La sclerosi multipla, una malattia sconcertante
VI SENTITE rigido come un pezzo di legno quando cercate di alzarvi dal letto la mattina? O non siete in grado di camminare per cui avete bisogno della sedia a rotelle? Deve qualcuno spingervi le gambe e aiutarvi a mettervi su una sedia così che possiate lavarvi? Avevate un tempo una bella calligrafia mentre ora riuscite appena a scrivere il vostro nome? Avete difficoltà a controllare la vescica specialmente col tempo freddo e piovoso? Ci vedete bene e quindi vi si oscura la vista o ci vedete doppio?
Forse siete affetto da sclerosi multipla, dalla sconcertante sclerosi multipla.
Che cos’è?
La sclerosi multipla è una malattia del sistema nervoso centrale. Attacca la sostanza che isola le fibre nervose del cervello e del midollo spinale. Le normali fibre nervose sono isolate da una guaina di tessuto grasso. Questa sostanza isolante si potrebbe paragonare al materiale isolante che è attorno al filo del telefono. Quando la sostanza isolante che circonda una fibra nervosa è distrutta dalla sclerosi multipla, la conduzione degli impulsi lungo la fibra ora scoperta viene interrotta. Avviene un corto circuito negli impulsi nervosi, e le corrispondenti cellule muscolari rimangono paralizzate.
Nei punti dove l’isolamento delle fibre nervose è distrutto, si forma tessuto cicatriziale; ne risultano aree indurite nel cervello e nel midollo spinale. “Sclerosi” viene da una parola greca che significa “duro”. Poiché queste piccole aree indurite appaiono disseminate in tutta la materia grigia e bianca del cervello e del midollo spinale, la malattia è detta sclerosi “multipla”.
Alcuni sintomi sono affaticamento, torpore, formicolio, mancanza di coordinamento, violenti movimenti involontari, debolezza o spasmi dei muscoli delle braccia, delle gambe e degli occhi (ciò che causa annebbiamento o visione doppia), tremori degli arti quando si cerca di fare qualche particolare azione, barcollamenti, effettiva paralisi, mal di capo, debolezza della vescica e arti indolenziti.
Singolari aspetti della sclerosi multipla
Uno dei numerosi singolari aspetti della sclerosi multipla è che colpisce principalmente le persone nel fiore degli anni, fra i venti e i quarant’anni. Infatti, i medici riferiscono che la sclerosi multipla è la più comune malattia del sistema nervoso che colpisce le persone nel fiore degli anni nell’Europa settentrionale e nell’America del Nord. Ne sono affetti circa 250.000 Americani, e forse molti di più. È più comune nelle zone economicamente progredite della terra, dove le norme igieniche sono più elevate. “Più primitiva è la società”, dice un medico, “minore è il problema della sclerosi multipla”. È relativamente più comune nei climi freddi. È relativamente rara nell’America del Sud, in Africa e nei paesi asiatici.
La sclerosi multipla progredisce lentamente, sviluppandosi forse in un periodo da quindici a trent’anni. Di regola è una malattia che peggiora, regredisce e poi ritorna. Possono comparire gravi sintomi e quindi, quasi altrettanto improvvisamente, sparire. Il paziente riscontrerà all’improvviso di poter nuovamente camminare. Può darsi che riacquisti la vista. Può essere impiegato, riuscire a fare il suo lavoro, scrivere a macchina e vestirsi. Quindi senza preavviso le mani perdono il tatto, diventano goffe e così intorpidite che batte i tasti sbagliati. Parla lentamente e scandisce le sillabe. Anche se il miglioramento è spontaneo, può ricadere in uno stato simile o peggiore. La sclerosi multipla è sconcertante.
Nonostante molte ricerche mediche, la sclerosi multipla resta, come disse un medico, “una malattia con una causa ignota, con un decorso imprevedibile, un rimedio non scoperto e neppure un semplice esperimento di laboratorio per confermarne la diagnosi”. La sclerosi multipla è sconcertante.
Possibili cause
La sclerosi multipla fu descritta per la prima volta in maniera particolareggiata nel 1868, e da allora sono state avanzate molte opinioni sulle possibili cause. Una delle più popolari in anni recenti è che la sclerosi multipla sia una malattia autoimmunitaria; cioè una malattia in cui il corpo produce anticorpi che attaccano le sue proprie sostanze.
Comunque, alcuni specialisti credono che la sclerosi multipla sia collegata a un virus. Per esempio, scrivendo in Scientific American del luglio 1970, l’epidemiologo inglese dott. Geoffrey Dean riferisce che le variazioni nella sua incidenza in varie parti del mondo fanno pensare che derivi da un’infezione causata da un virus del tipo “lento” o latente, che è poco compreso. Normalmente, egli crede, la sclerosi multipla è “un’infezione da virus dell’infanzia” come la poliomielite. Più presto il bambino è esposto al virus della polio, meno è probabile che contragga il tipo che lascia paralizzati. Ma in quelle parti del mondo ad alto tenore igienico, il bambino può non prendere l’infezione in tenera età; quindi, se ciò accade per la prima volta all’inizio della sua vita da adulto, ha conseguenze più serie. La teoria del virus, come altre, non è stata provata.
Cura e mezzi per recare sollievo in generale
Non c’è una specifica terapia per la sclerosi multipla, ma molti medici ricorrono a steroidi adrenocorticali come il cortisone. Si crede che il temporaneo impiego di questo farmaco possa affrettare la guarigione o una remissione. Ma che tali farmaci effettivamente abbrevino un attacco acuto o ne riducano l’intensità è ancora discusso. Pertanto, la terapia per la cura della sclerosi multipla consiste in gran parte nell’alleviare i sintomi, e si impiegano farmaci di varie specie. Le opinioni variano, come variano anche le cure della sclerosi multipla. La sclerosi multipla è sconcertante.
Molti medici raccomandano la terapia del lavoro, che potrebbe essere lavorare ai ferri, dipingere, scrivere a macchina, ecc., qualsiasi cosa per mantenere la mente attiva e non pensare al proprio male. Sono utili sufficiente riposo, una felice veduta mentale e la determinazione di ristabilirsi. È importante tenere alto il morale del paziente, e una comprensiva, speranzosa attitudine da parte della famiglia contribuirà a rendere più piacevole la vita per tutti gli interessati.
Eccessivo affaticamento, esposizione al freddo o all’umidità sono tutte cose da evitare. Le infezioni di qualsiasi specie, specialmente le infezioni delle vie respiratorie, causano spesso ricadute o una recrudescenza della malattia.
Bisogna anche evitare le cattive emozioni, come l’ira e la collera. Gli studi hanno mostrato che le cattive emozioni croniche hanno probabilmente un effetto nocivo sul decorso della malattia. Un acuto sforzo emotivo può improvvisamente causare un grave attacco.
Si crede che l’inattività causi un’accresciuta rigidità delle gambe. Pertanto, scrivendo nel volume Current Therapy (1967), il dott. W. W. Tourtellotte, del Centro Medico dell’Università del Michigan, dice delle persone colpite da sclerosi multipla: “I pazienti moderatamente colpiti sono incoraggiati a camminare ogni giorno appena oltre il limite della stanchezza. . . . Per nostra esperienza i pazienti affetti da sclerosi multipla dovrebbero essere attivi e occupati finché la loro condizione neurologica lo permette”.
Fattori nutritivi
Esiste molta controversia circa il fatto che la persona affetta da sclerosi multipla sia aiutata prendendo certe vitamine. Ci sono state notizie di miglioramento dopo che si era preso un po’ di vitamine, ma i medici in genere credono che non ci sia nessuna vera indicazione o sostegno a favore di molte conclusioni a cui si è pervenuti. The Merck Manual of Diagnosis and Therapy dichiara che i preparati vitaminici si possono prendere per “i loro effetti psicoterapeutici e tonici”. A questo riguardo vengono raccomandati l’acido nicotinico (niacina), e le vitamine B1 e B12. I medici francesi che fecero uso di vitamina B12 nella cura della sclerosi multipla riferirono di avere notato considerevole miglioramento nei pazienti.
In base alle loro ricerche i nutrizionisti credono in genere che le vitamine siano d’aiuto per le persone affette da sclerosi multipla. La nutrizionista Adelle Davis, per esempio, nel suo libro Let’s Get Well riferisce: “Quando i pazienti che soffrivano di sclerosi multipla hanno preso vitamina E, B6 e altre vitamine B, la malattia è stata arrestata; perfino i casi avanzati migliorarono nel camminare e riuscivano a controllare meglio la vescica e avevano meno spasmi alle braccia e alle gambe. La calcificazione dei tessuti molli è stata impedita con la vitamina E. Mi sembra che tutte queste sostanze nutrienti dovrebbero avere un posto preminente nell’alimentazione di chiunque soffra di questa malattia”.
Anche la nutrizionista Catharyn Elwood riferisce che il dott. J. E. Crane “ha avuto un meraviglioso successo nella cura della sclerosi multipla con la vitamina E. Di 24 casi gravi, 18 ‘ebbero un netto miglioramento’”.
È stato riferito che la vitamina C pure ha un certo valore. In The Complete Book of Vitamins, è fatta questa dichiarazione: “Nella sclerosi multipla, fu notato un miglioramento obiettivo e soggettivo nella maggioranza dei casi dov’erano state somministrate grandi dosi di acido ascorbico”.
Un libro recente, New Hope for Incurable Diseases (New York; 1971), ha un capitolo sulla sclerosi multipla. Gli autori, E. Cheraskin, dottore in medicina, e W. M. Ringsdorf, medico dentista, parlano di persone affette da sclerosi multipla che hanno tratto vantaggio da un’alimentazione con pochi carboidrati. L’alimentazione con molti carboidrati rendeva più acuti i loro sintomi. Gli autori dicono: “C’è speranza per la persona colpita da sclerosi multipla! Certo l’alimentazione, come mezzo terapeutico, si dovrebbe includere in base a questa indicazione”. Tenendo conto dei fatti da essi scoperti circa l’alimentazione, questi medici dicono: “Gli zuccheri semplici e i grassi saturi dovrebbero essere considerati come fattori che rendono soggetti alla sclerosi multipla”.
Riguardo al fatto della prevenzione, questi medici dicono: “È probabile che l’alimentazione che offre più speranza agli incurabili possa anche impedire l’insorgere di questi disturbi”. I fattori alimentari raccomandati da questi esperti sono: Adeguate proteine e “1. Limitazione dei carboidrati nell’alimentazione, specialmente zucchero, sciroppo e i cibi molto lavorati contenenti amido. 2. Limitazione dei grassi saturi e sostituzione con grassi non saturi. 3. Somministrazione di più vitamine e minerali. 4. Dosi massive di vitamina C e di vitamina B”.
La mia esperienza con la sclerosi multipla
La sconcertante sclerosi multipla si manifesta in vari modi a seconda delle diverse persone. Cominciai ad avere strani sintomi nel 1956 quando ero a Minneapolis, nel Minnesota, U.S.A. Attendevo di frequentare la classe autunnale della scuola missionaria di Galaad della Società Torre di Guardia. Mi prese un dolore alla schiena, e un’anca pareva più alta dell’altra. Il medico mi fece stare a letto per circa una settimana e la chiamò sciatica. Il dolore nella regione lombare destra scomparve e io mi rimisi in piedi.
Dopo essere andata nella mia assegnazione missionaria nella Guyana, non ebbi altri disturbi fino al 1959. Di nuovo avvertii il dolore alla schiena. Dopo essere stata a letto per qualche tempo, tornai al lavoro ma mi sentivo intorpidita. Quando andai a Minneapolis nel 1961 un chiropratico mi disse che pensava fossi affetta da sclerosi multipla. Mi manipolò la spina dorsale e cominciai a prendere un po’ di vitamine, come la vitamina B.
In seguito persi per oltre un mese la sensibilità della mano destra, e mangiavo con la sinistra. Quindi la mano destra tornò ad essere sensibile e fui di nuovo normale. Era tutto molto sconcertante.
Nel febbraio del 1962, feci molto piacevole lavoro. Ma in marzo per qualche tempo non potei camminare. Ogni anno avevo questo attacco. Poi veniva dopo nove mesi, e dopo sei mesi.
Cominciai ad avere difficoltà con le gambe; spesso cadevo. Quindi ebbi disturbi alla vescica. Nel 1964 un medico mi diede il cortisone e chiamò la mia malattia neurite periferica. Pare che il cortisone calmi il dolore. Un altro medico mi visitò e mi raccomandò trattamenti con le onde corte per la schiena e certi esercizi. Nel 1965 andai alla Clinica Mayo di Rochester, nel Minnesota. Lì fui sottoposta a molte visite ed esami. Infine dopo più di una settimana, mi fu detto che il mio male era la sclerosi multipla. Nel mio caso si pensò opportuno che non prendessi più cortisone, perché pareva facesse irrigidire maggiormente i miei muscoli.
Più avanti nel 1965 tornai nella Guyana per continuare la mia opera missionaria. Le mie gambe peggiorarono costantemente, e nel 1968 cominciai a usare una sedia a rotelle.
Ora, nel 1972, le mie mani diventano sempre più deboli, e non riesco a stare sulle gambe. Mi è difficile scrivere il mio nome e scrivo a macchina con due dita. Benché ora riscontri un generale peggioramento, conducendo studi biblici con gli studenti sono aiutata a tener desta la mente.
Chi è affetto dalla sclerosi multipla è a carico di altri, e sono fortunata di vivere nella Guyana, dove la gente è amichevole e comprensiva. I medici e le infermiere dell’Ospedale Pubblico di Georgetown sono realmente gentili, e quando ho bisogno di aiuto mi assistono. Anche il clima della Guyana è propizio, giacché pare che il clima caldo mi faccia bene. Per tutto l’anno si mantiene tra i 27,7 e i 29,4 gradi centigradi.
Mio marito e io siamo ora nel servizio continuo da diciotto anni, e siamo qui da circa quattordici anni. Posso insegnare la Bibbia in casa mia, al telefono e quando parlo a vicini e amici. È bene mantenersi attivi nonostante quella sconcertante sclerosi multipla. — Da una collaboratrice.