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Svegliatevi! 2004
g04 8/4 p. 3

Mosè: la controversia

EBREI, cristiani e musulmani si sono trovati spesso in disaccordo su molte cose. Ma al di là delle differenze esistenti, queste tre fedi hanno almeno una cosa in comune: un profondo rispetto per l’uomo noto come Mosè. Gli ebrei lo considerano “il più grande di tutti i rabbi”, il fondatore della nazione ebraica. Per i cristiani è un precursore di Gesù Cristo. I musulmani lo considerano uno dei primi e più grandi profeti.

Mosè è perciò uno degli uomini che hanno influito maggiormente sul corso della storia. Eppure da oltre un secolo a questa parte è preso di mira sia da studiosi che da ecclesiastici. Molti mettono in dubbio non solo che abbia compiuto miracoli e condotto gli israeliti fuori dall’Egitto, ma addirittura che sia esistito. Un libro su Mosè scritto da Jonathan Kirsch giunge alla seguente conclusione: “Tutto ciò che possiamo dire sul personaggio storico Mosè è che un uomo simile a quello descritto nella Bibbia potrebbe essere esistito nel lontano passato, in un tempo e un luogo impossibili da determinare, e che le sue gesta potrebbero essere state il granello di sabbia attorno al quale, nel corso dei secoli, si è lentamente formata la perla della leggenda e della tradizione che ne ha fatto la figura ricca e controversa che troviamo nelle pagine della Bibbia”. — Moses—A Life.

Sulle prime, un simile scetticismo potrebbe sembrare giustificato. Ad esempio, i critici fanno notare che mentre a conferma dell’esistenza di personaggi biblici come Ieu, re d’Israele, sono state trovate prove archeologiche, non è stato rinvenuto nulla che confermi l’esistenza di Mosè. Questo, però, non dimostra affatto che Mosè sia un personaggio immaginario. Un tempo gli scettici sostenevano che altri personaggi menzionati nella Bibbia — come Baldassarre, re di Babilonia, e Sargon, re d’Assiria — fossero anch’essi immaginari, fino a quando l’archeologia non ne confermò la storicità.

Lo scrittore Jonathan Kirsch ci ricorda: “I resti archeologici relativi a Israele nel periodo biblico sono così rari che la totale assenza di Mosè in qualsiasi fonte a eccezione della Bibbia stessa non sorprende e non dimostra nulla”. Secondo Kirsch, c’è quindi chi considera improbabile che Mosè sia solo frutto della fantasia di qualcuno, in quanto “una biografia così ricca di dettagli e dialoghi, così complessa . . . , non potrebbe essere stata inventata di sana pianta”.

Che siate credenti o no, probabilmente conoscete almeno a grandi linee gli avvenimenti principali della vita di Mosè: il suo incontro con Dio presso il roveto ardente, l’esodo degli israeliti dalla schiavitù egiziana, la divisione delle acque del Mar Rosso. Ma c’è motivo di credere che questi episodi siano accaduti davvero? Oppure Mosè è poco più di un personaggio mitologico? L’articolo che segue prende in esame queste domande affascinanti.

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