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  • w77 15/1 pp. 54-58
  • Manifestate fede davanti all’attacco

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  • Manifestate fede davanti all’attacco
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
w77 15/1 pp. 54-58

Manifestate fede davanti all’attacco

“Nessuna tentazione vi ha colti eccetto ciò che è comune agli uomini. Ma Dio è fedele, ed egli non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, e con la tentazione farà anche la via d’uscita onde la possiate sopportare”. — 1 Cor. 10:13.

1. Quali domande possiamo farci riguardo alla fede?

QUANTA fede avete? Ne avete abbastanza da perseverare quando la situazione diventa critica? Potete resistere e continuare a confidare in Geova quando siete privati del vostro cibo preferito, degli abiti che vorreste indossare, della casa che amate tanto? Potreste sopportare la prigionia, la perdita della salute e anche della vita, senza perdere la fede nelle promesse di Dio per il futuro? Tale “fede non è posseduta da tutti”. Senz’altro i fedeli testimoni di Geova cristiani nutrono gli stessi sentimenti degli apostoli che dissero a Gesù: “Dacci più fede”. — 2 Tess. 3:2; Luca 17:5.

2. Di che cosa possiamo essere sicuri, per quanto riguarda l’opposizione di Satana?

2 Alcuni penseranno: ‘Non accadrà mai a me’. Gesù preavvertì i veri cristiani: “Ma prima di tutte queste cose vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, e sarete trascinati davanti a re e governatori per amore del mio nome. Inoltre, sarete consegnati anche da genitori e fratelli e parenti e amici, e metteranno a morte alcuni di voi, e sarete odiati da tutti a causa del mio nome”. (Luca 21:12, 16, 17) Gli apostoli che udirono queste parole sapevano che questa profezia si sarebbe adempiuta su di loro e su tutti i seguaci di Cristo così sicuramente come il giorno dopo sarebbe sorto il sole. Naturalmente, Gesù non disse che ciascun cristiano avrebbe dovuto sopportare ogni tipo di persecuzione. Queste cose dovevano abbattersi sul popolo di Dio come gruppo. Ma indipendentemente dal metodo di attacco impiegato, possiamo essere certi che Satana farà in modo che “tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione riguardo a Cristo Gesù saranno anche perseguitati”. — 2 Tim. 3:12.

3. Perché oggi c’è ancora bisogno di fede?

3 Oggi abbiamo più che dichiarazioni profetiche; abbiamo un racconto storico che descrive la persecuzione abbattutasi sui cristiani testimoni di Geova dal primo secolo della nostra Era Volgare fino a quest’anno 1977. Gli studiosi di storia romana conoscono bene i supplizi spaventosi subìti dai cristiani sbranati da animali selvaggi mentre migliaia di Romani assetati di sangue acclamavano dalle tribune. In questo ventesimo secolo, il popolo di Dio è ancora sotto pressione. Infatti, anche oggi l’opera cristiana dei testimoni di Geova è proibita in vari paesi. Molti veri cristiani sono in prigione e alcuni hanno perso la vita. In una forma o nell’altra tutto il popolo di Dio è sottoposto a forze che mirano a infrangerne l’integrità. Abbiamo bisogno di fede per resistere.

4. In che modo il popolo di Dio dei tempi moderni ha dimostrato grande fede?

4 Non c’è nessun bisogno di dubitare che l’odierno popolo di Dio avrà la fede necessaria per superare la prova. Quel pugno di uomini e donne che al volgere del secolo abbandonarono il pensiero religioso tradizionale e denunciarono la falsità di insegnamenti che per secoli erano stati seguìti come verità non dovettero forse mostrare fede? E non ci volle fede per le poche migliaia d’essi che risposero all’invito fatto nel 1922 al congresso di Cedar Point: “Annunciate, annunciate, annunciate il Re e il suo regno”? A quel tempo nessuno poteva prevedere gli enormi aumenti che ci sono stati nell’odierna organizzazione di Dio, alla quale si associano ora milioni di persone. E negli anni della seconda guerra mondiale, quando il nazionalismo imperversava e chi non si allineava politicamente era considerato nemico dell’umanità, chi si attenne fedelmente alla Parola di Dio e rimase neutrale? I cristiani testimoni di Geova! Dal loro inizio nel primo secolo e per tutta la loro storia moderna essi hanno ‘camminato per fede’. (2 Cor. 5:7) La fede li indusse a credere in quello che dice la Parola di Dio, quando tutti gli altri ne disprezzavano il messaggio. I fedeli che hanno creduto sono stati ricompensati. La loro fiducia non è stata vana e oggi milioni di persone lo riconoscono.

5. Cosa accadrà in futuro che richiederà grande fede?

5 Ma il futuro riserva ancora difficoltà ai testimoni di Geova ed essi dovranno avere fede per essere vittoriosi davanti agli attacchi di Satana. Oggi siamo sull’orlo della distruzione di questo sistema di cose. In questo momento non è chiaro fino a che punto Geova permetterà al nemico di arrivare nel tentativo di infrangere la fede del Suo popolo. Né è chiaro quale sarà per ognuno di noi il suo mezzo di salvezza. — Matt. 24; Mar. 13; Luca 21.

CI VUOLE FEDE QUANDO LA VIA D’USCITA NON È CHIARA

6. Quali condizioni potrebbero verificarsi mettendo alla prova la nostra fede?

6 Man mano che questo “tempo della fine” si avvicina rapidamente al culmine, il popolo di Dio potrà venire a trovarsi in situazioni da cui non sia chiaro come uscire. Infatti, potrebbero sorgere nella nostra vita situazioni critiche nelle quali da un punto di vista umano sembri non esserci via di scampo. Alcuni si preoccupano molto per il loro benessere il mese prossimo o l’anno prossimo, ma potremmo arrivare a un punto così critico da non sapere cosa mangiare, cosa indossare e dove ripararci il giorno dopo, e la nostra libertà e la nostra vita potrebbero essere in pericolo. Cosa faremo se parrà che non ci sia via di scampo? In chi confideremo perché ci aiuti a venirne fuori? La nostra fede potrebbe esser messa alla prova estrema.

7. Quale “segreto” imparò Paolo che lo rafforzò?

7 Da una prigione di Roma Paolo scrisse una lettera a una congregazione di compagni di fede a Filippi. In questa lettera parla di un “segreto” che aveva imparato in circa venticinque anni di esperienza cristiana. Egli disse: “Non che io parli circa l’essere nel bisogno, poiché ho imparato, in qualsiasi circostanza mi trovi, ad essere autosufficiente. Io so in realtà come essere a corto di provvisioni, so in realtà come avere abbondanza. In ogni cosa e in ogni circostanza ho imparato il segreto sia d’esser sazio che d’aver fame, sia d’avere abbondanza che d’essere nel bisogno. Per ogni cosa ho forza in virtù di colui che m’impartisce potenza”. — Filip. 4:11-13.

8. Da quali esperienze Paolo imparò utili lezioni?

8 Il modo in cui Geova provvede al suo popolo in tempo di bisogno è qualcosa che molti suoi servitori devono ancora sperimentare. La vita dell’apostolo Paolo ci aiuta a capire questo segreto. Leggete ad esempio II Corinti 4:8-11, dove l’apostolo dice che possiamo essere oppressi, perplessi, perseguitati e abbattuti, ma mai “senza via d’uscita . . . [né] distrutti”. Leggete pure II Corinti 11:24-27: “Dai Giudei ricevetti cinque volte quaranta colpi meno uno, tre volte fui battuto con le verghe, una volta fui lapidato, tre volte subii naufragio, ho trascorso una notte e un giorno nel profondo; in viaggi spesso, in pericoli di fiumi, in pericoli di banditi da strada, in pericoli da parte della mia razza, in pericoli da parte delle nazioni, in pericoli nella città, in pericoli nel deserto, in pericoli nel mare, in pericoli tra falsi fratelli, in fatica e lavoro penoso, in notti insonni spesso, nella fame e nella sete, nell’astinenza dal cibo molte volte, nel freddo e nella nudità”. Questo fu senz’altro un uomo che ebbe spesso buone ragioni di chiedersi come avrebbe fatto ad arrivare al giorno dopo. Ma dall’esperienza cristiana apprese delle lezioni da cui possiamo trarre profitto anche noi.

9. Come possiamo imparare lo stesso “segreto” che imparò Paolo?

9 Chi desiste quando la situazione si fa critica o quando la via d’uscita non è chiara può non vedere mai personalmente come Dio rafforza e provvede in tempo di bisogno e come fa la via d’uscita da una situazione apparentemente disperata. Come uomini siamo inclini a tirarci indietro se non riusciamo a capire quello che accadrà. E qui che ci vuole fede. È una convinzione così forte e potente che nella mente di chi ha fede ciò che non si può percepire coi sensi umani è realtà. Egli ha una sicura garanzia e tale garanzia è la sua fede. Paolo definì la fede in questo modo: “La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”. — Ebr. 11:1.

10. (a) Quale ostacolo si presentò agli Israeliti nel 1473 a.E.V.? (b) Dio cosa comandò loro di fare?

10 Un buon esempio di come Geova Dio si aspetta che operi la nostra fede si trova nelle vicende degli Israeliti in cammino verso la Terra Promessa, narrate in Giosuè capitoli 3 e 4. È la primavera dell’anno 1473 a.E.V. Gli Israeliti sono accampati sulla riva orientale del fiume Giordano proprio a nord del mar Salato. Per quarant’anni hanno vagato nel deserto e finalmente è giunto il tempo fissato da Dio perché avanzino e sconfiggano i loro nemici conquistando un paese che è loro legittima proprietà. Ma come faranno circa tre milioni di uomini, donne e bambini, con animali e provviste, ad attraversare il Giordano in un tempo in cui lo scioglimento delle nevi e le piogge primaverili hanno trasformato il Giordano in un torrente in piena? Tuttavia Geova ha comandato loro di entrare proprio nel fiume con i sacerdoti in testa. Il comando è accompagnato da questa promessa: “Deve accadere che nell’istante in cui la pianta dei piedi dei sacerdoti che portano l’arca di Geova, il Signore dell’intera terra, si poserà nelle acque del Giordano, le acque del Giordano saranno recise, le acque che scendono da sopra, e staranno ferme come una diga”. — Gios. 3:13.

11. (a) Cosa avrebbero potuto pensare gli Israeliti? (b) In che modo dimostrarono fede?

11 Cosa faranno gli Israeliti? Penseranno forse: ‘E impossibile guadare ora questo torrente impetuoso. Dobbiamo aspettare qualche settimana finché il livello dell’acqua non si abbassi. Ci dispiacerebbe se tende, animali o alcuni dei nostri piccoli fossero spazzati via dalla corrente nel tentativo di attraversare in queste condizioni “impossibili”. Nel frattempo, se Geova ci apre un passaggio nell’acqua come fece al mar Rosso, naturalmente saremo felici di attraversarlo’? Leggiamo quanto accadde: “E avvenne che quando il popolo fu partito dalle sue tende proprio prima di passare il Giordano, con i sacerdoti che portavano l’arca del patto dinanzi al popolo, e nell’istante in cui i portatori dell’Arca giunsero al Giordano e i piedi dei sacerdoti che portavano l’Arca s’immersero nella riva delle acque (ora il Giordano è in piena fin sopra tutte le sue sponde per tutti i giorni della mietitura), le acque che scendevano da sopra si fermavano. Esse si levarono come una diga a molta distanza in Adam, città a lato di Zaretan, mentre quelle che scendevano verso il mare dell’Araba, il mar Salato, si esaurirono. Esse furono recise e il popolo passò di fronte a Gerico. Nel frattempo i sacerdoti che portavano l’arca del patto di Geova stavano immobili su terra asciutta in mezzo al Giordano intanto che tutto Israele passava su terra asciutta, sino a che l’intera nazione terminò di passare il Giordano”. — Gios. 3:14-17.

12. Quale lezione ci insegna l’esempio degli Israeliti?

12 Quale meravigliosa dimostrazione di fede e che buona lezione per tutto il popolo di Dio che in futuro potrà trovarsi in situazioni precarie! Se Geova indicasse tutti i particolari su ciò che farà e su come lo farà, a che servirebbe la fede? Avere fede significa seguire la direzione indicata da Dio anche se da un punto di vista umano quella strada sembra impossibile. Geova Dio vuole vedere se abbiamo abbastanza fede da ‘bagnarci i piedi’. Quindi, se le nostre azioni sono mosse dalla fede, vedremo come egli può liberarci e ci libererà. Non è strano se la Bibbia parla della “provata qualità della vostra fede”. — Giac. 1:3; 1 Piet. 1:7.

NON ESISTE LIMITE DI ROTTURA

13. Riguardo alle prove, quali sono alcune domande che forse ci facciamo?

13 Alcuni si chiedono: ‘Ho fiducia che Geova sarà fedele e sosterrà il suo popolo, ma a volte mi preoccupo per me e mi chiedo come reagirò davanti a certe prove e pressioni. Avrò la forza di perseverare? Ho un punto debole che si può colpire per portarmi al “limite di rottura”?’ Altri penseranno: ‘Io posso sopportare qualunque cosa, ma ho dei figli e non sopporterei di veder accadere loro qualcosa. Non credo che resisterei se minacciassero di far loro del male’.

14. (a) Dobbiamo subire prove che il popolo di Dio non ha mai subìto? Come lo sappiamo? (b) Quale assicurazione dà la Bibbia riguardo alla tentazione?

14 Tenendo presenti queste domande, quale incoraggiante risposta abbiamo dall’apostolo Paolo! Scrivendo a una congregazione di compagni di fede considerò le cose che fecero cadere molti Israeliti. In I Corinti 10:7-10 leggiamo: “Né divenite idolatri, come fecero alcuni di essi; come è scritto: ‘Il popolo si mise a sedere per mangiare e bere, e si alzarono per divertirsi’. Né pratichiamo la fornicazione, come alcuni d’essi commisero fornicazione, solo per cadere, ventitremila d’essi in un solo giorno. Né mettiamo Geova alla prova, come alcuni d’essi lo misero alla prova, solo per perire vittime dei serpenti. Né siate mormoratori, come alcuni d’essi mormorarono, solo per perire ad opera del distruttore”. Egli disse che quelle cose accadevano come esempi per i cristiani, e avvertì di non pensare stoltamente: ‘Non potrebbe mai accadere a me’. Quindi fece una dichiarazione che si sarebbe dimostrata uno dei pensieri più incoraggianti e più fortificanti per la fede contenuti nella Bibbia. Egli disse: “Nessuna tentazione vi ha colti eccetto ciò che è comune agli uomini. Ma Dio è fedele, ed egli non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, e con la tentazione farà anche la via d’uscita onde la possiate sopportare”. — 1 Cor. 10:13.

15. (a) L’integrità cristiana ha un ‘limite di rottura’? (b) In che modo Geova ‘fa la via d’uscita’?

15 Sapete cosa significa questo versetto per i fedeli cristiani che si sforzano sinceramente di fare la volontà di Dio? Se siete tra questi vuol dire che, per quanto riguarda la vostra integrità, non avete nessun ‘limite di rottura’. Non c’è potenza né forza né macchinazione né ‘arma segreta’ visibile o invisibile che si possa usare contro di voi con la certezza di farvi infrangere la vostra integrità a Dio. Non avete un cosiddetto ‘punto debole’ che gli avversari possano usare contro di voi sicuri del successo. Se siete fedeli a Dio fino al punto che vi permette la carne, state certi che, quando pensate di non potercela più fare con le vostre sole forze, Geova Dio interverrà col suo aiuto e ‘farà la via d’uscita’. Questo non vuol dire necessariamente che toglierà la tentazione. Piuttosto, lo scopo di questo intervento divino è che “la possiate sopportare”.

16. Che parte ha la fede nella perseveranza? Illustrate.

16 Questo giusto intendimento scritturale ci aiuterà ad avere la veduta corretta non importa quanto possa divenire critica la situazione. Per esempio, i genitori a cui venissero portati via i figli dai persecutori saranno in grado di sopportare anche questo, ma solo con l’aiuto di Dio. Sapranno di aver fatto il possibile e che, se Geova permette che accada una tal cosa, possono fiduciosamente rimettersi a lui. Chi è più qualificato per badare a vostro figlio? Voi o Geova Dio e il suo esercito di angeli? La situazione può sembrare completamente disperata e possiamo non comprendere lì per lì come Geova risolverà la situazione, ma è lì che dobbiamo avere fede in Geova e fiducia simile a quella di un bambino. Senza di essa non potremmo perseverare. — Ebr. 11:6.

SIATE FEDELI ORA NELLE PICCOLE COSE

17. In quale principio dobbiamo avere fiducia per essere aiutati ad affrontare le prove future?

17 Il popolo di Dio non sa con certezza quali prove lo attendono in futuro, ma, quali che siano, abbiamo fiducia nel principio enunciato da Gesù: “Chi è fedele in ciò che è minimo è anche fedele nel molto, e chi è ingiusto in ciò che è minimo è anche ingiusto nel molto”. — Luca 16:10.

18. In che modo la fedeltà “in ciò che è minimo” ci aiuterà nei giorni avvenire?

18 Stando così le cose, i cristiani testimoni di Geova si sforzano ogni giorno di superare le prove a cui è sottoposta la loro fede. Nella vita quotidiana e nel servizio di Geova possiamo incontrare tanti ostacoli, ma se superiamo queste prove “in ciò che è minimo” o nelle cose fondamentali del cristianesimo, ci fortificheremo per affrontare con fede qualsiasi cosa rechi il futuro. Faccia pure il Diavolo quello che vuole. Attui pure tutte le macchinazioni che può avere in mente. Non sono nulla di nuovo. Sono già state superate e saranno superate con successo da coloro che manifestano fede davanti all’attacco di Satana.

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