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  • g78 22/11 pp. 23-26
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  • Passatempo utile e piacevole
  • Svegliatevi! 1978
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  • Un’arte antica
  • Disegni tradizionali ancora popolari
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  • Un passatempo del ventesimo secolo
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Svegliatevi! 1978
g78 22/11 pp. 23-26

Passatempo utile e piacevole

AVEVO sette anni quando feci il mio primo lavoro a maglia: un paio di calzini per bambino. Col tempo quest’arte centenaria divenne per me un pratico passatempo, infatti mi facevo molti indumenti invernali.

Trasferitami dall’Inghilterra nel Brasile tropicale, i miei ferri da calza rimasero in ozio. Perché lavorare a maglia nei tropici? Ma alcuni anni dopo i produttori brasiliani di cotone, lana e fibre artificiali lanciarono una campagna per suscitare interesse per il lavoro a maglia. Sono tutt’ora offerti corsi gratuiti, e la primissima lezione basta a convincere donne e ragazze del piacere e del risparmio che possono derivare da questo passatempo.

Un’arte antica

Quella del lavoro a maglia è davvero un’arte pratica. Mentre il tessuto si deve tagliare secondo la forma e il modello, col filato tutto questo si può fare mentre lo si lavora a maglia. In effetti la necessità di trasformare il filato in stoffa e di dare poi a questa la forma dell’indumento fu la causa dell’invenzione stessa della maglia.

Quanto è antica? Un paio di calzini di lana lavorati a maglia trovati in una tomba egiziana risalgono forse al quarto secolo a.E.V. Circa 3.000 anni fa, in Arabia, si usavano fili di diversi colori per formare un disegno. Infatti, pare che i primi a fare la maglia fossero gli uomini di alcune tribù nomadi del deserto arabico. Mentre badavano alle pecore, lavoravano a maglia la lana filata dalle loro mogli. Col tempo quest’arte si diffuse in tutta l’Europa, incluse le Isole Britanniche.

Uomini, non donne, fecero di quest’arte una professione specializzata. Il loro tirocinio comprendeva tre anni di studio e tre di viaggi. Seguivano altre 13 settimane di prove del lavoro creativo. Superata la prova, un uomo era accolto nella corporazione dei magliai.

Circa 400 anni fa le donne cominciarono a lavorare a maglia per passatempo. Prima impararono l’arte dal marito. Ma poi questa fu tramandata di madre in figlia. In molti paesi le riviste femminili stampano figurini di nuovi lavori a maglia. Pur seguendo l’ultima moda, questi modelli si basano in effetti su quelli inventati dagli uomini del lontano passato.

Disegni tradizionali ancora popolari

Gli antenati dei pescatori delle isole Arana ci hanno tramandato un tesoro apparentemente inesauribile di punti operati. Ogni punto ha un significato. Vari di questi rappresentano il pittoresco paesaggio irlandese. Campicelli racchiusi da muretti di pietre sono raffigurati nel punto a quadri. Punti a zigzag rappresentano i sentieri che serpeggiano sulla scogliera lungo la costa. Il lavoro delle industriose api ha ispirato il punto nido d’ape.

Nel corso dei secoli, gli abitanti delle isole Shetland hanno inventato una tecnica speciale per lavori multicolori a maglia. Per tutti gli indumenti si usa una maglia rasata, e motivi variopinti sono lavorati a punto calza come parte del tessuto. Il disegno a colori delicati è quasi sempre su sfondo chiaro. Non più di due colori sono usati di fila, ma cambiando lo sfondo e il disegno a righe alterne si ottiene un effetto multicolore.

Tinture prese da piante locali accrescono la bellezza di questo lavoro. Ne risultano tenui sfumature di blu e di verde inuguagliate dalle tinture chimiche. In altre isole l’effetto multicolore si ottiene lavorando lana naturale di varie gradazioni. La lana Shetland, per esempio, è nota per la sua bellezza e resistenza. Un indumento fatto con questa lana si dice che duri una vita, e i colori non sbiadiscono mai. La lana può essere filata così sottile che uno scialle traforato che misuri un metro e mezzo può richiedere circa due chilometri e mezzo di filo, e pesare solo 70 grammi; e può passare attraverso un anello nuziale!

Grande praticità

Avete notato la praticità di quasi tutti gli indumenti fatti a maglia? Giacché trascorrevano molto tempo in casa durante le lunghe notti invernali, i pescatori delle coste inglesi impiegarono il loro talento di magliai per fare un indumento che resistesse alla dura vita all’aperto. Lavorando con ferri molto sottili, crearono un tessuto a prova di vento. Quando è ultimato, è un maglione senza cuciture, l’originale jersey blu marina, che prende il nome dalle isole della Manica. Non ha uguali in quanto a tener caldo, proteggere e consentire libertà di movimento.

Tipico del Sud America è il poncho. L’alpaca ha provveduto la materia prima per questo lavoro originale e ne ha ispirato il motivo. La lana di alpaca è molto leggera e soffice come la seta.

L’indumento fatto a maglia che sfida anche il ragno tessitore è la lovikka, la muffola scandinava. Con ferri grossi si lavora a punto calza la lana non ritorta. Il lavoro finito provvede un isolamento così completo che le mani sudano anche a una temperatura di 34 gradi sotto zero. Un semplice ricamo colorato e un fiocco ravvivano il colore naturale.

Un passatempo del ventesimo secolo

Il lavoro a maglia non è mai stato così facile come oggi. Si possono trovare modelli con istruzioni per fare ogni indumento conosciuto. La moda attuale richiede punti operati che vi invogliano a provare. Con poche lezioni, il principiante può imparare gli elementi essenziali, e usando lana grossa il lavoro farà rapido progresso.

Le condizioni economiche hanno fatto del lavoro a maglia una professione, non solo un passatempo. Per esempio, in Inghilterra il prezzo di un soprabito è raddoppiato in un anno. Perciò le magliaie impiegano il loro talento per fare giacchette, maglioni e morbidi poncho. Nel Brasile meridionale, dove la temperatura può scendere sotto zero, giacche di maglia lavorate con lana grossa a maglia irlandese si portano più dei cappotti invernali.

L’interesse del Brasile per la maglia deriva dalla disponibilità della materia prima necessaria. Da secoli il cotone coltivato in Brasile è esportato in Europa. Accurati esperimenti hanno prodotto un tipo di cotone superiore a qualunque altro, specialmente per la lunghezza e robustezza della fibra. Nota col nome di serido, la pianta può produrre per 7-10 anni prima di esser ripiantata, mentre altri tipi si devono ripiantare ogni anno. Questo ha dato un grande incentivo alla locale industria cotoniera e quindi anche al lavoro a maglia.

Suggerimenti per i principianti

Ma come si fa a imparare a sferruzzare? Un’enciclopedia dice: “L’arte della maglia è in sé molto semplice; richiede solo un paio di ferri [da calza], un gomitolo di lana, cotone, seta o lino. Un solo nodo fatto all’estremità del filato serve per avviare le maglie sui ferri; il lavoro consiste essenzialmente nel trasferire le maglie da un ferro all’altro; si lavorano le maglie che vengono trasferite sul secondo ferro dal primo infilando la punta del secondo ferro nella maglia, avvolgendo il filo sulla punta del ferro, e passando poi la maglia sopra il filo avvolto intorno al ferro. Lavorando la maglia dal dietro si ottiene il punto rovescio; il punto diritto e il punto rovescio sono i punti fondamentali con cui si creano i modelli più semplici e quelli più elaborati”.

Attualmente in Brasile, invece di lavorare a punto jacquard, si usa fare l’indumento a maglia rasata per ricamarvi poi il disegno in seguito. Quasi tutti i punti traforati riescono meglio quando si è più esperti. Ma un semplice disegno fondamentale, come il punto rete, può riuscire facilmente con un po’ di pratica. Tuttavia le magliaie esperte preferiscono seguire un modello, per imparare i segreti di quest’arte.

Il filato si vende quasi sempre a peso e il metraggio dipende dalla grossezza e dalla qualità. Le fibre artificiali sono molto più leggere della lana della stessa grossezza. Una volta, per un modello che richiedeva lana naturale, comprai, a peso, la stessa qualità di lana sintetica. Finito il lavoro, mi era avanzata quasi metà della lana. Il cotone della stessa grossezza è ancora più pesante della lana naturale. Lo scoprii quando mi feci un abito che avrebbe dovuto essere di lana. Usai invece cotone della stessa grossezza, ma dovetti acquistare un peso quasi doppio di filato. Finì per essere un abito davvero costoso.

La maglia è preferibile all’uncinetto per gli indumenti aderenti. Grazie alla sua elasticità, un indumento fatto a maglia può allargarsi del 30 per cento senza perdere la forma originale. Quando si disfa un indumento per usare di nuovo la lana, molta dell’elasticità originale è perduta, quindi da un maglione per adulti se ne potrà fare solo uno per bambini. Inoltre, per questa ragione, non avvolgete mai il filato troppo teso in un gomitolo.

Molti preferiscono la maglia a macchina a quella fatta a mano. Ma la maglia a macchina non può mai dare la stessa distensiva soddisfazione fisica, ed elimina il piacere che deriva dal fare qualcosa con le proprie mani. Per questo una madre di cinque figli ha venduto la sua macchina per maglieria. Ora “lavora a qualunque cosa che sia il diletto delle sue mani”. — Prov. 31:13.

Il lavoro a maglia è un passatempo pratico e rimunerativo. Il piacere che ne deriva è senza dubbio una delle ragioni per cui è durato così a lungo ed è tanto diffuso. Un’altra ragione è che si possono fare una varietà di indumenti. La maglia ha un passato singolare, attualmente è un pratico passatempo ed ha un promettente futuro. Perché non farne il tuo passatempo? — Da una collaboratrice.

[Nota in calce]

a Le isole Aran si trovano a ovest della costa irlandese.

[Immagini a pagina 24]

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