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  • g78 22/11 pp. 3-5
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  • Cooperazione fra scuola e lavoro
  • Svegliatevi! 1978
  • Sottotitoli
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  • Programma di cooperazione fra scuola e lavoro
  • Corsi diversificati
  • La famiglia si trasferisce
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Altro
Svegliatevi! 1978
g78 22/11 pp. 3-5

Cooperazione fra scuola e lavoro

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nelle Hawaii

“MAMMA, ho pensato a quello che mi piacerebbe fare dopo la scuola superiore”, osservò una quindicenne. Se siete genitori o giovani che andate ancora a scuola, senza dubbio queste parole vi sono familiari.

Saggiamente la madre di Deborah, la ragazza appena menzionata, non lasciò perdere questa osservazione apparentemente casuale. Comprendendo che la ragazza parlava seriamente, la madre suggerì di discutere la cosa quella sera con il padre.

Durante la conversazione, Deborah disse che non voleva andare all’università. Desiderava invece studiare odontotecnica o fare un corso d’arte grafica per lavorare in un’agenzia pubblicitaria o in un giornale.

L’esperienza di Deborah potrebbe essere utile per trarre il massimo profitto dagli anni della scuola superiore.

Programma di cooperazione fra scuola e lavoro

Quella conversazione in famiglia fu solo l’inizio. Qualche giorno dopo, i genitori di Deborah si recarono alla scuola superiore per parlare con un consulente. In molti luoghi, presso le scuole superiori ci sono esperti i cui servizi sono di grande utilità. Essi possono disporre che gli studenti siano sottoposti ad accurati esami attitudinali, per poi interpretare i risultati di tali esami e adattare realisticamente le capacità naturali agli interessi personali.

I genitori di Deborah furono sorpresi di apprendere che la sua scuola, pur dando importanza agli studi universitari, offriva vari programmi alternativi, tra cui un programma di cooperazione fra scuola e lavoro. In questo programma la scuola coopera con la locale comunità commerciale e industriale. “Questo accordo”, fece notare il consulente, dà agli studenti la possibilità di farsi un’effettiva esperienza sul lavoro, di ottenere una valutazione utile per il diploma della scuola superiore e ricevere una paga oraria minima o qualcosa di più, tutto nello stesso tempo”. Lo studente va a scuola per alcune ore e trascorre il resto della giornata a fare tirocinio nel lavoro prescelto.

Nel caso di Deborah, il programma richiede che durante tre anni della scuola superiore (secondo, terzo e ultimo anno) essa ottenga i normali otto voti “ottimi” nelle materie obbligatorie, che sono inglese, scienze sociali, matematica e scienze.

Ci sono poi le materie facoltative, che includono corsi di educazione fisica, musica, biblioteconomia, ecc. Il programma di cooperazione fra scuola e lavoro sostituisce queste materie facoltative. Al loro posto vengono impartite lezioni in classe relative al lavoro e, in seguito, si fa pratica sul lavoro.

Corsi diversificati

Il consulente spiegò che il programma di cooperazione fra scuola e lavoro include un’ampia gamma di materie tra cui scegliere. Sono branche generali che possono includere centinaia di campi affini. Per esempio, la branca generale “Salute” include l’odontotecnica, uno dei campi che interessavano a Deborah.

Le materie tra cui scegliere sono molto diversificate. Vi sono ad esempio “Agricoltura”, “Salute”, “Manifatture”, “Trasporti” (riparazioni meccaniche di auto, lavoro di carrozziere, funzionamento e manutenzione di macchinari pesanti), “Edilizia” (carpenteria, disegno, lavori in muratura, lavori idraulici, nozioni elementari di elettricità), “Contabilità e commercio” (contabilità, lavori di segretaria e lavori d’ufficio in generale), “Comunicazioni e strumenti di divulgazione delle notizie” (arti grafiche, servizi radiotelevisivi, tecnica elettronica), “Ambiente” e “Economia domestica”.

Deborah scelse odontotecnica. Di conseguenza, si iscrisse a un programma che includeva attitudini al lavoro, terminologia tecnica, comportamento negli studi dentistici, lavori d’ufficio in generale e comuni moduli usati dai dentisti. Alla fine del secondo anno, due cliniche dentistiche si offrirono di accoglierla; così sarebbe andata a scuola per mezza giornata, trascorrendo l’altra mezza giornata a fare pratica nella clinica.

La famiglia si trasferisce

Deborah aveva finito il secondo anno quando, durante l’estate, suo padre cambiò lavoro per cui la famiglia dovette trasferirsi a Guam, un territorio amministrato dagli Stati Uniti. Deborah avrebbe quindi perso l’occasione di partecipare a questo programma di cooperazione fra scuola e lavoro? No.

Avendo scritto in precedenza ai funzionari delle scuole pubbliche di Guam, si apprese che c’era una scuola tecnica di formazione professionale con un simile accordo. Naturalmente, il tipo di programmi disponibili nelle diverse zone variano secondo le esigenze del locale mercato del lavoro. Deborah apprese che nella sua nuova scuola c’era la branca “Salute”, con la suddivisione di odontotecnica.

Tuttavia, la scuola offriva un corso su “Comunicazioni e strumenti di divulgazione delle notizie”. Questo corso include il tirocinio nelle arti grafiche, e prepara a lavorare nel ramo pubblicitario e nei giornali, l’altro campo che interessava a Deborah. Deborah era da tre mesi a Guam quando accettò di lavorare come apprendista nella redazione di uno dei due quotidiani dell’isola.

Il programma era seguito bene. Ogni mese il coordinatore si incontrava con Deborah e il suo datore di lavoro per uno “studio di valutazione dell’apprendista”. I punti esaminati includevano aspetto personale, veduta del lavoro e del tirocinio, capacità di comunicare, pianificazione del lavoro e necessità di un minimo di sorveglianza, capacità di cooperare con i colleghi di lavoro e accettare responsabilità, prudenza nel lavoro, efficienza nell’uso di utensili e materiali, applicazione delle tecniche e dei metodi imparati, e grado di progresso in abilità e conoscenza.

Chi intraprende questi corsi dev’essere disposto a impegnarsi. Il ragazzo deve avere, al momento dell’iscrizione e per tutto il periodo, un ottimo grado di frequenze e un profitto accademico medio o superiore alla media. Ci vuole anche l’autorizzazione dell’insegnante scolastico nel lavoro scelto e del coordinatore del programma. Questo per avere la certezza che lo studente sia pronto per l’effettiva pratica.

Per molti che non desiderano andare all’università, questo programma di cooperazione fra scuola e lavoro, nei luoghi dov’è attuato, può offrire eccellenti opportunità.

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