BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • km 12/05 p. 5
  • Ripetizione della Scuola di Ministero Teocratico

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Ripetizione della Scuola di Ministero Teocratico
  • Il ministero del Regno 2005
Il ministero del Regno 2005
km 12/05 p. 5

Ripetizione della Scuola di Ministero Teocratico

Le seguenti domande saranno considerate oralmente alla Scuola di Ministero Teocratico la settimana che inizia il 26 dicembre 2005. Il sorvegliante della scuola condurrà una ripetizione di 30 minuti basata sulle informazioni trattate dalla settimana del 7 novembre a quella del 26 dicembre 2005. [Nota: Laddove le domande non sono seguite da riferimenti, occorrerà fare ricerche per trovare le risposte. — Vedi Scuola di Ministero, pp. 36-7].

QUALITÀ ORATORIA

1. Cosa possiamo fare per essere sicuri di esortare “in base all’amore”? (Filem. 9) [be p. 266] Vogliamo assicurarci che le nostre espressioni siano basate solidamente sulla Parola di Dio e che scaturiscano dal sincero interessamento per gli ascoltatori. I nostri discorsi dovrebbero essere fatti con amore e con tatto, perché così non ci inimicheremo quelli che cerchiamo di spronare all’azione e renderemo i loro cuori più ricettivi. Una lode sincera per le cose positive che i fratelli fanno nel servizio di Dio li aiuterà a sentirsi apprezzati e li porrà nella condizione mentale giusta per recepire la nostra calorosa esortazione. (1 Tess. 1:2-8; 2 Tess. 1:3-5)

2. In che modo possiamo “esortare mediante l’insegnamento che è sano”? (Tito 1:9) [be p. 266 § 5-p. 267 § 1] Dovremmo basare l’esortazione sulla Parola di Dio, non sulle nostre opinioni o su norme stabilite da uomini. È bene menzionare i benefìci del mettere in pratica i consigli biblici e le conseguenze a cui va incontro chi li ignora. Con ragionamenti solidamente basati sulla Bibbia, dovremmo spiegare chiaramente qual è la base scritturale per agire in un certo modo e come farlo.

3. Perché è importante rendere incoraggianti i nostri discorsi, e come possiamo farlo? [be p. 268 §§ 1-3, riquadro] Il mondo esercita forti pressioni e molti si scoraggiano. Coloro che frequentano la congregazione dovrebbero vederla come un luogo dove trovare rifugio e incoraggiamento. (Isa. 32:2) Perciò dobbiamo parlare in modo da rinvigorire e rafforzare. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di edificare e aiutare altri a trarre forza e speranza da Geova e dai suoi provvedimenti. (Giob. 16:5; Rom. 15:13)

4. In che modo aiutare altri a ricordare ciò che Geova ha fatto per il suo popolo, come fece Mosè, può incoraggiarli? (Deut. 3:28; 31:1-8) [be p. 268 § 5–p. 269 § 2] Ricordando ai nostri fratelli ciò che Geova ha fatto per il suo popolo, come fece Mosè, possiamo aiutarli a riacquistare forza e rammentare loro che le promesse di Geova sono fidate. (Gios. 23:14) Infondiamo coraggio quando poniamo l’accento su vicende menzionate nelle Scritture che mostrano come Geova si prende amorevolmente cura dei suoi servitori. (Atti 4:1–5:42)

5. Perché parlare con apprezzamento di ciò che Geova sta facendo ora e di ciò che farà nel futuro è incoraggiante per l’uditorio? [be pp. 270-1] Le espressioni di apprezzamento per ciò che Geova sta facendo ora in relazione ai provvedimenti spirituali, come la fratellanza mondiale e il privilegio di essere suoi Testimoni, suscitano nell’uditorio sentimenti positivi. Quando parliamo delle promesse di Geova per il futuro o le menzioniamo in preghiera, dovremmo farlo di cuore, in modo da renderle vive e infondere fiducia nel loro adempimento.

PARTE N. 1

6. Cos’è la Settanta e perché interessa ai cristiani? [si p. 307 § 12–p. 310 § 14] Portata a termine nel II secolo a.E.V., la “Settanta” è la prima traduzione scritta delle Scritture Ebraiche in greco. Centinaia di citazioni dirette e di riferimenti alle Scritture Ebraiche che compaiono nelle Scritture Greche Cristiane si basano su di essa. Inoltre, frammenti della “Settanta” che risalgono ai primi tempi cristiani contengono il nome divino.

7. Chi erano i masoreti, e quale prezioso contributo diedero alla traduzione della Bibbia? [si p. 310 § 18; p. 311 §§ 20-1] I masoreti erano meticolosi copisti delle Scritture Ebraiche che vissero in epoca cristiana. Le note marginali che aggiunsero alle loro copie delle Scritture Ebraiche evidenziarono i cambiamenti apportati al testo originale dai copisti che li avevano preceduti. Nella seconda metà del I millennio E.V. i masoreti escogitarono un sistema grafico per agevolare la lettura e la pronuncia delle parole ebraiche, che si scrivevano senza vocali. Sul testo masoretico si basano molte edizioni della Bibbia Ebraica. Le note in calce della “Traduzione del Nuovo Mondo” contengono numerosi riferimenti al testo masoretico.

8. Quale testo base è stato usato per la parte ebraica della Traduzione del Nuovo Mondo in inglese, e perché si può dire che questa è una traduzione autorevole e accurata? [si p. 312 §§ 28, 30] La “Biblia Hebraica” di Rudolf Kittel è stata il testo base. Una nuova edizione del testo ebraico, la “Biblia Hebraica Stuttgartensia”, fu poi usata per aggiornare le note in calce della “Traduzione del Nuovo Mondo” pubblicata in inglese nel 1984 (ed. italiana 1987). Le numerose fonti secondarie indicate nelle note in calce, tra cui la “Settanta” e importanti codici, mostrano che la “Traduzione del Nuovo Mondo” è un’opera autorevole, il risultato di accurate ricerche.

9. In che modo i primi cristiani si mostrarono desiderosi di proclamare la Parola di Dio? [si p. 315 §§ 1-5] A partire dalla Pentecoste del 33 E.V. i cristiani diedero completa testimonianza ubbidendo al comando di Gesù riportato in Atti 1:8. Portarono gli insegnamenti cristiani ad ogni angolo del mondo allora conosciuto. (Col. 1:23) Alcuni furono ispirati a mettere per iscritto la “buona notizia intorno a Gesù Cristo”, mentre altri divennero copisti. (Mar. 1:1; Matt. 1:1) I primi cristiani fecero uso del codice, simile al libro attuale, che permetteva di rilegare insieme gli scritti canonici per lo studio, la consultazione e la distribuzione.

10. Che cosa rivela riguardo alla Bibbia uno studio dei manoscritti e dei testi delle Sacre Scritture che ci sono pervenuti? [si p. 320 § 32] Rivela che i testi pervenutici, tanto delle Scritture Ebraiche quanto di quelle Greche, sono essenzialmente uguali all’autentico testo originale divinamente ispirato. (2 Piet. 1:20, 21) Benché gli esperti copisti non fossero ispirati, ci sono chiare prove che attestano l’autenticità della Bibbia.

LETTURA BIBLICA SETTIMANALE

11. Il fatto che a Davide non sia stato permesso di costruire il tempio dimostra forse che Geova disapprovava le guerre che egli aveva combattuto? (1 Cron. 22:6-10) No. Le guerre combattute da Davide avevano l’obiettivo di eliminare la malvagità e coloro che si opponevano alla sovranità di Geova, di estendere il territorio di Israele fino ai confini indicati da Dio e di stabilire giustizia e pace. Tuttavia, poiché il regno di Geova ha essenzialmente natura e scopo pacifici, il tempio doveva essere costruito in pace da un uomo di pace, Salomone. [it-2 p. 841 § 7]

12. Nella preghiera che fece alla dedicazione del tempio, in che modo Salomone riconobbe che Geova è attento non solo ai bisogni dei suoi servitori come gruppo, ma anche alla situazione particolare di ciascun individuo che lo teme? (2 Cron. 6:29, 30) Salomone riconobbe che ciascun individuo che teme Dio ha le proprie afflizioni da sopportare. Per qualcuno può trattarsi di una malattia fisica, per qualcun altro di un grave problema emotivo. C’è chi è afflitto per la morte di una persona cara. Anche disoccupazione, difficoltà economiche e problemi familiari sono afflizioni comuni in questi tempi difficili. [w97 15/4 p. 4]

13. Che cosa sono “i demoni a forma di capro” menzionati in 2 Cronache 11:15? Da come viene usato in questo contesto è chiaro che il termine ebraico reso “demoni a forma di capro” si riferisce a cose che vengono adorate e a cui sono offerti sacrifici, e questo nel contesto di una religione falsa. Forse quelli che li adoravano pensavano che si trattasse di creature pelose aventi forma di capro. [it-1 pp. 674-675; Rbi8, nt.]

14. Come possiamo conciliare il fatto che il regno di Baasa iniziò “nel terzo anno di Asa” e durò solamente 24 anni con l’affermazione secondo cui Baasa salì “contro Giuda” nel “trentaseiesimo anno del regno di Asa”? (1 Re 15:33; 2 Cron. 16:1) Alcuni pensano a un errore di copiatura e ritengono si tratti del 16º o del 26º anno del regno di Asa, ma non è necessario ipotizzare un errore per far tornare il conto. Commentatori ebrei citano il “Seder Olam”, il quale avanza l’ipotesi che fosse “il trentaseiesimo anno” dall’inizio del regno separato di Giuda (997 a.E.V.), corrispondente quindi al 16º anno di Asa. [it-1 p. 214 § 3]

15. In che modo ciò che è narrato in 2 Cronache 20:22, 23 ben raffigura quanto sta per accadere al mondo di Satana? Secondo Rivelazione 17:16, 17 Geova ha un “pensiero” circa Babilonia la Grande, della quale la cristianità è la parte più riprovevole. Indurrà le nazioni militarizzate dell’ONU a condividere questo suo “pensiero”, cioè a rivoltarsi contro la falsa religione per devastarla e distruggerla. Il grande sistema apostata della cristianità, come gli edomiti del monte Seir, sarà annientato. [w85 15/1 p. 31 § 17]

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi