Domande dai lettori
● Alcuni hanno espresso l’idea che il popolo di Geova possa affrettare la venuta di Armaghedon impegnandosi con più zelo nell’opera di testimonianza, dato che tutte le “altre pecore” devono essere radunate prima che cominci. È corretto questo intendimento? — W. S., Stati Uniti.
In merito all’inizio di Armaghedon Gesù disse: “Quant’è a quel giorno ed a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli dei cieli, neppure il Figliuolo, ma il Padre solo. E come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figliuol dell’uomo”. Da questo possiamo dedurre che Geova ha stabilito un determinato tempo per l’inizio di Armaghedon e che esso non dipende da alcuna attività umana. — Matt. 24:36, 37, VR.
Oggi il popolo di Geova è in una condizione simile a quella di Ezechiele. Come Geova avvertì Ezechiele che sarebbe stato ritenuto responsabile della distruzione degli empi se non li avesse avvertiti, così oggi il popolo di Geova non sarà puro dal sangue di tutti gli uomini se trascurerà di avvertire gli empi. Ma se Armaghedon dovesse aspettare fin quando non fossero avvertiti tutti, qualora il popolo di Geova venisse meno alle sue responsabilità, ciò renderebbe semplicemente necessario rimandare Armaghedon. — Ezech. 3:16-21.
In passato alcuni hanno supposto che le parole di 2 Pietro 3:12 (VR), cioè, “aspettando e affrettando la venuta del giorno di Dio”, significassero che il giorno di Dio, riferendosi qui ad Armaghedon, potesse essere affrettato. Ma non è così. La Traduzione del Nuovo Mondo dà il corretto intendimento: “Aspettando e tenendo bene in mente la presenza del giorno di Geova, per cui i cieli essendo infuocati saranno dissolti e gli elementi essendo intensamente caldi si fonderanno!” Possiamo dire, tuttavia, che il popolo di Dio può affrettare il giorno di Dio in un certo senso e cioè predicandone l’urgenza, facendo capire alle persone che è più vicino di quanto pensino!