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  • La chiesa iniziò con le Sacre Scritture

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  • La chiesa iniziò con le Sacre Scritture
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
w61 15/5 pp. 311-315

La chiesa iniziò con le Sacre Scritture

1. Dicendo che i cristiani avessero inizio alla Pentecoste senza la Sacra Bibbia si dà quale falsa impressione?

INIZIÒ forse la chiesa cristiana il giorno di Pentecoste senza la Sacra Bibbia? Rispondere di Sì significherebbe fare una dichiarazione parziale dei fatti. Si darebbe l’idea che la chiesa cristiana iniziasse senza le Sacre Scritture e dipendesse interamente dalla tradizione orale degli apostoli e degli altri dirigenti della congregazione, e che perciò la Sacra Bibbia non sia necessaria per quelli che sono veramente cristiani. Ma non è così!

2. Iniziò Gesù senza le Sacre Scritture, e qual è la prova che le ebbe o no?

2 Perfino Gesù Cristo iniziò con le Sacre Scritture. Altrimenti, quando resistette alle tentazioni di Satana il Diavolo, come avrebbe potuto dire per tre volte: “È scritto”, e citare quindi gli scritti di Mosè? Come avrebbe potuto in seguito citare le profezie di Malachia, l’ultimo libro delle Scritture Ebraiche? Inoltre, il giorno della sua risurrezione dai morti incontrò i suoi discepoli e “cominciando da Mosè e da tutti i Profeti, egli interpretò loro le cose che lo concernevano in tutte le Scritture”. Egli incontrò quindi i suoi apostoli e si riferì a tutt’e tre le generali divisioni delle Scritture Ebraiche, dicendo: “Queste sono le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi, che tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi dovevano adempiersi”. (Matt. 4:1-10; 11:10-14; Luca 24:27, 44) Gesù non avrebbe potuto far questo se non avesse avuto e letto tutti i libri o biblìa delle ispirate Scritture Ebraiche. Quando predicava, egli le citava sempre.

3. Alla Pentecoste, quando ebbe inizio la chiesa cristiana, di che cosa ebbe il possesso riguardo alla Sacra Bibbia?

3 Similmente, quando la chiesa cristiana ebbe inizio il giorno di Pentecoste, aveva il pieno possesso di tutte le Sacre Scritture scritte in ebraico e aramaico, da Genesi a Malachia. Aveva anche sei degli otto credenti Giudei impiegati per scrivere i rimanenti ventisette libri della Sacra Bibbia in greco comune. Ciò che più conta è che alla Pentecoste la chiesa cristiana ebbe con sé mediante lo spirito santo l’unico, immortale Autore di tutti i libri della completa Sacra Bibbia, Geova Dio. La chiesa cristiana ebbe anche a sua disposizione la prima traduzione scritta delle Sacre Scritture, la traduzione delle Scritture Ebraiche in greco, fatta nel terzo e nel secondo secolo prima della fondazione della chiesa cristiana.

4. Su che cosa si fondò dottrinalmente la Chiesa, e che cosa citò come autorità?

4 La chiesa cristiana non fu dunque fondata sulla tradizione. Il completo canone delle Scritture Ebraiche precedette la chiesa cristiana, e la chiesa fu stabilita su di esse. Come è stato mostrato col discorso di Pietro, la chiesa si basò su queste ispirate Sacre Scritture e se ne servì dal giorno della Pentecoste in poi. Gli otto scrittori giudei dei rimanenti libri della completa Sacra Bibbia si riferirono a tali Scritture Ebraiche e le citarono.

5. Decise la chiesa cristiana quale dovesse essere il canone delle Scritture Ebraiche, e quali sono i relativi fatti storici?

5 In tal modo la chiesa cristiana non produsse le Scritture Ebraiche. Essa non le raccolse nemmeno. Quest’opera era stata fatta più d’un secolo prima dell’inizio della chiesa. La decisione di quale fosse il canone o autorevole catalogo delle genuine e ispirate Scritture Ebraiche non fu lasciata alla chiesa cristiana. Né il canone ebraico fu deciso dalla traduzione greca che prese il nome di versione greca dei Settanta. Questa traduzione precristiana fu fatta da Giudei d’Alessandria, in Egitto, per la colonia giudaica di quella città e per i Giudei che parlavano il greco altrove. Da principio quella versione dei Settanta conteneva solo la traduzione delle ispirate Scritture Ebraiche; ma in seguito vi furono aggiunti altri libri greci che hanno preso il nome di libri apocrifi. Quindi il canone o catalogo dei libri sacri dei Giudei di lingua greca in Alessandria differì dal canone gerosolimitano o palestinese. La Grande Sinagoga di Gerusalemme stabilì questo canone ai giorni del governatore giudeo Neemia nel quinto secolo a.C. o poco tempo dopo. — Neem. 10:1-28.

6. (a) Fu il canone delle Scritture precristiane determinato prima della versione greca dei Settanta o no? (b) Come Gesù Cristo e gli otto discepoli scrittori confermano il vero canone?

6 Il periodo della Grande Sinagoga continuò fino a verso il 300 a.C., dopo di che venne all’esistenza il Sinedrio o Corte giudaica. Quindi prima che fosse iniziata la versione greca dei Settanta fu stabilito il canone di Gerusalemme. Esso conteneva i trentanove libri ispirati in ebraico e aramaico da Genesi a Malachia, e proibiva i libri apocrifi che furono aggiunti alla versione greca dei Settanta. Gesù e gli otto scrittori delle Scritture Greche Cristiane confermarono questo canone di Gerusalemme di trentanove libri, poiché essi citarono tutti il canone di Gerusalemme, ma non citarono mai i libri apocrifi aggiunti alla versione greca dei Settanta. Quando questi otto scrittori ispirati citarono in greco i Settanta, non tennero conto dei libri apocrifi.

7. (a) In che modo, secondo la Chiesa Cattolica Romana, essa “fece” la Bibbia? (b) Perché il numero dei suoi libri non corrisponde al numero dei libri delle Bibbie acattoliche?

7 La principale organizzazione religiosa della cristianità ha dunque torto di vantarsi che la Chiesa Cattolica Romana facesse la Sacra Bibbia, perché il suo Concilio di Cartagine nel 397 (d.C.) fissò il proprio canone di libri sacri. Secondo la decisione del Concilio di Cartagine, la Sacra Bibbia contiene settantatré libri, mentre la Bibbia stampata oggi dagli acattolici contiene solo sessantasei libri. Questo avviene perché il cattolico romano Concilio di Cartagine aggiunse alla divisione del Vecchio Testamento della sua Bibbia sette libri apocrifi, libri deuterocanonici come li chiamano i cattolici, oltre a fare delle aggiunte a due libri protocanonici.

8. Di che cosa non tenne conto in quanto al canone il Concilio di Cartagine, e come risulta falsa la pretesa d’infallibilità della Chiesa Cattolica Romana?

8 Facendo questo il Concilio di Cartagine mise da parte il canone di Gerusalemme delle ispirate Scritture Ebraiche che era stato confermato da Gesù Cristo e dai suoi otto discepoli che scrissero sotto ispirazione parte della Scrittura. Come può dunque l’organizzazione religiosa della Città del Vaticano veracemente pretendere che col suo Concilio di Cartagine del 397 d.C. ‘facesse’ la Sacra Bibbia? La vera Bibbia comprende solo i libri ispirati di cui Geova Dio è l’Autore. Non comprende i sette libri apocrifi non ispirati e le aggiunte, che sono pieni di errori e non furono composti per mezzo degli antichi testimoni di Geova. Il Concilio di Cartagine veramente decise ciò che doveva formare l’autorizzata traduzione latina, la Vulgata latina, che allora veniva fatta da Gerolamo; ma non decise che cosa avrebbe dovuto formare la Bibbia per i non cattolici romani di oggi. Esso non decise quale fosse la Sacra Bibbia né la fece per i testimoni di Geova d’oggi. La pretesa della Chiesa Cattolica Romana d’infallibilità nel fare la Sacra Bibbia è così smascherata e risulta falsa.

PRESERVAZIONE DELLA SCRITTURA

9. (a) Se non fosse per la Chiesa Cattolica Romana, avremmo oggi la Bibbia? (b) Che cosa mostra se la sua traduzione ufficiale della Bibbia è ispirata?

9 È dunque vero che se non fosse per la Chiesa Cattolica Romana oggi non avremmo la Bibbia? La considerazione dei fatti risponde di No! I libri della Bibbia originale furono scritti sotto ispirazione in ebraico, aramaico e greco. Essa dovette tradursi in latino e nelle altre lingue antiche e moderne. Quindi, la traduzione non è ispirata, nemmeno la traduzione latina di Gerolamo, giacché è stata riveduta un certo numero di volte dai cattolici romani.

10. (a) Su quanti manoscritti greci del “Nuovo Testamento” confidano principalmente i traduttori moderni? (b) Dove si trova il Manoscritto Vaticano Nº 1209, e come è stato ottenuto il Manoscritto Sinaitico?

10 Nei tempi moderni i traduttori della Bibbia si sono basati per il “Nuovo Testamento” su tre fondamentali manoscritti greci. Uno è il Manoscritto Vaticano N. 1209, che risale al quarto secolo d.C. Attualmente è nella Biblioteca della Città del Vaticano, ma è catalogato in quella biblioteca solo dal 1481 d.C. Come vi pervenisse pare che ora non lo sappia nessuno. Vi è poi il Manoscritto Sinaitico, pure del quarto secolo. Fu trovato nel 1844 dall’erudito tedesco Tischendorf, non a Roma, ma nel monastero greco ortodosso di S. Caterina, sul monte Sinai, in Arabia. Lo zar di Russia ordinò a Tischendorf di pubblicare questo Manoscritto Sinaitico nel 1862. Esso fu venduto dal governo sovietico comunista nel 1933 e si può ora vedere nel Museo Britannico di Londra, in Inghilterra.

11. Come il Manoscritto Alessandrino pervenne al luogo in cui è attualmente preservato, e che cosa contiene esso, che cosa è contenuto anche nel Manoscritto Sinaitico, che non è nel Manoscritto Vaticano Nº 1209?

11 Il terzo manoscritto antico in forma di codice è l’Alessandrino. È del quinto secolo. Fu portato da Alessandria d’Egitto a Costantinopoli, in Turchia, da Cirillo Lucar, un Greco ortodosso, che si oppose vigorosamente all’unione delle Chiese Greche con la Roma papale. Lucar fu fatto patriarca greco di Alessandria nel 1602 e fu eletto patriarca di Costantinopoli nel 1621. Nel 1624 fu persuaso a dare il Manoscritto Alessandrino al protestante re Giacomo I d’Inghilterra, ma non vi giunse che nel 1628, durante il regno di Carlo I. Esso pure è esposto nel Museo Britannico di Londra. I Manoscritti Alessandrino e Sinaitico contengono i libri biblici di 1 e 2 Timoteo, Tito e Apocalisse (Rivelazione), che il Manoscritto Vaticano N. 1209 ora non contiene.

12. Fu quindi affidata all’organizzazione religiosa vaticana la preservazione dei più antichi manoscritti greci?

12 Si vede così che all’organizzazione religiosa vaticana non è stata affidata l’esclusiva preservazione dei più antichi testi del cosiddetto Nuovo Testamento, i ventisette libri biblici scritti dagli otto ispirati discepoli giudei di Gesù Cristo.

13. Quali antichi testi ebraici ed aramaici, scoperti di recente, non sono stati affatto preservati dalla Chiesa Cattolica Romana?

13 Che dire ora dei manoscritti dei trentanove libri ispirati delle precristiane Scritture ebraico-aramaiche? Certamente la Chiesa Cattolica Romana non ebbe niente a che fare con la preservazione dei Rotoli del Mar Morto scoperti nel 1947. Non ebbe niente a che fare con la preservazione del deposito o Geniza della sinagoga giudaica della Cairo antica, in Egitto, che fu scoperto per la prima volta nel 1890 da Solomon Schechter e da cui sorprendenti quantità di materiali biblici e altri materiali religiosi furon presi e distribuiti a varie biblioteche e collezioni di manoscritti.

14. Da quando si cominciò a copiare il canone delle Scritture Ebraiche, e quali fatti mostrano se i Giudei avevano la loro Bibbia ai giorni di Gesù e dei suoi apostoli?

14 La Chiesa Cattolica Romana non fu la sola organizzazione religiosa che avesse copisti delle Sacre Scritture. L’opera di copiare le canoniche Scritture Ebraiche proseguì dai giorni dello scriba giudeo, il sacerdote chiamato Esdra, contemporaneo del governatore Neemia di Gerusalemme. Gli scribi giudei fecero copie da usarsi nelle sinagoghe giudaiche stabilite nei paesi dove i Giudei erano stati dispersi. Nella sinagoga di Nazaret, Gesù lesse il rotolo di Isaia. Nella sinagoga di Antiochia di Pisidia l’apostolo Paolo parlò dopo aver ascoltato la lettura pubblica della Legge e dei Profeti. (Atti 13:15) E in Gerusalemme, verso il 49 d.C., l’assemblea degli apostoli e degli anziani dell’intera congregazione disse nel suo decreto: “Dai tempi antichi Mosè ha avuto di città in città quelli che lo predicano, perché egli viene letto ad alta voce nelle sinagoghe ogni sabato”. (Atti 15:21) L’anno seguente i Giudei che udirono l’apostolo Paolo predicare nella loro sinagoga di Berea, in Macedonia, investigarono quotidianamente le Sacre Scritture per vedere se le cose che l’apostolo aveva dette loro erano vere, secondo le profezie della Bibbia. (Atti 17:11) Giunto a Roma verso il 59 d.C., Paolo cercò di persuadere i Giudei che vi dimoravano riguardo a Gesù Cristo mediante le loro stesse copie della legge di Mosè e dei profeti. (Atti 28:16-23) È innegabile che i Giudei avevano in quel tempo la loro Bibbia.

15. Dopo che fu scritta la completa Bibbia di sessantasei libri, che cosa avvenne dell’opera dei copisti delle Scritture Ebraiche?

15 Anche dopo che fu completato il canone biblico di sessantasei libri ispirati verso la fine del primo secolo, gli scribi giudei continuarono a fare copie manoscritte delle loro Sacre Scritture, i trentanove libri ebraici ispirati. Col passar del tempo l’opera di copiatura fu assunta dagli scribi masoreti, che furono scrupolosissimi nel preservare il testo canonico delle Scritture Ebraiche. I masoreti, diretti da Ben Naftali dell’Oriente e da Ben Asher dell’Occidente, furono attivi dal sesto al nono secolo della nostra èra volgare.

16. Durante le tenebre medievali della cristianità come furono considerati i Giudei e i loro tesori delle Scritture Ebraiche, ma quale opera di copiatura continuò?

16 Le tenebre medievali della cristianità cattolica romana aumentarono, e la persecuzione scatenata contro i Giudei dalla gerarchia cattolica romana continuò con le sue terribili crociate e inquisizioni religiose. Le sinagoghe giudaiche furono incendiatea con i loro tesori delle Scritture Ebraiche, e i Giudei furon cacciati dai paesi, essendo espulsi dalla Spagna nel 1492, l’anno che Colombo scoprì l’America. Essi furono rinchiusi nei ghetti, e al ghetto giudaico della Roma papale fu posto fine nel 1870 quando i liberatori italiani invasero la città e tolsero il governo al papa. Nonostante tutto questo terribile trattamento che la cristianità fece ai Giudei, questi continuarono a copiare le Sacre Scritture Ebraiche per provvederne le copie alle sinagoghe giudaiche e per uso privato.

17, 18. (a) Come i Giudei si valsero subito dell’invenzione della stampa? (b) Quando e da chi si pubblicò la prima Bibbia Ebraica completa, e come un riformatore protestante usò una copia della Bibbia Ebraica?

17 Nel 1450 vi fu in Germania l’invenzione della stampa. Il primo libro che si stampò fu la Bibbia Vulgata latina. I Giudei si valsero dell’invenzione per stampare la loro Bibbia ebraica, per uso privato, sebbene i Giudei continuassero a scrivere a mano i rotoli per il servizio delle sinagoghe. Nel 1473 fu costruita una stamperia ebraica, e nel 1477 furono stampate 300 copie di parti della Bibbia.

18 Il 23 febbraio 1488, la stamperia giudaica di Joshua Solomon Israel Nathan di Soncino, nel ducato di Milano, pubblicò la prima edizione completa della Bibbia ebraica, con vocali e accenti. A Brescia fu aperta una stamperia da Gerson Ben Moses Soncino, e nel maggio 1494 pubblicò una Bibbia ebraica completa. Fu una copia di questa Bibbia ebraica che il riformatore Martin Lutero usò per fare la sua traduzione della Bibbia in tedesco nel 1534.

19. Quindi quale opera religiosa hanno fino a questo giorno i Giudei, e a chi non devono rendere grazie di questo?

19 Fino a questo giorno gli Ebrei hanno la loro Bibbia, che è identica alla sezione del Vecchio Testamento delle Bibbie protestanti o acattoliche. Di questa preservazione del testo ispirato delle Scritture Ebraiche essi non devono ringraziare la Chiesa Cattolica Romana, che pretende d’essere stata divinamente incaricata di possedere, interpretare e preservare la Sacra Bibbia. Essa pretende questo, nonostante la vergognosa storia delle Bibbie che ha distrutte.

20. A chi si deve attribuire la preservazione del testo ispirato della Sacra Bibbia, e per mezzo di chi fu prodotto e per chi preservato?

20 No, la preservazione della Sacra Bibbia non si deve attribuire a nessuna organizzazione religiosa della cristianità. La preservazione del testo ispirato della sacra Parola deve attribuirsi a Geova Dio, poiché Egli ne è l’unico Autore. Nel rotolo d’Isaia (40:8) egli fece scrivere: “La parola del nostro Dio sussiste in eterno”. (VR) Egli compose la completa Sacra Bibbia per mezzo dei suoi fedeli testimoni. Egli l’ha preservata perché oggi sia usata in tutto il mondo dai testimoni di Geova. (1 Piet. 1:25) Ogni ringraziamento sia rivolto a lui mediante Gesù Cristo!

[Nota in calce]

a The Jewis Encyclopedia, IV Volume del 1910, alla pagina 379 dice alla voce “Crociate”: “Quando i crociati assalirono infine Gerusalemme, il 15 luglio 1099, essi raccolsero tutti i Giudei in una delle sinagoghe e ve li bruciarono vivi. . . . Lo zelo religioso suscitato dalle Crociate accendeva di violenza sia contro i Giudei quali nemici di Cristo che contro i musulmani. Quindi sia economicamente che socialmente le Crociate furono disastrose per i Giudei Europei”.

[Immagine a pagina 314]

Sezione del Codice del Cairo che mostra un colofone dello scriba masoretico Moses ben Asher dell’895 d.C.

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