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  • “Il vostro avversario, il Diavolo”

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  • “Il vostro avversario, il Diavolo”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
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  • PERSONALITÀ DEI DEMONI
  • Un nemico della vita eterna
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1966
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2001
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
w55 1/5 pp. 277-280

“Il vostro avversario, il Diavolo”

“LIBRO sul Diavolo vietato ai cattolici in Roma”. Questo era il titolo di una comunicazione telegrafica da Roma nel World-Telegram and Sun di New York del 4 gennaio 1954. Il libro Il Diavolo, di Papini, fu vietato dal Vaticano perché esponeva la tesi che probabilmente Satana stesso potrebbe ottenere il perdono di Dio e che l’uomo potrebbe aiutare il Diavolo a riacquistare il suo posto originale fra gli angeli.

Il libro di Papini è in notevole contrasto con quello intitolato Satana, pubblicato al principio del 1952 (in inglese), che presenta le vedute di trenta teologi cattolici romani, e asserisce che il Diavolo e i suoi demoni saranno destinati a vivere eternamente separati da Dio. Quest’opera contiene numerose illustrazioni dell’odiosa figura di Satana così come è concepita da diverse religioni a partire dal lontano passato fino ai tempi recenti.

Una teoria ancora differente riguardo al Diavolo fu esposta da un rabbino giudaico, Bernard J. Bamberger della città di New York, il quale affermò che secondo le Scritture Ebraiche “Satana non è un ribelle, ma un servitore di Dio con uno spiacevole dovere” da compiere: un insieme di pubblico ufficiale, agente investigativo e carnefice, un po’ esagerato forse, ma mai dalla parte del torto.

Nei secoli passati la maggioranza dei cristiani professanti ha avuto idee molto vivide intorno a Satana ed a che cosa assomigli. Egli fu un angelo empio, dicevano, al quale Dio aveva dato l’incarico del lago di fuoco per tormentare i malvagi, e che indossava mutande rosse e aveva corna, coda e forchettone. Però, ai nostri giorni la maggioranza di quelli che fanno parte della cristianità pare abbia spogliato il Diavolo non soltanto delle mutande rosse, delle corna, della coda e del forchettone, ma perfino della sua stessa esistenza. Si è inclini a convenire con un certo James Douglas, il quale scrisse una volta nel Scottish Daily Express che “il diavolo è semplicemente la personificazione della malvagità che troviamo nei nostri cuori e nei cuori degli uomini di età in età. L’uomo è il diavolo e il diavolo è l’uomo”.

Qual è la verità relativamente al Diavolo? Dato che mancano prove scientifiche della sua esistenza, c’è modo di sapere i fatti che lo riguardano? Sì, il modo c’è, poiché come cristiani noi seguiamo l’esempio di Cristo Gesù, che usava sempre le Scritture per definire qualsiasi punto controverso relativo all’insegnamento. Egli dichiarò al suo Dio: “La tua parola è verità”, e la sua formula fu “È scritto”. — Giov. 17:17; Mar. 7:6-8, NW.

Che cosa rivela la Bibbia riguardo a Satana il Diavolo? Brevemente dice che è un’entità, una persona spirituale invisibile; una creatura malvagia che, in ultima analisi, è responsabile di tutta la sofferenza ed iniquità provate dalla razza umana; ch’egli stesso si fece un diavolo; che Dio ha avuto buone ragioni per permettergli di esistere fino ad ora, e che al tempo dovuto di Dio il Diavolo sarà distrutto.

Non dovrebbe esserci difficile accettare l’insegnamento della Bibbia concernente un Diavolo, persona invisibile. Sappiamo che Dio esiste, benché non lo abbiamo veduto; egli è sempre esistito e sempre esisterà. (Eso. 33:20; Sal. 14:1; 90:2) E non ci dice la Bibbia ch’egli ha creature invisibili al suo servizio? Certamente. Geova stesso disse a Giobbe che queste “stelle del mattino cantavan tutte assieme e tutti i figli di Dio davan in gridi di giubilo” al tempo in cui fu posta la fondazione della terra, e prima che l’uomo fosse creato. (Giob. 38:5-7) Daniele disse di vedere mille migliaia che servivano Geova, e diecimila miriadi che gli stavano davanti. (Dan. 7:9, 10) Al comando di Dio creature spirituali si materializzarono ed apparvero ad Abrahamo, a Mosè, a Gedeone, ai genitori di Sansone, a Pietro, a Giovanni, a Cornelio e ad altri. Inoltre, in questi nostri giorni i servitori di Dio hanno ripetutamente avuto l’evidenza che “l’Angelo dell’Eterno s’accampa intorno a quelli che lo temono, e li libera”. — Sal. 34:7.

PERSONALITÀ DEL DIAVOLO

Dato che la testimonianza delle Scritture è inequivocabile circa l’esistenza di creature invisibili che cooperano con Geova Dio, non dovremmo trovare difficoltà nell’accettare l’insegnamento della Bibbia, che alcune di queste invisibili creature si ribellarono e divennero malvage, non è vero? Ed è proprio questo che dice la Bibbia.

Nelle Scritture Ebraiche la prima menzione di Satana si trova nei due primi capitoli del libro di Giobbe, in cui egli è mostrato in una conversazione con Geova Dio, mentre ammette d’aver percorso la terra e aver osservato Giobbe, l’amico di Dio. Senza dubbio Geova qui non teneva una conversazione con una persona immaginaria, con un semplice principio, né un semplice principio avrebbe potuto affliggere Giobbe come il racconto mostra che fece Satana. A proposito, che Giobbe fosse una figura storica e non allegorica è evidente dal fatto che fu menzionato con Noè e Daniele, entrambi i quali Gesù citò come persone realmente vissute. (Ezech. 14:14) Anche Giacomo 5:11 lo addita come esempio di pazienza. Se Giobbe non fosse mai esistito l’esempio non avrebbe alcun significato.

Satana è menzionato pure in 1 Cronache 21:1, come colui che influenzò Davide perché contasse i figli d’Israele, per cui Geova mandò una piaga sulla nazione; e in Zaccaria 3:2 viene ulteriormente mostrato come una persona, con le seguenti parole: “E l’Eterno disse a Satana: ‘Ti sgridi l’Eterno, o Satana! ti sgridi l’Eterno che ha scelto Gerusalemme!’”

Riguardo a Satana Gesù disse che l’aveva visto “cader dal cielo a guisa di folgore”. Vide egli cadere un’idea o un principio malvagio? Chiaramente indicatrici della personalità del Diavolo sono le osservazioni di Gesù rivolte al clero del suo tempo: “Voi siete dal padre vostro il Diavolo e volete fare i desideri del padre vostro. Egli fu omicida quando cominciò, e non si attenne alla verità, perché non c’è verità in lui”. Fu il principio dell’errore nell’origine il medesimo principio della verità? — Luca 10:18; Giov. 8:44, NW.

Quei capi religiosi del tempo di Gesù sapevano che c’era un Diavolo e perciò accusarono Gesù di operare per la potenza del principe dei diavoli; ad essi Gesù replicò, non negando l’esistenza di un Diavolo, ma mostrando che questi aveva una personalità: “Se Satana caccia Satana, egli è diviso contro se stesso; come dunque potrà sussistere il suo regno?” (Matt. 12:26) Ed inoltre, riguardo alla tentazione di Gesù nel deserto, è ragionevole dedurre che il perfetto, leale e sempre ubbidiente Figlio di Dio sia stato così tentato da pensieri sorti nella sua propria mente? E se il Diavolo fosse semplicemente un cattivo principio o la personificazione della malvagità in noi stessi, come avrebbe potuto dire a Gesù: “Tutte queste cose [i regni del mondo e la loro gloria] io te le darò se tu ti prostri e mi fai un atto di adorazione”? Fare un atto di adorazione a un principio? No, è semplicemente assurdo privare il Diavolo, Satana, della sua personalità. — Matt. 4:9, 10, NW.

Inoltre, Paolo ci dice che Satana ha il potere della morte e che Cristo lo distruggerà; Pietro ci dice che “Il vostro avversario, il Diavolo, va attorno come un leone ruggente, cercando di divorare qualcuno”. Giuda ci dice che Satana contese con Michele circa il corpo di Mosè; e Giovanni ci dice che Satana ha traviato tutte le nazioni, che egli e i suoi angeli guerreggiarono contro Michele e i suoi angeli, che Satana e i suoi angeli furono cacciati dal cielo, che saranno suggellati in un abisso per mille anni e che saranno liberati per un breve periodo di tempo e finalmente distrutti nel lago di fuoco, la seconda morte. — 1 Piet. 5:8; Ebr. 2:14; Giuda 9; Apoc. 12:7-9; 20:2, 3, 7-10, NW.

PERSONALITÀ DEI DEMONI

La testimonianza scritturale è chiara e convincente non soltanto circa l’esistenza di Satana il Diavolo, ma è altrettanto inequivocabile riguardo all’esistenza dei demoni, o diavoli inferiori. Da Genesi 6:1-4 sappiamo che certi angeli, “figli di Dio”, si unirono a Satana nella sua ribellione venendo sulla terra e unendosi alle figlie degli uomini; la loro prole fu ibrida, umana ma di paternità angelica, e gigantesca. Pietro chiama questi gli “angeli che avevano peccato”, ed essi, insieme con la loro prole di giganti, furono senza dubbio grandemente responsabili della malvagità e della violenza di cui era piena la terra. — 2 Piet. 2:4; Gen. 6:5, 11.

Leggiamo quindi in Daniele 10:12-21 che un angelo inviato da Geova con un messaggio per Daniele fu ostacolato per tre settimane da un angelo cattivo, finché Michele, uno dei capi preminenti, venne a liberarlo, lasciando che si recasse da Daniele col suo messaggio. Quell’angelo recava a Daniele un messaggio profetico. Certamente tutto questo non fu frutto di semplice immaginazione! Quando gli Israeliti offrivano i loro olocausti ai falsi dèi, fu detto che offrivano sacrifici ai demoni, e l’apostolo Paolo fa la stessa osservazione riguardo ai sacrifici offerti agl’idoli. Gesù riconobbe l’esistenza di Beelzebub, il capo dei demoni, indicando in tal modo che c’erano altri demoni. — Deut. 32:17; Sal. 106:37; 1 Cor. 10:20, 21; Matt. 12:27.

Per quanto riguarda il contatto avuto da Gesù con questi demoni, mentre molti libri sono stati scritti nel tentativo di spiegare l’ossessione demonica come casi puramente psichiatrici, pazzia, epilessia o accessi, tuttavia un accurato esame biblico non consente tale interpretazione.

Se la possessione demonica fosse semplicemente alienazione mentale o pazzia (Matt. 4:24), dei pazzi non avrebbero potuto, uno dopo l’altro, attestare che Gesù era il Messia, come fecero quegli indemoniati; né possiamo dedurne che Gesù stesso si facesse ingannare o che perpetrasse deliberatamente una frode creando un’illusione per fare effetto. I demoni che erano in quelle persone avevano una propria personalità, appunto come si legge: “Cacciò molti demoni; e non permetteva ai demoni di parlare, poiché sapevano chi egli era”. — Mar. 1:34, NW.

Consideriamo la descrizione dell’indemoniato che viveva fra le rocce e che nessuna catena poteva legare, il quale, rispondendo alla domanda di Gesù, disse: “Il mio nome è Legione perché siamo molti”. Il racconto prosegue dicendo: “Or quivi pel monte stava a pascolare un gran branco di porci. E gli spiriti lo pregarono dicendo: Mandaci ne’ porci, perché entriamo in essi. Ed egli lo permise loro. E gli spiriti immondi, usciti, entrarono ne’ porci, ed il branco si avventò giù a precipizio nel mare. Eran circa duemila ed affogarono nel mare”. — Mar. 5:6-13.

Come si può spiegare questo racconto senza ammettere l’esistenza dei demoni? Marco, Matteo e Luca, i quali narrarono questo fatto, furono tutti ingannati? Fu tutto questo una pura combinazione e commise Gesù una frode? O possiamo immaginare che la pazzia di una persona potesse entrare in duemila porci facendoli precipitare in mare ed annegare? No, negare la chiara testimonianza delle Scritture sull’esistenza del Diavolo e dei demoni vuol dire non solo contestare l’autenticità delle Scritture ma anche sollevare problemi più numerosi di quanti la negazione sembrerebbe risolvere.

Donde provenne Satana? Sicuramente Dio non lo creò come Satana, poiché tutta l’opera Sua è perfetta. (Deut. 32:3, 4) Satana era un tempo un angelo perfetto ed era adibito alla custodia della prima coppia umana in Eden. Su di lui leggiamo: “Eri in Eden il giardino di Dio; . . . Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Io t’aveva stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, . . . Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, [finché] non si trovò in te la perversità. . . . Il tuo cuore s’è fatto altero per la tua bellezza”. — Ezech. 28:13-18.

E che cosa lo indusse a corrompere la sua saggezza? Fu la sua ambizione d’essere simile all’Altissimo, Geova Dio, e ciò fu rivelato migliaia di anni dopo con queste sue parole: “Io salirò in cielo, eleverò il mio trono al disopra delle stelle di Dio; io m’assiderò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo”. (Isa. 14:13, 14) Esaminando le precedenti Scritture insieme al notissimo racconto di ciò che ebbe luogo in Eden, abbiamo la figura di un angelo posto a custodia della prima coppia umana, il quale, montatosi la testa per la sua posizione, ambì di rendersi simile a Geova Dio e cominciò con l’allontanare la prima coppia umana dal suo Fattore. Egli si trasformò da sé in un ingannatore, oppositore, divorante Diavolo. — Gen. 3:1-19.

Quindi non è un mito che “Il vostro avversario, il Diavolo, va attorno come un leone ruggente, cercando di divorare qualcuno”. — 1 Piet. 5:8, NW.

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