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  • g73 8/12 pp. 23-26
  • Qual è la causa della straordinaria vendita di biciclette?

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  • Qual è la causa della straordinaria vendita di biciclette?
  • Svegliatevi! 1973
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  • La richiesta supera la fornitura
  • Importante mezzo di trasporto
  • Un fattore è la velocità
  • Biciclette migliorate
  • Salute e ambiente
  • Un aumento relativo
  • Bisogno di cautela
  • La bicicletta che affila coltelli
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Svegliatevi! 1973
g73 8/12 pp. 23-26

Qual è la causa della straordinaria vendita di biciclette?

I CICLISTI, di rado visti in alcune città americane alcuni anni fa, sono ora uno spettacolo comune. Percorsi per ciclisti sono stati stabiliti in Boston, Chicago, San Francisco, Miami e molte altre città maggiori.

Nell’estate del 1972 circa 6.000 persone percorsero regolarmente in bicicletta le vie per andare a lavorare in Washington, nel Distretto di Columbia. Molti fanno la stessa cosa nella città di New York. La bicicletta è divenuta così popolare che la fine della settimana e in giorno di festa le automobili sono al bando nel famoso Central Park di New York nelle ore diurne, e nuvoli di ciclisti ne percorrono le strade.

La richiesta supera la fornitura

Nel 1960, si vendettero negli Stati Uniti 3,7 milioni di biciclette. Nel 1971 le vendite si erano più che raddoppiate, ascendendo a 8,9 milioni, per un valore di $500 milioni [Lit. 292.500 milioni].

Se le vendite calcolate per il 1972 di 11,5 milioni di biciclette fu corretta, per la prima volta dal 1897 si vendettero negli Stati Uniti più biciclette che automobili! E riguardo al corrente anno, Jerry Sircus, presidente di una delle maggiori fabbriche di biciclette, predice: “La vendita sarà ancora più straordinaria nel ’73”. In Giappone la situazione è simile. Si attende che quest’anno la produzione di biciclette raggiunga gli 8 milioni, dai 5 milioni del 1970.

È stato un vero problema soddisfare negli Stati Uniti la richiesta di biciclette del pubblico. Nel 1971, i rivenditori di biciclette avevano importato quasi due milioni di biciclette nello sforzo di soddisfare le richieste. A Washington, nel Distretto di Columbia, verso la fine del 1971 un rivenditore di biciclette esclamò: “Il mercato è letteralmente impazzito. In giugno di quest’anno, avevamo venduto lo stesso numero di biciclette che avevamo venduto nel dicembre dello scorso anno. Abbiamo 50 clienti per ogni bicicletta disponibile”.

Qual è la causa del fenomenale aumento dell’insolita vendita di biciclette? Durerà?

Importante mezzo di trasporto

Molti vorrebbero vederla durare a lungo. La bicicletta, pensano, è un valido mezzo di trasporto. Il segretario dei trasporti degli Stati Uniti, John Volpe, per esempio, disse: “Non considero la bicicletta un aggeggio o una mania. Per ciò che mi riguarda, . . . la bicicletta ha nelle vie della nostra città parità di diritto con l’automobile”.

In effetti, la bicicletta è stata per lungo tempo un importante mezzo di trasporto in molti luoghi. A Pechino, in Cina, per esempio, si riferisce che ci siano 1,5 milioni di biciclette! In Irlanda le biciclette sono così comuni che non è insolito vedere andare in bicicletta il marito con la moglie seduta sul manubrio!

In molte città europee le biciclette gareggiano nelle ore di punta con le automobili. Ma anziché avere uno straordinario aumento di biciclette, in certi luoghi d’Europa pare che le usino meno persone che non alcuni anni fa. Molti ora guidano invece le automobili.

Negli Stati Uniti, comunque, dove l’automobile ha regnato per decenni, sta tornando in uso la bicicletta. Si riferisce che gli Americani abbiano più di 50 milioni di biciclette, e si asserisce che il numero dei ciclisti sia raddoppiato nell’ultimo decennio di 80 milioni. In Canada la situazione è simile. Perché c’è questo ritorno della bicicletta?

Un fattore è la velocità

Una ragione è che la bicicletta è spesso nelle odierne città congestionate dal traffico un mezzo di trasporto più rapido. Un produttore teatrale di New York che va in bicicletta dice che impiega meno tempo che in autobus per recarsi dalla sua abitazione del Greenwich Village al suo ufficio nel centro della città. A Washington, nel Distretto di Columbia, un ciclista coprì facilmente i sette chilometri percorsi dai pendolari più rapidamente dell’autobus o dell’automobile.

Con poco sforzo una persona normale può viaggiare in bicicletta alla velocità di quindici o venti chilometri l’ora. I ciclisti bravi possono viaggiare assai più rapidamente. C’è stata, comunque, della confusione in quanto all’effettiva velocità della bicicletta. Per esempio, il Times di New York riferendo che nel Central Park si era fatta una corsa di 200 miglia (322 chilometri), osservò:

“I corridori compresero alla partenza Pamela Singer di 6 anni . . . e Alfred (Diavolo Rosso) LeTourneur, grande corridore ciclista della sei giorni degli anni venti e degli anni trenta. Egli stabilì nel 1941, a Bakersfield, in California, un primato mondiale di velocità, pedalando a 175,25 chilometri l’ora”.

Comunque, quel fantastico primato fu superato nel 1951 da José Miefret di Francia. Egli coprì il più veloce miglio in bicicletta, andando a 175,57 chilometri l’ora. Ciò significherebbe che coprì il miglio (1.609 metri) in 33 secondi! Vi sembra incredibile?

Può sembrarlo, in particolar modo se avete letto in una fonte di notizie degna di stima che il primato ciclistico del miglio con partenza da fermo è di due minuti e sei decimi di secondo. E questo significa viaggiare, in media, a circa solo quarantotto chilometri l’ora. Perché c’è discordanza?

Perché i ciclisti che viaggiano fino a centosessanta chilometri l’ora e più sono assistiti. Essi viaggiano strettamente accodati a un’automobile o a una motocicletta. In tale posizione, c’è un parziale vuoto che permette al ciclista di raggiungere queste velocità.

Tuttavia, servendosi interamente della propria capacità di pedalare, le persone possono coprire da novantacinque a centosessanta chilometri al giorno senza difficoltà. E godono l’aria fresca e vedono tanti paesaggi in più.

Comunque, è la velocità che si può raggiungere in brevi percorsi a influire particolarmente sul rinnovato uso della bicicletta. Il viaggio di sei o otto chilometri per andare a scuola o a fare la spesa può prendere normalmente solo da venti a trenta minuti in bicicletta, e non c’è il problema di parcheggiare l’automobile!

Biciclette migliorate

Un fattore che ha stretta relazione con l’aumento delle biciclette è la costruzione di nuove biciclette leggere con diversi ingranaggi. Queste hanno comunemente dieci moltipliche; altre ne hanno fino a quindici, ma alcune ne hanno solo cinque. Pesano appena da nove a tredici chili e mezzo circa, e costano da L. 50.000 a L. 230.000 e più, e le più costose sono le più leggere. Queste biciclette permettono di scalare facilmente le più ripide salite.

Prima del 1969 circa l’85 per cento delle biciclette vendute erano tradizionali biciclette per ragazzi. Comunque, dal 1971 circa il 25 per cento delle vendite furono biciclette leggere per adulti, e l’anno scorso queste rappresentarono la metà di tutte le biciclette vendute.

Il direttore incaricato delle vendite per una delle principali fabbriche di biciclette disse verso la fine del 1971: “Penso che la cosa che ci sorprese fu la grande percentuale di 10 biciclette veloci per adulti che siamo stati invitati a fabbricare quest’anno, e la rapidità con cui crebbe la loro richiesta. In questo tempo lo scorso anno, nessuno avrebbe potuto immaginare la richiesta che ne sarebbe stata fatta”.

Salute e ambiente

Un altro fattore della rinnovata popolarità della bicicletta è il destato interesse per la salute fisica. I paesi occidentali stanno subendo un’epidemia di infermità di cuore e dei vasi sanguigni, e si riconosce che andando in bicicletta si fa per il cuore uno dei migliori esercizi. Perciò alcuni medici raccomandano di andare in bicicletta.

Il noto cardiologo dott. Paul Dudley White osservò: “In qualità di bipedi abbiamo bisogno di qualche cosa che ci aiuti a mantenere la circolazione sanguigna dalla parte inferiore del corpo. I muscoli delle gambe usati per andare in bicicletta sono molto importanti. Quando si contraggono, essi comprimono le vene e in effetti pompano sangue verso il cuore”.

La considerazione dell’ambiente è un altro fattore ancora nello straordinario aumento di biciclette. A differenza delle automobili, le biciclette non emettono scarichi, né anneriscono la strada con perdite di benzina o olio. Pertanto i cortili di certe scuole sono notoriamente piene di biciclette, giacché specialmente i giovani sono consapevoli dell’inquinamento.

Un aumento relativo

L’aumento delle biciclette ha dato luogo per sfortuna a un altro aumento, quello dei furti di biciclette. “È un problema che è cresciuto con enorme incidenza e non se ne vede la fine”, osservò Tom B. Golithan, brigadiere di polizia a Concord, in California. “Nel 1970, furono rubate [nello stato] 92.000 biciclette per il valore di $5,5 milioni [L. 3.217,5 milioni]. Nel 1971, ne furono rubate 500.000, e il valore fu di quasi $30 milioni [L. 17.550 milioni]”.

Il problema, comunque, non si limita alla California. Si estende a tutta la nazione e va crescendo. Un’inchiesta fatta dal Times di New York in una dozzina di città maggiori rivelò che verso la prima metà del 1972 i furti crebbero, in media, di oltre il 35 per cento!

Il maggior valore delle nuove biciclette ha dato luogo a un’impresa mostruosa, come spiega il brigadiere Golithan: “Ci sono gruppi organizzati che attraversano una città, riempiono un camion di biciclette rubate e le portano in una fabbrica dove le sottopongono a sabbiatura, tolgono la vernice e i numeri di serie, le riverniciano e le spediscono come biciclette nuove. Qui nella città di Concord c’era un gruppo che prendeva in un anno da 400 a 500 biciclette a 10 rapporti”.

Quindi, se possedete una bicicletta, state attenti. Non solo mettetela in un posto dove è difficile che un ladro la prenda senza esser visto; siate saggio e con una catena e un lucchetto assicuratela a qualche oggetto inamovibile quando la lasciate.

Bisogno di cautela

Insieme all’aumento delle biciclette c’è stato anche un aumento degli incidenti ciclistici. Nel 1971 ci furono 850 decessi e 40.000 feriti per incidenti ciclistici negli Stati Uniti. Significativamente, più del 60 per cento dei deceduti e più del 75 per cento dei feriti erano fanciulli dai cinque ai quattordici anni. Pertanto un recente studio del Consiglio di Sicurezza dei Trasporti Nazionali concluse che la maggioranza dei fanciulli “non riceve sufficiente istruzione da garantire che si serva della bicicletta per la propria sicurezza”.

I genitori non dovrebbero concludere che semplicemente basti dire ai loro figli di guidare bene la bicicletta. C’è dell’altro, come disse un commissario di pubblica sicurezza dell’Ohio: “Se potessimo far capire ai figli e ai genitori che devono ubbidire alle leggi sul traffico quando vanno in bicicletta, potremmo ridurre il numero dei feriti a metà”. Ubbidite dunque alle leggi sul traffico e, se avete figli, insegnate loro a fare la stessa cosa.

Ricevete i benefici che derivano dall’andare in bicicletta, ed evitatene i pericoli. Badate agli sportelli delle automobili che si possono aprire. Scansate le buche e le grate delle fognature che potrebbero intrappolare la vostra ruota anteriore e farvi cadere. Seguite il flusso del traffico, non andate mai in direzione opposta. Munite la vostra bicicletta di vetri catarifrangenti per la guida notturna. Siate desti. Siate cortesi. Quando si esercita cautela, si può provare piacere andando in bicicletta, poiché è un ottimo modo di raggiungere diversi luoghi. Non c’è da meravigliarsi se la vendita delle biciclette ha avuto uno straordinario aumento.

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