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  • L’ADORNAMENTO NELLE PROFEZIE
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Ausiliario per capire la Bibbia
ad p. 36

Adornare

Riferimenti biblici e reperti archeologici rivelano che fin dai tempi più remoti non solo c’era molto interesse per gli adornamenti, ma anche grande abilità e bravura nel produrre oggetti ornamentali di alto valore artistico. Artigiani producevano veri capolavori di tessitura, ricamo, scultura in legno e in avorio e con la lavorazione dei metalli. Le rovine di palazzi in Assiria, Babilonia, Persia e nella città di Mari conservano tutte segni di ricche decorazioni, con grandi affreschi sulle pareti interne, e bei bassorilievi che rappresentano scene di guerra, di caccia e affari di corte sia sulle pareti interne che su quelle esterne. Le porte dei palazzi erano spesso custodite da grandi statue di animali possenti. Le figure del re e di altri nei bassorilievi rivelano lo squisito ricamo dei loro abiti. Anche i finimenti dei cavalli erano riccamente adorni di fiocchi e incisioni. (Vedi le collane dei cammelli di Madian; Giud. 8:21, 26).

L’ADORNAMENTO EBRAICO E CRISTIANO

La Bibbia dà molta più importanza alla bellezza spirituale che all’adornamento materiale. La disciplina impartita dai genitori è “un serto di attrattiva” per il capo e un’elegante “collana” per la gola, una “corona di bellezza”; “le labbra della conoscenza son vasi preziosi” superiori a qualsiasi vaso d’oro di un artista; “come mele d’oro in cesellature d’argento è la parola pronunciata a suo tempo”, e “un orecchino d’oro, e un ornamento d’oro speciale, è il saggio che riprende all’orecchio che ode”. (Prov. 1:9; 4:9; 20:15; 25:11, 12) La donna graziosa ma poco assennata è paragonata a ‘un anello d’oro nel grifo di un maiale’. (Prov. 11:22) Questi versetti, pur esaltando qualità spirituali, dimostrano pure che gli scrittori biblici e coloro che leggevano i loro scritti conoscevano bene ornamenti del genere.

La moderazione è incoraggiata, specie nelle Scritture Greche Cristiane. Le donne dovevano adornarsi “con veste convenevole, con modestia e sanità di mente, non con forme d’intrecciature di capelli e oro o perle o abbigliamento molto costoso, ma come si conviene a donne che professano di riverire Dio, cioè per mezzo di opere buone”. (I Tim. 2:9, 10) Pietro poteva citare esempi di epoche precristiane per esortare le donne a ricercare la bellezza della “persona segreta del cuore nella veste incorruttibile dello spirito quieto e mite, che è di grande valore agli occhi di Dio”, additando donne come Sara che così si adornavano, “sottoponendosi ai propri mariti”. (I Piet. 3:1-6) Quindi, se vengono seguite, le Scritture offrono una guida per fare una giusta valutazione di ornamenti e gioielli ed essere equilibrati nell’usarli.

L’ADORNAMENTO NELLE PROFEZIE

A motivo della sua benedizione su Gerusalemme, Geova paragonò la capitale di Giuda a una donna rivestita di abiti costosi, riccamente adorna e ingioiellata. Avendo perso la sua spiritualità ed essendosi prostituita spiritualmente con le nazioni, fu spogliata dei suoi ornamenti e lasciata come nuda. (Ezec. 16:2, 10-39) Fu spogliata non solo in senso spirituale, ma anche in modo letterale, poiché gli avidi conquistatori si impossessarono delle ricchezze della città che includevano nastri, ornamenti a forma di luna, ciondoli, braccialetti, veli, acconciature, catenelle e anelli da portare alla caviglia, corsetti, “case dell’anima” (forse vasetti di profumo), tintinnanti conchiglie ornamentali, anelli da portare alle dita e al naso con cui “le figlie di Sion” si erano adornate. (Isa. 3:16-26) Sarebbe stato un tempo di lutto, infatti in segno di lutto c’era l’usanza di togliersi ogni ornamento. — Eso. 33:4-6.

Ma quando Geova avrebbe redento Sion dalla cattività babilonese, l’avrebbe figurativamente edificata su fondamenta di zaffiro, con bastioni di rubino e porte di splendenti pietre di fuoco, questo grazie alla pace e giustizia provenienti da lui (Isa. 54:7, 8, 11-14), ed essa si sarebbe rivestita di abiti e ornamenti nuziali. (Isa. 49:14-18; confronta 61:10). Quest’ultima descrizione ricorda quella della Nuova Gerusalemme con porte di perla e fondamenta simili a gemme, preparata come “una sposa adorna per il suo marito”. (Riv. 21:2, 9-21) Di nuovo è evidente che decorazioni e ornamenti si riferiscono alle qualità spirituali e alle benedizioni che derivano dall’approvazione e dal favore di Dio.

Per contrasto Babilonia la Grande, la simbolica donna che commette fornicazione coi re della terra, si adorna di abiti e ornamenti regali e vive in spudorata lussuria; comunque sarà spogliata dei suoi abiti fastosi, denudata e distrutta. La sua bellezza è falsa poiché ‘glorifica se stessa’; perciò il suo adornarsi non rappresenta benedizione e favore di Dio, ma piuttosto le simulazioni e i proventi della sua condotta immorale sotto forma di potere e ricchezza. — Riv. 17:3-5, 16; 18:7-20.

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