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  • Una passeggiata in primavera conduce al servizio alla Betel
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
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  • UNA BELLA GIORNATA PRIMAVERILE
  • TRAGEDIA
  • SERVIZIO ALLA BETEL
  • OPPOSIZIONE
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  • Guidato su sentieri di giustizia
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
w64 1/10 pp. 600-603

Una passeggiata in primavera conduce al servizio alla Betel

Narrato da Jules Feller

QUARANTUN anni fa, quando udii per la prima volta il messaggio relativo al proposito di Geova per la terra, non pensavo che nel 1963 mi sarei trovato a Brooklyn, New York, alla Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad!

Eppure, eccomi qui nella 38ª classe, corso di dieci mesi destinato ad addestrare i ministri per ricevere ulteriori responsabilità. Avrei potuto seguire il programma quotidiano di studio? Avrei potuto superare la barriera della lingua e stare al passo con gli altri studenti? Queste e molte altre domande mi attraversarono la mente quando arrivai, e ammetto che ero in grande ansietà. Tuttavia, non dimenticavo le promesse che Dio fa nella sua Parola, e mi feci coraggio. Ma come mai mi trovo qui? Quali passi mi avrebbero permesso di frequentare la Scuola di Galaad?

UNA BELLA GIORNATA PRIMAVERILE

Era la primavera del 1922. Mio fratello ed io eravamo appena tornati a Berna da un lungo soggiorno nella Svizzera Francese quando un nostro zio ci invitò a fare una passeggiata con lui. Accettammo con piacere l’invito e ci preparammo a trascorrere un piacevole pomeriggio.

Era una bella giornata calda. La natura sembrava essersi specialmente abbellita per la nostra passeggiata. Questo glorioso clima primaverile divenne il tema della nostra conversazione, e lo zio rivolse la nostra attenzione a cose che ci apparivano del tutto nuove. In un momento appropriato durante la passeggiata egli tirò fuori dalla tasca un libro su cui erano impresse a bei caratteri dorati le parole “La Sacra Bibbia”. Questa bella giornata con la sua pacifica atmosfera gli faceva ricordare un meraviglioso parallelo, disse mentre ne sfogliava le pagine. ‘La Bibbia ci dice’, egli continuò, ‘che ci avviciniamo a un tempo che sarà come un paradiso per bellezza, bello come questa giornata o ancora di più, perché non sarà di così breve durata. Sì, durerà per sempre’.

Con questa introduzione, lo zio ci descrisse quindi una terra in cui non vi sarebbe stata né preoccupazione né pena, né malvagità né guerre, e dove non vi sarebbero più state le malattie e la morte. Vi sarebbe stata una risurrezione dei morti, egli ci disse! Fummo entrambi molto felici di udire questo, poiché ricordavamo entrambi i nostri genitori, che erano morti troppo presto. Questo tempo meraviglioso non è tanto lontano, egli aggiunse con enfasi e convinzione. Eravamo così incantati da questa narrazione che dimenticammo completamente dov’eravamo e ci sembrò di vivere già in quel glorioso tempo. Ciò che ci sorprese, inoltre, fu il fatto che egli poteva sempre leggerci un versetto biblico per confermare le sue affermazioni, per esempio, Rivelazione 21:4. Il buon seme seminato quel giorno da nostro zio cadde sul buon terreno dei nostri cuori. (Matt. 13:8) In che modo? chiederete. Affinché possiate capirlo meglio, vi condurrò indietro agli anni della mia infanzia.

TRAGEDIA

Eravamo una felice famiglia di sei persone: padre e madre, due ragazzi e due ragazze. Tuttavia, quando avevo sette anni mia madre morì. La nostra felice vita familiare era finita. Papà soffrì duramente per la perdita e non si riprese mai veramente dal suo dolore. Alcuni anni dopo morì anche lui, e la nostra famiglia si divise ora completamente.

Poi giunsero i tormentosi anni della prima guerra mondiale. Ero un bambino fortunato, poiché abitavo in un paese neutrale come la Svizzera. Ma ricordo anche troppo bene i treni pieni di bambini evacuati dal Belgio e dalla Francia che facevano una breve sosta a Berna prima di proseguire per l’interno del nostro paese dov’erano più al sicuro. Inoltre, giunsero nel nostro paese molti treni pieni di feriti di guerra. Questo fece sulla mia giovane mente un’impressione indelebile. Mi chiedevo di continuo: Perché questo? Perché la gente deve subire tale afflizione? Perché Francesi e Tedeschi si uccidono? Tutta questa miseria, questo dolore, questa sofferenza e questa perdita destarono in me il desiderio di cose migliori.

Tali esperienze suscitarono in me la prontezza ad ascoltare veraci risposte alle suddette domande. Queste risposte mi furono date da mio zio in quel bel giorno primaverile. Ciò che ebbi il privilegio di udire durante la passeggiata di quel pomeriggio pose il fondamento per la mia successiva decisione di intraprendere il servizio alla Betel. Cominciai a quel tempo a studiare diligentemente la Bibbia e la letteratura della Società Torre di Guardia. Naturalmente frequentavo le adunanze a Berna, dove ricevetti un caldo benvenuto.

SERVIZIO ALLA BETEL

Nel 1924 — non avevo ancora ventitré anni — udii che cercavano dei giovani nella stamperia della Torre di Guardia a Berna. Fu di nuovo mio zio a mettermi in comunicazione con la Betel. Fui invitato a fare un giro nella stamperia e nella casa Betel per farmi un’idea dell’attività svolta in questa casa. Come rimasi sorpreso nell’udire che erano tutti lavoratori volontari! Fui similmente sorpreso dalla loro cordialità ed espansività. Dopo aver visto ogni cosa, fui condotto dal responsabile della casa Betel, che mi chiese se volevo intraprendere questo servizio. Risposi affermativamente, poiché tutto ciò che avevo visto e udito mi aveva fatto una profonda impressione. Ero molto grato di conoscere le verità della Bibbia e desideravo servire con tutto il cuore l’Onnipotente Dio.

Sapete quale fu il mio primo lavoro alla Betel? Nelle prime settimane fui messo a comprimere in balle la carta straccia e a legarle. Benché questo fosse un lavoro molto polveroso e faticoso, ero felice di collaborare in quel luogo e di sapere che servivo Dio. Fui quindi trasferito per alcune settimane al reparto legatoria, dove imparai a fare i libri. In seguito fui trasferito dal reparto legatoria al reparto delle macchine da stampa.

Una rotativa può suscitare grande rispetto in un novizio com’ero io. Ricordo come rimasi in soggezione davanti a questo mostro gigantesco. Osservavo questa macchina divoratrice di carta ingoiare un grande rullo di carta in circa quaranta minuti, digerirla altrettanto rapidamente, e sputarla fuori infine sotto forma di riviste. Ma non ero stato messo a questa macchina solo per guardarla! Dovevo imparare a mettere a posto i cilindri di stampa, ad allineare i rulli della carta, a controllare la piegatrice e la cucitrice, e a tenere d’occhio un’altra dozzina di cose.

Dopo nove mesi dovetti lasciare questo reparto. Il cambiamento fu fatto per una felice ragione: avevamo ricevuto due nuove linotype. Due uomini dovevano imparare a farle funzionare. La scelta cadde su un conservo della Polonia e me. Ricordo bene come sudammo quando ricevemmo le nostre prime lezioni di composizione tipografica da un Testimone che svolgeva questo lavoro di professione. Era venuto dall’Alsazia (Francia) allo scopo di insegnarci l’arte. Ci applicammo diligentemente e imparammo in fretta.

Quando mi sedetti a quella macchina il primo giorno, non immaginavo di certo che vi avrei lavorato per un periodo ininterrotto di ventidue anni! Ancora oggi sono pieno di soddisfazione e di gioia quando penso al privilegio che ho avuto di fare composizioni tipografiche in diciannove lingue con quella macchina! Quando mi era posto dinanzi un manoscritto in lingua straniera, cercavo di farmi un quadro mentale del paese in cui si parlava questa lingua. Era come un corso di ripetizione di geografia. Davanti agli occhi della mia mente prendeva forma questo paese, ed io ricordavo le principali occupazioni delle persone che vi abitavano. Così una pagina di manoscritto non era semplicemente un pezzo di carta con parole dattiloscritte e lettere che non comprendevo, ma era vivo, acquistava sostanza e valore. Il pensiero che migliaia di persone in quel paese avrebbero avuto nelle mani un libro, un opuscolo o una rivista che spiegava la Bibbia e avrebbero così acquistato vivificante conoscenza era per me un costante stimolo.

Il prossimo passo fu il reparto dove si facevano le lastre. Ma solo alcuni mesi dopo passai in un altro posto; questa volta nell’ufficio della stamperia. Fino a questo punto avevo fatto lavoro manuale, ma ora dovevo imparare il generale lavoro d’ufficio e a scrivere a macchina. Quindi mi fu affidato il programma di lavoro della stamperia e appresi l’arte di acquistare carta e altro materiale per la stampa.

OPPOSIZIONE

I miei trentotto anni di servizio alla Betel non trascorsero tutti come luminosa luce solare senz’ombra. Dovemmo superare varie tempeste che recarono molte afflizioni di cuore. Penso particolarmente al 1925, che mise a dura prova la fede di molti. In alcune congregazioni il numero dei presenti scese alla metà o anche a meno. Ma quelli che avevano riposto la loro fiducia in Geova si mantennero saldi e continuarono l’attività di predicazione.

Un’altra tempesta spazzò il nostro paese nel 1940, e si fece sentire anche alla Betel. Era il tempo della seconda guerra mondiale quando gli eserciti di Hitler passavano di vittoria in vittoria intorno ai confini svizzeri e occupavano molti paesi. Al nostro paese fu nuovamente risparmiata la guerra vera e propria, ma lo spirito totalitario era penetrato attraverso i confini. Le case erano perquisite. In un attacco di sorpresa, i soldati svizzeri si misero in posizioni strategiche attorno alla Betel e l’occuparono per diverse ore. Ci furono imposte altre restrizioni. Per esempio, tutto quello che stampavamo era censurato. La pubblicazione de La Torre di Guardia venne proibita. Furono interrotti i contatti coi nostri fratelli della sede centrale a Brooklyn. Ma nonostante tutte queste circostanze, avemmo il cibo spirituale, che fornimmo ai Testimoni da un capo all’altro del paese, e passammo anche ai nostri fratelli cristiani in Germania e altrove.

Anche queste condizioni ebbero fine. Eravamo traboccanti di gioia quando la guerra terminò e potemmo ristabilire i contatti con la sede centrale di Brooklyn. Nel 1945 il presidente della Società Torre di Guardia, N. H. Knorr, e il suo segretario, M. G. Henschel, ci visitarono e fummo profondamente grati a Geova. Ogni cosa riprese vita nella nostra stamperia. Si poteva pubblicare nuovamente la rivista La Torre di Guardia in tedesco e in francese, ed essa superava ora le frontiere senza limitazioni per giungere ai fratelli affamati di cibo spirituale.

ACCRESCIUTI PRIVILEGI

Nel 1950 ebbi l’opportunità, insieme a un’altra settantina di fratelli della Svizzera, di assistere al mio primo grande congresso dei testimoni di Geova a New York. Che esperienza! Non avevo mai avuto prima il privilegio di vedere tante persone dalla stessa mentalità in una sola occasione. Pure grande impressione mi fece la visita all’ufficio centrale, alla casa Betel e alla stamperia a Brooklyn.

Quindi giunse il 1953. Ebbi il privilegio di partecipare a un’assemblea ancora più grande a New York. Questa volta ricevetti anche maggior beneficio dai discorsi, poiché ora capivo e parlavo meglio l’inglese. Quindi con mio piacere fui invitato a frequentare la 22ª classe della Scuola di Galaad, che doveva cominciare nel settembre del 1953. Quando partii da Galaad la mia assegnazione fu di nuovo il servizio alla Betel di Berna, cosa che fu motivo di grande gioia.

Nell’estate del 1957 ricevetti l’incarico di servire come servitore di filiale per la Svizzera e il piccolo paese del Liechtenstein. Sono molto grato a Geova di questo privilegio. È stato un piacere lavorare coi fratelli e vedere l’aumento alla fine di ogni anno.

Nel 1958 partecipai a uno dei più grandi banchetti spirituali, cioè l’assemblea internazionale dei testimoni di Geova a New York, rappresentandovi il nostro paese con un buon rapporto, recando gioia a tutti i presenti.

Ora, nel 1963, come studente dell’ampliata Scuola di Galaad, ho avuto il piacere di assistere all’Assemblea “Eterna Buona Notizia” tenuta dal 7 al 14 luglio nello Yankee Stadium di New York, ed essere in mezzo alla compiaciuta folla di 107.483 persone. Ho anche preso parte allo speciale giro nell’area del congresso, che tutti gli studenti della Scuola di Galaad hanno fatto come parte del corso di istruzione, e ho potuto vedere in funzione tutti i reparti dell’assemblea.

Ora che il corso di studio di dieci mesi è quasi terminato, riscontro di aver seguìto bene fino ad ora il programma. Comprendo che Geova mi ha aiutato a continuare a ricevere l’addestramento di Galaad fino alla sua riuscita conclusione. L’ansietà che ho provata in principio è divenuta sempre minore. Ringrazio Geova per questa meravigliosa opportunità di istruzione.

Quando, dopo tanti anni, ci si sofferma a pensare alla via seguìta e si vede come l’opera di Geova è aumentata da un’estremità all’altra della terra, è motivo di grande gioia l’avervi partecipato come ministro in servizio continuo alla Betel. Geova ha benedetto tanto riccamente l’opera del suo popolo. Ci ha condotto sino alle porte stesse del Nuovo Mondo, permettendoci di darvi un rapido sguardo perché vedessimo le cose meravigliose che ha ancora in serbo per noi. Siamo dunque sempre grati, pronti a cantare la sua lode, a onorare il suo nome e a farlo conoscere!

[Immagine a pagina 600]

Mentre studia nella biblioteca della Scuola di Galaad

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