Domande dai lettori
◆ Potrebbe l’uomo peccare dopo la prova finale alla fine del regno millenario, e se dovesse peccare potrebbe Geova metterlo a morte, dal momento che Apocalisse 20:14 e 21:4 (NM) dicono che “la morte e l’Ades furono gettati nel lago di fuoco” e “la morte non sarà più? — J. M., Messico.
La morte di cui si parla qui è la morte provocata dal peccato di Adamo, e allora essa non avrà nessun potere sul genere umano. Anche le sue passate conseguenze saranno annullate mediante la risurrezione delle sue vittime. Tutti quelli che dovranno rimanere morti permanentemente ossia nella morte seconda dovranno subirla a causa della volontaria indifferenza o iniquità. Pertanto nel nuovo mondo non vi sarà la morte a causa del peccato adamico.
Ma superare la prova finale alla fine dei mille anni non renderà gli uomini automi. Avranno ancora il libero arbitrio, in grado di scegliere la loro propria condotta. Quindi potrebbero peccare se lo volessero. E se fanno ciò, Geova, presso il quale nulla è impossibile, sarà in grado di metterli a morte, e ciò non sarebbe una contraddizione delle suddette scritture, dato che tale morte non sarebbe quella adamica. Noi non possiamo concepire il Creatore privo del potere di distruggere una creatura ribelle. Egli è Dio Onnipotente. E il lago di fuoco, simbolo della morte seconda, esisterà per sempre, indicando che qualsiasi creatura, divenendo ribelle, potrebbe essere gettata in esso e distrutta.
D’altra parte, non dobbiamo aspettarci che ciò accada. Geova ha fatto l’uomo, lo conosce perfettamente e sa come metterlo alla prova per vedere come adopererà la sua libertà di scelta. Pertanto possiamo aver la massima fiducia nella completezza della prova alla fine dei mille anni, poiché scoprirà tutti gli indegni e li eliminerà, lasciando soltanto quelli che si saranno mostrati fidati, degni di fiducia, così come Geova aveva correttamente giudicato Giobbe sapendo che non avrebbe disubbidito anche sotto l’estrema opposizione satanica. Se succedesse che qualcuno peccasse dopo aver superato la prova finale ciò significherebbe che la prova sarebbe stata difettosa, che Geova non sarebbe stato capace d’imporre una prova abbastanza penetrante. Ma la sua prova sarà un successo e adempirà il suo proposito di scartare tutti quelli che in qualsiasi tempo potessero voler fare cattivo uso della loro libertà di scelta per peccare.
Ragionando nello stesso modo, non vi sarà nessun pericolo che un membro della classe celeste, avendo guadagnato l’immortalità, più tardi decida di peccare, introducendo così sgradevolmente nell’universo dei ribelli immortali. Ma anche in questo caso, se ciò dovesse accadere, non dobbiamo pensare che Geova sia impotente. Geova può distruggere anche una creatura immortale. Immortalità significa possedere il potere della vita in se stessi. In altre parole, tale creatura non dipende da qualche fonte esterna o ambiente per rifornirsi di energia o per la continuazione della vita. Le creature umane devono mangiare, e le creature spirituali evidentemente attingono da qualche altra sorgente per la continuità dell’esistenza, ma quelle immortali non avrebbero bisogno di farlo. Non potrebbero morire per qualche mancanza nel loro ambiente, ma avrebbero la vita completa in se stesse. Tuttavia, l’onnipotente Geova potrebbe metter fine alla loro esistenza se decidesse di farlo.