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  • Dove le aquile vengono a banchettare

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  • Dove le aquile vengono a banchettare
  • Svegliatevi! 1995
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Altro
Svegliatevi! 1995
g95 22/11 pp. 15-18

Dove le aquile vengono a banchettare

VENGONO in volo a migliaia, vestite a festa per il pranzo, da tutta l’Alaska, dalla Columbia Britannica e fin dallo stato di Washington. Sono uccelli molto imponenti, distinti, con la loro testa bianca e le sfarzose penne della coda bianche, aperte a ventaglio per frenare mentre atterrano. Hanno il corpo bruno, pesano sui sei chili — le femmine sono un po’ più grandi dei maschi — e volano a una velocità di 50 chilometri orari, con un’apertura alare anche di 2 metri e mezzo, ma se con la loro vista acuta a un chilometro e mezzo di distanza scorgono un pesce, possono scendere in picchiata a 160 chilometri l’ora e afferrarlo!

Per il pranzo presso il fiume Chilkat però non sono necessarie simili spettacolari bravate aeree. Le portate non scappano via. I salmoni sono lì davanti a loro in abbondanza e aspettano solo di essere divorati. Tutti questi festeggiamenti sono offerti loro dalla Alaska Chilkat Bald Eagle Preserve, riserva creata nel 1982 dal governo dell’Alaska “per proteggere e perpetuare la massima concentrazione di aquile di mare dalla testa bianca del mondo e il loro habitat in pericolo”.

La riserva si estende per 19.000 ettari, in un avvallamento tra i fiumi Chilkat, Klehini e Tsirku, e include solo zone importanti per la popolazione delle aquile. La zona particolare dove si ammassano le migliaia di aquile e dove i visitatori accorrono per vederle segue per otto chilometri il fiume Chilkat, lungo l’autostrada da Haines a Klukwan.

Un dépliant pubblicato dal governo spiega perché questo tratto di otto chilometri del fiume può ammannire alle aquile prelibati salmoni che hanno deposto le uova. — Eagles—The Alaska Chilkat Bald Eagle Preserve.

“Per un fenomeno naturale questi otto chilometri del fiume Chilkat non gelano durante i mesi freddi, grazie a un ‘conoide alluvionale (o cono di deiezione)’. Il conoide del Tsirku, che è un accumulo a forma di ventaglio di ghiaia, sassi, sabbia e detriti glaciali, alla confluenza dei fiumi Tsirku, Klehini e Chilkat, funge da grande bacino idrico”.

Di solito un fiume prima di immettersi in un’altra massa d’acqua rallenta e deposita dei sedimenti, formando un delta, ma non crea un bacino idrico. Invece nel punto in cui il Tsirku confluisce con il Chilkat, le faglie e l’erosione glaciale scavarono un grande bacino profondo oltre 230 metri sotto il livello del mare. Quando i ghiacciai si ritirarono, si lasciarono dietro detriti, e i fiumi aggiunsero depositi di sabbia e ghiaia finché alla fine sul fondo roccioso del bacino si accumularono oltre 230 metri di depositi porosi, sconnessi.

Viene spiegato che durante le stagioni più calde, primavera, estate e inizio d’autunno, l’acqua della neve e dei ghiacciai che si sciolgono scorre nel conoide alluvionale. Questo si riempie d’acqua, creando un immenso bacino idrico. Il dépliant continua: “Con l’inverno arriva il freddo e le acque circostanti gelano, mentre l’acqua di questo grande bacino conserva una temperatura di 5-10°C superiore. Questa acqua più calda filtra nel fiume Chilkat e gli impedisce di gelare.

“Cinque specie di salmone depongono le uova in questi e in altri corsi d’acqua e tributari. La migrazione dei salmoni comincia d’estate e prosegue per tutto l’autunno o fino all’inizio dell’inverno. I salmoni muoiono poco dopo avere deposto le uova e le loro carcasse provvedono una gran quantità di cibo per le aquile”.

Le scorpacciate di salmone iniziano in ottobre e terminano in febbraio, e poco dopo le aquile cominciano a disperdersi a migliaia nella campagna circostante. La riserva però ospita tutto l’anno dalle 200 alle 400 aquile. Oltre al pesce che riescono a pescare, esse integrano la loro dieta con uccelli acquatici, piccoli mammiferi e carogne.

Corteggiamento eccitante, “matrimoni” duraturi

Le aquile si uniscono per la vita — possono vivere anche 40 anni — ma di solito rimangono insieme solo durante la stagione della nidificazione. Il corteggiamento inizia in aprile e “può includere spettacolari manifestazioni: aquile che si tuffano tenendosi per gli artigli e facendo capriole nell’aria”, dice il dépliant della riserva. Niente meno, e anche tenendosi “per mano”? Davvero romantico!

Nella riserva sono stati osservati 94 nidi. Tra la fine di maggio e i primi di giugno di solito si schiudono da uno a tre uova, dopo un periodo di incubazione di 34 o 35 giorni. I piccoli abbandonano il nido in settembre, ma devono accontentarsi di un piumaggio screziato marrone e bianco. Non potranno avere l’elegante testa e coda bianca fino all’età di quattro o cinque anni.

Il dépliant dà alcune informazioni riguardanti la lotta delle aquile per sopravvivere e dà consigli ai visitatori su come godersi la riserva senza pericolo:

“L’Alaska Chilkat Bald Eagle Preserve consiste di 19.000 ettari riservati alla tutela delle aquile. Ma le aquile non sono sempre state protette; un tempo erano facile bersaglio di cacciatori di taglie. Poiché si diceva che a causa del suo tremendo appetito l’aquila divorasse salmoni e piccoli animali vivi, nel 1917 l’assemblea legislativa territoriale dell’Alaska mise una taglia sulle aquile. Veterani del Forte William H. Seward di Haines raccontano di aver arrotondato il magro salario dell’esercito con il dollaro (poi due dollari) pagato per ogni paio di artigli.

“Successive investigazioni rivelarono che il danno causato dalle aquile alla migrazione dei salmoni era stato esagerato, e nel 1953 la taglia venne tolta. Fino a quel momento erano state ammazzate per la taglia più di 128.000 aquile. Si calcolò che negli anni ’40, quando la taglia era ancora in vigore, la popolazione delle aquile dell’Alaska sud-orientale era la metà di quella degli anni ’70.

“Quando nel 1959 l’Alaska entrò a far parte degli Stati Uniti, l’aquila di mare dalla testa bianca finì sotto la protezione federale, tutelata dal Bald Eagle Act del 1940. Uccidere un’aquila è un reato, e anche il possesso di aquile vive o morte o di qualsiasi parte (incluse le penne!), se non in certe condizioni particolari, è illegale.

“Nel 1972 l’assemblea legislativa dello stato stabilì che la zona a rischio intorno al fiume Chilkat, amministrata dal Dipartimento per la Caccia e la Pesca dell’Alaska, assicurasse la tutela della maggiore concentrazione di aquile. Vasti tratti dell’habitat delle aquile rimasero non protetti, e infuriò una battaglia lunga e spesso aspra fra ambientalisti e gruppi favorevoli allo sviluppo per questioni relative all’uso della terra nella valle del Chilkat. Dopo un approfondito studio da parte della National Audubon Society e dell’Haines/Klukwan Resource Study finanziato dallo stato, boscaioli, pescatori, ambientalisti, commercianti e politici locali raggiunsero finalmente un compromesso. Nel 1982 l’assemblea legislativa convertì in legge quel compromesso creando l’Alaska Chilkat Bald Eagle Preserve di 19.000 ettari.

“Nella riserva non si possono abbattere alberi né estrarre minerali, mentre possono continuare gli usi tradizionali della terra, come la raccolta di frutti di bosco, la pesca e la caccia. La riserva è amministrata dall’Alaska Division of Parks con l’aiuto di un comitato consultivo di 12 formato da residenti locali, funzionari statali e un biologo.

“Come usare le risorse naturali della valle senza danneggiare l’ambiente è una questione tuttora aperta, e i problemi riguardanti l’uso della terra possono ancora causare discordia nella valle del Chilkat. Ma gli abitanti sono orgogliosi che si sia trovata una soluzione locale per la protezione delle aquile”.

La principale zona di osservazione da cui i visitatori possono ammirare le aquile è lungo l’autostrada di Haines, parallela al fiume Chilkat, e a questo scopo sono stati provveduti posti di osservazione attrezzati.

[Cartina a pagina 15]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Fiume Chilkat Fiume Chilkoot

Fiume Klehini KLUKWAN

Zona di osservazione

(conoide alluvionale)

▴

▴

Autostrada di Haines

Fiume Tsirku ▾ Lago Chilkoot

Lago Chilkat ▾

Fiume Chilkat ▾ Lutak Inlet

Fiume Takhin ▾

HAINES

[Fonte]

Mountain High Maps™ copyright © 1993 Digital Wisdom, Inc.

[Fonte dell’immagine a pagina 15]

Aquile di mare dalla testa bianca, pagine 15-18: Alaska Division of Tourism

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