent’anni i casi di ricorrenza sono ancora troppo comuni”.

Le operazioni chirurgiche dell’ernia risalgono all’antico Oriente. Uno che in tempi più recenti fece meglio degli altri fu A. Paré del sedicesimo secolo, il quale avrebbe detto: “Io le taglio e Dio le guarisce”. Gli attuali metodi sono essenzialmente basati su quelli ideati da un chirurgo italiano, E. Bassini, e da W. Halsted, chirurgo americano, entrambi verso il 1890.

Un più recente innovatore fu il defunto E. E. Shouldice, di Toronto, nel Canada, che ideò il suo sistema durante la prima guerra mondiale e la cui clinica continua a specializzarsi solo in operazioni dell’ernia. Egli ideò un metodo di sovrapposizione e rinforzo, usando filo d’acciaio negli adulti e budelle nei neonati e nei bambini. Egli ridusse la percentuale dei casi di ricorrenza a meno dell’uno per cento e aveva tanta fiducia nel suo metodo che si offrì di mettere a posto gratuitamente qualsiasi caso di ricorrenza, come fa anche oggi la sua clinica.

Un chirurgo che scrisse in West African Medical Journal del dicembre 1968 disse di avere eseguito con successo centinaia di operazioni dell’ernia solo con l’anestesia locale, come si fa pure nella clinica citata sopra. Indubbiamente a motivo di ciò, in questa clinica i pazienti sono in grado di fare esercizi lo stesso primo giorno dopo l’operazione e tornare a casa dopo il terzo giorno. Indubbiamente il successo di questo metodo è spiegato in parte dal fatto che i pazienti di peso eccessivo devono ridurlo prima d’essere ammessi e che ai fumatori si chiede di fumare meno due settimane prima dell’operazione.

Alcuni raccomandano l’esercizio

Alcuni si esprimono in modo assai favorevole sul valore di certi esercizi per porre rimedio a ernie riducibili in persone che non hanno superato il fiore degli anni. Le ernie riducibili sono quelle che scompaiono quando si è sdraiati o con leggera pressione. Se in tali condizioni non scompaiono si chiamano ernie irriducibili o incarcerate, condizione più grave.b

I giovani sani la cui ernia non è troppo fastidiosa o seria potrebbero voler tentare di risolvere il loro problema con gli esercizi. Naturalmente, tutti gli esercizi menzionati in precedenza come rafforzamento dei muscoli addominali sarebbero utili per ridurre l’ernia. Ma oltre a ciò c’è una speciale serie di esercizi indispensabili per ridurre l’ernia, cioè quelli che rafforzano i muscoli dell’inguine.

Di grande aiuto per questi esercizi è una tavola inclinata. Si tratta di una tavola lunga circa un metro e ottanta, larga circa mezzo metro e di cui un’estremità poggia a terra mentre l’altra estremità è sollevata di circa trenta centimetri. A questa estremità sollevata c’è una cinghia in cui si possono infilare i piedi. Con le mani strette dietro la testa, si cerca di sollevarsi fino a mettersi a sedere. Quindi, da seduti, si cerca di girare il corpo a destra il più possibile e poi a sinistra il più possibile, tenendo sempre le mani strette dietro la testa.

Un simile esercizio è di girarsi una volta a destra rizzandosi sulla tavola inclinata e poi la volta successiva a sinistra. Tali esercizi di torsione rafforzano i muscoli dell’inguine. Un altro esercizio è di stare sdraiati per terra e poi, con i piedi sollevati, cercare di imitare i movimenti che si fanno nuotando. Un altro esercizio è di sedersi su una sedia e mettere la mano destra sul ginocchio sinistro e la mano sinistra sul ginocchio destro e cercare di staccare i ginocchi tentando di resistere con le gambe il più possibile. Naturalmente, tutti questi esercizi richiedono determinazione, ma coloro che li fanno ne attestano il valore.

Giacché le ernie sono state definite uno dei più comuni mali del genere umano, pare che si possa fare di più per impedire il verificarsi e la ricorrenza d’esse. Inoltre, i fatti sembrano indicare che si deve stare attenti nella scelta del chirurgo se si ritiene necessaria l’operazione. Chiunque ha questo problema farà bene perciò a considerare i pro e i contro prima di decidere il da farsi.

[Note in calce]

a Secondo altri, l’attuale percentuale dei casi di ricorrenza negli U.S.A. è del 4 per cento.

b La più seria di tutte è l’ernia “strozzata”, nella quale, come fa capire il nome, la circolazione del sangue è soffocata dalla diminuzione di grandezza dell’apertura attraverso cui l’ernia fuoriesce. Questo può accadere in qualsiasi momento e in genere richiede l’intervento chirurgico immediato altrimenti possono rapidamente seguirne complicazioni, cancrena e anche la morte. A causa di questo rischio molti medici raccomandano di riparare immediatamente ogni ernia; questo è l’estremo opposto, si potrebbe notare, al ricorrere agli esercizi.

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