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  • w99 15/10 pp. 8-11
  • Impariamo la via eccellente dell’amore

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  • Impariamo la via eccellente dell’amore
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1999
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  • Dobbiamo imparare ad amare Dio
  • Impariamo ad amare il prossimo
  • Lasciate che il vostro amore cresca
  • Ci vuole uno sforzo continuo
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1999
w99 15/10 pp. 8-11

Impariamo la via eccellente dell’amore

Kosovo, Libano, Irlanda: i notiziari degli ultimi anni hanno reso familiari questi nomi. Rievocano scene di massacri, bombardamenti e morte. Ovviamente i violenti conflitti innescati da contrasti religiosi, razziali, etnici o d’altro genere non sono nulla di nuovo. Riempiono le pagine della storia e hanno recato indicibili sofferenze all’umanità.

SAPENDO che nel corso della storia ci sono sempre state guerre, molti sono giunti alla conclusione che siano inevitabili e che l’odio fra gli uomini sia una cosa naturale. Questa opinione, però, è diametralmente opposta agli insegnamenti della Parola di Dio, la Bibbia. Le Scritture dichiarano esplicitamente: “Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore”. (1 Giovanni 4:8) È evidente che il Creatore vuole che gli uomini si amino.

La Bibbia rivela pure che l’uomo fu creato a immagine di Dio. (Genesi 1:26, 27) Ciò significa che il genere umano è dotato della capacità di riflettere le qualità di Dio, la principale delle quali è l’amore. Stando così le cose, perché in tutta la storia gli uomini sono venuti così miseramente meno in quanto ad amarsi? Di nuovo, la Bibbia ci dà la risposta. La prima coppia umana, Adamo ed Eva, si ribellò a Dio e cadde nel peccato. Di conseguenza tutta la loro progenie ereditò il peccato e l’imperfezione. Romani 3:23 spiega: “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”. La capacità di amare dataci da Dio è alterata dal peccato e dall’imperfezione ereditati. Significa questo che gli uomini non siano più capaci di amarsi gli uni gli altri? Che speranza c’è di avere rapporti pacifici e amorevoli col prossimo?

Dobbiamo imparare ad amare Dio

Geova Dio sa che nonostante tutto gli esseri umani sono ancora capaci di mostrare amore. Per questo richiede che tutti quelli che desiderano avere il suo favore manifestino amore al meglio della loro capacità. Questo requisito fu fatto capire chiaramente dal Figlio di Dio, Gesù Cristo, allorché gli fu chiesto quale fosse il più grande comandamento della Legge data a Israele. Egli disse: “‘Devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente’. Questo è il più grande e il primo comandamento”. Poi aggiunse: ‘Il secondo, simile ad esso, è questo: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipende l’intera Legge’. — Matteo 22:37-40.

Molti però pensano che sia molto difficile amare qualcuno che non si vede, e noi esseri umani non possiamo vedere Geova Dio, perché è uno Spirito. (Giovanni 4:24) Nondimeno ciò che Dio fa influisce ogni giorno su di noi, in quanto tutti dipendiamo dalle molte cose buone che egli ha creato per il nostro beneficio. L’apostolo Paolo lo indicò quando disse: ‘Dio non si è lasciato senza testimonianza in quanto ha fatto del bene, dandovi piogge dal cielo e stagioni fruttifere, riempiendo i vostri cuori di cibo e allegrezza’. — Atti 14:17.

Anche se in un modo o nell’altro tutti traggono beneficio da ciò che il Creatore ci ha provveduto, relativamente pochi gli sono riconoscenti o si sentono spinti a ringraziarlo. È quindi necessario ricordare tutte le cose buone che Dio ha fatto per noi e meditare sulle meravigliose qualità che permeano tutto ciò che fa. In questo modo dovremmo essere in grado di discernere la straordinaria sapienza e potenza del nostro grande Creatore. (Isaia 45:18) Soprattutto, questo dovrebbe aiutarci a capire quale Dio amorevole egli sia, in quanto non solo ci ha dato la vita, ma ci ha anche messi in condizione di goderla.

Pensate ad esempio all’infinita varietà di splendidi fiori che Dio creò sulla terra. Com’è meraviglioso che ci abbia anche dotato della capacità di vederli e di trarre grande piacere dalla loro bellezza! Similmente Dio provvide ogni specie di cibo nutriente per il nostro sostentamento. Com’è stato premuroso a darci anche il senso del gusto, così che possiamo provare piacere nel mangiare! Queste non sono forse prove eloquenti che Dio ci ama davvero e ha a cuore i nostri migliori interessi? — Salmo 145:16, 17; Isaia 42:5, 8.

Oltre a rivelarsi a noi tramite il “libro della natura”, tramite la sua Parola, la Bibbia, il Creatore ci spiega che specie di Dio è. Questo perché nella Bibbia sono scritte molte delle cose amorevoli che Geova Dio fece in passato e le numerose benedizioni che promette di elargire all’umanità nel prossimo futuro. (Genesi 22:17, 18; Esodo 3:17; Salmo 72:6-16; Rivelazione [Apocalisse] 21:4, 5) Soprattutto, la Bibbia ci rivela la massima espressione dell’amore di Dio per il genere umano: aver dato il suo unigenito Figlio come nostro Redentore così che potessimo essere liberati dalla schiavitù del peccato e della morte. (Romani 5:8) Veramente, più impariamo riguardo al nostro amorevole Creatore, più ci sentiamo spinti ad amarlo con tutto il cuore.

Impariamo ad amare il prossimo

Come indicò Gesù, oltre ad amare Dio con tutto il cuore, l’anima e la mente, dobbiamo amare il prossimo come noi stessi. In effetti l’amore di Dio ci obbliga ad amare il prossimo. L’apostolo Giovanni spiegò: “Diletti, se Dio ci amò così, anche noi abbiamo l’obbligo di amarci gli uni gli altri”. E sottolineò: “Se qualcuno fa la dichiarazione: ‘Io amo Dio’, eppure odia il suo fratello, è bugiardo. Poiché chi non ama il suo fratello, che ha visto, non può amare Dio, che non ha visto. E abbiamo da lui questo comandamento, che chi ama Dio ami anche il suo fratello”. — 1 Giovanni 4:11, 20, 21.

Oggi viviamo in un mondo in cui prevale l’egocentrismo, in cui gli uomini sono “amanti di se stessi”, proprio come aveva predetto la Bibbia. (2 Timoteo 3:2) Perciò se vogliamo imparare la via eccellente dell’amore, dobbiamo fare un vero e proprio sforzo per rinnovare la nostra mente e imitare il nostro amorevole Creatore, anziché seguire le vie egoistiche della maggioranza delle persone. (Romani 12:2; Efesini 5:1) Dio è pure “benigno verso gli ingrati e i malvagi” e “fa sorgere il suo sole sui malvagi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti”. Dato che il nostro Padre celeste ci dà questo magnifico esempio, dovremmo sforzarci di essere benigni e soccorrevoli con tutti. Così facendo possiamo dimostrare di essere ‘figli del nostro amorevole Padre celeste’. — Luca 6:35; Matteo 5:45.

A volte grazie a queste azioni amorevoli certuni diventano adoratori del vero Dio. Alcuni anni fa una casalinga testimone di Geova cercò di parlare del messaggio biblico a una vicina, ma questa si mostrò molto contraria. Comunque la Testimone non si lasciò scoraggiare da quella reazione. Continuò a mostrarle benignità e a cercare di aiutarla. Una volta le diede una mano a traslocare. Un’altra volta dispose che qualcuno la accompagnasse all’aeroporto per incontrare i suoi parenti. In seguito la vicina accettò uno studio biblico e infine divenne una cristiana zelante nonostante il marito la perseguitasse accanitamente. Quelle espressioni di amore posero le basi per benedizioni eterne.

Se siamo onesti, riconosceremo che Dio non ci ama perché abbiamo tantissime qualità ammirevoli. Al contrario, ci ama anche se abbiamo numerosi difetti e carenze. Stando così le cose, anche noi dovremmo imparare ad amare i nostri simili nonostante i loro numerosi difetti. Se ci esercitiamo a scorgere e ad apprezzare le buone qualità degli altri anziché andare in cerca dei loro difetti, ci sarà molto più facile amarli. I sentimenti che proveremo per loro potranno anche andare oltre l’amore basato sul principio e includere il caloroso affetto che c’è fra intimi amici.

Lasciate che il vostro amore cresca

L’amore e l’amicizia vanno alimentati e coltivati, e fra gli elementi essenziali per farlo ci sono la sincerità e l’onestà. Alcuni cercano di nascondere le loro mancanze per fare una buona impressione alle persone di cui vorrebbero diventare amici. Ma questo modo di fare spesso ha un effetto boomerang, perché alla fine gli altri scoprono come stanno le cose e si allontanano a causa di tale disonestà. Non dovremmo quindi aver timore che gli altri ci conoscano per come siamo veramente, anche se abbiamo delle carenze che stiamo cercando di superare. Questo atteggiamento può aiutarci a fare amicizia con loro.

Per esempio, in una congregazione dell’Estremo Oriente c’è un’anziana Testimone che ha pochissima istruzione. Ma non cerca mai di nasconderlo. Per esempio, ammette francamente di non essere in grado di dimostrare in base alle profezie bibliche e alla storia che i tempi dei Gentili terminarono nel 1914.a Ma dà un esempio così eccellente di zelo per il ministero e di amore e generosità verso i fratelli, che è affettuosamente chiamata il gioiello della congregazione.

In certe culture le persone rifuggono dalle manifestazioni di affetto; viene insegnato loro a mantenere una facciata di cortesia nei rapporti con gli altri. Anche se è sempre bene essere cortesi e riguardosi, non dovremmo permettere che le buone maniere soffochino o nascondano i sentimenti che proviamo per gli altri. Geova non si vergognò di dichiarare il suo affetto per il popolo eletto, l’antico Israele, dicendo: “Ti ho amato con un amore a tempo indefinito”. (Geremia 31:3) Similmente l’apostolo Paolo disse ai suoi conservi di Tessalonica: “Avendo per voi tenero affetto, provammo molto piacere di impartirvi non solo la buona notizia di Dio, ma anche le nostre proprie anime, perché ci eravate divenuti diletti”. (1 Tessalonicesi 2:8) Perciò mentre ci sforziamo di coltivare sincero affetto per i nostri simili, è più in armonia con l’insegnamento biblico esprimere liberamente questi sentimenti che non reprimerli.

Ci vuole uno sforzo continuo

Imparare a nutrire amore per gli altri e a manifestarlo è un processo continuo. Richiede un notevole sforzo da parte nostra perché dobbiamo superare i nostri stessi difetti e resistere alla forte influenza di questo mondo spietato. Ma, viste le ricche ricompense che questo reca, ne vale proprio la pena. — Matteo 24:12.

Anche in questo mondo molto imperfetto possiamo avere rapporti migliori con i nostri simili, cosa che procura molta gioia, pace e soddisfazione sia a noi che agli altri. Facendo questo sforzo possiamo dimostrarci degni della meravigliosa speranza di vivere per sempre nel nuovo mondo di Dio. Soprattutto, imparando la via eccellente dell’amore, possiamo avere l’approvazione e le benedizioni del nostro amorevole Creatore, sia ora che per l’eternità!

[Nota in calce]

a Per informazioni al riguardo, vedi Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2, pagine 1081-5.

[Immagini a pagina 10]

Si può mostrare amore cristiano con atti di benignità

[Fonte dell’immagine a pagina 8]

UN PHOTO 186226/M. Grafman

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