Siete voi il vostro peggior nemico?
I VICINI definivano Peter un “brav’uomo . . . appassionato della corsa e del tennis”. Appena 33enne, poteva già vantare un impiego prestigioso e un nome come atleta dilettante. Ma una mattina strangolò suo padre. Cosa l’aveva provocato? Secondo il Daily News, Peter gridò: “È stato il Diavolo a farmelo fare!”
I delinquenti che invocano l’alibi dell’istigazione demonica, comunque, si vedono spesso sottoposti ad esami psichiatrici anziché essere assolti. E in alcuni ambienti basta dire di credere nel Diavolo perché la propria sanità di mente sia messa in dubbio. ‘Una figura vaga che va in giro istigando a storpiare e uccidere? Ridicolo!’, dicono molti. Un pochino più gradita, forse, è l’idea che il Diavolo sia solo un simbolo del male che è nell’uomo stesso.
Non c’è dubbio che l’uomo imperfetto ha del male in sé. “L’inclinazione del cuore dell’uomo è malvagia sin dalla sua giovinezza”, dice la Bibbia. (Genesi 8:21) Ma dopo anni di ricerche da parte degli psicologi volte a trovare ‘il Diavolo che abbiamo dentro’, non ci sono altro che teorie contraddittorie, spesso piene di incoerenze e problemi. (Vedi riquadro).
Si prenda ad esempio il caso di coloro che attribuiscono la violenza dell’uomo a ciò che si suppone abbiamo ereditato dagli animali in seguito all’evoluzione. Nel suo libro Anatomia della distruttività umana (ediz. Mondadori, 1975), Erich Fromm sostiene che, contrariamente all’opinione popolare, la violenza non è l’unica reazione dell’animale dinanzi al pericolo: “L’impulso di fuggire ha, nel comportamento animale, lo stesso ruolo, se non un ruolo più importante, dell’impulso di lottare”. Quindi anche se si accettasse la teoria problematica dell’evoluzione, il concetto secondo cui l’uomo sarebbe un animale violento per natura dà adito a sospetti. Ma se non è l’uomo il peggior nemico di se stesso, chi lo è allora?
[Riquadro]
La ricerca del ‘Diavolo che abbiamo dentro’
Sono stati fatti molti tentativi per dimostrare che l’uomo soltanto è la causa del male. Lo psicanalista Sigmund Freud riteneva che l’uomo fosse mosso da potenti istinti di vita e di morte. Carl Jung, però, che in precedenza aveva collaborato con Freud, vide il “Diavolo” che è nell’uomo come un’“ombra” o personalità animalesca che emerge quando l’uomo cerca di reprimere il male che ha in sé. Konrad Lorenz disse che l’aggressività è innata, che è un residuo del passato evoluzionistico dell’uomo. Molti biologi ritengono che potrebbero essere anomalie genetiche od organiche a scatenare la violenza nell’uomo. A complicare ulteriormente la situazione ci sono quelli per i quali ‘il Diavolo’ che è nell’uomo è da attribuire all’educazione, non alla natura. Con questo i behavioristi vogliono dire che a produrre il male siano fattori ambientali come la famiglia e gli amici.