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  • w70 15/1 pp. 37-40
  • Come la Bibbia può migliorare la vostra vita familiare

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  • Come la Bibbia può migliorare la vostra vita familiare
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
w70 15/1 pp. 37-40

Come la Bibbia può migliorare la vostra vita familiare

AVETE mai visitato un piccolo villaggio africano? Poiché questo è molto improbabile, volete unirvi a noi mentre facciamo visita a un tale villaggio in Rhodesia? Vorremmo farvi vedere come la vera conoscenza della Bibbia può influire sulla vita di un uomo.

Lasciata la capitale, Salisbury, vediamo gruppi di case dai tetti d’erba abbastanza vicine alla strada principale. Giungiamo a quello che si chiama Territorio Fiduciario Tribale, dove abitano solo Africani.

Andiamo a visitare la casa del locale sorvegliante della congregazione dei testimoni di Geova. Quale calorosa accoglienza ci viene fatta! Com’è abitudine in Africa, tutti quelli che possono camminare vorrebbero salutarci personalmente stringendoci la mano. Il nome del sorvegliante è Samuele e quello di sua moglie è Sara, entrambi nomi biblici.

Diciamo a Samuele che siamo venuti a trovarlo specialmente per sapere come la Bibbia ha influito sulla vita sua e su quella della sua famiglia. Egli dice che sarà lieto di darci le informazioni che può.

Sapendo che l’Africa è molto menzionata nelle notizie in relazione con le nuove nazioni divenute indipendenti, chiediamo a Samuele: “Questi cambiamenti nazionali influiscono sulla vostra vita quali cristiani?”

“Pochissimo”, risponde. “Ma devo dire che in molte nuove nazioni indipendenti si sono scatenate persecuzioni contro i veri cristiani perché non partecipano alle attività politiche. Tale spirito nazionalistico non è comunque qualche cosa di veramente nuovo, perché prima che io acquistassi conoscenza del regno di Dio la mia famiglia risentiva moltissimo l’influenza tribale. Questo tribalismo era sempre fonte di divisione e attrito, e pareva che non ci fosse nessun rimedio.

“Ciò nondimeno, il rimedio c’era, e venne dalla Bibbia. Sì, quando cominciammo a imparare del regno di Dio come unico governo su tutta la terra, potemmo vedere oltre le barriere di tribù e nazione. Ora per noi non ha realmente importanza da quale tribù veniamo, o in quale paese abitiamo. Sappiamo che il regno di Dio unirà presto tutti quelli che saranno rimasti sulla terra in una sola, felice famiglia. Attendiamo che ciò accada in un futuro molto prossimo”.

“Questa speranza biblica deve per certo recarvi molta pace mentale, Samuele. Ma c’è qualche cosa che vorremmo chiedervi. Nei libri sull’Africa, si parla sempre molto della credenza negli spiriti, sia buoni che cattivi. E si dice che la superstizione sia una grande forza nel modo di vivere degli Africani. È corretto questo?”

CREDENZA NEGLI SPIRITI DEGLI ANTENATI

“Molto di quello che avete letto è vero. La stessa cosa che accade agli uomini di altri paesi accade agli Africani. Sentono il bisogno di adorare qualche cosa o qualcuno. Non conoscendo la condizione dei morti, gli Africani sono stati molto facilmente presi al laccio dalla falsa dottrina dell’immortalità dell’anima.

“Certo, ora sappiamo dal nostro studio biblico che sono i demoni, le malvage creature spirituali, a operare per mezzo di uomini e donne sotto forma di maghi, stregoni e altri. Ma finché non si riceve conoscenza della Bibbia questi demoni influiscono moltissimo sulla vita dell’Africano. Per esempio, si crede che se lo spirito di un antenato morto non viene placato possa causare la malattia e l’eventuale morte dei viventi. Conosco in effetti giovani in buona salute che si sono ammalati e son morti come risultato della stregoneria. Ora comprendo che non sono i morti ad avere il potere di causare ciò, ma ne sono responsabili i demoni”.

“Quali scritture della Bibbia vi hanno convinto che non sono i morti a causare tali difficoltà?”

“Oh, ce ne sono molte. Una che mi torna sempre a mente è quella di Ezechiele 18:4, dove si dice specificamente che l’anima muore. Quindi Ecclesiaste al capitolo 9 dice che i morti sono inconsci, che non fanno nessun lavoro e non hanno nessuna conoscenza. Sono dunque completamente convinto che i miei antenati che son morti non esistono ora nel mondo degli spiriti. E se avessi difficoltà dal mondo degli spiriti, sarebbero spiriti malvagi, demoni. Da che abbiamo accettato la verità intorno al regno di Dio, la mia famiglia ha rinunciato a tutte le credenze nelle superstizioni e negli spiriti dei nostri antenati”.

“Quali sono alcune superstizioni a cui crede il popolo africano?”

PRECEDENTI CREDENZE NELLA SUPERSTIZIONE

Samuele, alzando le mani in aria, dice: “Ce ne sono molte. Una superstizione molto comune è che le donne e i bambini devono portare una corda intorno alla vita per prevenire le malattie, e, nel caso delle donne, per prevenire la sterilità. Alcuni credono che se una donna con un neonato che non porta questa speciale corda incontra un’altra donna con un neonato che porta questa corda, il bambino della prima donna muoia.

“Altri prendono una bacchetta e colpiscono le foglie di una pianta o arbusto. Quindi raccolgono solo le foglie cadute con il lato inferiore girato all’insù, le bollono, ne fanno una tisana e la bevono. È una medicina per la perdita dei sensi o gli svenimenti, e si crede che questa bevanda abbia un insolito potere. Un’altra credenza è che la donna incinta non dovrebbe mai attraversare un campo arato da poco poiché questo le farebbe morire il nascituro. Ma, grazie alla Parola di Dio la Bibbia, queste superstizioni non hanno ora su me e sulla mia famiglia nessun effetto”.

“A proposito, Samuele, eravate voi membro di una chiesa della cristianità prima di divenire testimone di Geova?”

“Sì, lo ero. Ma in quel tempo non capivamo ciò che avrebbe fatto il regno di Dio e quanto esso è importante, perciò continuavamo a considerare la nostra tribù e la nostra nazione come qualche cosa di speciale, di superiore alle altre. La religione che avevamo non ci univa come ci ha uniti la verità della Bibbia. E le nostre vecchie credenze pagane nella superstizione e negli spiriti dei nostri antenati, ebbene, non dovevamo cambiare, credevamo ancora a tali cose nonostante che ci chiamassimo cristiani. Quando imparammo la verità intorno al regno di Dio e al proposito divino circa la terra dovetti fare dunque molti cambiamenti. Ora sono lieto di averli fatti”.

“In che modo avete riscontrato che la Bibbia ha migliorato la vita della vostra propria famiglia?”

UNITÀ E CALORE NELLA VITA DELLA FAMIGLIA

“Posso dire che ora è interamente diverso. Vedete, prima di divenire testimone di Geova, consideravo Sara, mia moglie, come una necessità nella casa, ma non apprezzavo il meraviglioso ruolo che svolge. Devo ammettere che la ritenevo più una lavoratrice salariata e una che mi avrebbe dato dei figli. Ora mi rattrista pensare alla poca considerazione che le mostravo e al poco apprezzamento che le esprimevo per il duro lavoro da lei compiuto e per la cura da lei avuta dei figli. Il consiglio che la Bibbia dà in Colossesi, al capitolo 3, versetto 19, mi ha aiutato moltissimo. Qui viene detto ai mariti di ‘continuare ad amare la loro moglie’”.

“Samuele, dite che la vostra vita familiare è ora del tutto diversa. Potete dirci com’era prima?”

“Be’, da che ottenni mia moglie dando la lobola (prezzo della sposa) a suo padre, pensavo che ella dovesse quindi lavorare per il mio beneficio. Siccome noi uomini ci consideravamo superiori alle nostre mogli, non concedevamo di sedere con loro per mangiare, né in genere sedevamo con loro per parlare di alcuna cosa. Era nostra abitudine che le nostre mogli ci dessero da mangiare per primi e poi che mangiassero esse e i figli in un altro luogo. La correzione da impartire ai figli era pure compito della moglie”.

“Ora, certo è eccellente vedere voi, Sara, e i figli qui insieme questa mattina. Sara, non abbiamo udito la vostra opinione. Che ne pensate del miglioramento che la Bibbia ha portato nella vita della vostra famiglia?”

Parlando lentamente, in maniera deliberata, ella risponde: “Essa ha migliorato la vita della nostra famiglia in molti modi. Lavoriamo lo stesso duramente, ma abbiamo assai di più per cui lavorare. Adesso proviamo vero amore l’uno per l’altro, e questo ha prodotto un forte vincolo di unità nella famiglia, come anche l’apostolo Paolo disse che sarebbe accaduto, in Colossesi 3:14. Adesso siamo tutti assai più felici”.

“Samuele, prima avete menzionato che lasciavate a vostra moglie la responsabilità d’impartire la correzione ai figli. Che cosa vi spinse a fare questo cambiamento nella vita della vostra famiglia?”

“Vedete, in precedenza non pensavo che l’educazione dei nostri figli fosse una parte importante della vita familiare. Quando la nostra primogenita, Maria, aveva meno di dieci anni aveva gran parte della responsabilità di badare ai suoi fratelli e alle sue sorelle più giovani e di correggerli. In quei giorni non vedevo molto i figli. Non mi preoccupavo di come si comportassero. Finché non si ammalavano, pensavo che stessero tutti bene. Non trovavo mai il tempo, o suppongo che non volevo mai associarmi ai nostri figli per la ricreazione. Piuttosto, quando non lavoravo andavo a trovare gli uomini che abitavano nelle vicinanze, e bevevamo un bel po’ di birra africana fatta in casa. Mia moglie, Sara, partecipava a volte ai nostri ricevimenti per bere, e allora i figli se ne stavano a casa per loro conto. A volte c’erano liti in questi ricevimenti a sera avanzata, e questo causava molti dispiaceri”.

“Scusatemi, Samuele. Ci dispiace se la nostra domanda vi ha messo in imbarazzo ricordandovi attività precedenti. Ma quello che vorremmo maggiormente udire è ciò che vi ha spinto a fare questi cambiamenti”.

“Be’, senza nessuna esitazione posso dire che è stato il chiaro intendimento delle verità bibliche che ora ho. Siamo tutti molto grati a Geova per averci permesso di apprendere le sue vie e i suoi propositi. Ciò che più di qualsiasi altra cosa portò un maggiore cambiamento nella nostra vita familiare fu la verità biblica circa l’autorità nella famiglia. I princìpi biblici di Efesini, capitolo 5, versetto 28, e capitolo 6, versetto 4, mi furono resi chiari, e io capii che avevo una responsabilità assai più grande di quella che avevo accettata. Era chiaro che dovevo interessarmi di più di mia moglie e dei miei figli. Dopo aver cominciato a far questo, riscontrai che la mia vita familiare era assai più interessante. Ora abbiamo tanto in comune. Come rispondevano i figli alla cura e all’interesse che mostravo loro! In realtà, questa è stata una benedizione di Dio per la mia volontà di fare cambiamenti in modo da osservare la sua Parola.

“Inoltre, mia moglie mi sostenne pienamente mentre accettavo la responsabilità conferita da Dio di guidare e correggere i figli. Come ho menzionato alcuni minuti fa, trascorrevo molto tempo con gli uomini del vicinato, parlando e prendendo parte con loro ai loro ricevimenti. Ebbene, queste sono tutte cose passate, e non penso di perdere niente. Questo miglioramento nella mia vita familiare mi ha fatto trovare il tempo di stare con la mia famiglia anche nella ricreazione, e ora apprezzo quanto perdevo!”

“Ci ha fatto per certo piacere udirvi raccontare questi cambiamenti che sono stati fatti nella vostra vita, Samuele. Ma vi vorrei fare un’altra domanda. Passando per il villaggio e per i campi vicini, abbiamo notato pochissimi uomini in età da lavorare, intorno alle case o fuori nei campi. Dove sono tutti gli uomini?”

“La maggioranza degli uomini di questo villaggio non ci sono perché lavorano in paesi e città. Vedete, il lavoro nelle città fa guadagnare più denaro del lavoro che si fa in campagna da queste parti. Ma dopo che un uomo ha capito l’importanza della cerchia familiare per mezzo della comprensione dei princìpi biblici diviene spiritualmente più equilibrato. Parecchi uomini della nostra congregazione lavoravano lontani da casa. Comunque, da che hanno rinunciato a quel lavoro e son tornati a vivere qui sono divenuti spiritualmente più forti, e la loro vita familiare è migliorata grandemente. Questo ha richiesto da parte loro vero sforzo e fiducia in Geova, ma essi sono lieti di aver fatto questi cambiamenti. Siamo lieti anche noi, perché ora li abbiamo a tutte le nostre adunanze di congregazione”.

Il tempo della nostra visita è passato rapidamente, e ora dobbiamo partire. Tornando a Salisbury, durante il viaggio riflettiamo sul gran bene che risulterebbe alle famiglie di tutta l’Africa, e di ogni parte della terra, se unicamente si soffermassero abbastanza per imparare come la Bibbia può migliorare il loro vivere comune.

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