La verità rende felice un uomo condannato
LA Torre di Guardia del 15 luglio 1957 pubblicò una lettera che parlava della predicazione svolta fra i condannati a morte della prigione militare di Fort Leavenworth, Kansas, negli Stati Uniti. Ivi furono tenuti studi biblici, proprio in prigione, con tre condannati, uno dei quali era stato battezzato in prigione. Sei mesi dopo la Società ricevette una lettera da questo battezzato, dalla quale citiamo ciò che segue:
“Quando riceverete questa lettera io sarò già stato giustiziato. . . . Simbolizzai la mia dedicazione a Geova con il battesimo in acqua nel dicembre del 1954, e, sebbene in prigione, ho vissuto una vita più felice di mai prima cercando di andare avanti e di progredire sulla via della maturità. Non avrei potuto farlo senza la continua guida e le continue benedizioni di Geova. La Torre di Guardia è stata il mio più grande aiuto e mi ha provveduto il cibo spirituale necessario a tutto il popolo di Geova. Prego Geova affinché continui a benedirvi, fratelli, e a guidarvi con il suo santo spirito, in modo che possiate dichiarare di giorno in giorno la buona notizia della Sua salvezza. Geova, per mezzo vostro, ha suscitato in me una fede incrollabile, e spero che Geova mi ritenga meritevole della chiamata e mi dia la vita con voi nel Nuovo Mondo”. Poco tempo dopo giunse una lettera del ministro che aveva ammaestrato questo fratello condannato. Fra l’altro egli disse:
“Questa lettera vi servirà per aggiornarvi nei riguardi del fratello Edwards. La sua sentenza di morte fu eseguita dal personale militare giovedì, 14 febbraio 1957, dopo mezzanotte. [Prima di divenire un testimone quest’uomo era stato condannato a morte nell’aprile del 1953 per aver ucciso una ragazza tedesca mentre prestava servizio nell’esercito statunitense all’estero.]
“Le mie visite al fratello Edwards erano limitate. Dall’ottobre 1954 al 15 dicembre 1956 mi fu permesso di studiare un’ora al mese con questo fratello. Negli ultimi due mesi mi fu concessa un’ora alla settimana, quindi la maggior parte della sua conoscenza derivava dal suo studio personale.
“Nelle sue due ultime settimane di vita la principale preoccupazione del fratello Edwards fu: ‘Come posso ottenere l’approvazione di Geova?’ Perciò più di una volta, mentre andavo a visitarlo, lo trovavo dietro le sbarre di ferro della sua cella, con la Bibbia in mano, che predicava alla guardia che stava fuori. Mi disse di avere molte opportunità di testimoniare ad altri prigionieri e alle guardie, dato che durante gli ultimi due mesi egli ed altri due erano continuamente sorvegliati. Nei suoi ultimi dieci giorni di vita in prigione egli fu trasferito in una cella di rigore, dove non poteva parlare che con le guardie. In questo periodo dovevamo fare le nostre conversazioni attraverso il cancello di ferro, mentre una guardia sedeva al mio fianco durante lo studio. (Fino a quel tempo mi era stato permesso di entrare nella cella del fratello.) Alla mia ultima visita mi fu permesso di entrare nella sua cella dopo che mi ero tolto la giacca e mi ero fatto ‘frugare per ragioni di sicurezza’.
“Durante gli ultimi due mesi le visite consistevano in domande bibliche, in risposte e nello studio de La Torre di Guardia. Lunedì sera, 11 febbraio, gli portai le ultime copie de La Torre di Guardia e di Svegliatevi! ed anche il Rapporto dell’Assemblea della Società del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova del 1953. La sua osservazione fu: ‘Fratello Smith, non avrò molto tempo per studiarle, ma le leggerò’. Egli non ricordava di aver mai incontrato alcun testimone di Geova prima di me. Lesse il rapporto sull’assemblea. Quando mi recai da lui per la mia ultima visita mercoledì sera, me lo restituì e disse: “Questo è il migliore che io abbia mai letto, infatti leggendolo ho pianto. . . . Non vi è proprio un’altra organizzazione come la società del Nuovo Mondo’.
“La mia ultima visita durò un’ora e terminò alle 10,30 di mercoledì sera. Grazie allo spirito di Geova non vi era alcuna tristezza mentre parlavamo della speranza della risurrezione alla vita. Non si può esprimere a parole la gioia che splendeva sul volto di un uomo che aveva soltanto un’ora e mezza di vita quando mi disse buona notte. ‘Se i fratelli chiedono come sto, di’ loro che sto proprio bene’”.
Il fratello Edwards scrisse ciò che segue alla congregazione locale:
“Sono certo che il fratello Smith vi ha informato della mia situazione critica e, qualche volta, del mio progresso nel servizio di Geova, per cui non siamo estranei. Voglio soltanto farvi sapere come il nostro amorevole Dio Geova mi ha mostrato immeritata benignità e misericordia chiamandomi al suo servizio e rivelandomi la sua parola di verità. Tuttavia, non avrei potuto progredire senza l’aiuto di un suo testimone, il fratello Smith, che teneramente e pazientemente mi ha guidato affinché perseguissi il mio scopo nella vita e raggiungessi la maturità.
“Io so di parlare ad ognuno di voi della congregazione come se lo conoscessi personalmente. Ma io mi sento così, perché il fratello Smith mi ha parlato di tanto in tanto di alcune delle attività che voi svolgete e questo mi ha avvicinato a voi in quel vincolo d’amore che unisce la società del Nuovo Mondo in tutta la terra. È questo amore per Geova e per voi che mi ha spinto a scrivervi. Non è meraviglioso il modo in cui lo spirito del nostro amorevole Creatore opera?
“Fratelli, il nostro felice Dio Geova vuole che noi siamo felici. Non rattristatevi per il modo in cui vi lascio. Il mio cuore è saldo e confida in Geova, e spero che ci incontreremo viso a viso nel Nuovo Mondo per rimanere sempre insieme e lodare Geova. Perciò continuate il buon lavoro, predicando di giorno in giorno. Non cessate mai. Predicate, predicate, predicate! poiché anche voi conoscete l’importanza della predicazione. (Matt. 24:14) Possa lo spirito di Geova rimanere con voi e darvi forza per il suo servizio che continuerà anche dopo la battaglia di Armaghedon nel suo nuovo mondo di giustizia.
“Vostro conservo nel servizio di Geova”,
[firmato] THOMAS EDWARDS
Notate, nessuna sentimentale illusione circa l’andare in cielo immediatamente; similmente nessuna fiducia in un pentimento in punto di morte, ma la prova di un costante sviluppo verso la maturità spirituale avvenuto in più di due anni.
Sua madre, sebbene non fosse favorevole ai testimoni di Geova, rispettò la richiesta del figlio che desiderava un funerale dei testimoni. Fu usato il Centro della Comunità e furono presenti circa 350 persone. L’oratore diede una buona testimonianza a Geova, e questo suscitò il seguente commento da parte dell’impresario delle pompe funebri: “Questo è il primo funerale dei testimoni di Geova che abbia visto. Questo è stato il sermone funebre più istruttivo ch’io abbia mai ascoltato. Ha allargato le mie vedute sui testimoni di Geova”.
Il fratello Smith visita ancora questa prigione ogni giovedì sera e tiene uno studio con altre due persone che hanno ugualmente determinato di servire Geova da quando sono in prigione.