Raggiungiamo la completezza nella società del Nuovo Mondo
“Dovete quindi essere completi, come è completo il vostro Padre celeste”. — Matt. 5:48.
LE TENEBRE coprono la terra, e gli schiavi del presente malvagio sistema di cose continuano a rimanere nelle tenebre. Ma coloro che si rendono liberi per fare la volontà di Geova si rallegrano nella luce. Essi s’applicano per raggiungere la ‘completezza’ cristiana. Riconoscenti per tutto ciò che Geova ha fatto per loro, rimangono saldi nella benedetta posizione di “figli della luce”. (1 Tess. 5:5) Rifuggono dalla condotta di questo mondo che vuole la propria libertà, libertà di fare ciò che gli piace senza riguardo per Dio o per il prossimo. Questa libertà egoista è indubbiamente una schiavitù della peggior specie.
2 La libertà dell’uomo che nega la propria dipendenza da Dio è come la libertà dell’uccello che fugge dalla gabbia per morire in un ambiente a cui non è abituato. Il disubbidiente non può trovare la vita fuggendo dalla Fonte della vita. Paolo dice: “L’ira di Dio viene sui figli di disubbidienza. Perciò non siate partecipi con loro; perché voi una volta eravate tenebre, ma ora siete luce riguardo al Signore. Continuate a camminare come figli di luce, poiché il frutto della luce consiste di ogni specie di bontà e giustizia e verità. Continuate ad accertarvi di ciò che è accettevole al Signore”. — Efes. 5:6-10.
3 La Bibbia dà esempi ammonitori di uomini e nazioni disubbidienti. La nazione d’Israele, benché specialmente favorita da Geova, divenne molto disubbidiente, recando vergogna e biasimo sul Suo nome. Contro di essa giunse la vigorosa sferzata del giudizio di Geova per bocca di Geremia: “Ma questo comandai loro: ‘Ascoltate la mia voce, e sarò il vostro Dio, e voi sarete il mio popolo; camminate in tutte le vie ch’io vi prescrivo affinché siate felici’. Ma essi non ascoltarono, non prestarono orecchio, ma camminarono seguendo i consigli e la caparbietà del loro cuore malvagio, e invece di andare avanti si sono vòlti indietro. Dal giorno che i vostri padri uscirono dal paese d’Egitto fino al dì d’oggi . . . Perciò dirai loro: Questa è la nazione che non ascolta la voce dell’Eterno [Geova], del suo Dio, e che non vuol accettare correzione; la fedeltà è perita, è venuta meno nella loro bocca. Ràditi la chioma, e buttala via, e leva sulle alture un lamento, poiché l’Eterno rigetta e abbandona la generazione ch’è divenuta oggetto della sua ira”. — Ger. 7:23-29, VR.
4 La disubbidienza provocò la rovina di Israele. Oggi sta affrettando la cristianità verso la sua distruzione ad Armaghedon. Tuttavia, anche se i gruppi nazionali falliscono, individui schiavi di Geova hanno dato gloria al suo nome con la loro ubbidienza positiva e senza compromessi. “Dobbiamo ubbidire a Dio come governatore piuttosto che agli uomini” è stata la loro risoluta presa di posizione da cui nulla, neanche tortura e morte, ha potuto distoglierli. (Atti 5:29) Ora, in questi ultimi giorni, la stessa devozione si trova, non nella falsa cristianità, ma in un gruppo di persone che sono state abbastanza umili da ritornare al primitivo cristianesimo della Bibbia. Ubbidienti costoro rendono a Cesare ciò che è di Cesare, ma stanno attenti di rendere a Dio ciò che è Suo. — Matt. 22:21.
5 Poiché Cesare è ed è sempre stato un tiranno, ci vuole continua vigilanza per impedirgli d’impadronirsi di ciò che è di Dio. Alcune controversie, come quella che implica la neutralità cristiana, la libertà di esprimere la verità, e in alcune nazioni il diritto di predicare la buona notizia di casa in casa ed anche di radunarsi, mettono alla prova l’ubbidienza in un crogiuolo infuocato da violenta ostilità. Tuttavia in tutte le loro prove i veri cristiani hanno dinanzi a sé l’esempio del “principale Agente della loro salvezza” che fu reso “perfetto per mezzo delle sofferenze” e che “imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì”. (Ebr. 2:10; 5:8) Anch’essi devono imparare.
AUTORITÀ TEOCRATICA
6 Uno dei princìpi di Geova, spiegato ed illustrato in tutte le Scritture, è quello dell’autorità. L’autorità implica ubbidienza. Nella famiglia, “il capo della donna è l’uomo”. Gli uomini ricordano volentieri questo fatto alla propria moglie, ma sono forse tutti altrettanto pronti ad afferrare il significato della frase precedente, che “il capo d’ogni uomo è il Cristo”? Alcuni forse pensano che l’autorità di Cristo è meno tangibile di quella dell’uomo. Ma non è così. Avendo ricevuto autorità da Geova, Gesù la esercita. Ma allo stesso tempo Gesù riconosce che “il capo del Cristo è Dio”. (1 Cor. 11:3) Considerando l’illustrazione di Paolo dell’organizzazione simile ad un corpo umano con la grande varietà delle sue funzioni, si può facilmente riconoscere che il capo non fa ogni cosa, ma dirige. Si serve delle membra del corpo per eseguire i suoi ordini. Sotto la direzione del capo tutto il corpo si muove ed agisce come una unità ben coordinata, perfettamente organizzata. Allo stesso modo, Cristo il Capo, si serve dell’organizzazione che è il suo corpo per adempiere l’opera da lui assegnata. I suoi ordini raggiungono l’intera organizzazione sulla terra attraverso il corpo direttivo, e dall’alto in basso mediante le filiali fino alle congregazioni. — 1 Cor. 12:12-18; Matt. 24:45-47.
7 Per attenersi all’autorità di Cristo, è quindi necessario ubbidire l’organizzazione che egli dirige personalmente. Fare ciò che dice l’organizzazione significa fare ciò che egli dice. Resistere all’organizzazione significa resistere a lui. Inoltre, il giusto ordine delle cose richiede che gli uomini prendano la direttiva nell’essere ubbidienti alle istruzioni di Cristo mediante la Parola di Dio e la sua organizzazione. Altrimenti se parlano di autorità ciò sembrerà vuoto e senza senso, ed essi saranno incoerenti nell’esigere che la loro autorità sia riconosciuta dalla moglie e dalle sorelle nella congregazione.
8 Un ostacolo all’ubbidienza e sottomissione è la tendenza degli uomini imperfetti di voler giudicare se le istruzioni ricevute siano più o meno appropriate. Invece di accettarle come da Cristo attraverso l’organizzazione, discutono dentro di sé o con altri ciò che dovranno fare. Questo può essere normale nel presente mondo malvagio, ma non ha alcun merito agli occhi di Geova. In una certa occasione il re Saul pensò che fosse sensato salvare parte della proprietà del nemico. Il modo di ragionare del mondo potrà esser stato d’accordo con lui; ma Geova non era d’accordo con lui e gli aveva comandato altrimenti. Per bocca del profeta Samuele egli dichiarò: “Geova gradisce forse olocausti e sacrifici più che l’ubbidienza alla voce di Geova? Ecco, ubbidire è meglio di un sacrificio, . . . poiché la ribellione è come il peccato di divinazione, e andare avanti con presunzione come usare potere misterioso e l’idolatria”. (1 Sam. 15:22, 23, nota in calce) Eva fu similmente attirata dall’idea di decidere da sé il bene e il male, invece di lasciar decidere a Geova. (Gen. 3:1-6) Oggi il popolo di Dio dovrebbe evitare gli stessi errori.
9 Per costringere un cavallo o un mulo ad ubbidire, gli vien messo in bocca il morso, e per guidarlo si usa la briglia. Ma l’uomo ha il potere di ragionare e d’intendere, quindi Geova lo guida dandogli la conoscenza necessaria mediante la Sua Parola, la potenza mediante il Suo spirito e la direttiva mediante la Sua organizzazione. Sta ad ognuno d’ubbidire. Mediante Davide, Geova ci ammonì: “Io t’ammaestrerò e t’insegnerò la via per la quale devi camminare; io ti consiglierò e avrò gli occhi su te. Non siate come il cavallo e come il mulo che non hanno intelletto, la cui bocca bisogna frenare con morso e con briglia, altrimenti non ti s’accostano!” (Sal. 32:8, 9, VR) Il Sovrano Universale non vuole costringerci all’ubbidienza, ma vuole piuttosto l’ubbidienza che viene da un cuore colmo di intendimento e d’amore per Geova.
UBBIDIAMO PRONTAMENTE
10 Geova ama coloro che ubbidiscono prontamente, e vi sono molti esempi nelle Scritture che lo dimostrano. Uno di questi è Abrahamo. Quando Geova gli disse di sacrificare suo figlio, non vi furono divagazioni o discussioni al riguardo. Abrahamo ebbe fede in Geova ed ubbidì, al punto di alzare il coltello per immergerlo nel petto del figlio. Per la sua fede e la sua ubbidienza Abrahamo ebbe il privilegio di essere chiamato “amico di Geova”, e avrà certo il suo posto di principe nel nuovo mondo di Dio. — Giac. 2:23.
11 Un altro esempio di ubbidienza che fu benedetta è quello di Rebecca. Dal racconto di Genesi, capitolo 24, la pronta ubbidienza di Rebecca rifulge di ancora maggior splendore dei gioielli che Eliezer le donò. Quand’egli le chiese un po’ d’acqua da bere, la sua risposta fu pronta: “Calando subito dalla spalla la brocca, mi ha detto: Bevi! anzi darò da bere anche ai tuoi cammelli”. Poi, quando Eliezer spiegò che Geova l’aveva guidato a lei, “la fanciulla corse a raccontare a casa di sua madre tutte le cose che aveva udite”. In seguito, quando sorse la domanda se Rebecca fosse disposta ad andare da Isacco e se fosse pronta a partire immediatamente, la sua risposta fu: “Volentieri”. (Gen. 24:46, 28, 58, Ti) La sua prontezza nell’ubbidire diede a Rebecca il privilegio di divenir madre di Giacobbe, padre dei capi tribù della nazione d’Israele e preminente nella linea messianica.
12 Anche gli apostoli mostrarono, sin dal loro primo contatto con Gesù, che riconoscevano la necessità di ubbidire prontamente. Di Pietro ed Andrea, la narrazione, in Matteo 4:19-22 (Ti), dice: “E disse loro: Venite dietro a me e vi farò pescatori d’uomini. Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono”. La risposta di Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, fu la stessa: “Ed essi, lasciate subito le reti e il padre, lo seguirono”. Anche l’apostolo Paolo dimostrò più volte di possedere questa desiderabile qualità dell’ubbidienza pronta. La narrazione in Atti 9:20 (Ri) afferma che dopo la conversione egli “subito si pose a predicar Gesù nelle sinagoghe”. In seguito, quando in visione ricevette l’invito: “Passa in Macedonia ed aiutaci”, Paolo e quelli che erano con lui ubbidirono prontamente. “Ora appena egli ebbe la visione, cercammo subito di andare in Macedonia, concludendo che Dio ci aveva chiamati ad annunciare la buona notizia a loro”. Geova benedì con buoni frutti la loro prontezza: Lidia e la sua famiglia accettarono prontamente la verità e si battezzarono. — Atti 16:9-15.
13 In tutti questi esempi, osservate la prontezza ad ubbidire, l’assenza di egoismo, di indifferenza o di buone intenzioni soltanto. Quei testimoni zelanti mostrarono fervore, zelo, buona volontà, vigilanza, ardore, prontezza, devozione e diligenza. Per questo Geova li amò.
14 Dovunque un individuo serva nell’organizzazione di Geova, egli vi si trova per immeritata benignità. Vi rimarrà solo se ubbidisce, e sarà veramente felice solo se ubbidisce prontamente. Oggi tutti gli schiavi volenterosi hanno il privilegio di essere proclamatori della buona notizia. Infatti essi hanno l’obbligo di predicarla. (1 Cor. 9:16) Oltre a questo onore e privilegio fondamentale vi sono molti altri posti di responsabilità per coloro che ubbidiscono. Vi sono attività a pieno tempo di vario genere. Vi sono incarichi di servizio nelle congregazioni. Vi sono i privilegi di andare all’estero come missionari, di viaggiare come servitori di circoscrizione, di distretto e di zona. Altri potrebbero servire come membri delle famiglie Bethel. In tutti questi incarichi ubbidienza e lealtà sono indispensabili. Il premio è gioia! — Ebr. 13:17.
15 Tutti gli schiavi di Geova dovrebbero essere colmi di gratitudine per il glorioso tesoro del servizio. (2 Cor. 4:7) Tuttavia alcuni fanno solo quel minimo di servizio necessario per figurare nelle registrazioni della congregazione. Questo non è forse come un premio d’assicurazione pagato malvolentieri a Geova per proteggersi dalla sciagura? Chi serve malvolentieri deve correggersi immediatamente. (2 Cor. 9:6, 7) Giunger sempre tardi alle adunanze, rifiutare le assegnazioni o considerarle come pesi indesiderabili, essere facilmente scoraggiati, non desiderare d’assumersi responsabilità, esser lenti nel seguire le istruzioni, questi sono sintomi d’indebolimento spirituale a cui bisogna porre immediatamente rimedio. Se ve n’è bisogno, siate pronti a cercare tale rimedio. L’ubbidienza pronta vi porterà la benedizione di Geova che rende ricchi. — Prov. 10:22.
16 A causa dell’imperfezione umana, anche il più ardente desiderio di ubbidire Geova non impedirà che la creatura a volte sbagli. Quindi è necessario avere il giusto atteggiamento nei confronti della disciplina. La disciplina corregge la tendenza di esser trascurati e impedisce che si aggravi in ribellione e aperta sfida”. ‘Figlio mio, non disprezzare la disciplina di Geova, e non venir meno quando sei corretto da lui; poiché Geova disciplina colui che ama, infatti egli sferza ognuno che accoglie come figlio’. . . . Veramente, nessuna disciplina per il presente pare che sia gioiosa, ma penosa; ma in seguito a quelli che ne sono stati ammaestrati essa produce frutti pacifici, cioè, giustizia”. (Ebr. 12:5-11) Quando la disciplina viene dalla Parola di Dio o dalla sua organizzazione, accettatela con umiltà, come se venisse da Geova stesso. Ricordate che “i rimproveri della disciplina sono la via della vita”. — Prov. 6:23.
COMPLETEZZA CRISTIANA
17 In Matteo 5:48, Gesù ammonisce: “Dovete quindi essere completi, come è completo il vostro Padre celeste”. Come ciò può applicarsi ad uomini imperfetti alla fine di questo mondo? S’applica in quanto ogni individuo che fa parte della società del Nuovo Mondo deve sforzarsi di raggiungere la piena maturità cristiana. Niente esitazioni negative! Ognuno deve cercare di imitare il Padre celeste nella Sua completezza. Divenire completi significa progredire dall’infantile condizione di squilibrio alla maturità cristiana.
18 Al tempo dei primi cristiani la necessità di maturità fu messa molto in risalto. (Efes. 4:11-16; Ebr. 5:12–6:3) Ma quale importanza assume per tutti i servitori di Dio in questi giorni, in cui il Diavolo è sceso sulla terra, e cerca di divorare tutti coloro che ubbidiscono a Geova! (Apoc. 12:12, 17) Mentre in molte nazioni dell’Occidente e dell’Oriente materialismo e superstizione sono stati tesi come sottili insidie, i testimoni di Geova al di là della Cortina di Ferro hanno una prova d’altro genere, in quanto devono sostenere violenta persecuzione. Anche qui è necessaria la completezza cristiana. Essi devono essere risolutamente fedeli alla propria libertà cristiana. Devono essere sempre pronti ad ubbidire, anche a rischio della vita stessa. Devono continuare a testimoniare “malgrado il pericolo di morte”. — Apoc. 12:11.
19 Guardate oltre la Cortina di Ferro e osservate, per esempio, l’attività dei testimoni di Geova nella Germania Orientale. Che ne pensereste di partecipare al servizio del Regno stasera, senza sapere se tornerete a casa o se finirete in un penitenziario comunista per scontarvi una condanna di quattro anni? Come considerereste questa prospettiva, sapendo che in prigione mancanza di nutrimento e deplorevoli condizioni igieniche molto probabilmente vi rovineranno la salute? Vi piacerebbe dover superare distanze per procurarvi segretamente la vostra copia de La Torre di Guardia, sapendo di rischiare molti anni di prigione se sarà trovata in vostro possesso? Vorreste avere solo un giorno per studiare La Torre di Guardia, quando potete averne una copia, per poi passarla ad altri affamati lettori? Che ne direste di ricevere l’incarico di servire un gruppo di proclamatori, sapendo che già due o tre volte i servitori che vi hanno preceduto sono stati tolti di mezzo e messi in prigione per quattro o cinque anni? Che ne pensereste di riprendere il ministero al vostro ritorno a casa in libertà provvisoria, dopo aver scontato cinque anni di prigione per aver predicato la buona notizia? Vi piacerebbe di essere continuamente interrogati dalla polizia comunista, che cerca di arrestarvi perché prendete parte all’organizzata attività del Regno? Come reagireste alla costante pressione esercitata da vicini, colleghi, membri del partito, o sui vostri figli a scuola, per costringere voi e i vostri figli a conformarvi in certo modo alle loro organizzazioni politiche e militari? Che ne direste se foste licenziati in tronco, privati della vostra proprietà o cacciati di casa, solo perché siete testimoni di Geova?
20 Questi e altri problemi simili sono cosa di ogni giorno per molti testimoni di Geova nei paesi comunisti. Soltanto nella Germania Orientale ne sono stati imprigionati più di tremila dal 1950. Fra questi, circa mille erano donne. Le condanne erano in media di quattro anni. Tuttavia i testimoni di Geova hanno continuato a fare la volontà divina, com’è dimostrato dal seguente messaggio che alcuni di loro mandarono dalle prigioni all’Assemblea Internazionale della Volontà Divina dei Testimoni di Geova nel luglio 1958: “Camminando nell’integrità sedici fratelli si sentono strettamente uniti a voi. Isaia 12:3, 4”. La scrittura dice: “Voi attingerete con gioia l’acqua dalle fonti della salvezza, e in quel giorno direte: ‘Celebrate l’Eterno [Geova], invocate il suo nome, fate conoscere le sue opere tra i popoli, proclamate che il suo nome è eccelso!’”
21 Sareste capaci di esultare in tali condizioni? Sareste abbastanza maturi da resistere alla tensione, dentro e fuori di prigione, per anni, e continuare a predicare con amore e gentilezza? Ad attestare tale completezza cristiana vi è quanto scrisse un fratello della Germania Orientale, in occasione dell’arresto del figlio: “Fu arrestato dalle SSD e dopo sette settimane di prigione fu condannato a quattro anni di penitenziario. Era stato accusato di aver introdotto letteratura nella Germania Orientale da Berlino Ovest. Io stesso fui in prigione dal 1950 al 1956 e un altro mio figlio dal 1951 al 1954, a cagione della verità. Noi due che siamo di nuovo a casa siamo determinati a continuare a servire il Signore qui nella Germania Orientale con le nostre umili forze, e possa Egli concederci ancora la Sua immeritata benignità”.
FATTORI PER RAGGIUNGERE LA COMPLETEZZA CRISTIANA
22 Come questi servitori fedeli, tutti coloro che vogliono essere graditi a Geova devono essere compiuti nella loro completezza cristiana. La base di ogni loro sforzo dev’essere l’amore. Questo risulta chiaramente dal contesto delle parole di Gesù riguardo alla completezza cristiana: “Voi avete udito che fu detto: ‘Devi amare il tuo prossimo e odiare il tuo nemico’. Ma io vi dico: Continuate ad amare i vostri nemici e a pregare per quelli che vi perseguitano; affinché dimostriate d’esser figli del Padre vostro che è nei cieli, poiché egli fa levare il suo sole sugli empi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti se voi amate coloro che vi amano, che premio ne avete? Non fanno forse altrettanto anche gli esattori d’imposte? E se voi salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno forse altrettanto anche le persone delle nazioni? Dovete quindi essere completi, come è completo il vostro Padre celeste”. — Matt. 5:43-48.
23 Per diventare completo, il cristiano deve avere la maturità, con le sue qualità d’integrità. Deve considerare onestamente le proprie debolezze, e fare di tutto per eliminarle. Deve mettere in pratica ogni giorno il consiglio di Gesù: “Se vuoi esser completo, va, vendi i tuoi averi e dalli ai poveri e avrai un tesoro in cielo, e vieni, sii mio seguace”. I valori spirituali devono essere posti al di sopra di quelli materiali, e la completezza si può raggiungere seguendo con ubbidienza le orme di Gesù. — Matt. 19:21.
24 Si deve badare alle compagnie che si frequentano. Spesso parenti o amici che si avevano nel mondo vorrebbero prenderci il tempo dedicato alle attività nella società del Nuovo Mondo. Non permettetelo! Siate risoluti! Le ore predisposte ogni settimana per partecipare alle adunanze e al servizio del Regno sono le ore più preziose della settimana. Sono ore dedicate all’adorazione cristiana, e nessuno nel vecchio mondo ha diritto d’interferire. A coloro che potrebbero essere implicati in simili rapporti, Gesù dice: “Seguitemi continuamente”. Se parenti ed amici del vecchio mondo vogliono venire con noi, riceveranno ogni amorevole aiuto. Ma non permettete loro di distrarvi dal crescere verso la maturità e dal raggiungere la completezza cristiana. — Matt. 8:21, 22.
25 La necessità di buone compagnie è una cosa che la persona da poco interessata, chi è dedicato da molto tempo, e tutti dovrebbero imprimere nel proprio cuore. Le amicizie del vecchio mondo moriranno col vecchio mondo. Perché correre il rischio di morire insieme? L’amicizia dei propri fratelli nella società del Nuovo Mondo reca gioia, pace, soddisfazione e, infine, vita eterna. Questa è l’amicizia da coltivare, l’amicizia con coloro che producono i “frutti dello spirito”. Mediante queste amicizie tutti giungono ad avere lo stesso amore, la stessa gioia e pace, la stessa pazienza, la stessa gentilezza e bontà, la stessa fede, la stessa mitezza e padronanza di sé. Qui si può raggiungere la completezza cristiana! Proprio nell’amorevole compagnia con la società del Nuovo Mondo! — Gal. 5:22, 23; Ebr. 10:24, 25.
26 Un altro fattore per raggiungere la completezza è lo studio diligente e sistematico della Parola di Geova. Mezz’ora di studio personale ogni giorno non vale forse molto di più di mezz’ora di ben meritato riposo e di sonno? Prendete l’abitudine di studiare. All’abitudine di alzarsi ogni mattina unite l’abitudine di considerare il testo del giorno. All’abitudine dell’intervallo di mezzogiorno unite l’abitudine di leggere qualche pubblicazione teocratica. All’abitudine di andare a letto ogni sera unite quella di meditare ulteriormente sulla Parola di Dio. Leggete ogni giorno la Bibbia. Un buon metodo di studio vi aiuterà a ‘trasformare la vostra mente’ per partecipare con gioia e con zelo all’attività del Nuovo Mondo come completi ministri di Dio. Vale veramente la pena di farlo, per raggiungere la maturità cristiana! — Gios. 1:6-8.
27 Chi si accontenterà del minimo di servizio o di amicizia? Essendo divenuti liberi, atteniamoci tutti a tale libertà. (Gal. 5:1) Sforziamoci di raggiungere la completezza nella società del Nuovo Mondo. Che sorte felice hanno tutti coloro che, in completa dedicazione a Geova, continuano a ‘presentare i loro corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, in sacro servizio con le loro facoltà d’intendimento’. La rottura con “questo presente mondo malvagio” sia completa, durevole, irrevocabile! Con mente completamente trasformata dal pensiero del Nuovo Mondo, e vita completamente dedicata alla vita del Nuovo Mondo, sforzatevi tutti di “essere completi, come è completo il vostro Padre celeste”.
[Domande per lo studio]
1. A che cosa si attengono i servitori di Dio, e da che cosa rifuggono?
2. Come si può rimanere in unione con la Fonte della vita?
3, 4. (a) Quale conseguenza ebbe la disubbidienza per Israele? (b) Quale conseguenza ha per la cristianità? (c) Dove soltanto si può ora trovare la devota qualità dell’ubbidienza?
5. Come devono affrontare i veri cristiani le controversie di oggi?
6. (a) Quali importanti fattori sono messi in risalto in 1 Corinzi 11:3? (b) Come esercita autorità Gesù?
7. Come si può rispettare l’autorità di Cristo?
8. (a) Quale ostacolo vi è all’ubbidienza? (b) Mostrate con esempi quale falso ragionamento conduce alla disubbidienza.
9. In che modo Geova guida l’uomo, e che specie d’ubbidienza richiede?
10, 11. Quale esempio d’ubbidienza si ebbe (a) in Abrahamo? (b) in Rebecca?
12, 13. (a) Che cosa riconobbero gli apostoli di Gesù, e in che modo? (b) Quali qualità sono benedette da Geova?
14. Quali privilegi potranno avere coloro che ubbidiscono?
15. Quale gratitudine dovrebbero mostrare tutti gli schiavi di Geova, e a quali mancanze bisogna porre rimedio?
16. Come si dovrebbe considerare la disciplina di Geova?
17. Come si applica oggi Matteo 5:48?
18. Perché è ora così importante la completezza cristiana?
19. Quali sono alcune delle prove subite dai testimoni di Geova al di là della Cortina di Ferro?
20, 21. In che modo i servitori di Geova mostrano completezza cristiana in tali prove?
22. Quale qualità basilare è necessaria per raggiungere la completezza?
23. Quali altre qualità sono necessarie per essere completi?
24, 25. (a) Che si deve dire in quanto alle amicizie nella società del Nuovo Mondo e nel vecchio mondo? (b) Quali sono i “frutti dello spirito” e come si coltivano?
26. In che modo buone abitudini di studio aiutano a raggiungere la completezza?
27. Chi sono oggi le persone più privilegiate della terra, e che cosa devono fare?