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  • Vi vendono atmosfera
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Svegliatevi! 1972
g72 22/10 pp. 21-24

Vi vendono atmosfera

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Trinidad

IN TUTTA la terra si vanno affermando molte nazioni, comprese parecchie piccole isole o loro gruppi. La maggioranza delle isole sono a economia agricola, e alcune hanno un solo raccolto, o ne avevano fino a poco tempo fa. Con una piccola entrata totale, il problema è quello di trovare un reddito sufficiente da mantenere a galla la navicella dello stato.

Se aveste un incarico importante in una di queste nuove nazioni, che fareste per risolvere il problema? Non sarebbe un’esperienza piacevole scoprire che avete risorse naturali di cui c’è richiesta e che potete adattarle alle proporzioni della particolare isola? Non sarebbe soddisfacente riscontrare che i beni potrebbero essere ritenuti dopo la loro “vendita”, e che si potrebbero “vendere” di nuovo ripetute volte? Questa è stata l’esperienza di molte isole dei Caribi.

Un prodotto che si può rivendere

In quasi tutte le isole dei Caribi si trovano gli “ingredienti” che formano questi rimarchevoli “beni”: un misto di sabbia, mare, aria e, naturalmente, il sole tropicale. Questi son messi insieme per formare deliziose spiagge e luoghi di villeggiatura. Sia che questi posti si vedano per la prima volta o che siano stati visti molte volte, la sensazione è molto piacevole e soddisfacente: nuotare nelle chiare acque verdi-azzurre con una spiaggia dalla sabbia bianca e fine come il sale; una passeggiata di primo mattino lungo le spiagge sabbiose, fiancheggiate da palme del cocco, ogni boccata d’aria priva d’inquinamento è una delizia.

I funzionari governativi si son resi conto del potenziale reddito che questa atmosfera può fornire, e hanno quindi intrapreso con entusiasmo l’opera di vendere ai turisti le bellezze del loro paese. In parecchie isole è una grande industria. Even Palm o Prune Island, una semplice macchiolina di 44 ettari nelle Grenadine, ha le sue cabine balneari e la sua pista di atterraggio. Il capo di una agenzia di consultazione turistica fu citato nell’Express di Trinidad del 3 ottobre 1970 per la convinzione che il turismo possa efficacemente ridurre la disoccupazione ed elevare il livello di vita nelle nazioni in via di sviluppo.

Commercializzare il prodotto

Portorico e Giamaica hanno edificato nel corso degli anni una grande industria turistica. Ora le isole più piccole lavorano strenuamente per partecipare all’industria. Uffici turistici sono stati istituiti dai vari governi. Alberghi, aviolinee, compagnie di navigazione e altre imprese si interessano grandemente a invogliare più persone a visitare le spiagge della loro nazione. La pubblicità viene fatta da riviste, radio, televisione e in molti altri modi. Quelli che viaggiavano in metropolitana nella città di New York poterono leggere nel 1969 una notevole scritta che diceva: ‘Visitate gli straordinari Caribi’.

Qui nei Caribi la stagione turistica va da dicembre ad aprile. Quindi, le linee di navigazione organizzano le crociere invernali, che hanno abbastanza successo e danno ai passeggeri l’opportunità di vedere molti porti delle varie isole e nel continente sudamericano. Le aviolinee offrono anche gite “tutto compreso” in cui un gruppo può viaggiare insieme, percorrendo un certo itinerario e stando in certi alberghi. Un gran numero di persone viaggia con un biglietto da escursioni e interrompe il volo parecchie volte per visitare diverse isole. E poi un gruppo può prenotare un intero aereo per un certo volo. Ci sono, per esempio, molti voli prenotati e anche navi da crociera che visitano Trinidad così che i loro passeggeri possano vedere l’annuale Carnevale di due giorni, il punto culminante della stagione turistica di Trinidad.

I turisti devono avere un posto in cui stare, e l’industria alberghiera e la relativa attività delle pensioni continua perciò a espandersi per accogliere i passeggeri che affluiscono sempre in maggior numero nelle isole. Gli stessi governi divengono gli amministratori degli alberghi. Nelle Barbados e in Trinidad, come altrove, il governo ha la proprietà o è cointeressato nella gestione degli alberghi. Il moltiplicarsi degli alberghi e delle pensioni continua ininterrottamente mentre aumenta l’industria di vendere l’atmosfera.

Ne vale la pena?

“Sì! Senz’altro!” risponde l’impiegato delle relazioni pubbliche nell’Ufficio Turistico delle Barbados. Egli spiega che nella piccola isola dove per decenni l’economia è stato lo zucchero e dove la vita medesima del popolo era legata agli interessi dello zucchero, l’industria turistica è ora divenuta la più lucrosa. Nel 1968, per la prima volta, la totale entrata procurata dal turismo superò quella dello zucchero. Le cifre mostrano che il numero dei visitatori nelle Barbados aumentò da 44.000 nel 1962 a oltre 137.000 nel 1969. Sì, il turismo provvede da mangiare in questi giorni a molte case nelle Barbados.

A Grenada pare che i funzionari dicano “Sì, forse” alla suddetta domanda. Non c’è dubbio che il turismo è una delle fonti maggiori, se non la massima, di valuta estera nel paese, e che l’ammontare del reddito aumenta rapidamente. Un funzionario indicò, comunque, che un notevole sborso di capitale allo scopo di portare nel paese articoli di lusso per i turisti riduce il profitto netto del turismo. C’è poi la tendenza che da parte dei nativi poveri possa sorgere la scontentezza vedendo la grande differenza fra la propria condizione di vita e quella dello straniero. Nelle Barbados, comunque, si è asserito che questo non era il vero punto dell’argomento contro l’industria turistica, giacché molti isolani fanno viaggi all’estero in questi giorni e vedono per proprio conto le norme di vita altrove e acquistano essi stessi alcuni gusti costosi.

Fino a poco tempo fa il dollaro turistico non è stato ricercato con tanto vigore in Trinidad come in alcune altre isole, in particolar modo nelle Barbados. Siccome Trinidad è favorita quale principale produttrice di petrolio del Regno Unito e ha quindi dai prodotti petroliferi un ricco reddito e ha anche altre industrie sostanziali, non è stata incline a corteggiare i turisti. Tuttavia oggi il turismo è la terza delle più grandi fonti di valuta estera. Speciale enfasi è stata data all’industria turistica a Tobago, la più piccola isola sorella di Trinidad.

Rischi nell’industria

Come per qualsiasi altra avventura commerciale, ci sono rischi nell’industria di vendere l’atmosfera. Il bene di consumo, la piacevole atmosfera isolana, dev’esser preservato e mantenuto. Per queste ragioni la stabilità del governo è una necessità. Semplicemente fate divulgare la voce di una difficoltà o di una rivoluzione e il Sig. Turista se ne va via rapidamente.

Questo accadde in Trinidad e Tobago nell’aprile del 1970. Si facevano violente dimostrazioni nello sforzo di abbattere il governo. Gli stranieri erano insultati e assaliti. A Tobago furono invasi alberghi e luoghi di villeggiatura e gli ospiti furono maltrattati. In pochi giorni quegli alberghi rimasero quasi deserti. I visitatori a Trinidad diminuirono quasi di un quarto. Ci vollero mesi prima che l’affluenza dei visitatori tornasse di nuovo normale. La costruzione di alberghi si fermò, o quasi, per qualche tempo. La costruzione di un nuovo Holiday Inn sul mare cessò a Port of Spain e fu ripresa solo nel settembre del 1971.

L’instabilità monetaria e la disoccupazione sono fattori di cui preoccuparsi nell’industria turistica. La recente crisi del dollaro americano e l’aumento di disoccupazione negli Stati Uniti e nel Canada hanno ridotto le vacanze nei Caribi a molti negli ultimi mesi. Questi sono i due principali paesi dai quali le isole ricevono visitatori, e qualsiasi diminuzione del numero di persone che vengono nelle isole è dunque una grave minaccia per il reddito derivante dai turisti. Sforzi si compiono ora per attirare turisti dalla Scandinavia per mezzo dell’aviolinea SAS e anche dall’America Meridionale, in particolare dal Venezuela.

Con l’avvento degli aerei 747 e la riduzione dei prezzi per l’Europa, molti che prima venivano al sud dagli Stati Uniti e dal Canada ora vanno in aereo verso est in Europa. Anche questo è stato una minaccia per l’industria turistica nei Caribi e finora non è stato ancora introdotto nessun piano completamente efficace per rimediare la situazione. I voli prenotati hanno contribuito un poco.

Un rischio per l’industria è il trattamento che viene fatto al Sig. e alla Sig.a Turista durante la loro permanenza. La pubblicità a voce può essere molto potente. Se qualcuno è maltrattato o gli si fa pagare un prezzo eccessivo o è derubato, per certo un tale adirato turista pronuncerà difficilmente una buona parola. Gli uffici turistici riconoscono questo e cercano di accontentare i loro clienti. L’uomo della strada, comunque, ha una veduta diversa. Molti considerano il turista come una buona caccia e cercano di alleggerirlo di quanto denaro o oggetti è possibile. Il prezzo dei tassì può essere esorbitante, come può esserlo il prezzo di alcuni alberghi. I venditori di ciondoli e di ricordi abbondano e a volte vendono poco che abbia vero valore. Orologi e bigiotterie venduti per via non sono un affare.

Per giunta, ci sono molti occhi desti, che guardano, guardano. Sia il turista incurante dei suoi beni, ed essi metteranno le ali: una macchina fotografica, un binocolo, un orologio o un portafogli dovrebbero sempre essere ben guardati se non si vuole che avvenga qualche cosa che renderebbe le vacanze spiacevoli. La prima volta che lo scrittore visitò una spiaggia di Trinidad molti anni fa tornò a casa a piedi scalzi. Lasciò le scarpe in un luogo vulnerabile, e prontamente ci fu qualcuno che se ne appropriò. Queste sono cose che quelli che vendono il turismo cercano di evitare, con qualche grado di successo.

Prospettive future

Nonostante i problemi e i rischi, i promotori del turismo sono ottimisti circa il futuro dell’industria e avanzano con vigore nei progetti di espansione. Solo di recente l’Hotel Hilton di Trinidad ha completato una grande aggiunta di 181 stanze. A Tobago si costruiscono o si progettano parecchi alberghi e pensioni. Questo è all’incirca il quadro anche nelle altre isole. Barbados progetta di esser pronta in futuro per i voli dei grandi aerei a reazione 747 e attende dunque assai più turisti nei mesi avvenire.

Rappresentanti di agenzie di viaggio sono portati nella zona da vari uffici turistici per conoscere le gite, al fine di promuovere dall’estero un maggiore interesse. Una mèta è quella di avere un gran numero di visitatori per tutto l’anno, evitando in tal modo in notevole misura una stagione alta e una stagione bassa. Questo permetterebbe di fare un miglior uso dei posti d’albergo. Si cercano congressi per portare grandi gruppi di visitatori. Un centro per congressi è stato costituito a Trinidad con la mira di attrarre maggiormente questa specie di industria.

Un diverso genere di punto di vista è stato assunto a Trinidad verso il turista. In precedenza c’era la tendenza a provvedere “una casa lontana da casa” per il turista, dandogli la stessa specie di cibo che aveva a casa e facendolo sentire come se fosse in ambienti familiari. Questo è stato costoso e non ha avuto troppo successo. Ora la tendenza è quella di far vedere ai visitatori il paese: la sua riserva di caccia, il suo lago di pece, la sua foresta della pioggia e il suo popolo dalle molte origini nazionali. Fate vedere loro alcune attività e lavori artigianali locali. Fate ascoltare loro una banda di bidoni, osservare la danza dell’oblio, udire alcuni calipso. Invece di bistecca e cipolle, possono provare qualche granchio e calalu o dell’insalata di cavolo di palma o pollo pelau. In questo modo il visitatore si rende conto che non è a casa ma impara qualche cosa direttamente di come vivono i suoi vicini in altri paesi. Questo sta già avendo qualche grado di successo per molti turisti che dicono che si sono innamorati dell’isola.

Per quelli che vogliono andar via o desiderano un cambiamento di ritmo della vita per qualche tempo, gli uffici turistici hanno qualche cosa da vendere. È qualche cosa che è utile per l’economia e per la popolazione locale. E il cliente riceve l’atmosfera che può essere soddisfacente e piacevole.

[Immagine a pagina 21]

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