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  • w82 15/12 pp. 21-26
  • Mietitura nel “tempo della fine”

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  • Mietitura nel “tempo della fine”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
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  • Raccolte le zizzanie per essere bruciate
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
w82 15/12 pp. 21-26

Mietitura nel “tempo della fine”

“La mietitura è il termine di un sistema di cose”— Matteo 13:39.

1. Perché la “mietitura” predetta da Gesù fornisce un duplice motivo per rallegrarsi?

UN BUON raccolto dà sempre motivo di rallegrarsi e rendere grazie. Quello della mietitura è il tempo di raccogliere i frutti di lunghe e dure ore di fatica. La mietitura predetta nella parabola di Cristo sul “grano” e sulle “zizzanie” avrebbe fornito a tutta l’umanità un duplice motivo per rallegrarsi. Perché? Non solo perché avrebbe significato il radunamento del richiesto numero di “figli del regno” o “santi” che devono essere uniti a Cristo nel suo “dominio di durata indefinita”, assicurando così alla terra un buon governo, ma anche perché questa “mietitura” sarebbe stata di per se stessa la prova che viviamo al “termine di un sistema di cose”. — Daniele 7:14, 27; Matteo 13:38, 39; II Pietro 3:13.

“Syntèleia” e “tèlos”

2. Perché è meglio tradurre la parola greca syntèleia “termine” invece che “fine”, e quindi a quale periodo menzionato da Daniele corrisponde syntèleia?

2 Gesù non disse che la “mietitura” sia “la fine del mondo”, come vorrebbero farci credere alcune traduzioni della Bibbia. (Garofalo; CEI; La Bibbia Concordata) Tali traduzioni non fanno distinzione fra le due parole greche syntèleia e tèlos. Spiegando il termine syntèleia, un dizionario biblico (Expository Dictionary of New Testament Words di W. E. Vine) afferma: “La parola non indica una conclusione, ma la maturazione di avvenimenti fino al culmine stabilito”. Pertanto, allorché Gesù disse “la mietitura è il termine [syntèleia] di un sistema di cose”, parlava di un periodo di attività che avrebbe avuto un inizio e una fine. Secondo Matteo 13:30, Gesù si riferì al “tempo della mietitura”, indicando ovviamente un periodo di tempo, il periodo che il profeta Daniele chiamò “tempo della fine”. (Daniele 12:4) Fatto degno di nota, quando i traduttori della Settanta greca tradussero questo versetto di Daniele, usarono la parola syntèleia.

3. Con che cosa ha relazione il “tempo della mietitura”, e la parola greca tèlos contenuta in Matteo 24:14 che cosa significa e a che cosa si riferisce?

3 Questa stessa parola è usata in Matteo 24:3, dove i discepoli chiedono a Gesù: “Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine [syntèleia] del sistema di cose?” Perciò il “tempo della mietitura” ha relazione con l’invisibile presenza di Cristo come Mietitore. Rispondendo alla domanda dei suoi discepoli, Gesù enumerò guerre internazionali, penurie di viveri, pestilenze, grandi terremoti, illegalità e un generale clima di paura. (Confronta i racconti paralleli di Matteo 24, Marco 13 e Luca 21). Poi, mostrando che il “tempo della mietitura” avrebbe avuto fine, aggiunse: “E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine [tèlos]”. (Matteo 24:14) La parola tèlos significa “fine”, “nel senso di conclusione, cessazione. . . l’ultima parte, compimento, termine specialmente delle ultime cose, l’atto finale del dramma cosmico”.a

4. Quando cominciò il “termine” o il “tempo della fine”, quindi che cosa si può dire della “mietitura”?

4 I fatti della storia moderna che si sono verificati dal 1914, in adempimento della profezia biblica, mostrano che l’attuale sistema di cose è piuttosto avanti nel suo “tempo della fine” o “termine” (syntèleia). Per citare di nuovo W. E. Vine, stiamo assistendo alla “maturazione di avvenimenti fino al culmine stabilito” o fine (tèlos). Perciò, la “mietitura” dell’illustrazione di Gesù dev’essere in corso; anzi, dev’essere vicina al culmine. Gli avvenimenti predetti dal resto della parabola sono stati visibili dal 1914?

“La messe della terra è completamente matura”

5. Al tempo della mietitura, il “Figlio dell’uomo” che cosa avrebbe ordinato ai suoi angeli di fare?

5 Continuando la spiegazione dell’“illustrazione delle zizzanie nel campo” Gesù disse: “La mietitura è il termine di un sistema di cose, e i mietitori sono gli angeli. Perciò, come le zizzanie sono raccolte e bruciate col fuoco, così avverrà al termine del sistema di cose. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno fuori del suo regno tutte le cose che causano inciampo e le persone che fanno illegalità, e le lanceranno nella fornace ardente. Ivi saranno il loro pianto e lo stridor dei loro denti”. — Matteo 13:39-42.

6. In mezzo a chi fu lasciato crescere il “grano”?

6 I “mietitori”, o angeli, sarebbero stati mandati dal “Figlio dell’uomo” al “termine del sistema di cose” per sradicare di fra i veri “figli del regno” “tutte le cose che causano inciampo e le persone che fanno illegalità”. Come mostra l’articolo precedente, la semina delle “zizzanie” da parte del Diavolo durante la notte ha prodotto l’apostasia organizzata, un falso cristianesimo sotto una gerarchia di oppressivi capi religiosi che formano il composito “uomo dell’illegalità”, predetto dall’apostolo Paolo. (II Tessalonicesi 2:3-12) Il vero “grano” fu lasciato crescere in mezzo a tali “zizzanie” sino al “tempo della fine”. Allora il “Figlio dell’uomo” avrebbe ordinato ai suoi “mietitori” di separare i “figli del regno” dai “figli del malvagio”.

7. Quale profezia parallela ci aiuta a stabilire il tempo della mietitura?

7 Quando cominciò quest’opera di separazione? Un’interessante profezia parallela non lascia dubbi sul tempo in cui sarebbe cominciata. Essa dice: “E vidi, ed ecco, una nube bianca, e seduto sulla nube uno simile a un figlio d’uomo, con una corona d’oro sulla sua testa e nella sua mano una falce affilata. E un altro angelo emerse dal santuario del tempio, gridando ad alta voce a colui che sedeva sulla nube: ‘Metti dentro la tua falce e mieti, perché è venuta l’ora di mietere, perché la messe della terra è completamente matura’. E colui che sedeva sulla nube mise dentro la sua falce sulla terra, e la terra fu mietuta”. — Rivelazione 14:14-16.

8. Com’è raffigurato il “Figlio dell’uomo” in Rivelazione 14:14, quindi dopo quale avvenimento deve avere avuto inizio la mietitura?

8 Qui vediamo il “Figlio dell’uomo”, Gesù Cristo, non in veste di seminatore che semina “seme eccellente nel suo campo”, ma come un re incoronato che passa all’azione per mietere la “messe della terra”. Che sia seduto su una nube simboleggia la sua invisibile presenza. (Atti 1:9-11; Rivelazione 1:7) La mietitura della “messe” deve perciò aver luogo durante la presenza di Cristo, dopo che è stato incoronato e ha ricevuto “dominio e dignità e regno” da Geova, l’“Antico dei Giorni”. (Daniele 7:13, 14) Pertanto la mietitura cominciò qualche tempo dopo il 1914, l’anno che contrassegnò l’inizio del “tempo della fine” o del “termine del sistema di cose”.

9. Quando ebbe inizio l’opera di separazione?

9 Quando fu che, dopo il 1914, il Figlio dell’uomo ‘mandò i suoi angeli’ a separare i “figli del regno” dai “figli del malvagio”, il finto “grano”, cioè “le persone che fanno illegalità” e che includono “l’uomo dell’illegalità”, i capi religiosi del cristianesimo contraffatto? La risposta dev’essere in armonia con i fatti, e questi mostrano che fu nel 1919 che gli unti “figli del regno” generati dallo spirito, simboleggiati dal “grano”, cominciarono a essere liberati dalle “zizzanie” o falsi cristiani che avevano invaso il campo religioso dell’umanità. La “messe della terra” era matura ed era venuto il tempo che il “Figlio dell’uomo” vi mettesse dentro la sua falce e la mietesse. La parabola rivela che fece questo usando i suoi “mietitori”, gli angeli.

Raccolte le zizzanie per essere bruciate

10. Perché è stato difficile riconoscere il vero “grano” nel corso dei secoli, ma da quando è stato possibile distinguere chiaramente il “grano” dalle “zizzanie”?

10 Nella sua “illustrazione delle zizzanie nel campo”, Gesù disse: “Al tempo della mietitura dirò ai mietitori: Prima raccogliete le zizzanie e legatele in fasci per bruciarle”. (Matteo 13:30) Per secoli la chiara identità del “grano”, o veri “figli del regno”, era stata oscurata dalle “zizzanie”, o cristiani apostati che si erano riprodotti in gran quantità e che affermavano d’avere la speranza celeste come eredi del Regno. Solo dopo il 1919, quando i cristiani veramente generati dallo spirito furono liberati da Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione del Diavolo, si vide una chiara differenza tra il “grano” e le “zizzanie”.

11. Chi è incluso nelle “zizzanie”, e in che senso sono state legate in fasci?

11 Le simboliche “zizzanie” includono tutti i finti cristiani, non esclusi i moderni apostati che insegnano “cose che causano inciampo” nonché “le persone che fanno illegalità”. Questo includerebbe anche lo “schiavo malvagio”, le ‘vergini stolte’ e lo “schiavo malvagio e pigro”. (Matteo 24:48-51; 25:1-12, 14-30) Che siano ‘legati in fasci’ pronti per essere bruciati non rappresenta il fatto che sono raggruppati nelle varie chiese e sette della cristianità, poiché non si può dire che gli angeli siano responsabili di tali apostati sistemi religiosi. Inoltre essi sono legati in fasci durante il “tempo della mietitura”, nel “tempo della fine”, mentre molte religioni del falso cristianesimo esistono da secoli. Che le “zizzanie” siano legate in fasci significa che dal 1919 la separazione tra i veri e i falsi cristiani è divenuta sempre più chiara, sia nella mente delle persone che mediante l’effettiva separazione. Le “zizzanie” o “figli del malvagio” sono ‘legate’ in quanto gli angeli fanno in modo che non tornino fra il “grano”, o veri “figli del regno”.

12. Che cosa simboleggia la “fornace ardente”, e quando vi saranno lanciate le “zizzanie”?

12 Parlando di ciò che gli angeli avrebbero fatto delle “zizzanie” dopo averle legate, Gesù aggiunse: “Le lanceranno nella fornace ardente. Ivi saranno il loro pianto e lo stridor dei loro denti”. (Matteo 13:42) Rammentiamo che stiamo studiando una parabola. Se il “grano” e le “zizzanie” sono simbolici, lo sono anche la “fornace ardente”, il “pianto” e lo ‘stridor dei denti’. Matteo 25:41, 46 mostra che il “fuoco eterno” simboleggia lo “stroncamento eterno”, e Rivelazione (20:14; 21:8) dice che il “lago di fuoco” significa la “seconda morte”, la distruzione senza alcuna speranza di risurrezione. Le “zizzanie” sono pertanto destinate alla distruzione.

13. Quando e come hanno pianto e digrignato i denti quelli che sono simboleggiati dalle zizzanie, ma quando si lamenteranno ancora di più?

13 Dal momento che la “fornace ardente” simboleggia la distruzione totale, il ‘pianto e lo stridor dei denti’ da parte delle “zizzanie” devono aver luogo prima che siano distrutte. Da decenni, i falsi cristiani, e in particolare “l’uomo dell’illegalità”— il clero della cristianità — si lamentano perché i “figli del regno”, gli unti testimoni di Geova, li colpiscono insistentemente con penetranti verità scritturali, mettendo in evidenza quello che sono veramente: “figli del malvagio”. (Matteo 13:38; Rivelazione, capp. 8, 9b) Il clero apostata ha digrignato i denti contro i testimoni di Geova per la loro intrepida proclamazione non solo dell’“anno di buona volontà” da parte di Geova, ma anche del suo “giorno di vendetta”. (Isaia 61:1, 2) Ad ogni modo, tutte queste “zizzanie” si lamenteranno e digrigneranno i denti ancor più quando il “Figlio dell’uomo” verrà tra breve a distruggerle insieme al resto del mondo di Satana. — Matteo 24:30.

‘I giusti risplendono così fulgidamente come il sole’

14. Dov’è radunato il “grano”, e cosa fanno tali “giusti”?

14 Dopo avere ordinato ai “mietitori” di legare in fasci le “zizzanie” per distruggerle, il “Figlio dell’uomo” dà ai suoi angeli questo ulteriore comando: “Quindi andate a radunare il grano nel mio deposito”. (Matteo 13:30) Gesù concluse quindi la sua spiegazione della parabola dicendo: “In quel tempo i giusti risplenderanno così fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi ascolti”. — Matteo 13:43.

15, 16. (a) Perché non è in cielo che i “giusti” risplendono? (b) Dove e come risplendono i “giusti”, e dove sono radunati?

15 Rivelazione 21:23 dice riguardo al celeste governo reale, la Nuova Gerusalemme: “E la città non ha bisogno del sole né della luna che risplendano su di essa, poiché la gloria di Dio la illuminò, e la sua lampada era l’Agnello”. Quindi quel regno celeste non ha bisogno della luce dei risuscitati “figli del regno”. È circondato di gloriosa luce divina. Com’è diversa la situazione fra le nazioni della terra! (Efesini 4:17, 18; 5:8) Spiegando ciò che Geova fa per i “figli del regno” mentre sono ancora sulla terra, Paolo scrive: “Egli ci ha liberati dall’autorità delle tenebre e ci ha trapiantati nel regno del Figlio del suo amore”. — Colossesi 1:13.

16 Quindi che i “giusti” risplendano “così fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro” si riferisce alla condizione illuminata e al glorioso servizio di questi unti cristiani sulla terra, dove ‘risplendono come illuminatori nel mondo’. (Filippesi 2:15; Matteo 5:14) Il “deposito” in cui sono stati radunati dal 1919 può dirsi sia il “regno del Padre loro”, in quanto la congregazione cristiana è un’organizzazione teocratica, che riconosce la sovranità universale di Geova. È un’organizzazione pura, poiché gli angeli raccolgono fuori di essa “tutte le cose che causano inciampo e le persone che fanno illegalità”. — Matteo 13:30, 41, 43.

La mietitura della “messe della terra” continua

17. Quanti “figli del regno” sono mietuti, ma perché l’opera di radunamento continua?

17 In che modo tutto questo vi riguarda? Rammentate che Gesù concluse questa illustrazione con le parole: “Chi ha orecchi ascolti”. (Matteo 13:43) È vero che questa parabola illustra il radunamento del numero totale dei “figli del regno” richiesto per formare il celeste governo di Cristo. Lo stesso capitolo (14) di Rivelazione che parla della “messe della terra” rivela il numero di quelli che sono così mietuti per regnare con l’“Agnello” sul celeste “monte Sion”, cioè 144.000. Ma quel capitolo aggiunge: “Questi furono comprati di fra il genere umano come primizie a Dio e all’Agnello”. (Rivelazione 14:1-4) Il fatto che si parli di “primizie” indica che in seguito ci sarebbero stati altri frutti da raccogliere, com’era simboleggiato dalla raccolta degli altri frutti del campo al termine dell’anno agricolo. Così il radunamento continua, e questo vi riguarda senz’altro.

18. Oltre alla mietitura dei “figli del regno”, quale altra opera di separazione ha luogo?

18 La mietitura dei “figli del regno” proseguì velocemente dal 1919 fino al principio degli anni trenta. Questi fedeli unti cristiani hanno ‘fatto risplendere la loro luce’ per cui molti altri che avevano orecchi disposti ad ascoltare si sono fatti separare dalle “zizzanie”, o finti cristiani che sono nelle chiese e nelle sette della cristianità. (Matteo 5:16) Quest’opera di separazione fu predetta anche da Gesù nella sua profezia sul “termine del sistema di cose”. (Matteo, capp. 24, 25) Egli disse: “Quando il Figlio dell’uomo sarà venuto nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, sederà quindi sul suo glorioso trono. E tutte le nazioni saranno radunate dinanzi a lui, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. E metterà le pecore alla sua destra, ma i capri alla sua sinistra. E questi [i capri] andranno allo stroncamento eterno, ma i giusti alla vita eterna”. — Matteo 25:31-33, 46.

19. Al tempo fissato da Dio, cosa accadrà ai rimanenti della classe del “grano” e alla “grande folla”?

19 Mentre la mietitura della classe di unti cristiani, o “grano”, volge al termine, il radunamento delle pecore continua. Al tempo fissato da Dio i rimanenti della classe del “grano” termineranno il loro corso di vita terrena e si uniranno al “Figlio dell’uomo”, per partecipare al suo celeste Regno o governo. “Riceveranno il regno” insieme al resto dei 144.000 “santi”. (Daniele 7:18, 22, 27) In quanto alla “grande folla” di “pecore” che sono ora radunate, sopravvivranno alla “grande tribolazione” che contrassegnerà la fine (tèlos) dell’attuale sistema di cose satanico e faranno parte di “tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue” che serviranno il “Figlio dell’uomo” sulla terra, sotto il suo “dominio di durata indefinita” o regno celeste. — Rivelazione 7:4, 9, 10, 14; Daniele 7:13, 14.

20. Cosa dimostra il fatto che la mietitura è molto avanti? Che cosa dovreste dunque fare, e perché?

20 Da che parte state in quanto all’adempimento dell’illustrazione del “grano” e delle “zizzanie”? Il fatto che la “mietitura” dei “figli del regno” è molto avanti dimostra che il “termine [syntèleia] del sistema di cose” è prossimo alla fine (tèlos). Ciò che pensate degli unti “fratelli” di Cristo, o “grano”, e il trattamento che accordate loro saranno il fattore determinante per stabilire se andrete allo “stroncamento eterno” o se riceverete la “vita eterna”. (Matteo 25: 34-46) Dimostrate d’essere leali compagni dell’unta classe del “grano”, lo “schiavo fedele e discreto” che Cristo ha costituito per provvedere lo spirituale “cibo a suo tempo”! (Matteo 24:45) Mantenetevi attivi nell’opera di radunamento, poiché, rammentate, “questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine [tèlos]”, e “chi avrà perseverato sino alla fine [tèlos] sarà salvato”. — Matteo 24:13, 14.

[Note in calce]

a A Greek-English Lexicon of the New Testament and Other Early Christian Literature, W. Bauer, traduzione inglese di W. F. Arndt e F. W. Gingrich.

b Vedi i capitoli 16 e 17 del libro “Quindi è finito il mistero di Dio”, pubblicato in italiano nel 1971 dalla Watchtower Bible and Tract Society of New York, Inc.

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